Bologna-Roma, le probabili formazioni e dove vederla: Perez o Diawara vicino a Veretout. Sulla sinistra più El Shaarawy di Vina

Roberto Gentili – Non c’è due senza tre, spera la Roma. Vinte entrambe le partite di campionato dal rientro dalla sosta, il treno per la corsa Champions fa ora tappa a Bologna. A tre giorni dal successo con il Torino – deciso dalla rete di Abraham – la formazione giallorossa sfiderà la squadra di Mihajlovic.

Dopo la pausa per le Nazionali, i Felsinei hanno ottenuto una sconfitta in casa con il Venezia ed una vittoria in trasferta con lo Spezia, entrambe di stretta misura (0-1). Gli emiliani sono attualmente al nono posto, a -4 punti (21) dalla Roma.

Anche in Emilia non mancherà il sostegno dei tifosi romanisti. Il settore ospiti del Dall’Ara è tutto esaurito e sarà colorato di giallorosso da 2.000 spettatori.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI BOLOGNA-ROMA

Nell’euforia per la vittoria contro il Torino, c’è un’amara notizia: l’infortunio di Pellegrini. Uscito dopo appena quindici minuti – vissuti brillantemente – dopo aver accusato un fastidio, l’ecografia effettuata ieri ha confermato la brutta sensazione di Mourinho esternata nel post gara. Il capitano – già alle prese con il dolore al tendine rotuleo sinistro – ha riportato una lesione al quadricipite destro. Lo Special One dovrà farne a meno fino al 2022. Lo stop è infatti calcolato tra i 30 e i 40 giorni. Per ora, il rientro è atteso subito dopo la sosta natalizia, quando la Roma il 6 gennaio sarà di scena a San Siro contro il Milan.

Mou dovrà riprendere nuovamente in mano la penna e ridisegnare il centrocampo giallorosso. Recuperato Cristante dal Covid (dovrebbe finire comunque in panchina), manca ancora Villar e torna lo squalificato Veretout. L’incognita sarà chi prenderà posto vicino al francese. La risposta potrebbe essere Mkhitaryan, impiegato in regia domenica dopo l’uscita di Pellegrini. Con loro ci sarà Diawara o Perez: in vantaggio il primo, tornato in campo contro i granata senza sfigurare.

Non si smuoverà Karsdorp dalla fascia destra, così come El Shaarawy a sinistra. Il Faraone – elogiato ancora da Mourinho – è in vantaggio su Vina. L’esterno uruguaiano ha riassaporato il campo per una manciata di minuti dopo l’infortunio, ma – come anche detto da Mou – non è ancora pronto.

Conferme invece per la difesa e l’attacco. Il reparto difensivo beneficia del ritorno di Smalling, perfetto anello di congiunzione nei meccanismi di Mancini ed Ibanez. In avanti la frizzantezza della coppia AbrahamZaniolo è la spinta in più che mancava alla manovra giallorossa.

Modulo pressoché simile anche per Bologna. Mihajlovic confermerà il 3-4-2-1 visto a La Spezia. L’ex Skorupski tra i pali, Medel centrale della difesa composta da Soumaoro e Theate. De Silvestri non è al meglio, spazio a Skov Olsen, che potrebbe spuntarla su Orsolini per la corsia di destra, Dominguez e Svanberg al centro del campo e l’interessante Hickey sull’altro lato. Dietro Arnautovic – conoscenza di MourinhoSoriano e Barrow.

DOVE VEDERE BOLOGNA-ROMA

BolognaRoma verrà trasmessa in diretta esclusiva da Dazn. La partita del Dall’Ara comincerà alle 18:30, per le 18 è previsto il collegamento prepartita. Il telecronista sarà Edoardo Testoni, Massimo Gobbi si occuperà del commento tecnico.

BOLOGNA-ROMA, ARBITRA PAIRETTO: OK I PRECEDENTI

A dirigere BolognaRoma sarà Luca Pairetto. Giacomo Paganessi e Eugenio Scarpa gli assistenti. Francesco Meraviglia ricoprirà il ruolo di quarto uomo. Massimiliano Irrati al Var, Salvatore Affatato all’Avar.

Dodicesima direzione della Roma in campionato – c’è anche un precedente in Coppa Italia, vittoria negli ottavi di finale contro il Parma due stagioni fa –  per Pairetto. Positivo lo score: 7 vittorie, due pareggi ed altrettante sconfitte. L’ultimo precedente risale al campionato in corso: Pairetto ha infatti arbitrato la prima gara della stagione di Serie A, la vittorie (3-1) contro la Fiorentina.

Dopo aver arbitrato la vittoria del Ferraris contro il Genoa (0-2), Irrati incrocerà nuovamente la strada con la Roma. Questa volta il 42enne toscano sarà al Var. L’ultimo precedente sotto queste vesti è stato il polemico derby di questa stagione. A tenere banco è stato il raddoppio di Pedro, nato da un fallo non ravvisato su Zaniolo in area biancoceleste.

LE PROBABILI FORMAZIONI

BOLOGNA FC (3-4-2-1): Skorupski; Soumaro, Medel, Theate; Skov Olsen, Dominguez, Svanberg; Hickey; Soriano, Barrow; Arnautovic.
A disposizione: Bardi, Bonifazi, Viola, Orsolini, Binks, De Silvestri, Disk, Van Hooijdonk, Santander, Sansone, Cangiano, Vignato.
Allenatore: Sinisa Mihajlovic.
Indisponibili: Kingsley, Schouten, Mbaye.
Diffidati: Dominguez, Medel, Hickey.
Squalificati: -.

AS ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Diawara, Veretout, Mkhitaryan, El Shaarawy; Abraham, Zaniolo.
A disposizione: Fuzato, Boer, Reynolds, Kumbulla, Vina, Calafiori, Bove, Tripi, Cristante, Darboe, Perez, Shomurodov, Mayoral.
Indisponibili: Spinazzola, Villar, Felix.
Allenatore: José Mourinho.
Diffidati: Karsdorp, Mancini, Abraham, Cristante.
Squalificati:-.

