Roma-Bodø/Glimt, le PAGELLE: Ibanez evita la figuraccia.

(R.Rodio) – I voti e le pagelle assegnate al termine di Roma-Bodø/Glimt, match di Conference League finito sul 2-2:

-Roma-

RUI PATRICIO 5,5 – Sulle due reti non gli si può imputare nulla, visto che il sinistro di Solbakken e la zuccata di Botheim sono imparabili. Il primo gol norvegese nasce però da un rinvio sballato del portoghese.

KARSDORP 5 – L’impressione è che presto potrebbe svenire per la fatica. E prima di ciò non avrà ancora effettuato un cross degno di questo nome. Generoso ma tecnicamente invalidante.

MANCINI 5 – Quando serve la prova da leader, con la fascia da capitano al braccio, sembra fare due passi indietro. Pesano nella sua gara la dormita in marcatura sull’1-2 norvegese e il palo colpito da mezzo metro nel finale.

CRISTANTE 6 – Il suo ritorno al centro della difesa ha un compito specifico: impostare dalle retrovie. Lo fa discretamente trovando con continuità Karsdorp a destra. Certo, quando c’è da difendere si trova spesso spaesato.

IBAÑEZ 6 – Ha il merito di aver messo la “faccia” negli ultimi minuti e trovare il gol del pareggio. Schierato da terzino mascherato, dunque fuori ruolo, si comporta degnamente. I pericoli maggiori arrivano sempre quando deve gestire il pallone.

DARBOE 4 – Conferma quanto detto in Norvegia: a questi livelli non può giocare, neanche contro questo Bodo. (46′ VILLAR 5,5 – Il fatto è che ci prova, mettendosi a disposizione della squadra. Ma le caratteristiche dello spagnolo appaiono quasi vacue: passaggi quasi sempre banali e un destro dal limite cestinato malamente sul fondo).

VERETOUT 6 – Migliora nella corsa e nella brillantezza rispetto alle ultime uscite. Più presente nella ripresa, dove torna a sradicare palloni ed inserirsi con continuità. Ma siamo lontani dal Veretout letale dello scorso anno.

ZANIOLO 4,5 – La sua peggior versione da quando è rientrato a pieno ritmo. La gamba stavolta fatica ad ingranare e le consuete sgroppate sono inesistenti. L’occasione mancata a metà primo tempo è da denuncia. (67′ SHOMURODOV 6 – Si muove tanto, dando quella vivacità che serviva già nel primo tempo. Perché non rilanciarlo titolare, visto il momento ‘no’ dei compagni?)

MKHITARYAN 4 – Prosegue senza soluzione di continuità il suo periodo imbarazzante. Passa in posizione centrale per l’assenza di Pellegrini, ma tocca pochissimi palloni e quasi tutti regalati agli avversari. Mourinho lo cambia dopo un tempo per disperazione. (46′ PEREZ 5,5 – Molto mobile e vivace, ma poco incisivo).

EL SHAARAWY 7 – Il miglior romanista per distacco. Dopo un primo tempo un po’ strozzato, si inventa il gol del pari con la solita giocata a rientrare. Va vicinissimo al bis con un destro al volo sul quale si esalta Haikin. Salva-faccia. (89′ ZALEWSKI S.V. – Gettato nella mischia con la speranza inventi qualcosa).

ABRAHAM 4,5 – Che sia per colpa del fastidio al tallone, dell’ambientamento in Italia o di un’involuzione tecnica generale. Fatto sta che l’inglese non ne azzecca più una. Preoccupa quando sia avulso dal gioco, non riesce mai a far salire la squadra e risulta poco cattivo in area. Forse il riposo è la miglior medicina. (BORJA MAYORAL 6 – Tra i ‘perdonati’ di Mourinho è quello che impatta meglio. Mette due buoni palloni in mezzo, dal secondo di questi nasce il pari di Ibanez. Magari meriterebbe qualche minuto in più).

All. MOURINHO – Il suo progetto sta fortemente scricchiolando. Non è tanto il pareggio ma il fatto che non ci siano passi avanti. Oggi la squadra era piena di “titolari” ma non è stata in grado di battere una squadra forte ma inferiore. Il momento di forma generale è scadente e nonostante il massimo impegno il gruppo non riesce ad esprimersi. L’esperimento di riportare Cristante al centro della difesa non ha pagato, così come l’insistere su Mkhitaryan, ormai ai minimi termini. Qualcosa dovrà succedere prima del mercato di gennaio o si davvero dura. Intanto probabilmente servirà vincere le prossime due in Conference ma per arrivare secondi, fallendo il primo obiettivo di stagione.

Roma-Bodø/Glimt, le probabili formazioni e dove vederla: assente Pellegrini, Mkhitaryan al suo posto. El Shaarawy a sinistra, Darboe per Veretout

Roberto Gentili – Vincere, per cancellare l’onta subita in Norvegia. Vincere, per accertarsi di passare il girone come prima ed evitare incroci con le retrocesse dall’Europa League. Nel bel mezzo di polemiche arbitrali e della diffida – oltre ad un turno di squalifica – alla Curva Sud, la Roma ospiterà il Bodø/Glimt nella prima gara di ritorno del girone di Conference League.

Da quella vergognosa partita, la squadra di Mourinho – multato per 10.000 euro a causa delle polemiche contro Maresca nel post gara contro il Milan – ha disputato tre gare di campionato, ottenendo tutte le combinazioni: pareggio contro il Napoli (0-0), vittoria a Cagliari (1-2) e sconfitta con il Milan (1-2). Il Bodo, invece, ha ugualmente pareggiato nella prima sfida post Roma (1-1 con il Strømsgodset) per poi trionfare contro Molde (0-2) e superare di misura il Sandefjord Fotball (1-0). Gli scandinavi hanno così consolidato il primato dell’Eliteserien, che ora li vede comandare con 54 punti.

