Nainggolan, tutto quello che si può volere da un giocatore

Margherita Bellecca – Il più chiacchierato, come un attore di Hollywood, il più folle, come solo una star può essere, forse il giocatore più forte della Roma: è Radja Nainggolan. Nato ad Anversa il 4 maggio del 1988 il Ninja è uno dei più rappresentativi della rosa giallorossa e sta vivendo la sua maturità proprio nella Capitale. Per il centrocampista questa è stata una stagione di transizione, di un nuovo cambiamento: da trequartista, come era con Spalletti, al ritorno al ruolo di mezzala con Di Francesco. Sono diminuiti i gol, da 14 a 6 in stagione, soltanto 4 in campionato, ma aumentati gli assist, da 7 a 11. Più rifinitore e meno goleador Radja che comunque non ha mai fatto mancare il suo apporto fisico alla squadra.

Incontrista, regista e tutto quello che si può volere da un giocatore. Nainggolan è un tuttocampista che dove lo metti gioca e lo fa bene anche se non mancano, e non sono mancate quest’anno, le polemiche. Da scandalo il video di capodanno dove si è mostrato in condizioni non perfette con tanto di bestemmie che hanno creato scalpore. Risultato? Esclusione dalla partita contro l’Atalanta, dove la Roma è uscita sconfitta, e nazionale sempre più lontana. I Mondiali sono alle porte e il numero 4 è tutt’altro che sicuro di far parte della spedizione di Martinez.

E’ stato un gennaio freddo quello che ha trascorso il belga visto che è stato rincorso anche dalle voci di mercato che lo volevano in Cina. 50-55 milioni di euro potevano arrivare nelle casse della Roma, ma alla fine, come spesso accade, erano soltanto spifferi incontrollati. Quando è stato bene ha fatto la differenza, impossibile non ricordare il derby d’andata dove ha spaccato porta e partita con una rasoiata dalla distanza. Stesso tiro contro il Crotone dove ha chiuso un match che si poteva complicare. Uguale a Ferrara contro la SPAL, complice il piede malandrino di Schick.

Nainggolan ha forse faticato di più in Champions League dove si è visto soltanto nelle battute finali. Protagonista in negativo ed in positivo nel ritorno della semifinale contro il Liverpool dove ha regalato il gol del vantaggio a Manè e poi realizzato una doppietta con due botte, una dalla distanza e una dal dischetto. La sua stagione è finita con una settimana di anticipo per il rosso rimediato contro la Juventus con cui rischia ancor di più la presenza in Russia. Genio e sregolatezza, follia e testa. Il Ninja è questo prendere o lasciare. La Roma prende, i tifosi anche perché con i suoi atteggiamenti spavaldi è diventato uno degli idoli del popolo giallorosso e uno dei leader della squadra. Un giocatore così è sempre meglio averlo che darlo a qualche altra squadra. Una certezza per il presente e per il futuro, Radja continuerà a combattere per questa maglia.

 

Margherita Bellecca