Le PAGELLE di Roma-Parma: Mkhitaryan non perdona.

Roma’s Italian midfielder Lorenzo Pellegrini (L) celebrates with Roma’s Armenian midfielder Henrikh Mkhitaryan after scoring during the Italian Serie A football match AS Roma vs Torino on December 17, 2020 at the Olympic stadium in Rome. (Photo by Vincenzo PINTO / AFP) (Photo by VINCENZO PINTO/AFP via Getty Images)

(R.Rodio) – I voti e le pagelle di Roma e Parma, dopo il fischio finale della sfida odierna all’Olimpico:

-ROMA-

Mirante s.v. – Compie la prima parata al 67′, piuttosto facile su Karamoh. Praticamente mai impegnato.

Mancini 7 – Sempre più centrale negli schemi di questa squadra. Stringe i denti nonostante un fastidio muscolare nel riscaldamento. Il duello con Inglese è tutto a suo favore.

Cristante 6,5 – Responsabilizzato dalla fascia di capitano e dal ruolo di centrale difensivo, si destreggia senza problemi contro un Parma inerme. Sempre più chiara l’impressione che da libero possa esprimersi meglio che da regista.

Ibañez 7 – Fonseca lo piazza sulle tracce di Gervinho, il brasiliano non trema e mostra tutta la sua esplosività nel fronteggiare l’ex di turno. Peccato per il fastidio al flessore che lo costringe all’uscita. Sarà fondamentale recuperarlo per il Napoli. (53′ Juan Jesus 6 – Mezz’ora abbondante nel suo ruolo ideale. Con l’esperienza e i 3 goal di vantaggio era difficile creare problemi).

Karsdorp 7 – Crescita costante. Corre per 90 minuti ininterrotti sulla fascia destra, dando filo da torcere a Pezzella. L’assist per il 3-0 di Miki è al bacio. Se sta bene è certamente lui il titolare di quella corsia.

Villar 7,5 – Prova scintillante. È impossibile togliergli il pallone, così come vedergli sbagliare un passaggio. Gioca con lucidità gestendo le forze, non lesinando persino qualche contrasto vincente. Forse il regista di cui tanto si parla potrebbe essere già in casa. (80′ Diawara 6 – Il Covid è alle spalle, recupero importante per le rotazioni).

Veretout 6,5 – Il classico motorino, su e giù per il campo. Impeccabile per quantità, meno quando c’è da colpire il Parma. Si divora l’1-0 già nei primi minuti di gioco.

Spinazzola 7 – Smaltito l’infortunio di Genova, torna a fare scorribande sulla sua fascia preferita. Liverani prova ad ingabbiarlo con la doppia marcatura di Osorio e Grassi, ma l’esterno giallorosso guarda sempre avanti, senza paura e con la consueta brillantezza. Manca il poker colpendo una clamorosa traversa. (80′ Bruno Peres s.v. – Fa rifiatare il compagno negli ultimi dieci minuti).

Pedro 6 – Il meno incisivo della domenica giallorossa. Indiscutibile dal punto di vista di corsa e intelligenza, meno impeccabile sul piano della misura. (80′ Pellegrini s.v. – Recuperato last-minute dopo la negatività al tampone. Altra buona notizia per le prossime gare).

Mkhitaryan 8 – Si sobbarca di nuovo il peso e la qualità dell’attacco per l’assenza di Dzeko. E come a Genova esprime tutta la sua genialità calcistica, segnando due reti splendide partendo da trequartista puro. Completo, incisivo e generoso in fase di pressing. Memorabilia.

Borja Mayoral 7 – Si sente bene e lo si nota fin da subito, con movimenti azzeccati e partecipazione costante alla zona offensiva. Segna il vantaggio con un sinistro preciso dopo un taglio perfetto di Spinazzola. Comincia a dimostrare il perché un certo Real Madrid lo abbia lanciato giovanissimo in prima squadra. (65′ C. Perez 6 – Torna ad assaggiare il campo dopo i problemi fisici recenti).

