Il Foggia si colora di giallorosso, il romano romanista Petermann: “Mourinho è un grande. La Roma può vincere la Conference”

(A. Ferrantino) – Quest’anno ha forse vissuto la sua migliore stagione. Sotto la guida esperta di Zdeněk Zeman è migliorato molto in costruzione, nella fase di pressing e interdizione. Il salto di qualità del Foggia è dunque attribuito anche alla crescita del suo regista, Davide Petermann, il metronomo che sinora ha siglato 5 gol e confezionato 10 assist vincenti ai suoi compagni di squadra. Romano e romanista, da buon mediano si ispira a Daniele De Rossi ma il suo idolo è Francesco Totti. In campo non si risparmia mai, è un vero lottatore, e il Foggia per superare l’ostacolo Turris ha bisogno del suo numero 25.

Ciao Davide, iniziamo dalla prossima gara. Quest’anno la Turris è stata un’avversaria ostica per il Foggia. Come state preparando il match e quante chance avete di farcela.

“La Turris è una squadra che gioca un ottimo calcio e nelle 2 partite di campionato ci ha messo in difficoltà. Noi stiamo preparando la partita nei minimi dettagli, abbiamo il vantaggio di giocare in casa davanti al nostro pubblico, stiamo in un ottima condizione fisica e abbiamo enorme voglia di continuare i play off”.

La tua prima stagione al Foggia è stata straordinaria. Quanto ha influito la guida di Zeman.

“Sono molto contento della mia prima stagione a Foggia, mi sono trovato benissimo con tutti: sia con i compagni di squadra che con i tifosi. Zeman è un valore aggiunto, un grande allenatore e una persona fantastica. Sicuramente il mio rendimento e frutto dei suoi consigli e allenamenti”.

Fanno davvero così paura gli allenamenti del mister?

“Qualche giorno prima di partire per il ritiro ero un po’ preoccupato. In effetti è stata molto dura la preparazione ma devo ammettere che anche durante il campionato gli allenamenti sono molto intensi. Però ci si abitua, e se poi i risultati sono questi va benissimo così”.

Sei romano romanista. Com’è nata la passione per i colori giallorossi?

“Ho tutta la mia famiglia che da sempre ha tifato Roma, di generazione in generazione, e così non potevo fare una scelta diversa”.

C’è un giocatore della Roma a cui ti rifai?

“Per un romano e romanista Francesco Totti rappresenta il giocatore più importante di sempre. Io personalmente non ho un modello ben preciso per quanto riguarda la Roma di oggi, ma quest’anno credo che Oliveira si stia rivelando un centrocampista molto forte che serviva alla Roma”.

Soddisfatto della prima stagione di Mourinho?

“Mourinho è un grande. Sono molto soddisfatto del suo operato. Per essere il primo anno penso sia stata una stagione positiva sperando di centrare un posto in Europa”.

La Roma la può vincere la Conference League?

“La Roma ha tutte le carte in regola per arrivare in finale e vincere la Conference League”.

Hai detto che è da folli non venire a giocare a Foggia. Cosa ti ha trasmesso questa città.

“Per me è da folli non venire a Foggia perché è una città che vive di calcio. A me ha trasmesso tanto, entrare nello stadio la domenica e vedere i nostri tifosi incitarci per 95 minuti è unico”.

Qual è il sacrificio o fioretto più grande che faresti in cambio di una promozione in B con il Foggia?

“Cosa farei per la promozione del Foggia in B? Sinceramente farei qualsiasi cosa, non saprei .. mi tingo i capelli di rosso? Qualsiasi cosa”.

Inter-Roma, Edin Dzeko e Ivan Perisic la super coppia neroazzurra

Francesca Palmeri – Una delle sfide più attese e storiche del nostro il calcio, il big match tra Inter e Roma. Questo pomeriggio, alle ore 18, al Meazza scenderanno in campo due squadre solide, in forma e con obiettivi stagionali ben precisi. Da una parte i neroazzurri che lottano per riconfermarsi Campioni D’Italia, dall’altra la Roma che continua a sognare la zona Champions. Questa non è solo la sfida delle sfide, ma anche quella di due importanti ex: da una parte José Mourinho, dall’altra Edin Dzeko. L’Inter si rituffa in Campionato dopo la vittoria schiacciante per 3-0 contro il Milan in Coppa Italia, che gli ha permesso di guadagnarsi la finale. Trova di fronte a sé, però, una Roma in forma, compatta e che sta attraversando un ottimo periodo. Dopo il pareggio con il Napoli e l’ennesimo sold out registrato allo Stadio Olimpico per la semifinale di Conference League, i giallorossi devono e vogliono continuare questa scia positiva, per la città, per la squadra, ma soprattutto per i suoi tifosi.

