Mercato, il Parma e il Benevento alla ricerca di Bruno Peres

 

Pagine Romaniste (F. Belli) – Salvo cambiamenti dell’ultimo minuto, l’ esperienza di Bruno Peres alla Roma, la seconda dopo il ritorno a gennaio 2020 dopo le esperienze all’estero, è destinata a concludersi in questa stagione. Tornò nella Capitale per volontà di Petrachi e per andare a compensare delle lacune tecniche nella rosa di Fonseca, e a tratti l’ha fatto molto bene. Nonostante tutto, però, è difficile oggi immaginarsi uno scenario dove viene rinnovato il contratto del brasiliano. Il rapporto tra l’esterno 31enne ed il club capitolino si conclude infatti a giugno e non sembrano esserci margini per allungare la durata del matrimonio. Ora Peres – assistito dall’agenzia di Francesco Totti – sta cercando una sistemazione. L’obiettivo è quello di rimanere in Italia. Una possibilità che potrebbe realizzarsi visto che il Parma e il Benevento hanno effettuato dei sondaggi nei suoi confronti. Non è da escludere neanche che il brasiliano riesca a trovarsi una nuova sistemazione all’estero ma per ora, semplicemente, non ci sono offerte. Si attendono novità in tal senso e questi ultimi mesi in giallorosso possono servire a Peres per mettersi in mostra.

Francesco Belli

Fazio pronto col Sassuolo. Ma in estate si separerà dalla Roma

 

Pagine Romaniste (F. Belli) – Di certo la situazione di Bryan Cristante costituisce un grande motivo di preoccupazione in casa Roma. Dopo la partita con il Napoli, il giocatore è partito per raggiungere la Nazionale ma è tornato subito indietro per un infido dolore all’inguine. Un dolore all’inguine che mette a serio rischio la sua partecipazione alle prossime gare di campionato ed Europa League. Da allora praticamente non si è più allenato. Perciò Fonseca deve capire se potrà portarlo a Reggio Emilia e, nel caso, per quanto possa giocare sabato, tanto più in vista di un lungo ciclo di partite che tra campionato ed Europa non lascerà un secondo di recupero ai protagonisti. Ecco, la Roma non vuole ritrovarsi in situazioni sgradevoli. Perciò utilizzerà Cristante soltanto se avrà la certezza che l’infortunio precedente è stato superato. In caso di forfait per il Sassuolo, è pronto Federico Fazio a giocare dal primo minuto. L’argentino non ha praticamente quasi mai trovato spazio in due anni di Fonseca se non in situazioni emergenziali e all’inizio di questo percorso, ad agosto 2020. Non essendo inoltre stato inserito nella lista Uefa, Fazio può essere “spremuto” in campionato per poi riposare in Europa, dove almeno Fonseca riavrà a disposizione Ibañez dopo la squalifica. Nell’elenco dei recuperati rientrerà a breve anche Juan Jesus che si è negativizzato e a breve riprenderà gli allenamenti con la squadra. Una delle ultime occasioni per Fazio con la maglia giallorossa visto che quasi certamente sarà tra i partenti dell’estate, sempre ammesso che offerte giungano a Trigoria. Il classe 1987, dopo 169 presenze con la maglia capitolina, ad un anno dalla scadenza, pensava e sperava di chiudere in altro modo. Ma la Roma sceglierà di non guardare più al passato, ma solo al presente e al futuro. Per il momento, Fazio si giocherà delle chances a Reggio Emilia.

Francesco Belli

eSports FIFA 21, 7 gol di Borja Mayoral in Europa League: carta “Man of the Match” per lo spagnolo

(Federico Sereni) – Arrivato e partito come vice Dzeko, ora è più di un vice. Borja Mayoral è praticamente diventato un titolare a tutti gli effetti. Complice il litigio del bosniaco con Fonseca, ma soprattutto i gol segnati dallo spagnolo. Sono in totale 13 in questa stagione: 6 in campionato e 7 in Europa League. Contro lo Shakhtar un’altra doppietta che ha sigillato la qualificazione. La EA Sports gli dona la carta “Man of the Match” uscita da poche ore su FIFA 21.

