Roma-Atalanta 3-3: le pagelle. Continua il tabù all’Olimpico con la bestia nero(azzurra). Manolas distrugge e crea, Fazio in bambola

Simone Indovino – Una serata non proprio tranquilla quella trascorsa dai tifosi romanisti, che al debutto in casa vedono la propria squadra pareggiare per 3-3 con l’Atalanta. Difficile giudicare i calciatori, poiché si dovrebbero distinguere in maniera adeguata primo e secondo tempo. Pastore apre con un gioiello di tacco regalando il vantaggio, ma in 30 minuti gli orobici siglano 3 reti che fanno sprofondare i capitolini. Dallo spogliatoio esce una squadra ancora disorganizzata ma con più convinzione psicologica; prima pareggia Florenzi, assistito da Dzeko, poi a 10 minuti dalla fine Manolas (surclassato tutta la gara da Zapata) spara con rabbia un destro che regala il pari. Siccome il calcio è decisamente strano, la partita si sarebbe anche potuta vincere. Schick prima e Kluivert poi vanno vicini alla quarta marcatura nel finale.

ROMA

Olsen 5 – Incolpevole sui primi due gol subiti, potrebbe forse mostrarsi più reattivo in occasione della terza rete incassata, in cui il dubbio “Esco o non esco” lo condiziona pesantemente.

Florenzi 6 – Nel primo tempo è distratto come tutto il resto dei compagni. Cresce notevolmente di rendimento nella ripresa, siglando la rete che riaccende la speranza della Roma nel finale. Costretto ad abbandonare il campo per un dolore al ginocchio operato dopo un contrasto con un avversario.

Manolas 5.5 – Il buono e il cattivo tempo, come spesso accade. Fino al 60esimo è probabilmente la sua partita più brutta in giallorosso. Zapata gli fa vedere i sorci verdi, propiziando il suo errore per l’1-2 provvisorio. Col passare dei minuti prende a poco a poco fiducia fino al momento in cui sigla la definitiva marcatura del pari.

Fazio 5 – Un leggero miglioramento nella parte centrale della ripresa alza il suo voto, ma è una partita da incubo quella giocata dall’argentino, che appare sempre distratto e commette in quantità infinita di errori, sia in disimpegno sia in impostazione.

Kolarov 5.5 – Non spinge come ci ha abituato e soffre costantemente le discese degli atalantini sulla fascia destra. Anche quando la squadra si alza nella seconda frazione di gioco lui non conferisce grande apporto.

Pellegrini 4.5 – Un corpo totalmente estraneo al già scarno gioco della Roma. Sbaglia tutto quello che può sbagliare e non aiuta mai i compagni in ripiegamento.

De Rossi 6.5 – È assodato che se la Roma non è andata negli spogliatoi in svantaggio di 2 o 3 gol in più il merito è tutto suo. Evita con le sue classiche estirade almeno tre situazioni pericolosissime, che nel computo generale della partita si rivelano fondamentali.

Cristante 5 – Saranno i suoi vecchi colori, sarà la prima all’Olimpico, ma al friulano tramano le gambe e non riesce ad integrarsi all’interno degli schemi offensivi, tant’è che Di Francesco lo richiama in panchina dopo appena 45 minuti.

Pastore 6.5 – Dopo appena 90 secondi si presenta all’Olimpico con un gol di tacco di caratura preziosissima. Si pensa possa essere il preludio a una splendida serata, ma dopo pochi giri d’orologio scompare dal campo insieme ai compagni. Nel secondo tempo si carica la squadra sulle spalle facendo partire tutte le iniziative offensive e giocando tantissimi palloni.

Dzeko 5.5 – È sempre al centro della manovra in avanti e, quando può, fa salire la squadra. Precisa la sponda che consente a Florenzi di depositare in gol, non altrettanto adatte le sue conclusioni verso la porta, in cui potrebbe certamente fare di più.

Under 5.5 – Insieme a Pastore è il migliore in fase offensiva. Prova due volte la conclusione, scontrandosi con Gollini, e accelera costantemente creando difficoltà alla difesa avversaria.

Nzonzi 6 – Regala subito una buonissima impressione ai suoi nuovi tifosi. Sradica palloni e spesso crea superiorità numerica. Tenta anche, senza fortuna, diverse conclusioni verso la porta.

Schick 5.5 – DiFra lo butta dentro per tentare il tutto per tutto e ha due ghiotte occasioni. Nella prima spara alto da buona posizione sul 2-3, mentre sul 3-3 solo un intervento di Gollini col piede nega la gioia della rimonta.

Kluivert 5.5 – Conferisce sicuramente vivacità alla squadra, ma quella palla a 20 secondi dallo scadere la sognerà stanotte. Con un controllo più preciso avrebbe potuto orientarsi in maniera migliore verso la porta e regalare un tripudio ai tifosi.

Di Francesco 5.5 – Cambia qualcosina rispetto a Torino, e dopo un minuto e mezzo sembra che il campo gli dia ragione. Peccato che la sua squadra si siede e viene surclassata dall’Atalanta che realizza 3 reti. Positiva, per lo meno, la reazione d’orgoglio della ripresa in cui i suoi recuperano il risultato agguantando almeno il pari. C’è da lavorare, tanto.

Simone Indovino