Roma provaci fino alla fine!

Margherita Bellecca – L’Olimpico è chiamato a spingere la Roma, la Roma è chiamata a coinvolgere l’Olimpico per l’impresa, la seconda dopo aver eliminato il Barcellona nei quarti di finale. Domani sera andrà in scena il ritorno della semifinale contro il Liverpool alle 20.45 con una preoccupazione: quella legata ai 5000 tifosi Reds dopo i tafferugli di Anfield dove ci ha rimesso Sean Cox ora in coma farmacologico.

Si deve pensare al campo però e alla formazione che Di Francesco schiererà. La difesa a tre una settimana fa non ha fatto una grande figura e quindi si torna a quattro con Florenzi, Manolas, Fazio e Kolarov che dovranno impedire a Salah le scorribande dell’andata. Fondamentale sarà anche l’apporto di Alisson, ancora imbattuto tra le mura amiche in Champions. A centrocampo la presenza di Strootman è in forte dubbio. L’olandese è più fuori che dentro da questa partita e la sua assenza sarà sopperita da Pellegrini che può dare quel dinamismo che alla Roma qualche volta manca. Gli altri due che accompagneranno l’italiano sono Nainggolan e De Rossi che dovranno mostrare personalità e grinta per non permettere facili verticalizzazioni al Liverpool. Il tridente offensivo è presto fatto, si rivedrà lo schieramento usato contro il Chievo. Dentro Schick, Dzeko ed El Shaarawy, tutti e tre a segno sabato pomeriggio. L’arma Under potrebbe essere usata a partita in corso a squadre stanche. La sua velocità sarà il jolly da giocare per Di Francesco. Niente da fare per Perotti, che ne avrà almeno per altri dieci giorni.

Ad Anfield si sono apprezzate le qualità del Liverpool. Ritmo alto, palla in verticale ad innescare le tre frecce davanti, soprattutto Salah che sarà ancora una volta il pericolo numero uno. La Roma, però, non deve cadere nel tranello di concentrarsi soltanto sull’egiziano perché anche Manè e Firmino sono dotati di grande tecnica, così come i centrocampisti Wijnaldum ed Henderson. Gli inglesi hanno dimostrato anche qualche fragilità difensiva e il 5-2 dell’andata potrebbe farli stare troppo tranquilli. Klopp manterrà alta l’attenzione perché la squadra di Eusebio Di Francesco all’Olimpico è un rullo compressore, 4 vittorie ed un pareggio.

Servirà l’aiuto di tutti ma soprattutto una grande prestazione in campo, quelle con cui la Roma europea ha deliziato i suoi tifosi e non. Comunque vada bisognerà fare soltanto i complimenti ad una squadra che doveva uscire ai gironi e che ha sovvertito i pronostici di inizio stagione. Tanto di cappello Roma! Ma ora provaci fino alla fine!

 

Margherita Bellecca

Dzeko e Schick la coppia che scoppia!

Margherita Bellecca – 4-1 un risultato che fa sorridere la Roma in vista della partita contro il Liverpool. Il Chievo viene asfaltato all’Olimpico con i giallorossi che sembrano pronti per tentare una nuova impresa in Champions League. Di Francesco può sorridere per tanti motivi: dal secondo gol consecutivo di Schick alla doppietta, con due reti d’autore di Dzeko, la coppia sta cominciando a funzionare.

Partiamo dal primo che ha vissuto una stagione difficile ma che ora sta riscoprendo la gioia di buttare la palla in porta. Maiuscola l’azione di Nainggolan che vince un contrasto sull’esterno prima di mettere un cross calibrato alla perfezione. Schick si muove come un attaccante di razza e trafigge Sorrentino che all’andata gli aveva negato il gol con due miracoli. Torna il sorriso contagioso di Ferrara e torna la felicità nei tifosi della Roma che possono godersi l’acquisto da 40 e passa milioni di euro.