LA CARTA

Valutazione di 81, ben +5 rispetto alla sua carta oro normale. Non ha valori eccezionali, ma piuttosto nella media. 73 di velocità in cui è basso anche lo sprinti, forse la parte più forte di Mayoral quando brucia i difensori sullo scatto. 83 di tiro dove troviamo 83 in finalizzazione e 85 in potenza. 75 totale nel passaggio in cui spicca soltanto il corto con 86. Dribbling decente con 82 anche se i valori di agilità ed equilibrio lasciano a desiderare. Difesa e fisico da tralasciare.

Sul mercato si trova a prezzo di scarto (circa 14mila crediti), perchè non può costare veramente di più. Lo stile intesa consigliato è obbligatoriamente “cacciatore” vista la poca velocità. Lo potete usare soltanto in una full Roma.

Roma-Napoli 0-2, le pagelle: i giallorossi vedono le grandi e si sciolgono. Pellegrini l’ultimo a mollare. Si salvano anche Kardsorp e Villar

Roberto Gentili – Il consueto copione del dramma va ancora in scena. Le big restano nuovamente un tabù per la Roma. Dopo il passo falso di Parma (0-1), i giallorossi cadono anche contro il Napoli. Una squadra poco lucida – forse per la stanchezza della trasferta di giovedì – cede il passo ai partenopei per 0-2. Le due reti di Mertens arrivano nel primo tempo, quando la Roma è inerme ed assiste al dominio territoriale degli azzurri. Nonostante ciò, la squadra di Fonseca – ora inevitabilmente sul banco degli imputati, così come la squadra – ha due occasioni con Dzeko e Cristante.

Nella seconda frazione, però, i giallorossi cambiano atteggiamento e creano qualche chance. In entrambe c’è lo zampino di Pellegrini. Ad inizio ripresa, il capitano è molle nel colpire di testa il preciso cross di Spinazzola. Successivamente è il palo a negargli il gol. Il Napoli stacca così la Roma e si avvicina alla zona Champions. La formazione di Gattuso sale a 53 punti, i giallorossi restano a 50. La sosta per le nazionali deve far ricaricare le batterie, recuperare le idee. E gli infortunati.

LE PAGELLE

Pau Lopez 4 –  Fino a prima del gol si fa vedere solo per un comodo anticipo. Sulla punizione di Mertens deve rivedere la posizione della barriera e la sua. Esce a vuoto sul raddoppio del belga.

Mancini 5,5 – Qualche anticipo, rischia diverse volte in costruzione. Ammonito per aver strattonato Koulibaly.

Cristante 5 – L’attenzione mostrata nelle ultime uscite lascia spazio ad una prestazione a tinte scure. Alterna buone aperture ad errori banali. In difesa, poi, fa anche peggio. Sbaglia diverse letture e crea diversi buchi. Lascia Mertens indisturbato nel raddoppio.

Ibanez 4 – Unisce qualche buon intervento agli errori in fase di impostazione. Ammonito per la punizione che porta il vantaggio di Mertens, sarà squalificato per la gara con il Sassuolo dopo la sosta. Cicca di testa il pallone che porta al raddoppio. Disattento anche nella ripresa

Karsdorp 6 – Gestisce con freddezza ed intelligenza situazione rischiose. Quando deve dare il là alla manovra è sovente impreciso. Cambia nella ripresa, mostrando più attenzione e sbagliando poco. Con un tiro-cross cerca il gol della bandiera.

Pellegrini 6 – Si fa vedere col contagocce nel primo tempo, quando la squadra si copre dal pressing partenopeo. Nelle azioni offensive però c’è, senza tuttavia dare quel quid in più che ha nelle corde. Ad inizio di ripresa ha l’occasione per riaprire, ma il colpo di testa è leggero. Sfortunato quando calcia da fuori area dove trova il palo. (Dall’ 83’ Kumbulla sv).

