Mahrez, un mese dopo

Simone Burioni – Sembra ormai passata un’eternità da quando è spuntato fuori il nome di Riyad Mahrez per la fascia destra della Roma. Un obiettivo irraggiungibile, si diceva, vista la concorrenza dell’Arsenal (smentita pochi giorni fa da Wenger, ndr) e di numerosi club europei. Un mese esatto, per la precisione. 31 giorni di offerte, rifiutate, e di rilanci. Classe, velocità e dribbling, l’algerino sembra la fotocopia a colori di Mohamed Salah. E’, anzi, sarebbe, il giocatore ideale per riaccendere il cuore dei tifosi giallorossi. La trattativa però è bloccata: Shakespeare, l’allenatore delle Foxes, fa muro e difende il suo giocatore con le unghie e con i denti. La speranza del club inglese è che si scateni un’asta e che il prezzo lieviti. Con il tempo la Roma ha cambiato diverse strategie: all’inizio hanno lavorato sotto traccia (“Mahrez? Chi sarebbe?” del Presidente Pallotta) e dopo qualche settimana sono usciti allo scoperto, dichiarando interessamenti e persino cifre in conferenza stampa.

“La Roma ha offerto 30 milioni fissi più bonus. Non ci saranno altre proposte”, ha ribadito qualche giorno fa in conferenza stampa il ds Monchi. L’accordo con il giocatore c’è, ma non si può remare controcorrente. Se non bastano 35 milioni di euro, l’accordo e la volontà del giocatore, allora forse è meglio lasciar perdere e virare verso altri lidi. E’ un po’ la storia della Volpe e dell’Uva di Esopo riadattata ai tempi moderni. L’uva, Mahrez, vuole andare via, ma la Volpe, invece di dire che è acerba, perché non ci arriva, fa di tutto per tenerla solo per sé. Schierarlo contro l’Arsenal è una semplice e pura provocazione di una società che “non ha bisogno di vendere“. Sarà difficile per il Leicester trattenere un giocatore scontento e la cessione sembra inevitabile, ma, si sa, nel calcio può succedere di tutto. Nel frattempo, però, la Roma ha lanciato l’ultimatum: entro Ferragosto deve arrivare l’ultima, definitiva, risposta all’offerta giallorossa di 35 milioni di euro. Monchi si guarda attorno e valuta le possibili alternative. In pole ci sono Promes dello Spartak Mosca e Cuadrado della Juventus, anche se Di Francesco non molla l’opzione Berardi.

Simone Burioni