Roma-Milan 1-2, le pagelle: Abraham desaparecido, Pellegrini impreciso. Zaniolo isolato

Roberto Gentili – Nella notte delle streghe la Roma vede i vecchi fantasmi. I giallorossi vengono rapiti dal Diavolo e trascinati agli inferi. Arriva un’altra sconfitta contro una big, che infrange anche l’imbattibilità casalinga. Passa il Milan per 2-1 in una partita viva, forse troppo visti gli episodi dubbi.

I rossoneri, comunque, superano Mourinho con la potentissima punizione di Ibrahimovic (101 km/h) ed il generoso rigore di Kessie. La Roma si accende veramente solo nel finale con il classico gol dell’ex firmato da El Shaarawy.

Tralasciando gli episodi – numerosi e tutti mascherati da scherzetto più che da dolcetto – la squadra capitolina è parsa inferiore a quella di Pioli. La costruzione ha stentato ad arrivare, così come vere chiare occasioni da gol. Qualche colpo ha provato a spararlo Pellegrini, tutti fuori misura. Rui Patricio è decisivo, nel male. Come lo stesso Ibanez, goffamente ed involontariamente. Il brasiliano spartisce comunque le colpe – pochi i meriti – con Mancini.

Cristante e Veretout annaspano nella confusione, l’attacco è assente. Il solo Zaniolo – più vivo nel finale – non basta. Ci sarebbe Pellegrini, vero. Ma il capitano spreca e man mano si incaponisce tralasciando la lucidità. Lucidità che di sicuro non alberga in Mkhitaryan – e si sapeva – e Abraham, che inanella un’altra prestazione vuota.

LE PAGELLE

Rui Patricio 4,5 – La disposizione della barriera è da rivedere, ma il tiro di Ibra lo fulmina, per i soliti e stucchevoli motivi. Gli sfugge la punizione di Theo nel recupero di primo tempo: per fortuna nelle vicinanze c’era solo Mancini. Impegna i compagni – soprattutto esterni – con rinvii imprecisi. Spiazzato dal rigore.

Karsdorp 5,5  – Costruisce la seconda occasione giallorossa con un doppio cross. Lancia in porta Pellegrini con una rapida, precisa ed illuminante verticalizzazione. Ammonito dal fiscale Maresca, rimane più basso fino all’uscita. È un bene perché ribatte due volte pericolosi cross a fine primo tempo. (Dall’80’ Shomurodov – sv).

Mancini 5,5 – C’è ad ogni occasione rossonera prima del gol. Troppo attendista sulla sponda di Leao per Kessie, situazione in cui lascia – con la connivenza di Ibanez – un’autostrada al centro, trovata dal tiro dell’ivoriano. Il portoghese gli sfugge poi poco dopo sul cross dalla destra, così come Ibrahimovic. Le uscite dal blocco difensivo sono passeggiate fuori porta, non richieste. E difatti viene ammonito. Il giallo però lo rimette in riga: da qui cresce, andando vicino al gol della bandiera.

Ibanez 5,5 – Il tiro di Kessie arriva in porta per lo spazio venutosi a creare dall’errore di posizione compiuto insieme a Mancini. Unica sbavatura del primo tempo: intercetta e blocca tutti i palloni che piovono in area. Toglie dalla testa di Ibra un’occasione a pochi passi con un ottimo terzo tempo. Suo malgrado causa il rigore del raddoppio.

Vina 5,5 – Non è la gara di Cagliari. Ed è già tanto. L’unica fiammata della gara arriva nei primi minuti: prende benissimo il tempo a Saelemaekers e serve Pellegrini che però manda a lato. Concentrato e piatto nel resto della gara, non commette errori rilevanti ma non si accende neppure. (Dal 68’ Perez 6 – Una ventina di misuri scarsi non gli sono sufficienti per mettere lo zampino. Ci prova all’ultimo impensierendo Tatarusanu).

Cristante 5,5 – Con calma tiene le fila del centrocampo per quanto può. Nella confusione dettata dall’alta intensità ha il compito di ordinare le sporadiche idee di gioco. Ci riesce, mancando però in copertura.

Veretout 5,5 – Asfissiato dall’importante pressing cucitogli addosso, perde qualche palla di troppo. Sbroglia i nodi che vengono a crearsi. Poco superiore la prestazione della ripresa, non quanto basta per la sufficienza.

Zaniolo 6 – Il giallo arrivato nei primi minuti per il duello con Theo Hernandez non influenza la gara. Continua a strappare il gioco, non riuscendo però ad impreziosire gli egregi spunti con il gol. Al netto di un errore di valutazione quando era solo in area, è prezioso anche in ripiego. Rabbiosa la sfuriata finale.

Pellegrini 5,5 – Dagli esterni arrivano le prime occasioni, non trova però lo specchio della porta. L’assenza della corretta misura lo accompagnerà anche nel resto delle conclusioni.

Mkhitaryan 4,5 – Quasi si fatica ad affidargli un voto. Non si smuove dalla sinistra e non si muove in campo. Due segnali di presenza arrivano solo alla mezz’ora, ma non bastano per impedire a Mou di sostituirlo nuovamente a fine primo tempo. Viene da chiedersi perché persiste nella scelta masochista di schierarlo dal 1′. (Dall’46’ Felix 6 – Debutta all’Olimpico, mostrando nuovamente carattere. Coraggioso il tiro). 

Abraham 4,5 – Vuoto ed assente. Si contorce nella confusione faticando enormemente ad entrare nel gioco. Alza la testa con l’assist a tagliare il campo di Pellegrini: Kjaer è però un mastino e recupera con calma serafica. Accompagnato all’uscita da qualche timido e fugace fischio. (Dal 63′ El Shaarawy 6,5 – Due tiri: uno centrale, poi quello del gol dell’ex e della falsa illusione).

Mourinho 5 –La formazione non sarà la stessa di Cagliari, ma non sarà molto diversa“. Tutto il contrario. Conferma la formazione tipo e la scelta è controproduttiva. Nel derby incrociato degli ex, perde il primo incrocio con Pioli. Non tanto (solo, anzi) per errori altrui.  Incomprensibile, ad esempio,  la scelta di scegliere nuovamente  Mkhitaryan dal 1′. Al di là delle valutazioni arbitrali, ciò che più inquieta è l’assenza di un filo logico della squadra. Sterile l’attacco. E pensare che dovrebbe essere il carro trainante.