Arbitro: Pairetto.
Assistenti: Paganessi-Scarpa.
IV Uomo: Meraviglia.
Var: Irrati.
Avar: Affatato.

Vittoria di carattere. La Roma supera il Torino: basta il gol di Abraham

(Federico Sereni) Vincere così ha tutto un altro sapore. Con sofferenza certo, ma con tanto carattere. La Roma supera il Torino e consolida il quinto posto grazie al destro preciso di Abraham in area di rigore che insacca l’incolpevole Milinkovic Savic. I giallorossi guadagnano punti sulle principali rivali della corsa Champions. Prestazione applaudita anche dai cinquantamila dell’Olimpico, nonostante la grossa emergenza a centrocampo. Ma le riserve non hanno sfigurato e Mourinho può solo godersi i tre punti.  Fondamentale il reparto difensivo con un sontuoso Smalling, capace di guidare la difesa e portare la squadra alla terza partita di fila senza subire gol. Con un centrocampo rimaneggiato composto da Diawara (al posto dello squalificato Veretout) accanto e Pellegrini e Mkhitaryan da interpreti. Dopo il forfait del capitano, spazio a Carles Perez sulla trequarti.

Il monologo è tutto granata nel primo tempo: netta superiorità nel possesso palla, diverse trame di gioco ma va in svantaggio con la prima azione offensiva dei giallorossi condotta da Mkhitaryan e concretizzata da Abraham. Nel secondo tempo il copione non cambia, si punta sul 3-5-2 bilanciato ed organizzato. Tiene bene la difesa anche grazie ad Ibanez e Mancini abili nelle marcature preventive e nel non concedere spazio agli avversari. Buona prova anche di Diawara, efficace nei momenti cruciali dell’incontro. Il Torino prova l’assedio durante tutto il recupero, ma alla fine nessun rischio. La vittoria è Special.

Roma-Torino 1-0, le pagelle: Abraham canto libero, Zaniolo Ninja. Mkhitaryan architetto, Smalling K2

Roberto Gentili – Il treno per la Champions va velocissimo, la Roma tiene il ritmo. Ripresa la vittoria in campionato domenica col Genoa – intervallata dal poker in Conference con lo Zorya – i giallorossi tengono a bada il Torino. I granata di Juric cadono nuovamente in trasferta, questa volta sotto il colpo vincente di Abraham (32’), premiato dal velo del fedel compagno Zaniolo e dal gioiellino di Mkhitaryan. La Roma di Mourinho rimane salda al quinto posto, -3 dal posto Champions, nelle mani dell’Atalanta (28).

Splende l’attacco giallorosso. Mkhitaryan, Zaniolo e Abraham sprigionano velocità e bel calcio per tutta la partita. Il centrocampo – orfano di Pellegrini dopo un quarto d’ora – è controllato dal ritrovato Diawara. Impermeabile la difesa, amministrata da Smalling, ben aiutato da Mancini ed Ibanez. El Shaarawy leggermente calato, Karsdorp fa il suo, con la scorta di riserva di energie.

LE PAGELLE

Rui Patricio 6,5  Blocca il sussulto di Praet al decimo, osserva e valuta bene gli altri pericoli. Sbaglia un rinvio attorno alla mezz’ora: il Torino arriva in area, ma non punge. Le frecciate granata arrivano nel secondo tempo, tutte controllate.

Mancini 6,5 – Chiude il cancello e di pericoli ne passano ben pochi. Eredita nuovamente la fascia da capitano, onorandola a dovere. Meraviglioso l’esterno che manda Ibanez in profondità nella ripresa.

Smalling 7,5 – Chris K2. Il gioco del Torino è basato sui lanci lunghi per Belotti. Il Gallo però non riesce ad alzare la cresta: l’inglese lo sovrasta su ogni palla alta, asfissiandolo anche corpo a corpo.

Ibanez 6,5 – Una scivolata qui, un anticipo lì e di buchi sulla sinistra non se ne creano. Tocca per primo la palla che Abraham trasformerà nel vantaggio. Più appannato a tratti nella ripresa, attraversata – qui sì – a testa alta.

Karsdorp 7 – Verosimilmente è più pericoloso quando in ripartenza va sulla sinistra. Sulla cross di competenza tiene la posizione, sprintando solo quando essenziale. Partono però cross prettamente innocui, anche se quello basso e leggermente dietro per Mkhitaryan non era affatto male. Nella ripresa è più sollecitato ed è sempre pronto, a difendere come ad offendere. La spia della riserva lampeggia comunque sempre di più.

Pellegrini 6,5 – Breve ma intenso. Gioca un quarto d’ora in cui dispensa palloni preziosi, vedasi quello per El Shaarawy nelle prime battute di match. (Dal 14’ Perez 6 – Ripescato in un batter d’occhio dopo la pimpante prestazione di giovedì, con un avversario più attrezzato suda un po’ di più. Un fugace lampo a fine primo tempo ed agonismo a servizio della squadra. Dal 92′ Kumbulla SV – Mancano due minuti d’orologio quando entra. Riesce nell’impresa di farsi ammonire).

Diawara 6,5 – Rivede il campo dopo il tonfo di Bodo, è la seconda partita – prima da titolare – di campionato dopo quella di agosto con la Salernitana. Pulisce più di qualche pallone, anche se non sempre con il lavaggio completo. La rapidità di passi lo aiuta a chiudere frequentemente linee di passaggio.

