Le scuse pericolose dell’Aia al Milan: la Roma aspetta ancora…

(Federico Sereni) – Quello andato in scena ieri sera dopo Milan-Spezia è un episodio che rischia di essere pericoloso per il resto del campionato, e anche per quello passato. Le scuse dell’Aia rivolte al Milan dopo il grossolano errore dell’arbitro Serra segnano letteralmente una spaccatura tra chi riceve dei trattamenti e chi ne riceve altri. Ci sta che lo stesso fischietto si scusi in campo per non aver visto/dato il vantaggio, ma deve finire lì. Un’associazione deve rimanere ferma sul proprio lavoro dicendo, al massimo, “l’arbitro ha sbagliato e daremo uno stop“. Le scuse, invece, sono decisamente troppo.

LA ROMA ASPETTA

Quello che è successo ci porta indietro al 17 ottobre del 2021 quando alla Roma, contro la Juventus, non venne dato un vantaggio a porta vuota con Abraham che aveva insaccato il gol del pareggio. Ci fu un rigore (sbagliato da Veretout) e le spiegazioni assurde del signor Orsato che dimostrò di non conoscere, o almeno questo è trapelato, il regolamento: “Il portiere esce, rigore, fuorigioco, e se non fischio? Sui rigori non si dà vantaggio. E poi date la colpa a me perché ha sbagliato il rigore?“, le parole a Bryan Cristante nel tunnel degli spogliatoi. In quel caso non arrivarono scuse da parte dell’Associazioni Italiana Arbitri ma soltanto una piccola frase “errore-non errore” che non vuol dire letteralmente nulla. O è errore o non lo è. Così come per i restanti torti arbitrali avuti, di cui non stiamo qui a fare un elenco, c’è stato soltanto un grande silenzio. La Roma aspetta ancora, così come aspetta anche l’indignazione dei media che, invece, in queste ore sta spopolando.