Candela: “In Champions ci andrà la Roma. Può salvare la stagione”

Simone Burioni – Vincent Candela, campione d’Italia con la Roma, ha parlato a margine della conferenza di presentazione de “La Notte dei Re“. Queste le sue parole:

Hai scelto con quale squadra giocare? Sei molto conteso…
Sì sì, ho scelto. Francesco è un mio amico da tanto tempo e non ho avuto dubbi. Lui tutta la vita, senza dubbio.

E’ un passaggio funzionale per la creazione del marchio Legends, ex giocatori che continuano a lavorare per il calcio?
Ognuno deve fare il suo, l’hanno inventato e ci siamo adattati a questo perché il calcio è la nostra passione e in questo contesto troviamo anche una maniera diversa di viverlo. Si gioca 6vs6, con le sponde, è molto piacere e ci mettiamo tutta la passione e il cuore possibile. E’ molto piacevole, anche se scendiamo in campo con un po’ più di pance, ma con più testa. Ci divertiamo molto.

La tua Roma è risalita nel segno di De Rossi: come lo vedi?
E’ importante finire la stagione e arrivare in Champions prima di parlare di futuro, quello è l’obiettivo di De Rossi e della squadra. Non mi piace parlare del passato ma anche del futuro. Rimangono sette partite fondamentali. Lui è un ragazzo intelligente e sa che non è ora il momento di parlarne. Poi ci sarà gente al suo fianco che gli consiglierà la soluzione migliore. Penso solo a quello che può dare ora alla Roma.

Francesco può essere l’uomo giusto…
Lui va bene con tutti e in ogni situazione, ma devo dire che è un peccato non sfruttarlo a pieno. Ora si sta trovando meglio nel suo ruolo che deve essere però ben definito, ma non so fra di loro come sono rimasti. Lui è un patrimonio del calcio, come vede lui i giocatori ci sono poche persone al mondo che riescono a farlo. Deve essere pronto per cogliere l’opportunità.

Sul futuro di Zaniolo invece?
Sono quindici partite che gioca con continuità, ora deve proseguire su questa strada ma soprattutto deve essere contento di essere con la Roma e ringraziare Di Francesco e Ranieri.

Chi va in Champions?
La Roma, perché come dico da inizio anno ha la rosa e la base migliore. Poi sì, ha sbagliato moltissimo quest’anno, ma come tutte le altre in quella posizione di classifica. Siamo ancora lì per arrivare tra le prime quattro e salvare la stagione.

Simone Burioni

Conferenza stampa per la “La notte dei Re”, protagonisti Totti e Figo. Il dirigente: “Dalla tribuna tutto più facile”

Luca Fantoni – Alle 12.30, al Parco dei Principi Gran Hotel, è andata in scena la conferenza stampa adibita per presentare l’evento “La Notte dei Re”. I protagonisti della mattinata sono stati Francesco Totti e Luis Figo. All’evento presenzia anche Mauro Baldissoni, vice presidente della Roma, oltre a numerosi ex calciatori giallorossi.

Ore 12.45 – Inizia la conferenza:

Malagò su Totti a tennis: “A padel è forte ma a tennis è una pippa”.

Totti: “Lui (Malagò) il 2 giugno vorrebbe giocare, è questa la cosa brutta (ride)”.

Qual è il tuo rapporto con l’ospedale Bambin Gesù?
Totti: ” Il rapporto parte da quando ero giovane. Questi bambini sono meno fortunati di noi è avendo la possibilità di dargli un sorriso lo faccio. Ti fa stare bene”.

Il CT?
Totti: “Ho già un’idea ma non lo voglio dire. È un allenatore che ha vinto”.

In Cina hai vinto il titolo come miglior giocatore del torneo…
Totti: “Pensa gli altri come stanno”.

Chi scegliete?
Totti: “Lui va un po’ meglio, tra Real e Barcellona (ride, ndr). Cassano lo abbiamo scelto entrambi ma tanto lui giocherà con me. Il mio nome di grido è Candela. Sta qua davanti a me e glielo devo dire. Uno che fa la differenza nel calcio a 6 è Pirlo”.