Diawara 5,5 – Con la pressione del Napoli si abbassa per contribuire alla rottura del gioco. Vi riesce in qualche frangente. Non sempre brillante in impostazione. Un’accelerazione di Insigne lo porta al cartellino giallo. (Dal 66’ Villar 6,5 – Il riposo iniziale gli dà nuova lucidità. Entra e crea diversi spunti. Nella girandola di ammonizioni, viene ammonito anche lui. Con il Sassuolo non ci sarà).

Spinazzola 5,5 – Inizia la gara con volontà, poi continua in confusione. Ogni pallone che gli arriva sembra ricoperto di fuoco e lo perde immediatamente. Nella ripresa il registro cambia. Scalda i motori e serve diversi assist, nessuno dei quali viene sfruttato.

Pedro 4 – La sua non è una gara diversa da quella di Spinazzola. Il copione è lo stesso delle ultime partite: prende palla, prova qualche giocata ed affondo ma la perde sistematicamente. Manda alle stelle un invitante occasione. (Dal 67’ Perez 5 – Cercato subito, pecca nel controllo. Cerca la conclusione spedendo però alto).

El Shaarawy 5,5 – Impalpabile – non per totale responsabilità sua – nel primo tempo. Quando ha l’occasione di farsi vedere è frettoloso. Sbaglia diverse scelte negli ultimi metri.

Dzeko 5,5 – Al quarto d’ora ha la prima palla gol della Roma. La conclusione è però troppo morbida. (Dal 66’ Mayoral 5,5 – Non ripete la gara di Kiev. È impreciso e sbaglia qualche stop di facile gestione).

All: Fonseca 5 – Se in due anni non si è vinto nessun scontro diretto con le big – perché guai a considerare tale quello di fine campionato scorso con la Juventus – qualche domanda è lecita e doverosa porsela. La squadra è spenta, priva di qualsivoglia idea di gioco. L’atteggiamento – soprattutto nella prima frazione – non è da grande squadra. Dalla sua parte ha però l’ importante alibi della trasferta di giovedì.

 

Roma-Napoli, le probabili formazioni e dove vederla: Pellegrini e El Shaarawy dietro Dzeko. Mertens titolare

Roberto Gentili – Centrata la qualificazione ai quarti di Europa League – dove avrà di fronte l’ostacolo Ajax – la Roma si focalizza sul campionato. La sconfitta (2-0) di domenica scorsa contro il Parma ha complicato i piani Champions dei giallorossi. La chance per rimediare è però immediata.

Domani alle 20:45 all’Olimpico arriva il Napoli. In palio ci sarà uno sprint per la corsa Champions, traguardo nel mirino di entrambe le squadre. Oltre agli obiettivi, sia la formazione giallorossa che quella partenopea condividono anche i punti in classifica. Ambedue, infatti, sono a 50 punti. L’eventuale successo, quindi, permetterebbe alla vincitrice di staccare una diretta concorrente.

Eccezion fatta per le assenze di Mkhitaryan e Veretout – che durante la sosta per le nazionali ultimeranno il recupero – Fonseca calerà tutti gli assi. Nessun dubbio in porta, affidata a Pau Lopez. Davanti allo spagnolo si posizionerà la solita linea difensiva a 3. A comporla ci saranno Cristante – anch’egli tra i miglior in Europa League – il quale sostituirà Smalling.

Il centrale difensivo inglese non ha infatti recuperato e – al massimo – sarà in panchina. Le altre due caselle saranno occupate da Mancini e da uno tra Ibanez e Kumbulla. Nonostante i due colpi ricevuti alla testa nella gara di ritorno contro lo Shakhtar Donetsk – di cui uno proprio con il compagno di reparto – la maglia da titolare sembra essere destinata al brasiliano.

Al centro del campo, poi, confermati Villar e Diawara. Il centrocampista guineano sfiderà per la prima volta da ex i partenopei. Sugli esterni Karsdorp si posizionerà a destra, mentre Spinazzola a sinistra. Assente Bruno Peres, squalificato in seguito all’ammonizione rimediata contro il Parma.

Il reparto offensivo, invece, vedrà il ritorno di Edin Dzeko. Il centravanti bosniaco è tornato titolare nella gara del Tardini e potrebbe alternarsi con Mayoral, diventato capocannoniere dell’Europa League dopo la doppietta con lo Shakhtar. Alle spalle del numero 9 agiranno Pellegrini e El Shaarawy, tenuti inizialmente a risposo a Kiev.

