Mourinho avrà i “pieni poteri”. Pinto è già al lavoro per soddisfare il portoghese col mercato

Pagine Romaniste (F. Belli) – Già nelle prossime settimane prenderà forma e dimensione la nuova Roma targata Josè Mourinho. Ieri il, portoghese ha visto la vittoria nel derby in tv e ha commentato sui social:”Complimenti alla squadra e a Mister Fonseca, grande vittoria“. Tiago Pinto è in contatto quotidiano con lo Special One e lo informa sul procedere delle trattative per portare nuovi volti nella Capitale. La prima questione da affrontare è sicuramente quella del bomber, del numero nove della squadra. Dzeko rimane? La prossima settimana è in programma un incontro con il procuratore Alessandro Lucci. Nessuna possibilità è da escludere, neanche quella che il bosniaco con l’arrivo di Mourinho decida di restare per quello che sarebbe l’ultimo anno di contratto. Ma non è da escludere neanche una possibile partenza, e allora la Roma dovrebbe virare su nomi nuovi.  Tiene banco anche la questione Florenzi: oggi ci sono maggiori possibilità che torni in giallorosso.  Il terzino si trova bene a Parigi, ma il club non ha ancora manifestato l’intenzione di esercitare il diritto di riscatto. L’eventuale conferma di Dzeko non escluderebbe l’arrivo di un altro centravanti, oltre alla conferma del prestito di Mayoral. Saranno confermati di sicuro il gruppo duro della rosa, cioè Mancini, Smalling, Calafiori, Karsdorp, Veretout, Cristante, Zaniolo e Pellegrini. Il resto è sul mercato. Un mercato che dovrà esser fatto in modo intelligente da Pinto, visto che il budget della Roma per l’estate si aggira attorno agli ottanta milioni, ma molto dipenderà anche dall’uscita dei giocatori in esubero. Mourinho da Londra sta già lavorando sulla programmazione della nuova stagione, che dovrebbe cominciare a Luglio, tra l’otto e il dieci. Il tecnico portoghese inciderà su tutte le scelte, anche sulle strategie di marketing e comunicazione, praticamente avrà i “pieni poteri” all’interno di Trigoria. Ci saranno anche altri cambiamenti nello staff della società. Nei prossimi giorni per esempio si saprà se si concretizzerà il ritorno di Marco Amelia come collaboratore tecnico. Nei giorni scorsi avrebbe parlato con Mourinho e sarebbe felice di tornare. Ma attenzione a credere che la stagione della Roma sia terminata dopo la vittoria del derby: l’ultima giornata in casa dello Spezia sarà fondamentale per decretare chi andrà in Conference League tra il Sassuolo e i capitolini. 

Francesco Belli

Roma-Lazio, le probabili formazioni e dove vederla: El Shaarawy al posto di Pedro, Dzeko centravanti

(Federico Sereni) – Sabato sera alle 20.45 andrà in scena il derby della Capitale, Roma-Lazio. I giallorossi avranno l’ultima occasione per vincere contro una big e dare un senso alla stagione. I biancocelesti sono alla ricerca della vittoria per continuare a sperare in un posto in Champions League, matematica permettendo.

Fonseca, oramai certo del suo destino, cerca la sua prima vittoria contro la Lazio da allenatore della Roma. Diversi i dubbi da sciogliere per il tecnico, a partire dal modulo: probabile il 4-2-3-1.  Il primo ballottaggio riguarda il portiere, con Fuzato in leggero vantaggio su Mirante. La difesa a 4 prevede Karsdorp a destra con Peres sulla sinistra, con Ibanez e Mancini da centrali. Il numero 23 giallorosso potrebbe essere impiegato anche a centrocampo (aperto il ballottaggio con Darboe e Villar) accanto all’imprescindibile Cristante. Lì davanti Mkhitaryan e Pellegrini, con El Shaarawy in vantaggio su Pedro per un posto da titolare. Terminale offensivo affidato ancora a Dzeko, nonostante l’impiego del bosniaco contro l’Inter.

Simone Inzaghi si affiderà ai suoi big. Il tecnico biancoceleste sorride: a centrocampo non dovrebbe mancare Milinkovic-Savic. Il serbo stringerà i denti e proverà a giocare il derby con una mascherina protettiva dopo l’intervento seguito al duro scontro con Pulgar nella sconfitta di Firenze. Se non dovesse recuperare, pronto Parolo. A completare il centrocampo biancoceleste ci saranno Luis Alberto e Lucas Leiva al ritorno dalla squalifica. Sulle corsie esterne Lazzari e Lulic titolari. In difesa tornerà Marusic (in vantaggio su Luiz Felipe) a completare il reparto con Acerbi e Radu. In attacco nessun dubbio, giocheranno Immobile e Correa nonostante il recupero a pieno regime di Caicedo. Panchina per Muriqi dopo la deludente prova contro il Parma. In porta nonostante l’ottima prova di Strakosha contro il Parma, ci sarà Reina.

Roma-Lazio dove vederla in tv

Il derby tra Roma e Lazio verrà trasmesso in diretta ed esclusiva su Dazn. La sfida dell’Olimpico – in programma alle 20:45 – sarà trasmessa anche sul bouquet Sky. Chi ha aderito all’offerta SkyDazn potrà infatti vedere il derby numero centosettantasei sul canale numero 209. Possibile anche la visione in streaming tramite il sito di Dazn.

PROBABILI FORMAZIONI

ROMA (4-2-3-1): Fuzato; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Bruno Peres; Darboe, Cristante; Mkhitaryan, Pellegrini, El Shaarawy; Borja Mayoral.
Allenenatore: Fonseca.

LAZIO (3-5-2): Reina; Marusic, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva, Luis Alberto; Immobile, Correa.
Allenatore: Inzaghi.