Avete già fatto le squadre?
Figo: “Ci dobbiamo riunire per non chiamare gli stessi giocatori”.
Totti: ” Adesso è difficile trovare giocatori in forma (ride)”.

Hai avuto voglia di tornare a giocare?
Totti: “Dalla tribuna tutto è più facile. Ora capisco quando mi criticavano perché non facevo una cosa. Sono sensazioni belle anche queste però”.

Mostrano un video su Francesco Totti, poi interviene l’ex numero 10: “25 anni con un’unica maglia sono tanti. Evito di guardare le immagini del ritiro (ride)”.

Potevate anche giocare insieme…
Totti: “Diciamo di si. Il Real Madrid è l’unica squadra in cui sarei andato se fossi andato via da Roma”.

Figo sostiene di averti rubato il pallone d’oro…
Figo: “Ho avuto la fortuna del momento perché non è unicamente il talento. Sono condizioni che non si possono controllare. Poteva vincere facilmente Francesco”.

Che sfide ricordi contro Francesco?
Figo: ” Per me è facile ricordare i gol che facevo perché sono pochi, per lui è più difficile. Lo considero come un amico ed è sempre un piacere tornare qua e avere questa bella gente. Si tratta di beneficenza, un motivo spettacolare. Ringrazio l’organizzazione”.

Chi ha vinto più sfide tra voi?
Figo
: Più volte io.
Totti: Con Real Roma era più facile.

Luca Fantoni

Figo: “Mourinho in giallorosso? La Roma è una grande squadra, ma non so nulla. Zaniolo è un grandissimo giocatore”

Luca Fantoni – Luis Figo, ex centrocampista di Inter e Real Madrid, ha parlato a margine della conferenza di presentazione de “La Notte dei Re“. Queste le sue parole:

Contento ed emozionato di tornare a giocare in Italia?
Sempre, sarà una bella esperienza. Tornare è sempre bello.

Cosa ne pensi di questo momento dell’Inter?
Adesso lavoro nell’Uefa, sono imparziale.

Si parla di Mourinho alla Roma…
Alla Roma? La Roma è una grande squadra, ma non so nulla, dovete chiedere a lui. La Roma è una squadra grande e lo è sempre stata. Dipende dagli obiettivi e dalla voglia che ha Mourinho di allenare o meno la Roma.

Per lui sarebbe una sfida allettante?
E’ una piazza difficile, dicono sempre che Roma è una piazza difficile! Ma credo anche che ci siano più soddisfazioni quando si vince.

Cosa ne pensi di Zaniolo? 
E’ un grandissimo, credo che abbia qualità. Deve seguire il suo cammino per fare una grande carriera.

Vedresti Zaniolo al Real Madrid?
Non so, posso parlare solo da fuori perché al momento non seguo la società e il mercato. Quando si tratta di un giocatore bravo, ovviamente le grandi squadre lo vogliono acquistare.

A Mourinho consiglieresti un ritorno all’Inter o un approdo alla Roma?
Come ex giocatore dell’Inter, ovviamente all’Inter, però non lo so. Sono sempre decisioni personali, dipende dalle opportunità.

Pensi che l’Inter arriverà tra le prime 4?
Penso e spero di sì.

Luca Fantoni

Candela: “In Champions andrà la Roma. È ancora lì per arrivare tra le prime quattro e salvare la stagione”

Luca Fantoni – Vincent Candela, campione d’Italia con la Roma, ha parlato a margine della conferenza di presentazione de “La Notte dei Re“. Queste le sue parole:

Hai scelto con quale squadra giocare? Sei molto conteso…
Sì sì, ho scelto. Francesco è un mio amico da tanto tempo e non ho avuto dubbi. Lui tutta la vita, senza dubbio.

E’ un passaggio funzionale per la creazione del marchio Legends, ex giocatori che continuano a lavorare per il calcio?
Ognuno deve fare il suo, l’hanno inventato e ci siamo adattati a questo perché il calcio è la nostra passione e in questo contesto troviamo anche una maniera diversa di viverlo. Si gioca 6vs6, con le sponde, è molto piacere e ci mettiamo tutta la passione e il cuore possibile. E’ molto piacevole, anche se scendiamo in campo con un po’ più di pance, ma con più testa. Ci divertiamo molto.