El Shaarawy 6 – Sufficienza stiracchiata. Al 5’ Pellegrini gli mette sul piede un prezioso assist, forse colto da un colpo di sonno non allunga il piede. Perde palla una ventina di minuti dopo, innescando la prima vera chance del Toro. Si ripete nel recupero di fine primo tempo: la scelta di cercare Perez non è stata forse delle migliori, soprattutto considerando l’accelerata di Karsdorp. Poco lucido anche in occasione del tiro nella ripresa. (Dall’87’ Vina SV – Il centrocampo manca di pezzi, la difesa ne recupera. Ben ritrovato).

Mkhitaryan 7 – Uscito Pellegrini, si fa carico di abbellire la manovra, approfittando anche del maggiore spazio per farlo. Lo naviga per far arrivare ad Abraham il pallone del vantaggio. Secondo assist per l’inglese dopo quello di giovedì. L’assenza di dover ottemperare a compiti difensivi regala la versione HD.

Zaniolo 6,5 – Sempre lì lì per accendere il motore, che sembra però ingolfato. Fa a sportellate con la difesa granata, anche in fase di ripiegamento. Pulisce la strada per l’assist di Micki a Abraham con un intelligente velo. Manca il gol, che poteva arrivare se non fosse stato per il liscio senza grazia in area. Maggiormente gladiatorio nei secondi 45’, la scivolata uncinante è quella di un Ninja.

Abraham 7 – Con Zaniolo vicino trova nuovamente il gol, questa volta per il vantaggio. Pulito il controllo, preciso il tiro. Come in ogni buona coppia che si rispetti, cerca di portare luce anche verso Zaniolo con tocchi di fino, come quello di tacco di spalle. L’attesa per l’assegnazione – poi non arrivata – del rigore è spasmodica: decide dunque di incantare l’Olimpico con numeri di alta classe. Peccato per il passaggio affannato nel finale.

Mourinho 7 – Sosta rigenerante. Terza vittoria consecutiva, seconda in campionato. La Roma rimane in scia dell’Atalanta – quindi del piazzamento Champions – uscendo vincitrice grazie ad Abraham – “I gol arriveranno” – e ad una prestazione superba di tutta la squadra.

Roma-Torino, le probabili formazioni e dove vederla: Darboe o Mancini con Pellegrini a centrocampo, confermata la coppia Zaniolo-Abraham. Mkhitaryan trequartista

Roberto Gentili – Continuità per non perdere il treno Champions. Agguantato il passaggio del girone di Conference League – se da prima o da seconda lo si scoprirà nell’ultima gara, in trasferta contro il Cska Sofia giovedì 9 dicembre alle 18:45 – la Roma cerca il bis in campionato.

Ritrovati i tre punti contro il Genoa con la doppietta di Felix – valsa il balzo al quinto posto – gli uomini di Mourinho vestiranno ora l’armatura da domatori. Domani alle 18 i capitolini ospiteranno il Torino, vittorioso lunedì sera contro l’Udinese (2-1). I granata si sono portati all’undicesimo posto con 17 punti, mentre la Roma non perde la scia per la lotta Champions, distante sei punti: i giallorossi sono a quota 22, l’Atalanta a 28. Non mancherà la spinta dell’Olimpico: sono in 45 mila i romanisti che hanno risposto ancora una volta presente.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI ROMA-TORINO

Positività da una parte e squalifiche dall’altra. Mourinho si trova nuovamente di fronte alla penuria a centrocampo. I tamponi effettuati da Cristante e Villar hanno confermato la positività al Covid di entrambi. Nella lista degli indisponibili per domani si aggiunge anche Veretout. Il francese è squalificato dopo aver ricevuto un’ammonizione al Ferraris, macchia che si va ad aggiungere al secondo rigore stagionale sbagliato dopo quello con la Juventus.

La soluzione più probabile per cucire lo spazio lasciato da Veretout è Darboe. Nonostante abbia firmato il rinnovo di contratto, il guineano si era allontanato dai radar di Mourinho dopo le due partite contro il Bodø/Glimt, non venendo neanche convocato per la trasferta di Venezia.

L’altra possibilità è l’avanzamento di Mancini. La mossa di fonsechiana memoria è stata vista nelle ultime uscite, soprattutto nei finali di gara. In difesa – potrebbe tornare a quattro con Vina a sinistra, ma è più probabile la conferma a 3 – a quel punto potrebbe esserci Smalling, che – come giovedì – farebbe staffetta con Kumbulla. L’impiego di Darboe, però, resta la soluzione più probabile.

Davanti a Rui Patricio sono perni fissi Mancini ed Ibanez. A proposito del difensore brasiliano, in conferenza Mourinho ha lanciato l’ipotesi di impiegarlo come terzino destro in futuro. Il ballottaggio sarà tra Smalling e Kumbulla. Data la titolarità di giovedì ed i pochi giorni per recuperare dopo il prolungato periodo di stop, l’inglese potrebbe non partire dal primo minuto. Ritorno al passato per l’italo-albanese.

A centrocampo ci sarà di sicuro Pellegrini. Il ginocchio sinistro fa ancora male – il tendine rotuleo non accenna a sgonfiarsi – ma il capitano giallorosso non abbandona la squadra. Laterali saranno Karsdorp ed El Shaarawy, entrambi in un buon momento – l’olandese nonostante non sia stato fatto riposare come avrebbe dovuto – ed elogiati da Mou. Un altro che nelle due partite dopo la sosta è rinvigorito è Mkhitaryan, il quale sarà sulla trequarti al servizio di Abraham e Zaniolo, trascinatori – l’italiano soprattutto – contro lo Zorya.

Il difensore della Roma ritroverà Juric, il tecnico che lo ha lanciato e che a gennaio non disdegnerebbe portarlo con sé sotto la Mole. Per adesso, però, Mou non sembra propenso all’idea di lasciarlo partire. Alla fine del poker con lo Zorya, lo Special One si è avvicinato al centrale 21enne complimentandosi per la gara: “Così ti voglio”, le parole per caricare l’ex Verona.

