Friedkin fa felici i tifosi: donate mascherine col vecchio stemma

 

Pagine Romaniste (F. Belli) – Dan Friedkin ha fatto il primo passo per entrare nel cuore della tifoseria romanista. Durante Roma-Parma infatti ha indossato una mascherina con sopra il vecchio logo del club, quella con la scritta “Asr” e la lupa. Un simbolo a cui gli ultras sono da sempre affezionati e per cui hanno combattuto battaglie a suon di striscioni, volantini e petizioni. Ed è stata proprio una petizione sottoscritta da 1927 + 753 persone a convincere l’imprenditore texano ad andare incontro ai tifosi. Ma non è finita, Friedkin ha deciso di donargli 12680 mascherine con il vecchio stemma, che saranno distribuite dall’avvocato degli ultras, Lorenzo Contucci, ambasciatore dell’iniziativa, a tutti i firmatari a fronte di un’offerta di minimo un’euro. Tutto il denaro raccolto sarà devoluto ai reparti di oncologia e ematologia del Bambino Gesù. A tutti i sottoscritti sul territorio sarà possibile donare attraverso una piattaforma di crowdfunding; all’estero ad aiutare saranno i Roma Club che raccolgono migliaia di persone tra i loro iscritti. Un segnale di discontinuità con la passata gestione, spesso criticata per non essere troppo attenta alle questioni care al tifo. Un passo importante.

Francesco Belli

Napoli-Roma 4-0. A segno Insigne, Fabian Ruiz, Mertens e Politano

Pagine Romaniste (F. Belli) – Il Napoli e la Roma si affrontano per quello che una volta era conosciuto come il derby del Sole nella nona giornata di campionato. I giallorossi vengono da una lunga striscia di risultati utili consecutivi, ben 12 se non si considera la sconfitta a tavolino col Verona, e vogliono allungare sulle pretendenti in campionato in ottica quarto posto. I partenopei non sono un avversario semplice, nonostante vengano da due sconfitte interne in campionato contro Milan e Sassuolo infatti gli uomini di Gattuso hanno sempre dimostrato di essere una squadra tosta e compatta. Fonseca schiera i suoi con un 3-4-2-1, con Mirante in porta, Mancini, Cristante e Ibanez in difesa, Veretout e Pellegrini sulla mediana, Spinazzola e Karsdorp sulle fasce e con Dzeko punta con dietro di lui il duo Pedro-Mkhitaryan.  Non poteva che essere un tango pieno di malinconia a restituire al Napoli vittoria e consensi, gol e conforto dopo la commozione. Azzurri vestiti come l’Argentina in uno stadio vuoto di persone ma pieno di cuori e pieno di Maradona, nell’arena che prenderà il suo nome al posto del santo. Quando segna Insigne, su punizione arcuata, va a prendere la sua maglia. Il Napoli si rimette in piedi in classifica, inserendosi nel gruppo delle inseguitrici del Milan. La Roma non si presenta proprio: arriva la prima sconfitta stagionale dopo cinque successi consecutivi. Un solo tiro in porta, nessuno da salvare e anche la zavorra di due infortuni nel primo tempo (Mancini e Veretout). Proprio a Napoli Fonseca perse per l’ultima volta in campionato, 16 partite fa. La Roma perde del tutto l’immagine della sicurezza, forse perché manca ancora Smalling e salta pure Mancini. E’ passiva a centrocampo e non innesca il trio avanzato con il rientrante Dzeko, che non ha aiuti da Mkhitaryan e Pedro, al di sotto dei livelli eccelsi recenti. Anche i cambi non fanno cambiare l’umore a Fonseca, il Sassuolo domenica dirà se è stata solo una notte storta.

Francesco Belli

Le PAGELLE di Cluj-Roma: Veretout match-winner. Cristante baluardo. Perez nota stonata

(R.Rodio) – Ecco i voti e le pagelle assegnate dalla nostra redazione dopo il match Cluj-Roma di Europa League:

-CLUJ-

Balgradean 6; Susic 5.5, Manea 6, Burca 6, Camora 5.5; Itu 5 (Chipciu 6), Djokovic 5.5, Paun 5 (Carnat 5.5); Rondon 6, Debeljuh 4.5 (Vojtus 5.5), Pereira 5. All: Petrescu 5.5

-ROMA-

Pau Lopez 6 – Può quasi rilassarsi nella nebbia della Transilvania. Sporca i guantoni solo nel finale, bloccando un paio di conclusioni insidiose.