La tua Roma è risalita nel segno di De Rossi: come lo vedi?
E’ importante finire la stagione e arrivare in Champions prima di parlare di futuro, quello è l’obiettivo di De Rossi e della squadra. Non mi piace parlare del passato ma anche del futuro. Rimangono sette partite fondamentali. Lui è un ragazzo intelligente e sa che non è ora il momento di parlarne. Poi ci sarà gente al suo fianco che gli consiglierà la soluzione migliore. Penso solo a quello che può dare ora alla Roma.

Francesco può essere l’uomo giusto…
Lui va bene con tutti e in ogni situazione, ma devo dire che è un peccato non sfruttarlo a pieno. Ora si sta trovando meglio nel suo ruolo che deve essere però ben definito, ma non so fra di loro come sono rimasti. Lui è un patrimonio del calcio, come vede lui i giocatori ci sono poche persone al mondo che riescono a farlo. Deve essere pronto per cogliere l’opportunità.

Sul futuro di Zaniolo invece?
Sono quindici partite che gioca con continuità, ora deve proseguire su questa strada ma soprattutto deve essere contento di essere con la Roma e ringraziare Di Francesco e Ranieri.

Chi va in Champions?
La Roma, perché come dico da inizio anno ha la rosa e la base migliore. Poi sì, ha sbagliato moltissimo quest’anno, ma come tutte le altre in quella posizione di classifica. Siamo ancora lì per arrivare tra le prime quattro e salvare la stagione.

Luca Fantoni

Ossigeno

Margherita Bellecca – Dopo un lungo periodo di apnea la Roma torna a respirare. A Genova, città di mare, non poteva che arrivare il gol del capitano. Una rete da tre punti che riapre anche il discorso Champions League quando sembrava ormai sepolto 20mila leghe sotto i mari. Gol decisivo, come molti di quelli messi a segno da De Rossi negli ultimi anni. Dopo un esordio di carriera nella quale aveva mostrato una buona confidenza con la porta avversaria, il contributo in termine di realizzazione del numero 16 è andato via via scemando, ma non per questo è calato il peso delle reti messe a segno.

Lo scorso anno una sola marcatura, contro il Torino, nella domenica speciale immediatamente successiva alla scomparsa di Davide Astori. Scivolata a ribadire in rete il momentaneo 2-0 e braccia alte a ricordare l’amico ed ex compagno di squadra e nazionale. La stagione precedente, 2016/2017, 4 gol nelle ultime 5 partite stagionali. Tutte importanti, soprattutto quella contro il Genoa, per permettere alla Roma di finire al secondo posto e far chiudere la carriera in giallorosso di Francesco Totti con un successo davanti al suo popolo. A fine partita il passaggio di consegne, la tradizione che prosegue sul filo invisibile della Romanità.

Ma anche con Garcia, DDR aveva messo a segno reti importanti. La prima in assoluto del campionato 2013/2014, quella della rinascita post 26 maggio e degli 85 punti, della Roma quasi imbattibile. “E’ un simbolo il fatto che abbia segnato Daniele” dirà il tecnico francese, mostrando di aver capito subito con chi aveva a che fare. Garcia che si aggrapperà a lui anche l’anno successivo, quando la squadra emerse nel pantano della pareggite proprio grazie ad un suo gol a Cesena.

Daniele De Rossi, il mare della Roma. Non certo il male, come qualcuno ha più volte tentato di farlo passare in quasi quattro lustri in giallorosso

 

Margherita Bellecca

Sampdoria-Roma 0-1: le pagelle. Tre punti e clean sheet, sembra un miraggio. La difesa gira, Ranieri svolta il match coi cambi

Simone Indovino – Una vera e propria boccata d’ossigeno quella che la Roma acquisisce stasera con questi tre punti ottenuti sull’ostico campo della Sampdoria. A decidere una gara complicatissima è il capitano, Daniele De Rossi, che sfoga tutta la sua grinta con un urlo gioioso sotto lo spicchio dei tifosiDifesa finalmente super: nonostante Quagliarella e Defrel, i blucerchiati vengono sempre contrastati in maniera adeguata da Manolas e Fazio. Ranieri svolta il match coi cambi: l’ingresso di Dzeko ed El Shaarawy è fondamentale ai fini del risultato. Adesso si passerà una domenica con lo sguardo verso la tv, per vedere le dirette concorrenti nella corsa all’Europa.

