Roma-Napoli, le probabili formazioni e dove vederla: recuperato Zaniolo, dentro tutti i titolari

Roberto Gentili –  Col capo chino dalla vergogna per l’indecente sconfitta subita contro il Bodø/Glimt, la Roma tenterà di ripartire in campionato. Domani alle 18 all’Olimpico arriverà il Napoli di Spalletti. La corazzata partenopea viaggia ad altissima velocità: prima in classifica a punteggio pieno, ha il secondo miglior attacco (19 reti, comanda l’Inter con 23 centri) e la miglior difesa – in Serie A e nei migliori cinque campionati europei – capace sin qui di subire solo 3 reti.

L’indecorosa sconfitta in Norvegia ha fatto seguito al polemico k.o. arrivato contro la Juventus di domenica scorsa. Per non perdere il quarto posto – minacciato da Lazio, Atalanta, la stessa Juve, Bologna e Fiorentina – la vittoria è quasi imperativa. I capitolini del furioso Mourinho non saranno soli: a spingerli verso i tre punti ci saranno 50.000 tifosi giallorossi.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI ROMA-NAPOLI

Costretto al turnover in Conference League, Mou farà di nuovo affidamento ai tanto amati titolari. Oltre a Rui Patricio ed Ibanez – presenti anche contro il Bodo – il reparto difensivo sarà formato da Mancini, con i rientri di Karsdorp e Vina sulle fasce, bersagliate dagli scandinavi. A centrocampo riprenderanno posto Veretout – reduce dal rigore sbagliato contro i bianconeri – e Cristante, entrato giovedì nel secondo tempo.

Fermatosi a Torino per l’infortunio al ginocchio sinistro (trauma in iperflessione), Zaniolo ha recuperato e partirà titolare. Sulla sinistra ci sarà Mkhitaryan, al centro Pellegrini. Al termine dell’umiliazione di giovedì, il capitano romanista era andato sotto il settore dei 400 tifosi romanisti per chiedere scusa portando in dono la maglia, rifiutata dai sostenitori. Il finalizzatole sarà Abraham, desioso di tornare al gol. L’ultimo in campionato è di un mese fa (23 settembre, 1-0 contro l’Udinese), mentre l’ultima rete complessiva è del 30 settembre nella vittoria (3-0) ai danni dello Zorya.

Spalletti schiererà l’onze de gala: Ospina ormai inamovibile dai pali, Di Lorenzo e l’ex Mario Rui esterni. A proposito di ex, non ci sarà Manolas: nella vittoria contro il Legia Varsavia (3-0) in Europa League, il greco ha infatti riportato la lesione di basso grado del grande gluteo destro. Con Koulibaly partirà titolare Rrahmani. Ad affiancare Ruiz ci saranno Zielinski ed Anguissa, vicino alla Roma nell’ultima sessione. Anche nel terzetto offensivo ci sarà chi è stato vicino ai colori giallorossi: Politano – prodotto del settore giovanile – ed Insigne assisteranno Osimhen.

Piccolo trait d’union tra il centravanti nigeriano e Mourinho. Quando lo Special One era alla guida del Tottenham, l’ex Lille è stato vicino al trasferimento a Londra. La trattativa però non è andata in porto: l’attaccante rifiutò infatti per la troppa concorrenza che avrebbe trovato nell’attacco degli Spurs.

Mou non prese bene la motivazione ed ebbe a dire: “Non sono io che devo convincere un giocatore, è lui che deve convincere me. Se uno ha paura di venire al Tottenham per la concorrenza, allora sono io che non lo voglio. Se un calciatore dice che non vuole stare in squadra con Harry Kane, Son, Lamela e Lucas Moura, allora addio. Un attaccante che deve venire qui, deve venire con ambizione. Altrimenti non fa per noi“.

DOVE VEDERE ROMA-NAPOLI

Il “Derby del Sole” sarà trasmesso da Dazn. Il fischio d’inizio sarà alle 18, il collegamento comincerà circa trenta minuti prima. Stefano Borghi racconterà la sfida, supportato dal commento tecnico di Francesco Guidolin.

ROMA-NAPOLI, ARBITRA MASSA: GIALLOROSSI IMBATTUTI CONTRO I PARTENOPEI

Davide Massa arbitrerà Roma-Napoli. Gli assistenti saranno Mauro Vivenzi e Davide Imperiale. Massimiliano Irrati ricoprirà il ruolo di quarto uomo. Al Var Marco Di Bello, Filippo Valeriani all’Avar.

Sotto la direzione di gara di Massa, la Roma non è mai stata sconfitta contro gli azzurri. Nei due precedenti – entrambi giocati in trasferta – i giallorossi hanno infatti ottenuto una vittoria (2-4, a marzo del 2018) ed un pareggio (1-1, nell’ottobre della stagione successiva).

Prima partita stagionale tra Massa e la Roma, il cui score complessivo è tutto sommato positivo: 8 vittorie, altrettanti pareggi e 4 sconfitte. Meglio i precedenti del fischietto di Imperia con il Napoli: 13 vittorie, 2 pareggi e – come con i giallorossi – 4 sconfitte.

Per quanto concerne il Var, invece, sono tre i precedenti con Di Bello. L’ultimo è Parma-Roma del marzo scorso (2-0 per gli emiliani), in cui non venne fischiato un rigore per fallo di Hernani su Pellegrini. In Roma-Verona del luglio 2020 i giallorossi beneficiarono di un penalty concesso per fallo di Empereur sempre sul capitano romanista. Il Var non intervenne in soccorso dell’arbitro Maresca. Nella prima sfida con Di Bello al Var, infine, venne correttamente tolta una rete a Veretout per un tocco di mano.

