Sabatini: “Dybala a Roma farà cose speciali. Non mi sarei visto a lavorare con i Friedkin. Totti in società? Certo, ma con un ruolo tecnico. Domani Dzeko sarà molto teso”

Roberto Gentili – L’amore per la Roma lo paragona a quello del giovane Florentino Ariza per Fermina Daza: “Durato 72 anni e consumato in un battello che risaliva su un fiume amazzonico”. Cita Gabriel Garcia Marquez e “L’amore ai tempi del colera” Walter Sabatini quando parla dei colori giallorossi, gli stessi che gli suscitano “sempre più emozioni”.

L’ex direttore sportivo ha parlato delle ambizioni della squadra di Mourinho, chiamata domani pomeriggio (ore 18) all’esame San Siro contro l’Inter.  All’ultimo, ma lo Special One avrà a disposizione Paulo Dybala, incoronato da Sabatini: “A Roma farà cose speciali! La Joya ci sarà, così come Abraham, “Giocatore tenace e forte, si riprenderà”.

Il campionato riprenderà con Inter-Roma. Entrambe stanno faticando.

È una gara da “per chi suona la campana”, non per la classifica ma per lo standing delle squadre.

Nei nerazzurri c’è Dzeko. Sarà la prima volta da ex anche per Mkhitaryan.

Saranno entrambi molto tesi, soprattutto Edin.

L’obiettivo resta il ritorno in Champions o Mourinho con la rosa che ha può ambire a traguardi più alti?

Per pensare a vincere prima bisogna pensare di raggiungere la zona Champions.

Dopo aver guidato un mercato in cui ha aggiunto qualità ed esperienza alla rosa, oltre ad aver tenuto i migliori, che giudizio dà a Tiago Pinto?

Quello di Tiago è un ottimo lavoro.

Come si sarebbe visto a lavorare con i Friedkin?

Non mi sarei visto proprio.

In una recente intervista dichiarò: “Ogni volta che sento una canzone di Venditti cado dentro una voragine di nostalgia”. Vedere ed ascoltare l’inno cantato dall’Olimpico che sensazioni le suscita?

Le stesse. O meglio, di più.

Disse che con Dybala avremmo potuto rivedere le giocate di Totti. Si sta dimostrando un leader.

Dybala può emulare Totti, per adesso però solo questo. Anche se penso che farà cose speciali per la Roma. Dipenderà molto dagli infortuni, che spero non avrà.

Vedrebbe Totti adatto all’interno dell’organigramma?

Certo che lo vedo, con un taglio molto tecnico però.

Un autore a lei caro, Amos Oz, scriveva: “L’amore è una specie di infiammazione: prima è invasivo, poi passa”. A lei quello della Roma non sembra passare.

Io rispetto alla Roma sono come Florentino Ariza con Fermina Daza: un amore durato 72 anni e consumato in un battello che risaliva un fiume amazzonico.

L’avvio di stagione di Abraham è in salita.

Ha fatto troppo bene subito, ma si riprenderà: è un giocatore forte e tenace.

FIFA 23, le valutazioni dei giocatori della Roma: Dybala il migliore con 86. Zaniolo sale ad 81

(Federico Sereni) – Manca soltanto una settimana all’uscita di FIFA 23 per chi ha comprato la Ultimate Edition. I motori si scaldano e con loro anche i joypad degli utenti pronti a sfidarsi. La EA Sports ha diramato anche gli overall dei giocatori. Andiamo a vedere quelli relativi alla Roma.

AL TOP

A dirigere l’orchestra il nuovo arrivo Dybala che, nonostante un downgrade rispetto allo scorso anno, si piazza al primo posto con una valutazione di 86. Ottima crescita anche di Pellegrini che passa da 81 a 84. Passo in avanti per Zaniolo arrivato ad 81 grazie, comunque, anche al sua annata europea e il gol finale al Feyenoord in Conference League. Diventa oro raro, invece, Roger Ibanez che si piazza a 79. Discreta anche il resto della difesa con Mancini e Smalling pari merito ad 81.

VERSO IL BASSO

Colpisce, e non poco, il numero dato a Georginio Wijnaldum. La sua stagione col PSG non sarà stata strabiliante ma da 84 passa a 80. Il -4 è troppo, ma su questo incide, purtroppo, anche il passaggio da un campionato molto appetibile su FIFA 22 ad uno poco ricercato sul titolo 23. Sotto di 1 anche Spinazzola che da 83 arriva ad 82.

Zalewski, sospiro di sollievo: solo affaticamento. Niente esami, in dubbio per l’Empoli

Roberto Gentili –  Un’altra zavorra sembrava incombere, invece la Roma può tirare un sospiro di sollievo. Nicola Zalewski ha riportato solamente un affaticamento muscolare. La presenza contro l’Empoli è però in dubbio: potrebbe saltare la trasferta toscana per precauzione, così da essere a disposizione per gli impegni successivi. A dispetto di quanto filtrato nelle ultime ore, il terzino non si sottoporrà ad ulteriori esami. 