Roma-Lazio, le probabili formazioni e dove vederla: El Shaarawy al posto di Pedro, Dzeko centravanti

Roberto Gentili –  Non sarà tra i derby più importanti degli ultimi anni, ma la stracittadina di domani sera mette comunque in palio punti preziosi per gli obiettivi di entrambe le compagini. La Roma deve difendere il settimo posto, la Lazio tenere viva la speranza di un quarto posto ancora matematicamente possibile, seppur più che difficile.

Nei tre precedenti derby, Fonseca non ha trovato la vittoria avendo perso in due occasioni e pareggiato nell’altra. Con l’addio alla Roma che si avvicina sempre di più, il tecnico giallorosso è desideroso di lasciare quantomeno con un derby vinto. Ci proverà affidandosi a Fuzato, in vantaggio su Mirante. In difesa Mancini e Kumbulla. Sulle corsie laterali nessun dubbio sulla destra dove ci sarà Karsdorp. A sinistra, invece, Peres. In mediana confermati Cristante e Darboe. Il centrocampista guineano ha giocato la sua ultima gara con la Primavera proprio contro i biancocelesti, ora si appresta a vivere il primo derby da professionista. Possibile novità sulla trequarti. Insieme a Pellegrini e Mkhitaryan potrebbe infatti partire dal primo minuto El Shaarawy. Confermato invece Dzeko come centravanti.

Simone Inzaghi ritrova i titolari. In porta Reina, Marusic, Acerbi e Radu a formare il terzetto difensivo. Leiva in regia, con Milinkovic-Savic e Luis Alberto ai lati. Lazzari sulla fascia destra, Lulic in vantaggio su Fares per l’altro versante. In attacco Immobile, affiancato da Correa.
ROMA-LAZIO, ARBITRA PAIRETTO: QUINTA DIREZIONE STAGIONALE

Luca Pairetto sarà l’arbitro di RomaLazio. Gli assistenti saranno Daniele Bindoni e Sergio Ranghetti. Antonio Di Martino ricoprirà il ruolo di quarto uomo. In sala Var Gianluca Aureliano, all’Avar Mauro Vivenzi.

Tra la Roma e Pairetto sarà il quinto incrocio stagionale. Nei quattro precedenti i giallorossi non hanno mai perso, pur avendo pareggiato le ultime due gare contro Benevento (0-0) e Sassuolo (2-2). Prima, invece, la Roma aveva vinto con il Cagliari (3-2) e contro lo Spezia (4-3). Andando a ritroso, poi, la Roma ha ottenuto 4 vittorie e due sconfitte.

DOVE VEDERE ROMA-LAZIO

Il derby tra Roma e Lazio verrà trasmesso in diretta ed esclusiva su Dazn. La sfida dell’Olimpico – in programma alle 20:45 – sarà trasmessa anche sul bouquet Sky. Chi ha aderito all’offerta Sky-Dazn potrà infatti vedere il derby numero centosettantasei sul canale numero 209. Possibile anche la visione in streaming tramite il sito di Dazn.

LE PROBABILI FORMAZIONI

Roma (4-2-3-1): Fuzato; Karsdorp, Mancini, Kumbulla, Peres; Cristante, Darboe; Mkhitaryan, Pellegrini, El Shaarawy; Dzeko.
A disposizione: Fuzato, Farelli, Jesus, Reynolds, Santon, Fazio, Diawara, Villar, Zalewski, Pastore, Pedro, Perez, Mayoral.
Allenatore: Paulo Fonseca.
Indisponibili: Lopez, Smalling, Ibanez, Calafiori, Spinazzola, Veretout, Zaniolo.
Squalificati: -.
Diffidati: Veretout.

Lazio (3-5-2): Reina; Marusic, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic-Savic, Leiva, Luis Alberto; Correa, Immobile.
A disposizione: Strakosha, Alia, Patric, Parolo, Akpa Akpro, Cataldi, Escalante, Fares, Muriqi.
Allenatore: Simone Inzaghi.
Indisponibili: Musacchio.
Squalificati:-.
Diffidati: Akpra Akpro, Parolo, Immobile, Luis Alberto, Pereira, Milinkovic-Savic, Luis Felipe.

Arbitro: Pairetto.
Assistenti: Bindoni-Ranghetti.
IV Uomo: Di Martino.
Var: Aureliano.
Avar: Vivenzi.

 

 

 

Fonseca, un disastro tattico: la difesa giallorossa è un colabrodo

Paulo Fonseca (Getty Images)

(R.Rodio) – Basterebbero i numeri, i dati più spiccioli, per far capire come sia stata disastrosa la stagione della Roma. In particolare a livello tattico e strategico, con attenzione particolare ad una fase difensiva mai apprezzabile.

I giallorossi, sotto la guida di Paulo Fonseca tra il 2019 ed il 2021, hanno incassato 107 reti in campionato. Una cifra impressionante, con ancora due gare della stagione in corso da disputare. Numeri da media-bassa classifica, nonostante la sua Roma fosse comunque, a prescindere dal piazzamento attuale, in corsa per i primi quattro posti.

Altro numero che spaventa: la seconda Roma fonsechiana ha subito gol da tutte le 19 contendenti di Serie A, tranne una. L’Udinese è l’unica squadra che tra andata e ritorno non è riuscita a bucare la porta di Pau Lopez e Mirante.

Ma di chi è la colpa di questo disastro? Non va certo trovato un unico capro espiatorio, ma di certo la Roma non può considerare i propri difensori dei brocchi all’improvviso, visto che nelle proprie fila vanta elementi ben rilevanti: Mancini è nel giro della Nazionale italiana, Ibanez e Kumbulla considerati da tutti due stelle nascenti, Smalling un leader d’esperienza. Senza parlare dei terzini Karsdorp e Spinazzola e della ‘generosità’ di Bruno Peres.