Spinazzola 6,5 – Dove lo metti sta. Oggi, schierato da terzo centrale a destra, si disimpegna senza affanni e accompagna bene l’azione. Fonseca lo fa rifiatare dopo un’ora. (64′ Mkhitaryan 6,5 – Decisivo pur giocando al piccolo trotto e senza troppa enfasi. Si guadagna il rigore del raddoppio).

Cristante 7 – Pare proprio che il ruolo di centrale nella linea a tre sia cucito per lui. A certi livelli può destreggiarsi con naturalezza. Ha tutto il tempo per alzare la testa e impostare da dietro con risultati proficui. L’azione parte sempre da lui con tracce non banali. Bravo anche a richiamare i compagni alla giusta attenzione.

Juan Jesus 6,5 – Tosto e concentrato. Non sbaglia praticamente nulla, agevolato dal trovarsi di fronte una squadra quasi demotivata. Quando chiamato in causa, finora, non ha mai sfigurato.

Bruno Peres 6 – Diligente nel giostrare sulla fascia, anche quando si sposta a sinistra. Si divora il comodo 3-0 su assist di Milanese, errore imperdonabile a questi livelli.

Diawara 6 – Manca di ritmo partita e si vede. Cerca di rischiare il meno possibile con tocchi ravvicinati e rimanendo a disposizione dei compagni per la giocata. Minutaggio utile per ritrovare la forma migliore. (77′ Milanese 6 – Come all’andata si fa apprezzare per lucidità e intelligenza, con un assist al bacio che Peres cestina in curva).

Villar 6,5 – Ormai si trova ‘comodo’ nel far girare palla in mezzo al campo. Gioca sempre con lucidità, deve incrementare concretezza quando si avvicina all’area.

Calafiori 6 – C’era curiosità attorno al diciottenne terzino, finalmente disponibile post-Covid. Sbaglia qualcosa in fase propositiva, ma non si scompone e dimostra concretezza anche nel difendere. Nella ripresa si sposta a fare il centrale, mostrando anche duttilità.

Pellegrini 6 – Torna a giostrare sulla trequarti. Gioca al piccolo trotto, accelerando a sprazzi nel finale di primo tempo. Sa accendere la manovra, ma ci si aspetta sempre qualcosa di più dalle sue rinomate qualità, anche su palla ferma. (46′ Veretout 7,5 – Inizialmente a riposo, ma gli basta un tempo per diventare il match-winner. La sua punizione tagliata procura l’autorete di Debeljuh, poi trasforma il rigore del 2-0. Nel finale si piazza a fare il terzino con la solita enorme generosità).

Carles Perez 5,5 – Uno con quel sinistro (tanto per rimanere in tema di mancini di Dio) deve fare qualcosa in più. A volte si nasconde dalla linee di passaggio e diventa difficile servirlo. Il giallorosso più fuori contesto della serata. (84′ Tripi s.v. – Altro esordio dalla Primavera. Farà strada).

Borja Mayoral 6,5 – Crescita costante. In una gara scomoda e gelida riesce comunque a muoversi con costanza, procurando due pericoli evidenti alla porta rumena. La fiducia c’è. (64′ Dzeko 6 – Qualche sponda, vari scatti e pure un’ammonizione. Tutto in vista del Napoli).

All. Fonseca 7 –  Bisogna dargli atto che dopo un anno e mezzo la Roma è diventata una squadra “seria”. Gli esperimenti falliti con Luis Enrique e Di Francesco sembrano finalmente compiersi con il portoghese. Grande possesso palla e dominio del gioco, pressing per il recupero alto e diverse soluzioni di passaggio sulla trequarti. Il canovaccio è chiaro a tutti e anche con le riserve la macchina gira a dovere. Nonostante le critiche ha sempre mantenuto la calma. Chapeau.