La voglia di rivalsa imperversa tra la squadra ed i tifosi. Domani sera saranno infatti ben 40.000 i sostenitori presenti sugli spalti dell’Olimpico, numero impressionante per una gara non di cartello e in un giorno lavorativo. Nel contesto di “Heroes” – la campagna lanciata dal club giallorosso ad inizio pandemia Covid – sono stati invitati anche gli operatori sanitari.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI ROMA-BODØ/GLIMT

Dopo l’indecente gara d’andata, Mourinho aveva annunciato come al ritorno avrebbe calato tutti gli assi a disposizione. Nel mazzo a disposizione dell’allenatore lusitano mancherà però una carta, la più preziosa sin qui. Non ci sarà infatti Pellegrini, bloccato da un’infiammazione per sovraccarico al ginocchio sinistro. Il capitano – che ha subìto la contusione in allenamento qualche giorno prima della sfida con la Juve – dovrebbe però esserci per la trasferta di Venezia, ultima gara prima della sosta.

L’operazione riscatto spetterà dunque ai fedeli scudieri di Mou. Rui Patricio in porta, certi Mancini – il quale vestirà i gradi di capitano – Ibanez al centro della retroguardia che vedrà sicuramente Karsdorp a destra, mentre c’è il dubbio sull’altro versante. Sebbene fosse presente dal 1’ a Bodo, Calafiori potrebbe sostituire Vina. La possibilità di riscatto ci sarà anche per Darboe. Il centrocampista è stato protagonista in negativo della disfatta, ma per lui domani potrebbe esserci spazio. A lasciarglielo dovrebbe essere Veretout.

Parlando di spazio, ci sarà una casella da occupare sulla trequarti data l’assenza di Pellegrini. Spetterà a Mkhitaryan sostituirlo. Micki – in chiaroscuro in questo avvio di campionato – spingerà insieme a Zaniolo ed El Shaarawy Abraham al ritorno del gol. Il centravanti inglese non segna da oltre un mese: l’ultima rete risale al 30 settembre, proprio in Conference League.

Impettiti d’orgoglio per l’impresa fatta, il Bodo riproporrà lo stesso undici. Haikin tra i pali, Sampsted e Bjorkan ai lati della difesa, abitata al centro da Moe e Lode. Fet e Konradsen mezzali, Berg centrale di centrocampo. In avanti i mattatori di serata Solbakken e Botheim insieme a Pellegrino.

ROMA-BODØ/GLIMT, ARBITRA PAPAPETROU: PRIMO INCROCIO CON TUTTE E DUE LE SQUADRE

La partita sarà diretta da Anastasios Papapetrou. L’arbitro greco verrà assistito dai connazionali Tryfon Petropoulous e Iordanis Aptosoglou. Aristostelis Diamantopoulos quarto uomo. Non presente il Var, previsto solamente per la finale di Tirana. Esordio assoluto con entrambe le squadre per Papapetrou.

DOVE VEDERE ROMA-BODØ/GLIMT

RomaBodø/Glimt sarà visibile sia su Dazn che su Sky Sport e Tv8. Sulla pay-tv il canale di riferimento sarà Sky Sport Action (numero 206) e Sky Sport (numero 253). Anche coloro i quali che non dispongono di un abbonamento né a Dazn né a Sky potranno vedere il match. La partita sarà infatti trasmessa in chiaro anche su Tv8. La telecronaca su Sky e Tv8 è affidata a Riccardo Gentile, Gabriele Minotti al commento tecnico. Alberto Santi e Simone Tiribocchi, invece, racconteranno la partita su Dazn.

LE PROBABILI FORMAZIONI

AS ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Vina; Cristante, Darboe; Zaniolo, Mkhitaryan, El Shaarawy; Abraham.
A disposizione: Fuzato, Boer, Tripi, Kumbulla, Calafiori, Veretout, Zalewski, Bove, Perez, Shomurodov.
Allenatore: José Mourinho.
Indisponibili: Spinazzola, Smalling, Pellegrini.
Diffidati: -.
Squalificati:-.

FK BODØ/GLIMT (4-3-3): Haikin; Sampsted, Lode, Hoibraten, Bjorkan; Fet, Berg, Saltnes; Solbakken, Botheim, Pellegrino.
A disposizione: Smits, Vetlesen, Kondradsen, Moe, Moberg, Hage, Selvåg Nordås, Kvile, Mugisha, Koomson.
Allenatore:  Kjetil Knutsen.
Indisponibili: Saltnes.
Diffidati: -.
Squalificati:-.

Arbitro: Papapetrou.
Assistenti: PetropoulousAptosoglou.
IV Uomo: Diamantopoulos.

Roma-Milan 1-2, le pagelle: Abraham innocuo, Zaniolo e Pellegrini ci provano. Sofferenza per Cristante e Veretout

(Federico Sereni) – La Roma viene catturata dalle streghe di Halloween e rapita dal Diavolo. I giallorossi di Mourinho escono sconfitti dall’ennesimo confronto con una big. Il Milan passa 2-1 in una partita viva, forse troppo visti gli episodi dubbi. I rossoneri si sbarazzano della compagine di Mourinho prima con una punizione potentissima di Ibrahimovic e poi con un generoso rigore trasformato da Kessiè. I giallorossi si accendono solo nel finale con il classico gol dell’ex di El Shaarawy.

Tralasciando gli episodi, la squadra è sembrata inferiore rispetto a quella allenata da Pioli. Costruzione dal basso praticamente nulla, così come le occasioni da rete. Qualche colpo provato da Pellegrini, tutti fuori misura. Rui Patricio responsabile, in negativo, del match. Come lo stesso Ibanez, goffamente e involontariamente. Il brasiliano spartisce le colpe insieme al compagno del reparto Mancini.  Cristante e Veretout disconnessi e confusi, mentre l’attacco è spento. Il solo Zaniolo, acceso nella parte conclusiva della gara, non basta a cambiare le sorti. Lì davanti Mkhitaryan è poco lucido, mentre Abraham è sempre più svuotato.

