Roberto Gentili – Contro il VeronaMourinho dovrà fare veramente la conta degli uomini. Tra Covid, infortuni e squalifichemancheranno sicuramente 8 giocatori, in più c’è Nicolò Zaniolo in dubbio per un fastidio al quadricipite accusato nelle ultime ore.
Come confermato anche dallo stesso Mourinho durante la conferenza stampa di questo pomeriggio, in panchina ci saranno tanti ragazzi della Primavera cui Alberto De Rossi dovrà rinunciare. Tra di loro la presenza certa è quella di Cristian Volpato, uno dei talenti più luminosi della giovane Roma.
Il trequartista è squalificato nel campionato di categoria dopo il rosso rimediato contro il Sassuolo e sarà a disposizione di Mourinho, così come accaduto contro l’Inter. In quel match ci fu anche l’esordio, per pochi minuti, in Serie A. Chissà che trovi spazio anche domani.
(di Keivan Karimi)– Il periodo in casa Roma è complicato. La classifica non sorride, le prestazioni della squadra appaiono sempre approssimative. L’effetto Mourinho sui giallorossi appare affievolito, tanto da far già pensare alla prossima stagione e ad una rivoluzione necessaria sul mercato.
Intanto domani all’Olimpico sbarca l’Hellas Verona. Ovvero la prima squadra capace in stagione a dare un dispiacere a Mou. Dopo le prime tre vittorie consecutive in campionato, i veronesi imposero la prima sconfitta con un 3-2 meritato al Bentegodi.
Un match difficilissimo per la Roma. Sia perché l’Hellas di Igor Tudor viene da un momento particolarmente brillante, sia per le tante assenze che Mourinho dovrà fronteggiare in vista di domani.
Saranno certamente out lo squalificato Mancini, gli infortunati Ibanez, Spinazzola e Veretout, a cui si aggiunge anche Zaniolo (dolore al quadricipite da valutare). Molto probabilmente non saranno del match neanche Mkhitaryan e Shomurodov per relativi problemi individuali.
In molti pensano ad un ritorno obbligato alla difesa a 4 per Mourinho, vista l’assenza di ben due centrali su quattro. Ma è probabile che il tecnico portoghese insista sul 3-5-2, per non sbilanciare la squadra e tentare di metterla in campo con un centrocampo sempre folto.
Nella linea a tre di domani potrebbe arretrare Karsdorp, chiamato a svolgere il ruolo di centrale aggiunto al fianco di Smalling e Kumbulla. L’olandese aveva già svolto tale ruolo in Europa League lo scorso anno, contro il Braga ed in campionato contro il Sassuolo.
A centrocampo agiranno larghi Maitland-Niles a destra e Vina a sinistra, mentre in mezzo spazio a Cristante, Pellegrini e Sergio Oliveira. In attacco tandem obbligato con Abraham e Felix.
Le probabili formazioni:
ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Karsdorp, Smalling, Kumbulla; Maitland-Niles, S. Oliveira, Cristante, Pellegrini, Vina; Abraham, Felix. All: Mourinho.
Francesca Palmeri – La 25^ giornata di Serie A per la Roma sarà al Mapei Stadium contro il Sassuolo. Entrambe le squadre arrivano ferite e sconfitte dall’eliminazione nella Coppa Italia.I giallorossi fatti fuori dall’Inter per 2-0 e i neroverdi per 2-1 dalla Juventus negli ultimi minuti di gioco. Due prestazioni che pesano tanto. Va sottolineato inoltre che nel match di oggi ci saranno assenze molto pesanti da entrambe le parti: la Roma dovrà rinunciare a Zaniolo, espulso nella precedente gara contro il Genoa e a Ibanez infortunato, mentre per il Sassuolo non ci saranno Scamacca e Raspadori.La gara di andata è finita a favore dei giallorossi per 2-1, al primo gol di Cristante rispose Djuricic. A segnare il gol della vittoria giallorossa fu Stephan El Shaarawy al minuto 91.
