Roma-Torino, l’assenza di Lukic pesa ma occhio al centrocampo

Francesca Palmeri – Nell’ultimo turno prima della pausa per il Mondiale la Roma affronta in casa il Torino. I giallorossi sono alla ricerca della vittoria per chiudere in positivo questa prima parte di stagione. L’animo non è dei migliori, dopo la sconfitta nel derby è arrivato il pareggio al Mapei Stadium contro il Sassuolo. Nello spogliatoio dopo le parole di Mourinho a fine gara sembra esserci un pò di tensione, inoltre c’è sempre da tener conto il fattore assenze. Lo Special One deve fare a meno di tre elementi importanti Pellegrini, Spinazzola e Wijnaldum.

Focus Torino 

I granata stanno attraversando un momento positivo. Nelle ultime quattro giornate di Serie A la squadra di Juric ha conquistato ben 9 punti. Da sottolineare però per il Torino è la differenza tra gare interne ed esterne: ha perso quattro delle cinque gare fuori casa disputate in Serie A da settembre, incassando 10 reti. Un fattore che va a favore dei giallorossi è quello di avere nei granata la preda preferita in campionato. La squadra di Juric è quella contro la quale i giallorossi hanno vinto più incontri in Serie A, ben 67.

I numeri dei granata 

Al momento il Toro si trova al nono posto in classifica a quota 20 punti, di questi: 11 realizzati in casa e 9 in trasferta. Punto di forza, e anche di grande qualità, è il centrocampo. I giallorossi dovranno stare attenti alla facilità con la quale i giocatori del Torino riescono ad aggredire con continuità l’area di rigore avversaria (pesa l’assenza di Lukic). Le reti realizzate finora sono 15 con una media di 1,07 a partita. I gol subiti sono 16: 4 in casa e 12 in trasferta. Due i giocatori da temere: Vlasic e Radonjic. Il secondo è anche un ex giallorosso, militò proprio nel settore giovanile romanista nel 2015 quando aveva 19 anni.

Sassuolo-Roma, la velocità di Laurentiè e gli inserimenti di Frattesi

Francesca Palmeri – Quattordicesima giornata di Serie A, trasferta a Reggio Emilia contro il Sassuolo per la Roma al Mapei Stadium. Dopo la terribile prestazione nel derby di domenica, i giallorossi devono necessariamente rialzarsi e ricominciare a lottare anche in campionato. Tante le assenze per lo Special One: si è aggiunta anche quella di Lorenzo Pellegrini che sarà indisponibile fino a gennaio per una lesione di primo grado al flessore destro. I tre punti in palio sono importanti per entrambe le squadre, ma rappresentano obiettivi diversi: per i giallorossi evitare due sconfitte di fila nel massimo campionato e recuperare i punti sulle prime tre della classifica. Per i neroverdi invece rilanciarsi dopo i due ko con Napoli ed Empoli.

Focus Sassuolo 

Gli emiliani a differenza degli scorsi anni si sono dimostrati vulnerabili e non molto continuativi. Il calendario non è stato di certo dalla loro parte. Sono stati tanti i ko contro le big del campionato, poi è arrivato il successo con il Verona. Alti e bassi per la squadra di Dionisi. Un fattore che però sorride ai neroverdi è il mancato successo della Roma al Mapei dal 2018. Dopo aver vinto le prime cinque trasferte in casa del Sassuolo, i giallorossi non hanno ottenuto alcun successo nelle seguenti quattro. Da quel momento tre pareggi e una sconfitta per 4-2 nel febbraio 2020.

I numeri dei neroverdi 

Tredicesimo posto in classifica con 15 punti per gli uomini di Dionisi: 4 le vittorie, 3 pareggi e 6 sconfitte. La maggior parte dei punti guadagnati sono al Mapei, 10 contro i 5 in trasferta. La manovra offensiva della squadra di Dionisi si sviluppa bene sulle fasce, ma anche per vie centrali: sono 1,08 la media gol a partita. Di questi 10 realizzati in casa e 4 fuori. Le due squadre che si scontrano al Mapei sono due delle cinque con il numero più alto di conclusioni nello specchio. Per la fase difensiva sono 18 i gol subiti con una media di 1,38 per match. Dal punto di vista realizzativo gli uomini da temere sono Frattesi e Armand Laurienté. L’attaccante francese vanta due reti e due assist nel campionato in corso e tutte realizzate nelle gare casalinghe. Il classe ’99 invece ha siglato tre gol in sei partite al Mapei in questa prima fase di Serie A. Un occhio di riguardo anche per Pinamonti che ha nella Roma la sua preda preferita: tre centri contro i giallorossi con le maglie di Frosinone, Genoa ed Empoli. 