Fonseca 7 – La Roma gira a memoria ed è in piena fiducia. La difesa a 3 è ormai intoccabile e la squadra sa come attaccare e come difendere a dovere. Al di là dei limiti del Parma, la Roma è ormai una delle squadre più forti della Serie A e un merito va anche al suo tecnico. Può non essere considerato un vincente ma per accedere alla prossima Champions può andar bene anche lui. Si sta creando un bel giocattolo.

-PARMA-

Sepe 6; Grassi 5.5, Osorio 4.5 (Brunetta 5), Alves 5.5, Gagliolo 5, Pezzella 5.5 (Iacoponi s.v.); Kucka 4.5 (Kurtic 5.5), Cyprien 5, Sohm 5.5; Gervinho 5 (Karamoh 5.5), Inglese 5.5. All: Liverani 5.

Le PAGELLE di Roma-Cluj: Mayoral si sblocca.

ROME, ITALY – NOVEMBER 05: Borja Mayoral of AS Roma celebrates after scoring the team’s third ‘s goal during the UEFA Europa League Group A stage match between AS Roma and CFR Cluj at Stadio Olimpico on November 5, 2020 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

(R.Rodio) – I voti e le pagelle assegnate ai calciatori di Roma e Cluj, dopo la sfida di stasera all’Olimpico:

-ROMA-

Pau Lopez 6 – Due buoni interventi nel primo tempo, un’incertezza in uscita nella ripresa. La sua gara è tutta qui.

Fazio 6 – Nonostante la caratura scarna degli avversari si concede un paio di ‘regali’ nel primo tempo. Per il resto gestisce con esperienza.

Ibañez 7,5 – I 22 anni da compiere fra pochi giorni non rendono giustizia alla sua disinvoltura e tranquillità. Gioca da veterano, tra interventi impeccabili ed uscite palla al piede davvero eleganti. Impreziosisce il tutto con la frustata vincente del 2-0. (62′ Smalling 6,5 – Entra per mettere minuti sulle gambe, dando ancor più sicurezze al reparto).

Kumbulla 6,5 – Concreto ed efficace. Non lo si sente e quasi non lo si vede, ma la sua presenza matura è un gran beneficio per la difesa romanista. Bene anche in impostazione.

Bruno Peres 7 – Quando c’è da criticarlo è giusto farlo, così come è dovuto rendergli onore dopo la prova convincente odierna. Il brasiliano banchetta sulla corsia destra e sforna due assist vincenti. Quando gioca totalmente nella metà campo avversaria è più che utile.

Villar 6,5 – Parte da mezzala ma si muove su tutto il fronte mediano. Mostra di avere visione di gioco e delicatezza di piede, meno brillante quando invece deve giocare in verticale. Va rivisto su palcoscenici più probanti.

Cristante 6 – Se la cava, ma è il meno brillante del centrocampo. Quando è pressato va troppo spesso in confusione, ma l’errore è di fondo: l’ex Milan non è un regista o un metronomo. Costretto a questi compiti fa quello che può. (74′ Milanese 6,5 – Uno dei tanti talenti a disposizione della Primavera di De Rossi. Al debutto assoluto regala a Pedro il pallone giusto per il 5-0).

Veretout 7 – Sulla sinistra costituisce un asse letale in tandem con Spinazzola, entrando in prima persona nelle prime tre reti giallorosse. Il suo corner perfetto da il là alla rete di Ibañez. (46′ Pellegrini 6,5 – Nella ripresa i ritmi si abbassano e lui può giostrare con maestria e sicurezza in mezzo al campo. Unica sbavatura un mezzo fallo da rigore non segnalato dall’arbitro Jug).

Spinazzola 7 – Solo un tempo per asfaltare sulla corsia mancina il Cluj. Pronti, via ed è subito assist vincente per Mkhitaryan. La solita arma letale per velocità e tecnica. (46′ Juan Jesus 6 – Piazzato a sorpresa come esterno di centrocampo, mantiene la posizione senza eccedere).