Le PAGELLE di Roma-Parma: Mkhitaryan non perdona.

Roma’s Italian midfielder Lorenzo Pellegrini (L) celebrates with Roma’s Armenian midfielder Henrikh Mkhitaryan after scoring during the Italian Serie A football match AS Roma vs Torino on December 17, 2020 at the Olympic stadium in Rome. (Photo by Vincenzo PINTO / AFP) (Photo by VINCENZO PINTO/AFP via Getty Images)

(R.Rodio) – I voti e le pagelle di Roma e Parma, dopo il fischio finale della sfida odierna all’Olimpico:

-ROMA-

Mirante s.v. – Compie la prima parata al 67′, piuttosto facile su Karamoh. Praticamente mai impegnato.

Mancini 7 – Sempre più centrale negli schemi di questa squadra. Stringe i denti nonostante un fastidio muscolare nel riscaldamento. Il duello con Inglese è tutto a suo favore.

Cristante 6,5 – Responsabilizzato dalla fascia di capitano e dal ruolo di centrale difensivo, si destreggia senza problemi contro un Parma inerme. Sempre più chiara l’impressione che da libero possa esprimersi meglio che da regista.

Ibañez 7 – Fonseca lo piazza sulle tracce di Gervinho, il brasiliano non trema e mostra tutta la sua esplosività nel fronteggiare l’ex di turno. Peccato per il fastidio al flessore che lo costringe all’uscita. Sarà fondamentale recuperarlo per il Napoli. (53′ Juan Jesus 6 – Mezz’ora abbondante nel suo ruolo ideale. Con l’esperienza e i 3 goal di vantaggio era difficile creare problemi).

Karsdorp 7 – Crescita costante. Corre per 90 minuti ininterrotti sulla fascia destra, dando filo da torcere a Pezzella. L’assist per il 3-0 di Miki è al bacio. Se sta bene è certamente lui il titolare di quella corsia.

Villar 7,5 – Prova scintillante. È impossibile togliergli il pallone, così come vedergli sbagliare un passaggio. Gioca con lucidità gestendo le forze, non lesinando persino qualche contrasto vincente. Forse il regista di cui tanto si parla potrebbe essere già in casa. (80′ Diawara 6 – Il Covid è alle spalle, recupero importante per le rotazioni).

Veretout 6,5 – Il classico motorino, su e giù per il campo. Impeccabile per quantità, meno quando c’è da colpire il Parma. Si divora l’1-0 già nei primi minuti di gioco.

Spinazzola 7 – Smaltito l’infortunio di Genova, torna a fare scorribande sulla sua fascia preferita. Liverani prova ad ingabbiarlo con la doppia marcatura di Osorio e Grassi, ma l’esterno giallorosso guarda sempre avanti, senza paura e con la consueta brillantezza. Manca il poker colpendo una clamorosa traversa. (80′ Bruno Peres s.v. – Fa rifiatare il compagno negli ultimi dieci minuti).

Pedro 6 – Il meno incisivo della domenica giallorossa. Indiscutibile dal punto di vista di corsa e intelligenza, meno impeccabile sul piano della misura. (80′ Pellegrini s.v. – Recuperato last-minute dopo la negatività al tampone. Altra buona notizia per le prossime gare).

Mkhitaryan 8 – Si sobbarca di nuovo il peso e la qualità dell’attacco per l’assenza di Dzeko. E come a Genova esprime tutta la sua genialità calcistica, segnando due reti splendide partendo da trequartista puro. Completo, incisivo e generoso in fase di pressing. Memorabilia.

Borja Mayoral 7 – Si sente bene e lo si nota fin da subito, con movimenti azzeccati e partecipazione costante alla zona offensiva. Segna il vantaggio con un sinistro preciso dopo un taglio perfetto di Spinazzola. Comincia a dimostrare il perché un certo Real Madrid lo abbia lanciato giovanissimo in prima squadra. (65′ C. Perez 6 – Torna ad assaggiare il campo dopo i problemi fisici recenti).