LE PAGELLE

Rui Patricio 5; Karsdorp 6, Mancini 6, Ibanez 6, Vina 5,5; Cristante 6, Veretout 6; Zaniolo 6, Pellegrini 6,5, Mkhitaryan 5; Abraham 5. Subentrati: Felix 6, El Shaarawy 6,5, Perez 6, Shomurodov sv. Allenatore: Mourinho 5,5.

Roma-Milan 1-2, le pagelle: Abraham desaparecido, Pellegrini impreciso. Zaniolo isolato

Roberto Gentili – Nella notte delle streghe la Roma vede i vecchi fantasmi. I giallorossi vengono rapiti dal Diavolo e trascinati agli inferi. Arriva un’altra sconfitta contro una big, che infrange anche l’imbattibilità casalinga. Passa il Milan per 2-1 in una partita viva, forse troppo visti gli episodi dubbi.

I rossoneri, comunque, superano Mourinho con la potentissima punizione di Ibrahimovic (101 km/h) ed il generoso rigore di Kessie. La Roma si accende veramente solo nel finale con il classico gol dell’ex firmato da El Shaarawy.

Tralasciando gli episodi – numerosi e tutti mascherati da scherzetto più che da dolcetto – la squadra capitolina è parsa inferiore a quella di Pioli. La costruzione ha stentato ad arrivare, così come vere chiare occasioni da gol. Qualche colpo ha provato a spararlo Pellegrini, tutti fuori misura. Rui Patricio è decisivo, nel male. Come lo stesso Ibanez, goffamente ed involontariamente. Il brasiliano spartisce comunque le colpe – pochi i meriti – con Mancini.

Cristante e Veretout annaspano nella confusione, l’attacco è assente. Il solo Zaniolo – più vivo nel finale – non basta. Ci sarebbe Pellegrini, vero. Ma il capitano spreca e man mano si incaponisce tralasciando la lucidità. Lucidità che di sicuro non alberga in Mkhitaryan – e si sapeva – e Abraham, che inanella un’altra prestazione vuota.

LE PAGELLE

Rui Patricio 4,5 – La disposizione della barriera è da rivedere, ma il tiro di Ibra lo fulmina, per i soliti e stucchevoli motivi. Gli sfugge la punizione di Theo nel recupero di primo tempo: per fortuna nelle vicinanze c’era solo Mancini. Impegna i compagni – soprattutto esterni – con rinvii imprecisi. Spiazzato dal rigore.

Karsdorp 5,5  – Costruisce la seconda occasione giallorossa con un doppio cross. Lancia in porta Pellegrini con una rapida, precisa ed illuminante verticalizzazione. Ammonito dal fiscale Maresca, rimane più basso fino all’uscita. È un bene perché ribatte due volte pericolosi cross a fine primo tempo. (Dall’80’ Shomurodov – sv).

Mancini 5,5 – C’è ad ogni occasione rossonera prima del gol. Troppo attendista sulla sponda di Leao per Kessie, situazione in cui lascia – con la connivenza di Ibanez – un’autostrada al centro, trovata dal tiro dell’ivoriano. Il portoghese gli sfugge poi poco dopo sul cross dalla destra, così come Ibrahimovic. Le uscite dal blocco difensivo sono passeggiate fuori porta, non richieste. E difatti viene ammonito. Il giallo però lo rimette in riga: da qui cresce, andando vicino al gol della bandiera.

Ibanez 5,5 – Il tiro di Kessie arriva in porta per lo spazio venutosi a creare dall’errore di posizione compiuto insieme a Mancini. Unica sbavatura del primo tempo: intercetta e blocca tutti i palloni che piovono in area. Toglie dalla testa di Ibra un’occasione a pochi passi con un ottimo terzo tempo. Suo malgrado causa il rigore del raddoppio.

Vina 5,5 – Non è la gara di Cagliari. Ed è già tanto. L’unica fiammata della gara arriva nei primi minuti: prende benissimo il tempo a Saelemaekers e serve Pellegrini che però manda a lato. Concentrato e piatto nel resto della gara, non commette errori rilevanti ma non si accende neppure. (Dal 68’ Perez 6 – Una ventina di misuri scarsi non gli sono sufficienti per mettere lo zampino. Ci prova all’ultimo impensierendo Tatarusanu).

Cristante 5,5 – Con calma tiene le fila del centrocampo per quanto può. Nella confusione dettata dall’alta intensità ha il compito di ordinare le sporadiche idee di gioco. Ci riesce, mancando però in copertura.

Veretout 5,5 – Asfissiato dall’importante pressing cucitogli addosso, perde qualche palla di troppo. Sbroglia i nodi che vengono a crearsi. Poco superiore la prestazione della ripresa, non quanto basta per la sufficienza.

Zaniolo 6 – Il giallo arrivato nei primi minuti per il duello con Theo Hernandez non influenza la gara. Continua a strappare il gioco, non riuscendo però ad impreziosire gli egregi spunti con il gol. Al netto di un errore di valutazione quando era solo in area, è prezioso anche in ripiego. Rabbiosa la sfuriata finale.

Pellegrini 5,5 – Dagli esterni arrivano le prime occasioni, non trova però lo specchio della porta. L’assenza della corretta misura lo accompagnerà anche nel resto delle conclusioni.

Mkhitaryan 4,5 – Quasi si fatica ad affidargli un voto. Non si smuove dalla sinistra e non si muove in campo. Due segnali di presenza arrivano solo alla mezz’ora, ma non bastano per impedire a Mou di sostituirlo nuovamente a fine primo tempo. Viene da chiedersi perché persiste nella scelta masochista di schierarlo dal 1′. (Dall’46’ Felix 6 – Debutta all’Olimpico, mostrando nuovamente carattere. Coraggioso il tiro). 

Abraham 4,5 – Vuoto ed assente. Si contorce nella confusione faticando enormemente ad entrare nel gioco. Alza la testa con l’assist a tagliare il campo di Pellegrini: Kjaer è però un mastino e recupera con calma serafica. Accompagnato all’uscita da qualche timido e fugace fischio. (Dal 63′ El Shaarawy 6,5 – Due tiri: uno centrale, poi quello del gol dell’ex e della falsa illusione).

