Roma-Lazio. Che rivincita sia

Yuri Oggiano – Il derby della rivincita. Così può essere intesa e così Francesco Totti interpreta la quarta stracittadina stagionale, quella che si giocherà domenica alle ore 12.30. Per il Capitano della Roma potrebbe essere l’ultimo confronto contro la Lazio, l’ultima battaglia da combattere con degli scarpini speciali, quelli che la Nike gli ha confezionato per i 25 anni di carriera. Di colore oro, come la medaglia che voleva la Roma a fine campionato ma che con ogni probabilità andrà alla Juventus. I giallorossi, allora, si devono accontentare di duellare per la medaglia d’argento come le nozze che ha festeggiato il numero 10 della Roma in questa stagione e come quelle che vorrebbe raggiungere un altro beniamino della città, De Rossi.

Anche il centrocampista di Ostia ha il contratto in scadenza a giugno, ma al contrario di Totti il suo rinnovo sembra più vicino che mai, come a sorpresa quello di Spalletti. Il tecnico intanto sta studiando la formazione anti-Lazio che avrà come punto di riferimento Szczesny. Il polacco non ha perso un derby e vorrebbe chiudere la sua avventura alla Roma con un percorso netto. Per farlo dovrà contare sul reparto difensivo che vedrà Emerson spingere sulla sinistra, Rudiger contenere sulla destra, Manolas e Fazio che proveranno ad arginare Immobile. In mezzo al campo è lotta contro il tempo per De Rossi che non essendo ancora al top della forma rischia di lasciare il passo a Paredes. E’ sicuro di giocare Strootman così come Salah, Nainggolan e Dzeko che dopo la sfuriata di Pescara è pronto a rilanciarsi sul campo. Per l’ultimo posto in attacco è ballottaggio tra Perotti ed El Shaarawy.

Dall’altra parte del Tevere Inzaghi è orientato a schierare la stessa Lazio che ha vinto il derby d’andata della semifinale di Coppa Italia. Un 4-3-3 di contenimento sempre pronto alla ripartenza con Keita e Felipe Anderson a rifinire per Immobile. A centrocampo Milinkovic-Savic e Parolo proveranno a limitare Nainggolan mentre De Vrij e Bastos se la vedranno con Dzeko.

La lunga gara del campionato è agli ultimi metri ma per la Roma sono i più difficili. Resistere agli attacchi del Napoli provando ad insidiare la Juventus, è questo quello che auspicano i tifosi giallorossi aspettando le medaglia più preziosa che con l’arrivo di Monchi sembra essere più vicina.

Yuri Oggiano

Il derby della rivincita

Lavinia Colasanto – Il derby della rivincita. Così può essere intesa e così Francesco Totti interpreta la quarta stracittadina stagionale, quella che si giocherà domenica alle ore 12.30. Per il Capitano della Roma potrebbe essere l’ultimo confronto contro la Lazio, l’ultima battaglia da combattere con degli scarpini speciali, quelli che la Nike gli ha confezionato per i 25 anni di carriera. Di colore oro, come la medaglia che voleva la Roma a fine campionato ma che con ogni probabilità andrà alla Juventus. I giallorossi, allora, si devono accontentare di duellare per la medaglia d’argento come le nozze che ha festeggiato il numero 10 della Roma in questa stagione e come quelle che vorrebbe raggiungere un altro beniamino della città, De Rossi.

Anche il centrocampista di Ostia ha il contratto in scadenza a giugno, ma al contrario di Totti il suo rinnovo sembra più vicino che mai, come a sorpresa quello di Spalletti. Il tecnico intanto sta studiando la formazione anti-Lazio che avrà come punto di riferimento Szczesny. Il polacco non ha perso un derby e vorrebbe chiudere la sua avventura alla Roma con un percorso netto. Per farlo dovrà contare sul reparto difensivo che vedrà Emerson spingere sulla sinistra, Rudiger contenere sulla destra, Manolas e Fazio che proveranno ad arginare Immobile. In mezzo al campo è lotta contro il tempo per De Rossi che non essendo ancora al top della forma rischia di lasciare il passo a Paredes. E’ sicuro di giocare Strootman così come Salah, Nainggolan e Dzeko che dopo la sfuriata di Pescara è pronto a rilanciarsi sul campo. Per l’ultimo posto in attacco è ballottaggio tra Perotti ed El Shaarawy.

Dall’altra parte del Tevere Inzaghi è orientato a schierare la stessa Lazio che ha vinto il derby d’andata della semifinale di Coppa Italia. Un 4-3-3 di contenimento sempre pronto alla ripartenza con Keita e Felipe Anderson a rifinire per Immobile. A centrocampo Milinkovic-Savic e Parolo proveranno a limitare Nainggolan mentre De Vrij e Bastos se la vedranno con Dzeko.

La lunga gara del campionato è agli ultimi metri ma per la Roma sono i più difficili. Resistere agli attacchi del Napoli provando ad insidiare la Juventus, è questo quello che auspicano i tifosi giallorossi aspettando le medaglia più preziosa che con l’arrivo di Monchi sembra essere più vicina.

Lavinia Colasanto

Pescara-Roma 1-4: le pagelle. Goleada giallorossa, Salah protagonista. Napoli ricacciato a -4

Simone Indovino – La Roma non delude le aspettative e allunga sul Napoli grazie al successo esterno contro il Pescara per 4-0. Risultato tondo maturato grazie alle reti allo scadere del primo tempo di Strootman e Nainggolan, che hanno indirizzato la gara sui binari più congeniali ai giallorossi. A scrivere la definitiva parola fine è stata la doppietta di Salah, cinico sotto porta ma impreciso in altre circostanze. Buona prova in regia per Paredes; Fazio dirige a modo suo la difesa. Nota di merito per El Shaarawy, protagonista di un match polivalente. Piccolo neo il gol subito a pochi istanti dalla fine. Può sorridere il neo d.s. Monchi, giunto in Abruzzo per vedere la prestazione del suo nuovo club.

ROMA

Szczesny 7 – Inoperoso per gran parte del match, si rende protagonista nella seconda metà di secondo tempo grazie ad alcuni interventi agili che non sono tuttavia sufficienti per mantenere la porta inviolata.

Rudiger 6.5 – Primo tempo di alto livello sia difensivo che offensivo, ripresa leggermente in calando. Il tedesco accusa un black out di circa 10 minuti (a risultato ampiamente raggiunto) facendosi scappare per due volte alle spalle prima Biraghi e poi Bahebeck.

