Friedkin tenta l’uscita dalla Borsa

Alice DionisiDan Friedkin vorrebbe ottenere il pieno possesso della Roma. Il presidente della società giallorossa detiene l’86,4% delle azioni e vorrebbe entrare in possesso del restante 13,6%, in mano ai piccoli azionisti, attraverso l’Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) lanciata lo scorso 9 ottobre. Qualora il numero uno del club riuscisse ad ottenere almeno il 95% delle azioni, il delisting sarà automatico.

L’amministratore delegato Guido Fienga ha confessato all’Ansa che “Se i nostri azionisti di minoranza accettassero l’offerta consentirebbero di far progredire la Roma nel programma di potenziamento, di investire più risorse nel rafforzamento della squadra. Si prevede di proseguire con l’aumento di capitale, essenziale per supportare il club dentro e fuori dal campo. Vogliamo tutto la stessa cosa per la Roma: con l’azionista di maggioranza stabilizzeremo la situazione economico-finanziaria al fine di avere sempre una squadra sostenibile e competitiva“. Se l’operazione andasse in porto, la Roma non sarà più quotata in Borsa.

Friedkin ha ancora molta strada davanti: finora le adesioni hanno raggiunto appena l’1,1%. Molti degli azionisti hanno acquistato ad un prezzo ad un valore più alto e rischierebbero di andare in perdita. Il rischio, però, è che in caso di aumento di capitale la quota di partecipazione dei piccoli azionisti venga diluita e non possa più essere venduta con il delisting. Alle 17:30 del 6 novembre terminerà il periodo di adesione all’Opa e verrà decretato se il titolo della Roma uscirà definitivamente da Piazza Affari, dove era entrata il 23 maggio del 2000 per volontà del presidente Franco Sensi.

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Inizia una nuova era, Roma ai Friedkin

Alice Dionisi – È arrivata l’ufficialità tramite una nota della società: Dan Friedkin, a capo del Friedkin Group, è il nuovo proprietario della Roma. Dopo nove anni di gestione, James Pallotta lascia il testimone al venticinquesimo proprietario della storia del club capitolino: “Voglio augurare a Dan, Ryan e a calciatori, staff e tifosi, buona fortuna per il futuro. Come tutti i tifosi della Roma nel mondo, mi auguro che i Friedkin possano ripartire da ciò che abbiamo costruito nel corso degli ultimi otto anni, trasformando la Roma in un club realmente internazionale, per portarla al prossimo livello. La Roma è una squadra di calcio incredibilmente speciale ed io lascio numerosi ricordi indimenticabili”. Un affare da 591 milioni totali, “Romulus and Remus Investments” sarà la società dove confluirà l’86% delle quote della Roma. “Il nostro impegno è totale. Saremo molto presenti a Roma, una città che occupa un posto speciale nei nostri cuori, mentre ci imbarchiamo in questo emozionante viaggio” Sono le parole di Dan Friedkin, “riconosciamo che ci è stata affidata una squadra che rappresenta una parte vitale dell’anima di Roma, e questa è una responsabilità che prenderemo sempre molto sul serio e umilmente.  Non posso infine non riconoscere l’incredibile forza, la passione e la lealtà dei tifosi e della Curva Sud. Saremo al vostro fianco nello sviluppo di questa squadra e nella sfida per i trofei del futuro. Non vediamo l’ora di iniziare a lavorare e di cominciare la nostra nuova stagione”. Nel comunicato ufficiale del club si leggono anche le dimissioni della “vecchia guardia”, mentre viene confermato l’amministratore delegato Guido Fienga.Ha dimostrato di essere un ottimo CEO per la Roma e insieme abbiamo costruito un ambizioso piano strategico -ha dichiarato il nuovo presidente- Gli forniremo tutto il supporto, l’assistenza e i mezzi necessari per sviluppare tali piani e per aiutarlo a rimanere focalizzato nel corso delle cruciali prossime settimane; sarà soprattutto la sua voce a parlare per l’AS Roma. La nostra visione condivisa per il club e la squadra è quella di privilegiare un approccio di investimento sostenibile e a lungo termine piuttosto che soluzioni rapide di dubbia durata”. Il nuovo cda accoglie anche il figlio di Dan, Ryan Friedkin, insieme a Marc Watts e Eric Williamson.

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Roma, cambio di proprietà all’orizzonte? Ecco chi è Dan Friedkin

Alice Dionisi – In una lettera ai tifosi scritta a maggio 2019 James Pallotta dichiarava che il club non era in vendita. A sei mesi di distanza, il proprietario della Roma, il quale aveva promesso che sarebbe stato più presente, non è più tornato nella Capitale e la sua gestione sembra essere arrivata al capolinea. Si fa avanti un altro statunitense e la Roma potrebbe passare nelle mani di Dan Friedkin. Ma chi è l’americano che sta cercando di insediarsi al posto di Pallotta? Definito “L’uomo Toyota”, il ricco magnate texano (di adozione, ma californiano di nascita) ha l’esclusiva per la distribuzione delle automobili giapponesi negli Stati del Golfo (Texas, Arkansas, Louisiana, Mississipi e Oklahoma). Ha assunto la guida del “The Friedkin Group” dopo la morte del padre Thomas, avvenuta nel 2017, dopo aver ricoperto la carica di amministratore delegato dal 1995 all’interno dell’azienda. Nella classifica stilata da Forbes, Dan è al 187º posto tra i 400 americani più ricchi, mentre nella lista mondiale dei miliardari nel 2020 ricopre il 504º posto, con un patrimonio di circa 4.1 miliardi di dollari. Laureato alla Georgetown University di Washington, è un grande appassionato di cinema, campo in cui ha investito: ha prodotto, tra le altre cose, “The Square” (candidato all’Oscar come miglior film straniero e vincitore della Palma d’Oro a Cannes nel 2017) e nel 2019 si è cimentato come regista in “Lyrebird”, con un cameo in “Dunkirk”, il colossal diretto da Christopher Nolan nel 2017. Gli interessi di Dan Friedkin non finiscono qui, perché ha deciso di espandere il proprio business anche al settore alberghiero, con una catena di hotel di lusso, Auberge Resorts Collection, che vanta strutture negli Stati Uniti, in Messico, alle Fiji, in Grecia, Svizzera, Nicaragua e Costa Rica. L’americano ha ereditato dal papà Thomas anche la passione per l’aviazione, che lo ha portato a prendere la licenza di pilota, la quale gli ha permesso essere uno dei soli 9 civili statunitensi a poter prendere parte alla formazione dei voli acrobatici dell’Air Force. La collezione di vecchi aerei da guerra di Dan è la più grande d’America.

Alice Dionisi