Roma-Milan, le probabili formazioni e dove vederla: Mkhitaryan o El Shaarawy a sinistra

Roberto Gentili – Diavoli e streghe all’Olimpico. Rimontato il Cagliari (1-2) fanalino di coda del campionato, la Roma alza l’asticella posizionandola al livello massimo. Nella serata di Halloween arriverà il Milan, capolista insieme al Napoli, fermato proprio in casa la scorsa settimana dai giallorossi, ma avanti per la differenza reti.

Nove punti nelle ultime tre gare di campionato per i rossoneri. Rimonta con il Verona (3-2), vittoria thriller con il Bologna (2-4) e successo di misura nel turno infrasettimanale contro il Torino (1-0).

La Roma del rientrante Mourinho sarà spinta da 47.000 anime giallorosse. Secondo sold out consecutivo dopo quello della scorsa settimana con il Napoli. Saranno inoltre presenti anche 3000 tifosi rossoneri.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI ROMA-MILAN

Rui Patricio – fondamentale per la rimonta di Cagliari – avrà davanti a sé i soliti fedeli scudieri: Mancini ed Ibanez – a segno in Sardegna – centrali, Karsdorp ed il carente Vina, protagonista della rete dei sardi, laterali. Calafiori insidia la titolarità dell’uruguaiano.

L’ex figliol prodigo Cristante avrà in mano la preziosa gestione centrocampo insieme a Veretout. A spingere Abraham al gol ci saranno certamente Zaniolo e Pellegrini. Il numero 22 ha disputato un’altra prestazione superba a Cagliari. Si è guadagnato i due calci da fermo – angolo e punizione, trasformata magistralmente proprio dal capitano – che hanno permesso alla Roma di ribaltare il risultato, ma non è riuscito a trovare ancora il primo centro stagionale. Insieme a loro uno tra Mkhitaryan ed El Shaarawy, altro ex.

Micki è intrappolato in un tunnel di confusione. Le prestazioni sono costantemente insufficienti e la flessione è netta. Nuovamente sostituito per il Faraone a Cagliari, l’armeno potrebbe vedere finire la maglia da titolare proprio indosso ad ElSha. Quello della casella sinistra della trequarti è infatti l’unico rebus di Mou.

Modulo speculare per Pioli. Calabria, l’ex giallorosso Kjaer, Tomori e Theo Hernandez proteggeranno la porta difesa da Tatarusanu. Tonali e Bennacer a centrocampo, mentre Saelemaekers, Brahim Diaz e Leao agiranno a sostegno di Ibrahimovic, favorito su Giroud.

DOVE VEDERE ROMA-MILAN

La grande sfida dell’Olimpico tra Roma e Milan sarà trasmessa in esclusiva da Dazn. Il collegamento con il prepartita comincerà circa trenta minuti prima del fischio d’inizio, in programma alle 20:45. La telecronaca è affidata a Pierluigi Pardo, l’ex centrocampista rossonero Massimo Ambrosini al commento tecnico.

ROMA-MILAN, ARBITRA MARESCA

Fabio Maresca sarà l’arbitro di RomaMilan. Ciro Carbone e Alessandro Lo Cicero gli assistenti. Giovanni Ayroldi quarto uomo. Var affidato a Paolo Silvio Mazzoleni, Pasquale De Meo all’Avar.

Il bilancio delle gare dirette dal fischietto napoletano non è tra i migliori per i giallorossi. In 10 gare precedenti sono solo 4 le partite vinte, 5 i pareggi ed una sconfitta: il 3-2 di Verona, ultima gara della Roma arbitrata da Maresca.

Al Var ci sarà Mazzoleni per la terza volta in questa stagione. L’arbitro bergamasco era infatti al monitor nelle due vittorie, entrambe contro squadre toscane: il debutto stagionale con la Fiorentina e contro l’Empoli. Nella sfida contro la formazione viola, Mazzoleni risultò decisivo ai fini del risultato (3-1). Convalidò infatti il vantaggio di Mkhitaryan ed il raddoppio di Veretout, a segno poi con una doppietta.

LE PROBABILI FORMAZIONI

AS ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Vina; Cristante, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, El Shaarawy; Abraham.
A disposizione: Fuzato, Boer, Tripi, Kumbulla, Calafiori, Darboe, Bove, Mkhitaryan, Shomurodov, Zalewski, Felix, Perez.
Allenatore: José Mourinho.
Indisponibili: Spinazzola, Smalling.
Diffidati: Cristante.
Squalificati:-.

AC MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu; Calabria, Kjaer, Tomori, Theo Hernandez; Tonali, Bennacer; Saelemaekers, Diaz, Leao; Ibrahimovic.
A disposizione: Mirante, Jungdal, Kalulu, Conti, Romagnoli, Gabbia, Kessie, Bakayoko, Krunic, Maldini, Giroud, Pellegri.
Allenatore: Stefano Pioli.
Indisponibili: Maignan, Ballo-Touré, Castillejo, Florenzi, Messias, Plizzari, Rebic.
Diffidati:-.
Squalificati:-.

Arbitro: Maresca.
Assistenti: Carbone-Lo Cicero.
IV Uomo: Ayroldi.
Var: Mazzoleni.
Avar: De Meo.

Cagliari-Roma 1-2, le pagelle: Pellegrini sontuoso, Abraham isolato. Cristante guida

(Federico Sereni) – La Roma evita un altro naufragio. In svantaggio per la rete di Pavoletti, i giallorossi guidati da Joao SacramentoMourinho è stato un leone in gabbia sugli spalti – rimontano con Ibanez (72’) e Pellegrini (78’), pittore di un capolavoro su punizione.

Migliori in campo Rui Patricio e Pellegrini. Il portiere lusitano suda prima freddo sulla traversa di Bellanova, poi incassa il gol da Pavoletti ma ne evita (minimo) altri due sempre sul centravanti italiano. Il capitano, invece, non disputa un primo tempo positivo, rovesciando però la situazione nella ripresa. Prima colpisce la traversa, poi pennella finalmente il gol su punizione. In difesa i migliori sono Karsdorp, freccia sempre accesa e puntigliosa, ed Ibanez, bravo a non fermarsi sull’indecisione in occasione del vantaggio e a pareggiare.

Importante poi il lavoro di copertura fatto per tutta la partita. Non è da meno Mancini. L’italiano fa una prestazione ordinata, forse fin troppo sia in copertura – dove i pericoli si contano sulle dita di una mano – e soprattutto in costruzione. Male Vina: prima si perde Bellanova sull’azione della traversa e poi salta a vuoto sul gol del Cagliari. Meglio Cristante di Veretout, leggermente in affanno. L’italiano ha ben amministrato il centrocampo, rendendosi però connivente sul gol.