Manolas 5.5 – Prova non positiva del greco. Soffre la velocità degli attaccanti abruzzesi che lo bruciano diverse volte durante i primi 45 minuti. Affannato anche in alcuni disimpegni, è partecipe in negativo del gol dei padroni di casa facendosi superare in maniera netta da Benali.

Fazio 7 – Si conferma il leader della retroguardia giallorossa di quest’anno. Neutralizza con lucidità e calma olimpica tutte le avanzate degli uomini di Zeman grazie alla sua impeccabile precisione nel posizionamento.

Emerson 6.5 – Buono il rientro dal primo minuto del terzino brasiliano dopo i problemi fisici accusati nelle ultime settimane. Schierato da Spalletti nello scacchiere a 4, difende con ordine e mette in mostra le sue consuete qualità atletiche con diverse sgroppate sulla fascia.

Paredes 6.5 – In campo al posto dell’acciaccato De Rossi, l’argentino ripaga la scelta con un match ordinato dal punto di vista della regia. Un suo lancio al millimetro per El Shaarawy scaturisce la prima rete romanista, quella che dà il via alla goleada.

Strootman 7 – In netta ripresa rispetto le ultime uscite. Oltre all’importante marcatura che sblocca il risultato, l’olandese si è dimostrato in netta ripresa atletica. Questa lunga settimana di pausa ha certamente consentito all’ex Psv di riprende un po’ di lucidità.

Nainggolan 6.5 – Tanta corsa al servizio della squadra per il Ninja che non si risparmia neanche un secondo, andando a sradicare numerosi palloni dai piedi degli avversari. Timbra il suo decimo gol stagionale ma ne fallisce uno, forse più semplice, quando ancora il risultato era ancorato sullo 0-0 spaccando la traversa.

Salah 7 – Tanto cinismo per l’egiziano che realizza una doppietta (tripletta, se non gli fosse stato ingiustamente annullato un gol), che garantisce la sicurezza del risultato alla sua squadra. La sua valutazione potrebbe essere più altra ma sono tuttavia troppi gli appoggi imprecisi e i contropiedi sprecati per errori banali.

El Shaarawy 7 – Partita di sacrificio e dedizione quella del Faraone giallorosso. Pronti via potrebbe far meglio davanti a Fiorillo ma si riscatta ampiamente grazie agli assist forniti a Strootman e Salah. Tanto aiuto anche in fase di copertura al collega di fascia Emerson.

Dzeko 6 – Ha un’enorme smania di far gol per issarsi in cima alla classifica dei capocannonieri e questo lo penalizza mentalmente. Si intestardisce non sfruttando le occasioni capitate sui suoi piedi, anche a causa della non perfetta precisione dei suggerimenti dei compagni. Spalletti lo rileva a metà secondo tempo scatenando in lui l’ira.

Grenier 6 – 20 minuti per il francese che svolge il suo compitino in maniera ordinata.

J.Jesus s.v. – In campo per far rifiatare Emerson, potrebbe marcare in maniera più decisa Memushaj, autore del cross che ha portato la rete del Pescara.

Perotti s.v. – Pochi giri d’orologio per l’esterno.

Spalletti 6.5 – Era necessario vincere e la Roma non ha deluso le attese. Considerato l’insidioso calendario capitolino, diventano fondamentali i 4 punti di vantaggio rispetto al Napoli che insegue. Toccherà a lui tenere alta la concentrazione nei prossimi impegni, a partire dal derby di domenica prossima.

Simone Indovino

Coppa Italia Primavera. Roma-Virtus Entella 2-0, i giallorossi trionfano all’Olimpico grazie alle reti di Soleri e Marchizza

(Dallo stadio Olimpico E.Bandini) – Tutto in una notte tra Roma e Virtus Entella. Allo Stadio Olimpico va in scena la finale di ritorno di Coppa Italia Primavera. Due settimane fa a Chiavari terminò per 1-1 con Marchizzaprotagonista della partita con un gol su rigore alla fine del primo tempo ed un autogol che condannò la squadra di De Rossi al pareggio. Per vincere il tecnico romano si affida al tridente perfetto con KebaTumminello e Soleri. A centrocampo recupera Frattesi che però finisce soltanto in panchina, il reparto sarà composto da AnocicBordin e Spinozzi. A proteggere Crisanto ci saranno De SantisCiavattiniMarchizza e Pellegrini.

LE FORMAZIONI UFFICIALI

AS ROMA (4-3-3): Crisanto; De Santis, Ciavattini, Marchizza, Pellegrini; Anočić, Bordin (90+1′ Nani), Spinozzi (72′ Frattesi); Soleri, Tumminello, Keba Coly (81′ Grossi).
A disposizione: Romagnoli, Greco, Antonucci, Marcucci, Franchi, Cappa, Valeau, Kastrati, Meadows.
Allenatore: Alberto De Rossi.
Squalificati: –
Indisponibili: –
Diffidati: –

VIRTUS ENTELLA (4-3-1-2): Šiaulys; Cléùr, Ferrante, Ba, Casagrande (81′ Ganea); Castagna (55′ Carullo), Di Paola, Alluci; Zaniolo; Puntoriere (61′ Semprini), Dany Mota.
A disposizione: Gaccioli (GK), Battaglia Busacca, Cusato, Urso, Vaccarezza, Giunta, Traversari, De Marco, Mattera.
Allenatore: Castorina.
Squalificati: Da Silva.
Indisponibili: Havlena.
Diffidati: –

Arbitro: Antonello Balice di Termoli.
Assistente I: Pepe.
Assistente II: Manzolillo.
IV Uomo: Natilla.

Marcatori: 74′ Marchizza (Roma), 41′ Soleri (Roma).
Ammoniti: 44′ Di Paola (Virtus Entella), 49′ Soleri (Roma), 75′ Marchizza (Roma), 79′ Ciavattini (Roma).
Espulsi:-.

LIVE 

SECONDO TEMPO

93′ – All’Olimpico finisce 2-0 per la Roma. I giallorossi si aggiudicano la Coppa Italia Primavera e possono alzare il secondo trofeo stagionale.

91′ – Terzo ed ultimo cambio per la Roma: esce Bordin, entra Nani.

90′ – Saranno tre i minuti di recupero.

85′ – La Virtus Entella vicina al gol del 2-1. Di Paola a pochi metri dalla linea di porta colpisce incredibilmente il palo.

81′ – Cambi per entrambe le squadre. Per la Roma esce Keba, entra Grossi. Per l’Entellainvece esce Casagrande, entra Ganea.