Il match del riscatto
Dopo il match di Coppa Italia contro l’Inter, in casa Roma si attende il momento del riscatto. Quella di San Siro è stata l’ennesima partita sbagliata al momento sbagliato, la cancellazione di un altro obiettivo stagionale, l’oggettiva assenza di una mentalità vincente. Una delle qualità che Mourinho richiede fin dal primo giorno ai suoi giocatori. Durante la sfuriata dello Special One avvenuta negli spogliatoi a fine match, tutti erano presenti: calciatori, tecnici, fisioterapisti, magazzinieri. Proprio per questo motivo il popolo giallorosso attende con ansia e con rabbia la reazione dei suoi giocatori. Non esistono più scuse, l’obiettivo è vincere e tirare fuori il carattere. La Roma nonostante l’evidente momento di tensione, non perde da tre partite di campionato: Cagliari, Empoli e Genoa. Se dovesse trovare la vittoria potrebbe restare imbattuta per quattro incontri consecutivi per la prima volta dal gennaio 2021, quando a gestire la squadra c’era mister Fonseca.
Precedenti e statistiche
Questo sarà il diciottesimo confronto in Serie A tra le due squadre, il bilancio è a favore dei giallorossi:9 vittorie, 7 pareggi e 1 successo per i neroverdi. Anche sul fronte allenatore la Roma è in vantaggio, sarà il secondo confronto tra Dionisi e Mourinho. L’unico precedente è proprio la partita di andata vinta per 2-1 dalla Roma. Il Sassuolo ha trovato la scia del gol in entrambi gli ultimi due confronti con la squadra capitolina e potrebbe andare a segno per tre partite di fila contro i giallorossi. Mister Dionisi dovrà fare i conti con le assenze in fase offensiva di Scamacca e Raspadori, troverà quindi spazio Defrel. Il classe ’91 è un ex giallorosso, nella stagione 2017-18 ha collezionato 15 presenze in Serie A con la maglia della Roma. Altro dato da tenere in considerazione è la presenza del capitano giallorosso Lorenzo Pellegrini. In caso di vittoria, Pellegrini otterrebbe il centesimo trionfo con la maglia capitolina in tutte le competizioni, su 173 presenze complessive contando Serie A, Coppa Italia, Champions League, Europa League, Conference League.
Occhio a Berardi
Il campione d’EuropaDomenico Berardi è uno degli elementi fondamentali della squadra emiliana. Attualmente è uno dei giocatori più in forma in campionato,capocannoniere dei neroverdi, in questa stagione è l’unico giocatore della Serie A ad aver già realizzato almeno nove reti e fornito nove assist vincenti. Inoltre il numero 25 ha partecipato a quattro gol:due marcature, due passaggi vincenti nelle ultime quattro sfide contro i giallorossi in campionato.
(Federico Sereni) – Una tendenza di inizio stagione che ora sta prendendo una pessima piega. Concentrazione? Approccio sbagliato? Troppa sicurezza? Fatto sta che quando la Roma affronta il secondo tempo va a picco. Le distrazioni sono sempre all’ordine del giorno ed è come se la squadra si sciogliesse come neve al sole. Ieri sera contro il Sassuolo un esempio lampante di difesa completamente distrattra e naufragata, mentre con la Juventus o anche col Bodo in Conference League la vera apoteosi. Sembra che un minimo pericolo mini ogni certezza che la squadra si costruisce piano piano.
I NUMERI
Impietosi. La Roma ha subito gol nella ripresa in 12 delle 25 partite di campionato giocate. Da queste derivano la bellezza di 19 gol subiti sui 32 totali. Siamo ben oltre il 50%, per la precisione il 59,37%, e per una squadra che raramente chiude i conti e si gioca tutto sempre fino all’ultimo è un numero deleterio. 11 di questi 19, poi, sono arrivati nei primi 20 minuti della ripresa il che può dimostrare uno sbagliato approccio alla gara. Di spicco, in questo caso, il match contro il Verona del Bentegodi quando la Roma, andata in vantaggio nel primo tempo con Pellegrini, prese 3 gol al 49′, 54′ e 63′. Il match casalingo contro la Juventus, invece, fa vedere quanto la squadra si sgretoli facilmente alla prima difficoltà. Le 3 reti subite in soltanto 7 minuti hanno dilaniato tutte le certezze che i precedenti 70 di gioco avevano creato.