LE PROBABILI FORMAZIONI

AS ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Vina; Cristante, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan; Abraham.
A disposizione: Fuzato, Boer, Reynolds, Kumbulla, Calafiori, Darboe, Diawara, Villar, El Shaarawy, Bove, Perez, Zalewski, Shomurodov, Mayoral.
Allenatore: José Mourinho.
Indisponibili: Spinazzola, Smalling.
Diffidati: Cristante.
Squalificati:-.

SSC NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui; Anguissa, Ruiz, Zielinski; Politano, Osimhen, Insigne.
A disposizione: Meret, Marfella, Ghoulam, Juan Jesus, Zanoli, Demme, Lobotka, Lozano. Elmas, Mertens, Petagna.
Allenatore: Luciano Spalletti.
Indisponibili: Ounas, Malcuit, Manolas.
Diffidati:-.
Squalificati:-.

Arbitro: Massa.
Assistenti: Vivenzi-Imperiale.
IV Uomo: Irrati.
Var: Di Bello.
Avar: Valeriani.

Bodø/Glimt-Roma 6-1, le pagelle: giallorossi umiliati, Perez e Ibanez gli ultimi ad affondare. Kumbulla e Calafiori horror

Roberto Gentili – Roma ghiacciata ed umiliata. I giallorossi capitombolano nel freddo norvegese e scrivono un’altra pagina nera della storia europea cadendo indegnamente per 6-1 contro il Bodø/Glimt. Dopo i primi 20’ la compagine capitolina è subito chiamata a risalire la china del doppio svantaggio firmato Botheim (8’) e Berg (20’). Perez (28’) fa tirare su la testa, subito riabbassata con vergogna da Botheim (52’), Solbakken (71’), Pellegrino (78’) e di nuovo Solbakken (80’).

Nessuna sufficienza per una squadra i cui componenti hanno mostrato per la maggior parte imbarazzo, apparendo a tratti a dir poco inadeguata per certi livelli, per giunta modesti. Rabbrividevole la difesa. Kumbulla e Calafiori mettono il tappeto rosso in tutte le reti norvegese. Reynolds resiste per quanto può, Ibanez è l’unico a tenere alta la testa, fino al terzo gol. Lo stesso fa in avanti Perez: lo spagnolo predica nel vuoto e non trova l’assistenza del reparto. Darboe e Diawara si accodano al deragliamento. I cambi non incidono e – anzi – quasi sembrano peggiorare la situazione ed aumentare la confusione.

LE PAGELLE

Rui Patricio 3,5   Battuto sul tempo nel primo gol, prende nello stesso modo il raddoppio per i consueti motivi: saltello e mancata apertura col piede destro.  Attento e fortunato al tiro di Berg al quarto d’ora. A metà sul poker, subìto col pallonetto. Scivola anche lui nel finale e si inginocchia. Male anche con i piedi: messo in difficoltà dal largo retropassaggio di Calafiori nel primo tempo, sbaglia il passaggio verso Reynolds.

Reynolds 3 – A sbando nei primi venti minuti della frazione iniziale, le precise sprintate offensive gli fanno togliere ruggine, emozione e gelo fino alla ripresa. Non riprende il filo conduttore e torna a recitare la parte horror vista all’inizio. Spiegato come mai non sia stato impiegato sin qui, seppur non sia tra i condannati.

Kumbulla 3 – Il vento soffia e se lo porta via. Errori decisivi ogni volta che entra in causa. Sul primo gol esce per intercettare passaggio Berg: liscia ed è lento a rientrare. Insieme ad Ibanez lascia calciare Berg, ghiacciato sulla doppietta di Botheim e sul poker scandinavo. Alla fine si abbandona a sé stesso e lascia passare tutti.

Ibanez 3,5 – Più attento di Kumbulla, e non ci voleva tanto. Fin quando ne ha mette una pezza in tutti gli attacchi norvegesi. Resiste un tempo e poco più, poi da solo non può evitare il naufragio. Un affondamento di cui fa parte, anche se non da protagonista. La sponda di Botheim sul vantaggio, ad esempio, lo manda al bar.

Calafiori 3 – Solbaken lo imbarazza con estrema facilità. Non riesce ad intercettare il cross di Fet per Botheim, che scorre sotto le sue gambe. Fermo anche sulle altre reti, inesistente davanti.

Diawara 3,5 – Vede nascere la prima rete davanti a sé, cancella l’immagine incartando un perfetto assist per Perez. Apre con i tempi giusti, quelli che mancano di tanto in tanto nella gestione della manovra. E nell’intervento sul tris. (Dal 60’ Pellegrini 3 – Mezz’ora non gli basta per prendere in mano la situazione).

Darboe 3 – Aveva dichiarato che Mourinho riserva fiducia in lui. La prestazione odierna potrebbe farla vacillare. L’1-0 ed il 2-0 gli passano sotto gli occhi. L’indecisione di posizione manda in confusione i movimenti difensivi della squadra, costretto anche ad un giallo. (Dal 46’ Cristante 3 – Per quanto possibile, cerca di mantenere sul rettilineo la vettura giallorossa, già diretta verso lo schianto).

Perez 4,5 – Tarantolato dopo le due reti, fa di tutto per recuperare. Il primo tentativo è innocuo, servito da Diawara è però abile nel controllare ed insaccare. Sparisce come praticamente tutti nella ripresa in una gara in cui ha tentato in tutti i modi di tenere alta la bandiera giallorossa.

Villar 3 – Fatica a trovare la dimensione in una posizione non sua ed ardua da tenere per le sue caratteristiche. Qualche malinteso nei dialoghi, sistemati con tocchi intelligente. Sono però più le note stonate. (Dal 46’ Mkhitaryan 3 – Impalpabile contro la Juve, si ripete oggi).