Armeria pesante anche per Gennaro Gattuso. Il tecnico della formazione partenopea ha recuperato l’ex Manolas. Il greco non ha più fastidio alla caviglia ed insidia il posto di Maksimovic. Davanti ad Ospina, Koulibaly è certo della maglia da titolare. La difesa a quattro sarà formata da Hysaj (Di Lorenzo è squalificato) sulla destra e l’altro ex Mario Rui  sulla sinistra.

A fare da schermo davanti alla difesa spetterà a Ruiz e Demme. Recupero anche nel reparto offensivo, dove rientra Mertens. Il belga viaggia verso la titolarità a discapito di Osimhen. Alle spalle del centravanti, infine, il tris di trequartisti formato da Politano – cresciuto nel settore giovanile giallorosso – sulla destra, Insigne sull’altro lato e Zielinski al centro.

ARBITRA DI BELLO: I PRECEDENTI

Come per la sfida d’andata la direzione è affidata da Marco Di Bello. Il fischietto di Brindisi sarà assistito da Giorgio Peretti e Giacomo Paganessi. Nicola Ayroldi ricoprirà il ruolo di quarto uomo. In sala Var ci sarà Aleandro Di Paolo, Dario Cecconi all’Avar.

I precedenti con Di Bello – al netto del risultato del San Paolo – sorridono ai giallorossi. Lo score recita infatti 13 vittorie, 4 pareggi ed altrettante sconfitte. Tuttavia, l’ultimo successo risale addirittura alla scorsa stagione, quando la Roma vinse (4-3) in trasferta contro il Cagliari.

In questa stagione le strade del direttore di gara pugliese e del club giallorosso si sono incrociate cinque volte. Nelle tre gare dirette da Di Bello sono arrivati due pareggi (contro Juve ed Inter) e una sconfitta (Atalanta). Nelle restanti due, invece, Di Bello era al Var. L’ultima gara è quella di domenica scorsa a Parma, dove ha tenuto banco l’episodio del contatto in area tra Pellegrini e Hernani.

DOVE VEDERE ROMA-NAPOLI

La sfida tra Roma e Napoli – valevole per la ventottesima giornata di Serie A – sarà visibile su Sky. Gli abbonati potranno seguire la gara dell’Olimpico su Sky Sport Uno (201 del satellite, 472 e 482 del digitale), Sky Sport Serie A 202 del satellite, 473 e 483 del digitale) e Sky Sport (251 del satellite). La telecronaca è affidata a Riccardo Trevisani, mentre Daniele Adani sarà il commentatore tecnico.

LE PROBABILI FORMAZIONI

AS Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Cristante, Ibanez; Karsdorp, Villar, Diawara, Spinazzola; Pellegrini, El Shaarawy; Dzeko.A disposizione: Mirante, Fuzato, Fazio, Kumbulla, Smalling, Calafiori, Reynolds, Pastore, Pedro, Perez, Mayoral.
Allenatore: Paulo Fonseca.
Indisponibili: Veretout, Mkhitaryan, Zaniolo, Jesus.
Diffidati: Cristante, Ibanez, Villar, Peres, Kumbulla.
Squalificati: Peres.

SSC NAPOLI (4-2-3-1): Ospina; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Rui; Ruiz, Demme; Politano, Zielinski, Insigne; Mertens.
A disposizione: Meret, Contini, Manolas, Zedadka, Bakayoko, Coffi, Elmas, Osihemen, Lozano.
Allenatore: Gennaro Gattuso.
Indisponibili: Petagna, Lobotka, Ghoulam.
Diffidati: Demme, Lozano, Rui, Koulibaly.
Squalificati: Di Lorenzo.

Arbitro: Di Bello.
Assistenti. Peretti-Paganessi.
IV Uomo: Ayroldi.
VAR: Di Paolo.
AVAR: Cecconi.