In grande forma Dzeko chiamato a prendersi di nuovo la squadra sulle spalle. E’ stato il suo il gol che ha riacceso le speranze ad Anfield ed è lui che mette il punto esclamativo contro il Chievo. La girata volante col sinistro sembra facile ma non lo è. L’attaccante anticipa di netto il difensore con una sorta di acrobazia e si ripete nella ripresa, sempre col mancino. A battere Sorrentino questa volta è un tiro a giro che a Dzeko abbiamo già visto fare, ne sanno qualcosa Benevento, Milan e Napoli tutte punite dal bosniaco con questa prodezza. Il piede si dimostra caldo ed è quel sinistro con cui ha superato Ter Stegen nella notte con cui aperto le marcature nel 3-0 rifilato al Barcellona.

Probabilmente il tridente di Champions si completerà con El Shaarawy, altro marcatore del poker rifilato al Chievo. Magistrale coast to coast dove il Faraone dimostra anche grande caparbietà andando a vincere un contrasto in area di rigore. Il tocco poi è delizioso come lui sa fare e urlo del gol finalmente liberato dopo aver sprecato l’impossibile contro la SPAL appena una settimana fa. Il risultato c’è, la prestazione anche, il terzo posto è ancora lì ed ora più sicuro grazie alla sconfitta dell’Inter contro la Juventus. La settimana della Roma prosegue con la Champions League, con il Liverpool e con oltre 60mila cuori a spingere la squadra verso qualcosa di incredibile.

Margherita Bellecca

 

Una rivincita attesa 34 anni

Margherita Bellecca – Non è una finale ma la vale. Ad Anfield Road, la casa del Liverpool, va in scena la semifinale d’andata della Champions League tra i Reds e la Roma. Cammino superbo da parte della squadra di Klopp che non ha ancora perso in questa competizione. I giallorossi, invece, sono usciti sconfitti in tre occasioni, tutte in trasferta, ma hanno sempre avuto la forza di rialzare la testa strapazzando anche il Barcellona per 3-0.

Di Francesco, quindi, dovrebbe riproporre il modulo utilizzato contro i catalani con un solo cambio: Under per Schick visto che il turco ora è in perfetta forma. Il numero 17 affiancherà, o sarà poco alle spalle, di Dzeko, fresco di record segnati in Champions e voglioso di agganciare un traguardo che potrebbe essere l’apice di una grande carriera. A 32 anni, inoltre, potrebbe essere la sua ultima occasione. Vicino al bosniaco anche Nainggolan pronto a pressare per impedire la costruzione da dietro da parte di Lovren e compagni. Il centrocampo a quattro vedrà sulla linea mediana capitan De Rossi e Strootman mentre sulle corsie agiranno Florenzi e Kolarov. Il trio difensivo sarà ancora composto da Fazio, Manolas e Jesus davanti ad Alisson. Sperano di giocare Perotti ed El Shaarawy che saranno della partita soltanto se il tecnico abruzzese decidesse di schierare un 4-3-3.

Il Liverpool si presenta con un grande spauracchio: quello di Momo Salah. 41 gol in stagione e 31 in campionato che gli sono valsi il premio come giocatore dell’anno in Inghilterra. Non sarebbe, e non è corretto, però, concentrarsi soltanto sull’egiziano perché Klopp ha altre frecce nel suo arco come Manè e Firmino che flirtano spesso col gol. A centrocampo le geometrie e l’intelligenza di Henderson e lo spunto di Oxlade-Chamberlain. Assenza pesante quella di Emre Can che ha terminato la stagione, stesso discorso per Matip. In difesa recuperato Lovren che giocherà al centro con Van Dijk. Sulle fasce Alexander-Arnold e Robertson. In porta Karius.

Il bilancio contro il Liverpool non sorride, ancora meno quello con le inglesi. La Roma ha raccolto soltanto 9 vittorie, l’ultima quella gloriosa contro il Chelsea, a fronte di 14 sconfitte. Inedito il duello tra Di Francesco e Klopp. Dai nonni, ai papà, ai figli. C’è chi aspetta questa partita da tanto, chi, invece, non ha mai vissuto momenti del genere. Il 1984 è lontano ma la mente corre veloce verso quell’anno. E’ Liverpool-Roma e ci si gioca già una grande fetta per andare in finale.