El Shaarawy 3,5 – Quando rientra si ferma ad un metro dal portare a termine il compito: basta vedere il vantaggio dove Berg gli sfreccia sotto il naso. Lanciato in rete da Rui Patricio, vanifica il contropiede con un controllo impreciso. Sotto pressione, perde la palla che sarà il terzo gol. (Dal 61′ Abraham 3 – Invisibile).

Mayoral 3 – La maglia – blu, quella nuova – da centravanti titolare arriva finalmente su di lui, ma fatica a tenerla. Tardivo nel controllare e leggere tutti gli spunti fornitigli. (Dal 46’ Shomurodov 3 – Inserito per ribaltarla, non è mai un punto di riferimento. Due palle arrivano e le perde entrambe, anche per sfortuna).

Mourinho 3,5 – Arrivato fin in Norvegia per subire le prime 6 reti in una partita, è presto spiegato perché impieghi sempre gli stessi giocatori. Rimane il fatto che una sconfitta del genere è vergognosa, per tutti. La squadra è apparsa molla, in confusione e a tratti impaurita per qualche ripetizione eccessiva.

Bodø/Glimt-Roma, le probabili formazioni e dove vederla: riposa Karsdorp, Kumbulla al centro. Darboe dall’inizio, Shomurodov punta

Roberto Gentili –  Sempre più su. Tornata da Torino scottata per il ko contro la Juventus, la Roma si appresta a disputare il terzo impegno di Conference League. A punteggio pieno – ed al primo post in girone – dopo le vittorie con Cska Sofia (5-1) e gli ucraini dello Zorya (0-3), nel terzo turno i giallorossi affronteranno il Bodø/Glimt.

Una trasferta che definire scomoda è dire poco. La squadra di Mourinho dovrà affrontare quattro ore di volo per raggiungere la città di Bodø, prima città a Nord del Circolo Polare Artico. Non è finita qui. Per l’orario della partita (18:45) sono previsti zero gradi e nevicate. Neanche la distanza e le temperature avverse riescono a contenere la straripante voglia di Roma dei tifosi. All’Aspmyra Stadion ci saranno ben 395 stoici tifosi.

Leader nel campionato norvegese, il Bodø/Glimt è seconda nel girone di Conference a 4 punti, frutto della vittoria ottenuta contro lo Zorya (3-1) e del pareggio (0-0) con il CSKA Sofia.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI BODØ/GLIMT-ROMA

Mourinho concederà ampio spazio alle seconde linee. Troverà così la maglia da titolare Kumbulla: il difensore prenderà posto al centro vicino ad uno tra Mancini ed Ibanez. Data l’assenza quasi certa di Karsdorp, è probabile lo spostamento del brasiliano sulla corsia normalmente di competenza dell’olandese. Da non scartare a priori una possibilità per Reynolds. Dall’altra parte ci sarà Calafiori.

Cambieranno i due metronomi. Partirà dal 1’ Darboe, affiancato presumibilmente da Villar. Rotazioni anche sulla trequarti attorno al perno Pellegrini. Zaniolo rimarrà a Trigoria con l’obiettivo di tentare il recupero già per il Napoli, mentre Mkhitaryan sosterà ai box per non affaticarsi ulteriormente: pronti El Shaarawy – subentrato contro la Juve al posto di Nicolò – e Perez.

Knutsen farà affidamento sul portiere Haikin, Sampsted e Bjorkan i terzini con Lode e Hoibraten centrali. Brunstad Fet e Saltnes a centrocampo insieme a Berg, davanti Botheim verrà supportato da Pellegrino e Solbakken.

DOVE VEDERE BODØ/GLIMT-ROMA

La partita verrà trasmessa sia da Dazn che Sky Sport . Due i canali di riferimento: Sky Sport (numero 253 del satellite) e Sky Sport Action (numero 206). Per gli abbonati alla pay-tv sarà disponibile anche la visione in streaming sull’app SkyGo. A raccontare la sfida su Dazn ci saranno Riccardo Mancini ed Alessandro Budel.

BODØ/GLIMT-ROMA, ARBITRERÀ PALABIYIK: NESSUN PRECEDENTE

La direzione di gara è stata affidata ad Ali Palabıyık. L’arbitro turco verrà coadiuvato dai connazionali Serkan Olguncan e Ali Saygın Ögel. Il quarto uomo sarà Erkan Özdamar. Come noto, non ci sarà Var.

Esordio con entrambe per Palabıyık, anche se ha già avuto modo di incrociare i colori giallorossi: nel 2015 ha arbitrato la sfida tra la Roma Primavera ed il Barcellona in Youth League, terminata col pareggio a reti bianche. L’arbitro quarantenne ha poi tre precedenti con le squadre italiana: la vittoria 3-0 del Sassuolo contro il Sassuolo e due con la Lazio (un successo ed un pareggio).

LE PROBABILI FORMAZIONI

FK BODØ/GLIMT (4-3-3): Haikin; Sampsted, Lode, Hoibraten, Bjorkan; Brunstad Fet, Berg, Saltnes; Pellegrino, Botheim, Solbakken.
A disposizione: Smits, Vetlesen, Kondradsen, Moe, Moberg, Hage, Selvåg Nordås, Kvile, Mugisha, Koomson.
Allenatore:  Kjetil Knutsen.
Indisponibili: Saltnes.
Diffidati: -.
Squalificati:-.