79′ – Altro cartellino giallo per i giallorossi. Ammonito Ciavattini per una vistosa trattenuta ai danni di Mota.

75′ – Cartellino giallo per la Roma. Marchizza viene ammonito dopo i festeggiamenti per il gol.

74’ – GOOOOOOOOOOOOOLLLLLL!!!!!! Riccardo Marchizza dagli undici metri non sbaglia. Il numero 5 giallorosso tira una bordata centrale spiazzando Siaulys, che si era buttato alla sua sinistra. La Roma dopo numerose occasioni in questo secondo tempo riesce a trovare la rete del 2-0.

73′ – Calcio di rigore per la RomaCasagrande atterra Keba in area di rigore e l’arbitro Balice concede il penalty ai giallorossi.

72′ – Cambio per la Roma: esce Spinozzi, entra Frattesi.

62′ – Spinozzi ci prova dalla distanza. Il suo destro rasoterra viene parato agevolmente da Siaulys.

61′ – Secondo cambio per l’Entella: esce Puntoriere, entra Semprimi.

60′ – Roma ancora una volta vicina alla rete del 2-0. Sempre sull’ase Pellegrini-Tumminello i giallorossi sfiorano il raddoppio. Siaulys compie un vero e proprio miracolo sul colpo di testa del numero 9 capitolino e devia in angolo.

55′ – Grandissima occasione per il raddoppio della Roma. Pellegrini dalla fascia sinistra crossa in area di rigore. Sul bel traversone arriva Tumminello, che di testa dal limite dell’area piccola non inquadra di pochi centimetri la porta difesa da Siaulys.

54′ -Primo cambio per la Virtus Entella: esce Castagna, entra Carullo.

49′ – Prima ammonizione in casa Roma. Cartellino giallo per Soleri che a centrocampo atterra Casagrande.

46′ – I liguri partono subito in quarta alla ricerca del gol del pareggio. Puntoriere si gira bene al limite dell’area di rigore e tira verso la porta di Crisanto con un bel destro a giro. Il tiro del numero 11 biancoceleste però finisce di un paio di metri sopra la traversa.

45′ – Inizia il secondo tempo. La Virtus Entella gioca il primo pallone della ripresa.

PRIMO TEMPO

45′ – Termina il primo tempo all’Olimpico. La Roma torna negli spogliatoi in vantaggio per 1-0 grazie alla bella rete di Soleri.

44′ – Prima ammonizione del match. Cartellino giallo per Di Paola, che a centrocampo ha atterrato Keba.

41′ – GOOOOOOOOOOLLLLLLL! Edoardo Soleri porta in vantaggio la Roma. Marco Tumminello dopo una percussione solitaria nell’area di rigore dell’Entella serve splendidamente con un cross rasoterra il numero 11 giallorosso, che tutto solo davanti a Siaulys non sbaglia e segna la rete dell’uno a zero.

39′ – Ennesima occasione per l’Entella. Questa volta è Puntoriere da posizione defilata a cercare la rete del vantaggio con un destro. L’esito però è sempre lo stesso: il tiro termina abbondantemente altro sopra la porta della Roma.

35′ – Continua il pressing dell’Entella. Dopo una bella percussione centrale palla al piede di Zaniolo, Mota dal limite dll’area di rigore riesce a concludere con il destro. La sfera però termina di un paio di metri alla sinistra di Crisanto.

27′ – Ancora la Virtus Entella in attacco. Cross dalla metà campo di Di Paola sul quale arriva Mota che di testa inquadra lo specchio della porta ma Crisanto manda la sfera in calcio d’angolo.

18′ – Prova a rispondere la Roma con un colpo di testa di Tumminello servito in area di rigore da una punizione dalla trequarti campo di Bordin. La conclusione dell’attaccante giallorosso però esce di un paio di metri alla destra di Siaulys.

14′ – La Virtus Entella vicinissima al gol del vantaggio con Mota Carvalho. Il numero 25 ligure dal limite dell’area di rigore tira di potenza con il destro, ma Crisanto compie un vero e proprio miracolo e devia la sfera in calcio d’angolo.

10′ – Prima chance anche per la Roma, che sugli sviluppi di un calcio d’angolo arriva alla conclusione con Pellegrini. Il suo sinistro al volo termina di poco alto sopra porta difesa da Siaulys.

7′ – Prima potenziale occasione per la Virtus EntellaZaniolo dai 25 metri calcia verso lo specchio della porta giallorossa. Il tentativo del numero 10 biancoceleste però termina abbondantemente alto sopra la traversa.

5′ – Nei primi minuti del match le due squadre si sono limitate a studiarsi reciprocamente.

1′ – Inizia la partita all’Olimpico. E’ la Roma a giocare il primo pallone della finale della Coppa Italia Primavera.

PRE-PARTITA

Ore 20.45 – Le due squadre scendono in campo.

Ore 20.40 – Tutto pronto per l’inizio della finale della Coppa Italia Primavera. Anche il trofeo fa il suo ingresso in campo.

Ore 20.30 – Le due squadre rientrano negli spogliatoi.

Ore 20.07 – Anche la Roma è scesa in campo per il riscaldamento. Torello per i ragazzi della panchina. Scatti, allunghi, esercizi sulla rapidità, sul possesso palla e sulle conclusioni verso lo specchio della porta per i giallorossi titolari.

Ore 20.05 – Questa la formazione ufficiale della Virtus Entella (4-3-1-2): Siaulys; Casagrande, Ferrante, Ba, Carullo; Cleur, Castagna, Alluci; Zaniolo; Mota Carvalho, Puntoriere.

Ore 20.00 – La Virtus Entella è scesa sul prato dell’Olimpico per iniziare il riscaldamento. In campo anche i portieri della Roma. 

Ore 19.55 – Questa la formazione ufficiale della Roma (4-3-3): Crisanto; De Santis, Ciavattini, Marchizza, Pellegrini; Anocic, Bordin, Spinozzi; Tumminello, Soleri, Keba.

Ore 19.45 – Per la Roma tra poco comincerà il riscaldamento, questa la concentrazione dei ragazzi e di Alberto De Rossi.

Ore 19.37 – Tramite il Twitter di Linkem Daniele De Rossi dà forza ai ragazzi della RomaPrimavera. Queste le sue parole:

Un grande in bocca al lupo a tutti i ragazzi della Roma Primavera. Forza“.

Ore 19.24 – La Roma è in campo per la ricognizione.

Ore 19.17 – La Roma Primavera è arrivata allo Stadio Olimpico.