Mkhitaryan 6,5 – Segna di testa in apertura, poi si limita all’ordinaria amministrazione. Tocchi geniali ma anche qualche sbavatura di troppo sulla trequarti. (46′ Pedro 6,5 – Mentalità vincente. Gioca al piccolo trotto ma cerca assiduamente il gol, che arriva con un bel diagonale mancino).

Borja Mayoral 7 – Gran passo in avanti rispetto alle prime due gare di coppa. E’ nel vivo del gioco, cambia spesso posizione e si diletta anche nella protezione del pallone stile Dzeko. La doppietta odierna è solo il punto di partenza della sua carriera romanista.

All. Fonseca  7 – Questa volta rispetto al CSKA ottiene il massimo con il minimo sforzo. Tutto fila nel verso giusto tra turn over e risultato largo. Risparmia Dzeko, Mirante e Karsdorp per 90′ (oltre allo squalificato Mancini) e centellina l’impegno degli altri titolari. La Roma è troppo più forte del Cluji ed è brava ad indirizzare subito il match. L’unica perplessità riguarda l’utilizzo di Cristante con quelle funzioni di regista in palleggio.

-CLUJ-

Balgradean 5; Susic 4.5 (Latovlevici s.v.), Manea 5.5, Ciubotariu 5, Camera 4.5; Hoban 5; Rondon 5 (Joca s.v.), Djokovic 6, Itu 4.5 (Paun 5), Deac 5 (Pereira 5); Debeljuh 5 (Carnat 5.5). All: Petrescu 5.

Le PAGELLE di Milan-Roma: Difesa ballerina. Dzeko, solita zampata. Pellegrini, su la testa

(R.Rodio) – I voti e le pagelle assegnate ai calciatori di Milan e Roma, dopo lo scontro diretto di San Siro:

-MILAN-

Tatarusanu 5; Calabria 7, Kjaer 7, Romagnoli 6, T.Hernandez 6; Bennacer 6, Kessie 6; Saelemaekers 6.5 (Castillejo 5.5), Calhanoglu 6.5, Leao 7.5 (Krunic 5.5); Ibrahimovic 7. All: Pioli 6

-ROMA-

Mirante 6,5 – Nonostante le tre reti subite si fa sempre trovare pronto. Gestisce la difesa meglio di Pau Lopez e se la cava egregiamente con almeno tre respinte decisive. Mai in difficoltà.

Ibañez 5,5 – Istinto e sregolatezza. Non commette errori fatali, ma mostra leggerezze imperdonabili a certi livelli. Poco brillante nelle prime due reti del Milan, quando esce in ritardo su Leao non aiutando il terzino di turno in difficoltà.

Mancini 5,5 – Scelto a sorpresa come centrale della linea a tre, forse per fare a spallate con un certo Ibrahimovic. Dimostra però di non avere la stoffa per guidare la retroguardia. Il (presunto) fallo da rigore è più una compensazione di Giacomelli, dunque impossibile fargliene una colpa.

Kumbulla 6 – Prova lacunosa in difesa, come per i suoi compagni di reparto. Ma ha il merito di trovare un’altra zampata vincente, quella del 3-3 definitivo. Si perde Ibra nell’occasione del vantaggio rossonero.

Karsdorp 5,5 – Le qualità tecniche e fisiche ci sono. E le mostra con un discreto primo tempo in fase difensiva, nell’atto di limitare Theo Hernandez. Il problema è la condizione atletica, insufficiente come la scarsa attenzione sulle accelerazioni di Leao. (66′ Bruno Peres 5,5 – Entra lui e Theo Hernandez inizia a scatenarsi. Casualità?)