AS ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Ibanez, Mancini, Kumbulla, Calafiori; Darboe, Villar; Perez, Pellegrini, El Shaarawy; Shomurodov.
A disposizione: Fuzato, Boer, Karsdorp, Reynolds, Vina, Diawara, Cristante, Veretout, Bove, Mkhitaryan, Zalewski, Abraham, Mayoral.
Allenatore: José Mourinho.
Indisponibili: Spinazzola, Smalling, Zaniolo.
Diffidati: -.
Squalificati:-.

Arbitro: Palabıyık.
Assistenti: Olguncan-Saygın Ögel.
IV Uomo: Özdamar.

Juve Roma 1-0: la Roma gioca meglio ma esce sconfitta. Niente stop per Orsato

 

Pagine Romaniste (F. Belli) – Torna la Serie A dopo la sosta per le Nazionali, ma la Roma esce sconfitta dall’Allianz Stadium, complice anche un episodio arbitrale dubbio a fine primo tempo. I padroni di casa si portano in vantaggio al 16′ con un gol di Kean, a fine primo tempo Orsato annulla il gol di Abraham (in campo regolarmente dal 1′) ma concede il calcio di rigore ai giallorossi. Va Veretout sul dischetto, ma para Szczesny e il risultato rimane sull’1-0. Nonostante i numerosi tentativi la Roma non riesce a trovare il gol del pareggio e rimane ferma a 15 punti in classifica. Nella sconfitta (1-0) contro i bianconeri, Nicolò Zaniolo è stato costretto ad uscire verso il 30′. Il trequartista giallorosso ha riportato un trauma in iperflessione al ginocchio sinistro. Nelle prossime ore ci saranno gli esami per valutare l’entità. La Roma ha giocato bene, anche se non è riuscita a trovare i tre punti. Lo ammette a fine gara anche Allegri: “E’ stato complicato giocare contro la Roma e lo sapevamo anche prima. La Roma avrebbe meritato ampiamente il pareggio. Sono partite che giochi sugli episodi e questa volta sono andati dalla nostra parte. Se giochi con lo spirito giusto quelli vengono dalla tua parte“. Capitolo Orsato: l’arbitro è stato pesantemente contestato per la gestione della gara soprattutto in seguito alla scelta di assegnare il calcio di rigore (poi sbagliato da Veretout) invece di lasciar correre e convalidare il gol di Abraham. Niente stop per lui. Questa la decisione dell’AIA dopo una serata turbolenta per il fischietto di Schio. Il rigore concesso ai giallorossi per il contatto Szczesny-Mkhitaryan con mancata applicazione della norma del vantaggio è stato ritenuto dai vertici arbitrali sicuramente penalizzante nei confronti della squadra di Mourinho, ma viene valutato come un “errore-non errore”.

Francesco Belli

Juventus-Roma 1-0, le pagelle: Zaniolo, vedo nero. Veretout, poco rigore. Abraham solo volontà

Roberto Gentili –  Stessa storia. La Roma esce ancora una volta senza punti – che contano – dallo Stadium. E sconfitta in uno scontro diretto, il secondo (su altrettanti) stagionale. Alla Juve basta il tocco di testa Kean sulla sponda (sempre di testa) di Bentancur per guadagnare i tre punti. Non solo la sconfitta però. Quando era tra i più vivaci, Zaniolo ha accusato – come sempre gli capita contro i bianconeri – un fastidio muscolare che lo ha costretto ad uscire. Gli uomini di Mourinho non si abbattono e si portano più e più volte in avanti, fino ad ottenere un penalty.

Sottraendolo ad Abraham, Veretout si prende carico della trasformazione. Che non arriva per la parata di Szczesny. Con questo ed una prestazione spenta, il francese si inserisce così tra i peggiori in campo. Nella stessa lista ci sono i nomi di Cristante, Ibanez e Mkhitaryan. L’azzurro galleggia qui e là senza trovare il giusto orientamento, il brasiliano viene sopraffatto da Kean, anche prima del gol. Miki, invece, scarico e disorientato. Ci riesce con una grande forza di volontà Abraham. Pellegrini si vede e non si vede.

LE PAGELLE

Rui Patricio 5 – Fatale il solito saltello nel momento in cui Bentancur e Kean confezionano il vantaggio dove si schiaccia al momento di incrociare le gambe. Maldestra la risposta sulla rovesciata di Bernardeschi, viene graziato dall’errore di Kean a porta spalancata.

Karsdorp 6 – Gli sprint sono vicini allo zero per le folate che arrivano. Non ha vita facile, può comunque considerarsi tra i migliori, o i meno peggio. In crescendo nella ripresa.

Mancini 6 – Si vede subito per il colpo di testa sulla punizione di Pellegrini nei primi minuti, respinta da Szczesny. Tampona dove può.

Ibanez 5 – Soffre Kean, che mette le ali per un paio di cross e per il vantaggio. Il brasiliano guarda ma non riesce mai a fermarlo. Lo stesso fa con Kulusevski negli ultimi minuti. Ritrova i binari giusti, ma il deragliamento ha procurato il danno più importante.

Vina 6 – Nel primo tempo né più né meno la gara contro il Sassuolo. Ugualmente tornato dalla traversata atlantica alla vigilia, vedere prendere l’ascensore il connazionale Bentancur propiziare il gol, siglato da Kean. Lui rimane al primo piano, non solo qui ma per tutta la partita. In crescendo durante la ripresa, cerca il pareggio con una magica azione personale

Cristante 5,5 – La troppa mobilità crea pericolosi varchi alla Juve. Manda in avanti disordinate sventagliate per l’impossibilità ad impostare. Curioso il fatto che sia lui a dialogare con Orsato.