Ore 19.08 – Il Twitter della Roma ci porta nello spogliatoio giallorosso.

Ore 18.51 – Il Twitter ufficiale della Serie A ci porta negli spogliatoi di Roma ed Entella.

Zeman e la nostalgia del passato

Lavinia Colasanto – In una Serie A che volge al termine, la 33 esima giornata propone la sfida tra Pescara e Roma che s’incontreranno lunedì sera, alle ore 20.45, allo Stadio Adriatico. In una partita che sarà ricca di sentimentalismi per gli ex Bovo, Crescenzi, Verre e Caprari la scena sarà tutta per Zeman. Il boemo ritrova la squadra giallorossa dopo 3 anni dall’ultimo incontro disputato quando uscì sconfitto dall’Olimpico, con il suo Cagliari, per 2 a 0. Inoltre il tecnico ceco potrà riabbracciare Totti dopo averlo allenato dal 1997 al 1999 e nella stagione 2012/2013, prima di lasciare il posto ad Andreazzoli. Tra i due c’è tanta stima. Totti deve molto a Zeman come l’allenatore deve le sue fortune al numero 10 della Roma. Si saluteranno, ci saranno tante risate ma tutto circoscritto alla panchina perché per Totti non è ancora arrivato il momento di giocare dal primo minuto. Allora Spalletti in attacco si affiderà al magnifico duo Dzeko-Salah. Il bosniaco e l’egiziano, in questa stagione, hanno messo a segno complessivamente 50 reti. A completare il reparto la fantasia di Perotti e la grinta di Nainggolan, vicino allo scollinamento dei 4000 minuti giocati in tutte le competizioni. Risalendo il campo il tecnico dovrà scegliere il giocatore da affiancare a Strootman tra De Rossi e Paredes con l’azzurro leggermente favorito. In difesa si dovrebbe continuare con lo schieramento a 4. Da monitorare le condizioni di Emerson Palmieri che farà di tutto per esserci, al suo posto è pronto ancora una volta Mario Rui. Sull’altra corsia spera anche Bruno Peres dopo essere partito dalla panchina contro l’Atalanta. In mezzo Manolas e Fazio pronti a proteggere Szczesny. Per il Pescara classico schieramento offensivo alla Zeman con Caprari, Bahebeck e Benali pronti a scardinare la difesa della Roma. A centrocampo la calma di Memushaj e l’irruenza di Muntari accompagnati da Coulibaly, corteggiato da molte squadre d’Europa. Il reparto più debole del Pescara è la difesa che con 70 reti al passivo è la peggiore del campionato. Starà a Fiorillo, e non a Bizzarri, tentare di arginare l’attacco giallorosso. Nonostante tutto la Roma dovrà stare attenta a non farsi sorprendere. Le partite d’andata contro Cagliari ed Empoli suonano come un campanello d’allarme in un momento della stagione dove è proibito sbagliare perché conquistare il secondo posto è vitale.

Lavinia Colasanto

Pescara-Roma focus

David Moresco – Il pareggio contro l’Atalanta ha quasi spento le speranze scudetto dei giallorossi, che però sono chiamati a difendere con le unghie e con i denti il secondo posto dagli assalti del Napoli. I partenopei infatti sono distanti solo due lunghezze. Gli incubi per i preliminari di Champions League si fanno sempre più presenti a Trigoria. Tre punti contro il Pescara potranno servire da acchiappasogni per ritrovare la serenità. Gli abbruzzesi sono il fanalino di coda del campionato con 14 punti e sembrano ormai spacciati ad una scesa nella serie cadetta. La scelta di un ritorno di Zeman, dopo l’addio di Oddo a febbraio, sembrava potesse dare la spinta necessaria per ripartire. Un miglioramento c’è stato: la media punti per partita da 0.38 è quasi raddoppiata a 0.63 grazie alla vittoria con il Genoa e ai pareggi con Milan ed Empoli. Non basteranno però per ottenere la salvezza, i ragazzi di Zeman dovranno vincerle tutte e sperare in un crollo dell’Empoli quartultimo, distante 12 punti. La partita sarà un ritorno al passato per il tecnico boemo, che sulla panchina della Roma si è seduto ben 111 volte. Non solo per lui, perché all’Adriatico, tra le file del Pescara, sederanno cinque giocatori cresciuti a Trigoria: dagli esperti Bovo e Pepe, fino ai giovani Crescenzi, Verre e Caprari. Tutti giocheranno per dimostrare il loro valore, tentando di sgambettare la Roma sulla strada per il secondo posto. Le motivazioni però non mancheranno nemmeno a De Rossi. Il numero 16 giallorosso giocherà contro il suo ex allenatore, colpevole di averlo fatto  rimbalzare per un anno tra panchina e campo, preferendogli Tachsidis e Bradley. Eppure il boemo, che alla Roma non ha regalato trofei, ma solo calcio offensivo e plusvalenze, è ancora nel cuore dei tifosi. Il Pescara in questa stagione, tra le mura amiche, ha trovato una vittoria, cinque pareggi e ben dieci sconfitte. 70 sono i gol fatti dalla Roma, ma anche quelli subiti dal Pescara, una media di 2,19 a partita. La differenza tra le due rose è netta e sulla carta il risultato dovrebbe essere quasi scontato.  Ma il calcio non è scienza e di scontato non c’è nulla. La vittoria contro il Pescara permetterebbe ai giallorossi di ritrovare la serenità dopo le polemiche post Atalanta e di preparare al meglio il derby in programma domenica 30 aprile allo Stadio Olimpico.