Roma-Napoli, è duello sui calci piazzati

Francesca Palmeri –  Questa sera allo Stadio Olimpico si giocherà il big match tra Roma e Napoli. Mourinho contro Spalletti. Tifosi e giocatori a confronto tra due delle più grandi rivali delle Serie A. La posta in gioco è alta: per il Napoli vincere significherebbe volare ancora più in alto in classifica e arrivare a 11 vittorie consecutive (in tutte le competizioni), il miglior avvio di stagione in un campionato. Per i giallorossi tre punti che valgono un sogno, -1 dal primo posto, zona Champions assicurata e papabile lotta per lo scudetto. Ambizioni importanti da entrambe le parti. Per la Roma grande assenza, quella di Paulo Dybala. Per gli azzurri due assenze, Rrahmani Anguissa, giocatori apparentemente sostituibili.

Focus Napoli 

Il Napoli quest’anno fa paura, questo bisogna riconoscerlo. Il gioco di Spalleti è armonioso, totalmente diverso da quello giallorosso. La loro fase offensiva potrebbe portare seri problemi a quella difensiva della Roma. Una cosa in comune però c’è: il gioco dei campani, come quello della Roma, è contraddistinto soprattutto dall’efficacia realizzativa sui calci piazzati. Sono le due squadre, a partire dal precedente campionato, ad aver segnato più reti su palla inattiva. Altro fattore importante a favore dei partenopei da tenere in considerazione è il numero dei marcatori. Nessuno ha paura di tirare, tutti cercano la porta e in tantissimi la trovano. Sono ben 15 i calciatori del club a bersaglio in questa stagione. Se si dovesse poi fare un confronto di duelli, il Napoli risulterebbe comunque in ogni caso superiore alla Roma. Risaputo è che il calcio è strano e sorprendente: lo scorso anno il Napoli venne fermato proprio dai giallorossi. Entrambe le partite terminarono con un pareggio.

I numeri dei partenopei 

Primo in classifica il Napoli vanta 26 punti con 8 vittorie e due pareggi. Non ha ancora incontrato la parola sconfitta. I gol realizzati sono tanti e tutti da diversi marcatori, 25 reti con una media di 2,5 a partita: 12 in casa e 13 in trasferta. Anche i numeri delle reti subite sono buoni: 9 in totale, 4 in casa e 5 fuori. Capocannoniere la novità dell’anno: Kvaratskhelia. Il ventunenne di Tbulisi ha preso parte a 13 marcature in 14 partite in questa stagione con il Napoli, in tutte le competizioni, meglio di qualsiasi giocatore in Serie A. Se a sinistra la Roma dovrà fare un doppio lavoro, non va dimenticato un altro giocatore importantissimo: Victor Osimhen. Contro la Roma è ancora a secco, ma da quando è arrivato a disputare il campionato italiano ha bucato il portiere ben 27 volte.

Mou, primi applausi: «Mi è piaciuto tutto, la Roma è maturata»

(A. Ferrantino) – Lo aveva detto alla vigilia, José Mourinho, che si aspettava una partita difficile, e il campo gli ha dato ragione. La vittoria è arrivata, ma di misura contro una Salernitana che ha fatto soffrire i giallorossi. Si aspettavano i Fab Four, e invece il protagonista è stato Bryan Cristante. Il centrocampista, fedelissimo di Mourinho che lo ha schierato a sorpresa, lasciando inizialmente in panchina Matic, ha realizzato il primo gol della stagione romanista e regalato i tre punti alla formazione giallorossa. «Mi è piaciuto tutto – le parole del tecnico -. Ovviamente mi piacerebbe di più essere tranquillo 3-0, 4-0, 5-0, ma mi è piaciuto anche vedere una squadra ha avuto la maturità giusta e ha saputo gestire il risultato. La gente che è entrata nel periodo di stanchezza di Zaniolo, Abraham e Dybala non era gente per uccidere la partita, ma per gestire. Matic e Wijnaldum hanno aiutato per finire la partita in modo tranquillo. Qualcuno scriverà che Zaniolo e Dybala potevano segnare 2-3 gol, ma spero scriveranno che hanno fatto una partita straordinaria».