GOL SUBITI IN SERIE A (32 TOTALI) SECONDO TEMPO (19)
Fiorentina minuto 60 Sassuolo minuto 57 Verona minuto 49, 54 e 63 Lazio minuto 63 Cagliari minuto 52 Milan minuto 57 Venezia minuto 65 e 74 Sampdoria minuto 80 Milan minuto 82 Juventus minuto 70, 72 e 77 Empoli minuto 55 e 72 Sassuolo minuto 47 e 73
DANNI EUROPEI
A tutto questo si unisce anche la ConferenceLeague. La Roma aveva un girone facilissimo che poteva benissimo vincere anche con le riserve. Il gruppo è stato vinto lo stesso, ma con molta fatica e grazie allo Zorya che all’ultima partita ha frenato il Bodo. Proprio contro i norvegesi la Roma ha mostrato il lato più oscuro di questa stagione. In Norvegia 4 dei 6 gol subiti sono arrivati nella ripresa e in casa uno è arrivato a cavallo dei due tempi e l’altro nella seconda frazione. Risultato? Una scoppola tremenda ed un pareggio scialbo (con torti arbitrali). Anche nell’ultimo match contro il CSKA Sofia i giallorossi hanno rischiato: da 3-0 avanti il quarto d’ora finale è stato da incubo anche per via di un Fuzato ai limiti della decenza. I due gol sono arrivati al 75′ e al 90′ per fortuna senza compromettere ogni sforzo.
GOL SUBITI IN CONFERENCE LEAGUE (11 TOTALI) SECONDO TEMPO (7)
Bodo minuto 52, 71, 78 e 80 Bodo minuto 65 CSKA Sofia minuto 75 e 90
Sono numeri completamente da ribaltare anche per puntare ad arrivare il più avanti possibile nelle due competizioni che restano perchè in campionato, la Fiorentina con due partite in meno, potrà relegare la Roma ad un tristissimo, e momentaneo, ottavo posto.
(K.Karimi) – Il rumore dei nemici. Quello che eccitava mister José Mourinho ai tempi della sua Inter. Splendida, invincibile, costruita da gente competente su gente gloriosa e di carattere. Oggi il vero rumore è all’interno del suo spogliatoio, che rimbomba di lamentele ampiamente giustificabili.
La sua Roma è di nuovo in un tunnel. Tra vizi arbitrali indecenti e prestazioni opache, i giallorossi rischiano di gettare nell’umido due obiettivi stagionali già a febbraio: la lotta al piazzamento Champions (difficilissimo) e la Coppa Italia, già sfuggita definitivamente dopo lo 0-2 di San Siro.
Proprio quest’ultima prestazione ha fatto infuriare Mourinho. Quei primi 90 secondi di gioco, con tanto di gol di Dzeko su dormita generale della difesa, sono la sintesi di una squadra che non riesce a giocare con facilità e naturalezza. Compassata, ingiustificatamente in modalità relax, quando invece ci sarebbe da combattere col coltello tra i denti per recuperare ciò che è stato perduto per strada.
Lo sfogo di Mou è uscito sui giornali. Talpe? Cimici? O addirittura micro-chip elettronici sotto le panche degli spogliatoi? Nessuno lo sa, ma non è questo il punto. Le pareti sottili a Roma sono una costante, mentre un allenatore che realmente ha il diritto di sfogarsi e puntare il dito contro i suoi uomini non lo si vedeva da anni.
