FIFA 22, la review di Smalling 86 “Road to the Final” della Conference League

(Federico Sereni) – Ormai una settimana fa è uscito un nuovo evento su FIFA 22 denominato “Road to the Final“. Sono tutte quelle carte che sono ancora in gioco nelle Coppe Europee negli scontri ad eliminazione diretta. Per qualcuno che ha partecipato agli spareggi di Europa e Conference League il percorso è già terminato, per gli altri c’è ancora tempo.

COME FUNZIONA LA CARTA

E’ una carta dinamica, quindi il suo overall può salire grazie ai risultati della squadra. Per quanto riguarda la Champions League un punto per la prima vittoria dopo il lancio dell’evento, e via via per ogni passaggio del turno fino ad arrivare ad un +2 per chi alza il trofeo. Stesso trattamento per Europa e Conference League con un cambiamento: chi ha passato il turno degli spareggi non ha ricevuto nessun upgrade, ma soltanto qualora avesse vinto la partita, come detto, dopo il lancio della campagna.

ROMA PROTAGONISTA

Non poteva mancare assolutamente una carta della Roma che in Conference League (ottavo di finale contro il Vitesse) può dire nettamente la sua. Chi prende questa versione è Chris Smalling, uno dei giocatori più rappresentativi ed importanti della rosa. 86 di valutazione e la possibilità di diventare un vero punto di riferimento per chi usa la Serie A, magari affiancato ad Ibanez e Spinazzola e le loro versioni speciali. E’ una versione nettamente competitiva che ha soltanto un difetto: l’accelerazione. Contro attaccanti rapidi e che scattano in profondità dobbiamo “prenderlo” e farlo indietreggiare altrimenti andremo contro gol certo. Quindi è consigliabile usarlo in una difesa bassa, attendista e sfruttare le sue grandi doti di fisico e stazza. E’ buono anche il passaggio con 80 di corto e 78 di lungo. Decisamente al top anche la freddezza, questo aiuterà a non fargli sbagliare i passaggi.

CONCLUSIONI

Sul mercato si trova praticamente a prezzo di scarto. Si può prendere per 18mila crediti scarsi e, pensando in prospettiva, è un investimento che possiamo fare anche vedendo alla compravendita. Sicuramente il prezzo schizzerà se la Roma dovesse fare risultato col Vitesse. Lo stile intesa da mettere è naturalmente “ombra” che andrà a limare i difetti nella velocità. E’ un giocatore da provare, anche pensado alla carta “What If” dello scorso anno che era molto competitiva.

Conference League, sarà Vitesse-Roma: tutto sul club olandese satellite del Chelsea

Vitesse (LaPresse)

(Keivan Karimi) – Un sorteggio positivo sulla carta. Di certo alla Roma poteva andare peggio: negli ottavi di finale di Conference League è riuscita ad evitare spauracchi come Leicester City o Olympique Marsiglia.

Sarà il Vitesse l’avversaria dei giallorossi nel prossimo turno della neonata competizione europea. Andata il 10 marzo in Olanda, ritorno previsto per il 17 allo stadio Olimpico.

Ma scopriamo qualcosa in più sulla futura rivale dei giallorossi di Mourinho. Il Vitesse è un club della Eredivsie olandese. La città di provenienza è Arnhem, nel Basso Reno, a pochi chilometri dal confine con la Germania.

Il club giallo-nero è guidato da Thomas Letsch, tecnico tedesco di scuola Red Bull. Ha infatti lavorato la fianco di Ralf Rangnick nello staff del Salisburgo. Prima di guidare il Vitesse ha anche allenato l’Austria Vienna per una stagione.

La società di Arnhem è nota a livello internazionale per essere club ‘satellite’ del Chelsea di Roman Abramovich. Nel 2010 il Vitesse fu acquistato dal magnate georgiano Merab Jordania, grande amico dell’imprenditore russo. Da quel momento nacque ufficialmente una partnership tra le due squadre, che consente al Vitesse di prendere in prestito e crescere diversi talenti del vivaio Chelsea. Basta sapere che nelle fila olandesi sono passati calciatori del calibro di Matic, Mount, Piazon, Musonda e Traoré.