Siete aggrappati alla Roma in Europa. Dispiace per il Milan

(Federico Sereni) – Ne è rimasta solamente una. La squadra “sopravvissuta”. Per il dispiacere di molti o di qualcuno in particolare, la Roma comanda in Europa, rappresenta il calcio italiano nelle competizioni europee. Si sbarazza agevolmente della squadra di un torneo minore, certo, che ha però neutralizzato l’attuale capolista del nostro campionato, l’Inter, spazzandola via dall’Europa. Ma non solo: la stessa squadra di un torneo minore è riuscita a vincere sia l’andata che il ritorno nei gironi della Champions contro il Real Madrid dei fenomeni, il club con più vittorie nella competizione, allenata da un allenatore vincente come Zinedine Zidane. Lo stesso Real che si è preso gioco della formidabile Atalanta, la squadra dai ritmi forsennati, la squadra elogiata dai più in italia per il gioco prettamente europeo. Guidati dal condottiero Gasperini.

Per la Roma è sembrato un gioco da ragazzi, di sicuro. L’andata è stata l’espressione del calcio di Paulo Fonseca: pressing alto, asfissiante, continui cambi di gioco, palleggio a tutto campo il che si è tramutato in un 3-0 netto, meritato. Il ritorno ha avuto tutto un altro scenario, con Pellegrini e compagni abili a chiudere le sortite ucraine e pronti a ripartire, ma la sostanza è rimasta la stessa: dominio giallorosso. Spesso per giustificare le nefandezze altrui si screditano le altre squadre, o meglio i suoi avversari. Per i giallorossi non è sempre stato facile imporsi in campo internazionale, abbiamo spesso incassato. E quando invece la spunti esiste unicamente il demerito delle avversarie.

Ovviamente dispiace per il Milan, anche nel modo in cui è venuta fuori questa uscita dall’Europa League. Come per tutte le italiane che non possono rappresentarci in Europa. Ma ora c’è solo la Roma e vi tocca tifare anche questa. Perché per “noi italiani” la vera partita del ritorno è stata Shakhtar-Roma, partita che si è giocata all’Olimpiyskiy di Kiev, non come qualcun altro preannunciava, la partita di San Siro. Perché basterebbe vedere la sorte capitata al Tottenham del grande Josè Mourinho per comprendere che nulla è scontato. La Dinamo Zagabria, altra squadra di un torneo inferiore, ha staccato il pass per i quarti grazie alla tripletta di Orsic, lì dove nessuno avrebbe mai scommesso qualcosa.

Dunque siete appesi alla nuova Roma, al suo nuovo senso per l’Europa. Sì, perché  da quella semifinale di Champions League del 2017-18 contro il Liverpool qualcosa è cambiato e la squadra adesso si regala un’altra notte magica. Il fato ha voluto che incontrassimo l’Ajax, squadra dalle mille insidie, piena di giovani interessanti. La squadra olandese dovrà dunque vedersela con l’unica italiana che tiene alto il nome in Europa. Ah, dimenticavo. Buona visione a tutti. 

Shakhtar Donetsk-Roma 1-2, le pagelle: il ritorno di Mayoral. La doppietta dello spagnolo vale la qualificazione. La difesa è solida

Roberto Gentili – La Roma stacca il pass per i quarti di finale di Europa League. Dopo il 3-0 dell’andata, i giallorossi vincono anche il ritorno della sfida contro lo Shakhtar Donetsk. La formazione di Fonseca – ancora mattatore del suo passato – all’Olimpico di Kiev passa per 1-2. Al 48’ Mayoral porta in vantaggio la Roma, mettendo un’ipoteca in più sul passaggio del turno. Dieci minuti e gli ucraini si fanno sotto con Junior Moraes. Punta nell’orgoglio, arriva il raddoppio. Il reparto offensivo si accende: passaggio illuminante di Pedro, Perez taglia e mette dentro per Mayoral che non sbaglia.

LE PAGELLE

Pau Lopez 7 – Ad una prima imprecisione in impostazione, segue una prestazione attenta. Presente nelle uscite, non si fa trovare impreparato sulle conclusioni degli ucraini. Non può granché sul pareggio, respinge subito dopo un insidioso tentativo. Ci mette la manona sul tiro di Marlos negli ultimi minuti.