Zaniolo su di giri ma non sempre concreto. Steccano ancora Mkhitaryan ed Abraham: il centravanti manca da pochi passi un invitante cross di Karsdorp. Nota positiva  Felix, il cui ingresso ha letteralmente cambiato la gara, portandola dalla parte giallorossa.

LE PAGELLE

Rui Patricio 7; Karsdorp 6,5, Mancini 6,5, Ibanez 7, Vina 5; Cristante 6,5, Veretout 6; Zaniolo 6,5, Pellegrini 7, Mkhitaryan 5; Abraham 5,5. Subentrati: El Shaarawy 6, Afena-Gyan 6, Calafiori sv, Kumbulla sv. Allenatore: Sacramento 6.

Cagliari-Roma 1-2, le pagelle: Pellegrini Mr Wolf, Zaniolo elettrico. Ibanez non si arrende, Rui Patricio vigila

Roberto Gentili – Halloween si avvicina e la Roma ha rischiato di vedere anticipatamente – e di nuovo – i fantasmi. Il colpo di testa di Ibanez (72′) e la perla su punizione di Pellegrini (78′) le hanno però scacciate, annullando l’iniziale vantaggio di Pavoletti (52′).

Decisivo Rui Patricio che evita l’affondo, dopo il Napoli bene anche Mancini ed Ibanez. Entrambi, tuttavia, non sono esenti da colpe sul vantaggio sardo. Rete nata dall’ennesimo salto nel vuoto di Vina. Vola Karsdorp, che nella ripresa ha arato la fascia destra. A centrocampo Veretout è più avanti in campo, ma dietro nella prestazione complessiva di Cristante. In avanti c’è l’elettrico ma non concreto Zaniolo, Pellegrini prende la Roma prima che cada in un rischioso vortice e la guida alla vittoria. Male ancora Mkhitaryan ed Abraham, che si divora un altro incredibile gol.

LE PAGELLE

Rui Patricio 7,5 – Nel primo tempo più paura per la traversa di Bellanova che interventi. Il primo – un’uscita alta – arriva sul finire di primo tempo. Sicuramente più impegnato nella ripresa: al gol di Pavoletti è troppo chiuso sulla linea di porta. Vigila sulla squadra e non la fa affondare con due interventi di reattività su Pavoletti.

Karsdorp 6,5 – Non appena riesce a sfuggire dal duello con Lykogiannis, si attiva per i cross. Mette Abraham davanti alla porta. Inizialmente attento in difesa, abbassa dannosamente la guarda sul cross che vale il vantaggio sardo. Spinge con foga dando ai compagni cross al veleno.

Mancini 6 – Ha l’onore ed onere di avere tanto palla, ma forse la tiene troppo. Non azzarda però mai qualcosa fuori dall’ordinario. Freezato sul gol, non rimedia per pochissimi centimetri.

Ibanez 7 – Fedele guardaspalle del distratto Vina, non sbaglia un intervento, tranne sulla palla spiovente a fine primo tempo. Divide con Mancini il poco coraggio nell’osare in impostazione. Ed il decisivo rallentamento al gol di Pavoletti. Recupera usando la testa. Non si scossa per la sbavatura e giustappunto con un colpo di testa dà il là alla rimonta.

Vina 5 – Accentrandosi permette a Bellanova di andare in porta, calciare e – fortunatamente – colpire la traversa. Con Mkhitaryan fa sì che la sinistra sia nuovamente l’anello debole. Tagliente il cross che rimpalla poi su Abraham. Ancora a vuoto su un’azione da gol. L’errore gli costa la sostituzione. (Dal 57’ Afena-Gyan 6,5 – La meglio gioventù. Entra e la partita si spacca, il Cagliari va in confusione. Può entrare nel mondo dei grandi con un grande biglietto da visita. Non ci pensa due volte quando in area piccola la palla gli passa davanti: decisivo Pavoletti).

Cristante 6 – Attivo in regia, gira palla con dovizia. I primi piani sono oscurati. Togliendo l’occasione di Abraham, prova due volte la girata vincente su angolo. Abbassa la guardia a fine primo tempo e Lykogiannis va pericolosamente al cross davanti a lui.

Veretout 6 – Si abbassa per aiutare lo sviluppo del gioco, non terminando l’intenzione. Al posto giusto a fine primo tempo’ quando anticipa Pavoletti. Cala nuovamente man mano nella ripresa. Vuole mandare Abraham in porta, ma la palla gli rimane troppo sotto. (Dal 90+1’ Kumbulla sv)

Zaniolo 6,5 – Elettrico, la carica non sempre arriva con la stessa frequenza. Gara sulla falsa riga delle precedenti, fa sì cose buone – cross soprattutto – ma le rovina con scelte rivedibili come la decisione di non mandare al cross Karsdorp a fine primo tempo. È però decisivo nel secondo tempo. Le reti arrivano su corner e punizione, entrambe prodotte da lui. (Dal 79’ Calafiori 5 – Pieno di rabbia per Bodo, commette subito fallo. Poco meno di cinque minuti ed è ammonito).

Pellegrini 7,5 – Deve azionare la retromarcia per tentare di far decollare la manovra. L’attacco stenta però a prendere il volo anche per la sua assenza di contributo. Arriva con i giusti tempi sul bel cross di Karsdorp, il consueto palo avverso ai colori giallorossi lo respinge dal pareggio. Dipinge prima l’angolo per il pareggio di Ibanez, poi toglie la ragnatela dal sette con un gioiello su punizione.

Mkhitaryan 5 – Chi l’ha più visto? Si aggira per il campo come un fantasma, spaventando per la palla persa e la totale assenza. (Dal 46’ El Shaarawy 6 – Prova a regalarsi il migliore dei regali con la rovesciata sporcata da Abraham. Va avanti facendo il possibile per farsi vedere).

Abraham 5 – Ad un passo dalla porta, non riesce clamorosamente a spingere in porta l’assist di Karsdorp. Poco può sul rimpallo dell’uscito di Cragno, inanella poi errori di misura e lettura. Beneficia dell’ingresso di Felix.

Sacramento 6 – Guidato da Mourinho, porta la Roma di nuovo alla vittoria. Primo tempo di gestione, dove manca l’affondo. La squadra mostra il carattere ribaltando – su palla inattiva – la partita. Poco importa di chi sia stata la volontà e l’intuizione, ma l’inserimento di Felix ha ribaltato la situazione. Non c’è male come prima da capo allenatore ed in Serie A.

 

Cagliari-Roma, le probabili formazioni e dove vederla: Mkhitaryan unico dubbio, Abraham non preoccupa

Roberto Gentili – Costretto alla frenata il Napoli, la Roma prepara le valigie per il secondo turno infrasettimanale di campionato. I giallorossi dell’assente Mourinho – squalificato per via della doppia ammonizione di domenica – saranno attesi dal Cagliari.