Chi se non José da Setubal ha il diritto (ed il dovere) di incazzarsi dopo una prestazione così passiva? Non tanto per il suo palmarès clamoroso, bensì per i suoi straordinari precedenti da motivatore. Un uomo che ha convinto nel 2010 due fuoriclasse tutta qualità ed estro come Eto’o e Pandev a fare i terzini. Un personaggio che ha costretto gente del calibro di Massimo Moratti, Florentino Perez e Roman Abramovich a comprargli i migliori in circolazione.
Mourinho deve arrabbiarsi, deve a tutti i costi far comprendere ai suoi di dare qualcosa in più. Gente abituata ai quinti e sesti posti in classifica, non a competere per il titolo o per giocare i match che contano. Il carattere si infonde anche così, con tanto bastone e poca carota. Ma c’è chi non farà mai il salto di qualità ed è spacciato verso l’anonimato. Qui spunta l’esigenza di una società forte, capace di investire e di dirigenti che conoscano il calcio ed il valore degli interpreti. Dando la certezza che Roma in estate diventerà una piazza più ambiziosa, tramite i giusti innesti. Ma Mou deve resistere, tapparsi gli occhi ed aprire la bocca. E’ il momento di seguirlo; chi non ci riesce faccia le valigie senza alcun rancore.
(Federico Sereni) – La Roma non ha una grande fortuna con gli ex giocatori. Molto spesso la squadra giallorossa è stata smontata e ricostruita dopo la fine della stagione. Tanti di questi sono riusciti a “vendicarsi“ con la squadra capitolina segnando, a volte, anche più di una rete contro la loro ex squadra. La soluzione non è stata neanche vendere all’estero. Da ricordare, infatti, la doppietta di Salah con il Liverpool in semifinale di Champions League nel 2018. Domani, nel match contro il Genoa alle ore 15:00, la Roma incontrerà un altro suo ex giocatore: Riccardo Calafiori. Il difensore è stato ceduto, durante l’ultima sessione di calciomercato in prestito secco, in attesa di ritrovare spazio nella Capitale. Un altro ex giallorosso presente nella squadra ligure è Mattia Destro, arrivato a Genova dopo la cessione del Bologna nel 2020.
Durante questa stagione
Due sono i gol più brucianti di questa stagione. Il primo è quello di Pedro, passato durante l’estate alla Lazio. Nel 3-2 del derby di andata, al 19′ è lui il ad aprire le marcature stagiornali degli ex. Il secondo è nell’incontro casalingo contro l’Inter. Tra i marcatori nerazzurri c’è anche il nome di Edin Dzeko, che tra l’altro è stato anche capitano della Roma, fino alla sconfitta per 3-0 a tavolino contro lo Spezia agli ottavi di Coppa Italia 2020-21. Restando in tema di Coppa, c’è da ricordare anche la rete di Calabresi, agli ottavi, contro il Lecce. Il difensore della squadra salentina, non ha mai giocato in prima squadra ma è cresciuto nelle giovanili.
Negli anni precedenti
Nelle stagioni precedenti possiamo ricordare Verde, fatto esordire da Rudi Garcia nella stagione 2014-15, ceduto al Frosinone a fine stagione. E’ suo il gol dell’ex nel disastro dell’ottavo di finale di Coppa Italia contro lo Spezia, finito poi 3-0 a tavolino per i liguri. Tra gli altri ci sono Marco Boriello, che nella stagione 2015-16 ha segnato ben tre reti alla sua ex squadra (tra Carpi e Atalanta). Poi Mattia Destro con due gol, con la maglia del Milan nella stagione 2014-15, e con quella del Bologna la stagione successiva. Durante l’annata 2013-14 Mirko Vucinic e Pablo Daniel Osvaldo hanno segnato rispettivamente all’andata e al ritorno nel match contro la Juventus. La rete al 94′ dell’attaccante argentino consegnò i bianconeri alla storia con il raggiungimento dei 100 punti in Serie A. Nella stagione 2015-16 anche Panagiotis Tachtsidis con la maglia del Genoa.