Il problema è la preparazione difensiva, che comprende i movimenti e le posizioni di tutti i reparti. Così come l’attenzione troppo spesso carente. Qui iniziano i difetti di Fonseca e del suo staff, che già dalla stagione 2019-20 aveva messo in mostra una incapacità di preparare la fase di contenimento, tranne in qualche sporadica prestazione da clean sheet.

Il passaggio dalla linea a 4, sempre utilizzata in passato da Fonseca, a quella a tre nel periodo post-lockdown sembrava aver rivoluzionato la Roma. Nel luglio-agosto 2020 i giallorossi, schierati con una sorta di 3-4-3, hanno perso solo una partita a Napoli, per poi ottenere 8 risultati utili consecutivi e 11 reti subite, un dato non così eccessivo.

Ma nel calcio si sa, non basta un esperimento per migliorare e creare un progetto tattico concreto. Serve allenamento, esperienza e gli interpreti giusti. Nel 2020-21 la difesa a tre di Fonseca è stata letteralmente devastata. Il suo modulo ha visto i tre centrali troppo spesso isolati, incapaci di difendere a zona e poco inclini a mandare in off-side gli attaccanti avversari.

Per non parlare dei numerosi errori in fase di impostazione, visto che gente come Ibanez o Kumbulla non sono effettivamente in grado di far partire l’azione. Senza l’aiuto degli esterni e di un mediano vero e proprio, il modulo di Fonseca ha iniziato a fare acqua da tutte le parti. Non a caso sono arrivate le goleade subite contro Atalanta, Lazio e Manchester United. Neanche l’inserimento di Cristante come centrale d’eccezione ha migliorato le cose.

I costanti infortuni di Smalling hanno complicato le cose per gran parte dell’annata. Fonseca è stato persino costretto a ripescare elementi ormai in cantina come Fazio, Juan Jesus e Santon, o gettare nella mischia l’inesperto Reynolds, continuando a fare figuracce assolute. Tutto ciò ha messo in luce uan fase difensiva scialba e distratta, ma anche le qualità forse sopravvalutate dei calciatori romanisti.

Nelle ultime gare Fonseca è tornato alla linea a quattro. Si dice sia un’indicazione del suo futuro successore e compaesano José Mourinho, che ama costruire le proprie squadre proprio su questo tipo di schieramento arretrato. Ma le cose non sono cambiate: formazione lunga, zero protezione dal centrocampo e difensori lasciati soli al loro destino. Inter-Roma 3-1 di ieri è l’esempio di come il tecnico ex Shakhtar non abbia lavorato sulle coperture preventive, sul baricentro da abbassare, sulla fase di pressione costantemente mal eseguita.

Un fallimento tattico generale testimoniato dai numeri che abbiamo già citato. La speranza futura è che Mourinho riparta proprio da questo, impostando una Roma meno spettacolare e votata al possesso palla ma più tendente al ‘non prenderle’, all’equilibrio e alla concretezza. Agendo sì sul mercato estivo, ma soprattutto nella preparazione, nel lavoro e nell’assimilazione di idee calcistiche meno moderne e più pratiche.

Inter-Roma 3-1, le pagelle: Karsdorp locomotiva, Mkhitaryan e Dzeko lo seguono. El Shaarawy rientra con il piglio giusto. Torna anche Villar

Roberto Gentili – La Roma si inchina ai campioni d’Italia. I giallorossi a San Siro non sfigurano, disputano una gara orgogliosa e volenterosa, pagando il solito momento in cui la lucidità viene meno. L’Inter vince 3-1. I nerazzurri si portano in doppio vantaggio già al 20’, trovando le due reti una ogni dieci minuti. Brozovic all’11’ apre, Vecino (20’) raddoppia.

Alla mezz’ora Mkhitaryan – tra i migliori – accorcia dopo un ottimo assist di Dzeko, anch’egli nota positiva della serata. Durante (quasi) tutto il secondo tempo la Roma cerca la via del raddoppio. La troverebbe anche se non fosse per il palo colpito da Dzeko e qualche scelta infelice. Il risultato, comunque, non influenza la lotta per il settimo posto. Lukaku la chiude negli ultimi minuti (89′). Il Sassuolo, infatti, è stato sconfitto per 3-1 in casa dalla Juve.

LE PAGELLE

Fuzato 6 – Preso in controtempo sulla rete del vantaggio, rivedibile la posizione sul raddoppio. Reattivo su un paio di situazioni a fine tempo.

Karsdorp 6,5 – Spinge con costanza dando più di qualche cross. Così facendo sacrifica i ripiegamenti, ma rimedia subito. Dopo un paio di pericoli, attiva la retromarcia e torna di più. Sbroglia quindi un paio di situazioni con i soliti tagli. Cresce e non poco durante il secondo tempo. È più preciso dietro, ma soprattutto davanti dove è la spina nel fianco dei nerazzurri con i continui cross. (Dall’87’ Bruno Peres – sv)

Mancini 5 – Un suo passaggio ben visto ma mal calibrato restituisce palla all’Inter. I nerazzurri capitalizzano subito raddoppiando, occasione in cui si gira al tiro di Vecino. Non il massimo per un difensore. Caparbio, ci riprova e dà il là al gol di Mkhitaryan, dove vede e serve Dzeko che ricama l’assist per l’armeno. Il secondo tempo lo vede più attento.

Kumbulla 5 – Sul vantaggio segue Sanchez, che lo porta fuori dalla difesa creando spazio – poi sfruttato da Brozovic – e gira per Darmian. Spaesato sul raddoppio dove non sa dove accorciare. Nel dubbio rimane in mezzo, avvicinandosi su Vicino quando è troppo tardi e facendolo con poca convinzione. Il posizionamento, poi, è spesso confusionario.