Mourinho ha tolto tutto il tridente, prima Abraham, poi Zaniolo e infine Dybala, facendo entrare Matic, Wijnaldum ed El Shaarawy e tenendo in panchina Felix e Shomurodov. Il messaggio, nemmeno troppo nascosto, alla società è chiaro: c’è bisogno di un altro attaccante, con Belotti che ancora sta aspettando la Roma. Il «Gallo» aspetterà ancora qualche giorno, al massimo fino alla metà di questa settimana, ore che Tiago Pinto dovrà utilizzare per piazzare uno tra l’uzbeko e Felix per liberare una casella. Ha retto bene anche la difesa – è la nona volta nel 2022 che i giallorossi mantengono la porta inviolata in serie A con Gianluca Mancini protagonista. «La prima partita – le sue parole – è sempre molto insidiosa, abbiamo retto bene il campo, potevamo fare due gol in più per stare più tranquilli, invece abbiamo sofferto fino alla fine. Non abbiamo rischiato, ma alla fine un episodio più sempre andare male, speriamo nelle prossime partite di fare più gol».

Entro la fine del mercato potrebbe arrivare un altro difensore. «Se dovesse arrivare per migliorare la rosa io sarei contento, ben venga, è giusto così perché la competizione aiuta in una squadra che punta a vincere». E la Roma anche quest’anno punta alla vittoria. «La Conference ci ha dato consapevolezza, ci vogliono cattiveria e agonismo per andarci a prendere le vittorie, abbiamo una rosa ampia di giocatori forti, ce la giocheremo fino all’ultima giornata. I nuovi arrivati sono bravissimi ragazzi, hanno vinto tantissimo e hanno già dato parecchio alla squadra».

Roma, a Pietralata il nuovo stadio: «Sarà pronto nel 2026»

(A. Ferrantino) – La notizia era nell’aria da diverso tempo, ma da ieri mattina è ufficiale: l’area scelta in accordo con il Campidoglio per il nuovo stadio della Roma è quella di Pietralata Monti Tiburtini, di fronte all’ospedale «Sandro pertini», in una zona che si estende praticamente sino alla stazione Tiburtina.

A darne la conferma, la società giallorossa e il Comune con un comunicato congiunto. «All’esito di una serie di riunioni – si legge nella nota diramata a metà mattinata tra gli uffici dell’amministrazione capitolina e i tecnici di AS Roma Spa tenutesi negli scorsi mesi, Roma Capitale prende atto positivamente della volontà da parte della società giallorossa di presentare nelle prossime settimane al Campidoglio uno studio di fattibilità per la realizzazione di uno stadio su un’area comunale nella zona di Pietralata».

Archiviato definitivamente il precedente progetto-Tor di Valle, si riparte con un nuovo percorso che, come il precedente, seguirà l’iter previsto dalla «legge stadi». «L’iniziale esame urbanistico – prosegue la nota – svolto sull’area individuata da AS Roma non ha infatti messo in evidenza elementi ostativi alla presentazione del suddetto progetto che sarà attentamente valutato da Roma Capitale secondo l’iter amministrativo disciplinato dalla cosiddetta legge stadi (art. 1, comma 304, L. 147/2013)».

Grande la soddisfazione espressa sia da parte della società giallorossa sia da parte del Campidoglio, soprattutto perché il nuovo stadio si andrà ad integrare nel tessuto urbano del quartiere, e non ci sarà bisogno di particolare interventi sulle infrastrutture e sulla mobilità.

«Roma Capitale e AS Roma condividono che il nuovo stadio dovrà rappresentare un volano per la riqualificazione sostenibile e senza aggravi urbanistici del quartiere Pietralata e, più in generale, per lo sviluppo della Capitale».

Il Ceo della società giallorossa, Pietro Berardi, ha fissato già una possibile data per l’inaugurazione: «C’è la volontà – le sue parole – di fare lo stadio entro il 2026. Dovremo lavorare molto da entrambe le parti, ma finora tutto è andato bene quindi voglio ringraziare il sindaco e la sua squadra per il supporto, ora ci rimbocchiamo le maniche e ci mettiamo subito al lavoro».

Manca ancora un progetto definitivo. «Ci sono dei passi da compiere – ha proseguito Berardi – bisogna fare rilevazioni archeologiche, ambientali e acustiche. Non c’è ancora un disegno dello stadio, è ancora presto, lo si avrà nelle prossime settimane o mesi. Finora siamo stati riservati, decideremo sempre con il Comune di comunicare insieme le tappe rilevanti. Tutto questo dimostra volontà comune». La possibile capienza ridotta preoccupa i tifosi, ma Berardi li rassicura. «Non sarà più piccolo dell’Olimpico».