Il settore giovanile
Tra gli ex del settore giovanile c’è anche Matteo Politano, attualmente attaccante del Napoli, in Roma-Sassuolo; Marco D’Alessandro, invece, nel 2016, con la maglia dell’Atalanta, nello stesso incontro in cui Borriello segnò una doppietta, dopo aver esordito nella squadra giallorossa nel 2009. Infine Simone Pepe, in Chievo-Roma della stagione 2015-16.
Nella storia
In questa lista dolorosa ci sono anche giocatori che hanno fatto la storia della Roma. Bandiere, o calciatori che erano presenti nelle vittorie giallorosse. Pruzzo nel 1984 con la maglia della Fiorentina e Di Bartolomei con il Milan nel 1989. Rizzitelli quando ha militato nel Torino nella stagione 1994-95, Eusebio di Francesco nel 2002 con il Piacenza. Nel 2006 Emerson con la Juventus, e Marco Delvecchio con l’Ascoli. Poi, nel Cagliari, Roberto Muzzi nel 1999 e Daniele Conti nel 2010.
(Keivan Karimi) – Come al solito la sessione di calciomercato invernale è durata lo spazio di un mese. Intensa e piuttosto sorprendente, soprattutto grazie a certi botti finali che l’hanno resa inevitabilmente scoppiettante.
Merito di Juventus e Inter, rinforzatesi con investimenti immediati e costosi. Il colpaccio Vlahovic e l’utilissimo Zakaria per i bianconeri, il macigno Gosens e la punta di riserva Caicedo per la capolista nerazzurra.
Anche la Roma e la Fiorentina sono state protagoniste di livello, con acquisti utili ed intelligenti, ma anche cessioni inevitabili. Meno attive Milan e Lazio, mentre in bassa classifica fanno rumore i tanti colpi della nuova Salernitana guidata da Walter Sabatini e dal Genoa del progetto made in USA.
Ecco come cambiano le formazioni titolari della 20 squadre di Serie A dopo le operazioni del mercato di gennaio 2022:
ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Demiral, Palomino; Hateboer, Freuler, De Roon, Maehele; Pasalic, BOGA; Zapata. All. Gasperini.
Francesca Palmeri – Per la 23° giornata di campionato la Roma dovrà affrontare l’Empoli, appuntamento oggi pomeriggio alle ore 18.00 al Castellani. Entrambe le squadre sono reduci dagli appuntamenti di Coppa Italia: l’Empoli sconfitto per 3-2 dall’Inter e la Roma vittoriosa contro il Lecce per 3-1. La squadra di Andreazzoli è una delle più grandi sorprese di questa Serie A. Ha già conquistato 29 punti nelle 22 giornate disputate fino ad ora, raggiungendo l’11esimo posto in classifica. Al momento c’è un rallentamento da parte degli azzurri, che nelle ultime 5 gare hanno totalizzato solo 3 punti. La Roma nell’ultimo turno di campionato ha trovato una vittoria importante contro il Cagliari. Sergio Oliviera si è presentato nel migliore dei modi ai tifosi giallorossi, segnando dagli undici metri la rete che ha permesso ai suoi di conquistare i primi tre punti del nuovo anno. L’obiettivo dei giallorossi è quello di trovare continuità nei risultati.