Santon 5 – Perde nettamente il duello con Darmian. L’esterno nerazzurro crossa indisturbato, così come quando serve il pallone del vantaggio per Brozovic. Scivola troppe volte. Sanchez rischia di fargliela pagare, ma l’ex di serata spende frettolosamente un’ammonizione.

Darboe 5,5 – Quando la manovra gira lo fa anche grazie a lui, sempre rapido nel dettare i tempi in verticale. Sfida insensatamente Lukaku, pur trovando di rado la gloria. Lo fa anche sul raddoppio, occasione in cui solletica il belga che appoggia per Vecino. Sul precedente gol, invece, segue Brozovic – che passa dalla sua zona di competenza – senza nulla fare. Ammonito ad inizio gara, gioca un po’ con il freno a mano tirato. Cresce nella ripresa dove acquisisce sicurezza. (Dall’87’ Carles Perez – sv).

Cristante 6 – Nel momento in cui la squadra gira di più c’è sempre, così come nel momento di appannamento. Rimane a metà sul gol di Brozovic. Sfiora il raddoppio con il colpo di testa su assist di Mkhitaryan, ma la conclusione termina a lato. (Dal 78′ Villar 6 – Torna con il piglio giusto, trovando qualche spunto interessante).

Pedro 5 – Se la manovra è avvolgente ci mette lo zampino dialogando e tirando, imprecisamente. Al contrario, sparisce nel momento di difficoltà. Lascia spazio al ritorno di El Shaarawy. (Dal 46’ El Shaarawy 6 – Il rientro è squillante. Subito disponibile, si cala perfettamente nel ritmo della gara da lui alzato con dribbling e conclusioni).

Pellegrini 5,5 – Porta pressione e tenta di inventare. Taglia con i ritmi giusti l’assist servitogli da Mkhitaryan, calciato però a lato. Fatica ad accendersi, ci riesce nei secondi quarantacinque minuti entrando di più nel gioco.

Mkhitaryan 6,5 – Macchinoso per gran parte del primo tempo, sbaglia la decisione in diverse situazioni. Di sicuro non alla mezzora: Dzeko gli cuce un assist perfetto, da lui capitalizzato con freddezza.

Dzeko 6,5 – Veloce ed elegante nel disegnare l’assist per Mkhitaryan. Prima di questo aveva tentato di accendere la manovra, senza trovare grandi esiti. Con lo stesso movimento, nella ripresa – trovato da Karsdorp – calcia a rete: l’incrocio dei pali nega il pareggio.

Inter-Roma, le probabili formazioni e dove vederla: Villar a centrocampo, in attacco ci sarà Dzeko

Roberto Gentili – L’Inter per l’ulteriore gloria, la Roma per difendere il settimo posto. Travolto il Crotone (5-0), i giallorossi sfidano i campioni d’Italia. La Benamata ha raggiunto l’obiettivo del tricolore, ma non sembra essere paga. La vittoria del campionato non ha infatti scalfito il desiderio di vittoria dei nerazzurri. Nell’ultima gara, proprio come i giallorossi, anche l’Inter ha trionfato con una cinquina. Malcapitata di turno la Sampdoria di Ranieri, sconfitta per 5-2.

Fonseca dovrà quindi porre la squadra sull’attenti, onde evitare di perdere anche la posizione che permetterebbe di qualificarsi ai playoff di Conference League. In campo dal primo minuto andrà l’undici pesante. Mirante in porta, nella difesa a 4 che accompagnerà il finale della Roma targata Fonseca tornerà Mancini – squalificato contro il Crotone – che farà coppia con Kumbulla. Non ci sarà Ibanez. Il brasiliano deve smaltire l’affaticamento muscolare che gli ha impedito di disputare il secondo tempo della sfida contro i calabresi.

La fascia destra sarà di Karsdorp, a sinistra Peres è in vantaggio su Santon. Recupero  a centrocampo. Darboe non partirà titolare per un affaticamento muscolare. Al suo posto Villar, tornato a disposizione. Lo spagnolo farà quindi da schermo insieme a Cristante. Confermata la batteria dei trequartisti formata da Pedro, Pellegrini e Mkhitaryan. Cambio della guardia davanti. Borja Mayoral – a segno domenica con una doppietta – lascerà il posto a Dzeko.

Rispetto alla vittoria contro la Samp, Conte cambierà molto la formazione titolare. Handanovic è confermato, così come D’Ambrosio in difesa. L’esterno – accostato anche alla Roma – comporrà il terzetto difensivo con de Vrij al centro e Skriniar a destra. Brozovic in regia con Barella e Sensi scudieri. Darmian e Perisic rispettivamente a destra e sinistra. Conferma infine anche per Sanchez. Il cileno reggerà l’attacco con Lukaku.

INTER-ROMA, ARBITRA CHIFFI: TRE VITTORIE NEI QUATTRO PRECEDENTI

La direzione della sfida tra Inter e Roma sarà affidata a Daniele Chiffi. Gli assistenti saranno Davide Imperiale e Marco Bresmes. Alessandro Prontera quarto uomo. Luca Pairetto alla Var, Damiano Di Iorio Avar.

Quinto incrocio tra Roma e Chiffi. Nei quattro precedenti i giallorossi hanno ottenuto tre vittorie ed un pareggio – quello con il Verona – poi tramutato in sconfitta a tavolino. L’ultima gara arbitrata della Roma arbitrata da Chiffi è il successo (1-0) del 3 gennaio contro la Samp.

Stessi precedenti anche con l’Inter per il fischietto di Padova. Il bilancio complessivo è di due vittorie ed altrettanti pareggi. Ultimo incrocio a marzo, nel pareggio (1-1) in trasferta contro lo Spezia.