Fonseca 7 – La Roma gira a memoria ed è in piena fiducia. La difesa a 3 è ormai intoccabile e la squadra sa come attaccare e come difendere a dovere. Al di là dei limiti del Parma, la Roma è ormai una delle squadre più forti della Serie A e un merito va anche al suo tecnico. Può non essere considerato un vincente ma per accedere alla prossima Champions può andar bene anche lui. Si sta creando un bel giocattolo.

-PARMA-

Sepe 6; Grassi 5.5, Osorio 4.5 (Brunetta 5), Alves 5.5, Gagliolo 5, Pezzella 5.5 (Iacoponi s.v.); Kucka 4.5 (Kurtic 5.5), Cyprien 5, Sohm 5.5; Gervinho 5 (Karamoh 5.5), Inglese 5.5. All: Liverani 5.

Roma-Parma, le probabili formazioni. Torna Mirante in porta, Cristante sulla linea dei difensori

(Federico Sereni) – La Roma rientra dalla sosta per le Nazionali con ancora diversi calciatori fermi ai box a causa della positività al Coronavirus (Dzeko, Kumbulla, Fazio e Santon). Fonseca recupera Pellegrini, risultato negativo all’ultimo tampone, ma che partirà dalla panchina per la sfida contro il Parma, valida per l’ottava giornata di Serie A, in programma oggi allo Stadio Olimpico alle ore 15.00. I giallorossi cercano continuità nella striscia di risultati utili, cominciata proprio contro il club emiliano lo scorso 8 luglio in casa. Ritorno di Mirante tra i pali, dopo aver ceduto il posto a Pau Lopez nella sfida contro il Genoa. Cristante arretra in difesa insieme a Mancini e Ibanez (ancora out Smalling a causa di un’intossicazione alimentare). A centrocampo il tecnico ha confermato la presenza di Gonzalo Villar in coppia con Veretout, sulle fasce Karsdorp e Spinazzola. Pedro e Mkhitaryan saranno a sostegno di Borja Mayoral, ancora in cerca della prima rete in campionato.

Nel Parma, Liverani si affiderà al suo collaudato 4-3-1-2 con Kucka dietro a Gervinho e IngleseGrassi, Hernani (in leggero vantaggio su Brugman) e Kurtic a centrocampo mentre in difesa, davanti al portiere Sepe, la linea difensiva sarà composta da Osorio, Bruno Alves, Pezzella e Gagliolo.

LE PROBABILI FORMAZIONI

Roma (3-4-2-1): Mirante; Ibanez, Cristante, Mancini; Karsdorp; Villar, Veretout, Spinazzola; Pedro, Mkhitaryan; Borja Mayoral. Allenatore: Fonseca

Parma (4-3-1-2): Sepe; Osorio, Bruno Alves, Pezzella, Gagliolo; Grassi, Hernani, Kurtic; Kucka; Inglese, Gervinho. Allenatore: Liverani.