ROMA

Mirante 6 – Lo impegna Defrel nel primo tempo, poi non è tanto impensierito. Decide di far prendere un colpo al cuore ai tifosi quando, all’ultimo secondo, fa scaturire un contropiede che poteva essere fatale.

Karsdorp 6 – Che si deve fare con te, Rick? La partita era stata sufficiente, con qualche solita amnesia difensiva ma anche qualche sgaloppata interessante. Poi, l’ennesimo problema muscolare.

Manolas 7 –  Respinge tutto quello che può respingere, e lotta costantemente con Quagliarella. Battaglia personale più che vinta. Fondamentale un suo tackle che interrompe un cross pericolossimo della Samp dalla sinistra.

Fazio 6.5 – Un piacere rivederlo in questo modo. Partita d’alto profilo dal punto di vista dei posizionamenti e da quello della concentrazione per tutti i 95 minuti.

Kolarov 6.5 – Si prenderà un turno di riposo causa squalifica nella prossima giornata, e dopo la partita di oggi ne potrebbe avere davvero bisogno. È un metronomo sulla corsia e arriva spessissimo sul fondo a crossare. Bravo anche in copertura.

De Rossi 7 – È il match winner della gara. Si trova al posto giusto al momento giusto e ribadendo col petto quella palla in gol può sfogare tutta la sua tensione con un urlo liberatorio sotto lo spicchio dei tifosi. Il resto della gara è riempita da geometrie precise e tanti break. Prende una marea di botte e si rialza sempre con fierezza.

Cristante 6 – La gestione del possesso è sempre affidata a lui, e ben si comporta. Se vogliamo far un appunto, potrebbe essere più lucido e veloce.

Zaniolo 6.5 – Se tutti avessero sempre il suo spirito. In un primo tempo pigro è l’unico a provare a dare uno scossone ai suoi con i suoi guizzi. Nella ripresa fa parte dell’orchestra offensiva di Ranieri, e dà un’enorme mano anche in ripiegamento.

Pellegrini 6 – Non aveva i 90 minuti nelle gambe ma quell’ora abbondante disputata è stata tatticamente ordinata e senza sbavature.

Kluivert 6 – Una delle sue tipiche partite: tanta voglia, buona giocate, e altrettante meno. Ma nel complesso il match è positivo.

Schick 6.5 – Primo tempo sonnacchioso, nella ripresa, specie nei primi 15 minuti, è protagonista di buone occasioni. Sfiora la rete di testa, poi scala leggermente indietro con l’ingresso di Dzeko. È suo il colpo di testa che scaturisce il gol di De Rossi.

Juan Jesus 6 – Catapultato in un ruolo non suo nel clou del match, il brasiliano si comporta in maniera ordinata e dal suo lato non si soffre particolarmente nel finale.

Dzeko 6.5 – Il suo ingresso cambia totalmente l’offensività giallorossa. Il bosniaco regala vivacità ai suoi e opera come regista offensivo muovendo tantissimo il pallone.

El Shaarawy 6.5 – Fondamentale (aggettivo pure riduttivo), il tuo tackle scivolato nel finale su Gabbiadini. Ingresso esemplare.

Ranieri 7 – Prime impronte di una Roma attenta, guardinga, cinica e vogliosa. Sono questi i marchi della sua squadra ed è un peccato che siano servite così tante settimane per vederla così. Preziosissimi i cambi in corso d’opera: la freschezza e la lucidità di Dzeko ed El Shaarawy danno quello sprint decisivo ai capitolini.

Simone Indovino

Finalmente Roma: De Rossi trascina i giallorossi contro la Samp (VIDEO)

(Keivan Karimi) – Nel segno del capitano, di colui che forse ci tiene più di tutti. La Roma torna a sorridere, dopo giorni di delusioni, di prestazioni sotto tono, di batoste. I giallorossi si aggrappano a Daniele De Rossi che torna al gol e spinge la sua squadra alla vittoria.