Il Torino scenderà in campo con un modulo simile a quello di Mourinho. Juric, che in passato – anche recente – non ha lesinato piccole frecciate allo Special One, proporrà il solito 3-4-2-1. MilinkovicSavic sarà tra i pali. Piccola curiosità: in settimana, il portiere granata ha ricevuto il via libera per battere le punizioni in caso di risultato acquisito, scongiurando sia il caso di domani. Linea difensiva guidata da Bremer, Djidji e Buongiorno rispettivamente a destra e sinistra. Singo e Vojvoda esterni di centrocampo, che al centro vedrà Lukic e Pobega. Belotti sarà supportato dalla coppia BrekaloLinetty.

DOVE VEDERE ROMA-TORINO

RomaTorino sarà visibile in esclusiva su Dazn. La partita comincerà alle 18, circa 30 minuti prima ci sarà il prepartita. La telecronaca sarà di Ricky Buscaglia, Alessandro Budel al commento tecnico.

ROMA-TORINO, ARBITRA CHIFFI

Daniele Chiffi dirigerà RomaTorino. Vito Mastrodonato e Orlando Pagnotta gli assistenti. Giacomo Campione sarà il quarto uomo. Var affidato a Luca Banti, Alessio Tolfo Avar.

Positivi i precedenti con Chiffi per la Roma, in particolare tra le mura amiche. Nei cinque precedenti, infatti, sono arrivate tre vittorie, tutte all’Olimpico. L’ultima gara risale allo scorso campionato: sconfitta (3-0) in casa dell’Inter. Ko che si aggiunge a quello di Verona, arrivata con lo stesso risultato ed ugualmente nel passato campionato.

LE PROBABILI FORMAZIONI

AS ROMA (3-4-1-2): Rui Patricio; Mancini, Kumbulla, Ibanez; Karsdorp, Pellegrini, Darboe, El Shaarawy; Mkhitaryan; Abraham, Zaniolo.
A disposizione: Fuzato, Boer, Reynolds, Smalling, Vina, Calafiori, Tripi, Bove, Diawara, Perez, Felix, Mayoral, Shomurodov.
Allenatore: José Mourinho.
Indisponibili: Spinazzola, Cristante, Villar.
Diffidati: Karsdorp, Cristante, Mancini, Abraham.
Squalificati: Veretout.

TORINO FC (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Bremer, Buongiorno; Singo, Lukic, Pobega, Vojvoda; Linetty, Brekalo; Belotti.
A disposizione: Berisha, Zima, Izzo, Rincon, Kone, Baselli, Aina, Sanabria, Pjaca, Zaza, Praet, Warming.
Allenatore: Ivan Juric.
Indisponibili: Verdi, Rodriguez, Ansaldi, Mandragora, Edera.
Diffidati:-.
Squalificati:-.

Arbitro: Chiffi.
Assistenti: Mastrodonato-Pagnotta.
IV Uomo: Camplone.
Var: Banti.
Avar: Tolfo.

Roma-Zorya Luhansk 4-0, le pagelle: Zaniolo ringhia, Abraham spreca ma fa un capolavoro

(Federico Sereni) – Se prima o seconda è da vedere, intanto la Roma è certa del passaggio del turno di Conference League. I giallorossi passeggiano contro lo Zorya Luhansk per 4-0. Apre Perez, Zaniolo raddoppia, poi nella ripresa la doppietta di Abraham – il secondo gol di rovesciata – mettono il sigillo sulla qualificazione.

Risultato largo, che poteva essere larghissimo se non fosse stato per le innumerevoli reti mancate. Straripante la prestazione di Zaniolo, determinato come non mai. Il numero 22 giallorosso è sempre stato pericoloso, mettendo lo zampino in tutti i gol. Ottima anche la gara di Perez, autore del vantaggio. Lo spagnolo timbra una prestazione viva, che lo ha visto anche conquistare il rigore, mancato – per la seconda volta – da Veretout. Totali Mkhitaryan ed El Shaarawy, Abraham – al netto della doppietta – è mancato in almeno tre gol. Smalling porta al sicuro una difesa che ben si è comportata, Rui Patricio compreso.

LE PAGELLE 

Rui Patricio 6; Mancini 6,5, Smalling 6,5, Kumbulla 6; Karsdorp 6,5, Veretout 6,5, Mkhitaryan 7, El Shaarawy 7; Zaniolo 8; Abraham 6,5, Perez 7,5. Subentrati: Shomurodov 6, Zalewski 6, Ibanez 6, Mayoral sv, Missori sv. Allenatore: Mourinho 7,5.

Roma-Zorya Luhansk 4-0, le pagelle: ciclone Zaniolo, urlo Abraham. Perez, El Shaarawy e Mkhitaryan i tre moschettieri. Smalling impeccabile

Roberto Gentili – Valanga all’Olimpico. La Roma spazza via il modesto Zorya Luhansk con il risultato di 4-0 e centra la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta della Conference League. I giallorossi sono pericolosi sin dalle prime battute, collezionando già due palle gol nei primi due minuti.

La rete che sblocca il risultato arriva al quarto d’ora con Perez. Altri 15’ ed ecco il vantaggio siglato da Zaniolo, al ritorno al gol. L’ultima rete era arriva sempre in Conference, contro il Trabzonspor. La prima frazione potrebbe chiudersi sul 3-0, se non fosse per il secondo errore consecutivo di Veretout dal dischetto a fine primo tempo. Il terzo sigillo viene messo da Abraham in avvio di ripresa (46’). Al 75’ l’inglese chiude a chiave il risultato con una rovesciata.

