Ci eravamo lasciati così

Margherita Bellecca – In questi tre mesi la Roma ha cambiato molto, dalla guida tecnica, Eusebio Di Francesco, fino ad arrivare a giocatori in ruoli importanti come Alisson, promosso titolare in porta, Karsdorp e Kolarov sulle fasce, Pellegrini a centrocampo, e Schick, il vero colpo del mercato giallorosso dopo la partenza di Momo Salah.

Un pre-campionato fatto da alti e bassi con Di Francesco che ha cercato di trovare la quadratura ottimale prima del via della stagione. La strada sembra ancora lunga perché la Roma, nelle prime due partite, ha raccolto tre punti frutto della vittoria contro l’Atalanta e la sconfitta casalinga contro l’Inter. In entrambi i match si è vista una difesa ballerina che deve ancora assimilare i movimenti del nuovo tecnico. Il più in difficoltà sembra essere quello che in questi anni si è dimostrato il più forte, Manolas, apparso fuori forma e poco concentrato.ambiamenti anche a centrocampo con Nainggolan tornato nel ruolo di mezzala con Strootman a fargli da supporto. De Rossi, invece, è rimasto il regista della squadra, come quando c’era Spalletti. Tornando al belga la differenza col tecnico di Certaldo si nota poco. Il centrocampista viaggia sempre a ritmi molto alti con Di Francesco che gli chiede dei sacrifici facendogli supportare sia l’attacco sia la difesa. Le tante occasioni avute tra i piedi, come il palo clamoroso e la doppia chance durante il secondo tempo contro l’Inter, fanno capire come Nainggolan si sia adattato al meglio a quello che chiede Di Francesco.

Comincia a macinare gioco l’attacco, guidato sempre da Edin Dzeko. Il capocannoniere della scorsa stagione si è sbloccato contro i nerazzurri e non vuole fermarsi. Stessa cosa vuole fare Perotti, al centro del progetto di Di Francesco. L’argentino è quasi un regista aggiunto, smista palloni in mezzo al campo e si rende pericoloso sotto porta, anche se dovrà aggiustare la mira se vorrà risultare decisivo. Menzione speciale per Defrel che si sacrifica molto per aiutare il terzino destro, pagando poi quando è il momento di affondare il colpo. Per l’esterno ora c’è un avversario in più, quel Patrik Schick tanto voluto dalla Roma e che potrebbe esordire contro la Sampdoria, prossimo impegno in campionato. Starà a Di Francesco trovare la giusta chimica per far girare al meglio la squadra, magari sacrificando anche quel 4-3-3 che il tecnico ritiene sacro.

Margherita Bellecca