Il Vitesse è attualmente 6° nella classifica del massimo campionato olandese. Si schiera solitamente con un 3-4-1-2 piuttosto offensivo, ma in tempi recenti Letsch ha sperimentato anche la difesa a quattro. I dati parlano di una formazione cinica e non sempre attenta in difesa. A parte la vittoria per 6-1 sul Cambuur, i giallo-neri hanno sempre battuto le avversarie di misura, subendo invece tanti gol nelle 8 sconfitte stagionali.

Gli olandesi sono tra le rivelazioni della Conference League 2021-2022. Nella fase a gironi hanno fatto meglio del Tottenham di Conte (battuto in casa 1-0). Nei sedicesimi hanno avuto la meglio del Rapid Vienna, perdendo in Austria 2-1 e vincendo poi 2-0 al ritorno in casa.

A detta di tutti la stella della squadra è Lois Openda, centravanti belga classe 2000 autore di 16 reti ufficiali sinora. Tra i calciatori da tenere d’occhio c’è anche il suo collega Adrian Grbic, attaccante austriaco, il difensore e capitano Danilho Doekhi e il fantasista Yann Gboho in prestito dal Rennes.

La formazione tipo del Vitesse:

(3-4-1-2) Houwen; Rasmussen, Bazoer, Doekhi; Dasa, Tronstad, Domgjoni, Wittek; Gboho; Openda, Grbic.

Vitesse: calcio offensivo, gioventù e freschezza. Tutto sul prossimo avversario della Roma in Conference League

(Federico Sereni) – Sorteggio di Conference League che sorride alla Roma.  L’urna di Nyon ha infatti regalato alla squadra di Mourinho la sfida europea contro il Vitesse. Evitati dunque i possibili pericoli Leicester, Marsiglia e Psv oltre all’incubo Bodo/Glimt che avrebbe riafforato brutti ricordi. La gara di andata sarà il 10 marzo ad Arnhem, il ritorno è programmato invece il 17 marzo a Roma. Nessun precedente con la squadra, ma ci sono diversi confronti con club olandesi in cui appare un dato che fa ben sperare: la Roma ha sempre superato il turno nella fase a eliminazione diretta in 3 precedenti contro squadre olandesi in competizioni UEFA. Parliamo dei match contro PSV negli ottavi di finale Coppa delle Coppe 1969/70, contro Feyenoord nei sedicesimi Europa League del 2014/15 e contro l’Ajax nei recenti quarti di finale di Europa League. 

LA SOCIETÀ

La squadra olandese ha sede, come detto, nella città di Anrhem, città di circa 159 mila abitanti, sul Basso Reno, fondata nel comune della Gheldria, al confine con la Germania. Da diversi anni la società è di proprietà russa. Il club è stato rilevato nel 2010 prima dall’imprenditore georgiano Merab Jordania, vicino a Roman Abrahamohovic. Successivamente la proprietà è passata nelle mani del russo Alexander Chigirinsky, che a sua volta ha ceduto a Valeri Alexandrovich Ojf, oligarca russo di origini ucraine, nato a Odessa. La vicinanza con Abrahamovich e il Chelsea è sopravvissuta nel corso nel tempo, tanto che diversi trasferimenti si sono presentati. Nel club olandese sono transitati giocatori del calibro di Van Ginkenl, Mason Mount, Nemanja Matic. La proprietà russa diventa argomento importante soprattutto per il difficile momento che stiamo vivendo in Europa: Ojf al momento può recarsi liberamente in Olanda e la società proprio ieri ha comunicato che la situazione non dovrebbe sconvolgere la vita del club. Rimane l’imprevedibilità del momento e del conflitto che sta attraversando l’Ucraina per mano della Russia.