DOVE VEDERE INTER-ROMA IN TV E STREAMING

La partita tra Inter e Roma verrà trasmessa in diretta esclusiva da Sky. Due i canali di riferimento:  Sky Sport Uno (numero 201 del satellite, numero 472 e 482 del digitale terrestre) e Sky Sport (numero 256 satellite).

Possibile poi anche la visione in streaming. Gli abbonati possono usufruire dell’app Sky Go, in alternativa è possibile l’acquisto del pacchetto Now. Il fischio d’inizio è previsto alle 20:45.

LE PROBABILI FORMAZIONI

Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, de Vrij, D’Ambrosio; Darmian, Barella, Brozovic, Sensi, Perisic; Sanchez, Lukaku.
A disposizione: Radu, Padelli, Bastoni, Ranocchia, Vicino, Eriksen, Young, Gagliardini, Hakimi, Lautaro, Pinamonti.
Allenatore: Antonio Conte.
Indisponibili: Vidal, Kolarov.
Squalificati: -.
Diffidati: Darmian, Lukaku, Young.

Roma (4-2-3-1): Mirante; Karsdorp, Mancini, Kumbulla, Peres; Villar, Cristante; Pedro, Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko.
A disposizione: Fuzato, Farelli, Jesus, Reynolds, Santon, Fazio, Diawara, Darboe, Zalewski, Pastore, El Shaarawy, Perez, Mayoral.
Allenatore: Paulo Fonseca.
Indisponibili: Lopez, Smalling, Ibanez, Calafiori, Spinazzola, Veretout, Zaniolo.
Squalificati: -.
Diffidati: Veretout.

Arbitro: Chiffi.
Assistenti: Imperiale-Bresmes.
IV Uomo: Prontera.
Var: Pairetto.
Avar: Di Iorio.

Roma-Crotone 5-0, le pagelle: Mayoral, Pellegrini e Mkhitaryan riprendono il settimo posto. Reynolds timido, Darboe no. Esordio in campionato per Zalewski e Bove

Roberto Gentili – La Roma risponde al Sassuolo e torna al settimo posto. I giallorossi liquidando il Crotone con un secco 5-0. I tentativi di sbloccare il risultato del primo tempo vengono tutti capitalizzati nella ripresa. Mayoral firma il vantaggio, Pellegrini raddoppia ed allunga. Mkhitaryan cala il poker, Mayoral sigilla nel finale.

LE PAGELLE

Fuzato 6,5 – Non viene impegnato più di tanto. Giusto un paio di occasioni in cui è chiamato ad uscire e lo fa senza problemi. Concentrato anche nella ripresa, quando il Crotone si fa vedere con più frequenza.

Karsdorp 7 – Il gioco si sviluppa sull’altro versante. Quando si passa da lui arrivano però i cross che più impensieriscono la retroguardia calabrese.

Kumbulla 6 – Giovedì contro il Manchester era in procinto di entrare al posto di Smalling, salvo poi tornare in panchina. Oggi parte dal primo minuto. Non lo si vede tanto: qualche appoggio e qualche uno contro uno.

Ibanez 7 – Apporta solidità alla retroguardia giallorossa. Le puntuali chiusure spengono sul nascere i pochi pericoli che l’attacco ospite crea. Un fastidio muscolare lo costringe a rimanere negli spogliatoio. (Dal 46’ Jesus 6,5 – Si rivede e non sfigura. Fa muro su Messias negli ultimi minuti).

Reynolds 6 – Effettuato un altro periodo di apprendistato, torna titolare. Non sembra essere servito più di tanto. Come nelle altre occasioni è infatti timido. Dietro colleziona diversi recuperi, ma davanti non riesce a pungere. Nelle poche occasioni in cui spinge manca di precisione. Forse anche perché quella sinistra la sua fascia. È comunque un’esperienza in più. (Dal 59’ Santon 6,5 – Serve l’’assist  da rimessa laterale per il raddoppio di Pellegrini).

Darboe 7 – Settimana da incorniciare. Prima l’esordio in Serie A, poi quello in Europa League ed oggi il debutto dal primo minuto. Sempre con personalità. Chiede – ed ottiene – spesso la palla, subito verticalizzata. Personalità anche in fase difensiva, dove non si fa grandi problemi a lasciare il piede. A fine primo tempo tenta la conclusione vincente dal limite dell’area, ma la palla finisce alta. Costretto ad uscire per un problema fisico. (Dall’80’ Bove 6 – Esordisce in Serie A).

Cristante 6,5 – Darboe riesce a tenere la posizione da solo. Ne approfitta per spingersi più in avanti e dialogare con i trequartisti. (Dall’80’ Zalewski 6,5 – Come per Darboe, ricorderà questi ultimi giorni. Esordisce anche in campionato dopo aver fatto il debutto europeo. Lo impreziosisce trovando Mayoral per il gol che sigilla la gara).

Pedro 7 – Titolare contro lo United, titolare anche in campionato. Ripete la gara squillante di giovedì. Fa su e giù per lanciare i pericoli giallorossi. Ci riesce con eleganza e slalom. Oltre a crearli, li sventa anche: salva infatti su Ounas quando la palla è quasi sulla linea di porta. (Dal 67’ Pastore 6,5 – Accompagna l’azione del 3-0 con l’indiscutibile capacità tecnica),

Mkhitaryan 7 – È attivo sin da subito, che sia per cucire il gioco o per portare pressione. Gli spunti che fornisce nel primo tempo non vengono capitalizzati, quello per Mayoral ad inizio ripresa dà il là al poker. Serve poi anche Pellegrini per il raddoppio e partecipa anche agli altri gol. Trova anche lui la rete calando il poker.

