La difesa a tre per il futuro

(Jacopo Venturi) – La Roma si ritrova, questa volta per davvero. Se i segnali di ripresa prima del lockdown e contro la Sampdoria alla ripresa del campionato erano sembrati un po’ flebili, quelli mostrati nelle ultime uscite sono decisamente più consistenti. E per un semplice motivo: la svolta tattica con la difesa a tre. Fonseca ha deciso di prendere questa strada già a Napoli, ma non è riuscito ad evitare la sconfitta. La squadra però aveva dato qualche risposta positiva e allora il portoghese ha voluto insistere. E ha avuto ragione. Sono arrivate tre vittorie consecutive contro Parma, Brescia e Verona. Avversari non irresistibili, ma non lo era neppure l’Udinese, eppure la Roma ci ha perso solo due settimane fa (e giocando una pessima partita). Il nuovo schieramento, con Mancini, Smalling e Ibanez a presidio di Pau Lopez sembra aver dato alla Roma un buon equilibrio, ma anche il resto della squadra ha beneficiato di una maggior solidità difensiva. I terzini si trovano più a proprio agio da esterni di centrocampo, per le caratteristiche spiccatamente offensive e l’attacco sembra funzionare meglio con due trequartisti alle spalle di Dzeko. In realtà non cambia moltissimo l’idea di Fonseca sulla trequarti, ma sembra che aver tolto l'”ingombro” del trequartista permetta agli esterni di supportare meglio la punta, convergendo di più. Insomma Fonseca sembra aver trovato la formula con la quale portare la Roma alla fine di questo campionato senza perdere ulteriori posizioni in classifica, ma a questo punto sarebbe sensato vedere la nuova soluzione anche il prossimo campionato.

(Jacopo Venturi)