 

Margherita Bellecca

Sentenze e ricorsi tra Roma e Kappa. Il 20 luglio un nuovo appuntamento in Tribunale

Simone Burioni – Non cessa lo scontro in Tribunale tra l’AS Roma e la BasicItalia, società che detiene il marchio Kappa, sponsor dei giallorossi fino al 23 novembre 2012, giorno in cui il club di Trigoria ha rescisso unilateralmente il contratto di sponsorizzazione tecnica. Gli appuntamenti di settembre e dicembre 2017 si sono conclusi, in pratica, con un nulla di fatto: all’udienza, BasicItalia, AS Roma e Soccer, hanno chiesto congiuntamente un rinvio al fine di verificare le possibilità transattive. Il Giudice ha quindi rimandato la causa all’udienza dell’11 aprile 2018.

Inoltre BasicItalia ha avviato un procedimento nei confronti di Soccer S.a.s., debitore, secondo BasicItalia S.p.A. per forniture di merce legata alla sponsorizzazione. A fronte dell’opposizione effettuata da Soccer S.a.s. è stato instaurato un giudizio ordinario attualmente in fase istruttoria, ovvero il momento centrale del procedimento, dove si debbono acquisire tutti quegli elementi di prova.; il CTU nominato dal giudice ha depositato la propria Consulenza Tecnica d’Ufficio e l’udienza per la relativa disamina, a seguito di istanza congiunta di BasicItalia e Soccer di rinvio per verificare possibilità transattive, è stata fissata al prossimo al prossimo 20 luglio 2018.

Simone Burioni

Le due in lotta, che vinca la migliore

Margherita Bellecca – Una in lotta per la salvezza, l’altra per un posto in Champions League. E’ Spal-Roma che si giocherà sabato pomeriggio alle 15 al Paolo Mazza di Ferrara. I padroni di casa vengono da otto risultati utili consecutivi, due vittorie e sei pareggi. I giallorossi, invece, si sono rimessi sulla strada giusta con la vittoria contro il Genoa.

A pochi giorni dalla sfida col Liverpool Di Francesco dovrà ragionare ancor di più sulla formazione da schierare. La Champions League è troppo importante, ma anche la conquista del terzo, o quarto posto, in campionato non scherza. La rotazione non riguarderà la porta, ci sarà sempre Alisson a difendere i pali della Roma. Davanti a lui Bruno Peres vuole continuare il suo periodo positivo. Al centro un turno di riposo dovrebbe toccare a Fazio mentre giocheranno Manolas e Jesus. A sinistra Kolarov anche se il mister potrebbe pensare alla difesa a tre. Sulla mediana De Rossi non è sicuro del posto, anzi, Di Francesco sta valutando di preservarlo per la Champions League e allora Strootman potrebbe tornare in cabina di regia con Nainggolan e Pellegrini ai suoi lati. In attacco Under ha dimostrato di essere in forma e partirà dall’inizio come El Shaarawy. Unico dubbio se far riposare Dzeko o meno. In caso di panchina del bosniaco ecco un’altra chance per Schick. Rientrato in gruppo Perotti che sarà convocato. L’argentino potrebbe fare qualche minuto per mettere benzina nelle gambe in vista della Champions.

La Spal di Semplici a Ferrara ha fermato Inter e Juventus ed ha messo in grossa difficoltà il Napoli. Per tenere testa anche alla Roma attacco pesante con Paloschi ed Antenucci con Floccari in rampa di lancio. Soltanto panchina per l’ex Viviani, in rete durante la partita d’andata, a favore di Schiattarella che comporrà il centrocampo a cinque con Lazzari, Kurtic, Grassi e Mattiello. A proteggere il promettente Meret ci saranno Cionek, Vicari e Felipe.