L’AVVERSARIO: FILOSOFIA, ALLENATORE E MOMENTO DI FORMA

Il Vitesse occupa attualmente il sesto posto in classifica in Eredivise a distanza di cinque punti dalla quinta posizione occupata dal Twente. La squadra allenata dal tedesco Thomas Letsch, non vive di un ottimo momento di forma: sono tre le sconfitte nelle ultime cinque giornate di campionato; in totale ha collezionato undici successi in ventritrè giornate. Risultati piuttosto altalenanti dunque, anche in Conference dove però è riuscita a passare il turno a danno del Rapid Vienna. Durante i gironi sorprese la vittoria del club olandese nel proprio stadio, il GelreDome, contro il Tottenham dell’allora allenatore Nuno Espirito Santo: un 1-0 che aiutò la squadra a prendersi la seconda posizione in classifica grazie anche alla partita persa a tavolino dagli Spurs per non aver giocato il match contro il Rennes causa positivi al Covid nel gruppo squadra.

Il tecnico Letsch, ex Salisburgo e Austria Vienna, è stato capace di condurre la squadra al quarto posto e alla finale di Coppa D’Olanda nello scorso campionato. La filosofia di gioco ricalca spesso i dettami di gioco dell’universo Red Bull: un 4-3-3 che si può facilmente adattare ad un 3-4-1-2 che fa leva sulla gioventù dei ragazzi in campo. L’età media della rosa è, infatti, di 23 anni in cui fanno eccezione Hajek di 30 anni e Ali Dasa di 29, mentre tutti gli altri under 27. Dunque la poca esperienza può diventare un fattore per il passaggio del turno soprattutto nel doppio confronto.

La formazione tipo (3-4-1-2): Schubert; Doekhi, Bazoer, Rasmussen; Eli Dasa, Tronstad, Bero, Wittek; Gboho; Openda, Grbic.

LE STELLE

Diversi i giocatori interessanti nel Vitesse, dove spiccca il nome di Loïs Openda, attaccante ventiduenne capace di segnare 11 reti in campionato e 3 in Conference League. Il belga, classe 2000, è arrivato in prestito dal Club Brugge e in totale ha messo a segno 16 reti in tutte le competizioni. Occhio al carattere: tende ad accendersi facilmente. Da tenere d’occhio anche al numero 10, Riechedly Bazoer, difensore centrale ex PSV e Ajax.

Nella formazione il tecnico tedesco può contare anche su alcune ex conoscenze del calcio italiano, in particolare i due danesi Nikolai Baden Frederiksen e Jacob Ramsussen. L’attaccante, arrivato a titolo definitivo la scorsa estate dalla Juventus, ha collezionato in questa stagione già 10 gol in 35 presenze tra tutte le competizioni. Il difensore invece è attualmente in prestito dalla Fiorentina, che lo aveva preso dall’Empoli nel 2019.

Roma salvata dai “canterani”. Non solo mercato, le soluzioni possono arrivare anche dall’interno

Bove (LaPresse)

(Keivan Karimi) – La stagione deludente della Roma può essere salvata dai giovani del vivaio? La risposta probabilmente è no, perché per fare il salto di qualità ogni squadra ha bisogno di uomini forti, d’esperienza e capaci di infondere leadership.

Ma Roma-Verona 2-2 di ieri sera certamente ha fatto intendere come la Primavera di Alberto De Rossi ed i ‘canterani’ fuoriusciti negli ultimi anni rappresentano delle risorse da non snobbare.

Christian Volpato, trequartista italo-australiano classe 2003 ed Edoardo Bove, centrocampista romano del 2002, hanno salvato la Roma di Mourinho da un clamoroso k.o. che avrebbe aperto una crisi profondissima. Senza dimenticare l’italo-polacco Nicola Zalewski e il tanto vituperato Felix Afena-Gyan, ieri criticato ma pur sempre un giovanissimo dalle doti non comuni.

Ragazzi di talento, ma soprattutto con la personalità e la sfrontatezza giusta. Zalewski, Volpato e Bove sono stati messi in campo come mosse della disperazione, si sono invece rivelate pedine ideali per dare vivacità e pericolosità ad una Roma che per 45 minuti sembrava in balia dell’Hellas, neanche stesse giocando contro il Barcellona di Messi e Guardiola.