L’esterno aveva avvertito dolori al termine della partita d’esordio di Europa League contro il Ludogorets (2-1) in cui è rimasto in campo per tutta la partita, saggiando anche il ruolo di terzino destro. Per lunedì, però, potrebbe osservare un turno di riposo in via precauzionale.

 

Udinese-Roma 4-0, le pagelle: Pellegrini vaga per il campo, Abraham spento. Dybala isolato

(Federico Sereni) – Spaventata dalle sue stesse ambizioni, la Roma si scioglie. La possibilità di tornare subito al primo posto viene scartata con ingiustificata sufficienza. È crollo giallorosso: l’Udinese passa, travolge e forse azzera le minate certezze. Un 4-0 secco, inaspettato, dunque doloroso. Perché per metà arriva prima per atteggiamento ed errori tecnici. Karsdorp stoppa e sistema la palla per il vantaggio di Udogie, poi Samardzic beffa Rui Patricio. Conseguenza di tutto le marcature di Pereyra e Lovric.

Smallino ed Ibanez resistono il più possibile, Cristante dura un tempo, riempito da confusione. Matic lento in tutto, Pellegrini assente fisicamente e mentalmente. Abraham non approfitta della presenza del ct Southgate per captare l’attenzione, quella che – insieme alla precisione – gli manca.

Non guasterebbe la fortuna, che gli scappa a fine partita per l’infortunio sulla spalla. Dybala illumina per un tempo, ma resta il migliore in campo. Belotti a singhiozzi, Celik si perde e Camara mostra determinazione.

LE PAGELLE

Rui Patricio 4; Mancini 5,5, Smalling 5,5, Ibanez 5; Karsdorp 4, Matic 6, Cristante 5, Spinazzola 4,5; Pellegrini 4,5, Dybala 6; Abraham 4. Subentrati: Celik 5, Belotti 5,5, Zalewski 5,5, Shomurodov sv, Camara sv. Allenatore: Mourinho 5.

Dybala e Abraham, l’accoppiata dei sogni

(A. Ferrantino) – Che tra Tammy Abraham e Paulo Dybala ci fosse del feeling, lo si era capito dalle «coccole» social che si scambiano fuori dal campo. Dopo una partenza relativamente lenta – sono rimasti entrambi a secco nelle prime due gare di campionato contro Salernitana e Cremonese – la coppia d’oro giallorossa si è però accesa anche in campo. Prima a Torino contro la Juventus e poi, due sere fa, all’Olimpico contro il Monza. All’Allianz Stadium è stato il centravanti inglese a trovare la via del gol, su assist in mezza rovesciata dell’argentino, che non ha esultato (troppo) per rispetto dei suoi ex tifosi: ha esultato, però, il numero 9 che lo ha ringraziato lanciandogli un bacio. Un’immagine tenera, che ha rapidamente fatto il giro del web diventando immediatamente virale. Il ringraziamento sul campo, però, è arrivato contro il Monza, con un assist e mezzo per la Joya, che ha realizzato la sua prima doppietta in maglia giallorossa. Stavolta l’argentino ha esultato, davanti ai 60 mila dell’Olimpico che pregustano una stagione ricca di gol da parte della coppia, ma non solo visto che con l’arrivo di Belotti, il ritorno di Zaniolo, oltre a Pellegrini, El Shaarawy e, se rimarrà, Shomurodov, la Roma ha uno dei reparti offensivi più completi del campionato.

Il peso e la responsabilità di portare gol, però, è in gran parte sulla coppia AbrahamDybala, con i quali Mourinho sta facendo anche da psicologo. All’argentino, finora, ha riservato solo complimenti: «È sempre decisivo anche se non segna», aveva detto dopo Torino. «Quando l’ho tolto col Monza gli ho ripetuto quello che gli avevo detto un anno fa da avversario, e cioè che è un grande giocatore e sono contento che ora i gol li segna con la maglia della Roma, spero ne abbia tenuto uno per l’Udinese», ha rincarato dopo il Monza. Con l’inglese, invece, finora ha usato bastone e carota, come lo scorso anno quando lo ha sempre spronato nonostante i 27 gol segnati alla sua prima stagione in giallorosso. «Ha giocato una partita orribile», il giudizio impietoso dopo il gol di Tammy che ha portato un punto contro la Juventus. «Ha giocato come voglio io, è il mio Tammy. Ha vinto tutti i duelli, ha creato profondità, è stato fantastico», dopo il match col Monza in cui è rimasto a secco. Se l’è abbracciato e coccolato, lo Special One, al momento della sostituzione con Belotti, accolto dall’Olimpico come un campione. Un entusiasmo «sulla fiducia» per l’ex numero 9 del Torino, che comunque porta in dote oltre 100 gol segnati in serie A: era dalla campagna acquisti del 2000-01 che la Roma non comprava un attaccante «centenario». In quel caso furono due, Batistuta e Balbo, e finì con lo scudetto. I tifosi giallorossi sperano che anche stavolta finisca nello stesso modo.