Pellegrini 7,5 – Nel primo tempo sembra mancargli qualcosa. Sulla punizione manca la precisione (tiro centrale), nelle altre conclusioni la precisione o la forza. Migliora nel secondo tempo e difatti trova la doppietta. Elegante il controllo con cui batte Cordaz.

Mayoral 7,5 – Nel pre partita aveva detto di dover giocare con orgoglio per finire bene la stagione. Detto, fatto. Si muove da subito con continuità facendosi vedere con continuità. Nel primo tempo trova la traversa a dirgli di no, ma nella ripresa riesce a battere Cordaz.

Fonseca 7 – Lottare con il Sassuolo per il settimo posto non era sicuramente tra i piani di nessuno. Nonostante questo, però, la vittoria è importante per riprendere la posizione che vale la Conference League. Certamente meglio lasciarsi con un briciolo d’Europa che senza.

Roma-Crotone, le probabili formazioni e dove vederla: ancora difesa a 4, Darboe a centrocampo. Pedro titolare

Roberto Gentili –  Ultima delle quattro tappe rimanenti. Lasciata l’Europa League tra innumerevoli rimpianti, la Roma si dirige verso la fine della gestione Fonseca. Domenica, alle 18, i giallorossi ospiteranno il Crotone. La formazione di Serse Cosmi ha poco o nulla da chiedere al campionato. La retrocessione è infatti matematica, ma i calabresi tenteranno certamente di chiudere con dignità. Lo stesso dicasi per la Roma. Fondamentale per i giallorossi sarà però soprattutto tenere a debita distanza il Sassuolo.

I neroverdi di De Zerbi al momento sono a -2 punti dalla Roma, che occupa il settimo posto e – quindi – sarebbe qualificata per i playoff di Conference League. Per la trentacinquesima giornata il Sassuolo è atteso domenica alle 12:30 a Marassi contro il Genoa.

In porta il candidato per la maglia da titolare sembra essere Mirante. Confermata la difesa a 4 vista nel ritorno della semifinale di Europa League contro il Manchester United. Karsdorp sulla destra, Santon sulla sinistra. Al centro Fazio ed Ibanez. In mezzo Cristante con Darboe. Per Diawara si è ripresentato il fastidio al pube, out anche Villar. Lo spagnolo avverte un fastidio all’adduttore sinistro. Darboe coronerà così con la titolarità la settimana perfetta. Prima l’esordio in campionato contro la Sampdoria domenica scorsa, poi quello europeo giovedì quando ha sostituito Smalling.

Dopo il guizzante rientro giovedì contro il Manchester United, Pedro tornerà titolare dal primo minuto anche in campionato. Insieme allo spagnolo Pellegrini e Mkhitaryan. Mayoral, infine, centravanti.

Difesa a tre anche per il Crotone. Cosmi schiererà Cordaz in porta, Djidji, Golemic e Cuomo in difesa. Reca rientra sulla fascia sinistra, Molina sarà sulla destra. Cigarini, poi, si posizionerà al centro con Benali alla sua sinistra e Messias a destra. In avanti Ounas e Simy.

ROMA-CROTONE, ARBITRA SOZZA: PRIMA DIREZIONE CON I  GIALLOROSSI

A dirigere la gara tra Roma e Crotone sarà Simone Sozza. Mattia Scarpa e Marco Della Croce assistenti. Il quarto uomo sarà Federico Dionisi. Alla Var ci sarà Alessandro Di Paolo, Pasquale De Meo all’Avar.

Nessun precedente tra la Roma e Sozza. Quinto incrocio invece con il Crotone. Questo lo score: due vittorie, un pareggio e due sconfitte

DOVE VEDERE ROMA-CROTONE

La sfida tra Roma e Crotone sarà trasmessa in diretta esclusiva su Sky. Il match dello Stadio Olimpico – fischio d’inizio alle 18 – sarà visibile su Sky Sport Serie A (202 del satellite) e Sky Sport (canale 251 del satellite). Disponibile anche la visione in streaming. Gli abbonati della pay-tv potranno usufruire dell’app Sky Go. Coloro i quali non dispongono di un abbonamento potranno invece acquistare il pacchetto speciale su Now.

LE PROBABILI FORMAZIONI

Roma (4-2-3-1): Mirante; Karsdorp, Fazio, Ibanez, Santon;Cristante, Darboe; Pedro, Pellegrini, Mkhitaryan; Mayoral.
A disposizione: Fuzato, Farelli, Jesus, Reynolds, Ciervo, Zalewski, Pastore, Dzeko.
Allenatore: Paulo Fonseca.
Indisponibili: Lopez, Smalling, Kumbulla, Spinazzola, Veretout, Darboe, Villar, Perez.
Squalificati: Mancini.
Diffidati: Veretout.

Crotone (3-5-2): Cordaz; Djidji, Golemic, Cuomo; Molina, Messias, Cigarini, Benali, Reca; Ounas, Simy.
A disposizione: Festa, Magallam, Lupetto, Rojas, Rispoli, Zanellato, Pereira, Marrone, Petriccione, Vulic, Eduardo, Riviere.
Allenatore: Serse Cosmi.
Indisponibili: Di Carmine.
Squalificati: –
Diffidati: Cuomo, Golemic, Rispoli, Eduardo.

Arbitro: Sozza.
Assistenti: Scarpa-Della Croce.
IV Uomo: Dionisi.
Var: Di Paolo.
Avar: De Meo.

Roma-Manchester United 3-2, le pagelle: rientro positivo di Pedro. Karsdorp c’è. Darboe-Zalewski, debutto europeo con personalità. Disordine in difesa

Roberto Gentili – Finisce qui. Tra rimpianti per l’andata e sfortuna la Roma cede il passo al Manchester United. La formazione di Fonseca vince 3-2, ma il passivo dell’andata (6-2) è decisivo. Apre Cavani, Dzeko pareggia e Cristante raddoppia. L’uruguaiano raddoppia e cala il sipario sui già vacui sogni giallorossi. Nel finale il neo entrato Zalewski marca il gol vittoria, ma ormai è troppo tardi.