Pellegrini 6,5 – Finalmente una prestazione verace del numero 7. Primo tempo quasi sontuoso, tra tocchi intelligenti e convinzione nei contrasti. Suo il corner che manda Dzeko in gol. Cala nella ripresa ma i suoi sono passi avanti confortanti. (76′ Cristante 5,5 – Gli si chiede freschezza in mediana, ma finisce per fare confusione).

Veretout 5,5 – Alla Roma manca oggi la sua vivacità e brillantezza in mezzo al campo. Nel primo tempo non trova mai la posizione e si perde i movimenti di Calhanoglu tra le linee. Meglio nella ripresa, con la solita freddezza sul rigore del 2-2. Ci si aspettava di più dopo il ‘riposo’ a Berna. (86′ Villar s.v. – Melina e poco altro).

Spinazzola 5 – La vera mancanza odierna della Roma riguarda le sgroppate dell’esterno sinistro. Imbrigliato da un Calabria in versione ‘deluxe’, non riesce mai a saltare l’uomo né a far partire cross interessanti in area. Assente pure in qualche chiusura difensiva.

Pedro 6,5 – Il vero trascinatore della squadra in attacco. Gioca 90 minuti pur avendone meno sulle gambe e perde di lucidità nel finale, ma è ispirato e tatticamente utile. L’unica pecca? Qualche imprecisione nell’ultimo passaggio.

Mkhitaryan 6 – Primi 45′ anonimi, ripresa di maggior livello. Si muove tanto anche se è poco lucido in fase conclusiva. La sua accelerazione improvvisa da il là all’azione del rigore del 2-2 momentaneo.

Dzeko 6,5 – Solito lavoro sporco, condito da un gol pesante. Il duello con Kjaer è da palati fini, con il bosniaco che non fa affatto una brutta figura. Sull’1-1 deve ringraziare l’uscita a farfalle di Tatarusanu, ma è bravo a sovrastare Romagnoli. Attaccatissimo alla causa.

all. Fonseca 6 –Bene la reazione mostrata dopo i tre svantaggi. La squadra va sotto e rimonta sempre senza mollare un centimetro. Il gioco a tratti è anche piacevole e mostra i lati qualitativi di una rosa corta ma con buoni picchi. C’è però un grosso asterisco sulla fase difensiva, che affonda le radici a tempi ormai lontani. La zona sulle palle inattive, pur se condivisa con la maggior parte delle squadre, non si addice alle caratteristiche dei difensori della Roma. L’anno scorso con Juventus, Inter e Fiorentina sei stato puntualmente punito, questa sera hai scoperto il fianco al Milan che poteva segnare da angolo in almeno 3 o 4 occasioni. Il problema non è l’errore ma il perseverare. Un rimedio sarà sicuramente il recupero di Smalling, ma dopo 15 mesi di lavoro magari anche un passaggio a uomo non sarebbe poi così male.

L’ARBITRO – Giacomelli 2 – Come i rigori inventati. Protagonista, ma chi glielo ha chiesto?

Le PAGELLE di H. Verona-Roma: Spinazzola ad alta velocità. Pedro, prime perle. Diawara farraginoso

(R.Rodio) – Ricomincia il campionato e così anche le nostre pagelle: ecco i voti assegnati ai calciatori di Verona e Roma dopo il match del Bentegodi terminato 0-0:

-HELLAS VERONA-

Silvestri 6.5; Cetin 6, Gunter 6.5 (Ruegg s.v.), Empereur 6 (Lovato 6.5); Faraoni 6.5, Danzi 6, Veloso 6.5, Dimarco 6; Tameze 6 (Barak 6), Tupta 5 (Zaccagni 6); Di Carmine 5.5 (Ilic s.v.). All. Juric 6.

-ROMA-

Mirante 7 – Fonseca sceglie la sua esperienza per difendere la porta giallorossa. Ci mette il gambone e salva il gol fatto di Tameze. Dignitosissimo numero uno.

Mancini 6 – Tosto ma ancora troppo falloso. Ci mette sempre il fisico e ingaggia bei duelli con Di Carmine prima e Zaccagni poi.