La cura Mazzarri fatica a fare effetto per i rossoblù. Subentrato il 15 settembre, sotto la guida dell’allenatore ex Napoli, Inter e Torino, i sardi hanno sinora ottenuto i tre punti solamente in un’occasione: nella penultima giornata disputata trionfando 3-1 contro la Sampdoria. Nell’ultima gara, invece, il Cagliari è caduto a Firenze subendo ugualmente tre reti dopo una prestazione incolore.

Al seguito della Roma ci saranno 311 tifosi che riempiranno totalmente il settore ospiti dell’Unipol Domus, facendo così registrare un nuovo sold out.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI CAGLIARI-ROMA

Dopo la fine della partita contro il Napoli, Mou ha eccezionalmente annunciato la formazione che scenderà in campo domani alle 20:45. Confermato dunque il solito blocco titolare. Rui Patricio a difendere tra i pali, l’affaticato Kardsorp a destra e Viña sull’altro versante. I due centrali saranno quindi Mancini ed Ibañez, protagonisti domenica di una gara lucida e solida, determinante ai fini del risultato.

Protagonista è stato anche Cristante, confermato insieme a Veretout. Lo scalpitante Zaniolo sulla destra della trequarti, Pellegrini al centro. A sinistra potrebbe esserci un cambio. La torpida prestazione contro il Napoli – abbinata all’offuscata condizione –  potrebbe portare Mkhitaryan in panchina. L’armeno in caso sarà sostituito da El Shaarawy, entrato contro il Napoli proprio sostituendo l’armeno. Non sembrano infine preoccupare le condizioni di Abraham. L’inglese cercherà di cancellare il mese di digiuno dal gol.

Possibilità di formazione rimaneggiate invece per Mazzarri. L’allenatore del Cagliari dovrà infatti far fronte a numerose assenze. Indisponibili Dalbert e Walukiewicz, ma soprattutto il grande ex Strootman, Caceres e Nandez, usciti malconci domenica contro la Fiorentina. Il primo ha accusato un problema alla caviglia, l’altro è alle prese con un problema muscolare, così come Il centrocampista olandese ex Roma.

Recuperato però Godin: l’uruguaiano andrà così a comporre la difesa a tre insieme a Ceppitelli e Carboni. Cragno in porta. Esterni di centrocampo saranno Zappa e Lykogiannis, Grassi e Deiola vicino a Marin. Keita e Joao Pedro le punte.

DOVE VEDERE CAGLIARI-ROMA

Dazn trasmetterà CagliariRoma. Il fischio d’inizio sarà alle 20:45, circa trenta minuti comincerà il collegamento con il pre partita. Ricky Buscaglia curerà la telecronaca, Simone Tiribocchi il commento tecnico.

CAGLIARI-ROMA, ARBITRA PEZZUTO: PAREGGIO NELL’UNICO PRECEDENTE

Il match tra Cagliari e Roma sarà arbitrato da Ivano Pezzuto. Gli assistenti saranno Sergio Ranghetti e Domenico Palermo. Niccolò Baroni il quarto uomo. Il Var sarà di competenza di Piero Giacomelli, Stefano Liberti all’Avar.

La Roma ritroverà così Pezzuto per la seconda volta. L’unico precedente è SpeziaRoma (2-2), ultima gara della scorsa stagione che regalò ai giallorossi di qualificarsi in Conference League. Anche con il Cagliari il fischietto leccese 37enne conta un solo incrocio, partita terminata sempre in pareggio: 0-0 contro il Parma nel dicembre 2020.

Terzo CagliariRoma invece per Giacomelli. Del 2018 l’esordio, con la partita che terminò 2-2 grazie alla rimonta firmata Ionita e Sau nei minuti finali. Il secondo, invece, è la vittoria – sempre in Sardegna – per 4-3 della Roma nell’ultima gara prima della sospensione per l’epidemia del Covid-19.

LE FORMAZIONI DI CAGLIARI-ROMA

Cagliari Calcio (3-5-2): Cragno; Godin, Ceppitelli, Carboni; Zappa, Grassi, Marin, Deiola, Lykogiannis; J. Pedro, Keita.
A disposizione: Aresti, Radunovic, Pereiro, Altare, Bellanova, Pavoletti, Farias, Obert, Oliva.
Allenatore: Walter Mazzarri.
Indisponibili: Rog, Ladinetti, Dalbert, Beter, Walukiewicz, Faragò, Strootman, Caceres, Nandez.
Diffidati:-.
Squalificati:-.

AS ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibañez, Viña; Cristante, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan, Abraham.
A disposizione: Fuzato, Boer, Reynolds, Kumbulla, Calafiori, Diawara, Darboe, Villar, Perez, El Shaarawy, Perez, Shomurodov, Mayoral.
Allenatore: José Sacramento (Mourinho squalificato).
Indisponibili: Spinazzola, Smalling.
Diffidati: Cristante.
Squalificati: -.

Arbitro: Pezzuto.
Assistenti: Ranghetti-Palermo.
IV Uomo: Baroni.
Var: Giacomelli.
Avar: Liberti.

Roma-Napoli 0-0, le pagelle: Abraham spreca, Cristante svetta. Solidi Mancini ed Ibanez. Pellegrini e Zaniolo, manca il finale

Roberto Gentili – Sosta a Roma. Colpo su colpo, ma giallorossi e Napoli non si fanno male. All’Olimpico finisce 0-0, con Mourinho che ferma la corsa di “Spallettone”. I capitolini sono quelli che vanno più vicini al gol. Nel primo tempo Abraham apre però troppo l’interno destro, mentre nella ripresa Pellegrini e Mancini – servito proprio dal capitano romanista – mancano il gol per una questione di centimetri. Negli ultimi minuti gli uomini di Spalletti – bersagliato dai 50.000 dell’Olimpico – trovano il gol con Osimhen, annullato per fuorigioco.

La Roma crea, mancando però al momento di concludere, che si tratti di passaggi o tiri. Rui Patricio è poco impegnato, mentre la difesa è brava a tenere a bada il terzetto d’attacco. Il centrocampo gira a dovere: Cristante è puntuale in entrambe le fasi, aiutato dalla preziosa collaborazione di Veretout. Nella trequarti propositivi Pellegrini e Zaniolo, cui manca  – come i compagni – quel tocco in più per chiudere quanto di buono fatto. Male invece Abraham: l’inglese ha difatti l’unica vera chance della gara, sprecata malamente.