1-0 il risultato della 31.a giornata contro la Sampdoria, nell’anticipo del sabato sera. La Roma di Ranieri scende in campo più sfrontata e organizzata. Sa soffrire ma anche controbattere e ritrova anche una solidità difensiva che mancava da mesi. Un primo tempo alla pari quello di Marassi, con la Samp spinta dal bomber Quagliarella che sfiora il vantaggio e gli ospiti in ripartenza che provano a far male.

Nella ripresa meglio la Roma, che ha l’atteggiamento giusto nonostante l’ennesimo k.o. muscolare di Karsdorp, e dopo vari tentativi e l’ingresso di Dzeko trova la rete della vittoria: al 77′ De Rossi devia in rete un colpo di testa di Schick respinto da Audero e regala tre punti ai giallorossi. La Samp nel finale prova a rimediare ma si esaurisce tutto con un’occasione per Quagliarella cestinata in extremis. Tre punti meritati e pesanti, con la Roma che forse riapre uno spiraglio nella corsa al 4° posto Champions.

https://www.youtube.com/watch?v=rON5hirva1Y

Perotti si ferma ancora: il Monito non è più affidabile

(Jacopo Venturi) – Diego Perotti si ferma ancora. Questa volta l’infortunio del Monito non sembra grave: non sarà disponibile contro la Sampdoria, ma già contro l’Udinese potrebbe essere nuovamente arruolabile. Non è però l’entità (per l’appunto modesta) del problema fisico che preoccupa. È ormai la quantità di volte che l’argentino deve andare in infermeria a far riflettere. Perotti è arrivato insieme ad El Shaarawy nel gennaio del 2016 e si era reso subito protagonista e decisivo. Il Genoa lo aveva rigenerato e alla Roma ha vissuto il momento più alto della sua carriera. Inutile girarci intorno, il numero 8 se in forma è un giocatore che può fare comodo a molti, giallorossi compresi ovviamente. Il problema è che in forma negli ultimi mesi Perotti ci è stato di rado e la questione è: può la Roma continuare a contare su di lui? Può continuare a considerarlo una pedina, anche di ricambio? Il rischio nel caso in cui i giallorossi puntassero ancora su di lui è che nei momenti più concitati della stagione la squadra si ritrovi corta in uno dei ruoli che ha maggiormente bisogni di costante ricambio, ovvero quello di esterno offensivo. Non sarebbe sorprendente dunque una separazione nella prossima estate, nonostante il valore tecnico del giocatore non sia in dubbio.

(Jacopo Venturi)

Ranieri: “Under? Sta lavorando bene ma non ha i 90 minuti nelle gambe”

Simone Burioni – Claudio Ranieri, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza alla vigilia della gara contro la Sampdoria. Queste le sue parole:

Quali sono le condizioni degli infortunati Santon, Perotti, El Shaarawy, Pastore e Florenzi?
Santon avrà l’esame strumentale oggi e ho paura che sia qualcosa di importante, anche perché è un ragazzo indistruttibile, gioca con tutto e non si ferma mai. Per essersi fermato deve esserci qualcosa di importante. Per Diego Perotti nulla di grave ma non è disponibile per domani, spero e credo di riaverlo per la prossima partita. El Shaarawy è recuperato, per cui starà con me. Pastore ancora no, sta cercando la migliore condizione fisica, per cui sta lavorando. Florenzi rientrerà con me nella prossima settimana.

Che fattori positivi ci sono dopo la Fiorentina?
Capisco possa sembrare non sufficiente un punto, ma per come era la situazione un punto con una prestazione così importante, a migliorare nel secondo tempo, fa capire ai ragazzi che stanno bene e fisicamente ci sono. Purtroppo è la testa che tante volte ti fa o sentire stanco o non positivo. Aver rimontato per due volte significa che stanno facendo un grande lavoro mentale e di questo ne sono molto contento.

Schick è un ex della Sampdoria, esplose lì a Marassi. Queste motivazioni extra che sicuramente avrà sono un elemento che l’allenatore va a considerare?
Certamente, queste sono considerazioni importanti che ogni allenatore prende in esame, per cui anche io prenderò in esame anche io questo fattore.