Aurelio Andreazzoli: 12 anni a Roma
Rimasto per anni nell’ombra, Andreazzoli arriva alla Roma accompagnando LucianoSpalletti come collaboratore tecnico durante la prima delle due esperienze giallorosse dell’allenatore di Certaldo. Sempre a disposizione, rimase legato al club anche quando i rapporti tra la società e Spalletti terminarono. Dopo l’esonero sulla panchina della Roma del boemo Zdenek Zeman nel 2013, la società decise di puntare tutto proprio su Andreazzoli. Si deve a lui il motto “Siamo la Roma”, urlato come reminder ai suoi calciatori e che ancora oggi è una delle catchphrase usate nei pre partita all’Olimpico. Il suo bilancio sulla panchina giallorossa: 8 vittorie e 4 pareggi in 15 partite disputate. Esiste purtroppo una data infelice nel mondo giallorosso ed è il 26 maggio 2013. La Roma perse la finale di Coppa Italia contro la Lazio 1-0 con il gol di Lulic a venti minuti dal termine. A comando della squadra giallorossa c’era proprio Aurelio Andreazzoli.La Roma venne travolta dal putiferio nei giorni seguenti. L’allenatore fu incolpato da molti di aver sbagliato formazione escludendo dall’undici titolare Miralem Pjanic e Pablo Daniel Osvaldo. Il tecnico di Massa restò in giallorosso fino al 2017, avendo anche l’occasione di rincontrare Luciano Spalletti.
Empoli-Roma: i precedenti
Sarà l’incontro numero 32 tra Empoli e Roma. Lo score è a favore dei giallorossi: 21 le vittorie, 4 successi per i toscani e 7 i pareggi. L’ultima vittoria dei padroni di casa risale alla stagione 2006/07. Per i due allenatori questo è il secondo scontro, il primo risale al match di andata del campionato 2021-22,Roma-Empoli 2-0 vinta con i gol di Pellegrini e Mkhitaryan. Per Stephan El Shaarawy, al rientro in panchina, la prima delle sue quattro doppiette con la maglia giallorossa è arrivata proprio contro l’Empoli, al Castellani nel febbraio 2016. Gli occhi per questo match saranno puntati su Sergio Oliveira che potrebbe diventate il terzo giocatore a segnare in entrambe le prime due partite con la maglia della Roma in Serie A. In casa Empoli sia Andrea Pinamonti che Patrick Cutrone hanno segnato due gol contro la Roma, con nessun’altra avversaria sono mai riusciti a fare meglio in campionato.
(Federico Sereni) – Quello andato in scena ieri sera dopo Milan-Spezia è un episodio che rischia di essere pericoloso per il resto del campionato, e anche per quello passato. Le scuse dell’Aia rivolte al Milan dopo il grossolano errore dell’arbitro Serra segnano letteralmente una spaccatura tra chi riceve dei trattamenti e chi ne riceve altri. Ci sta che lo stesso fischietto si scusi in campo per non aver visto/dato il vantaggio, ma deve finire lì. Un’associazione deve rimanere ferma sul proprio lavoro dicendo, al massimo, “l’arbitro ha sbagliato e daremo uno stop“. Le scuse, invece, sono decisamente troppo.
LA ROMA ASPETTA
Quello che è successo ci porta indietro al 17 ottobre del 2021 quando alla Roma, contro la Juventus, non venne dato un vantaggio a porta vuota con Abraham che aveva insaccato il gol del pareggio. Ci fu un rigore (sbagliato da Veretout) e le spiegazioni assurde del signor Orsato che dimostrò di non conoscere, o almeno questo è trapelato, il regolamento: “Il portiere esce, rigore, fuorigioco, e se non fischio? Sui rigori non si dà vantaggio. E poi date la colpa a me perché ha sbagliato il rigore?“, le parole a Bryan Cristante nel tunnel degli spogliatoi. In quel caso non arrivarono scuse da parte dell’Associazioni Italiana Arbitri ma soltanto una piccola frase “errore-non errore” che non vuol dire letteralmente nulla. O è errore o non lo è. Così come per i restanti torti arbitrali avuti, di cui non stiamo qui a fare un elenco, c’è stato soltanto un grande silenzio. La Roma aspetta ancora, così come aspetta anche l’indignazione dei media che, invece, in queste ore sta spopolando.