LE PAGELLE

Rui Patricio 6 – Di normale amministrazione le conclusioni che arrivano nello specchio della porta. Velocizza il gioco con i piedi preferendo il lancio lungo.

Karsdorp 7 – Fa partire maggiormente cross bassi: il primo è per Pellegrini e viene deviato; l’altro per Abraham, anticipato. Perde palla sugli sviluppi di una rimessa laterale: taglia al centro, lasciando spazio alla ripartenza, poi fermata da Ibanez. A fine primo tempo legge male una palla alta facendola scorrere e creando sconquasso. Nella ripresa vuole rinnovare il tandem con Pellegrini: palla morbida a scavalcare la difesa, il capitano colpisce ma manda fuori. Con qualche inciampata tira comunque dritto verso una gara di spessore.

Mancini 7 – Si attacca come una calamita su Osimhen, non permettendogli di essere una minaccia. Al quarto d’ora rischia di perdere il nigeriano su una palla spiovente, ma è bravo – e fortunato – ad intercettare il tiro del nigeriano. Provvidenziale in diverse situazioni. Gigantesco anche nella ripresa, rifiuta a venti dalla fine l’invito di Pellegrini. Salva però un gol a porta vuota, mettendoci il fisico. Contro il palo.

Ibanez 7 – Inizialmente si occupa di Osimhen per poi dedicarsi più ai folletti Politano ed Insigne: ferma il primo dopo che era scappato a Vina. Tra loro si infila però anche Anguissa, stoppato con un vigoroso contrasto. Nella ripartenza sbaglia però l’appoggio a Mkhitaryan, a due passi da lui. Torna sul centravanti nigeriano nel secondo tempo, tenendolo sulle basse frequenze.

Vina 7 – Difficoltose le uscite dalla difesa, è l’anello debole della linea. Lo capisce Politano, da cui viene costretto al fallo e alla conseguente ammonizione. Cresce e tiene di più la posizione nel secondo tempo, facendosi vedere anche con più frequenza in avanti ed allineandosi ai compagni di reparto.

Cristante 7 – Sbriga con rapidità le pratiche di pulizia palla per lanciarla subito: produce diverse offensive, la più insidiosa è la verticalizzazione per Abraham. Se c’è da duellare non si tira indietro. Anzi, si esalta a più non posso e per passarlo si deve chiedere il permesso.

Veretout 6,5 – Frettoloso nel servire Zaniolo in avvio di gara, innesca poi con i tempi giusti Pellegrini a fine primo tempo, ma il capitano non sfrutta. Felino nei recuperi, soprattutto quello su Anguissa davanti alla difesa. Leggero calo nella ripresa, dove pensa più a rompere le linee.

Zaniolo 6 – L’unico che prova e riesce a saltare l’uomo. L’ex Mario Rui lo vede sfrecciare per la maggior parte del tempo, si perde con un paio di scelte poco lucide: un cambio di gioco in direzione di Vina al 15’ e la verticalizzazione a vuoto sul finire della prima frazione. Egoista nel finale dove forza il tiro.

Pellegrini 6 –  Vede sempre prima di tutti possibili canali di gioco, ma li oscura da sé con scelte di passaggio anticipate o tardive. Ghiotta la chance a fine primo tempo: bravo ad arpionare il lancio di Veretout, con diverse soluzioni a portata di mano sceglie di calciare, finendo per colpire l’avversario davanti a sé. Pescato da Karsdorp, al volo di destro non trova la porta, da zona comunque difficile. Serve Mancini da punizione, senza esito positivo.

Mkhitaryan 5 – Posizionato a dovere, non viene innescato dai compagni che lo servono in controtempo. Fa da sé e non va meglio, buona la combinazione recupero e cross per Abraham di fine primo tempo. Libera un tiro col destro che serve solo a scaldare Ospina. È l’ultima azione prima di uscire. (Dal 66’ El Shaarawy 5,5 – Prestazione che segue la scia di quella di Micki. Fa poco per muovere la partita: l’unica cosa è quel cross, fatto senza senso con l’esterno).

Abraham 5,5 – In un contrasto in ripiego con Insigne si riacutizza il dolore alla caviglia e sembra costringerlo all’uscita. Prossimo a farlo, ha l’occasione per uscire con la standing ovation: delizioso filtrante di Cristante, salta Rrahmani, disorienta Ospina ma apre clamorosamente troppo l’interno destro e manda a lato. Rimane in campo con il dolore, facendo a sportellate e rendendosi utile anche dietro. (Dall’87’ Shomurodov sv). 

Mourinho 6 – A livello di prestazione, la reazione c’è stata. Le occasioni sono state create. E sprecate. Frena comunque la corsa dell’amico Spalletti, non facendo andare a segno il secondo miglior attacco del campionato. Difficile trafiggere la miglior difesa, nonostante la Roma ci sia andata minimo un paio di volte vicina. Per il rosso meriterebbe forse mezzo voto in meno, ma la prestazione complessiva lo risarcisce.

Roma-Napoli, le PAGELLE: Mancini e Ibanez limitano Osimhen.

(R.Rodio) – Ecco i voti e le pagelle al termine di Roma-Napoli, match che si è chiuso sullo 0-0 nonostante grandi emozioni:

-Roma-

RUI PATRICIO 6,5 – Sicuro nelle prese, non deve compiere miracoli pur contro un Napoli sempre insidioso. Un’incertezza con i piedi (dovuta a zolle indecenti) poteva costare cara.

KARSDORP 6 – Difensivamente efficace, il duello con Insigne lo mette in apprensione meno del previsto. Troppi gli errori dal punto di vista tecnico, negli appoggi decisivi e nei cross quasi sempre fuori misura.

MANCINI 6,5 – Meriterebbe anche mezzo voto in più per aver frenato l’attaccante più in forma del campionato. Ma il gol di testa divorato nel finale grida vendetta.

IBAÑEZ 6,5 – Quando c’è da combattere non si tira mai indietro, per questo ingaggia un duello fisico con Osimhen senza esclusione di colpi. Ancora troppo sbadato in impostazione.

VIÑA 6,5 – In crescita. Come a Torino ha dimostrato di migliorare atleticamente e tirar fuori anche qualche buona giocata di qualità. Politano e Lozano dalle sue parti fanno fatica. Deve migliorare a livello tattico.

CRISTANTE 7,5 – Sappiamo che non sia il regista che serve a questa Roma, ma oggi domina a centrocampo come mai successo prima. Sradica palloni, gioca in verticale e non molla fino all’ultimo centesimo. Il pallone regalato e poi divorato da Abraham è da fantasista puro.

VERETOUT 6,5 – Sacrifica le classiche sgroppate offensive per ragioni tattici e di equilibrio. Meno appariscente, ma sempre utilissimo nel lottare in mezzo al campo.