Sul tema è intervenuto anche il sindaco Roberto Gualtieri, in visita ieri a Parigi. «Abbiamo lavorato con grande intensità e riservatezza, la nostra politica è stata “prima i fatti, poi gli annunci”. Adesso aspettiamo che la Roma presenti il suo progetto, che noi valuteremo. L’area è stata scelta dalla società, noi abbiamo verificato con attenzione l’esistenza di controindicazioni o problemi, e in linea di principio possiamo annunciare che è possibile procedere sulla base della legge stadi».

Mancini: “Daje Roma! Mourinho il re Mida del calcio. Si può aprire un ciclo vincente”

(A. Ferrantino) – Dopo 14 anni la Roma torna a far ribollire le piazze della città eterna. La vittoria di ieri sera in Conference League rappresenta una pietra miliare per questo club. Tanti gli ex che hanno seguito il percorso dei giallorossi in Europa e uno di questi è Amantino Mancini. Da Nova Lima (Brasile) il Tacco di Dio si è detto felice di questa vittoria dichiarando apertamente il suo amore per Roma, la Roma e i suoi tifosi.

La Roma ha riportato un trofeo europeo in Italia che mancava dal 2010. Come commenti questa vittoria…

È stata una vittoria importante e meritata che potrebbe essere l’inizio di un ciclo vincente. La Roma ha un organico importante ed è allenata da uno dei migliori allenatori in circolazione. L’arrivo di Mourinho nella Capitale aveva sollevato il morale di tutti e fatto sognare i tifosi. Lui è il re Mida del calcio.

È tutto merito di Mourinho?

Quando si raggiungono dei traguardi importanti, come questa vittoria in Conference League, i meriti vanno divisi. Mou è sicuramente la figura centrale di questa squadra ma i ragazzi che sono scesi in campo sono stati dei guerrieri. Hanno lottato su ogni pallone e saputo ribaltare match impossibili. La forza di questa squadra è il gruppo.

Quanto è importante Zaniolo per questa squadra?

La tripletta al Bodo e il gol vittoria contro il Feyenoord sicuramente dimostrano quanto sia importante come giocatore. Possiede una buona tecnica, ampi margini di crescita ed è in perfetta sintonia con il club e il suo mister. La vittoria in Conference League lo aiuterà a crescere ulteriormente.

L’ultimo trofeo arrivò nel 2008. Cosa si prova ad alzare una coppa a Roma?

Alzare un trofeo è l’ultimo atto di un travagliato percorso e quell’anno mancammo di un soffio lo scudetto. La vittoria della Coppa Italia fu meritata e ci prendemmo la nostra rivincita sull’Inter. Vincere con la maglia della Roma è un’emozione indescrivibile. La passione dei tifosi è travolgente e nessun’altro club, se non in pochi, possono vantare un ambiente così caldo. Io amo Roma, la Roma e i suoi tifosi.

Mkhitaryan è a un passo dall’Inter. Come giudichi questa sua decisione a poche ore dal trionfo in Conference…

Sarà stata sicuramente una decisione sua e non presa all’ultimo minuto. Forse cercava nuovi stimoli e quindi il passaggio all’Inter non va criticato.

Hai vestito la maglia della Roma e con questa squadra hai vinto tanto. Cosa significano per te questi colori?

La Roma è tutta la mia vita. L’esperienza vissuta all’ombra del Colosseo è stata la più bella della mia carriera. A rendere indimenticabile questa esperienza sono stati i tifosi, sempre presenti e con un cuore immenso. Loro non meritano solo la Conference League. Questa città merita di vincere ogni anno e mi auguro che i festeggiamenti di oggi possano ripetersi anche la prossima stagione. Daje Roma!

Fiorentina-Roma, gli ultimi 15minuti di gioco sono quelli decisivi

 Francesca Palmeri – La Roma torna in campo nella 36° giornata di Serie A per la sfida in trasferta contro la Fiorentina. Dopo il passaggio in finale di Conference League e l’entusiasmo alle stelle, i giallorossi devono tornare con i piedi terra e cercare di centrare anche l’obiettivo in Campionato: il quinto posto. Il match contro i viola ha una valenza importantissima se si guarda la classifica, sono 3 i punti che distanziano la Fiorentina dalla Roma. Le due squadre si sono affrontate nella prima giornata di Campionato, vittoria dei giallorossi per 3 a 1, ma una cosa è certa: molte cose sono cambiate e ora l’effetto Mourinho si vede realmente. Dal modulo alla mentalità, all’atteggiamento in campo, la Roma è più forte e più consapevole delle proprie capacità.

