Celik trasformato: da esterno in ombra a colonna della difesa

Emanuele Papi – Tra le sorprese più inattese della Roma targata Gasperini c’è Zeki Celik, passato in pochi mesi da comprimario silenzioso a elemento fondamentale del reparto difensivo. Arrivato come esterno e spesso relegato a riserva nelle passate stagioni, il turco è stato reinventato da Gasperini come braccetto nella difesa a tre, un ruolo in cui sta dimostrando qualità che in pochi gli riconoscevano. La prestazione contro il Verona, impreziosita dall’assist per il gol di Dovbyk, ha certificato la sua trasformazione: sicuro dietro, utile in fase di costruzione e capace di incidere anche in avanti.

Il cambio di ruolo lo ha rigenerato: da terzino timido e discontinuo a difensore solido e determinato. Gasperini lo ha voluto responsabilizzare, facendolo diventare parte integrante di un sistema difensivo che si affida non solo ai centrali puri, ma anche a giocatori duttili come lui. Celik ha risposto con prestazioni in crescendo, conquistando la fiducia dell’allenatore e il rispetto dello spogliatoio.

La sua evoluzione è emblematica del lavoro di Gasperini: valorizzare chi sembrava ai margini e trasformarlo in un punto di forza. Oggi Celik è molto più di una semplice alternativa: è una colonna difensiva, un giocatore che garantisce affidabilità e spirito di sacrificio. Il suo percorso è appena iniziato, ma la Roma può sorridere: da gregario in ombra a titolare di riferimento, Celik è diventato un esempio di come un’idea tattica possa cambiare la carriera di un calciatore.

Mile Svilar, l’ago della bilancia della difesa giallorossa

Emanuele Papi – Mile Svilar è oggi uno dei giocatori più decisivi, se non il più decisivo, dell’intera rosa della Roma. Il portiere giallorosso, titolare da una stagione e mezza, continua a impressionare tifosi e addetti ai lavori con prestazioni di altissimo livello. Il belga-serbo ha iniziato questo campionato sulla stessa scia con cui aveva concluso il precedente, in cui aveva meritatamente vinto il premio come miglior portiere della Serie A. Se la Roma può vantare 12 punti in classifica nonostante i soli cinque gol segnati, il merito è di una fase difensiva solida – costruita già con Ranieri – ma soprattutto della sicurezza trasmessa dal portiere ex Benfica ai compagni.

A confermare le impressioni ci sono i numeri: nella stagione 2024/25 è stato il secondo miglior portiere d’Europa per xG evitati (8,3) e anche quest’anno è già a quota 2,7 xG evitati. Nel 2025 ha subito appena 12 gol in 25 partite di Serie A, mantenendo 15 clean sheet, dati che hanno portato al meritato rinnovo estivo a cifre da top player (4,5 milioni a stagione), nonostante le offerte di club europei.

Un rinnovo fortemente voluto anche da lui, riconoscente alla Roma per l’opportunità di dimostrare il proprio valore. A godere più di tutti delle sue parate è Gasperini, consapevole che molti dei punti conquistati in campionato passano dai suoi interventi. Emblematica la parata sullo 0-0 contro il Pisa su Meister, un colpo di testa con il 40% di possibilità di diventare gol, o quella più recente su Orban contro il Verona, respinta di puro istinto con il volto su un tiro con il 44% di probabilità di rete.

La Roma di Gasperini non è ancora un fortino insuperabile: il gioco offensivo porta spesso a concedere spazi dietro, ma i rischi vengono neutralizzati dalle parate di Svilar, che cresce partita dopo partita non solo tecnicamente, ma anche come leader del gruppo. Significative le sue parole dopo Roma-Lilla, quando è stato il primo a presentarsi ai microfoni: ha riconosciuto gli errori, ma ha incoraggiato i compagni che avevano sbagliato i rigori, ricordando che chi li calcia dimostra coraggio. Un messaggio da leader, per quello che oggi è forse il vero top player della Roma.