ZANIOLO 6,5 – La strada è quella giusta, perché gioca con scioltezza, naturalezza e senza paura. Dopo un primo tempo eccellente, con tanto di gol sfiorato da corner, fa più fatica nella ripresa. Se deve fare ogni volta tutta la fascia tra difesa e attacco è dura poi essere lucido.

PELLEGRINI 6,5 – Sfiora il capolavoro sotto la Sud con il destro in estirada che si alza sopra la porta di Ospina. La sua posizione mette in apprensione la mediana del Napoli. Peccato aver sprecato un paio di contropiede succulenti.

MKHITARYAN 4,5 –  Qualcosa nel suo meccanismo si è maledettamente inceppato. Non ha più quell’esplosività nella corsa che lo aveva caratterizzato nei suoi primi due anni a Roma. Le ripartenze sono sempre un buco nell’acqua e fa fatica anche ad aiutare Vina. A 32 anni va valutato con attenzione. (66′ EL SHAARAWY 6 – Meglio dell’armeno per vivacità e tenuta fisica. La ‘trivela’ nel finale era però da evitare).

ABRAHAM 5,5 – Difficile pensare ad un calciatore che porti più entusiasmo dell’inglese. Ma il gol che si mangia nel primo tempo è imperdonabile. Un attaccante da 40 milioni come lui deve essere incisivo e freddo in certe occasioni. Errore pesante. (86′ SHOMURODOV S.V. – Doveva entrare ben prima, ma Abraham lo costringe ad attendere resistendo ai guai alla caviglia).

All. MOURINHO – Il pubblico romanista è tutto con lui. Lo stadio spinge la squadra e lui soffia sul fuoco. Meritava anche oggi francamente di più, ma le imprecisioni dei singoli sono costate chiare. Se ci si attendeva risposte le ha certamente trovate nel gruppo dei così detti titolari. Si prende anche il rischio di portare in panchina molti primavera e chiudere con soli due cambi è emblematico. Un Massa troppo fiscale lo espelle per doppio giallo. Se la società saprà accontentarlo la strada è certamente giusta.

-Napoli-

Ospina 6.5; Di Lorenzo 6, Rrahmani 6, Koulibaly 7, Mario Rui 6; Anguissa 6.5, Fabian Ruiz 6, Zielinski 5.5 (Elmas 6); Politano 6 (Lozano 5); Osimhen 6.5, Insigne 6 (Mertens s.v.). All: Spalletti 6.

Roma-Napoli, le probabili formazioni e dove vederla: recuperato Zaniolo, dentro tutti i titolari

Roberto Gentili –  Col capo chino dalla vergogna per l’indecente sconfitta subita contro il Bodø/Glimt, la Roma tenterà di ripartire in campionato. Domani alle 18 all’Olimpico arriverà il Napoli di Spalletti. La corazzata partenopea viaggia ad altissima velocità: prima in classifica a punteggio pieno, ha il secondo miglior attacco (19 reti, comanda l’Inter con 23 centri) e la miglior difesa – in Serie A e nei migliori cinque campionati europei – capace sin qui di subire solo 3 reti.

L’indecorosa sconfitta in Norvegia ha fatto seguito al polemico k.o. arrivato contro la Juventus di domenica scorsa. Per non perdere il quarto posto – minacciato da Lazio, Atalanta, la stessa Juve, Bologna e Fiorentina – la vittoria è quasi imperativa. I capitolini del furioso Mourinho non saranno soli: a spingerli verso i tre punti ci saranno 50.000 tifosi giallorossi.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI ROMA-NAPOLI

Costretto al turnover in Conference League, Mou farà di nuovo affidamento ai tanto amati titolari. Oltre a Rui Patricio ed Ibanez – presenti anche contro il Bodo – il reparto difensivo sarà formato da Mancini, con i rientri di Karsdorp e Vina sulle fasce, bersagliate dagli scandinavi. A centrocampo riprenderanno posto Veretout – reduce dal rigore sbagliato contro i bianconeri – e Cristante, entrato giovedì nel secondo tempo.

Fermatosi a Torino per l’infortunio al ginocchio sinistro (trauma in iperflessione), Zaniolo ha recuperato e partirà titolare. Sulla sinistra ci sarà Mkhitaryan, al centro Pellegrini. Al termine dell’umiliazione di giovedì, il capitano romanista era andato sotto il settore dei 400 tifosi romanisti per chiedere scusa portando in dono la maglia, rifiutata dai sostenitori. Il finalizzatole sarà Abraham, desioso di tornare al gol. L’ultimo in campionato è di un mese fa (23 settembre, 1-0 contro l’Udinese), mentre l’ultima rete complessiva è del 30 settembre nella vittoria (3-0) ai danni dello Zorya.

Spalletti schiererà l’onze de gala: Ospina ormai inamovibile dai pali, Di Lorenzo e l’ex Mario Rui esterni. A proposito di ex, non ci sarà Manolas: nella vittoria contro il Legia Varsavia (3-0) in Europa League, il greco ha infatti riportato la lesione di basso grado del grande gluteo destro. Con Koulibaly partirà titolare Rrahmani. Ad affiancare Ruiz ci saranno Zielinski ed Anguissa, vicino alla Roma nell’ultima sessione. Anche nel terzetto offensivo ci sarà chi è stato vicino ai colori giallorossi: Politano – prodotto del settore giovanile – ed Insigne assisteranno Osimhen.

Piccolo trait d’union tra il centravanti nigeriano e Mourinho. Quando lo Special One era alla guida del Tottenham, l’ex Lille è stato vicino al trasferimento a Londra. La trattativa però non è andata in porto: l’attaccante rifiutò infatti per la troppa concorrenza che avrebbe trovato nell’attacco degli Spurs.

Mou non prese bene la motivazione ed ebbe a dire: “Non sono io che devo convincere un giocatore, è lui che deve convincere me. Se uno ha paura di venire al Tottenham per la concorrenza, allora sono io che non lo voglio. Se un calciatore dice che non vuole stare in squadra con Harry Kane, Son, Lamela e Lucas Moura, allora addio. Un attaccante che deve venire qui, deve venire con ambizione. Altrimenti non fa per noi“.

DOVE VEDERE ROMA-NAPOLI

Il “Derby del Sole” sarà trasmesso da Dazn. Il fischio d’inizio sarà alle 18, il collegamento comincerà circa trenta minuti prima. Stefano Borghi racconterà la sfida, supportato dal commento tecnico di Francesco Guidolin.