L’attaccante inglese riassapora il gol europeo, mandando però giù gli amari bocconi per i due gol facili facili non realizzati. Zaniolo incontenibile. Le due panchine contro Venezia e Genoa hanno accesso un fuoco dentro, portandolo ad essere il migliore in campo. Subito dopo c’è Perez, ugualmente esuberante e sempre vivo. Lo stesso vale per El Shaarawy e Mkhitaryan, protagonisti a tutto campo. Mai in difficoltà né la difesa – importante il ritorno di Smalling – né Rui Patricio.

LE PAGELLE

Rui Patricio 6,5 – Non batte ciglio sui due tiri, insidiosi ma non impossibili.

Mancini 6,5 – Capitano di serata, presidia con dovizia le zolle di competenza. Nervoso per il giallo sventolato a Karsdorp, arriva anche sulla sua testa.

Smalling 6,5 – Torna titolare dopo oltre un mese – ultima partita dall’inizio con l’Empoli ad inizio ottobre – e guida la difesa in una gara che la vede impegnata di tanto in tanto. Fa partire l’azione del vantaggio, la sua presenza fa comunque la differenza. È sempre presente al posto e momento giusto, non sbaglia mai la posizione. (Dal 70’ Ibanez 6 – Messo dentro col risultato in cassaforte, aiuta a proteggerlo).

Kumbulla 6 – Timido per la parte iniziale del primo tempo, acquisisce sicurezza nel corso del match. Indovina il tempo delle uscite, talvolta macchiate da qualche frettolosa scelta di passaggio.

Karsdorp 6,5 – Percorre un illuminante per Abraham al decimo, dopodiché rimane piuttosto guardingo, nonostante sia sempre ben posizionato. Riscrive la stessa trama all’inizio della ripresa: Zaniolo la gestisce con vigorosa maestria e Abraham conclude. Sciocco il giallo rimediato a fine partita.

Veretout 6 – Condivide con Smalling l’onere dell’impostazione dal basso. Micidiale l’unica vera discesa. Attiva il turbo, attira come una calamita la difesa ucraina, aprendo la strada per l’assist che vale il ritorno al gol di Zaniolo. Ritorna però anche il fantasma del rigore: sbaglia il possibile 3-0, secondo errore dopo quello con la Juventus. Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.

Mkhitaryan  7 – Folgorato dalla prestazione di Genova, attua tanto lavoro prezioso in entrambe le fasi, sempre con grande eleganza ed intelligenza. Un suo tiro sporcato si trasforma per l’assist del poker. (Dal 79′ Missori SV – Un altro ragazzo fatto esordire, direbbe Mou).

El Shaarawy 7 – Continuo e dominante sia avanti che dietro, cortese il colpo d’esterno per il vantaggio di Perez. (Dal 69′ Zalewski 6 – Quando iniziano a girare voci di pretendenti, Mourinho lo fa entrare per fargli capire la fiducia che riserva in lui).

Zaniolo 8 – Mourinho si aspettava una partita per la squadra. Lo prende alla lettera. L’inizio è straripante: recupera palloni su palloni, manda in porta prima Mkhitaryan e poi Abraham. Sono le prove per l’azione del vantaggio, orchestrato anche da lui. La gioia del gol è però troppo invitante e la cerca affannosamente: arriva alla mezz’ora, con un tiro che butta dentro la rete rabbia ed ingiuste critiche. Di potenza e tecnica l’assist per il tris di Tammy. (Dal 69′ Shomurodov 6 – Voglia ed impegno, come piace a Mou).

Abraham 7 – Il gol mangiato dal limite dell’area piccola su invito di Zaniolo grida ancora vendetta. Rimedia con il movimento da centroboa che dà il via al vantaggio. Cala il tris, ci mette un po’ – un altro gol mancato sempre gaiamente – per calare il poker, per cui riserva una deliziosa rovesciata. (Dal 76′ Mayoral 6 – Una bella giocata di eleganza e movimento).

Perez 7 – La partenza dal 1’ potrebbe aver destato un po’ di stupore, subito messo a tacere da una prestazione eccelsa. Firma il vantaggio, imprevedibili i movimenti per la modesta retroguardia ucraina, costretta anche al rigore.

Mourinho 7 – Lo Zorya non sarà la squadra che più spaventa, ma dati i precedenti nulla è scontato. La qualificazione alla fase ad eliminazione diretta arriva con un’incantevole gara. Perfetti tutti i reparti. Fatica un po’ Abraham a concretizzare, ma poco importa.

CONFERENCE LEAGUE – La Roma passa il turno col 4-0 allo Zorya: in gol anche Zaniolo

(R.Rodio) – Primo obiettivo stagionale centrato dalla Roma. Ufficiale da stasera la qualificazione al prossimo turno di Conference League, anche se la partita non è del tutto chiusa.

4-0 secco agli ucraini dello Zorya, in un match in cui sono giunte conferme positivo agli occhi di José Mourinho. Roma schierata nuovamente con un 3-5-2 molto offensivo, con tre novità sostanziali: Smalling al centro della difesa, Perez scelto da mezzala e Zaniolo come seconda punta al fianco di Abraham.

Match a senso unico già nel primo tempo: al 14′ Carles Perez va a segno su un bel taglio di El Shaarawy. Al 33′ torna al gol Zaniolo, che sfrutta un assist di Veretout e di destro fulmina il portiere ucraino. Nel finale lo stesso Veretout si fa parare un rigore da Matsopoura (secondo errore consecutivo dal dischetto).

Nella ripresa lo Zorya, a tratti pericoloso nei primi 45′, sparisce dal campo. La Roma va sul velluto e si scatena Abraham: segna subito il tris su assist al bacio di Zaniolo e al 74′ chiude i conti in rovesciata. Nel mezzo almeno altre 3-4 palle gol nitide sprecate dai giallorossi.

Roma dunque a quota 10 e matematicamente qualificata. Ma la vittoria del Bodo-Glimt contro il CSKA Sofia lascia i capitolini ancora al secondo posto. La trasferta bulgara che chiuderà il girone sarà decisiva per il possibile sorpasso, che eviterebbe i sedicesimi e spedirebbe la Roma direttamente agli ottavi di finale.