Mourinho 5 –La formazione non sarà la stessa di Cagliari, ma non sarà molto diversa“. Tutto il contrario. Conferma la formazione tipo e la scelta è controproduttiva. Nel derby incrociato degli ex, perde il primo incrocio con Pioli. Non tanto (solo, anzi) per errori altrui.  Incomprensibile, ad esempio,  la scelta di scegliere nuovamente  Mkhitaryan dal 1′. Al di là delle valutazioni arbitrali, ciò che più inquieta è l’assenza di un filo logico della squadra. Sterile l’attacco. E pensare che dovrebbe essere il carro trainante.

Roma-Milan, le probabili formazioni e dove vederla: Mkhitaryan o El Shaarawy a sinistra

Roberto Gentili – Diavoli e streghe all’Olimpico. Rimontato il Cagliari (1-2) fanalino di coda del campionato, la Roma alza l’asticella posizionandola al livello massimo. Nella serata di Halloween arriverà il Milan, capolista insieme al Napoli, fermato proprio in casa la scorsa settimana dai giallorossi, ma avanti per la differenza reti.

Nove punti nelle ultime tre gare di campionato per i rossoneri. Rimonta con il Verona (3-2), vittoria thriller con il Bologna (2-4) e successo di misura nel turno infrasettimanale contro il Torino (1-0).

La Roma del rientrante Mourinho sarà spinta da 47.000 anime giallorosse. Secondo sold out consecutivo dopo quello della scorsa settimana con il Napoli. Saranno inoltre presenti anche 3000 tifosi rossoneri.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI ROMA-MILAN

Rui Patricio – fondamentale per la rimonta di Cagliari – avrà davanti a sé i soliti fedeli scudieri: Mancini ed Ibanez – a segno in Sardegna – centrali, Karsdorp ed il carente Vina, protagonista della rete dei sardi, laterali. Calafiori insidia la titolarità dell’uruguaiano.

L’ex figliol prodigo Cristante avrà in mano la preziosa gestione centrocampo insieme a Veretout. A spingere Abraham al gol ci saranno certamente Zaniolo e Pellegrini. Il numero 22 ha disputato un’altra prestazione superba a Cagliari. Si è guadagnato i due calci da fermo – angolo e punizione, trasformata magistralmente proprio dal capitano – che hanno permesso alla Roma di ribaltare il risultato, ma non è riuscito a trovare ancora il primo centro stagionale. Insieme a loro uno tra Mkhitaryan ed El Shaarawy, altro ex.

Micki è intrappolato in un tunnel di confusione. Le prestazioni sono costantemente insufficienti e la flessione è netta. Nuovamente sostituito per il Faraone a Cagliari, l’armeno potrebbe vedere finire la maglia da titolare proprio indosso ad ElSha. Quello della casella sinistra della trequarti è infatti l’unico rebus di Mou.

Modulo speculare per Pioli. Calabria, l’ex giallorosso Kjaer, Tomori e Theo Hernandez proteggeranno la porta difesa da Tatarusanu. Tonali e Bennacer a centrocampo, mentre Saelemaekers, Brahim Diaz e Leao agiranno a sostegno di Ibrahimovic, favorito su Giroud.

DOVE VEDERE ROMA-MILAN

La grande sfida dell’Olimpico tra Roma e Milan sarà trasmessa in esclusiva da Dazn. Il collegamento con il prepartita comincerà circa trenta minuti prima del fischio d’inizio, in programma alle 20:45. La telecronaca è affidata a Pierluigi Pardo, l’ex centrocampista rossonero Massimo Ambrosini al commento tecnico.

ROMA-MILAN, ARBITRA MARESCA

Fabio Maresca sarà l’arbitro di RomaMilan. Ciro Carbone e Alessandro Lo Cicero gli assistenti. Giovanni Ayroldi quarto uomo. Var affidato a Paolo Silvio Mazzoleni, Pasquale De Meo all’Avar.

Il bilancio delle gare dirette dal fischietto napoletano non è tra i migliori per i giallorossi. In 10 gare precedenti sono solo 4 le partite vinte, 5 i pareggi ed una sconfitta: il 3-2 di Verona, ultima gara della Roma arbitrata da Maresca.

Al Var ci sarà Mazzoleni per la terza volta in questa stagione. L’arbitro bergamasco era infatti al monitor nelle due vittorie, entrambe contro squadre toscane: il debutto stagionale con la Fiorentina e contro l’Empoli. Nella sfida contro la formazione viola, Mazzoleni risultò decisivo ai fini del risultato (3-1). Convalidò infatti il vantaggio di Mkhitaryan ed il raddoppio di Veretout, a segno poi con una doppietta.

LE PROBABILI FORMAZIONI

AS ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Vina; Cristante, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, El Shaarawy; Abraham.
A disposizione: Fuzato, Boer, Tripi, Kumbulla, Calafiori, Darboe, Bove, Mkhitaryan, Shomurodov, Zalewski, Felix, Perez.
Allenatore: José Mourinho.
Indisponibili: Spinazzola, Smalling.
Diffidati: Cristante.
Squalificati:-.

AC MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu; Calabria, Kjaer, Tomori, Theo Hernandez; Tonali, Bennacer; Saelemaekers, Diaz, Leao; Ibrahimovic.
A disposizione: Mirante, Jungdal, Kalulu, Conti, Romagnoli, Gabbia, Kessie, Bakayoko, Krunic, Maldini, Giroud, Pellegri.
Allenatore: Stefano Pioli.
Indisponibili: Maignan, Ballo-Touré, Castillejo, Florenzi, Messias, Plizzari, Rebic.
Diffidati:-.
Squalificati:-.

Arbitro: Maresca.
Assistenti: Carbone-Lo Cicero.
IV Uomo: Ayroldi.
Var: Mazzoleni.
Avar: De Meo.