Ibanez 5 – Fa rifiatare Mancini, a cui lascia il posto nella ripresa. Vive una gara di sofferenza: Salomon lo impegna diverse volte. Con le buone, e soprattutto con le cattive, riesce a limitarlo. La foga negli interventi lo porta a ricevere l’ammonizione. (Dal 46’ Mancini 5,5 – Riposo a metà. Tenuto in panchina per la gara di domenica contro il Napoli, entra per sostituire Ibanez. In occasione del vantaggio mostra un atteggiamento troppo molle).

Cristante 6,5 – Pellegrini siede in panchina e la fascia di capitano finisce sul suo braccio. La onora disputando la solita gara di concentrazione in entrambe le fasi.

Kumbulla 6,5 – Non ripete la gara di Parma. Buona parte delle discese ucraine nascono dal suo lato, risponde con continua attenzione lasciando spazio a poche sbavature.

Karsdorp 6,5 – Il riposo nella gara contro il Parma dà i suoi frutti. Tra i più propositivi, dai suoi piede partono diverse le sortite offensive giallorosse. Non rinuncia alla fase difensiva. Serve l’assist per il vantaggio, rovina una gara completa con l’ammonizione. Salterà l’andata dei quarti. (Dal 58’ Bruno Peres 5,5 – Rischia tantissimo su Matvienko).

Diawara 7 – Brilla di più rispetto a Villar. Non appena ne ha la possibilità cerca la verticalizzazione, come quella che manda in porta Mayoral nel primo tempo. Prezioso anche nello sporcare le linee di passaggio. (Dal 58’ Pellegrini sv).

Villar 5,5 – La convocazione in nazionale U21 non riesce a portarlo fuori dal momento di flessione. Un paio di buone giocate e diversi recuperi.

Spinazzola 6 – Vede gli ucraini scendere diverse volte dalla sua parte. Decide di cambiare marcia e si porta in avanti. Pur trovando sempre il raddoppio, sporadicamente crea scompiglio. Aiuta Kumbulla a controllare Tete. (Dal 58’ Calafiori sv – Ritrova il campo dopo mesi (ultima apparizione a dicembre) e colleziona il terzo gettone in Europa League).

Carles Perez 6 – Torna titolare dopo due mesi. Riesce a portare la manovra giallorossa in area avversaria. Realizza anche un prezioso recupero nel primo tempo. Mette Pedro davanti alla porta per il raddoppio, ma il connazionale non sfrutta. Pochi minuti dopo il copione si inverte. Con un dialogo tutto spagnolo, serve a Mayoral il pallone del raddoppio e – quindi – del passaggio del turno.

Pedro 5,5 – Si fa vedere solamente quando accelera nelle ripartenze. Nella ripresa si divora il pallone del possibile raddoppio, rimedia dando il via all’azione del raddoppio (Dal 75′ El Shaarawy sv).

Borja Mayoral 7 – Nel primo tempo è tutt’altro che perfetto. Pecca di freddezza nella chance ad inizio gara e non riesce a far salire la squadra. Trova poi la doppietta che ipoteca il passaggio del turno. Che sia il segnale di un possibile ritorno? Ai posteri l’ardua sentenza.

Allenatore: Fonseca 7 – Per la prima volta da quando la competizione è denominata con l’odierno nome, la Roma accede ai quarti. Lo fa attraverso una doppia prestazione attenta e propositiva. Nel suo vecchio stadio la formazione giallorossa inizia gestendo il risultato (3-0) dell’andata. Nella ripresa affonda e trova due reti.

 

Shakhtar Donetsk-Roma, le probabili formazioni e dove vederla

Roberto Gentili –  Dimenticare la disfatta di Parma e conquistare il pass per i quarti di finale di Europa League. Questa la missione della Roma. Dopo la brutta sconfitta del Tardini – che ha visto i giallorossi cadere 2-0 – la formazione di Paulo Fonseca cerca il passaggio del turno contro lo Shakhtar Donetsk. Una partita che sulla carta sembrerebbe già indirizzata. Il primo round della sfida con gli ucraini se l’è aggiudicato la Roma con un secco 3-0 firmato Pellegrini, El Shaarawy e Mancini. 