Fiorentina-Roma 1-2. I giallorossi vincono in rimonta: decisivi Soulé e Cristante. Gasp momentaneamente primo in solitaria

Emanuele Papi – Vince la Roma. I giallorossi tornano a vincere a Firenze dopo quattro anni dall’ultima volta. Una partita fin dai primi minuti frizzante dove la formazione di casa, schierata in modo speculare ai giallorossi, inizia forte non lasciando respirare i capitolini. Proprio da questa pressione nasce il vantaggio di Kean: Nicolussi Caviglia recupera palla su Mancini (scontratosi con Celik) e lancia l’ex Juve. Il numero 20 calcia forte sotto l’incrocio e Svilar, non perfetto, non riesce a salvare. Il vantaggio però dura poco. La Roma come scossa si sveglia e inizia a prendere il controllo del gioco. Combinazione Koné, Dovbyk e Soulé (molto simile al gol della passata stagione di Dybala al “Meazza”). L’argentino senza pensarci due volte calcia a giro e riporta le squadre in parità.
Dieci minuti dopo arriva anche il raddoppio decisivo di Cristante. Ancora Soulé protagonista con l’angolo vincente che troca il numero 4 giallorosso che in girata buca De Gea.
Nel finale della frazione palo di Kean che per poco non trova il gol della domenica.
Il secondo tempo è più di gestione della Roma che non soffre quasi nulla. La Viola ha due occasioni per pareggiare. Prima con Piccoli che dai 30 metri quasi trova il jolly, ma anche lui sbatte sulla traversa. Poi è Gosens che arriva a chiudere sul secondo palo un cross, ma che incredibilmente manda in curva.

Una vittoria importante per la Roma di Gasperini che oltre a portarsi in testa alla classifica, vince convincendo in un campo ostico prima di due settimane di pausa che finiranno con il big match contro l’Inter.
Torna in campo Dybala che gioca più di sessanta minuti: l’argentino ancora lontano dalla sua forma migliore è stato utile nella gestione della palla, ma senza lasciare il segno in avanti.

LE FORMAZIONI UFFICIALI

FIORENTINA (3-4-2-1): De Gea; Pongracic, Marì (75′ Comuzzo), Ranieri; Dodò (81′ Fortini), Mandragora (75′ Dzeko), Nicolussi Caviglia, Gosens; Fazzini (67′ Ndour), Gudmundsson (46′ Piccoli); Kean.
A disposizione: Martinelli, Lezzerini, Fagioli, Kouadio, Comuzzo, Viti, Fortini, Richardson, Sohm, Parisi, Piccoli, Sabiri, Ndour, Dzeko.
Allenatore: Stefano Pioli
Diffidati: –
Squalificati: –
Indisponibili: Lamptey, Sohm.

ROMA (3-4-2-1): Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Wesley (80′ Ziolkowski), Cristante, Koné, Tsimikas (67′ Rensch); Soulé (80′ El Aynaoui), Baldanzi (59′ Pellegrini); Dovbyk (59′ Dybala).
A disposizione: Vasquez, Gollini, Zelezny, Ziolkowski, Ghilardi, Hermoso, Rensch, Pisilli, El Aynaoui, Pellegrini, Dybala, El Shaarawy, Ferguson.
Allenatore: Gian Piero Gasperini
Squalificati –
Indisponibili: Bailey, Angelino.

Arbitro: Colombo
Assistenti: Perrotti-Moro
IV Uomo: Massimi
Var: Chiffi
Avar: Gariglio

Ammoniti: Cristante (R), Gudmundsson (F), Tsimikas (R), Wesley (R), Marì (F).
Espulsi:
Marcatori: Kean (F), Soulé (R), Cristante (R).

 