La Fiorentina: statistiche e dettagli stagionali 

La Fiorentina ha attualmente 56 punti in classifica: 17 vittorie, 5 pareggi e 13 sconfitte. Sono 35 quelli guadagnati in casa in 17 gare, in questa stagione solo l’Inter è riuscita a fare meglio per la media punti interna: 2,29 per i neroazzurri e 2,06 per i viola. Oltre ad essere vicine in classifica le due squadre si trovano all’ottavo e al nono posto posto per attacchi in Serie A. La Roma ha realizzato 55 reti mentre la squadra di Italiano 54. Nella fase difensiva la Fiorentina ha subito 47 gol totali di cui 20 al Franchi e 27 in trasferta. Altro dato importante su cui porre attenzione riguarda gli ultimi 15′ di gioco. I viola hanno subito 16 gol su 47 in questo lasso di tempo, il 34% dei totali. Mentre la Roma dal canto suo ha segnato il 29% dei propri gol negli ultimi 15’ di gara. L’andamento delle ultime 5 gare di Serie A sorride ai giallorossi: la Fiorentina ha rimediato 6 punti, mentre la Roma ne ha fatti 8.

I viola del dopo Vlahovic

La Fiorentina post mercato, ha detta del suo allenatore Italiano, è più forte di quella precedente. Dopo aver ceduto il suo pupillo Vlahovic alla Juventus, ha ritrovato la serenità nell’inserimento in gruppo dei due attaccanti Arthur Cabral e Krzysztof Piatek. Vlahovic ha realizzato 17 dei 54 gol totali dei viola, dopo di lui come miglior marcatore in Serie A c’è Torreira a quota 5.

Roma-Zorya Luhansk, le probabili formazioni e dove vederla: Pellegrini a riposo, Zaniolo e Smalling tornano titolari

Roberto Gentili –Colto di nuovo il successo in campionato contro il Genoa con la doppietta del giovane Felix (non presente nella lista Uefa), la Roma andrà a caccia del passaggio del turno in Conference League contro lo Zorya Luhansk. Un solo risultato serve ai giallorossi: la vittoria.

I tre punti contro la formazione ucraina – spazzata via 3-0 all’andata – assicurerebbero infatti il passaggio del turno, da prima o da seconda del girone. Tra i due piazzamenti c’è però un’enorme differenza. Di prestigio, certamente, ma non solo. Qualora la Roma non dovesse vincere il girone, sarà impegnata negli spareggi di febbraio, da disputare contro le squadre “retrocesse” dall’Europa League.

Se in campionato la Roma ha ritrovato la vittoria, in Conference i tre punti mancano proprio dalla vittoria dell’andata con lo Zorya. Da lì, infatti, sono arrivate la sconfitta in casa del Bodø/Glimt – ora primo del girone a 8 punti, uno in più della squadra di Mourinho – ed il pareggio contro gli stessi norvegesi nell’ultima partita. Lo Zorya, invece, dopo il k.o. con i giallorossi ha vinto (0-1) in casa del Cska Sofia, sconfitto poi anche nell’ultimo impegno (2-0).

LE PROBABILI FORMAZIONI DI ROMA-ZORYA LUHANSK

Persiste l’emergenza delle disponibilità per Mourinho. Dovendo fare a meno di Cristante e Villar (positivi al Covid) e con Pellegrini non al meglio, le rotazioni non saranno tantissime. La prima riguarderà sicuramente il capitano giallorosso, soprattutto in vista di domenica, quando all’Olimpico contro il Torino (ore 18) mancherà lo squalificato Veretout. Il centrocampista francese – presente in conferenza insieme a Mou – dividerà la mediana con uno tra Darboe (favorito), Diawara e Tripi.

Della formazione del Ferraris, cambierà anche la difesa. Negli ultimi minuti è tornato Smalling, subentrato all’affaticato Kumbulla. L’inglese – che ha firmato il raddoppio nel successo in Ucraina – partirà titolare al centro tra Mancini ed Ibanez. Nella rifinitura sono tornati in gruppo Vina e Calafiori. Possibile dunque il ritorno alla difesa a quattro, anche se resta più probabile un rientro – dell’uruguaiano soprattutto – con il Torino.

Ritornerà poi Zaniolo, rimasto in panchina contro i rossoblù. Il numero 22 giallorosso sarà alle spalle di Abraham – suo il sigillo del 3-0 – e Shomurodov. Per il resto della formazione, confermato Rui Patricio in porta, Karsdorp ed El Shaarawy laterali.