David Moresco

Focus su Roma-Atalanta

David Moresco – A sei giorni di distanza dalla trasferta di Bologna, la Roma fa ritorno allo Stadio Olimpico perché sabato arriva l’Atalanta. La speranza è quella di tenere vivo, dopo aver detto addio alla coppa Europea ed a quella Nazionale, almeno uno dei tre obiettivi di inizio stagione. I bergamaschi, messo alle spalle un difficile avvio di stagione, si sono guadagnati la nomea di squadra rivelazione del campionato. Attualmente stazionano in quinta posizione con 59 punti, in piena zona europea ad una sola lunghezza dalla Lazio. Gran parte del merito di quest’annata va attribuito a Gasperini, capace di trasformare giocatori acerbi in talenti da grandi squadre e di creare un mix tra esperienza ed incoscienza. Da una parte infatti ci sono i navigati Berisha, Kurtic, Masiello e Toloi, dall’altra i giovani Caldara, Conti, Kessié e Petagna. Tanti giocatori di qualità, che hanno attirato su Bergamo i fari delle big del campionato. La Roma già da tempo ha messo gli occhi sul centrocampista Kessié. A meno di colpi di scena, sarà lui il primo acquisto dei giallorossi per la prossima stagione. L’ivoriano risolse la gara d’andata con un rigore calciato perfettamente alle spalle di Szczesny e sabato calcherà per la prima volta il prato dello Stadio Olimpico. Chi non sarà invece della partita perché squalificato è il Papu Gomez. Fortunatamente, penserà Spalletti, perché la Roma è tra le vittime preferite dell’argentino in Serie A. Già dai tempi del Catania, quando Gomez vede i colori giallorossi si infiamma. Poco confortante il ricorso ai precedenti: negli ultimi 5 match la Roma ha trovato una sola vittoria, datata 22 novembre 2014. Da lì in poi due pareggi e due sconfitte. Risultati non ammessi in questa giornata. Serve una vittoria per non perdere la scia della Juventus, che sabato sarà impegnata contro l’imprevedibile Pescara di Zeman. Il boemo sulla panchina della Roma c’è stato, ma non quanto Spalletti, che sabato taglierà il traguardo delle 400 partite in Serie A, 203 delle quali sulla panchina giallorossa. Numeri importanti, che fanno del tecnico di Certaldo uno degli allenatori più longevi della storia della Roma. Il mister ha ribadito più volte che resta solo se vince un titolo ed il campionato è l’ultima ancora di salvezza per finire ciò che ha iniziato anni fa.

David Moresco

Sette partite per lo Scudetto

Yuri Oggiano – Vincere tutte le partite, è questo l’obiettivo della Roma nelle ultime sette giornate di campionato. La squadra di Spalletti ci proverà a cominciare da sabato pomeriggio quando all’Olimpico ospiterà l’Atalanta in lotta per l’Europa. Nella storia le due squadre si sono incontrate 116 volte con i giallorossi nettamente in vantaggio. La partita più recente, invece, ha visto trionfare l’Atalanta che con un Kessie stratosferico e un Gomez in versione slalomista, cercato nel mercato di gennaio dalla Roma, vinse per 2-1.

Come nel match di qualche mese fa Spalletti potrà contare sul gruppo al completo anche se sono da valutare le condizioni di Emerson Palmieri, alle prese con una fastidiosa tendinite. Il terzino, con ogni probabilità, sarà risparmiato e lascerà il posto a Mario Rui. Con la presenza del portoghese Spalletti potrebbe optare per la difesa a 4 invece di quella a 3 davanti a Szczesny. Ballottaggio tra Bruno Peres e Rudiger per il posto sulla corsia di destra. Inamovibili, invece, Manolas e Fazio. L’argentino, contro il Bologna, ha dato segni di ripresa ed è pronto a comandare la retroguardia giallorossa. A proteggere il reparto, insieme a Strootman, uno tra De Rossi e Paredes. Spalletti scioglierà il dubbio soltanto a ridosso della partita così come terrà sulle spine Perotti ed El Shaarawy, sembrati entrambi in palla domenica scorsa. Sicuri del posto dall’inizio Salah, Nainggolan e Dzeko.

Dall’altra parte Gasperini dovrà far fronte alla pesantissima assenza del Papu Gomez, squalificato dopo il giallo rimediato contro il Sassuolo. Problemi fisici, invece, per Spinazzola e Conti, altri due artefici del miracolo Atalanta. In caso di forfait dei due azzurri sono pronti l’ex Zukanovic ed Hateboer. Faranno parte dell’11 titolare l’ex laziale Berisha, il futuro juventino Caldara e il centrocampista ivoriano Kessie, ad un passo dal vestire la maglia della Roma dal prossimo mercato.

Nella partita che precede il giorno di Pasqua la Roma spera di continuare a vedere la luce, quella che ha soltanto un significato: lo Scudetto. Intanto spera nella rinascita del Pescara che dovrà affrontare la Juventus. Il campionato è ancora in bilico, rimangono sette partite da vivere tutte d’un fiato.

Yuri Oggiano

Assemblea degli azionisti della Roma – Baldissoni: “La Champions aumenterebbe quasi di quattro volte le nostre finanze”

(Da Trigoria E.Bandini) – I Signori Azionisti sono convocati presso la Sede Sociale in Roma, Piazzale Dino Viola n. 1, per il giorno 10 aprile 2017, alle ore 15.00, in prima convocazione ed, occorrendo, in seconda convocazione, per il giorno 11 aprile 2017, alle ore 21.00, per discutere e deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

1) provvedimenti ai sensi dell’art. 2446 cod. civ.; delibere inerenti e conseguenti.

Il Consiglio di Amministrazione intende proporre all’Assemblea Ordinaria degli Azionisti, chiamata a deliberare in ordine ai provvedimenti di cui all’art. 2446 cod. civ., di assumere la seguente deliberazione:

L’Assemblea Ordinaria degli Azionisti di A.S. Roma S.p.A.:

    • – preso atto della situazione patrimoniale della Società alla data del 31 dicembre 2016 che chiude con una perdita di Euro 48,710,728.95, tale da far ricadere la stessa nella fattispecie prevista dall’art. 2446 del Codice Civile;
    • – preso atto della Relazione ex art. 2446 del Codice Civile e art. 74 del Regolamento Consob n. 11971/99 predisposta dagli Amministratori e depositata;
    • – tenuto conto delle osservazioni svolte dagli Amministratori nella suddetta Relazione;
    • – tenuto conto delle osservazioni del Collegio Sindacale rese ai sensi dell’art. 2446 Codice Civile;

delibera

    • – di rinviare all’Assemblea di approvazione del bilancio di esercizio al 30 giugno 2017 l’eventuale adozione, ricorrendone i presupposti, dei provvedimenti previsti dall’art. 2446 comma 2 del Codice Civile.”.

Si precisa che laddove le condizioni di risanamento non si realizzassero il Consiglio di Amministrazione si attiverà, senza indugio, al fine di convocare l’Assemblea degli Azionisti in seduta straordinaria per assumere prontamente i provvedimenti ex art. 2446 cod. civ. che allo stato, per tutte le valutazioni di opportunità illustrate nella presente Relazione, si è ritenuto di poter posticipare.

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Ore 17.52 – L’Assemblea viene chiusa.

Ore 17.50 – Votano 28 partecipanti su 28 con il 99,94% favorevoli, contrari solo 10 azioni pari allo 0,0000003%. L’ordine del giorno viene approvato.