90’+5 – VINCE LA ROMA. Triplice fischio di Colombo che decreta la vittoria dei giallorossi a Firenze: decisivi Soulé e Cristante che hano ribaltato l’iniziale vantaggio di Kean.
90’+3 – Forcing finale della Fiorentina che prova a buttare palloni in area di rigore.
90′ – Concessi 5 minuti di recupero.
89′ – Dybala si gira sui 25 metri e dopo un paio di tocchi calcia, ma De Gea para facilmente sulla sua sinistra.
82′ – Fortini crossa basso sul secondo palo dove arriva Gosens per il tap-in, ma il tedesco manda in curva.
81′ – Cambio anche per la Fiorentina. Dodò lascia il posto a Fortini.
80′ – Doppio cambio per la Roma. Fuori: Suolé e Wesley. Dentro: Ziolkowski ed El Aynaoui.
78′ – Coast to coast pazzesco di Celik che poi crossa sul secondo palo, ma nessun giallorosso arriva per chiudere in rete.
75′ – Doppio cambio per la Fiorentina. Fuori: Marì e Mandragora. Dentro: Dzeko e Comuzzo.
74′ – Traversa della Fiorentina. Piccoli calcia dopo un rimbalzo e il montate a Svilar battuto.
70′ – Giallo per Marì che travolge Dybala.
69′ – Punizione pericolosa di Nicolussi Caviglia che trova Piccoli che però spizza fuori.
68′ – Giallo per Wesley per un entrata su Gosens.
67′ – Cambio anche la Roma. Tsimikas esce per Rensch.
67′ – Cambio per la Fiorentina. Fazzini lascia il posto a Ndour.
65′ – Giallo per Tsimikas che trattiene Dodò.
59′ – Doppio cambio per la Roma. Fuori: Dovbyk e Baldanzi. Dentro: Dybala e Pellegrini.
58′ – Corss perfetto di Dodò dalla trequarti che per fortuna della Roma passa solo vicino a tre giocatori Viola in area.
56′ – La Fiorentina recupera un pallone alto con Fazzini che poi appoggia a Kean. L’attaccante calcia, ma viene murato in angolo da Mancini.
50′ – Ripartenza della Roma a destra che libera ancora Wesley al cross. Il brasiliano mette una palla tesa al centro che passa per Dovbyk. L’ucraino però non riesce né a stoppare né a girare verso la porta.
46′ – Ricomincia il match. Nella Fiorentina entra Piccoli per Gudmundsson.
SECONDO TEMPO

45’+3 – Termina il primo tempo a Firenze con la Roma avanti grazie ai gol di Soulé e Cristante che hanno ribaltato l’iniziale vantaggio Viola firmato Kean
45′ – Concessi 3 minuti di recupero.
43′ – Giallo per Gudmundsson che stende Celik, dopo un’anticipo dello stesso turco.
38′ – Palo di Kean. Azione in verticale della Viola, che libera al tiro da posizione defilata l’attaccante italiano, che con un incredibile traiettoria colpisce il montante alla sinistra di Svilar.
36′ – Occasione Roma. Riapartenza sulla destra, che libera al cross di Wesley. La palla arriva sul secondo palo per Dovbyk che in stirata mette di poco al lato.
30′ – GOL DELLA ROMA. Calcio d’angolo dalla bandierina di destra battuto da Soulé che trova sul primo palo Cristante, che di testa supera De Gea.
27′ – Dopo un recupero alto, la palla arriva a Baldanzi che appoggia a Soulé, l’argentino calcia ancora a giro ma viene murato.
27′ – La Roma costruisce da sinistra a destra e libera Wesley al cross, che però sbaglia con il sinistro.
22′ – GOL DELLA ROMA. Koné verticalizza in area per Dovbyk, che di tacco appoggia al limite dell’area per Soulé, che calcia forte sotto l’incrocio dei pali.
14′ – Gol della Fiorentina. Mancini perde palla in uscita, lancio per Kean, che rientra sul destro e tira forte sotto alla traversa.
8′ – Soulé punta dopo una sponda di Dovbyk. L’argentino si accentra e calcia, ma il tiro viene ribattuto dalla difesa Viola.
4′ – Mandragora calcia alto a punizione.
3′ – Ammonito Cristante per uin fallo quasi al limite dell’area su Dodò.
1′ – Inizia la partita.
PRIMO TEMPO

LIVE – 15:00

Fiorentina-Roma, dove vederla e le probabili formazioni: assente Angelino c’è Tsimikas, Celik dal 1′

Emanuele Papi – Al “Franchi” di Firenze domani alle 15:00 andrà in scena Fiorentina-Roma. Una gara delicata per entrambe le formazioni. I giallorossi arrivano da una brutta sconfitta contro il Lille. mette i Viola cercano ancora i primi tre punti della stagione. 