Cristante 6 – Nel complesso positivo il suo apporto da difensore centrale. Rischia di compromettere la prova lasciando completamente solo Di Carmine nel finale, che però grazia la Roma. Encomiabile per impegno, ma la squadra ha bisogno di un centrale vero e proprio.

Ibañez 6 – La sua velocità è molto importante per il reparto ma deve capire fino a che punto spingersi con le giocate. A volte parte palla al piede alla carica dimenticandosi del ruolo che ricopre. Se disciplinato può togliere soddisfazioni.

Karsdorp 6,5 – Zittisce gli scettici con una prova positiva a tutto tondo. Tira fuori due chiusure difensive determinanti e tecnicamente dimostra di poter giocare a certi livelli. Bello il duello ingaggiato con Dimarco. Peccato che le sue fibre muscolari tendano, come oggi, troppo spesso a frenarlo sul più bello. (72′ Santon 6 – Onesto finale di gara, buoni anticipi difensivi e qualche cross fuori misura).

Diawara 5 – È il regista della squadra ma gioca come un terzino. Tocchi semplici e quasi spesso a due metri in orizzontale. Mai una fiammata, mai un’intuizione. Quel ruolo deve dare il quid alla squadra per elevarsi ma se la qualità non c’è diventa un bel problema. Analizzando la squadra forse la prima necessità è proprio lì in mezzo. Torreira cercasi. (88′ Villar s.v. – Pazzesco che il miglior romanista del precampionato venga gettato nella mischia solo per un paio di minuti).

Veretout 6 – Stasera meno qualità e più quantità. Gli tocca fare a sportellate contro la mediana del Verona. Pericoloso solo su un calcio di punizione che Silvestri neutralizza senza affanni.

Spinazzola 7,5 – Di gran lunga il migliore in campo. Si divora spesso e volentieri Faraoni, tiene da padrone la fascia e regala assist invitanti, che però Mhkitaryan e Pedro non sfruttano. La volée sulla traversa nel finale ricorda un Candela d’annata.

Pellegrini 6 – Lievi segnali di leadership. Gioca un buon primo tempo, trovando trame interessanti sullo stretto. Nella ripresa, prima di uscire stremato, sfiora il colpaccio con un destro a girare. (78′ Kluivert 6,5 – Entra bene e dimostra voglia di fare con un paio di sgroppate da manuale. Poteva servire anche prima).

Pedro 6,5 – La qualità è superiore e si vede nel debutto in Serie A dell’ex Chelsea. Nonostante non giocasse 90′ da tempo, dimostra di essere una spina nel fianco. Corre, dribbla e sfiora il gol, ma manca di lucidità. Quando sarà al top ne farà vedere delle belle.

Mkhitaryan 6 –  La sintesi tra un 5 per la precisione e un 7 per la vivacità. Da falso nueve dimostra di poter essere attivo e pericoloso, ma non sfrutta le occasioni capitate negli ultimi 16 metri. Sarà tutt’altra storia con un riferimento offensivo a dargli manforte.

all. Fonseca – La scelta di portare Dzeko in panchina con l’idea di non poterlo schierare già di per sè lascia perplessi. Buona la proposta di gioco con palla a terra e fraseggio stretto con i pesi leggeri davanti. Quando il ritmo si mantiene alto il Verona soffre la qualità tecnica espressa, purtroppo però manca un pizzico di precisione. Inspiegabile iniziare le sostituzioni al 72’ vista la possibilità di effettuarne 5 e con mezza squadra sulle gambe. Diawara, tra i peggiori in campo, lascia il campo troppo tardi a Villar, uno dei più brillanti in questa pre-season. Al di là della punta e dei rinforzi sul mercato c’è la sensazione che qualcosa debba migliorarla anche il mister. Quando il piano A non funziona, non esiste un piano B in corso d’opera. Non brillantissimo nelle letture durante il match e spesso troppo silenzioso.