ROMA-NAPOLI, ARBITRA MASSA: GIALLOROSSI IMBATTUTI CONTRO I PARTENOPEI

Davide Massa arbitrerà Roma-Napoli. Gli assistenti saranno Mauro Vivenzi e Davide Imperiale. Massimiliano Irrati ricoprirà il ruolo di quarto uomo. Al Var Marco Di Bello, Filippo Valeriani all’Avar.

Sotto la direzione di gara di Massa, la Roma non è mai stata sconfitta contro gli azzurri. Nei due precedenti – entrambi giocati in trasferta – i giallorossi hanno infatti ottenuto una vittoria (2-4, a marzo del 2018) ed un pareggio (1-1, nell’ottobre della stagione successiva).

Prima partita stagionale tra Massa e la Roma, il cui score complessivo è tutto sommato positivo: 8 vittorie, altrettanti pareggi e 4 sconfitte. Meglio i precedenti del fischietto di Imperia con il Napoli: 13 vittorie, 2 pareggi e – come con i giallorossi – 4 sconfitte.

Per quanto concerne il Var, invece, sono tre i precedenti con Di Bello. L’ultimo è Parma-Roma del marzo scorso (2-0 per gli emiliani), in cui non venne fischiato un rigore per fallo di Hernani su Pellegrini. In Roma-Verona del luglio 2020 i giallorossi beneficiarono di un penalty concesso per fallo di Empereur sempre sul capitano romanista. Il Var non intervenne in soccorso dell’arbitro Maresca. Nella prima sfida con Di Bello al Var, infine, venne correttamente tolta una rete a Veretout per un tocco di mano.

LE PROBABILI FORMAZIONI

AS ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Vina; Cristante, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan; Abraham.
A disposizione: Fuzato, Boer, Reynolds, Kumbulla, Calafiori, Darboe, Diawara, Villar, El Shaarawy, Bove, Perez, Zalewski, Shomurodov, Mayoral.
Allenatore: José Mourinho.
Indisponibili: Spinazzola, Smalling.
Diffidati: Cristante.
Squalificati:-.

SSC NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui; Anguissa, Ruiz, Zielinski; Politano, Osimhen, Insigne.
A disposizione: Meret, Marfella, Ghoulam, Juan Jesus, Zanoli, Demme, Lobotka, Lozano. Elmas, Mertens, Petagna.
Allenatore: Luciano Spalletti.
Indisponibili: Ounas, Malcuit, Manolas.
Diffidati:-.
Squalificati:-.

Arbitro: Massa.
Assistenti: Vivenzi-Imperiale.
IV Uomo: Irrati.
Var: Di Bello.
Avar: Valeriani.

Bodø/Glimt-Roma 6-1, le pagelle: giallorossi umiliati, Perez e Ibanez gli ultimi ad affondare. Kumbulla e Calafiori horror

Roberto Gentili – Roma ghiacciata ed umiliata. I giallorossi capitombolano nel freddo norvegese e scrivono un’altra pagina nera della storia europea cadendo indegnamente per 6-1 contro il Bodø/Glimt. Dopo i primi 20’ la compagine capitolina è subito chiamata a risalire la china del doppio svantaggio firmato Botheim (8’) e Berg (20’). Perez (28’) fa tirare su la testa, subito riabbassata con vergogna da Botheim (52’), Solbakken (71’), Pellegrino (78’) e di nuovo Solbakken (80’).

Nessuna sufficienza per una squadra i cui componenti hanno mostrato per la maggior parte imbarazzo, apparendo a tratti a dir poco inadeguata per certi livelli, per giunta modesti. Rabbrividevole la difesa. Kumbulla e Calafiori mettono il tappeto rosso in tutte le reti norvegese. Reynolds resiste per quanto può, Ibanez è l’unico a tenere alta la testa, fino al terzo gol. Lo stesso fa in avanti Perez: lo spagnolo predica nel vuoto e non trova l’assistenza del reparto. Darboe e Diawara si accodano al deragliamento. I cambi non incidono e – anzi – quasi sembrano peggiorare la situazione ed aumentare la confusione.

LE PAGELLE

Rui Patricio 3,5   Battuto sul tempo nel primo gol, prende nello stesso modo il raddoppio per i consueti motivi: saltello e mancata apertura col piede destro.  Attento e fortunato al tiro di Berg al quarto d’ora. A metà sul poker, subìto col pallonetto. Scivola anche lui nel finale e si inginocchia. Male anche con i piedi: messo in difficoltà dal largo retropassaggio di Calafiori nel primo tempo, sbaglia il passaggio verso Reynolds.

Reynolds 3 – A sbando nei primi venti minuti della frazione iniziale, le precise sprintate offensive gli fanno togliere ruggine, emozione e gelo fino alla ripresa. Non riprende il filo conduttore e torna a recitare la parte horror vista all’inizio. Spiegato come mai non sia stato impiegato sin qui, seppur non sia tra i condannati.

Kumbulla 3 – Il vento soffia e se lo porta via. Errori decisivi ogni volta che entra in causa. Sul primo gol esce per intercettare passaggio Berg: liscia ed è lento a rientrare. Insieme ad Ibanez lascia calciare Berg, ghiacciato sulla doppietta di Botheim e sul poker scandinavo. Alla fine si abbandona a sé stesso e lascia passare tutti.

Ibanez 3,5 – Più attento di Kumbulla, e non ci voleva tanto. Fin quando ne ha mette una pezza in tutti gli attacchi norvegesi. Resiste un tempo e poco più, poi da solo non può evitare il naufragio. Un affondamento di cui fa parte, anche se non da protagonista. La sponda di Botheim sul vantaggio, ad esempio, lo manda al bar.

Calafiori 3 – Solbaken lo imbarazza con estrema facilità. Non riesce ad intercettare il cross di Fet per Botheim, che scorre sotto le sue gambe. Fermo anche sulle altre reti, inesistente davanti.

Diawara 3,5 – Vede nascere la prima rete davanti a sé, cancella l’immagine incartando un perfetto assist per Perez. Apre con i tempi giusti, quelli che mancano di tanto in tanto nella gestione della manovra. E nell’intervento sul tris. (Dal 60’ Pellegrini 3 – Mezz’ora non gli basta per prendere in mano la situazione).

Darboe 3 – Aveva dichiarato che Mourinho riserva fiducia in lui. La prestazione odierna potrebbe farla vacillare. L’1-0 ed il 2-0 gli passano sotto gli occhi. L’indecisione di posizione manda in confusione i movimenti difensivi della squadra, costretto anche ad un giallo. (Dal 46’ Cristante 3 – Per quanto possibile, cerca di mantenere sul rettilineo la vettura giallorossa, già diretta verso lo schianto).