Lo Zorya dovrebbe ricorrere al 4-4-2. Out il capitano Shevchenko per un problema alla coscia destra, tra i pali ci sarà Matsapura. Favorov e Snurnitsyn terzini, al centro Vernydub e Imerekov. I laterali di centrocampo saranno invece Zahedi – che ha sbloccato l’ultima gara contro il Cska Sofia – e Buletsa. Nel mezzo Cvek e Kochenovskyy. In attacco Lunov e Sayaadamanesh, autore del raddoppio contro i bulgari.

DOVE VEDERE ROMA-ZORYA LUHANSK

La partita tra Roma e Zorya Luhanks sarà visibile su Dazn e Sky. Due i canali di riferimento sulla pay-tv: Sky Sport Uno (numero 201) e Sky Sport (canale 252). Disponibile, per gli abbonati Sky, anche il servizio in streaming sull’app Sky Go. Il fischio d’inizio è in programma alle 21. A raccontare la sfida su Dazn saranno Pierluigi Pardo e Riccardo Montolivo. Su Sky, invece, Paolo Ciavarraranno curerà la telecronaca, mentre Lorenzo Minotti il commento tecnico.

ROMA-ZORYA LUHANSK, ARBITRA KOVACS: UN SOLO PRECEDENTE

Sarà il romeno Istvan Kovacs a dirigere la sfida. Gli assistenti saranno Vasile Florin Mirenscu e Ovidiu Artene. Andrei Chvulete il quarto uomo. Si ricorda che non è presente il Var, previsto solamente per la finale di Tirana.

Della scorsa stagione l’unico precedente con Kovacs: la vittoria in trasferta del Braga per 0-2 nei sedicesimi di finale di Europa League. Due i precedenti con lo Zorya, nessuno favorevole. Il primo è il pareggio (1-1) contro il Fenerbahce nei gironi dell’Europa League 2016-17; il secondo è di pochi mesi fa: sconfitta per 3-2 contro il Rapid Vienna nel ritorno dei preliminari di Europa League.

LE PROBABILI FORMAZIONI

AS ROMA (3-4-1-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez, Karsdorp, Darboe, Veretout, El Shaarawy; Zaniolo; Abraham, Shomurodov.
A disposizione: Fuzato, Boer, Reynolds, Kumbulla, Vina, Calafiori, Tripi, Diawara, Pellegrini, Mkhitaryan, Zalewski, Bove, Perez, Mayoral.
Allenatore: José Mourinho.
Indisponibili: Spinazzola,  Cristante, Villar.
Diffidati:-
Squalificati:-.

FK ZORYA LUHANSK (4-4-2): Matsapura; Favorov, Vernydub, Imerekov, Snurnitsyn; Zahedi, Cvek, Khomchenovskyi, Buletsa; Lunov, Sayyadamanesh.
A disposizione: Saputin, Zhylkin, Rufati, Gladkyy, Kabaiev, Owusu, Juninho, Alefirenko, Kabakev, Lunyov, Cristian, Alefrienko.
Allenatore: Viktor Skrypnyk.
Indisponibili: Shevchenko, Kochergin.
Diffidati:-.
Squalificati:-.

Arbitro: Kovacs.
Assistenti: Florin Mirenscu-Artene.
IV Uomo: Chvulete.

Trabzonspor-Roma, le probabili formazioni e dove vederla: Smalling out, c’è Ibanez. Rientra Pellegrini, Shomurodov e Viña titolari

Roberto Gentili –  Ci siamo, l’attesa è finita. La Roma è pronta a cominciare la stagione ufficiale. Domani (ore 19:30) si aprirà il sipario sulla formazione di José Mourinho. I giallorossi saranno impegnati nell’andata del playoff di Conference League contro il Trabzonspor.

La formazione turca ha ottenuto il pass per il playoff battendo ai rigori (4-3) il Molde. Un passaggio del turno che sa anche di Roma. Il secondo rigore è stato infatti calciato e realizzato da Bruno Peres, approdato a Trebisonda nel mercato estivo. A fare compagnia all’esterno brasiliano c’è Gervinho. Presenti anche altri giocatori che hanno militato in Italia: Hamsik, Vitor Hugo (ex Fiorentina) e Cornelius, passato in Serie A con le maglie di Atalanta e Parma.