Zaniolo ha deciso: lunedì l’operazione in Austria

AS Roma Italian midfielder Nicolo Zaniolo celebrates after scoring during the UEFA Champions League round of 16, first leg football match AS Roma vs FC Porto on February 12, 2019 at the Olympic stadium in Rome. (Photo by Andreas SOLARO / AFP) (Photo credit should read ANDREAS SOLARO/AFP via Getty Images)

Si era voluto prendere qualche giorno di tempo per riflettere su quando e dove effettuare l’operazione Nicolò Zaniolo, ancora molto scosso dopo la rottura del legamento crociato sinistro. Come riporta l’emittente satellitare, il 22 giallorosso ha scelto l’Austria, più precisamente Innsbruck dal prof. Christian Fink, nella stessa clinica dove si sono già operati Chiellini e Demiral per lo stesso problema. L’operazione sarebbe già in programma per lunedì prossimo, mentre domani la famiglia comunicherà ufficialmente la decisione scartando definitivamente gli Stati Uniti, in particolare Pittsbourgh, e soprattutto Villa Stuart. 

Fonte: Sky Sport

FROSINONE-ROMA 1-4: i giallorossi la risolvono con un poker nel primo tempo. Bene Mkhitaryan e Karsdorp

Henrikh Mkhitaryan Roma celebrates after scoring a goal. Roma 15-09-2019 Stadio Olimpico Football Serie A 2019/2020 AS Roma – US Sassuolo Photo Antonietta Baldassarre/ Insidefoto PUBLICATIONxNOTxINxITA AntoxBaldassarre

Buono anche il secondo test stagionale per la Roma, che dopo il successo sulla Sambenedettese, batte anche il Frosinone di Alessandro Nesta. Un successo che matura tutto nel primo tempo. A sbloccarla è Karsdorp dopo un buon uno-due con Pellegrini. Poco dopo arriva il raddoppio di Under servito da un gran verticale di Mancini. Pellegrini prima e Mkkhitaryan poi completano il poker. Nella ripresa inutile la rete di Dionisi. Buon test per gli uomini di Fonseca: ancora buone indicazioni da Karsdorp. Bene anche Mkhitaryan, in campo tutti i 90 minuti, e Pellegrini. Nel secondo tempo ingresso vivace di Perotti che si è dato un gran da fare.

FROSINONE-ROMA 1-4 (14′ Karsdorp, 17′ Ünder, 36′ Pellegrini, 44′ Mkhitaryan, 55′ Dionisi)
FROSINONE (3-5-2): Bardi; Brighenti (60′ Ghazoini), Ariaudo (46′ Szyminski), Capuano (46′ Krajnc); Salvi (46′ Zampano), Tribuzzi, Maiello (60′ Errico), Vitale, D’Elia (72′ Giordani); Ciano (46′ Trotta), Ardemagni (46′ Dionisi, 68′ Tonetto).
A disp: Iacobucci, Marcianò, Bastianello, Beghetto, Coccia, Santarpia.
All. Alessandro Nesta

ROMA:
(3-4-2-1): Pau Lopez (46′ Mirante); Mancini (68′ Trasciani), Cristante, Ibanez (60′ Juan Jesus); Karsdorp (60′ Santon), Diawara (60′ Villar), Veretout (68′ Seck), Calafiori (68′ Bouah); Cengiz (68′ Antonucci) , Pellegrini (68′ Perotti); Mkhitaryan.
A disp: Boer.
All. Paulo Fonseca
Arbitro: Davide Di Marco

UFFICIALE: Olsen si trasferisce all’Everton in prestito per una stagione

Robin Olsen è un nuovo giocatore dell’Everton. Ad annunciare l’arrivo del portiere svedese  è lo stesso club di Liverool tramhttps://twitter.com/officialasroma/status/1313240322076532736?s=21ite un post pubblicato sul profilo Twitter ufficiale del club. Anche la Roma ha annunciato la cessione dell’estremo difensore in prestito fino al 30 giugno 2021.