33 partite tra Roma e Spal nella storia col bilancio incredibilmente in bilico. Sono 10 le vittorie per i ferraresi contro le 13 dei capitolini, 10 i pareggi. 9 successi a 4 per i biancoazzurri nelle 17 partite giocate tra gli anni 50 e 60 in Emilia. La statistica si completa con 4 pareggi. Una sola sfida tra Di Francesco e Semplici, quella del primo dicembre 2017 nel 3-1 dell’Olimpico dove Pellegrini trovò la sua prima rete in giallorosso. Il centrocampista spera di ripetersi anche fuori casa ma l’unica cosa che conta è vincere, per mettere pressione ad Inter e Lazio che giocheranno dopo la Roma, e per arrivare alla sfida col Liverpool col morale a mille.

 

 

Margherita Bellecca

Roma mantieni la concentrazione

Margherita Bellecca – E’ tempo di accantonare una settimana pazzesca per la Roma e concentrarsi sul Genoa, prossimo avversario dei giallorossi mercoledì sera alle 20.45 allo Stadio Olimpico. Il pareggio ottenuto nel derby fa tornare i capitolini al terzo posto, grazie allo scontro diretto favorevole con la Lazio, mentre il Grifone è tranquillo a metà classifica con i suoi 38 punti ed è reduce dalla vittoria contro il Crotone.

Un finale di fuoco aspetta Di Francesco che è chiamato a ruotare i giocatori per tenerli freschi e sull’attenti. Previsti alcuni cambi rispetto alla stracittadina. Chi è ben saldo è Alisson, inoperoso contro Immobile e compagnia. In difesa si tornerà a 4 con un turno di riposo per Manolas, uscito anzitempo dal derby per dei crampi. Al centro ci saranno Fazio e Jesus, sulle fasce a destra tornerà Florenzi, che ha smaltito completamente la febbre, a sinistra impossibile rinunciare a Kolarov. Turnover anche a centrocampo perché nelle gambe dei calciatori si fanno sentire le fatiche di due partite toste come Barcellona e Lazio. In cabina di regia Gonalons è pronto a prendere le redini al posto di De Rossi. Il francese sarà accompagnato da Pellegrini e Nainggolan. In attacco Dzeko ha mostrato la voglia dei giorni migliori nel finale del derby, quindi Di Francesco punterà ancora sulla sua ariete. Un posto da titolare c’è anche per Under. Da decidere l’ultima freccia. El Shaarawy è in vantaggio su Schick mentre spera di recuperare, almeno per la panchina, Perotti.

Ragionamenti sulla formazione da schierare anche per Ballardini che punterà su Pandev per scardinare la difesa romanista. Da decidere il partner del macedone: Galabinov è favorito su Lapadula. A centrocampo attenzione al dinamismo di Laxalt con Bertolacci ed Hjilemark che proveranno ad accendere la squadra con la loro qualità. Davanti a Perin non mancherà la solita schiera di ex: Zukanovic, Spolli e Rosi partiranno dal primo minuto.

Sono 111 le volte in cui Roma e Genoa si sono incontrare. Avanti i giallorossi per 52 a 36, 23 i pareggi. All’Olimpico non c’è storia, 41 a 9 a favore dell’attuale squadra di Eusebio Di Francesco. Il Grifone non vince nella Capitale dalla stagione 89/90 mentre l’ultima partita disputata in casa è stata decisa da Perotti allo scadere, nel giorno dell’addio di Totti. L’andata, invece, è terminata per 1-1 con l’espulsione di De Rossi per schiaffo a Lapadula. Un episodio che potrebbe aver condizionato il difficoltoso inverno della Roma. Non sono concessi errori come quello perché alla fine del campionato mancano appena sei giornate. La volata per la Champions si fa calda con tre squadre in un punto. I giallorossi vorrebbero raffreddarla dando una scossa a partire da mercoledì dove i tre punti sono d’obbligo.

 

Margherita Bellecca

Champions League, è corsa a tre

Gianluca Notari – Serie A ancora apertissima per quanto riguarda il discorso Europa. Per la qualificazione alla Champions, però, alle spalle di Juventus e Napoli i posti rimasti sono due, con quattro squadre a contenderseli: il calendario e gli impegni europei, queste le due variabili che determineranno la corsa alla prossima Champions League per Roma, Lazio, Inter e Milan. Gare europee che riguarderanno solamente la Roma, unica italiana impegnata sul fronte internazionale, con le gare contro il Liverpool da giocare il 24 aprile ed il 2 maggio. Certamente, oltre che dal punto di vista fisico, queste due partite toglieranno tanto, tantissimo dal punto di vista mentale alla squadra di Eusebio Di Francesco, che dovrà esser brava a non perdere punti nel cammino in campionato.