De Rossi è pronto per giocare 90 minuti?
Bisogna vedere tra tutti i giocatori che ho a disposizione quali ho recuperato. Sicuramente non hanno i 90 minuti a disposizione. Daniele voleva esserci anche l’altro ieri, non molla mai e sicuramente può darci una mano in questo finale di campionato.

Under dal primo minuto?
Under sta lavorando molto bene, sicuramente non ha i 90 minuti. Valuterò stasera e domani mattina gli undici titolari.

Hanno fatto discutere le dichiarazioni di Zaniolo, poi rettificate da lui stesso. Si sente di dire che Zaniolo sarà un punto fermo nel futuro?
Per quanto riguarda le dichiarazioni di Nicolò a fine partita, è normale che il ragazzo, aveva finito l’intervista, gli hanno fatto un’altra domanda e lui ha detto “Sì vedrò”. Lui ha detto più e più volte che ama restare a Roma. Il ragazzo ha un contratto massimo, fino al 2023. Capisco che tutte queste cose facciano notizia, ma la società non ha intenzione di venderlo e lui non ha intenzione di andar via. Facciamolo arrivare a luglio, in modo che magari possa fare un altro anno di contratto, perché adesso non è possibile. La legge la legge non lo permette. Restiamo tranquilli, il ragazzo vuole restare qua e la Roma lo vuole trattenere qua. Spero che questo sia il punto di questa vicenda.

Giocherà Mirante?
Mirante ha fatto bene, penso di confermarlo. Altrimenti facendo così scontento uno o scontento l’altro. Io invece sono molto restio a cambiare, perché la psicologia di un portiere è particolare. Ho voluto dare un po’ di riposo a Robin, ma ha tutta la mia considerazione.

Under e Kluviert possono essere decisivi nel finale di stagione? Ha parlato con la società per valorizzare qualche giocatore che in futuro può essere importante per la Roma?
Non ho capito se il mugugno era per lui o per me che l’ho cambiato, stava facendo una bella prestazione. Lo dico chiaramente ho fatto un errore, perché dovevo togliere Diego. Dovevo togliere Diego perché non aveva i 90 minuti e l’ho portato io a fare quell’ultimo sforzo e spero non si sia fatto più male del previsto. Di Kluivert sono molto contento, è un ragazzo di 18,19 anni e non è facile uscire dalla casa madre, dove sei coccolato, e venire a giocare in una piazza grande come Roma. Se andiamo ad analizzare la sua prova sì, ha sbagliato dei palloni, sì, avrà fatto, come tutti, degli errori, ma se andiamo a vedere è stato l’uomo che ci ha permesso di fare due gol, ha fatto due assist. Credo che sia una cosa importante per un ragazzo giovane come lui. Ha una vivacità impressionante, ha un’accelerazione devastante. Lui e Under, ma come tutti gli altri, mi saranno molto utili da qui alla fine del campionato.

La squadra crede nel quarto posto o prevale la paura di continuare a sbagliare?
Io credo che la partita con la Fiorentina abbia dato una buona iniezione di fiducia e consapevolezza alla squadra. È logico che voglio vedere la conferma adesso a Genova contro la Sampdoria. Sarà una partita importante proprio per dire che cosa è stata la partita con la Fiorentina.

Come sta Dzeko? Continua a vivere un momento non positivo sopratutto per i gol…
Sono sincero, l’ho visto muoversi bene, con volontà e determinazione. Non ha fatto gol e sappiamo tutti che per un goleador è importantissimo e quest’anno non ne sta facendo tanti, ma nella vita di ogni goleador c’è un anno nì. Si sta muovendo, gioca per la squadra, può darsi che a volte sia un pochino egoista, perché gli attaccanti devono esserlo. Per cui va tutto bene ed ecco che dai la palla al tuo compagno e quando le cose vanno male vuoi sbloccarti. Mi auguro che possa star bene, perché vi dico che è, come si dice a Roma, “pisto”, pisto di botte e mi dovete credere. Mi auguro che possa star bene e che ci possa dare una grossa mano.