Il cammino dei neroazzurri

I Campioni D’Italia hanno ottenuto tre vittorie nelle ultime tre gare di campionato, tante quante quelle registrate nelle precedenti 10 partite giocate nel 2022. I neroazzurri sono riusciti ad essere l’unica squadra di Serie A sempre vittoriosa nel mese di aprile considerando tutte le competizioni. La squadra di Inzaghi concede poco difensivamente, gioca con il baricentro molto alto e appena recupera palla si distende in verticale verso la porta avversaria. I punti in totale sono 69: 20 vittorie, 9 pareggi e due sconfitte. Anche la media dei gol realizzati sorride ai neroazzurri, 2,18 in media di cui: 38 in casa e 30 in trasferta. La squadra di Inzaghi ha inoltre una media molto inferiore per quanto riguarda le reti subitesolo 0.78 di cui: 13 in casa e 12 fuori.

Edin Dezko, il giocatore che può fare la differenza 

L’ex giallorosso è ormai uno dei pupilli di mister Inzaghi, insieme a Ivan Perisic sono la coppia che scoppia. La connessione bosniaco-croata funziona e Simone Inzaghi sa sfruttarla a dovere, la Roma dovrà essere molto brava a gestire la fase difensiva per tenerli a bada. Edin Dzeko ha vestito la maglia della Roma per 199 partite di Serie A, in cui ha realizzato ben 85 reti, e in questo campionato è già a quota 13 centri con quella dell’Inter. L’attaccante oltre ad aver lasciato il segno nella Capitale, vuole riuscire ad ottenere lo stesso successo, se non ben oltre, con la maglia neroazzurra. Un altro traguardo che l’attaccante bosniaco punta a raggiungere è quello di diventare il terzo calciatore più anziano a raggiungere le 100 reti nella storia della Serie A, davanti a lui ci sono: Goran Pandev e Sergio Pellissier.

Roma-Bologna, le probabili formazioni: Felix al posto di Abraham, Kumbulla per Smalling. Cambiano le fasce

(Federico Sereni) – Prima di affrontare la semifinale di ritorno di Conference League contro il Leicester – all’andata è finita 1-1 – la Roma cerca di blindare il quinto posto, adesso in mano alla Lazio, passata a La Spezia per 3-4. Il primo step del processo è la gara di questa sera (ore 20:45) contro il Bologna. Mourinho cambierà più di qualche pedina rispetto al solito undici, così da fargli recuperare ossigeno ed idee, indispensabili giovedì. Kumbulla sarà in difesa al posto di Smalling, permettendo così ad Ibanez di scalare al centro.

A centrocampo ci sarà una vera e propria rivoluzione. Mancando di Mkhitaryaninfortunato, ne avrà per 20 giorni – e dello squalificato Oliveira, Mourinho dovrebbe impiegare più Veretout che Bove dall’inizio.Novità anche sugli esterni. Sia Karsdorp che Zalewski riposeranno, aprendo così la strada alla titolarità di MaitlandNiles e El Shaarawy. Offensivamente, invece, Pellegrini avrà al suo fianco Felix anziché Zaniolo. Abraham non sembra vicino al riposo e partirà dall’inizio.

LE PROBABILI FORMAZIONI

Roma (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Ibanez, Kumbulla; Maitland-Niles, Cristante, Veretout, El Shaarawy; Zaniolo, Pellegrini; Felix.
Allenatore: Mourinho.
A disposizione: Fuzato, Karsdorp, Smalling, Spinazzola, Vina, Zalewski, Bove, Diawara, Volpato, Carles Perez, Abraham, Shomurodov.

BOLOGNA (3-5-2): Skorupski; Soumaoro, Medel, Theate; De Silvestri, Svanberg, Schouten, Soriano, Hickey; Arnautovic, Barrow.
Allenatore: Mihajlovic (in panchina Tanjga).
A disposizione: Bardi, Binks, Bonifazi, Mbaye, Kasius, Viola, Aebischer, Dominguez, Orsolini, Sansone, Santander, Vignato.