Ore 17.45 – Staderini replica: “La catastrofe di Pallotta era per la Roma e non in generale, potete controllare il tweet della Roma con le sue parole. La mia domanda finale è questa: l’accordo per lo stadio non è risolto, giusto? Non capisco infine perché non avete chiesto i tempi per trovare questo accordo. Per fare la Roma-Ostiense e potenziare la Roma Lido ci vogliono 5 anni. Non ci sono ancora le previsioni per i ricavi della Roma dallo stadio“. Gandini risponde: “L’accordo per lo stadio è in corso. Non facciamo gli indovini, ma siamo ottimisti di giocare nel nostro stadio nella stagione 2020-21“.

Ore 17.39 – Fabio Palma replica: “Spero proprio che lo stadio della Roma sia veramente tutto della Roma. Poi intorno allo stadio io avrei costruito una città dello sport. Dal punto di vista finanziario il capitale è ancora del tutto insufficiente per le ambizioni della Roma e avrei voluto uno straccetto di un bilancio finanziario. Se tutto fosse più chiaro e trasparente tutti saremmo più contenti e sereni. Anche i tifosi sarebbero tranquilli quando intervengono nelle pessime radio romane. Ora siamo secondi e cerchiamo di vivere più serenamente tutta questa situazione. Questo piazzamento è fondamentale per il futuro bilancio“.

Ore 17.35 – Walter Campanile replica: “Capisco tutto, ma nell’unico documento che abbiamo si legge chiaramente che la Roma è estranea al progetto stadio Tor di Valle. Come si fa a tutelare gli azionisti con degli investimenti estranei a Trigoria? Bisogna essere chiari. Lei dice una cosa che i suoi documenti non affermano, anzi. La proprietà è una cosa e la Roma è un’altra. Non capisco poi se nell’allegato C i punti vadano bene alla Roma. Poi quando saranno trovati questi accordi si farà un evento per noi azionisti?“. Risponde Baldissoni: “L’azienda di Tor di Valle è la stessa di quella della Roma. Poi si valuterà la mossa più utile economicamente parlando per la società. Infine quando avremo trovato tutti gli accordi saremo lieti di invitarvi tutti quanti per farvi vedere il progetto definitivo“.

Ore 17.04 – Baldissoni risponde agli azionisti: “Andiamo in ordine sparso cercando di rispondere a tutti. Credo che sia più utile fare un discorso generico. Facendo una brave cronistoria delle finanze della società in quest’anno siamo arrivati ad un bilancio di ricavi di 220 milioni con soli 14 milioni di perdite. Nei due anni precedenti al nostro arrivo, la società aveva chiuso in perdita di 33 e 31 milioni. Per quanto riguarda il Fair Play Finanziario l’ultimo bilancio era addirittura positivo. Questi sono degli indici chiari di una crescita finanziaria. Il bilancio poi è tornato ad essere positivo. Il patrimonio è arrivato a oltre 130 milioni. Importanti sono state le molte plusvalenze attuate in questi anni. La scelta è stata quella di provvedere ad un risanamento finanziario ma anche a come farlo. Si potevano ridurre i costi di gestione che avrebbe però determinato la competitività della squadra. E’ stato fatto questo percorso che ha mantenuto alta la competitività e i ricavi a lungo raggio saranno sicuramente migliori. Questo sottolinea un contrasto rispetto a quello che avete detto voi azionisti. Dire di ridurre i costi e chiedere di aumentare i ricavi è quindi una contraddizione. Più si spende e più si raggiungono i risultati. Il calcio è un’industria economica. I giocatori migliori che ti fanno raggiungere dei risultati e costano ovviamente di più. La scelta è stata quella quindi di mantenere o aumentare la competitività. Ieri è stato raggiunto un record storico di media punti: sarà la stagione della Roma con più punti fatti. Era un percorso stretto, ma questa è una scelta che ha portato a non vendere nessuno quest’estate. Anche se ci sono state delle perdite nell’ultima semestrale. Abbiamo fatto questo perché si riteneva necessario raggiungere la Champions League, visto che solo dall’anno prossimo ci si qualificherà ai gironi grazie al piazzamento tra i primi 4 posti. Il capitale non è sceso a 59 milioni, ma anzi è salito a 59 dai 19 di base. Gli 86 milioni versati non andranno restituiti. Ripeto che chi investe nella Roma ha fatto queste scelte per mantenere sempre alta la competitività. Noi vogliamo ridurre dei costi, ci proveremo. Ma il nostro obiettivo principale è quello di aumentare la competitività. Qualificarsi alla Champions League aumenterebbe quasi di quattro volte le nostre finanze attuali. La ricerca dello sponsor è in corso. Stiamo cercando un partner ai nostri livelli, non abbiamo preso uno sponsor poverissimo perché sarebbe stato inutile. Brevemente parlo del mercato. Unicredit non è il finanziatore principale, non ha niente a che vedere con il tasso di interesse. I nostri finanziatori sono esteri. Parliamo anche dello stadio cercando di chiarire tutto. Non esiste una società di Pallotta, anche la Roma allora sarebbe di Pallotta. Poche settimane fa siamo andati a giocare a Lione e abbiamo fatto i complimenti per lo stadio. Nessuno ha pensato che lo stadio possa essere del presidente del Lione. Ma la loro struttura societaria è uguale alla nostra e a quella dell’Arsenal. C’è una holding che gestisce le finanze dello stadio. E’ una necessità tecnica per consentire di realizzare una struttura così grande, con un finanziamento corposo. Ho citato il Lione e l’ma potrei far esempi anche di industrie elettriche che hanno un società di supporto che aiuta la costruzione. Non prendo quindi altri soldi da nessuno e non sono in conflitto economico quando mi occupo di stadio. Spero di aver tranquillizzato l’azionista Staderini. Il tema dello stadio prevederà che tra Roma e la società ci sia un accordo sui ricavi, che rimarranno alla società fino al risanamento dei debiti. Questa società non è di Pallotta, l’accordo quindi non c’è. Non siamo ancora entrati nella fase della costruzione e quindi non ci sono gli elementi per trovare questo accordo. Non è vero che la conferenza dei servizi si è chiusa con la bocciatura definitiva del progetto. Ha soltanto fornito un parere sul vecchio progetto. Il progetto è stato rivisitato. Sono in corso nuovi passaggi sia tecnici che amministrativi. In questi passaggi la Regione ha avviato la chiusura del vecchio progetto. La stessa Regione ci ha dato tempo fino a giugno per le controdeduzioni sul vecchio progetto o con la sostituzione con il nuovo progetto. Noi pensiamo che si andrà alla sostituzione del progetto con uno nuovo. Non capisco perché non vi piaccia il sito della Regione e di Tor di Valle, chiarisce tutto in maniera dettagliata. La Roma ed Eurnova hanno scelto Tor di Valle insieme al Comune e la zona è assolutamente idonea. Non ci sarà nessuna catastrofe, lo stadio si costruirà. Pallotta ha parlato di catastrofe perché si riferiva anche alla possibile appetibilità di investitori esteri nella città di Roma e in Italia, perché se questa procedura falliva mostrava grandi lacune nelle istituzione italiane. I fatti hanno dimostrato che le istituzioni pubbliche e il sistema in Italia funzionano e le autorità stanno lavorando cercando di non danneggiare chi vuole investire nel nostro paese. In merito a Zanzi poi è stato eletto a.d. molti mesi prima dell’accordo con il Comune, lui non fa parte di questo accordo visto che è stato nominato nel novembre 2013 e che l’accordo è stato firmato nel 2014. Inoltre, Trigoria non cambierà destinazione d’uso perché lo stadio riguarderà solo la prima squadra. Spero di aver chiarito tutti i passaggi“.