Veretout 5 – Poco rigore. Non solo perché pretende di batterlo togliendolo ad Abraham – che se l’era procurato – ma anche per la prestazione in cui non ottempera praticamente a nessuno dei compiti di competenza. Indossare la maglia della Nazionale lo appaga troppo. Prova a rimediare con il tiro a giro dalla distanza che lambisce il palo sinistro. (Dall’81’ Shomurodov sv)

Zaniolo 6 – Contro la Juve continua a vedere più nero che bianco. Parte al massimo impensierendo a più non posso la squadra di Allegri, si ferma però attorno al 20’: prima quando fronteggia goffamente De Scigilio, indisturbato nel crossare; dopo qualche minuto avverte un fastidio muscolare alla coscia sinistra e deve uscire. (Dal 25’ El Shaarawy 6 – Manda subito Vina al cross con un colpo d’esterno da biliardo. Mantiene alta l’asticella della prestazione.

Pellegrini 5,5 – Il trattamento riservatogli ne tarpa la creatività. Se ne libera comunque con una certa frequenza, ma ogni tentativo di spinta è improduttivo. Prestazione totalmente anonima. Piccola nota: perché c’era Cristante a parlare con Orsato?

Mkhitaryan 4,5 – Recupera la palla che porta al rigore e fa ammonire Szczesny superandolo col tocco sotto. Non porta a termine le consegne tattiche, stenta ad essere una minaccia.

Abraham 6 – Recupera in tempi record, ne ha bisogno però per attivarsi. Inizialmente non risponde alle varie chiamate che arrivano dai compagni, dalla mezz’ora si accende con rabbiose percussioni. Suo il là dell’azione del rigore, gli viene tolto da (a ragion veduta?) Veretout. Con i nervi a fior di pelle, falcia Chiellini e viene ammonito. L’autonomia si spegne nel secondo tempo: la forte ed ammirevole volontà non gli basta per ribaltare la situazione.

Mourinho 5,5 – “Siamo poi così diversi?”, starà pensando Fonseca. Due scontri diretti giocati e due persi. Sin qui troppe similitudini con la precedente Roma. Fino a prima del gol si era vista una squadra ben messa, coriacea. Il gol juventino annebbia tutti, Mou compreso, che non sa come rimediare. La sfortuna – altro comune denominatore con il collega e connazionale – gioca un brutto scherzo con lo stop di Zaniolo. Se Veretout chiede di calciare il rigore per poi non trasformarlo lui può veramente poco. Può (deve) capire i veri numeri della rosa. Il tour de force era già in salita, ora ripida.

Juventus-Roma, le PAGELLE: Veretout errore pesante.

(R.Rodio) – I voti e le pagelle assegnate al termine di Juventus-Roma, big-match della domenica vinto dai bianconeri di misura:

-Juventus-

Szczesny 7.5; Danilo 6.5, Bonucci 6.5, Chiellini 7.5, De Sciglio 7 (Alex Sandro s.v.); Cuadrado 6, Locatelli 6.5, Bentancur 6.5, Bernardeschi 6.5 (Arthur 6); Chiesa 5.5 (Kulusevski 6), Kean 6.5 (Morata s.v.). All: Allegri 6.5

-Roma-

RUI PATRICIO 5,5 – Paradossalmente poco impegnato allo Stadium. Beffato dalla carambola Bentancur-Kean sul gol vittoria juventino. Mezza papera invece sulla rovesciata di Bernardeschi.

KARSDORP 6 – Il duello con un ottimo De Sciglio è più tosto del previsto. Generoso ma non sempre lucido, soprattutto in fase di spinta.

MANCINI 6 – Se la cava degnamente, senza soffrire la velocità di Chiesa. Qualche ingenuità e nervosismo di meno nel finale non sarebbe guastato. Il tandem difensivo della Juve è ancora lontano anni luce per personalità e maturità.

IBAÑEZ 5 – Il gol della Juve scaturisce da un duello aereo perso dal brasiliano in piena area romanista. A certi livelli si tratta di errori inammissibili e decisivi.

VIÑA 6,5 – Determinato e atleticamente in crescita nonostante il ritorno recente dal Sud America. Non si fa mai beffare da Cuadrado e sfiora il gol con un’azione personale esaltante. La chiusura di Chiellini fa però ancora la differenza. Buone notizie dall’Uruguay.

CRISTANTE 5,5 – Tatticamente ineccepibile, tiene la posizione mediana senza lasciare solchi. Il problema è nella fase di impostazione, dove pecca di intuizioni e precisione. Ma siamo al solito discorso.

VERETOUT 5,5 – Il rigore sbagliato pesa come un macigno sulla valutazione finale. Forse distratto da Abraham si fa ipnotizzare da Szczesny. Peccato, perché per il resto aveva disputato una gara massiccia e positiva. (DAL 81′ SHOMURODOV S.V. – Solo il tempo di beccarsi un cartellino giallo evitabile).

ZANIOLO 7 – Un peccato che esca dalla scena a metà primo tempo. Il talento giallorosso sembrava ispirato, tornato ai fasti dei tempi migliori. Uno stop muscolare lo ferma nuovamente, speriamo non sia nulla di grave. (dal 26′ EL SHAARAWY 6 – Buone giocate sulla corsia mancina, meno brillante quando si avvicina alla zona conclusiva).

PELLEGRINI 5,5 – Fatica ad entrare in partita e preferisce troppo spesso i tocchi di prima piuttosto che il ragionamento. Il galleggiamento sulla trequarti stavolta produce poco o nulla.

MKHITARYAN 5 – A parte il rocambolesco rigore guadagnato, l’armeno gira al largo e non è quasi mai incisivo. Occasione buttata, perché avrebbe avuto spazio e occasioni per essere più determinante.

ABRAHAM 6,5 – Altro che caviglia dolorante. L’inglese corre, si sbraccia, fa il massimo e serve il miglior Chiellini per arginarlo. Avrebbe anche segnato l’1-1, ma la decisione cervellotica di Orsato preferisce non convalidarlo.