E proprio dal Barça la Roma dovrebbe prendere spunto. Una squadra dal blasone infinito, ma aiutata spesso dai prodotti del glorioso vivaio. Senza fare dietrologia, basta vedere oggi come Xavi stia risollevando le sorti dei catalani dando fiducia ai vari Pedri, Gavi, Nico Gonzalez o Ansu Fati. Talenti ‘millennials’ con quel quid in più per poter rappresentare già scelte sicure.

Roma storicamente ha tirato fuori pezzi pregiati dai vivai. Capitani come Di Bartolomei, Giannini, Totti e De Rossi. Ma anche tanti ragazzi che hanno comunque svolto una carriera onorevole, da Petruzzi a D’Agostino, passando per Okaka, Politano o Caprari (anche ieri tra i migliori del Verona).

Nessuno chiede a Mourinho di far fuori i titolarissimi e far giocare mezza Primavera. Bensì alla dirigenza di guardare un po’ di più tra le mura di Trigoria. Andare a spendere milioni per cartellini ed ingaggi esosi lontano dai confini italiani per calciatori ‘normali’ è una scelta antiquata e poco saggia. Perché un ragazzo entusiasta come Bove o dalle qualità futuristiche come Volpato non può prendere il posto di un Maitland-Niles o di un Carles Perez qualsiasi?

Il talent scout di Volpato: “Sono entusiasta e felice. Molto fiero di lui”

Roberto Gentili – I giovani in soccorso della Roma. Per rinfoltire la squadra – 9 gli assenti – soprattutto però per conquistare il pareggio. Sotto di due gol a fine primo tempo, Mourinho ha messo in campo Veretout e Zalewski, poi raggiunto in campo da altri due giovani: Volpato e Bove. È loro la firma sul risultato ottenuto contro il Verona. Il gioiello italo-australiano ha accorciato le distanze con un tiro di sinistro di prima intenzione, l’azzurro ha fissato il pareggio con un intelligente tiro sul primo palo che ha sorpreso Montipò.

In estasi l’Olimpico, ma in particolar modo Tony Basha, colui che ha scoperto per primo il talento di Volpato con l‘Australasian Soccer Academy. Queste le sue parole. “Sono molto felice e fiero di lui. È arrivato alla Roma grazie a Fabrizio Piccareta (ex allenatore dell’Under 17 giallorossa, ndr). Tutto si deve a lui e a Beppe Stasio”.

Nell’intervista post partita, Volpato – visibilmente emozionato – ha ammesso come il ruolo che più gli si addice è quello di trequartista. Dello stesso avviso Basha: “Mi piace come trequartista, anche come ala. È però un ottimo 10“.

Volpato aveva già esordito in Serie A scendendo in campo nei minuti finali contro l’Inter. Sia oggi che con i nerazzurri, in tribuna c’era Francesco Totti, quest’oggi all’Olimpico anche con Daniele De Rossi.

 

Roma-Verona, sfida con vista Europa

Francesca Palmeri –  La 26° giornata di campionato vede contrapposte Roma e Verona. Dopo il pareggio trovato domenica nel finale di partita contro il Sassuoloi capitolini hanno bisogno di ritrovare la lucidità e tornare a vincere. Il bilancio non è comunque dei peggiori: 2 vittorie e 2 pareggi nelle ultime quattro sfide in Serie A. Esiste però un qualcosa che va oltre il semplice risultato, ovvero la prestazione. I giallorossi devono tornare a convincere allenatore e tifosi. Nonostante le numerose assenze9 in totale, la Roma ha tutte le carte in regole per provare a battere il Verona. Nonostante la squadra che sembra essersi bloccata, lo Stadio Olimpico sarà nuovamente sold-out con la capienza ridotta al 50%. Dalla prossima giornata casalinga che si giocherà il 5 marzo contro l’Atalanta ci sarà il tanto atteso ritorno al 75%. Mourinho dovrà inventarsi una squadra e sicuramente farà ricorso ai giovani della Primavera.