Salvo sorprese, Luis Castro dovrebbe confermare in toto la formazione dell’andata. Davanti a Trubin, a comporre la difesa saranno Dodo, Vitao, Matvienko e Ismaily. A centrocampo spazio a Maycon, con Tete, Marlos, Alan Patrick e Taison sulla trequarti. Juniors Moraes unico centravanti.

Fonseca risponde con un undici iniziale che vedrà qualche variazione. Pau Lopez è confermato. Data l’assenza di Smalling – che ha messo nel mirino la gara di domenica col Napoli  – titolarità anche per Cristante, di ritorno dopo il riposo osservato con il Parma. Ai suoi lati Mancini e Ibanez. Come nella gara d’andata, la mediana sarà retta da Diawara e Villar.

Karsdorp si posizionerà sulla fascia destra e Bruno Peressqualificato per domenica – su quella di sinistra. Novità nel reparto offensivo. Dietro a Mayoral ci saranno Carles Perez e Pellegrini. Lo spagnolo è entrato con il piglio giusto al Tardini e ritrova la maglia da titolare dopo quasi due mesi. L’ultima partenza dal primo minuto risale infatti a gennaio nella gara di campionato contro lo Spezia.

La direzione di gara è infatti affidata all’iberico Antonio Mateu Lahoz. Gli assistenti saranno Pau Cebrían Devís e Roberto del Paloma. Xavier Estrada Fernandez sarà il quarto uomo. In sala Var ci sarà Alejandro Hernández con Ricardo de Burgos all’Avar.

DOVE VEDERE SHAKHTAR DONETSK-ROMA

La sfida tra Shakhtar Donetsk e Roma sarà visibile in esclusiva su Sky Sport. Gli abbonati potranno optare tra il canale Sky Sport Uno (numero 201 del satellite, numero 472 e 482 del digitale terreste) e Sky Sport (253 del satellite).

La gara potrà anche essere vista in streaming grazie all’app Sky Go o – in alternativa – su Now, servizio di streaming di Sky. La telecronaca del ritorno degli ottavi di Europa League sarà affidata a Riccardo Gentile. Ad affiancarlo per il commento tecnico sarà Daniele Adani.

LE PROBABILI FORMAZIONI

Shakhtar Donetsk (4-1-4-1): Trubin; Dodo, Vitao, Matvienko, Ismaily; Maycon; Tete, Marlos, Alan Patrick, Taison, Juniors Moraes.
A disposizione: Pyatov, Shevchenko, Kornienko, Kryvtsov, Bondar, Bolbat, Marcos Antonio, Solomon, Sudakov, Konoplyanka, Vyunnyk.
Allenatore: Luis Castro.
Indisponibili: Stepanenko, Dentinho, Khococholava.
Squalificati: -.
Diffidati: Vitao.

AS Roma (3-4-2-1): Pau Lopez, Mancini, Cristante, Ibanez; Karsdorp, Villar, Diawara, Bruno Peres; Perez, Pellegrini; Mayoral.
A disposizione: Mirante, Fuzato, Kumbulla, Spinazzola, Pedro, El Shaarawy, Dzeko.
Allenatore: Paulo Fonseca.
Indisponibili: Mkhitaryan, Veretout, Smalling, Zaniolo.
Squalificati: -.
Diffidati: Peres, Karsdorp, Villar.

Shakhtar Donetsk-Roma, le probabili formazioni e dove vederla

 