All. MOURINHO – La partita è stata preparata nel modo giusto e di tutte le sconfitte dello Stadium questa è di certo la più immeritata. Come detto da lui si è vista una grande Roma e se Veretout fosse stato più preciso magari sarebbe finita diversamente. Un buon punto di partenza per ritrovare con il Napoli la spinta giusta per vincere. Il livello di squadra si sta alzando.

L’arbitro: ORSATO 4,5 – Insufficienza non tanto per le scelte, ma per aver eluso il regolamento. Fischia in anticipo e non convalida il gol della Roma, anche per l’eccessiva fretta del guardalinee Bendoni che sbandiera un inesistente fuorigioco. Impensabile, nell’era del VAR, che si interrompa un’occasione da gol. E la spiegazione successiva è ancora più imbarazzante.

Juventus-Roma, le probabili formazioni e dove vederla: incognita Abraham, pronto Shomurodov. Ci sarà Viña

Roberto Gentili – La Roma comincia la salita, da scalare tutta d’un fiato. In tre settimane la squadra di Mourinho conoscerà la propria identità. Il primo ostacolo da oltrepassare è la Juventus, domani sera alle 20:45. Ci sarà poi da sfidare il vento gelido del nord con la trasferta in Norvegia contro il Bodø/Glimt, per poi scalare le tempestose cime Napoli e Milan, entrambe in casa ed intervallate dall’insidiosa discesa a valle contro il Cagliari. Il tour de force si concluderà con la sfida di ritorno contro gli scandinavi e la trasferta a Venezia.

Un giro della verità che è da portare a termine un passo alla volta, tappa dopo tappa. E quella iniziale quando conta qualcosa è il tallone d’Achille giallorosso. All’Allianz Stadium la Roma è sempre inciampata – anche rovinosamente – tranne nell’anonima partita dell’agosto 2020 (1-3, Kalinic e doppietta di Perotti). La sfida di quest’anno spinge però i tifosi – 762 i presenti che coloreranno per intero il settore ospiti – all’ottimismo (ma non troppo) per il fattore Mou, che potrebbe essere decisivo soprattutto per l’approccio psicologico alla gara.

A Torino la Roma si presenta dopo la vittoria in campionato contro l’Empoli (2-0, Pellegrini e Mkhitaryan), così come la Juve, impostasi di misura (1-0) nel derby. I tre punti in ballo rappresentano un bottino ghiotto per tutte e due le squadre: quella di Mourinho li cerca per restare attaccata alle zone alte della classifica, mentre i bianconeri di Allegri sono obbligati alla vittoria per non vedersi precludere ancor di più le speranze di risalire la china.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI JUVENTUS-ROMA

La Roma paga ancora a caro prezzo la sosta delle Nazionali. Il tributo più importante per Mou è Abraham, infortunatosi alla caviglia destra durante l’incontro con l’Ungheria. Da quando è rientrato nella Capitale, Tammy ha svolto quotidianamente le terapie per essere a disposizione di Mou. Le condizioni non sembrano però consentire l’impiego dall’inizio, tutt’al più sarà aggregato in panchina. Il peso dell’attacco dovrà quindi essere sostenuto da Shomurodov, chiamato a cancellare le ultime gare ombrose.

Risolto il rebus sulla fascia sinistra. Ad occuparla sarà Viña, ha confermato Mourinho in conferenza (“No, non è in dubbio“). Rientrato in Italia quest’oggi dopo aver disputato ben tre partite nel giro di una settimana con la Nazionale uruguaiana. Nessuna novità per il resto della formazione. Rui Patricio in porta, Karsdorp a destra. Nuovamente colpito da un infortunio, Smalling lascerà il posto al fianco di Mancini ad Ibanez. Cristante e Veretout – tornato in Nazionale francese e reduce dalla vittoria della Nations League – davanti a loro. Tris d’assi alle spalle di Shomurodov: Zaniolo a destra, Pellegrini al centro e Mkhitaryan a sinistra.

Tra positività al Covid (Rabiot), reduci da infortuni (Morata e Dybala, non convocato) e ritardi di condizione (Arthur), anche Allegri ha avuto le sue brighe. L’allenatore bianconero schiererà ad ogni modo un undici che comporta la massima attenzione. Pochi dubbi nel reparto arretrato: l’ex Szczesny in porta, a coprirlo Bonucci e De Ligt. Sulla destra è probabile l’impiego di Danilo, dall’altra parte ci sarà De Sciglio: Alex Sandro ha infatti giocato tutta la partita contro l’Uruguay di Viña.

Il romanista ha anche sfidato la Colombia di Cuadrado – protagonista di una gomitata in faccia al terzino – che si posizionerà a destra del centrocampo, abitato al centro da Locatelli e da Bentancur. Bernardeschi a sinistra. Chiesa e Kean in attacco.

JUVENTUS-ROMA, ARBITRA ORSATO: GIALLOROSSI MAI VITTORIOSI

Il big match dello Stadium verrà diretto da Daniele Orsato. Gli assistenti saranno Daniele Bindoni e Marco Bresmes. In sala Var ci sarà invece Luigi Nasca, all’Avar Alessandro Costanzo.

Orsato arbitrerà Juve-Roma per la quinta volta in carriera. Nei quattro precedenti i giallorossi non hanno mai vinto: pareggi per 1-1 nelle sfide delle stagioni 2011-12 e 2014-15 dell’Olimpico, mentre a Torino sono arrivate due sconfitte (1-0 nel 2016-17 e 2-0 lo scorso febbraio).

