CONI, termina il Consiglio straordinario. Nessun commissariamento della FIGC

Simone Burioni – Come già preannunciato pochi giorni fa dal presidente del Coni Giovanni Malagò, si è svolto il Consiglio straordinario che deciderà se commissariare o meno la FIGC, dopo le dimissioni del presidente Carlo Tavecchio. Oltre a Malagò, presenti altri 18 consiglieri che stanno prendendo parte alla riunione.

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Ore 18:20 – Prende la parola Giovanni Malagò: “Penso fosse doveroso che il presidente del Coni convocasse una giunta straordinaria. Tutti i membri di Giunta, tecnici, editoriali, olimpici estivi e invernali hanno espresso la loro opinione. C’è stata una individuazione di opionioni personali molto importanti su questa vicenda, su quella che era stata la mia narrazione dei fatti, che molto in sintesi vado a raccontare. Ci sono due problematiche, una sostanziale, oggettiva, cioè che questa vicenda del mondo del calcio sicuramente coinvolge il sistema non del Comitato Olimpico e del sistema sportivo italiano, ma il sistema Paese in un modo assolutamente diverso e imparagonabile con qualsiasi altro sport e federazione. In questi giorni c’è un onda, una piena che i media hanno riportato e coinvolge travolge tutto e tutti. Sarebbe da persone non serie fingere che non sia successo niente, soprattutto per chi ha responsabilità istituzionali e pubbliche come me e gli altri organi di Giunta. Sotto questo punto di vista la mia posizione è netta, se volete categoria, per me il calcio italiano va riformato, vanno cambiate le cose sotto tanti punti di vista. Come si deve arrivare a questo? Non si può che passare per un commissariamento. Un commissariamento con poteri ampi e lungo, non uno che passa per i normali avvicendamenti di altre federazioni. Il male è profondo, esiste ha radici di carattere statutario. C’e’ un problema formale, amministrativo, che riguarda i pezzi di  carta. Gli uffici legali sostengono che oggi non ci sono i presupposti per il commissariamento della Federcalcio.  Cosi’ come sono scritte le regole, se noi oggi avessimo portato in Giunta una delibera di  commissariamento della Figc, saremmo stati oggetto di un ricorso da parte di uno di questi signori che vogliono evitare tale scenario. Così come sono scritte le carte, sappiamo che il ricorso avrebbe grande possibilità di successo. Io non posso esporre il Coni a questo rischio, perché questa è un’organizzazione seria, solida, e non puoòfinire in un disastro. Ma questa situazione fa riflettere. So che per la Lega di Serie A è stata convocata un’assemblea elettiva il 27, so che c’è la possibilità fino al 30 di mettere le X nelle caselle. Le caselle mancanti sono ben 9: presidente, amministratore delegato, consigliere di Lega che deve essere un terzo indipendente in base al nuovo statuto, i quattro membri delle società in rappresentanza del consiglio di Lega, i due rappresentanti delle società nell’ambito federale. Se succede tutto questo, in bocca al lupo calcio, non possiamo fare niente. Noi siamo molto dispiaciuti che si debba percorrere un’altra strada ma non abbiamo gli strumenti giuridici per impedirlo. Nel caso questo non accada, dato che l’esercizio del commissario è di natura straordinaria, se non si arriva a dama, quel commissariamento non può essere procrastinato, perché si va nella straordinaria amministrazione, mentre il presidente dimissionario può solo svolgere funzioni di ordinaria amministrazione. A quel punto si riconvoca una Giunta e si faranno le dovute considerazioni.”

Si sente preso in giro dalla Serie A?
Assolutamente no, anzi penso che in questo momento la Serie A, con tutte le sue responsabilità in questa vicenda, sia vittima. Non ha potuto partecipare alle dimissioni di Carlo Tavecchio non avendo i rappresentanti e adesso deve porsi il problema. Se io nomino gli organi a me va bene che la FIGC vada a regolari elezioni, e a quel punto la Serie A non può lamentarsi se ha sempre una percentuale di voto e le cose in Federcalcio non funzionano. La Serie A adesso ha l’occasione di dimostrare che conta.

Tutto quello di cui ha parlato deve succedere entro l’11 dicembre?
Sì, è così. Fermo restando che ci sono passaggi tecnici-statutari che sono al vaglio degli avvocati. C’è un rimbalzo tra Federazione e Lega che prevede dei passaggi che devono essere verificati, ma la finestra è quella che va dal 30 novembre all’11 dicembre.

Il nome buono può essere quello di Cosimo Sibilia?
Il più grande errore che uno possa fare oggi è indicare un nome. Non ci penso a fare queste considerazioni. Sicuramente la Lega Dilettanti è quella che in termini di forza di numeri maggiormente impatta in questa vicenda.

Ore 16.35 – Il presidente Giovanni Malagò apre il consiglio che deciderà le sorti della FIGC.

Ore 16.30 – Il vice Presidente vicario del Coni, Franco Chimenti, prima dell’inizio della riunione è stato intercettato dai microfoni dei cronisti presenti:

Propenso al commissariamento o meglio aspettare l’assemblea di Lega di lunedì?
Sinceramente vorrei adeguarmi a ciò che dicono i legali. Bisogna agire con attenzione.

Lei è un possibile commissario?
Assolutamente no, potete star tranquilli.

Simone Burioni