Cagliari-Roma 1-2, le pagelle: Pellegrini sontuoso, Abraham isolato. Cristante guida

(Federico Sereni) – La Roma evita un altro naufragio. In svantaggio per la rete di Pavoletti, i giallorossi guidati da Joao SacramentoMourinho è stato un leone in gabbia sugli spalti – rimontano con Ibanez (72’) e Pellegrini (78’), pittore di un capolavoro su punizione.

Migliori in campo Rui Patricio e Pellegrini. Il portiere lusitano suda prima freddo sulla traversa di Bellanova, poi incassa il gol da Pavoletti ma ne evita (minimo) altri due sempre sul centravanti italiano. Il capitano, invece, non disputa un primo tempo positivo, rovesciando però la situazione nella ripresa. Prima colpisce la traversa, poi pennella finalmente il gol su punizione. In difesa i migliori sono Karsdorp, freccia sempre accesa e puntigliosa, ed Ibanez, bravo a non fermarsi sull’indecisione in occasione del vantaggio e a pareggiare.

Importante poi il lavoro di copertura fatto per tutta la partita. Non è da meno Mancini. L’italiano fa una prestazione ordinata, forse fin troppo sia in copertura – dove i pericoli si contano sulle dita di una mano – e soprattutto in costruzione. Male Vina: prima si perde Bellanova sull’azione della traversa e poi salta a vuoto sul gol del Cagliari. Meglio Cristante di Veretout, leggermente in affanno. L’italiano ha ben amministrato il centrocampo, rendendosi però connivente sul gol.

Zaniolo su di giri ma non sempre concreto. Steccano ancora Mkhitaryan ed Abraham: il centravanti manca da pochi passi un invitante cross di Karsdorp. Nota positiva  Felix, il cui ingresso ha letteralmente cambiato la gara, portandola dalla parte giallorossa.

LE PAGELLE

Rui Patricio 7; Karsdorp 6,5, Mancini 6,5, Ibanez 7, Vina 5; Cristante 6,5, Veretout 6; Zaniolo 6,5, Pellegrini 7, Mkhitaryan 5; Abraham 5,5. Subentrati: El Shaarawy 6, Afena-Gyan 6, Calafiori sv, Kumbulla sv. Allenatore: Sacramento 6.

Cagliari-Roma 1-2, le pagelle: Pellegrini Mr Wolf, Zaniolo elettrico. Ibanez non si arrende, Rui Patricio vigila

Roberto Gentili – Halloween si avvicina e la Roma ha rischiato di vedere anticipatamente – e di nuovo – i fantasmi. Il colpo di testa di Ibanez (72′) e la perla su punizione di Pellegrini (78′) le hanno però scacciate, annullando l’iniziale vantaggio di Pavoletti (52′).

Decisivo Rui Patricio che evita l’affondo, dopo il Napoli bene anche Mancini ed Ibanez. Entrambi, tuttavia, non sono esenti da colpe sul vantaggio sardo. Rete nata dall’ennesimo salto nel vuoto di Vina. Vola Karsdorp, che nella ripresa ha arato la fascia destra. A centrocampo Veretout è più avanti in campo, ma dietro nella prestazione complessiva di Cristante. In avanti c’è l’elettrico ma non concreto Zaniolo, Pellegrini prende la Roma prima che cada in un rischioso vortice e la guida alla vittoria. Male ancora Mkhitaryan ed Abraham, che si divora un altro incredibile gol.

LE PAGELLE

Rui Patricio 7,5 – Nel primo tempo più paura per la traversa di Bellanova che interventi. Il primo – un’uscita alta – arriva sul finire di primo tempo. Sicuramente più impegnato nella ripresa: al gol di Pavoletti è troppo chiuso sulla linea di porta. Vigila sulla squadra e non la fa affondare con due interventi di reattività su Pavoletti.

Karsdorp 6,5 – Non appena riesce a sfuggire dal duello con Lykogiannis, si attiva per i cross. Mette Abraham davanti alla porta. Inizialmente attento in difesa, abbassa dannosamente la guarda sul cross che vale il vantaggio sardo. Spinge con foga dando ai compagni cross al veleno.

Mancini 6 – Ha l’onore ed onere di avere tanto palla, ma forse la tiene troppo. Non azzarda però mai qualcosa fuori dall’ordinario. Freezato sul gol, non rimedia per pochissimi centimetri.

Ibanez 7 – Fedele guardaspalle del distratto Vina, non sbaglia un intervento, tranne sulla palla spiovente a fine primo tempo. Divide con Mancini il poco coraggio nell’osare in impostazione. Ed il decisivo rallentamento al gol di Pavoletti. Recupera usando la testa. Non si scossa per la sbavatura e giustappunto con un colpo di testa dà il là alla rimonta.

Vina 5 – Accentrandosi permette a Bellanova di andare in porta, calciare e – fortunatamente – colpire la traversa. Con Mkhitaryan fa sì che la sinistra sia nuovamente l’anello debole. Tagliente il cross che rimpalla poi su Abraham. Ancora a vuoto su un’azione da gol. L’errore gli costa la sostituzione. (Dal 57’ Afena-Gyan 6,5 – La meglio gioventù. Entra e la partita si spacca, il Cagliari va in confusione. Può entrare nel mondo dei grandi con un grande biglietto da visita. Non ci pensa due volte quando in area piccola la palla gli passa davanti: decisivo Pavoletti).

Cristante 6 – Attivo in regia, gira palla con dovizia. I primi piani sono oscurati. Togliendo l’occasione di Abraham, prova due volte la girata vincente su angolo. Abbassa la guardia a fine primo tempo e Lykogiannis va pericolosamente al cross davanti a lui.