L’imperativo contro la Fiorentina era stare corti. Qual è l’imperativo contro la Sampdoria?
Stimo molto Giampaolo, tutte le sue squadre giocano un ottimo calcio e pressano molto. Noi dovremo essere molto attenti, molto lucidi a far girare e a verticalizzare velocemente la palla. Come teniamo troppo palla facciamo il gioco della Sampdoria.

Come sta Pellegrini? Può partire dal primo minuto?
Sta bene, naturalmente non ha i 90 minuti e valuterò se farlo partire dall’inizio oppure a partita in corso. Quando è entrato è cambiata la partita, perché un ragazzo molto intelligente, sa giocare in quel ruolo difficilissimo che è il trequartista, ha facilità di corsa e di smarcarsi notevole. È un altro pezzo importante della Roma.

Chi sarà il compagno di Manolas? Chi è il suo compagno ideale tra Marcano, Jesus e Fazio?
Sono tutti e tre buonissimi giocatori. Fazio ha fatto un secondo tempo sontuoso, ho rivisto il Fazio dei bei tempi: determinato, cattivo, ha vinto tutti i duelli. Jesus ogni volta in cui l’ho chiamato in questo piccolo periodo in cui sono qua ha risposto sempre molto bene. Ivan è un ragazzo mlto intelligente, forse più bravo nel giocare la palla. Quindi possono giocare tutti e tre con Manolas. Ho detto tutto e non ho detto nulla, come al solito (ride, ndr).

Simone Burioni

La Giovine Roma, Ranieri riparte dai ’99. Kluivert e Zaniolo per risorgere

Simone Burioni – Un punto per ripartire. Come nella Giovine Italia di Giuseppe Mazzini, momento fondamentale per il Risorgimento italiano, Claudio Ranierivuole riportare la Roma a brillare e per farlo ricomincia – mantenendo la richiesta di supporto alla Curva Sud – dal punto conquistato con la Fiorentina di Stefano Pioli (2-2) dove Nicolò Zaniolo e Justin Kluivert hanno trascinato i giallorossi nella doppia rimonta completata dal gol di Diego Perotti. Il tecnico romanista si è detto soddisfatto dei due classe ’99 al termine del match: “Bene i due ragazzini, ho fiducia in Kluivert, è acerbo ma ha velocità e fa buoni cross. Avevo bisogno di coprire e attaccare Biraghi e lo ha fatto molto bene”. E se prima l’olandese veniva richiamato sulla tattica, adesso si riscopre attento anche alla fase di non possesso. 

Inoltre anche le statistiche pendono dalla parte di Justin. Con lui in campo dal primo minuto la Roma ha conquistato 6 delle 13 vittorie finora realizzate in Serie A (rispettivamente con Sampdoria, Genoa, Parma, Torino, Bologna nel match di ritorno ed Empoli). Altri due punti ottenuti (con Cagliari e Fiorentina) nelle 5 partite rimanenti dove Kluivert è partito titolare. Ammontano invece a tre le sconfitte, registrate con Bologna (nel match di andata), Udinese e SPAL. La media punti in campionato con il giovane orange in campo dall’inizio è di 1,8 punti a partita, quasi due vittorie ogni tre match, superiore alla media punti totale realizzata dalla squadra giallorossa che ammonta a 1,6 punti a partita.

Tutto questo sembra esser stato notato da Claudio Ranieri che ha schierato titolare Kluivert in tre delle quattro partite di campionato disputate fino ad oggi con la Roma: l’attaccante infatti non è partito dall’inizio solo nel match con il Napoli. La percentuale di utilizzo dal primo minuto dell’esterno olandese dal tecnico giallorosso è del 75%, mentre con Eusebio Di Francesco l’ex Ajax era partito dal fischio iniziale solamente 8 volte su 26 gare di Serie A, per una percentuale pari a circa il 30%. Intanto chi è sicuro del posto è Nicolò Zaniolo che si gode il quarto sigillo in campionato e ha chiarito la situazione rinnovo attraverso un post su Instagram: A pochi minuti dal fischio finale mi sono espresso in una maniera che è stata male interpretata. Sono un giocatore della Roma, un professionista e mi esprimo in campo. Poi ci sono altri professionisti, come il mio agente e la dirigenza, che si occupano dei contratti e che sapranno gestire al meglio la situazione”. 

Simone Burioni