Puntare sui giovani: Felix Afena-Gyan

Tra i tanti giovani a disposizione dello Special One, uno su tutti è riuscito a sorprendere e a farsi spazio tra le gerarchie nello spogliatoio: Felix Afena-Gyan. Il ragazzo piace a Mourinho e ogni volta che è stato chiamato non si è mai fatto cogliere impreparato o distratto dalla fama del momento. Il 21 novembre quando subentrò a Shomurodov, nel secondo tempo della gara contro il Genoa, segnò una doppietta diventando il primo calciatore classe 2003 a realizzare una rete in Serie A. Domenica scorsa nella gara contro il Sassuolo è stato schierato come titolare, per un forfait all’ultimo minuto di El Shaarawy. Oggi la storia potrebbe ripetersi visto che Zaniolo non è al 100%, portando quindi a quota 5 le giornate da titolare per Felix. Il ragazzo ha ottime qualità, potrebbe diventare l’asso nella manica di Mourinho.

Un Hellas che fa paura

L’ultimo incontro tra le due squadre è finito 3-2 per il Verona in rimonta. I numeri sono a favore dei giallorossiimbattuti da 24 incontri casalinghi contro il Verona in Serie A: 19 successi e cinque pareggi. Attualmente gli 11 di Tudor sembrano essere molto più in forma: sono 12 i punti raccolti nelle prime sei partite del girone di ritorno. Se si parla di punti in classifica il match ha un’importanza non indifferente, la Roma attualmente a quota 40 mentre il Verona a 36. La squadra di Mourinho dovrà puntare alla vittoria per poter così rilanciarsi verso il quarto posto, dal canto suo il Verona vincendo potrebbe raggiungere la Fiorentina impegnata domenica contro l’Atalanta.

Roma-Verona, tanti Primavera per Mourinho: c’è Volpato

Roberto Gentili – Contro il Verona Mourinho dovrà fare veramente la conta degli uomini. Tra Covid, infortuni e squalifiche mancheranno sicuramente 8 giocatori,  in più c’è Nicolò Zaniolo in dubbio per un fastidio al quadricipite accusato nelle ultime ore.

Come confermato anche dallo stesso Mourinho durante la conferenza stampa di questo pomeriggio, in panchina ci saranno tanti ragazzi della Primavera cui Alberto De Rossi dovrà rinunciare. Tra di loro la presenza certa è quella di Cristian Volpato, uno dei talenti più luminosi della giovane Roma.

Il trequartista è squalificato nel campionato di categoria dopo il rosso rimediato contro il Sassuolo e sarà a disposizione di Mourinho, così come accaduto contro l’Inter. In quel match ci fu anche l’esordio, per pochi minuti, in Serie A. Chissà che trovi spazio anche domani.

Roma in emergenza, ma Mou non cambia assetto: la formazione anti-Verona

Jose Mourinho

(di Keivan Karimi) – Il periodo in casa Roma è complicato. La classifica non sorride, le prestazioni della squadra appaiono sempre approssimative. L’effetto Mourinho sui giallorossi appare affievolito, tanto da far già pensare alla prossima stagione e ad una rivoluzione necessaria sul mercato.

Intanto domani all’Olimpico sbarca l’Hellas Verona. Ovvero la prima squadra capace in stagione a dare un dispiacere a Mou. Dopo le prime tre vittorie consecutive in campionato, i veronesi imposero la prima sconfitta con un 3-2 meritato al Bentegodi.

Un match difficilissimo per la Roma. Sia perché l’Hellas di Igor Tudor viene da un momento particolarmente brillante, sia per le tante assenze che Mourinho dovrà fronteggiare in vista di domani.

Saranno certamente out lo squalificato Mancini, gli infortunati Ibanez, Spinazzola e Veretout, a cui si aggiunge anche Zaniolo (dolore al quadricipite da valutare). Molto probabilmente non saranno del match neanche Mkhitaryan e Shomurodov per relativi problemi individuali.

In molti pensano ad un ritorno obbligato alla difesa a 4 per Mourinho, vista l’assenza di ben due centrali su quattro. Ma è probabile che il tecnico portoghese insista sul 3-5-2, per non sbilanciare la squadra e tentare di metterla in campo con un centrocampo sempre folto.