Roma, i Friedkin in città nel prossimo weekend

Dan Friedkin, nuovo proprietario della Roma

Ieri è stato il giorno del primo test del nuovo corso (4-2 alla Sambenedettese), la settimana che si aprirà potrebbe essere quella dell’arrivo a Roma dei nuovi proprietari del club giallorosso. Dan Friedkin e suo figlio Ryan, dopo gli impegni in giro per l’Europa tra Milano, Zurigo e Londra, sono pronti a sbarcare nella Capitale. Stando alle ultime indiscrezioni il loro arrivo a Roma è previsto nel prossimo weekend. Non è stata invece ancora organizzata una conferenza stampa a Trigoria per la presentazione ufficiale.

Fonte: La Repubblica

Il D-Day della Roma: lunedì c’è Friedkin

As Roma’s US President Thomas Daniel Friedkin, wearing a face mask, looks on before the Italian Serie A football match Roma vs Benevento at Olympic stadium in Rome, on October 18, 2020. (Photo by Tiziana FABI / AFP) (Photo by TIZIANA FABI/AFP via Getty Images)

(A. AUSTINI) – La nuova Roma nasce di lunedì. E pazienza che sia il giorno 17 del mese: quel numero porta sfortuna solo nella tradizione italiana. Parlerà ancora americano, invece, il club giallorosso che tra quattro giorni vedrà consumarsi il passaggio di consegne tra Pallotta e Friedkin: appuntamento fissato per il closing presso lo studio legale Chiomenti di Roma, in via Ventiquattro maggio a due passi dal Quirinale, alla presenza di un notaio ma non di acquirente e venditore che saranno rappresentati, con tanto di procura firmata, dai rispettivi avvocati.

La delegazione di Friedkin si muoverà con qualche giorno d’anticipo verso Londra, dove verranno sistemate le ultime carte. Già presente Ryan, arrivato in Europa giorni fa: è l’uomo destinato a gestire il club in Italia. Sia lui sia papà Dan non vedono l’ora di sbarcare nella Capitale ma devono fare i conti con le restrizioni per i viaggi degli americani in Italia causa Covid-19. Modi e tempi si troveranno rapidamente, intanto stanno per diventare i proprietari: nomineranno subito 7 amministratori (tra cui il banchiere romano Barnaba) e completeranno il nuovo cda nell’assemblea che sarà convocata presumibilmente a ottobre.

L’Opa sulle azioni in Borsa è  un passaggio necessario, il delisting un altro probabile, ma la stretta attualità prevede tante cose tra cui il calciomercato. Per il momento se ne occupano il CEO Fienga e De Sanctis, che fa le veci di un direttore sportivo che non c’è più. Il casting di Friedkin è già in corso, da registrare un contatto con Ramon Planes del Barcellona, ma non si può escludere nessuna ipotesi. Neppure quella che siano Fienga e De Sanctis a  completare questo mercato.

Al momento stanno valutando alcuni possibili affari, tipo lo scambio Torreira-Diawara con l’Arsenal: difficile ma non impossibile, magari inserendo anche Kluivert nella trattativa. Cedere resta la vera urgenza della Roma, perché la rosa è diventata extralarge e i costi a bilancio sono mostruosi per un club che non giocherà la Champions per il secondo anno di fila. Mentre il Cagliari è pronto a prendersi Juan Jesus, il Celtic ha chiesto in prestito Olsen e vuole che la Roma paghi parte dell’ingaggio: risposta negativa per ora. L’Atalanta è pronta a presentare un’offerta per Florenzi, valutato non meno di 15 milioni dalla Roma e seguito anche dalla Fiorentina. Ma il suo ingaggio non è alla portata. Smentito invece un assalto della Juventus a Dzeko: per il momento non esiste trattativa, a prescindere dall’eventuale scambio Under-Milik con il Napoli.

Fonte: Il Tempo