Veretout 6 – Si abbassa per aiutare lo sviluppo del gioco, non terminando l’intenzione. Al posto giusto a fine primo tempo’ quando anticipa Pavoletti. Cala nuovamente man mano nella ripresa. Vuole mandare Abraham in porta, ma la palla gli rimane troppo sotto. (Dal 90+1’ Kumbulla sv)

Zaniolo 6,5 – Elettrico, la carica non sempre arriva con la stessa frequenza. Gara sulla falsa riga delle precedenti, fa sì cose buone – cross soprattutto – ma le rovina con scelte rivedibili come la decisione di non mandare al cross Karsdorp a fine primo tempo. È però decisivo nel secondo tempo. Le reti arrivano su corner e punizione, entrambe prodotte da lui. (Dal 79’ Calafiori 5 – Pieno di rabbia per Bodo, commette subito fallo. Poco meno di cinque minuti ed è ammonito).

Pellegrini 7,5 – Deve azionare la retromarcia per tentare di far decollare la manovra. L’attacco stenta però a prendere il volo anche per la sua assenza di contributo. Arriva con i giusti tempi sul bel cross di Karsdorp, il consueto palo avverso ai colori giallorossi lo respinge dal pareggio. Dipinge prima l’angolo per il pareggio di Ibanez, poi toglie la ragnatela dal sette con un gioiello su punizione.

Mkhitaryan 5 – Chi l’ha più visto? Si aggira per il campo come un fantasma, spaventando per la palla persa e la totale assenza. (Dal 46’ El Shaarawy 6 – Prova a regalarsi il migliore dei regali con la rovesciata sporcata da Abraham. Va avanti facendo il possibile per farsi vedere).

Abraham 5 – Ad un passo dalla porta, non riesce clamorosamente a spingere in porta l’assist di Karsdorp. Poco può sul rimpallo dell’uscito di Cragno, inanella poi errori di misura e lettura. Beneficia dell’ingresso di Felix.

Sacramento 6 – Guidato da Mourinho, porta la Roma di nuovo alla vittoria. Primo tempo di gestione, dove manca l’affondo. La squadra mostra il carattere ribaltando – su palla inattiva – la partita. Poco importa di chi sia stata la volontà e l’intuizione, ma l’inserimento di Felix ha ribaltato la situazione. Non c’è male come prima da capo allenatore ed in Serie A.

 

Cagliari-Roma, le probabili formazioni e dove vederla: Mkhitaryan unico dubbio, Abraham non preoccupa

Roberto Gentili – Costretto alla frenata il Napoli, la Roma prepara le valigie per il secondo turno infrasettimanale di campionato. I giallorossi dell’assente Mourinho – squalificato per via della doppia ammonizione di domenica – saranno attesi dal Cagliari.

La cura Mazzarri fatica a fare effetto per i rossoblù. Subentrato il 15 settembre, sotto la guida dell’allenatore ex Napoli, Inter e Torino, i sardi hanno sinora ottenuto i tre punti solamente in un’occasione: nella penultima giornata disputata trionfando 3-1 contro la Sampdoria. Nell’ultima gara, invece, il Cagliari è caduto a Firenze subendo ugualmente tre reti dopo una prestazione incolore.

Al seguito della Roma ci saranno 311 tifosi che riempiranno totalmente il settore ospiti dell’Unipol Domus, facendo così registrare un nuovo sold out.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI CAGLIARI-ROMA

Dopo la fine della partita contro il Napoli, Mou ha eccezionalmente annunciato la formazione che scenderà in campo domani alle 20:45. Confermato dunque il solito blocco titolare. Rui Patricio a difendere tra i pali, l’affaticato Kardsorp a destra e Viña sull’altro versante. I due centrali saranno quindi Mancini ed Ibañez, protagonisti domenica di una gara lucida e solida, determinante ai fini del risultato.

Protagonista è stato anche Cristante, confermato insieme a Veretout. Lo scalpitante Zaniolo sulla destra della trequarti, Pellegrini al centro. A sinistra potrebbe esserci un cambio. La torpida prestazione contro il Napoli – abbinata all’offuscata condizione –  potrebbe portare Mkhitaryan in panchina. L’armeno in caso sarà sostituito da El Shaarawy, entrato contro il Napoli proprio sostituendo l’armeno. Non sembrano infine preoccupare le condizioni di Abraham. L’inglese cercherà di cancellare il mese di digiuno dal gol.

Possibilità di formazione rimaneggiate invece per Mazzarri. L’allenatore del Cagliari dovrà infatti far fronte a numerose assenze. Indisponibili Dalbert e Walukiewicz, ma soprattutto il grande ex Strootman, Caceres e Nandez, usciti malconci domenica contro la Fiorentina. Il primo ha accusato un problema alla caviglia, l’altro è alle prese con un problema muscolare, così come Il centrocampista olandese ex Roma.

Recuperato però Godin: l’uruguaiano andrà così a comporre la difesa a tre insieme a Ceppitelli e Carboni. Cragno in porta. Esterni di centrocampo saranno Zappa e Lykogiannis, Grassi e Deiola vicino a Marin. Keita e Joao Pedro le punte.

DOVE VEDERE CAGLIARI-ROMA

Dazn trasmetterà CagliariRoma. Il fischio d’inizio sarà alle 20:45, circa trenta minuti comincerà il collegamento con il pre partita. Ricky Buscaglia curerà la telecronaca, Simone Tiribocchi il commento tecnico.

CAGLIARI-ROMA, ARBITRA PEZZUTO: PAREGGIO NELL’UNICO PRECEDENTE

Il match tra Cagliari e Roma sarà arbitrato da Ivano Pezzuto. Gli assistenti saranno Sergio Ranghetti e Domenico Palermo. Niccolò Baroni il quarto uomo. Il Var sarà di competenza di Piero Giacomelli, Stefano Liberti all’Avar.

La Roma ritroverà così Pezzuto per la seconda volta. L’unico precedente è SpeziaRoma (2-2), ultima gara della scorsa stagione che regalò ai giallorossi di qualificarsi in Conference League. Anche con il Cagliari il fischietto leccese 37enne conta un solo incrocio, partita terminata sempre in pareggio: 0-0 contro il Parma nel dicembre 2020.

Terzo CagliariRoma invece per Giacomelli. Del 2018 l’esordio, con la partita che terminò 2-2 grazie alla rimonta firmata Ionita e Sau nei minuti finali. Il secondo, invece, è la vittoria – sempre in Sardegna – per 4-3 della Roma nell’ultima gara prima della sospensione per l’epidemia del Covid-19.