Nella linea a tre di domani potrebbe arretrare Karsdorp, chiamato a svolgere il ruolo di centrale aggiunto al fianco di Smalling e Kumbulla. L’olandese aveva già svolto tale ruolo in Europa League lo scorso anno, contro il Braga ed in campionato contro il Sassuolo.

A centrocampo agiranno larghi Maitland-Niles a destra e Vina a sinistra, mentre in mezzo spazio a Cristante, Pellegrini e Sergio Oliveira. In attacco tandem obbligato con Abraham e Felix.

Le probabili formazioni:

ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Karsdorp, Smalling, Kumbulla; Maitland-Niles, S. Oliveira, Cristante, Pellegrini, Vina; Abraham, Felix. All: Mourinho.

H. VERONA (3-4-2-1): Montipò; Casale, Gunter, Ceccherini; Faraoni, Tameze, Ilic, Lazovic; Barak, Caprari; Simeone. All: Tudor.

Sassuolo-Roma, Berardi l’asso nella manica di Dionisi

Francesca Palmeri – La 25^ giornata di Serie A per la Roma sarà al Mapei Stadium contro il Sassuolo. Entrambe le squadre arrivano ferite e sconfitte dall’eliminazione nella Coppa Italia. I giallorossi fatti fuori dall’Inter per 2-0 e i neroverdi per 2-1 dalla Juventus negli ultimi minuti di gioco. Due prestazioni che pesano tanto. Va sottolineato inoltre che nel match di oggi ci saranno assenze molto pesanti da entrambe le parti: la Roma dovrà rinunciare a Zaniolo, espulso nella precedente gara contro il Genoa e a Ibanez infortunato, mentre per il Sassuolo non ci saranno Scamacca e Raspadori. La gara di andata è finita a favore dei giallorossi per 2-1, al primo gol di Cristante rispose Djuricic. A segnare il gol della vittoria giallorossa fu Stephan El Shaarawy al minuto 91.

Il match del riscatto

Dopo il match di Coppa Italia contro l’Inter, in casa Roma si attende il momento del riscatto. Quella di San Siro è stata l’ennesima partita sbagliata al momento sbagliato, la cancellazione di un altro obiettivo stagionale, l’oggettiva assenza di una mentalità vincente. Una delle qualità che Mourinho richiede fin dal primo giorno ai suoi giocatori. Durante la sfuriata dello Special One avvenuta negli spogliatoi a fine match, tutti erano presenti: calciatori, tecnici, fisioterapisti, magazzinieri. Proprio per questo motivo il popolo giallorosso attende con ansia e con rabbia la reazione dei suoi giocatori. Non esistono più scuse, l’obiettivo è vincere e tirare fuori il carattere. La Roma nonostante l’evidente momento di tensione, non perde da tre partite di campionato: Cagliari, Empoli e Genoa. Se dovesse trovare la vittoria potrebbe restare imbattuta per quattro incontri consecutivi per la prima volta dal gennaio 2021, quando a gestire la squadra c’era mister Fonseca.

Precedenti e statistiche 

Questo sarà il diciottesimo confronto in Serie A tra le due squadre, il bilancio è a favore dei giallorossi: 9 vittorie, 7 pareggi e 1 successo per i neroverdi. Anche sul fronte allenatore la Roma è in vantaggio, sarà il secondo confronto tra Dionisi e Mourinho. L’unico precedente è proprio la partita di andata vinta per 2-1 dalla Roma. Il Sassuolo ha trovato la scia del gol in entrambi gli ultimi due confronti con la squadra capitolina e potrebbe andare a segno per tre partite di fila contro i giallorossi. Mister Dionisi dovrà fare i conti con le assenze in fase offensiva di Scamacca e Raspadori, troverà quindi spazio Defrel. Il classe ’91 è un ex giallorosso, nella stagione 2017-18 ha collezionato 15 presenze in Serie A con la maglia della Roma. Altro dato da tenere in considerazione è la presenza del capitano giallorosso Lorenzo Pellegrini. In caso di vittoria, Pellegrini otterrebbe il centesimo trionfo con la maglia capitolina in tutte le competizioni, su 173 presenze complessive contando Serie A, Coppa Italia, Champions League, Europa League, Conference League.