Nasca è stato invece per già tre volte addetto al Var. Dei tre precedenti, due suscitarono polemiche. Il primo risale alla sfida interna col Cagliari, occasione in cui venne annullata la rete di Kalinic per la spinta su Pisacane: inizialmente convalidata dall’arbitro Massa, fu decisivo l’intervento di Nasca. L’ultimo, infine, è Milan-Roma (3-3) della scorsa stagione, caratterizzata dai due rigori, uno per squadra, che comportarono alla sospensione sia di Nasca che di Giacomelli.

DOVE VEDERE JUVENTUS-ROMA

La partita tra Juventus e Roma sarà visibile unicamente su Dazn. Il fischio d’inizio è alle 20:45, il collegamento con il pre-partita comincerà circa mezz’ora prima. La telecronaca è affidata a Stefano Borghi, l’ex allenatore Francesco Guidolin curerà il commento tecnico.

LE PROBABILI FORMAZIONI

JUVENTUS FC (4-4-2): Szczesny; Danilo, De Ligt, Bonucci, De Sciglio; Cuadrado, Bentancur, Locatelli, Bernardeschi; Chiesa, Kean.
A disposizione: Perin, Pinsoglio, Alex Sandro, Chiellini, Pellegrini, Rugani, Ramsey, McKennie, Arthur, Kulusevski, Kaio Jorge.
Allenatore: Massimiliano Allegri.
Indisponibili: Rabiot, Dybala.
Diffidati: -.
Squalificati:-.

AS ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Viña; Cristante, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan; Shomurodov.
A disposizione: Fuzato, Boer, Reynolds, Kumbulla, Tripi, Calafiori, Darboe, Diawara, Villar, El Shaarawy, Perez, Zalewski, Abraham, Mayoral.
Allenatore: José Mourinho.
Indisponibili: Smalling, Spinazzola.
Diffidati: Cristante.
Squalificati: -.

Arbitro: Orsato.
Assistenti: Bindoni-Bresmes.
IV Uomo: Colombo.
Var: Nasca.
Avar: Costanzo.

Juventus-Roma, le probabili formazioni e dove vederla: chance per Shomurodov. Ci sarà Viña

(Federico Sereni) – La Roma comincia con un big match la salita verso la propria identità. Il primo scontro è quello contro la Juventus, in programma domani alle ore 20:45. A seguire la sfida con il Bodo/Glimt nella fredda Norvegia, con Napoli e Milan in casa, intervallate dal Cagliari. Tour de force che si chiude con la trasferta a Venezia.

A Torino la Roma si presenta dopo la vittoria in campionato contro l’Empoli, così come la Juve che, nell’ultimo turno, si è imposta di misura nel derby. I tre punti in ballo rappresentano un bottino ghiotto per tutte e due le squadre: quella di Mourinho li cerca per restare attaccata alle zone alte della classifica, mentre i bianconeri di Allegri sono obbligati alla vittoria per non vedersi precludere ancor di più le speranze di risalire la china.

Diverse novità per lo Special One nel big match. Abraham, infortunatosi con l’Inghilterra, dovrebbe andare in panchina a discapito di Shomurodov. A sinistra potrebbe esserci una chance per Viña. Per il resto tutto confermato con Rui Patricio in porta, Karsdorp a destra. Nuovamente colpito da un infortunio, Smalling lascerà il posto al fianco di Mancini ad Ibanez. Cristante e Veretout – tornato in Nazionale francese e reduce dalla vittoria della Nations League – davanti a loro. Tris d’assi alle spalle di Shomurodov: Zaniolo a destra, Pellegrini al centro e Mkhitaryan a sinistra.

LE PROBABILI FORMAZIONI

JUVENTUS FC (4-4-2): Szczesny; Danilo, De Ligt, Bonucci, De Sciglio; Cuadrado, Bentancur, Locatelli, Bernardeschi; Chiesa, Kean.

A disposizione: Perin, Pinsoglio, Alex Sandro, Chiellini, Pellegrini, Rugani, Ramsey, McKennie, Arthur, Kulusevski, Kaio Jorge.
Allenatore: Massimiliano Allegri.
Indisponibili: Rabiot, Dybala.
Diffidati: -.
Squalificati:-.

AS ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Viña; Cristante, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan; Shomurodov.
A disposizione: Fuzato, Boer, Reynolds, Kumbulla, Tripi, Calafiori, Darboe, Diawara, Villar, El Shaarawy, Perez, Zalewski, Abraham, Mayoral.
Allenatore: José Mourinho.
Indisponibili: Smalling, Spinazzola.
Diffidati: Cristante.
Squalificati: -.

Dove vedere Juventus-Roma in Tv ed in streaming

Il match tra Juventus Roma sarà visibile sulla piattaforma DAZN ed in streaming sull’app DAZN.

Roma-Empoli, le pagelle: Pellegrini sempre più leader, Mancini e Zaniolo dominanti

(Federico Sereni) – La Roma completa l’operazione riscatto. Alla vittoria contro lo Zorya in Conference League, fa seguito quella di ieri contro l’Empoli. Caricato dalla firma sul rinnovo, Pellegrini sblocca la gara. A sigillarla è Mkhitaryan, svelto a mettere in rete dopo la traversa – sesto legno – di Abraham.

Oltre al capitano romanista, a Micki e Tammy, i migliori in campo sono Mancini, Veretout e Zaniolo. Il difensore dà il là al vantaggio dopo aver salvato il risultato in seguito ad una distrazione di Darboe, anche lui protagonista di una gara convincente. Veretout aiuta proprio il gambiano, risultato fondamentale in diverse occasioni, in particolar modo in copertura. Zaniolo, invece, mette i brividi quando parte in accelerazione. Si raffredda al momento di concludere, ma la sua è comunque una gara splendente.