Tabellino e voti:

ROMA: Rui Patricio 6.5; Mancini 6.5, Smalling 6 (70′ Ibanez 6), Kumbulla 6.5; Karsdorp 7, Perez 7.5, Veretout 6.5, Mkhitaryan (78′ Missori s.v.), El Shaarawy (70′ Zalewski 6); Zaniolo 7.5 (70′ Shomurodov 5.5), Abraham 7 (Mayoral s.v.). All: Mourinho 7.

ZORYA: Matsopoura 6.5; Favorov 5, Vernydub 5.5, Imerekov 5, Juninho 5.5 (70′ Snurnitsyn 6); Sayyadmanesh 5 (82′ Owusu s.v.), Buletsa (82′ Cristian s.v.), Cvek 6, Kabaiev 5.5; Gromov 5 (46′ Nazaryna 5.5), Zahedi 6 (46′ Gladkyy 5). All: Skrypnyk 5.

Marcatori: 14′ Perez, 33′ Zaniolo, 46′ e 74′ Abraham

Roma-Zorya Luhansk, le probabili formazioni e dove vederla: Pellegrini a riposo, Zaniolo e Smalling tornano titolari

Roberto Gentili –Colto di nuovo il successo in campionato contro il Genoa con la doppietta del giovane Felix (non presente nella lista Uefa), la Roma andrà a caccia del passaggio del turno in Conference League contro lo Zorya Luhansk. Un solo risultato serve ai giallorossi: la vittoria.

I tre punti contro la formazione ucraina – spazzata via 3-0 all’andata – assicurerebbero infatti il passaggio del turno, da prima o da seconda del girone. Tra i due piazzamenti c’è però un’enorme differenza. Di prestigio, certamente, ma non solo. Qualora la Roma non dovesse vincere il girone, sarà impegnata negli spareggi di febbraio, da disputare contro le squadre “retrocesse” dall’Europa League.

Se in campionato la Roma ha ritrovato la vittoria, in Conference i tre punti mancano proprio dalla vittoria dell’andata con lo Zorya. Da lì, infatti, sono arrivate la sconfitta in casa del Bodø/Glimt – ora primo del girone a 8 punti, uno in più della squadra di Mourinho – ed il pareggio contro gli stessi norvegesi nell’ultima partita. Lo Zorya, invece, dopo il k.o. con i giallorossi ha vinto (0-1) in casa del Cska Sofia, sconfitto poi anche nell’ultimo impegno (2-0).

LE PROBABILI FORMAZIONI DI ROMA-ZORYA LUHANSK

Persiste l’emergenza delle disponibilità per Mourinho. Dovendo fare a meno di Cristante e Villar (positivi al Covid) e con Pellegrini non al meglio, le rotazioni non saranno tantissime. La prima riguarderà sicuramente il capitano giallorosso, soprattutto in vista di domenica, quando all’Olimpico contro il Torino (ore 18) mancherà lo squalificato Veretout. Il centrocampista francese – presente in conferenza insieme a Mou – dividerà la mediana con uno tra Darboe (favorito), Diawara e Tripi.

Della formazione del Ferraris, cambierà anche la difesa. Negli ultimi minuti è tornato Smalling, subentrato all’affaticato Kumbulla. L’inglese – che ha firmato il raddoppio nel successo in Ucraina – partirà titolare al centro tra Mancini ed Ibanez. Nella rifinitura sono tornati in gruppo Vina e Calafiori. Possibile dunque il ritorno alla difesa a quattro, anche se resta più probabile un rientro – dell’uruguaiano soprattutto – con il Torino.

Ritornerà poi Zaniolo, rimasto in panchina contro i rossoblù. Il numero 22 giallorosso sarà alle spalle di Abraham – suo il sigillo del 3-0 – e Shomurodov. Per il resto della formazione, confermato Rui Patricio in porta, Karsdorp ed El Shaarawy laterali.

Lo Zorya dovrebbe ricorrere al 4-4-2. Out il capitano Shevchenko per un problema alla coscia destra, tra i pali ci sarà Matsapura. Favorov e Snurnitsyn terzini, al centro Vernydub e Imerekov. I laterali di centrocampo saranno invece Zahedi – che ha sbloccato l’ultima gara contro il Cska Sofia – e Buletsa. Nel mezzo Cvek e Kochenovskyy. In attacco Lunov e Sayaadamanesh, autore del raddoppio contro i bulgari.

DOVE VEDERE ROMA-ZORYA LUHANSK

La partita tra Roma e Zorya Luhanks sarà visibile su Dazn e Sky. Due i canali di riferimento sulla pay-tv: Sky Sport Uno (numero 201) e Sky Sport (canale 252). Disponibile, per gli abbonati Sky, anche il servizio in streaming sull’app Sky Go. Il fischio d’inizio è in programma alle 21. A raccontare la sfida su Dazn saranno Pierluigi Pardo e Riccardo Montolivo. Su Sky, invece, Paolo Ciavarraranno curerà la telecronaca, mentre Lorenzo Minotti il commento tecnico.

ROMA-ZORYA LUHANSK, ARBITRA KOVACS: UN SOLO PRECEDENTE

Sarà il romeno Istvan Kovacs a dirigere la sfida. Gli assistenti saranno Vasile Florin Mirenscu e Ovidiu Artene. Andrei Chvulete il quarto uomo. Si ricorda che non è presente il Var, previsto solamente per la finale di Tirana.

Della scorsa stagione l’unico precedente con Kovacs: la vittoria in trasferta del Braga per 0-2 nei sedicesimi di finale di Europa League. Due i precedenti con lo Zorya, nessuno favorevole. Il primo è il pareggio (1-1) contro il Fenerbahce nei gironi dell’Europa League 2016-17; il secondo è di pochi mesi fa: sconfitta per 3-2 contro il Rapid Vienna nel ritorno dei preliminari di Europa League.