Già, il campionato. Sarà probabilmente il calendario a fare la differenza nelle ultime 6 partite della Serie A. Il Milan, anche se sulla carta è la squadra con il calendario migliore, è piuttosto attardato rispetto alle altre tre compagini. Appaiate invece Roma e Lazio: i giallorossi hanno davanti a loro un percorso – sempre sulla carta – piuttosto semplice, intervallato dall’unico big match rimasto da giocare, quello dell’Olimpico contro la Juventus, mentre i biancoazzurri dovranno effettuare test certamente più impegnativi. Fiorentina, Sampdoria, Torino, Atalanta, Crotone ed infine, all’ultima giornata di campionato, l’Inter: sarà lì, probabilmente, che le due squadre si giocheranno l’accesso alla prossima Champions League se si dà per scontato, solamente per un attimo, che la Roma sia già dentro e che il Milan sia già fuori. Che poi, di scontato, non c’è davvero nulla: la Roma nelle ultime 3 gare di Serie A ha totalizzato solamente due punti, mentre l’Inter non vince da ormai diverse settimane. Anche la Lazio sta tenendo un cammino piuttosto balbettante, così come quello – manco a dirlo – del Milan di Gattuso, che ormai da inizio campionato procede a corrente alternata.
Insomma, l’impressione che rimane in queste ultime giornate possa succedere davvero di tutto, in campionato così come in Champions.

Gianluca Notari

Pallotta: “Sorteggio grandioso. Bello rivedere Salah”

Simone Burioni – James Pallotta, Presidente della Roma, è stato intervistato dai cronisti presenti allo Studio Tonucci ed ha parlato del sorteggio giallorosso contro il Liverpool. Queste le sue parole:

Il sorteggio?
Grandioso, mi piace. E’ come un derby. Il Liverpool è dei ragazzi di Boston, John Henry, sarà divertente e sarà bello rivedere Salah.

L’ha chiamato?
Mi ha telefonato l’altra sera, gli ho scritto un messaggio ma non ci ho parlato oggi perché ero impegnato in riunioni. Sarà grandioso.

Può essere la rivincita dell’84?
Non ero ancora nato (ride, ndr). No non è vero, ero nato. Non credo sia una rivincita, è un’altra generazione. Dovrebbe essere una bella partita che non vediamo l’ora di affrontare.

Ha scritto a Salah?
L’abbiamo già fatto. Per 180′ sarà una guerra ma per il resto della vita saremo amici e lui ha risposto “al 100%”.

Preferisce la prima ad Anfield e il ritorno a Roma?
Mi piace l’andata a Liverpool e il ritorno a Roma. Va bene così.

Pensa che la Roma sia favorita?
Certo, possiamo vincere. Abbiamo affrontato il Barcellona che si diceva fosse la migliore squadra al mondo. La squadra ha giocato come mai le avevo visto fare in questi 5 anni, quindi so che possiamo giocare bene come fatto come contro il Chelsea. Dobbiamo giocare bene senza commettere errori. Quando arrivi a giocare contro queste 3-4 squadre, devi eliminare più errori possibili perché loro possono trarne vantaggio. Se giochiamo come abbiamo fatto col Barcellona, dovremmo essere a buon punto.

Simone Burioni

Roma-Barcellona, una storia non da romanisti

Gianluca Notari – Questa storia non è una storia per romanisti. Questa è la storia di un gruppo di alieni, sbarcati per caso nei pressi dello Stadio Olimpico, che hanno affrontato e ribaltato la tradizione, l’equilibrio, lo status quo. Ed è solo un caso che questo invincibile gruppo di alieni abbia per una sera vestito la maglia della Roma, perché alla Roma, queste cose, non riescono mai. Roma-Barcellona doveva essere l’ennesimo Roma-Sampdoria, Roma-Liverpool o Roma-Lecce, l’ennesimo rimpianto di qualcosa che poteva essere ma che non è stato. L’ennesima gara in cui alla fine si esce dallo stadio e si impreca, ci si arrabbia, e si maledice il giorno in cui si è scoperto l’amore per questi colori. No: questa storia non è una storia per romanisti.