Perez 4,5 – Tarantolato dopo le due reti, fa di tutto per recuperare. Il primo tentativo è innocuo, servito da Diawara è però abile nel controllare ed insaccare. Sparisce come praticamente tutti nella ripresa in una gara in cui ha tentato in tutti i modi di tenere alta la bandiera giallorossa.

Villar 3 – Fatica a trovare la dimensione in una posizione non sua ed ardua da tenere per le sue caratteristiche. Qualche malinteso nei dialoghi, sistemati con tocchi intelligente. Sono però più le note stonate. (Dal 46’ Mkhitaryan 3 – Impalpabile contro la Juve, si ripete oggi).

El Shaarawy 3,5 – Quando rientra si ferma ad un metro dal portare a termine il compito: basta vedere il vantaggio dove Berg gli sfreccia sotto il naso. Lanciato in rete da Rui Patricio, vanifica il contropiede con un controllo impreciso. Sotto pressione, perde la palla che sarà il terzo gol. (Dal 61′ Abraham 3 – Invisibile).

Mayoral 3 – La maglia – blu, quella nuova – da centravanti titolare arriva finalmente su di lui, ma fatica a tenerla. Tardivo nel controllare e leggere tutti gli spunti fornitigli. (Dal 46’ Shomurodov 3 – Inserito per ribaltarla, non è mai un punto di riferimento. Due palle arrivano e le perde entrambe, anche per sfortuna).

Mourinho 3,5 – Arrivato fin in Norvegia per subire le prime 6 reti in una partita, è presto spiegato perché impieghi sempre gli stessi giocatori. Rimane il fatto che una sconfitta del genere è vergognosa, per tutti. La squadra è apparsa molla, in confusione e a tratti impaurita per qualche ripetizione eccessiva.

Bodø/Glimt-Roma, le probabili formazioni e dove vederla: riposa Karsdorp, Kumbulla al centro. Darboe dall’inizio, Shomurodov punta

Roberto Gentili –  Sempre più su. Tornata da Torino scottata per il ko contro la Juventus, la Roma si appresta a disputare il terzo impegno di Conference League. A punteggio pieno – ed al primo post in girone – dopo le vittorie con Cska Sofia (5-1) e gli ucraini dello Zorya (0-3), nel terzo turno i giallorossi affronteranno il Bodø/Glimt.

Una trasferta che definire scomoda è dire poco. La squadra di Mourinho dovrà affrontare quattro ore di volo per raggiungere la città di Bodø, prima città a Nord del Circolo Polare Artico. Non è finita qui. Per l’orario della partita (18:45) sono previsti zero gradi e nevicate. Neanche la distanza e le temperature avverse riescono a contenere la straripante voglia di Roma dei tifosi. All’Aspmyra Stadion ci saranno ben 395 stoici tifosi.

Leader nel campionato norvegese, il Bodø/Glimt è seconda nel girone di Conference a 4 punti, frutto della vittoria ottenuta contro lo Zorya (3-1) e del pareggio (0-0) con il CSKA Sofia.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI BODØ/GLIMT-ROMA

Mourinho concederà ampio spazio alle seconde linee. Troverà così la maglia da titolare Kumbulla: il difensore prenderà posto al centro vicino ad uno tra Mancini ed Ibanez. Data l’assenza quasi certa di Karsdorp, è probabile lo spostamento del brasiliano sulla corsia normalmente di competenza dell’olandese. Da non scartare a priori una possibilità per Reynolds. Dall’altra parte ci sarà Calafiori.

Cambieranno i due metronomi. Partirà dal 1’ Darboe, affiancato presumibilmente da Villar. Rotazioni anche sulla trequarti attorno al perno Pellegrini. Zaniolo rimarrà a Trigoria con l’obiettivo di tentare il recupero già per il Napoli, mentre Mkhitaryan sosterà ai box per non affaticarsi ulteriormente: pronti El Shaarawy – subentrato contro la Juve al posto di Nicolò – e Perez.

Knutsen farà affidamento sul portiere Haikin, Sampsted e Bjorkan i terzini con Lode e Hoibraten centrali. Brunstad Fet e Saltnes a centrocampo insieme a Berg, davanti Botheim verrà supportato da Pellegrino e Solbakken.

DOVE VEDERE BODØ/GLIMT-ROMA

La partita verrà trasmessa sia da Dazn che Sky Sport . Due i canali di riferimento: Sky Sport (numero 253 del satellite) e Sky Sport Action (numero 206). Per gli abbonati alla pay-tv sarà disponibile anche la visione in streaming sull’app SkyGo. A raccontare la sfida su Dazn ci saranno Riccardo Mancini ed Alessandro Budel.

BODØ/GLIMT-ROMA, ARBITRERÀ PALABIYIK: NESSUN PRECEDENTE

La direzione di gara è stata affidata ad Ali Palabıyık. L’arbitro turco verrà coadiuvato dai connazionali Serkan Olguncan e Ali Saygın Ögel. Il quarto uomo sarà Erkan Özdamar. Come noto, non ci sarà Var.

Esordio con entrambe per Palabıyık, anche se ha già avuto modo di incrociare i colori giallorossi: nel 2015 ha arbitrato la sfida tra la Roma Primavera ed il Barcellona in Youth League, terminata col pareggio a reti bianche. L’arbitro quarantenne ha poi tre precedenti con le squadre italiana: la vittoria 3-0 del Sassuolo contro il Sassuolo e due con la Lazio (un successo ed un pareggio).

LE PROBABILI FORMAZIONI

FK BODØ/GLIMT (4-3-3): Haikin; Sampsted, Lode, Hoibraten, Bjorkan; Brunstad Fet, Berg, Saltnes; Pellegrino, Botheim, Solbakken.
A disposizione: Smits, Vetlesen, Kondradsen, Moe, Moberg, Hage, Selvåg Nordås, Kvile, Mugisha, Koomson.
Allenatore:  Kjetil Knutsen.
Indisponibili: Saltnes.
Diffidati: -.
Squalificati:-.

AS ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Ibanez, Mancini, Kumbulla, Calafiori; Darboe, Villar; Perez, Pellegrini, El Shaarawy; Shomurodov.
A disposizione: Fuzato, Boer, Karsdorp, Reynolds, Vina, Diawara, Cristante, Veretout, Bove, Mkhitaryan, Zalewski, Abraham, Mayoral.
Allenatore: José Mourinho.
Indisponibili: Spinazzola, Smalling, Zaniolo.
Diffidati: -.
Squalificati:-.

Arbitro: Palabıyık.
Assistenti: Olguncan-Saygın Ögel.
IV Uomo: Özdamar.