Il Trabzonspor ha debuttato anche in campionato. Esordio positivo quello della formazione di Adbullah Avci che in trasferta ha superato il Malatyaspor per 5-1. Cinque gol, gli stessi messi a segno dalla Roma nell’ultima amichevole. Tornati all’Olimpico davanti ai tifosi, i capitolini hanno infatti superato agevolmente per 5-0 i marocchini del Raja Casablanca.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI TRABZNOSPOR-ROMA

Rispetto alla gara contro la squadra marocchina, José Mourinho cambierà la linea difensiva. Ma non per volontà. Nell’allenamento di ieri Chris Smalling è stato costretto a fermarsi. Il difensore inglese ha riportato una lesione al flessore della coscia sinistra, probabilmente dovuto ad una scivolata nella gara contro il Raja Casablanca. I tempi di recupero sono stimati in minimo due settimane.

La prima versione ufficiale della Roma targata Mourinho sarà dunque composta da Rui Patricio in porta, Karsdorp a destra e Viña a sinistra, che ha debuttato contro il Raja fornendo una buona prestazione. Ad affiancare Mancini al centro della retroguardia ci sarà Ibañez.

Dal centrocampo in su non ci sono invece dubbi. Regia affidata a Cristante e Veretout, mentre sulla trequarti ci sarà un ritorno. Tenuto a riposo nell’ultima amichevole per un fastidio muscolare, capitan Pellegrini è pronto a supportare Shomurodov insieme a Zaniolo – di rientro in un match ufficiale – sulla destra e Mkhitaryan sull’altro versante. Abraham è stato inserito nella lista Uefa per la gara di ritorno, in programma il 26 agosto.

Anche il Trabzonspor cambierà qualche casella in difesa. Davanti a Cakir, il blocco difensivo vedrà infatti Peres posizionarsi a destra al posto di Asan. Il resto della retroguardia sarà costituito da Ié e Hugo, ex Fiorentina, squadra che la Roma incontrerà domenica alla prima di campionato. A centrocampo insieme ad Hamsik ci saranno Ozdemir e Bakasetas, i cui corner sono sempre pericolosi. Davanti l’attacco tutta velocità con Gervinho e Nwakaeme insieme alla punta Djaniny.

TRABZONSPOR-ROMA, ARBITRA JUG: VITTORIOSO L’UNICO PRECEDENTE

Matej Jug sarà l’arbitro di Trabzonspor-Roma. Ad assistere il fischietto sloveno saranno i connazionali Manuel Vidali e Robert Vukar. Il quarto uomo sarà invece Nejc Kajtazovic. A differenza di Champions ed Europa League, in Conference non è presente la Var, che verrà però utilizzata nella finale di Tirana.

Un solo precedente per entrambe le squadre con Jug. Tutte e due hanno incontrato il direttore di gara 40enne nella fase a gironi di Europa League, con esiti però diversi. La Roma nella scorsa edizione quando ha vinto (5-0) il Cluj; il Trabzonspor – in quella del 2019-20 – nella sconfitta (1-0) contro il Getafe.

DOVE VEDERE  TRABZONSPOR–ROMA

L’andata dei playoff di Conference League sarà visibile su Sky. La pay-tv trasmetterà la sfida tra Trabznospor e Roma su tre canali: Sky Sport Uno (canale 201), Sky Sport Football (canale 203) e Sky Sport 24 (canale 251). Gli abbonati potranno inoltre guardare la partita in streaming tramite l’app Sky Go. Il fischio d’inizio è alle 19:30.

LE PROBABILI FORMAZIONI

TRABZONSPOR (4-3-3): Cakir; Peres, Ié, Hugo, Koybasi; Bakasetas, Ozdemir, Hamsik; Gervinho, Djaniny, Nwakaeme.
A disposizione: Kardesler, Asan, Akbulut, Turkmen, Trondsen, Gunduz, Genc, Malli, Akpinar, Parmak, Sari.
Allenatore: Abdullah Avci.
Indisponibili: -.

AS ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio, Karsdorp, Ibanez, Mancini, Viña; Cristante, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan; Shomurodov.
A disposizione: Fuzato, Boer, Reynolds, Kumbulla, Calafiori, Tripi, Diawara, Darboe, Bove, Perez, El Shaarawy, Zalewski, Mayoral.
Allenatore: José Mourinho.
Indisponibili: Villar, Smalling, Spinazzola.


Arbitro: Jug.
Assistenti: Vidali-Vukar.
IV Uomo: Kajtazovic.

Roma-Ajax, le probabili formazioni e dove vederla: Mkhitaryan titolare dietro a Dzeko, c’è Calafiori

Roberto Gentili – Riassaporato il successo in campionato con la risicata ma fondamentale vittoria (1-0) contro il Bologna, la Roma è pronta ad indossare nuovamente l’abito europeo. Forte del 2-1 dell’andata, domani alle 21 la squadra giallorossa ospiterà l’Ajax per il ritorno dei quarti di finale di Europa League. Novanta minuti per ottenere la chiave del paradiso.