LE PAGELLE

Mirante 5 – Legge bene i primi scompigli, molto meno quelli successivi. In due occasioni viene graziato da Cavani. Nella prima è troppo in avanti e l’uruguaiano colpisce la traversa, in quella successiva è bravo nella copertura del primo palo ma è soprattuto fortunato: la palla infatti passa tra le braccia e lo colpisce in viso. Tocca il tiro del vantaggio, dove sembra anche orientato dall’altro lato. Sull’altro gol, invece, può veramente poco o nulla.

Karsdorp 6,5 – Si fa vedere e chiama spesso, ma non viene ascoltato dai compagni. Caparbio nello sfruttare un’indecisione di Shaw – che esce sconfitto dal duello – e rapido nel mettere il cross, non sfruttato. Con qualche dribbling, percussioni al centro e coperture attente è uno dei pochi salvabili. Insieme a Mancini forma un bel duo da cui stare alla larga.

Smalling 5 – Ordine nei primi minuti, poi va in panne. Indeciso in più di un’occasione, innesca Cavani che colpisce la traversa. Colpito nuovamente da problemi fisici, esce alla mezz’ora. (Dal 30’ Darboe 6,5 – Ultimi giorni da ricordare. Dopo l’esordio in campionato domenica scorsa con la Sampdoria, debutta anche in Europa League, in semifinale oltretutto. La personalità non gli manca come dimostrano i tanti tocchi di prima con il quale smista. Molle in copertura, ma è cosa legittima).

Ibanez 5 – Cancella le buone letture di inizio gara con le posizioni errate che portano alle occasioni di Cavani. E in quella del vantaggio, dove sbaglia la lettura dell’intervento.

Peres 6,5 – Scende spesso, prendendo qualche rischio ma riuscendo comunque a gestire. Subisce un rischioso tackle da Wan-Bissaka e cambia fascia. Dalla destra serve in caduta Mkhitaryan che di testa – seppur in fuorigioco – non impatta. I problemi fisici gli impediscono di chiudere sul pareggio di Cavani. (Dal 70’ Santon 6 – Colleziona forse una delle ultime apparizione in maglia giallorossa disputando una gara senza infamia e senza lode. Serve comunque l’assist per Zalewski).

Cristante 6,5 – Fin quando fa coppia con Mancini oscilla tra la difesa e – soprattutto – con la tanto cara trequarti. Crea qualche buon spunto, come è d’aiuto dietro. All’ingresso in campo di Darboe decide di fargli da tutor e rimane più dietro. Si concede poche discese, da una di queste arriva il raddoppio.

Mancini 5,5 – A centrocampo è emergenza e Fonseca – come la scorsa stagione – si affida lui. Tra i due è quello che rimane più davanti alla difesa, da lui coordinata. In avvio di gara non ribadisce a rete la punizione di Pellegrini. Richiama Ibanez per la disattenzione. Con l’uscita di Smalling gli scala vicino, ma non è da meno. Cade nella trappola del movimento di Fernandes che lascia spazio per l’evolversi dell’azione del vantaggio di Cavani. Quando c’è da bisticciare non si tira mai indietro. Anzi.

Pedro 6,5 – Rientra dall’infortunio con voglia ed entusiasmo. Diverse sono infatti le voglie in cui si abbassare per avviare le ripartenze, più o meno scintillanti. Non trova la porta quando calcia. Così facendo, però, serve Dzeko per il tanto meritato quanto inutile pareggio di Dzeko. (Dal 77’ Zalewski 6,5 – Debutto col botto. Entra e segna il gol vittoria, anche se inutile).

Pellegrini 6,5 – Fa partire più di qualche azione, sia in movimento che su palla inattiva. Ricerca troppo volte il tocco di fino, quando magari optare per la concretezza sarebbe stato più profittevole. Poco freddo anche nel tirare: le conclusioni sono infatti o imprecise oppure troppo su De Gea. Un tocco frettoloso rischia di mettere in difficoltà il neo entrato Darboe. Da un suo recupero davanti all’area funge da assist per il raddoppio di Cristante.

Mkhitaryan 6 – All’inizio di gara illude mettendo fuori l’angolo di Pellegrini. Sbaglia diversi tocchi, non quelli con cui crea scompiglio servendo Dzeko. Come Pellegrini centra De Gea. Manca l’appuntamento di testa sul cross di Peres, ma a sua discolpa era in fuorigioco. Lesto nel toccare a due passi da De Gea, la fortuna – e la gamba del portiere spagnolo – gli remano contro.

Dzeko 6,5 – La difesa dello United – Maguire in primis – gli riservano un trattamento speciale. La morsa dei Red Devils rende difficoltoso lo svolgimento dei suoi compiti, cui comunque adempie appena possibile. Serve due assist difficoltosi a Pellegrini e Mkhitaryan per poi ribadire a rete il tiro-assist di Pedro. (Dal 77’ Mayoral 5,5 – Entra cercando il gol che lo incoronerebbe capocannoniere del torneo, ma al momento di concludere è timido e fuori tempo).

All. Fonseca 6,5 – Era arrivato alla Roma con la difesa a 4, avvia il percorso di uscita con lo stesso modulo. La scelta ripaga. La squadra crea occasioni su occasioni, mancando – non solo per responsabilità proprie – il miracolo. L’uscita dall’Europa è più che a testa alta. Peccato per quello sciagurato secondo tempo di Old Trafford. E gli infortuni. Non solo nel doppio confronto.