Ore 17.04 – Vengono firmate le presenze, gli azionisti che potranno votare rimangono 28.

Ore 17.02 – L’Assemblea si riapre.

Ore 16.28 – La seduta è sospesa per permettere alla dirigenza di rispondere agli azionisti.

Ore 16.25 – L’azionista Mario Staderini: “Pallotta il 22 febbraio via Twitter aveva detto di aspettarsi un esito positivo sullo stadio, altrimenti sarebbe stata una catastrofe per la Roma. Il soggetto proponente non sarà la Roma, lo sappiamo. Il progetto stadio ha visto la Roma mettere il brand e anticipare le prime spese. Il nome stadio della Roma è una bella proposta mediatica. Il progetto è stato bocciato, la Roma chiederà il risarcimento del danno alla società che ha scelto la location di Tor di Valle e anche ai proponenti che hanno preparato un progetto che è stato bocciato? Quali saranno le conseguenze della bocciatura e cosa intendeva Pallotta quando ha detto che sarebbe stata una catastrofe per la Roma la bocciatura del progetto stadio? È vero che l’accordo di maggio 2014 per lo stadio è stato firmato da Zanzi prima ancora che diventasse CEO? È vero che quell’accordo ora non vale più, dopo la bocciatura dell’accordo? Se ci dovesse essere un nuovo progetto ci sarà anche un nuovo accordo con Eurnova? Per fare le opere pubbliche previste nell’accordo con la Raggi ci vogliono almeno 4 anni e, visto che le opere pubbliche devono essere realizzate contestualmente allo stadio, come si fa a dire che l’impianto sarà aperto in due anni? Chiedo alla Roma di prendere in esame progetti alternativi. La Roma sia attenta a distinguere i ruoli tra gli interessi della Roma e la società che vorrebbe costruire lo stadio. Direttore Baldissoni ha accordi economici con la società proponente?“.

Ore 16.18 – L’azionista Fabio Palma: “Soltanto 59 milioni di fatturato è una cosa inaccettabile. Si doveva almeno arriva a 100. Dobbiamo mettere una toppa al bilancio. Mi permetto di ricordare a Baldissoni che qualche volta dovremmo guardare in casa nostra e usare un po’ di disciplina nel trattare i nostri giocatori. Qua tutti fanno i capricci e nessuno prende provvedimenti. Solo da noi i giocatori e gli allenatori si permettono di parlare. E’ inutile pagare e strapagare alcuni stipendi. Finiamola poi con Totti e De Rossi, il cui contratto pesa. Lavoriamo sui giovani con un nuovo allenatore. Visto che quello che abbiamo per tutto l’anno ha detto che non vuole rimanere se non si vince niente. Abbiamo avuto tantissimo dirigenti, ma nessuno ha trovato un poverissimo o minimo sponsor. Spendiamo soldi che non abbiamo, commettiamo sempre gli stessi errori. Abbiamo allenatori che non hanno il coraggio di mandare in campo i ragazzi della Primavera. I grandi allenatori lo fanno, da noi i giocatori devono essere maturi. Noi regaliamo i giocatori del vivaio e li riprendiamo a costi esagerati. La Roma in teoria doveva giocare con almeno 8 giocatori italiani, ma ne abbiamo utilizzati solo 5. Forse potevamo arrivare a questo punto non cotti e morti. Noi commentiamo sempre le stesse cose. Ma poi perché paghiamo lo spread di 6,25? Mi sembra esagerato. E’ quasi da strozzinaggio. Se paghiamo il denaro non va bene. Ma il problema vero è che ve ne fregate. Perché non pensate che noi possiamo essere delle fonti di finanziamento. Ci incontrate soltanto per legge, non c’è rapporto. Noi siamo disposti a tutto ma a voi ve ne fregate. Sullo stadio poi c’è tanto da parlare, ma la cosa è più semplice. Unicredit con noi applica dei tassi quasi da usura. Tanto ve ne fregate, gli azionisti di minoranza non sono mai stati una risorsa. Sullo stadio: non c’è bisogno di fare operazioni complicate. La società potrebbe vendere con un leasing lo stadio alla Roma. Così guadagnano tutti. E le nostre azioni potrebbero salire e non rimanere a quel maledetto 0,4 euro per azione“.

Ore 16.05 – L’azionista Walter Campanile: “Quello che chiederò sarà abbastanza giusto: la questione stadio. E’ dal 2014 che è stato deciso di aumentare il capitale. Ma noi dal 2015 abbiamo avanzato documentazione chiedendo delle delucidazioni. Il rapporto tra la Roma e la società sarà sancito sa un documento che noi non abbiamo ancora visto“. Interviene Baldissoni: “Non c’è perché non esiste lo stadio“. Continua Campanile: “Noi non abbiamo capito se alcuni aspetti alla società vanno bene. Chiedo quindi all’AS Roma di avere più impegno. Questo stadio è stato presentato a tutti tranne che agli azionisti della Roma. Si dovrebbe fare un evento in cui ci si spiega bene la situazione. Sarebbe opportuno dirci in quale modo si intendano stabilizzare i ricavi della Roma tramite il progetto stadio“.