Tiago Pinto, identikit del nuovo general manager della Roma

Alice Dionisi – Comincia a delinearsi la nuova Roma dei Friedkin. Gli americani hanno annunciato il nuovo direttore generale del club, che entrerà a far parte della società dal 1° gennaio 2021, non appena il suo contratto con il Benfica terminerà. Tiago Pinto avrà il compito di supervisionare tutte le componenti sportive della Roma, rapportandosi direttamente con il presidente Dan Friedkin e il figlio Ryan e sarà lui a condurre le operazioni di mercato a partire dalla sessione invernale di riparazione. Giovane, appena 36 anni, ma nella sua carriera da dirigente conta oltre 50 trofei, nazionali e internazionali, ottenuti grazie alla direzione multisportiva del Benfica. Laureato in Pedagogia, con un Master in Economia e Risorse Umane, il portoghese si è fatto subito notare dal Benfica, quando in occasione di un’Assemblea Generale del club aveva presentato, in qualità di socio, delle idee per il potenziamento delle attività della società. Da qui la chiamata e l’opportunità di guidare la divisione multisportiva: basket, futsal, pallavolo, pallamano e hockey a rotelle. A partire dalla stagione 2017/2018 assume il ruolo di direttore generale nel club portoghese, lavorando braccio a braccio con il direttore sportivo Rui Costa. Sotto la sua direzione la squadra conquista due Supercoppe nazionali e la Superliga portoghese nel 2018/2019. “Tiago è un talento di livello mondiale -ha dichiarato il presidente Dan Friedkin-. Nelle nostre numerose conversazioni è stato chiaro che la sua passione per il suo lavoro, la sua mentalità lungimirante e, soprattutto, orientata al successo sono coerenti con la nuova etica della Roma. Siamo convinti che la sua notevole energia, i suoi solidi princìpi e la sua capacità di individuare, sviluppare e ottimizzare il profilo dei talenti sosterranno la nostra ambizione di rendere la Roma competitiva per i più importanti trofei italiani ed europei”. Nel corso della sua gestione, il Benfica ha incassato quasi 530 milioni di euro dalle cessioni, in primis quella di Joao Felix all’Atletico Madrid per 127.2 milioni. Oltre alla cessione del giovane attaccante portoghese, spiccano anche quelle di Ruben Dias ed Ederson al Manchester City per, rispettivamente, 68 e 40 milioni di euro, Jimenez al Wolverhampton (ceduto per 41 milioni) e Semedo al Barcellona (35.7 milioni). Il nuovo dg è pronto per mettersi in gioco nella Capitale: “Sono lieto e onorato di entrare a far parte della Roma in un momento così entusiasmante per lo sviluppo del Club. Lasciare il Benfica è stata una decisione molto difficile, ma entrare a far parte di una Roma in fase di rilancio grazie al dinamismo della nuova proprietà è un’opportunità professionale che non potevo rifiutare”.

Alice Dionisi

Il Barcellona alla ricerca di un centrale “low cost” a gennaio, idea Fazio

 

Pagine Romaniste (F. Belli) – Pique, Lenglet ed Araujo, questi i tre centrali a disposizione di Ronald Koeman, tecnico del Barcellona. Pochi per permettere all’olandese di fare le rotazioni per il turn-over. In realtà in rosa ci sarebbe anche Umtiti, ma per parecchio tempo il francese sarà fuori per infortunio. Per questo il Barcellona è alla ricerca di un centrale difensivo da comprare a poco nella sessione invernale di mercato del mese di gennaio. Il profilo adatto è quello di un centrale esperto, ma che costi poco. Questi i profili che i catalani stanno osservando con grande attenzione: Rudiger, Matip, Mustafi, Pezzella, Musacchio e Fazio. Una cessione, quella di Fazio, che sarebbe accolta molto positivamente a Trigoria: il reparto difensivo è considerato completo e cedere l’argentino consentirebbe ai giallorossi anche di liberarsi di un ingaggio pesante e, perché no, andare a completare la rosa mirando altri obiettivi.

Francesco Belli

Roma, focolaio Covid-19 a Trigoria

Alice Dionisi – Marash Kumbulla è risultato positivo al Coronavirus. Lo ha annunciato il calciatore tramite un post sul proprio profilo Instagram: “Sono risultato positivo al Covid-19, ma per fortuna sto bene e non ho sintomi. Nessuno può dirsi totalmente al riparo da questo virus, vorrei quindi sensibilizzare tutti voi ad evitare comportamenti che potrebbero mettere in pericolo la vostra salute e quella degli altri”. Quella del difensore giallorosso è la sesta positività in casa Roma in appena cinque giorni, che si va ad aggiungere a quelle di Dzeko, Pellegrini, Fazio e Santon (oltre al portiere della Primavera, Pietro Boer); tanti casi quanti erano stati quelli totali da inizio pandemia (Mirante, Bruno Peres, Carles Perez e Kluivert in estate, più recentemente Diawara e Calafiori). Fonseca recupera invece Diawara e Calafiori, risultati negativi agli ultimi tamponi effettuati -come il resto della squadra- e di nuovo a disposizione del tecnico. A scopo precauzionale i calciatori si alleneranno in maniera individuale, tornando al protocollo post-lockdown: tamponi quotidiani, niente pranzo di gruppo (verranno consegnati loro i cestini pasto al termine dell’allenamento) o spazi comuni, e stanze singole nella foresteria di Trigoria al posto dello spogliatoio. Il focolaio di Trigoria ha fatto scattare il divieto da parte della ASL competente di raggiungere le rispettive Nazionali per i ritiri, le amichevoli e le sfide di Nations League. Preoccupa il rischio contagi, ma Fonseca avrà tutto il tempo a disposizione per preparare la sfida contro il Parma, in programma il 22 novembre dopo la sosta per le Nazionali.

