Il Torino vuole Perotti ma Cairo lo prenderebbe solo con Petrachi via da Roma

Pagine Romaniste (F. Belli) – L’esperienza di Gianluca Petrachi alla direzione sportiva della Roma è ad un bivio cruciale. La frattura che si è creata tra lui e il presidente Pallotta rischia di esplodere da un momento all’altro, senza esclusione di colpi e con imprevedibili conseguenze. Il futuro del direttore sportivo è anche un nodo importante in una trattativa di mercato. Il Torino sta infatti cercando una seconda punta e ha puntato, oltre a Joao Pedro del Cagliari, anche Diego Perotti. Il patron granata Urbaino Cairo però non vuole intavolare una trattativa con il suo ex direttore Petrachi dopo i forti dissapori della scorsa estate e quindi proverebbe a sferrare il colpo finale per l’argentino solo in caso di addio alla Roma del pugliese. Una situazione non semplice da gestire a Trigoria. La situazione potrebbe comunque risolversi in altro modo visto che sembra esserci stata anche una rottura tra la società giallorossa e Petrachi. A portare alla dissoluzione del rapporto, infatti, è stato l’orgoglio che il d.s. avrebbe mostrato anche negli ultimi giorni, quando gli è stato chiesto di scusarsi col presidente Pallotta – a cui giovedì aveva fatto inviare (non conoscendo l’inglese) un messaggio definito irriguardoso. Ma il dirigente non ha raccolto l’invito, dicendo anzi che era a lui che avrebbero dovuto fare le scuse. Il “casus belli”, peraltro, era così piccolo da far sorridere: Pallotta non aveva citato il d.s. nel giorno dell’anniversario della firma di Fonseca (Fienga e Zubiria lo erano), cosa peraltro non vera, perché – essendo stati estrapolate frasi da una intervista più lunga – le citazioni c’erano, ma in quel momento non erano pertinenti con l’evento. Insomma, un misunderstanding che potrebbe creare non pochi problemi ad una squadra che già in campionato non naviga in acque bellissime, distanziata più di sei punti dall’Atalanta di Gasperini. Eppure Paulo Fonseca sperava che queste ore servissero a scegliere chi tra Pellegrini e Pastore dovesse affiancare Mhkitaryan e Dzeko nella partita “d’esordio” contro la Sampdoria. Invece s’è ritrovato immerso nell’ennesima tempesta primaverile della Roma societaria.

Francesco Belli