LE PROBABILI FORMAZIONI

AS ROMA (3-4-1-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez, Karsdorp, Darboe, Veretout, El Shaarawy; Zaniolo; Abraham, Shomurodov.
A disposizione: Fuzato, Boer, Reynolds, Kumbulla, Vina, Calafiori, Tripi, Diawara, Pellegrini, Mkhitaryan, Zalewski, Bove, Perez, Mayoral.
Allenatore: José Mourinho.
Indisponibili: Spinazzola,  Cristante, Villar.
Diffidati:-
Squalificati:-.

FK ZORYA LUHANSK (4-4-2): Matsapura; Favorov, Vernydub, Imerekov, Snurnitsyn; Zahedi, Cvek, Khomchenovskyi, Buletsa; Lunov, Sayyadamanesh.
A disposizione: Saputin, Zhylkin, Rufati, Gladkyy, Kabaiev, Owusu, Juninho, Alefirenko, Kabakev, Lunyov, Cristian, Alefrienko.
Allenatore: Viktor Skrypnyk.
Indisponibili: Shevchenko, Kochergin.
Diffidati:-.
Squalificati:-.

Arbitro: Kovacs.
Assistenti: Florin Mirenscu-Artene.
IV Uomo: Chvulete.

Genoa-Roma 0-2, le pagelle: Mou è Felix. Abraham e Shomurodov inceppati, El Shaarawy universale. Lanterna Mkhitaryan, Pellegrini stoico

Roberto Gentili – Felix guida la Roma e la fa uscire dai carruggi che rischiavano di intrappolarla. Mourinho lo premia, Felix non si fa sfuggire l’occasione. Al Ferraris ai giallorossi bastano le reti del giovane ghanese per riprendere i tre punti in campionato, che mancavano dalla trasferta di Cagliari del 27 ottobre. Entrati all’ottavo posto, gli uomini di Mou ne escono da quinti in classifica, a -3 dall’Atalanta.

Le reti del giovane attaccante giallorosso salvano la Roma, sterile sino alla sua entrata. Confermato il doppio attaccante, al contrario di Venezia – dove comunque la durata è stata solo di un tempo – Abraham e Shomurodov sbagliano tutto il possibile. Entrambi bloccati e spaesati – strano per l’uzbeko, tra gli ex – Shomu sbaglia tre palle gol, mentre l’inglese è sì non servito, ma anche assente dal gioco.

Non lo è invece Mkhitaryan. Dopo la tripletta dello scorso campionato, la sfida col Genoa in trasferta è sempre una buona occasione per mostrare cosa è in grado di fare quando è sgravato dai compiti difensivi. Assist per il vantaggio come ciliegina per una gara perfetta. Ed un gol annullato per l’armeno. Ottimo anche Pellegrini, stoico ed illuminante. Furia El Shaarawy, che salva anche un gol. Benissimo anche la difesa, sempre attenta ed unita. Rui Patricio sul pezzo.

LE PAGELLE

Rui Patricio 6,5 – Guarda la partita per la maggior parte del tempo da spettatore. Gli unici tiri non lo chiamano a grandi interventi. Pronto sul cross di Vasquez al 70’.

Mancini 6,5 – Efficace quando c’è da far valere il fisico, scala le marce e riparte con una notevole frequenza in avanti.

Kumbulla 6 – Forse a tratti è l’anello debole della difesa – vedere come viene superato da Ekuban al 20’ -, ma è comunque sufficiente. Ad ogni modo, è ordinato e concentrato, come mostrano i diversi anticipi. (Dal 87′ Smalling sv – Torna dopo un mese. Bentrovato)

Ibanez 6,5 – Ekuban trova pane per i suoi denti: duelli duri, vinti praticamente sempre dal brasiliano. Voglioso di portarsi in avanti, viene richiamato indietro da Mou. Obbedisce e ne esce un’altra buona gara, l’ennesima sotto lo Special One.

Karsdorp 6,5 – In quello che poteva essere il suo stadio, mette su una prestazione pulita. Precise e pericolose le discese, sprinta anche per impensierire Sirigu. Rischia subito dopo davanti l’area con una gestione del pallone sonnifera.

Pellegrini 6,5 – Il ginocchio e i diversi scivolamenti sono un ostacolo importante per sintonizzarsi sulle solite frequenze. Il segnale arriva nella ripresa, che se ne va però quando temporeggia a calciare, ad un passo dalla porta.

Veretout 6 – Scollegato dal gioco, si vede solo per azioni non positive: prima forza un cross basso davanti l’area, il tiro sulla punizione di Pellegrini finisce addosso alla difesa ligure e viene poi anche ammonito. In diffida, non ci sarà per il Torino. Dinamico e combattivo da inizio ripresa.

El Shaarawy 6,5 – Già in un buon momento di forma, la spinta in più arriva dall’odore di casa. Sempre nel vivo del gioco, diverse le giocate buone. La migliore attorno alla mezz’ora: percussione da centrocampo, riesce al secondo tentativo a servire Shomurodov. Bene avanti, ed anche dietro. Con un anticipo in scivolata salva su Sturaro, praticamente sulla linea di porta.

Mkhitaryan 7 – Vede la lanterna e si illumina. Propone, si propone e calcia: arriva così il gol, non convalidato per un tocco di mano di Abraham. Rallenta un po’, ritorna per coprire in scivolata Rovella. Prova caparbiamente altri tiri, serve l’assist per Felix.