Al netto delle assenze, Fonseca calerà tutti gli assi a disposizione. Riposatosi domenica, Pau Lopez riprenderà posto tra i pali. In difesa Cristante sarà al centro, mentre Mancini e l’eroe di Amsterdam Ibanez saranno rispettivamente sul lato destro e sinistro. Assente per squalifica all’andata, Karsdorp andrà sulla fascia destra.

Con Peres squalificato e Spinazzola out per infortunio – occorsogli proprio all’andata – la corsia di sinistra sarà di competenza di Calafiori. In cabina di regina spazio a Veretout e Diawara. Importante novità nel reparto offensivo dove rientrerà dal primo minuto Mkhitaryan. L’armeno – tornato in campo col Bologna – farà coppia con Pellegrini per il supporto a Dzeko.

Recuperi importanti anche per l’Ajax. Ten Hag avrà infatti a disposizione Stekelenburg, ex estremo difensore della Roma. Recupero anche in difesa, dove torna disponibile Schuurs. Ulteriore sospiro di sollievo per ten Hag. Brobbey – assente nella vittoria contro il Rkc Waalwij – ha recuperato dalla contusione alla cosca e sarà a disposizione.

Insieme a Schuurs, a formare la retroguardia saranno Martinez, Klaiber sulla fascia destra e Tagliafico sulla sinistra. A centrocampo Klaassen – autore del momentaneo vantaggio – Alvarez e Gravenberch. In attacco il terzetto Antony, Tadic e Neres.

ARBITRA TAYLOR: GLI UNICI DUE PRECEDENTI SONO NEGATIVI

A dirigere la sfida sarà l’inglese Antony Taylor, il quale sarà assistito da Gary Beswick e Adam Nunn. Il quarto uomo sarà David Coote. Var affidata a Stuart Attwell, Paul Tiernye all’Avar.

I precedenti della Roma con Taylor sono tutt’altro che positivi. Negli unici due incroci sono infatti arrivate due sconfitte: nell’andata degli ottavi di Europa League con il Lione nel 2016-17 (4-2) e contro il Viktoria Plzen (2-1), nella fase a gironi della Champions League 2018-19.

Bilancio positivo invece per l’Ajax. I Lancieri sono stati diretti da Taylor in occasione delle vittorie contro il Paok Salonicco nei preliminari di Champions 2016-17 e nel successo per 1-0 contro il Legia Varsavia, gara valevole per i sedicesimi di finale di Europa League 2016-17.

DOVE VEDERE ROMA-AJAX

La partita tra Roma e Ajax sarà visibile su Sky ai canali Sky Sport Uno (numero 201 del saltelli, 472 e 482 del digitale terrestre) e Sky Sport (252 del satellite). A differenza della sfida d’andata – vinta dai giallorossi in rimonta per 2-1 grazie al pareggio di Pellegrini e alla rete decisiva di Ibanez nel finale – non sarà possibile vedere il match su TV8.

Il canale trasmetterà infatti la Diretta Goal di tutte e quattro le partite. È però possibile vedere il match in streaming. Per farlo basterà collegarsi all’app Sky Go o – in alternativa – acquistare il relativo pacchetto su Now.

LE PROBABILI FORMAZIONI

A.S. ROMA (3-4-2-1): Lopez; Mancini, Cristante, Ibanez; Karsdorp, Diawara, Veretout, Calafiori; Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko.
A disposizione: Mirante, Fuzato, Santon, Villar, Darboe, Ciervo, Milanese, Pedro, Perez, Mayoral.
Allenatore: Paulo Fonseca.
Indisponibili: El Shaarawy, Kumbulla, Smalling, Zaniolo.
Squalificati: Peres.
Diffidati: Villar.

Ajax (4-3-3): Stekelenburg; Klaiber, Schuurs, Martinez, Tagliafico; Klaassen, Alvarez, Gravenberch; Antony, Tadic, Neres.
A disposizione: Scherpen, Kotarski,Rensch, Idrissi, Kudus, Labyad, Brobbey, Traore.
Allenatore: Erick ten Hag.
Indisponibili: Blind, Mazaroui.
Squalificati: Onana.
Diffidati: Tagliafico, Peres, Rensch, Schuurs.

Arbitro: Taylor.
Assistenti: Beswick-Nunn.
IV Uomo: Coote.
Var: Attwell.
Avar: Tiernye.