Francesca Palmeri – Dopo la partita di domenica contro la Juventus, una ferita ancora aperta in casa Roma, c’è bisogno di un riscatto. La 22° giornata di campionato vedrà i giallorossi contro il Cagliari di Mazzarri. Appuntamento oggi pomeriggio allo Stadio Olimpico di Roma ore 18.00. Dal canto suo Mourinho, dopo i giorni di sofferenza per la mancanza di molti dei suoi giocatori, avrà a disposizione i due nuovi acquisti del mercato di gennaio: Oliveira e Maitland-Niles. Entrambi già schierati nelle probabili formazioni. Necessario vincere per invertire il trend non positivo in Serie A. La Roma non vince da tre partite. Un digiuno di successi mai raggiunto prima in questa stagione, limitandosi fino ad ora ad un massimo di due partite di fila.
Mourinho contro Mazzari
Vecchi ricordi per José. Il primo incontro tra i due tecnici risale al 30 agosto 2008, quando Mazzarri guidava la Sampdoria e Mourinho l’Inter. Gara d’esordio per lo Special One: il match terminò 1-1 al Luigi Ferraris. I due ebbero l’occasione di incontrarsi anche in Premier League. Il più recente incontro ovviamente risale al 2021, un Cagliari-Roma che vide i giallorossi vittoriosi per 1-2. Complessivamente, si contano 8 partite: 4 vittorie per Mourinho, 2 pareggi e 2 successi di Mazzarri. Sono molti di più gli scontri avvenuti tra Mazzarri e la Roma, in totale se ne contano 26. Anche in questo caso l’ago della bilancia pende dalla parte dei giallorossi: 14 vittorie, 7 quelle del tecnico e 5 pareggi. Il toscano è stato avversario della Roma con diverse squadre: Reggina, Sampdoria, Napoli, Inter, Torino e per l’appunto Cagliari. Walter Mazzarri oltre che da avversario è stato spesso accostato alla società giallorossa. La prima occasione è sfumata perché la presidente Rosella Sensi in extremis lo bocciò, chiamando a Trigoria Claudio Ranieri per il post Luciano Spalletti, era settembre 2009. Il 6 ottobre successivo Walter venne ingaggiato dal Napoli al posto di Roberto Donadoni. La seconda occasione non si realizzò per sua scelta. Nel 2013 la Roma cercava un tecnico e le occasioni erano due: Allegri, sotto contratto col Milan, e Mazzarri, a fine relazione con il Napoli. Scelse l’Inter e alla Roma giunse Rudi Garcia. Si può quindi dire che quella tra il tecnico dei rossoblù e la Roma è una storia in realtà mai nata.
Pellegrini, una partita che vale 100
L’esordio del capitano giallorosso arriva nel 2015 a Cesena. Al momento sono 172 le partite disputate ed oggi potrebbe arrivare la vittoria numero 100 per il giovane capitano. Nella storia della Roma, i giocatori ad aver vinto almeno 100 partite sono 37.Francesco Totti è il primo in questa classifica con 396 affermazioni. Il match di andata finì 1-2 per la Roma, a segnare il goal della vittoria fu proprio il capitano Lorenzo Pellegrini. Una delle sue punizioni all’incrocio dei pali portò la Roma al momentaneo quarto posto in classifica.
Precedenti
L’unica vittoria del Cagliari contro la Roma nelle ultime 15 gare di campionato risale al 3-2 della scorsa stagione, per il resto i giallorossi hanno conquistato 10 vittorie e ci sono stati 4 pareggi. Quella tra Roma e Cagliari è da sempre una sfida ricca di reti, negli ultimi quattro incontri tra le due squadre sono stati segnati complessivamente 20 gol, cinque di media a gara. Andando ad analizzare la scia attuale delle due squadre, il Cagliari ha vinto le ultime due gare di campionato, entrambe in rimonta e per 2-1. La Roma ha ottenuto solo due successi nelle ultime sette gare in Serie A perdendo inoltre le due partite. I sardi riescono ad essere decisivi negli ultimi 20 minuti, quattro degli ultimi sei gol del Cagliari in Serie A sono arrivati proprio dal 70′ in poi. Puntati gli occhi anche su João Pedro che ha segnato sei gol contro la Roma in Serie A, tutti nelle cinque sfide più recenti contro i giallorossi.