Pagine Romaniste (F. Belli) – Dimenticare la disfatta di Parma e conquistare il pass per i quarti di finale di Europa League. Questa la missione della Roma. Dopo la brutta sconfitta del Tardini – che ha visto i giallorossi cadere 2-0 – la formazione di Paulo Fonseca cerca il passaggio del turno contro lo Shakhtar Donetsk. Una partita che sulla carta sembrerebbe già indirizzata. Il primo round della sfida con gli ucraini se l’è aggiudicato la Roma con un secco 3-0 firmato Pellegrini, El Shaarawy e Mancini. Salvo sorprese, Luis Castro dovrebbe confermare in toto la formazione dell’andata. Davanti a Trubin, a comporre la difesa saranno Dodo, Vitao, Matvienko e Ismaily. A centrocampo spazio a Maycon, con Tete, Marlos, Alan Patrick e Taison sulla trequarti. Juniors Moraes unico centravanti. Fonseca risponde con un undici iniziale che vedrà qualche variazione. Pau Lopez è confermato. Data l’assenza di Smalling – che ha messo nel mirino la gara di domenica col Napoli  – titolarità anche per Cristante, di ritorno dopo il riposo osservato con il Parma. Ai suoi lati Mancini e Ibanez. Come nella gara d’andata, la mediana sarà retta da Diawara e Villar. Karsdorp si posizionerà sulla fascia destra e Bruno Peres – squalificato per domenica – su quella di sinistra. Novità nel reparto offensivo. Dietro a Mayoral ci saranno Carles Perez e Pellegrini. Lo spagnolo è entrato con il piglio giusto al Tardini e ritrova la maglia da titolare dopo quasi due mesi. L’ultima partenza dal primo minuto risale infatti a gennaio nella gara di campionato contro lo Spezia. La direzione di gara è infatti affidata all’iberico Antonio Mateu Lahoz. Gli assistenti saranno Pau Cebrían Devís e Roberto del Paloma. Xavier Estrada Fernandez sarà il quarto uomo. In sala Var ci sarà Alejandro Hernández con Ricardo de Burgos all’Avar. Sarà una sfida decisiva per il proseguo della stagione di Fonseca e della Roma, che ormai sembra definitivamente sganciata dall’obiettivo quarto posto e quindi le resta praticamente solo l’Europa League come via per accedere alla prossima Champions League. Ma non si può dimenticare del resto neanche il campionato, perché il Sassuolo e la Lazio sono sempre più vicine e quindi oltre all’Europa League, con ulteriori passi falsi, potrebbe sfumare anche la Conference League. Non è da escludere quindi che a sorpresa Paulo Fonseca faccia turnover per preservare uomini in campionato, forte della netta vittoria d’andata. 

Francesco Belli

Il Parma affonda la Roma e ora le speranze Champions si riducono all’osso

Pagine Romaniste (F. Belli) – La Roma in piena emergenza questo pomeriggio contro il Parma era chiamata a rispondere agli squilli di Lazio e Atalanta, ma i giallorossi non entrano mai in campo. La squadra di Fonseca sembra partire bene, con qualche spunto che porta all’episodio dubbio in area crociata, con protagonista Hernani che disturba in maniera sospetta Pellegrini. Per l’arbitro però è tutto regolare. Il Parma comincia a prendere in mano le redini del gioco e al 9′ passa in vantaggio: Man sfugge su Kumbulla, mette un bel traversone in mezzo dove si fa trovare pronto Mihaila che porta in vantaggio i suoi. La Roma prova a controllare il possesso ma i giallobù pressano allo sfinimento chiudendo le linee di passaggio per gli attaccanti che si dimostrano poco reattivi. L’unico tiro degno di nota è la punizione di Pellegrini neutralizzata alla perfezione da Sepe. Nel secondo tempo lo spartito non cambia, i giallorossi faticano e al 55′ la squadra di D’Aversa raddoppia: Pellè viene atterrato in area da Ibanez, l’arbitro concede il rigore che Hernani trasforma. La Roma rimane così al quinto posto in classifica con 50 punti, il Parma acqusisce 3 punti d’oro che lo portano al penultimo posto con 19 punti. Una situazione difficile per Fonseca che fino a due mesi fa poteva vantare un invidiabile terzo posto in classifica, a pochi punti dalla vetta, ma il sopraggiungere degli impegni europei ha cambiato radicalmente la situazione. I giallorossi ora devono restare concentrati per non rischiare di perdere ulteriori posizioni in campionato. Potrebbe aiutare, o essere del tutto ininfluente sulla classifica, la sentenza del Collegio del Coni sul caso Diawara attesa tra pochi giorni.

Francesco Belli