Domani in occasione di Fiorentina-Roma non è previsto un ampio turnover: la squadra è ancora in fase di rodaggio e deve continuare a consolidare i propri automatismi. Soprattutto dopo i cambi che non hanno funzionato contro il Lille.
Davanti a Svilar dovrebbe tornare il trio difensivo classico: Celik, Mancini e Ndicka, con Hermoso unica possibile alternativa.
Sulle fasce, Wesley è pienamente recuperato e sarà titolare sulla destra, mentre a sinistra, con Angelino indisponibile, spazio dal 1′ per Tsimikas.
In mezzo al campo si rivedrà la coppia CristanteKoné, con El Aynaoui pronto a entrare a gara in corso.
In attacco resta vivo il ballottaggio FergusonDovbyk, ma lo scozzese parte in leggero vantaggio per una maglia da titolare. Alle sue spalle agiranno Soulé e Pellegrini, vista anche la mancanza di alternative di peso. Dybala torna tra i convocati ma un suo impiego sarà nel caso solo in gara in corso.

La Fiorentina di Stefano Pioli invece si presenta all’incontro con nuove energie provenienti dalla vittoria in Conference. I Viola cercheranno i primi tre punti con il 3-5-1-1 dove dovrebbe essere Fazzini a giocare alle spalle di Kean. A centrocampo dovrebbero esserci Nicolussi Caviglia e Fagioli. Sarà interessante invece, vedere ancora una volta Dzeko da ex contro la Roma, contro la quale ha già trovato un gol ai tempi dell’Inter.

DOVE VEDERE FIORENTINA-ROMA

La gara sarà trasmessa in diretta in esclusiva su DAZN (via app per smart TV, console e dispositivi mobili) e su Sky Business.

ARBITRA COLOMBO. AL VAR CHIFFI

Il match contro la Fiorentina sarà diretto da Andrea Colombo di Como, con Perrotti e Moro ad assisterlo, mentre il IV uomo sarà Massimi. In sala VAR ci sarà Chiffi, coadiuvato da Gariglio nel ruolo di AVAR.

LE PROBABILI FORMAZIONI

FIORENTINA  (3-5-1-1): De Gea; Pongracic, Mari, Ranieri; Dodo, Fagioli, Nicolussi Caviglia, Gosens; Fazzini, Gudmundsson; Kean.

A disp.: Martinelli, Lezzerini, Mandragora, Kouadio, Comuzzo, Viti, Fortini, Richardson, Sohm, Parisi, Piccoli, Sabiri, Ndour, Dzeko.

Diffidati: –

Squalificati: –

In Dubbio: –

Indisponibili:  Lamptey, Sohm.

All.: Pioli.

ROMA (3-4-2-1): Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Wesley, Koné, Cristante, Isimikas; Soulé, Pellegrini; Dovbyk.

A disp.: Vasquez, Gollini; Zelezny, Ziolkowski, Ghilardi, Hermoso, Rensch; Pisilm, El Aynaoui; Baldanzi, Dybala, El Shaarawy, Ferguson.

Diflidati: –

Squaliticati: –

In Dubbio: –

Indisponibili: Balley

All.: Gasperini.

Tra talento e continuità: la sfida di Soulé per diventare grande

Emanuele Papi- Tra le note più liete dell’avvio stagionale giallorosso c’è senza dubbio Matías Soulé, il talento argentino che si sta prendendo la scena proprio nel momento più difficile. Con Paulo Dybala fermo ai box per infortunio, la Roma rischiava di smarrire la sua fantasia sulla trequarti. Invece, Soulé ha saputo colmare quel vuoto con giocate campione in erba.

Il gol contro il Verona, il primo all’Olimpico con la maglia giallorossa, è stato il simbolo della sua crescita: un tap-in semplice, ma arrivato con la freddezza, nonostante i crampi e la batteria orami scarica.
Contro il Lille invece è arrivata una prestazione più opaca, sicuramente ingiallita dal rigore sbagliato (ma a quel punto la pressione avrebbe schiacciato quasi chiunque). Niente di allarmante, probabilmente dovuta a un leggero calo fisico. Poiché il numero 18 giallorosso è senza dubbio uno dei giocatori più utilizzati da Gasperini, anche visti gli infortuni delle alternative.

Il contributo di Soulé va oltre i numeri – che restano comunque importanti, con due reti e diversi dribbling riusciti in campionato – perché è la sua attitudine a fare la differenza. Chiede sempre il pallone, non ha paura di rischiare la giocata. Gasperini lo ha messo al centro del progetto tattico, sfruttandone fantasia e imprevedibilità.