Eppure, dopo una notte troppo magica per poter sembrare vera, quello che doveva essere non è stato. La Roma è riuscita in qualcosa di straordinario, non ha disatteso i sogni dei tifosi e no, non è uscita dalla Champions League tra fischi e rimpianti. Roma-Barcellona 3-0, semifinale raggiunta e Barça eliminato ai quarti. Troppo bello per essere vero eppure, per una volta, è tutto vero.
E allora via ai caroselli, via alle adunate in piazza, via agli sfottò e alle grida di gioia. Perché Roma ha vinto, e nessuno se la sa godere più dei tifosi della Roma. Perché questa, oltre alla vittoria di Di Francesco, di Pallotta, di Dzeko, De Rossi e Manolas, sarà sempre e per sempre la vittoria dei tifosi. Un sogno, forse, o una bellissima storia da raccontare ai nipoti.

L’auspicio è che questa partita sia la prima pietra di un lungo percorso, ma ciò che importa adesso è che la Roma ha vinto e per la seconda volta nella sua storia raggiunge la semifinale della massima competizione europea. Ora tutto sembra possibile, anche pensare di arrivare allo Stadio Olimpico di Kiev per giocarsi una finale a dir poco insperata. Per ora c’è solo da sperare che quel gruppo di alieni non vada via da Roma prima della fine della stagione, lasciando i tifosi giallorossi liberi di sognare ancora un po’. Perché sognare sì che è per romanisti.

Gianluca Notari

La Roma compie l’impresa

Margherita Bellecca – E’ la serata in cui 60mila cuori hanno battuto all’unisono. Una serata dove si sentiva nell’aria il profumo dell’impresa. E’ la serata in cui l’impresa c’è stata veramente. E’ la serata di Roma-Barcellona 3-0. E’ la serata di Edin Dzeko, trascinatore in Champions League e vero mattatore del match dell’Olimpico. Va in gol, prende la palla da dentro la porta e la rimette in mezzo al campo perché c’è una partita da rimontare. Fa a spallate e si fa rispettare da Pique ed Umtiti, guadagna il rigore con cattiveria che De Rossi trasforma con clamorosa freddezza.

E’ la serata proprio del Capitano uscito a pezzi una settimana fa dal Camp Nou. Partita strepitosa sotto ogni punto di vista, non dà respiro a Messi tornando ad essere un muro davanti alla difesa. E quel rigore battuto come Ago 34 anni fa è solo la ciliegina sulla torta. E’ la serata di Manolas, altro beffato da quella maledetta notte di Barcellona. Il colpo di testa del greco, su magistrale angolo di Under, è un segno del destino, la palla subisce un effetto strano ed è spinta dentro da tutto il popolo romanista.

E’ la serata di Eusebio Di Francesco e di Patrik Schick. Il primo azzarda una un cambio di modulo mai visto in questi mesi venendo ripagato dal secondo che, all’esordio assoluto in Champions League, fa partire la sua riscossa con la Roma. E’ la serata di James Pallotta, giunto nella Capitale proprio per la partita contro i catalani. E’ la serata delle rivincite, del bagno nella fontana di Piazza del Popolo e di tutte le accuse che cadono giù come le foglie dagli alberi in autunno.

E’ la serata di tutti i romanisti, da chi era allo stadio, a chi l’ha vista in TV fino ad arrivare a chi non l’ha potuta vedere ma soltanto sentire per radio. E’ la serata in cui tutto passa in secondo piano, dove tutte le amarezza si cancellano, è la serata che ci porta in semifinale di Champions League. Ora sogniamo perché tanto non costa nulla.

 

Margherita Bellecca