Ore 16.00 – L’azionista Franco Angeletti: “Mi permetto di ringraziare il direttore Gandini per farci entrare nel parcheggio, ha mantenuto la parola. Ora dobbiamo parlare dell’ordine del giorno, che è molto doloroso. Questa società ha mantenuto la continuità aziendale, ma non c’è stato il salto di qualità. Dobbiamo sempre vendere i nostri prezzi pregiati per prendere qualcuno. Ormai si punta soltanto alle plusvalenze e così non si vincono i trofei. Ora ci sono anche da pagare 40 milioni per i riscatti di alcuni giocatori. Tra cui poi c’è Perotti che verrà pagato nel 2018. Incidono molto poi anche i prestiti di Doumbia e Iturbe. Non capisco perché Iago Falque è stato venduto a soli 5 milioni quando noi l’abbiamo pagato 10. Qua escono soltanto soldi, mentre alla Juve entrano. L’allenatore e il d.s. chi saranno? Poi non ho capito bene perché abbiamo dovuto dare 1 milione di euro alla Fiorentina. L’attualità non mi sembra entusiasmante e il futuro è pieno di incognite. Io mi aspetto dei numeri importanti in futuro. Per noi incalliti tifosi i patimenti hanno i secoli contati“.

Ore 15.48 – Sempre Gandini sullo Stadio della Roma: “Gli impegni finanziari per il nuovo stadio della Roma sono a carico interamente della società costituita appositamente per la costruzione e la gestione dello stadio, società controllata dalla Neep Roma Holding. La riduzione delle cubature non ha impatto alcuno sull’intero iter dello stadio della Roma“.

Ore 15.38 – Presenti 28 persone che hanno diritto al voto, pari all’82,04% del capitale della società.

Ore 15.35 – Gandini spiega la diminuzione dei ricavi: “La partecipazione all’Europa League, meno redditizia rispetto alla Champions, lo stipendio dei tesserati tra cui pesano gli incentivi alla risoluzione dei contratti o alla cessione a titolo temporaneo e le minori plusvalenze rispetto all’anno precedente“.

Ore 15.16 – Inizia l’Assemblea. Presenti anche la consigliere Navarra, Claudia Cattanei (collegio sindacale), Luca Amato (notaio) e il consigliere Cambareri.

Ore 15.00 – All’Assemblea sono presenti il direttore generale Mauro Baldissoni e l’amministratore delegato Umberto Gandini.

Bologna-Roma 0-3: le pagelle. Fazio ritorna a essere comandante, bene Salah. 24 reti per Dzeko

Simone Indovino – Prova convincente della Roma che espugna il Dall’Ara con un rotondo 3-0. I ragazzi di Spalletti dopo un leggero affanno iniziale passano in vantaggio grazie a una bella girata di Fazio sugli sviluppo di un angolo. Un’azione da manuale firmata Strootman-Dzeko-Salah porta al raddoppio dell’egiziano. Da quel momento inizia una gestione piuttosto tranquilla dei capitolini che hanno anche la capacità di siglare la terza rete proprio con Dzeko, puntuale ad accogliere un assist del neo entrato Perotti. La Juventus rimane così in scia: sono sempre i punti che separano i giallorossi dalla vetta.

ROMA

Szczesny 6 – Mai realmente operoso, corre l’unico pericolo in occasione del palo di Di Francesco in cui non è sembrato particolarmente reattivo. Per il resto, il solito buon lavoro con i piedi che permetta alla sua squadra di ripartire.

Rudiger 6.5 – Solida gara del tedesco che nella posizione di terzino destro compie in maniera adeguata i suoi compiti. Ancora qualche pecca di troppo in fase di cross: nessuno dei suoi lanci coglie in maniera precisa l’attacco giallorosso.

Manolas 5.5 – È il più distratto della retroguardia romanista. Specialmente nei primi 20 minuti si lascia scappare diverse volte alle spalle Destro. Impreciso anche su Di Francesco quando si sdraia in maniera troppo frettolosa permettendo al giovane attaccante di calciare. Rilevato a pochi minuti dalla fine per un problemino fisico.

Fazio 7 – Dopo un leggero periodo di annebbiamento dovuto anche a qualche acciacco, oggi l’argentino ha fatto rivedere il livello che l’aveva contraddistinto negli scorsi mesi. Nessuna sbavatura difensiva e il grande merito di sbloccare la gara su calcio da fermo.

Juan Jesus 6.5 – Bissa la buona prestazione del derby. È solido in fase di contenimento e adempie in maniera egregia ai suoi compiti.

De Rossi 6.5 – Nonostante i pochi allenamenti alle spalle la gara del centrocampista romano è ordinata e precisa. Gestisce con precisione la fase di regia.

Strootman 6 – Piccolo miglioramento rispetto martedì per l’olandese ma la condizione fisica è sembrata ancora una volta in leggero ritardo rispetto ad alcuni avversari. In maniera comprensibile accusa l’enorme quantità di partite disputate in stagione. Fa partire l’azione che porta al secondo gol di Salah.

Nainggolan 6 – Discorso simile a quello dell’olandese. Sempre tanta corsa e sacrificio per il belga che risulta tuttavia poco preciso in situazioni in cui avrebbe dovuto incidere in maniera maggiore.

El Shaarawy 6 – Poco convinto in fase offensiva, sopratutto negli uno contro uno. Compensa la sua prestazione dando una preziosa mano in fase di ripiegamento a Juan Jesus.

Salah 7.5 – Gol di pregevolissima fattura per l’egiziano, che supera Mirante con un dolce pallonetto. Sempre molto coinvolto nella manovra romanista, risponde presente sfoderando un pomeriggio di qualità.

Dzeko 6.5 – Non di certo uno dei suoi match più memorabili, il bosniaco mette comunque in saccoccia un gol e un assist. Buono lo scavetto che libera Salah; al momento giusto nel posto giusto per timbrare il ventiquattresimo gol stagionale.

Perotti 6 – Nulla da fare, il gol su azione tarda ad arrivare. Prova tre volte la conclusione a giro ma i tiri si spengono sempre a lato. Generoso e altruista quando regala un pallone che Dzeko deve solo appoggiare in porta.

Vermaelen s.v. – Rileva Manolas disputando circa 10 minuti.

Totti s.v. – Giusto il tempo di meritarsi gli applausi di tutto lo stadio.

Spalletti 6.5 – Reagire dopo l’eliminazione in coppa non era semplice ma i ragazzi hanno risposto presente. Successo tondo che lascia vive ancora delle fievoli speranze in ottica scudetto. Sarà adesso fondamentale mantenere alta la concentrazione per le ultime 7 partite.

Simone Indovino