Derby capitolino, decidono le reti di Dzeko e Gervinho. Polemiche per il penalty concesso al bosniaco.

Esulta la Roma, in un atmosfera surreale. Il derby della capitale, senza le due curve a dare colore allo stadio Olimpico non è la stessa cosa. Dzeko su rigore nel primo tempo, Gervinho in contropiede nella ripresa: i giallorossi battono la Lazio 2-0 e restano a un punto dall’Inter capolista. Non c’è stracittadina senza polemiche: la squadra di Pioli contesta il penalty concesso da Tagliavento dopo nove minuti per il contatto tra l’attaccante bosniaco e Gentiletti. Casi di moviola a parte, è stata comunque una partita emozionante, soprattutto nel primo tempo. Ma più di quello che è accaduto in campo, il derby numero 179 resterà alla storia per il clima surreale nel quale si è giocato, con le curve senza tifosi. L’episodio che spezza la fase di studio iniziale arriva al 9′. Dzeko sulla trequarti si gira, alza la testa, punta la difesa della Lazio palla al piede e viene steso da Gentiletti proprio quando sembra avere toccato la riga. Tagliavento non ha dubbi e concede il rigore, ma i giocatori biancocelesti protestano convinti che il fallo sia stato commesso fuori area. Gentiletti tocca prima il piede del bosniaco fuori area, poi c’è un altro contatto con il ginocchio dei due giocatori. Sul dischetto va proprio l’attaccante bosniaco, che calcia centrale e batte Marchetti. La Lazio risponde subito e ha l’occasione per il pareggio con Candreva: lancio di Basta per l’ala laziale che entra in area e prova un destro potente che finisce alto. Ancora biancocelesti al 17′.  Lulic serve ancora Candreva nello spazio, ma è provvidenziale l’uscita di Szczesny molto fuori l’area di rigore. Si gioca su ritmi alti, non c’è un attimo di respiro.Tra le linee della Roma c’è troppo spazio e per i centrocampisti laziali è spesso facilissimo trovare gli attaccanti smarcati. È quello che succede al 26′, quando si accende Felipe Anderson. Il brasiliano riceve palla sulla trequarti e può scaricare in porta un destro di una potenza terrificante. Szczesny è battuto, ma la palla centra in pieno la traversa e torna in campo. La Roma risponde quattro minuti più tardi. Gervinho entra in area e calcia di destro, il suo tiro diventa un assist per Dzeko che anticipa Basta e tocca in spaccata a porta vuota: la palla incredibilmente finisce fuori. Ancora giallorossi pericolosi subito dopo con destro rasoterra dalla distanza di Nainggolan che centra il palo ed esce alla destra di Marchetti. La Roma è più prudente, fa giocare la Lazio e preferisce ripartire in contropiede sfruttando gli spazi che si aprono invitanti per Gervinho. Proprio grazie a questa chiave tattica arriva il gol del raddoppio degli uomini di Rudi Garcia.  La Lazio concede campo alle spalle della propria retroguardia  ed è proprio l’ivoriano ad approfittarne bruciando in accelerazione Basta e insaccando il pallone del 2 a 0 definitivo. Pioli prova la mossa della disperazione lanciando nella mischia Klose. La Lazio è viva e costruisce occasioni vanificate però dalla scarsa lucidità di Keita e del bomber tedesco.La Roma conquista tre punti grazie alla prova monumentale di Kostas Manolas che dirige la retroguardia con maestria e personalità. L’assenza della curva sud però condiziona gli umori. E’ un vero peccato che il cuore del tifo giallorosso non abbia potuto assistere ad un successo così netto.

Francesco Trinca