In attesa del rientro di Dybala, i giallorossi si godono il talento e la freschezza di un giocatore che sembra destinato a crescere ancora. Il classe ’03 infatti è solo in una prima fase della sua carriera e per cercare di fare lo step successivo e guadagnare la convocazione con l’Albiceleste. Dovrà aumentare la continuità in partita delle sue giocate. Visto che ancora troppe volte scivola sulla linea laterale estraniandosi troppo dal gioco collettivo.
Il futuro però è tutto di Soulé. Gasperini e i tifosi della Roma continueranno a soffiargli in poppa, nella speranza che l’argentino gli porti a nuovi successi.

Celik, il 2025 è stato l’anno della rinascita: il turco si sta guadagnando il rinnovo

Emanuele Papi – Tra le sorprese più inattese della Roma targata Gasperini c’è Zeki Celik,  che già dagli ultimi mesi di Ranieri era passato da comprimario silenzioso a elemento fondamentale del reparto difensivo. Arrivato come esterno e spesso relegato a riserva nelle passate stagioni, il turco è stato confermato da Gasperini come centrale di destra nella difesa a tre, un ruolo in cui sta dimostrando qualità che in pochi gli riconoscevano. La prestazione contro il Verona, impreziosita dall’assist per il gol di Dovbyk, ha certificato la sua trasformazione: sicuro dietro, utile in fase di costruzione e capace di incidere anche in avanti.

Il cambio di ruolo lo ha rigenerato: da terzino timido e discontinuo a difensore solido e determinato. Anche Gasperini, dopo una prima breve fase in cui gli ha preferito Hermoso, si è ricreduto, mettendo in campo con continuità l’ex Lille. Celik ha risposto con prestazioni in crescendo (MVP contro il Verona e migliore dei giallorossi contro il Lille), conquistando la fiducia dell’allenatore.

La sua evoluzione è emblematica del lavoro di Gasperini: valorizzare chi sembrava ai margini e trasformarlo in un punto di forza. Oggi Celik è molto più di una semplice alternativa: è una colonna difensiva, un giocatore che garantisce affidabilità e spirito di sacrificio. Il suo percorso è appena (ri)cominciato, ma la Roma può sorridere: da gregario in ombra a titolare di riferimento, Celik è diventato un esempio di come un’idea tattica possa cambiare la carriera di un calciatore.
Adesso si potranno aprire i discorsi sul rinnovo visto che il turco andrà in scadenza il prossimo 30 giugno, ma nell’arco di tutto il 2025 il classe ’97 si è meritato senza ombra di dubbio l’estensione del suo accordo, una prospettiva che appena un anno fa sembra del tutto improbabile.

Dybala, il rientro che può sbloccare la Roma

Emanuele Papi – Un inizio di stagione tra più ombre che luci per Paulo Dybala, che già dal ritiro non è mai stato al 100% della forma, anche a causa del rientro dalla prima operazione per la lesione al muscolo semitendinoso della coscia destra. Dopo un graduale rientro in campionato, con apparizioni dalla panchina contro Bologna e Pisa, l’argentino ha accusato un nuovo infortunio alla sua prima da titolare contro il Torino. Una nuova lesione lo ha tenuto lontano dai campi per altre quattro partite, nelle quali la Roma di Gasperini ha vissuto una vera e propria crisi offensiva, non solo sul piano tecnico-tattico, ma anche numerico: gli unici a disposizione sono stati Dovbyk, Ferguson, El Shaarawy, Soulé e Baldanzi (non inserito in lista UEFA).

Nel prepartita della brutta sconfitta con il Lille erano già arrivate parole incoraggianti dal ds Massara, che aveva preannunciato un possibile ritorno in gruppo del numero 21 già da venerdì, con la speranza di averlo almeno in panchina per la trasferta complicata di Firenze. Dybala difficilmente partirà titolare, ma potrebbe diventare un’arma preziosa a gara in corso, vista la difficoltà dei giallorossi nell’inventare la giocata decisiva nell’ultimo terzo di campo.