Alice Dionisi

L’armeno che va come un treno

Alice Dionisi – Un super Mkhitaryan decide la sfida contro il Genoa al Marassi e trascina la Roma al terzo posto in classifica, sorpassando la Juventus e portandosi a -3 dalla vetta. I giallorossi si presentano in Liguria senza Edin Dzeko, risultato positivo al Covid-19, in porta spazio a Pau Lopez, che sostituisce Mirante. Sostituzione obbligata per Fonseca, che dopo 14 minuti di gioco è costretto a sostituire Spinazzola con Bruno Peres. Nel secondo tempo dentro Cristante per Borja Mayoral, nel finale spazio anche a Villar. I riflettori, però, sono tutti puntati su Mkhitaryan. L’armeno nel post-partita racconta che Dzeko, dal suo isolamento, si era raccomandato con lui: “Non posso segnare io, tocca a te”. Il numero 77 ha risposto presente all’appello del capitano, mettendo a segno una tripletta che gli consente di portare a casa il suo primo pallone in Serie A. Mkhitaryan ci prova al 18’, ma Perin gli nega la rete deviando sulla traversa, poi sullo scadere dei minuti di recupero sfrutta il corner battuto da Veretout e segna di testa, anticipando il portiere. Nella ripresa il Genoa prova a reagire, trovando il momentaneo pareggio con un destro rasoterra di Pjaca, l’unico tiro in porta dei padroni di casa. Ci pensa però sempre Mkhitaryan a risolvere la partita, prima col il gol del raddoppio al 66’, su intuizione di Bruno Peres, poi con quello del 3-1 che chiude definitivamente la partita, all’85’ su cross di Pedro. L’armeno è soddisfatto del suo rendimento in stagione: “L’anno scorso ho subito due infortuni, ora sto facendo bene e per fortuna sono consistente. Penso di mostrare le qualità che ho e ringrazio i miei compagni”. I giallorossi, reduci dalla vittoria per 5-0 in Europa League contro il Cluj (Mkhitaryan a segno anche lì) che gli ha permesso di conquistare il primo posto nel girone, sfruttano i risultati delle rivali e adesso sono terzi a pari punti con il Napoli, con il secondo posto (Sassuolo) che dista un solo punto.

Alice Dionisi

Mikhitaryan cala il tris e regala il terzo posto alla Roma

(Federico Sereni) – La Roma non sa più perdere. I giallorossi, privi, tra gli altri, di Edin Dzeko, conquistano tre punti fondamentali a Genova per la classica e per l’umore della squadra. A rubare l’occhio ci ha pensato il fenomeno di Mkhitaryan che si traveste da bomber, segna una tripletta e porta a casa il suo primo pallone in Serie A. Per altro si tratta di una novità: mai aveva fatto tre gol nei top campionati in cui ha giocato. Ma l’apporto dell’armeno va ben oltre: Mkhitaryan ha trascinato la squadra contro il Genoa, alimentando le azioni, inventando strappi irresistibili, facendosi trovare sempre al posto giusto. Chissà che abbiano aiutato le parole di Dzeko: “La tripletta? Edin mi ha detto che dovevo segnare e l’ho accontentato. Ma io gli ho risposto che ora abbiamo bisogno di lui” ha detto alla fine della gara. Per gli uomini di Fonseca si allunga la striscia positiva e, approfittando dei scivoloni degli avversari, scavalca la Juventus e si piazza al terzo posto con il Napoli. I capitolini subiscono il gol del momentaneo pareggio nell’unico tiro in porta del Grifone, vanificato dalle realizzazioni di Mkhitaryan ben assistito da Pedro e Pellegrini. Diciottesimo risultato utile sul campo nelle ultime 19 gare, tre gol senza avere il bomber titolare e terzo posto.