LE FORMAZIONI DI CAGLIARI-ROMA

Cagliari Calcio (3-5-2): Cragno; Godin, Ceppitelli, Carboni; Zappa, Grassi, Marin, Deiola, Lykogiannis; J. Pedro, Keita.
A disposizione: Aresti, Radunovic, Pereiro, Altare, Bellanova, Pavoletti, Farias, Obert, Oliva.
Allenatore: Walter Mazzarri.
Indisponibili: Rog, Ladinetti, Dalbert, Beter, Walukiewicz, Faragò, Strootman, Caceres, Nandez.
Diffidati:-.
Squalificati:-.

AS ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibañez, Viña; Cristante, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan, Abraham.
A disposizione: Fuzato, Boer, Reynolds, Kumbulla, Calafiori, Diawara, Darboe, Villar, Perez, El Shaarawy, Perez, Shomurodov, Mayoral.
Allenatore: José Sacramento (Mourinho squalificato).
Indisponibili: Spinazzola, Smalling.
Diffidati: Cristante.
Squalificati: -.

Arbitro: Pezzuto.
Assistenti: Ranghetti-Palermo.
IV Uomo: Baroni.
Var: Giacomelli.
Avar: Liberti.

Roma-Napoli 0-0, le pagelle: Abraham spreca, Cristante svetta. Solidi Mancini ed Ibanez. Pellegrini e Zaniolo, manca il finale

Roberto Gentili – Sosta a Roma. Colpo su colpo, ma giallorossi e Napoli non si fanno male. All’Olimpico finisce 0-0, con Mourinho che ferma la corsa di “Spallettone”. I capitolini sono quelli che vanno più vicini al gol. Nel primo tempo Abraham apre però troppo l’interno destro, mentre nella ripresa Pellegrini e Mancini – servito proprio dal capitano romanista – mancano il gol per una questione di centimetri. Negli ultimi minuti gli uomini di Spalletti – bersagliato dai 50.000 dell’Olimpico – trovano il gol con Osimhen, annullato per fuorigioco.

La Roma crea, mancando però al momento di concludere, che si tratti di passaggi o tiri. Rui Patricio è poco impegnato, mentre la difesa è brava a tenere a bada il terzetto d’attacco. Il centrocampo gira a dovere: Cristante è puntuale in entrambe le fasi, aiutato dalla preziosa collaborazione di Veretout. Nella trequarti propositivi Pellegrini e Zaniolo, cui manca  – come i compagni – quel tocco in più per chiudere quanto di buono fatto. Male invece Abraham: l’inglese ha difatti l’unica vera chance della gara, sprecata malamente.

LE PAGELLE

Rui Patricio 6 – Di normale amministrazione le conclusioni che arrivano nello specchio della porta. Velocizza il gioco con i piedi preferendo il lancio lungo.

Karsdorp 7 – Fa partire maggiormente cross bassi: il primo è per Pellegrini e viene deviato; l’altro per Abraham, anticipato. Perde palla sugli sviluppi di una rimessa laterale: taglia al centro, lasciando spazio alla ripartenza, poi fermata da Ibanez. A fine primo tempo legge male una palla alta facendola scorrere e creando sconquasso. Nella ripresa vuole rinnovare il tandem con Pellegrini: palla morbida a scavalcare la difesa, il capitano colpisce ma manda fuori. Con qualche inciampata tira comunque dritto verso una gara di spessore.

Mancini 7 – Si attacca come una calamita su Osimhen, non permettendogli di essere una minaccia. Al quarto d’ora rischia di perdere il nigeriano su una palla spiovente, ma è bravo – e fortunato – ad intercettare il tiro del nigeriano. Provvidenziale in diverse situazioni. Gigantesco anche nella ripresa, rifiuta a venti dalla fine l’invito di Pellegrini. Salva però un gol a porta vuota, mettendoci il fisico. Contro il palo.

Ibanez 7 – Inizialmente si occupa di Osimhen per poi dedicarsi più ai folletti Politano ed Insigne: ferma il primo dopo che era scappato a Vina. Tra loro si infila però anche Anguissa, stoppato con un vigoroso contrasto. Nella ripartenza sbaglia però l’appoggio a Mkhitaryan, a due passi da lui. Torna sul centravanti nigeriano nel secondo tempo, tenendolo sulle basse frequenze.

Vina 7 – Difficoltose le uscite dalla difesa, è l’anello debole della linea. Lo capisce Politano, da cui viene costretto al fallo e alla conseguente ammonizione. Cresce e tiene di più la posizione nel secondo tempo, facendosi vedere anche con più frequenza in avanti ed allineandosi ai compagni di reparto.

Cristante 7 – Sbriga con rapidità le pratiche di pulizia palla per lanciarla subito: produce diverse offensive, la più insidiosa è la verticalizzazione per Abraham. Se c’è da duellare non si tira indietro. Anzi, si esalta a più non posso e per passarlo si deve chiedere il permesso.

Veretout 6,5 – Frettoloso nel servire Zaniolo in avvio di gara, innesca poi con i tempi giusti Pellegrini a fine primo tempo, ma il capitano non sfrutta. Felino nei recuperi, soprattutto quello su Anguissa davanti alla difesa. Leggero calo nella ripresa, dove pensa più a rompere le linee.

Zaniolo 6 – L’unico che prova e riesce a saltare l’uomo. L’ex Mario Rui lo vede sfrecciare per la maggior parte del tempo, si perde con un paio di scelte poco lucide: un cambio di gioco in direzione di Vina al 15’ e la verticalizzazione a vuoto sul finire della prima frazione. Egoista nel finale dove forza il tiro.