Shomurodov 4 – Le occasioni più nitide le ha lui, ma non riesce a far valere la legge dell’ex. Sul cross di Abraham sbaglia il movimento, avvicinandosi troppo all’inglese. Sull’invito di El Shaarawy – quasi un rigore in movimento – arriva con il corpo indietro e manda alto. Murato ad inizio ripresa, tiro arrivato dopo un ottimo controllo. (Dal 75’ Felix 10 – Prima serve Abraham, ma è poi lui a siglare il gol del vantaggio con un eccellente diagonale rasoterra. Magnifico il gol del raddoppio).

Abraham 5 – Nello stadio più inglese d’Italia, non riesce a ripetere la gara di Venezia. Presente sulla traiettoria del tiro di Mkhitaryan. Ancora una volta poco servito, fa anche poco – praticamente nulla – per cambiare l’inerzia della situazione. Si riscatta un po’ con il movimento che porta al vantaggio di Felix.

Mourinho 7 – Felix e contento. E al quinto posto, con vista sul quarto, ora distante tre punti. Serve la voglia del giovane ghanese per risolvere una partita sin a quel momento ingarbugliata, ma che comunque aveva visto la Roma pericolosa a più riprese. Il cambio modulo – mascherato e non – dà i risultati.

Genoa-Roma, le pagelle: Felix decisivo, Mkhitaryan ritrovato.

Henrikh Mkhitaryan Roma celebrates after scoring a goal. Roma 15-09-2019 Stadio Olimpico Football Serie A 2019/2020 AS Roma – US Sassuolo Photo Antonietta Baldassarre/ Insidefoto PUBLICATIONxNOTxINxITA AntoxBaldassarre

Al termine della vittoria ottenuta sul campo del Genoa, con una doppietta di Felix, la Roma sale quinta in classifica a 22 punti. Una boccata d’ossigeno per i ragazzi di Mourinho.

ROMA:

Rui Patricio 6: L’unico brivido arriva nella ripresa con il salvataggio di El Shaarawy che evita il gol dello svontaggio, con lui quasi fuori causa. Reattivo poi ad evitare che la palla caramboli dentro. A volte dovrebbe avere un pizzico di coraggio in più nelle uscite.

Karsdorp 6,5: Più disinvolto dal punto di vista fisico e in grado di spingere costantemente per tutti i 90′. Questa volta i cross sono anche di discreta fattura, meno la vena di Abraham e Shomurodov.

Mancini 6,5: Pandev e Ekuban non possono essere avversari troppo probanti ma aull’anticipo riesce a limitarli nel migliore dei modi. Ritrovato il ruolo di terzo di destra si sente più libero di salire e impostare e pur mantenendo sempre la posizione per evitare squilibrio è un punto di riferimento per uscire palla al piede.

Kumbulla 6: Niente di straordinario ma una buona prova di concentrazione, senza commettere danni. Stringe i denti fino all’86’, lascando poi il campo per un riacutizzarsi del problema avuto in nazionale.

Ibanez 6,5: Ha la difficoltà di disimpegnarsi sulla sinistra senza utilizzare il sinistro. Questo non gli permette di essere incisivo in impostazione, ma almeno in marcatura nulla da dire. Sempre più sicuro nell’uno contro uno e meno anarchico tatticamente. Di certo uno di quelli che sta crescendo di più sotto le mani di Mourinho.

El Shaarawy 7: Si sacrifica in un ruolo non suo, facendo su e giù sulla fascia e salvando anche un gol fatto. Da quel provvidenziale intervento la Roma trova lo slancio per andarla a vincere e un pezzo di merito è anche suo. Tecnicamente è sempre in grado di creare qualcosa e sta pian piano un inamovibile.

Veretout 6: Si posiziona davanti alla difesa come unico mediano a disposizione di Mou. Corre molto e si preoccupa soprattutto della fase difensiva. Non il massimo con uno dalle spiccate qualità di inserimento come lui, ma un buon segno di diligenza e servizio della causa.

Pellegrini 6: Le cose migliori arrivano nella gestione del pallone e nel procurarsi diversi calci di punizione. Il ginocchio fa male e il rendimento ne risente. Troppo appannato al limite dell’area per trovare il guizzo giusto.

Mkhitaryan 8: Nello stadio dove aveva regalato una splendida doppietta lo scorso anno, ritrova la verve dei tempi migliori. Muovendosi in posizione più centrale è sempre nel vivo del gioco e catalizza ogni azione giallorossa. Offre l’assist per Felix e si vede annullare il gol nel primo tempo per un veniale tocco di mano di Abraham. La sua crescita sarà fondamentale per tornare competitivi in zona Champions.

Shomurodov 5: Ha almeno due comode occasioni per spedire la palla in fondo al sacco ma le sciupa entrambe. Soprattutto la seconda, a due passi dalla porta sguarnita, grida vendetta. Dovrebbe trovarsi più a suo agio al fianco di un’altra punta ma gli errori pesano sulla sua valutazione.

Abraham 5.5: Tanta abnegazione ma poca sostanza in area di rigore. Le cose più azzeccate arrivano quando si defila sull’out di destra, con buone assistenze per i compagni. Non è un momento troppo felice per lui e anche gli accorgimenti tattici stavolta non pagano.

Felix Gyan 8: Il primo 2003 a realizzare una doppietta in Serie A. Prima un diagonale perfetto su assist di Miki, poi un fantastico tiro da fuori che si insacca sotto l’incrocio dei pali. Risponde sempre presente quando viene chiamato in causa e sta diventando un fattore di questa squadra. Tiago Pinto può sorridere e con lui anche Mourinho.

Smalling s.v.: pochi minuti per riassaggiare il terreno di gioco.

Bove s.v.

All. Mourinho: Ritrovare la vittoria ancora una volta grazie alla mossa a sorpresa di Felix dalla panchina. Come a Cagliari il ragazzo rompe gli equilibri e gli dà ragione. A gennaio serviranno comunque dei rinforzi importanti ma questi giovani possono essere utili anche per la sua causa. E’ il momento di ripartire, più uniti che mai.