Sul piano tattico, Gasperini in passato non ha esitato a utilizzarlo anche come prima punta al posto dei centravanti, con risultati modesti. Era una soluzione nata per permettere la coesistenza con Soulé, senza sovrapposizioni di ruolo. Considerata la condizione ancora non ottimale dell’ex Juventus e l’ottima forma del numero 18, non è da escludere che nei prossimi mesi Dybala possa essere impiegato soprattutto come “super-sub”, utile quando le difese avversarie sono più stanche.
Resta però possibile anche un suo impiego sulla trequarti sinistra, dove la Roma ha mostrato una evidente mancanza di qualità nelle ultime partite: potrebbe essere questa la chiave per sbloccare la fase offensiva. Il progetto giallorosso è appena agli inizi e non mancheranno alti e bassi, ma avere un Dybala in più potrà aiutare Gasperini a risolvere più in fretta i problemi tecnici della squadra.
La Roma attende la sua Joya: non più come salvatore unico, ma come scintilla pronta a cambiare le partite.”

Dovbyk simbolo di una Roma incompiuta: tra mercato mancato e la fiducia di Gasperini

Emanuele Papi – Il gol liberatorio segnato contro il Verona ha acceso i riflettori su Artem Dovbyk, attaccante che in estate è stato a un passo dal vestire la maglia del Milan. I rossoneri, alla ricerca di un centravanti da affiancare a Giroud, avevano sondato con decisione il profilo dell’ucraino già lo scorso anno, salvo poi virare su altri obiettivi. Quest’estate il suo nome era tornato in auge proprio per i milanesi che avevano impostato uno scambio inserendo Santiago Giménez, mai andato in porto che oggi, alla luce dei risultati, alimenta rimpianti e discussioni.

In questo inizio di stagione l’ex Girona si è dovuto conquistare la fiducia di Gasperini con il lavoro quotidiano. Eppure, il caso Dovbyk è anche il simbolo di un mercato giallorosso fatto di occasioni non colte e di errori evitabili. Le difficoltà incontrate a livello offensivo hanno reso evidenti le lacune estive: pochi uomini in avanti e poca qualità tra le linee, aggravate dalle assenze di Dybala e Bailey.
Il centravanti ucraino resta comunque al centro del progetto. Lo dimostra il gol con il Verona, ma anche il coraggio – seppur non premiato – mostrato ieri contro il Lille, quando si è presentato sul dischetto fallendo un rigore pesante, seppur non entrerà nelle sue statistiche. Un errore che non cancella la sua crescita, ma che ricorda quanto la pressione possa pesare sulle spalle di chi è chiamato a guidare l’attacco. Sperando non influisca su l’umore e la mentalità del numero nove giallorosso, spesso rivelatosi sensibile.

Oggi Dovbyk non è solo un “quasi Milan” o il protagonista di scambi mancati: è l’attaccante su cui Gasperini deve costruire la sua Roma. Il gol con il Verona può essere il trampolino di lancio per questa stagione, cancellando rapidamente gli errori dal dischetto in Europa League.
Mentre sullo sfondo resta il tema di un mercato che poteva essere più ambizioso. Perché se il presente racconta di un Dovbyk in bilico tra entusiasmo e responsabilità, il futuro pas

Roma-Lille 0-1: sconfitta interna per i giallorossi che sbagliano tre volte un rigore. Decisivo Haraldsson

Emanuele Papi – La Roma esce meritatamente sconfitta dalla gara contro il Lille. Una brutta partita, nata male quando Tsimikas sbaglia favorendo il contropiede dei francesi che porta al gol decisivo di Haraldsson dopo appena sei minuti.
Da lì i giallorossi non si sono mai ripresi, senza trovare una quadra tattica, ma soprattutto sbagliando tantissimo a livello tecnico.
Nella ripresa è Svilar a tenere a galla la squadra, ma stavolta non basta. Infatti il primo tiro in porta arriva al settantaduesimo. Una serataccia completata dal triplo errore dal dischetto. Due volte Dovbyk che si fa ipnotizzare da Ozar, che però para in modo irregolare, e infine Soulé anche lui incantato, stavolta in modo regolare, dal portiere del Lille.

Una brutta serata che però non deve lasciare strascichi nella rosa giallorossa essendo solo il secondo turno di Europa League con ancora sei partite a disposizione.

LE FORMAZIONI UFFICIALI

ROMA (3-4-2-1): Svilar, Celik, Hermoso (55′ Mancini), Ndicka;Wesley, Cristante (69′ Koné), El Aynaoui, Tsimikas (46′ Rensch); Soulé, Pellegrini (55′ El Shaarawy); Ferguson (78′ Dovbyk).
A disposizione: Gollini, Marcaccini, Ghilardi, Mancini, Rensch, Pisilli, Koné, Angelino, El Shaarawy, Dovbyk.
Allenatore: Gian Piero Gasperini.
Diffidati: –
Squalificati: –

Indisponibili: Dybala, Bailey, Baldanzi, Vasquez.