Roma-Manchester United, le probabili formazioni e dove vederla: rientra Mancini, Cristante ancora a centrocampo

(Federico Sereni) – Il risultato dell’andata non permette di riporre molte speranze. A ciò si aggiunge anche (o soprattutto?) il trambusto generato dalla notizia di ieri pomeriggio: l’arrivo di José Mourinho sulla panchina giallorossa dalla prossima stagione. In tutto questo c’è comunque una semifinale di Europa League.

Quella di domani sera (ore 21) contro il Manchester United sarà per Paulo Fonseca – salvo un’altra impresa stile Barcellona, ma sarà ben più difficile – l’ultima serata europea alla guida della Roma. Il tecnico giallorosso non avrà neanche l’appiglio della formazione titolare. Tutt’altro. Ad Old Trafford – dove i Red Devils si sono imposti per 6-2 – Pau Lopez si è infortunato alla spalla sinistra. Respingendo un tiro di Pogba, il portiere spagnolo ha infatti rimediato la lussazione. Sarà necessario l’intervento, che si svolgerà in Italia anziché in Svizzera come inizialmente ipotizzato. La stagione per l’iberico è quindi finita. A sostituirlo domani sarà Mirante, anche lui agli sgoccioli dell’esperienza romanista.

In difesa, però, ci saranno i titolari. Assente all’andata per squalifica, Mancini affiancherà sulla destra l’ex Smalling. Completerà il pacchetto arretrato Ibanez. Davanti sarà confermata la coppia vista domenica contro la Sampdoria composta da Cristante e Villar. Scelta obbligata per Fonseca. Diawara si è fermato per un problema al pube, mentre Veretout – uscito all’andata ad inizio gara – ha accusato una lesione al flessore destro.

Doppia assenza anche sulla fascia sinistra. Spinazzola ha lo stesso problema del centrocampista francese, ma al flessore sinistro; Calafiori, invece, avverte un fastidio al flessore destro. Ci sarà quindi Bruno Peres. Sull’altro versante certa è la presenza di Karsdorp. Dopo aver assistito alla nascita del secondogenito Thomas – per cui ha saltato la disfatta (2-0) a Genova contro la Sampdoria – Pellegrini ritornerà a disposizione. Assieme a Mkhitaryan il capitano supporterà Dzeko.

Con il discorso qualificazione quasi in tasca, Solskjaer varerà qualche piccolo cambiamento. Si parte dalla porta, dove de Gea sederà in panchina per far spazio a Henderson. Sulla sinistra, poi, Telles darà il cambio a Shaw. Confermati gli altri tre di difesa. A destra Wan-Bissaka, Lindelof e Maguire al centro. Piccolo ballottaggio per i due di centrocampo. A contendersi la maglia da titolare al fianco di McTominay saranno Fred e Matic, entrato nel mirino della Roma per la prossima stagione. Ad ora, il favorito è il brasiliano. Possibile dualismo anche per la casella di centro-destra della trequarti alle spalle di Cavani. Rashford potrebbe essere sostituito da Greenwood. Nessun dubbio invece per Fernandes e Pogba.

ARBITRA BYRCH: CON LUI NESSUNA VITTORIA PER LA ROMA

A dirigere RomaManchester United sarà Felix Byrch. L’arbitro tedesco verrà coadiuvato da Mark Borsch e Stefan Lupp. Felix Zwayer sarà il quarto uomo. La Var spetterà invece a Marco Fritz, Sascha Stegemann all’Avar.

Con Byrch la Roma non ha mai vinto. Nei due precedenti, infatti, i giallorossi hanno ottenuto un pareggio ed una sconfitta. Nella prima occasione la Roma pareggiò 1-1 in trasferta contro il Cska Mosca, nella fase a gironi della Champions League 2014-15. Il secondo incrocio con il fischietto tedesco  è – caso vuole – contro una squadra inglese, sempre in semifinale. Byrch ha infatti diretto LiverpoolRoma (5-2), andata della semifinale della Champions 2017-18.

DOVE VEDERE ROMA-MANCHESTER UNITED

La sfida tra Roma e Manchester United sarà visibile su Sky. Il ritorno della semifinale d’andata dell’Europa League  sarà disponibile su due canali:  Sky Sport Uno (201 del satellite) e Sky Sport (252 del satellite). Possibile anche la visione in streaming. Gli abbonati della pay-tv potranno infatti usufruire dell’app Sky Go. In alternativa, sarà possibile acquistare il relativo pacchetto su Now.

I non abbonati potranno tuttavia seguire le azioni salienti della gara su TV8. Il canale free trasmetterà infatti la Diretta Goal sia della gara dell’Olimpico che di ArsenalVillarreal, l’altra semifinale. All’andata gli spagnoli hanno vinto per 2-1. Il fischio d’inizio di entrambe le partite è previsto alle 21.

LE PROBABILI FORMAZIONI

Roma (3-4-2-1): Mirante; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Villar, Peres; Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko.
A disposizione : Fuzato, Kumbulla, Santon, Ciervo, Darboe, Pedro, Mayoral.
Allenatore: Paulo Fonseca.
Indisponibili: Lopez, Calafiori, Spinazzola, Veretout, Diawara, Perez, El Shaarawy, Zaniolo.
Squalificati:-.
Diffidati: -.

Manchester United (4-2-3-1): Henderson; Wan-Bissaka, Lindelof, Maguire, Telles; McTominay, Fred; Greenwood, Fernandes, Pogba; Cavani.
A disposizione: De Gea, Grant, Williams, Tuanzebe, Mata, Matic, Amad, van de Beek, Rashford, Elanga.
Allenatore: Ole Gunnar Solskjaer.
Indisponibili: James, Jones, Martial.
Squalificati: -.
Diffidati:-

Arbitro: Byrch.
Assistenti: Borsch-Lupp.
IV Uomo: Zwayer.
Var: Fritz.
Avar: Stegemann.