Occhio a Berardi

Il campione d’Europa Domenico Berardi è uno degli elementi fondamentali della squadra emiliana. Attualmente è uno dei giocatori più in forma in campionato, capocannoniere dei neroverdi, in questa stagione è l’unico giocatore della Serie A ad aver già realizzato almeno nove reti e fornito nove assist vincenti. Inoltre il numero 25 ha partecipato a quattro gol: due marcature, due passaggi vincenti nelle ultime quattro sfide contro i giallorossi in campionato.

Roma che succede? Le riprese sono da ko: 26 le reti subite sulle 43 stagionali

(Federico Sereni) – Una tendenza di inizio stagione che ora sta prendendo una pessima piega. Concentrazione? Approccio sbagliato? Troppa sicurezza? Fatto sta che quando la Roma affronta il secondo tempo va a picco. Le distrazioni sono sempre all’ordine del giorno ed è come se la squadra si sciogliesse come neve al sole. Ieri sera contro il Sassuolo un esempio lampante di difesa completamente distrattra e naufragata, mentre con la Juventus o anche col Bodo in Conference League la vera apoteosi. Sembra che un minimo pericolo mini ogni certezza che la squadra si costruisce piano piano.

I NUMERI

Impietosi. La Roma ha subito gol nella ripresa in 12 delle 25 partite di campionato giocate. Da queste derivano la bellezza di 19 gol subiti sui 32 totali. Siamo ben oltre il 50%, per la precisione il 59,37%, e per una squadra che raramente chiude i conti e si gioca tutto sempre fino all’ultimo è un numero deleterio. 11 di questi 19, poi, sono arrivati nei primi 20 minuti della ripresa il che può dimostrare uno sbagliato approccio alla gara. Di spicco, in questo caso, il match contro il Verona del Bentegodi quando la Roma, andata in vantaggio nel primo tempo con Pellegrini, prese 3 gol al 49′, 54′ e 63′. Il match casalingo contro la Juventus, invece, fa vedere quanto la squadra si sgretoli facilmente alla prima difficoltà. Le 3 reti subite in soltanto 7 minuti hanno dilaniato tutte le certezze che i precedenti 70 di gioco avevano creato.

GOL SUBITI IN SERIE A (32 TOTALI) SECONDO TEMPO (19)

Fiorentina minuto 60
Sassuolo minuto 57
Verona minuto 49, 54 e 63
Lazio minuto 63
Cagliari minuto 52
Milan minuto 57
Venezia minuto 65 e 74
Sampdoria minuto 80
Milan minuto 82
Juventus minuto 70, 72 e 77
Empoli minuto 55 e 72
Sassuolo minuto 47 e 73

DANNI EUROPEI

A tutto questo si unisce anche la Conference League. La Roma aveva un girone facilissimo che poteva benissimo vincere anche con le riserve. Il gruppo è stato vinto lo stesso, ma con molta fatica e grazie allo Zorya che all’ultima partita ha frenato il Bodo. Proprio contro i norvegesi la Roma ha mostrato il lato più oscuro di questa stagione. In Norvegia 4 dei 6 gol subiti sono arrivati nella ripresa e in casa uno è arrivato a cavallo dei due tempi e l’altro nella seconda frazione. Risultato? Una scoppola tremenda ed un pareggio scialbo (con torti arbitrali). Anche nell’ultimo match contro il CSKA Sofia i giallorossi hanno rischiato: da 3-0 avanti il quarto d’ora finale è stato da incubo anche per via di un Fuzato ai limiti della decenza. I due gol sono arrivati al 75′ e al 90′ per fortuna senza compromettere ogni sforzo.

GOL SUBITI IN CONFERENCE LEAGUE (11 TOTALI) SECONDO TEMPO (7)

Bodo minuto 52, 71, 78 e 80
Bodo minuto 65
CSKA Sofia minuto 75 e 90

Sono numeri completamente da ribaltare anche per puntare ad arrivare il più avanti possibile nelle due competizioni che restano perchè in campionato, la Fiorentina con due partite in meno, potrà relegare la Roma ad un tristissimo, e momentaneo, ottavo posto.