LILLE (4-2-3-1): Ozer; Meunier, Mandi, Mbemba, Verdonk (69′ Perraud); Bouaddi, Bentaleb (60′ André); Correia, Haraldsson (60′ Fernandez-Pardo), Sahraoui; Giroud (60′ Igamane).
A disposizione: Marc-Aurèle Caillard, Tiago Santos, Perraud, Samy Merzouk, Goffi, André, Ngoy, Costarelli, Fernandez-Pardo , Broholm, Mukau (89′ Mukau).
Allenatore: Bruno Genesio.
Squalificati –
Indisponibili: 
Alexsandro, Raghouber, Ethan Mbappé, André Gomes.

Arbitro: Lambrechts.
Assistenti: De Weirdt e Monteny.
IV Uomo: Vergoote.
Var: Van Driessche.
Avar: Martins.

Ammoniti: Verdonk (L), Bouaddi (L), Ozer (L).
Espulsi:
Marcatori: Haraldsson (L).


 

 

90’+7 – Perde la Roma. Decisivo il gol di Haraldsson. Giallorossi tremendi dal punto di visto tecnico, con il punto massimo arrivato con il triplo errore dal dischetto.
90’+2 – Ammonito Ozer per perdite di tempo.
90′ – Concessi 6′ minuti di recupero.
88′ – Cambio per il Lille. Fuori Sahraoui per Mukau.
86′ – Sbaglia ancora Soulé. Ozar para tre volte di fila.
84′ – Dovbyk sbaglia ancora, ma ancora una volta verrà ripetuto.
82′ – Dovbyk sbaglia il rigore, ma verrà ripetuto.
80′ – Rigore concesso alla Roma dopo revisione Var.
78′ – Entra Dovbyk per Ferguson.
69′ – Cambio anche per la Roma. Entra Koné per Cristante.
69′ – Cambio per il Lille. Fuori Verdonk e dentro Perraud.
60′ – Triplo cambio per il Lille. Fuori: Giroud, Bentaleb e Haraldsson. Dentro: André, Fernandez-Pardo e Igamane.
59′ – Ammonito Bouaddi per un fallo a centrocampo.
56′ – Ferguson spizza su calcio d’angolo e sfiora il pari.
55′ – Doppio cambio per la Roma. Fuori: Pellegrini e Hermoso. Dentro: Mancini ed El Shaarawy.
54′ – Giroud si presenta davanti alla porta, ma Svilar lo ipnotizza e salva la Roma.
47′ – Ndicka chiude un’azione pericolosa del Lille in calcio d’angolo. Salva Svilar in due tempi.
46′ – Ricomincia il match. Fuori Tsimikas per Rensch.
SECONDO TEMPO

45’+2 – Finisce il primo tempo all’Olimpico con la Roma sotto, che dovrà alzare il suo tasso tecnico per far male ai francesi.
45′ – Concessi 2 minuti di recupero.
35′ – Occasione Roma. Azione insistita dei giallorossi che sfiorano il gol prima con Tsimikas, ma soprattutto con El Aynaoui che viene murato sulla linea da Mandi.
25′ – Cristante che serve subito Pellegrini il quale, dal limite dell’area, prova la conclusione di prima intenzione deviata arriva comoda al portiere Ozer.
22′ – El Aynaoui calcia dalla distanza, ma il tiro termina abbondantemente al lato alla destra del portiere.
18′ – Celik da destra fa partire un cross e trova Ferguso. L’irlandese stoppa e prova la rovesciata, ma il suo tiro viene respinto da Meunier.
15′ – Soulé si riesce a liberare per il tiro dopo un uno-due con Wesley, ma la sua conclusione termina alta sopra la traversa.
10′ – Ammonito Verdonk per un pestone ai danni di El Aynaoui.
6′ – Gol del Lille. Tsimikas sbaglia l’appoggio e lancia la ripartenza degli ospiti. Haraldsson calcia da ottima posizione e supera Svilar.
1′ – Inizia la partita.
PRIMO TEMPO

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