Pellegrini 6 –  Vede sempre prima di tutti possibili canali di gioco, ma li oscura da sé con scelte di passaggio anticipate o tardive. Ghiotta la chance a fine primo tempo: bravo ad arpionare il lancio di Veretout, con diverse soluzioni a portata di mano sceglie di calciare, finendo per colpire l’avversario davanti a sé. Pescato da Karsdorp, al volo di destro non trova la porta, da zona comunque difficile. Serve Mancini da punizione, senza esito positivo.

Mkhitaryan 5 – Posizionato a dovere, non viene innescato dai compagni che lo servono in controtempo. Fa da sé e non va meglio, buona la combinazione recupero e cross per Abraham di fine primo tempo. Libera un tiro col destro che serve solo a scaldare Ospina. È l’ultima azione prima di uscire. (Dal 66’ El Shaarawy 5,5 – Prestazione che segue la scia di quella di Micki. Fa poco per muovere la partita: l’unica cosa è quel cross, fatto senza senso con l’esterno).

Abraham 5,5 – In un contrasto in ripiego con Insigne si riacutizza il dolore alla caviglia e sembra costringerlo all’uscita. Prossimo a farlo, ha l’occasione per uscire con la standing ovation: delizioso filtrante di Cristante, salta Rrahmani, disorienta Ospina ma apre clamorosamente troppo l’interno destro e manda a lato. Rimane in campo con il dolore, facendo a sportellate e rendendosi utile anche dietro. (Dall’87’ Shomurodov sv). 

Mourinho 6 – A livello di prestazione, la reazione c’è stata. Le occasioni sono state create. E sprecate. Frena comunque la corsa dell’amico Spalletti, non facendo andare a segno il secondo miglior attacco del campionato. Difficile trafiggere la miglior difesa, nonostante la Roma ci sia andata minimo un paio di volte vicina. Per il rosso meriterebbe forse mezzo voto in meno, ma la prestazione complessiva lo risarcisce.

Roma-Napoli, le PAGELLE: Mancini e Ibanez limitano Osimhen.

(R.Rodio) – Ecco i voti e le pagelle al termine di Roma-Napoli, match che si è chiuso sullo 0-0 nonostante grandi emozioni:

-Roma-

RUI PATRICIO 6,5 – Sicuro nelle prese, non deve compiere miracoli pur contro un Napoli sempre insidioso. Un’incertezza con i piedi (dovuta a zolle indecenti) poteva costare cara.

KARSDORP 6 – Difensivamente efficace, il duello con Insigne lo mette in apprensione meno del previsto. Troppi gli errori dal punto di vista tecnico, negli appoggi decisivi e nei cross quasi sempre fuori misura.

MANCINI 6,5 – Meriterebbe anche mezzo voto in più per aver frenato l’attaccante più in forma del campionato. Ma il gol di testa divorato nel finale grida vendetta.

IBAÑEZ 6,5 – Quando c’è da combattere non si tira mai indietro, per questo ingaggia un duello fisico con Osimhen senza esclusione di colpi. Ancora troppo sbadato in impostazione.

VIÑA 6,5 – In crescita. Come a Torino ha dimostrato di migliorare atleticamente e tirar fuori anche qualche buona giocata di qualità. Politano e Lozano dalle sue parti fanno fatica. Deve migliorare a livello tattico.

CRISTANTE 7,5 – Sappiamo che non sia il regista che serve a questa Roma, ma oggi domina a centrocampo come mai successo prima. Sradica palloni, gioca in verticale e non molla fino all’ultimo centesimo. Il pallone regalato e poi divorato da Abraham è da fantasista puro.

VERETOUT 6,5 – Sacrifica le classiche sgroppate offensive per ragioni tattici e di equilibrio. Meno appariscente, ma sempre utilissimo nel lottare in mezzo al campo.

ZANIOLO 6,5 – La strada è quella giusta, perché gioca con scioltezza, naturalezza e senza paura. Dopo un primo tempo eccellente, con tanto di gol sfiorato da corner, fa più fatica nella ripresa. Se deve fare ogni volta tutta la fascia tra difesa e attacco è dura poi essere lucido.

PELLEGRINI 6,5 – Sfiora il capolavoro sotto la Sud con il destro in estirada che si alza sopra la porta di Ospina. La sua posizione mette in apprensione la mediana del Napoli. Peccato aver sprecato un paio di contropiede succulenti.

MKHITARYAN 4,5 –  Qualcosa nel suo meccanismo si è maledettamente inceppato. Non ha più quell’esplosività nella corsa che lo aveva caratterizzato nei suoi primi due anni a Roma. Le ripartenze sono sempre un buco nell’acqua e fa fatica anche ad aiutare Vina. A 32 anni va valutato con attenzione. (66′ EL SHAARAWY 6 – Meglio dell’armeno per vivacità e tenuta fisica. La ‘trivela’ nel finale era però da evitare).

ABRAHAM 5,5 – Difficile pensare ad un calciatore che porti più entusiasmo dell’inglese. Ma il gol che si mangia nel primo tempo è imperdonabile. Un attaccante da 40 milioni come lui deve essere incisivo e freddo in certe occasioni. Errore pesante. (86′ SHOMURODOV S.V. – Doveva entrare ben prima, ma Abraham lo costringe ad attendere resistendo ai guai alla caviglia).

All. MOURINHO – Il pubblico romanista è tutto con lui. Lo stadio spinge la squadra e lui soffia sul fuoco. Meritava anche oggi francamente di più, ma le imprecisioni dei singoli sono costate chiare. Se ci si attendeva risposte le ha certamente trovate nel gruppo dei così detti titolari. Si prende anche il rischio di portare in panchina molti primavera e chiudere con soli due cambi è emblematico. Un Massa troppo fiscale lo espelle per doppio giallo. Se la società saprà accontentarlo la strada è certamente giusta.

-Napoli-

Ospina 6.5; Di Lorenzo 6, Rrahmani 6, Koulibaly 7, Mario Rui 6; Anguissa 6.5, Fabian Ruiz 6, Zielinski 5.5 (Elmas 6); Politano 6 (Lozano 5); Osimhen 6.5, Insigne 6 (Mertens s.v.). All: Spalletti 6.