PAGELLE

Rui Patricio 6; Karsdorp 6, Mancini 6,5, Smalling 6, Vina 6; Darboe 6, Veretout 6,5; Zaniolo 6,5, Pellegrini 7, Mkhitaryan 7; Abraham 6,5. Subentrati: Cristante 6, Calafiori sv, El Shaarawy sv, Zalewski sv, Ibanez sv. Allenatore: José Mourinho 6,5.

Roma-Empoli 2-0, le pagelle: Pellegrini in festa, Abraham a metà. Zaniolo splende ma non completa, Mancini torna a colori

Roberto Gentili – La vittoria era fondamentale ed è arrivata. Messo alle spalle il passo falso del derby – allontanato parzialmente dal successo con lo Zorya di giovedì – la Roma lo butta definitivamente nell’armadio battendo 2-0 l’Empoli. Avviene tutto a fine primo tempo ed inizio ripresa. Al 42′ Pellegrini sblocca il risultato, Mkhitaryan ringrazia la traversa colpita da Abraham per sigillare il raddoppio (48′).

Spinto dalla firma sul rinnovo di contratto, Pellegrini disputa una gara perfetta. Gol a parte, il capitano romanista sprizza calcio ed è sempre al posto giusto, avanti come dietro. A proposito di dietro, da registrare la gara di Mancini. Rinvigorito dalla pausa di giovedì, il centrale è prezioso prima in copertura sulla sbavatura di Darboe – bene anche il giovane gambiano – e poi in avanti, dando il là al vantaggio. Sosta che ha fatto bene anche a Veretout. Ottimo anche Mkhitaryan, mentre Zaniolo non riesce a completare una bella gara fatta di accelerate, cui manca una guida ordinata e concreta.

LE PAGELLE

Rui Patricio 6 – Calmo nella gestione con i piedi, ostacolato dalla pressione toscana ed attento sul tiro di Mancuso.

Karsdorp 6,5 – Accompagna sempre l’azione staccandosi per andare al cross: il destro è però freddo e non ne sforna di buoni nel primo tempo. Nel secondo tempo, al contrario, invita Pellegrini al colpo di testa, mancato per un leggero ritardo. Arcigno ed attento in difesa.

Mancini 6,5 –Vivere a colori“. La sosta di giovedì ci restituisce la versione ad alte tonalità. Mette una pezza sull’errore di Darboe al quarto d’ora, affronta e vince i duelli con l’attacco ospite. Approfitta dell’autostrada centrale per azionare Mkhitaryan ed avviare il vantaggio. Gara a colori, si ingrigiscono per un istante quando si perde Mancuso. Vede sventolarsi  il giallo per aver fermato Di Francesco a campo aperto. Manca il gol di testa, ma la gara rimane di livello.

Smalling 6,5 – Pinamonti gli scappa un paio di volte: nella prima occasione il tiro sfiora al palo, in quella successiva spunta inaspettatamente da destra ma l’inglese è bravo a coprire con il corpo. Una volta uscito, non vive grandi problemi. Regge nel finale. (Dal 84′ Ibanez 6 – Prende in mano i compiti di Smalling e li esegue senza affanno).

Vina 6 – La fascia di sinistra continua ad essere quella più esposta: ogni volta che attacca, l’Empoli si sposta sulla sinistra. I meccanismi con Smalling non sempre funzionano, meglio quelli con Mkhitaryan. Un solo cross buono, a fine primo tempo per Pellegrini. (Dall’84’ Calafiori 6 – Ha una chance per mandare in porta Abraham, ma il lancio a tagliare è corto).

Darboe 6,5 – Prima in Europa ed oggi in campionato. La troppa sicurezza acquisita dalle giocate ragionate e concrete, lo porta a perdere una sanguinosa palla davanti all’area. Alto l’unico tiro. Per il resto della gara – interrotta per la richiesta di cambio – sparge pochi errori. Anzi. (Dal 64′ Cristante 6 – La diffida lo costringe ad una prestazione guardinga e non ne viene meno).

Veretout 6,5 – Tanti intercetti, seguiti dall’immediata gestione palla, sempre precisa e pulita. Gli riescono anche un paio di giocate di qualità.

Zaniolo 6,5 – Prestazione incompleta. Quando decide che è giunto il momento di accelerare non ce n’è per nessuno, ma al momento della scelta e del tiro si offusca. Mette anche un paio di cross, andati a vuoto. Ammonito per la perdita di tempo al momento di uscire. (Dall’84’ El Shaarawy sv)

Pellegrini 7 – Festeggia il rinnovo del contratto alla sua maniera: gol e gara di qualità. Delicato quanto basta il tocco che porta al vantaggio, lo sono anche i vari spunti che fornisce. Guida la Roma sprizzando calcio e ruba palloni. Sfiora anche la doppietta: il colpo di testa in corsa era comunque difficile da trasformare in gol.

Mkhitaryan 7,5 – Senza strafare è sempre al centro dell’azione, soprattutto offensiva, e risolve situazioni spinose, con la consueta eleganza. E così si fa vedere da Mancini ed imbuca Pellegrini. Felino nel mettere in rete la traversa colpita da Abraham. (Dal 90′ Zalewski sv)

Abraham 6,5 – Pellegrini festeggia per intero il rinnovo, Tammy a metà il compleanno. Pochi palloni giocabili, due tentativi di cross ed un tiro respinto: il primo da un difensore, il secondo dal solito legno – questa volta la traversa – che funge comunque da assist per il tap-in di Mkhitaryan. Vuole accendere le candeline per festeggiare i 24 anni, Vicario e Stojanovic però non gli permettono di spegnerle.