Sabatini: “La Roma non è una squadra, è uno stato dell’anima. Alisson? Può partire”

(Keivan Karimi) – Splendida intervista del Corriere dello Sport, a cura di Giancarlo Dotto, al dirigente Walter Sabatini, attuale d.s. della Sampdoria dopo aver ricoperto tale ruolo anche presso Palermo, Roma e Inter:

“La Roma non è una squadra. È uno stato dell’anima. Amore e livore. È il polmone che ho perso. Per non dire il resto. Un caravanserraglio di emozioni”. Poi prosegue: Baldissoni uomo perbene ma anaffettivo. Pastore? È un genio del calcio. A Roma vi farà divertire. Alisson? Secondo me partirà, per 70 milioni andrà al Chelsea. Allegri in giallorosso? L’altro giorno l’ho minacciato… ‘Siccome mi accusano di essere un direttore bravino ma che non ha mai vinto niente, adesso tiro fuori dal cassetto il contratto che hai firmato con la Roma’…”.

Sabatini ne ha un po’ per tutti, a partire da Totti e De Rossi: “Francesco è un campione incommensurabile. Daniele per la Roma si farebbe tagliare un braccio”. Strootman: “E’ il mio eroe, gioca a calcio tutta la settimana non solo la domenica“. Tiratina di orecchie per Gerson, che definisce “indolente“.

Ma la frecciata più velenosa la riserva a Pallotta: “Un uomo insicuro. Di lui si ricordano solo le smentite”. Il ds è un fiume in piena e svela un retroscena su Iturbe e sul motivo del suo flop: “Ha avuto un problema che abbiamo tenuto nascosto. Lui partì fortissimo con la Roma. Poi si è probabilmente rotto il crociato posteriore e noi non l’abbiamo operato. Abbiamo scelto la terapia conservativa. Da allora non è stato più lui”. Sabatini chiude all’ipotesi di un ritorno in giallorosso: “Mai. Sarebbe irrealizzabile e anche sbagliato“.