Ajax-Roma, le PAGELLE: Pau Lopez versione Superman.

Lazio’s Italian defender Francesco Acerbi (R) prepares to score an equalizer after AS Roma’s Spanish goalkeeper Pau Lopez (C) and AS Roma’s English defender Chris Smalling failed to deflect the ball during the Italian Serie A football match Roma vs Lazio on January 26, 2020 at the Olympic stadium in Rome. (Photo by Filippo MONTEFORTE / AFP) (Photo by FILIPPO MONTEFORTE/AFP via Getty Images)

(R.Rodio) – Ecco a voi i voti e le pagelle assegnate ai calciatori di Ajax e Roma dopo l’andata dei quarti di finale di Europa League:

AJAX

Scherpen 4; Rensch 5.5 (Klaiber s.v.), Timber 5, Martinez 5.5, Tagliafico 5.5; Klaassen 6.5, Alvarez 5, Gravenberch 5.5; Antony 6.5 (Idrissi s.v.), Tadic 5.5, Neres 5 (Brobbey 6). All. Ten Hag 5.5

ROMA

Pau Lopez 7,5 – La gara più paradossale dell’anno viene sintetizzata dalla prova del portiere, che dopo aver regalato malamente 5-6 palloni ai raccattapalle diventa l’ago della bilancia. Il rigore parato a Tadic è la svolta, così come gli interventi successivi su Brobbey e Antony. Superman.

Mancini 6 – L’errore che porta al vantaggio dell’Ajax è anche suo, con un indietreggiamento inaspettato e deleterio. C’è da dire che è il più brillante della difesa, tiene botta sull’imprendibile Tadic e rende inoperoso Neres. Un po’ timoroso per via della diffida che pesa sulla sua testa.

Cristante 6 – Con il mare in burrasca ha il merito di mostrare sangue freddo e serenità. Tadic e Brobbey sono avversari diversi e scomodi, il 4 giallorosso se la cava con esperienza e senza mollare. Generosità.

Ibañez 6,5 – Per tanti e troppi minuti continua a vaneggiare in fase difensiva, sbagliando interventi e regalando il rigore del possibile 2-0. La parata di Lopez è la chiave di volta anche per lui, che si riscatta e segna un gol da bomber di razza che vale una stagione. Storia incredibile.

Bruno Peres 6,5 – Da punto debole a perno. Era difficile sostituire il Karsdorp sempre brillante in versione europea. Ma il brasiliano si sgancia a piacimento, è disinvolto in chiusura e si riesce anche a rendere pericoloso in fase di ripartenza. Not bad.

Diawara 5 – Prestazione pesantemente condizionata dal tocco da dimenticare che innesca l’azione del vantaggio olandese. Siamo alle solite: quando c’è da difendere o interdire, il guineano è positivo. Diventa disastroso quando c’è da gestire il pallone. E per un regista non è il massimo.

Veretout 6 – Non è al meglio per via della lunga inattività, ma va applaudito per il solito enorme impegno. Si sobbarca ripartenze e ripiegamenti come fosse acqua fresca. Esce stremato. (77′ Villar 6 – Un quarto d’ora di intelligenza tattica).

Spinazzola 7 – Praticamente imprendibile per una ventina di minuti, dà subito l’idea di essere l’uomo che può spaccare e decidere la gara. L’ennesimo stop muscolare lo toglie presto dal match. (28′ Calafiori 6 – Non può scattare e fare la differenza come Spinazzola. Intelligente a non scomporsi e prendere le misure ad Antony. Non sfigurerebbe tra i tanti giovani talentuosi ma poco maturi dell’Ajax).

Pellegrini 6,5 – Primo tempo impalpabile, seconda frazione a testa alta. La punizione del pareggio non è irresistibile, ma tanto basta per beffare un colpevole Scherpen. Lotta e si sbatte, anche se da lui ci si attende sempre di più.

Pedro 6,5 – Partenza col botto, tra accelerazioni e giocate finalmente degne del suo nome. Tende a spegnersi col tempo, ma lavora molto di rimessa. Prezioso il corner guadagnato nel finale che regala il 2-1. (89′ C. Perez s.v. – Entra con entusiasmo nel finale, perde un’occasione per calciare in porta).

Dzeko 7 – Nella settimana in cui si parla con insistenza di Belotti, il 9 romanista torna a giocare da leader. Prezioso nelle sponde, reattivo nel lottare su ogni pallone. La generosità dimostrata vale una grande prova, a cui manca soltanto il gol. (77′ Mayoral 6 – Difficile fare meglio del Dzeko di oggi. Ma ha la verve giusta per dare noia alla difesa avversaria. Deve migliorare nella protezione del pallone).

All. Fonseca 7 – La squadra si presenta alla Cruyff Arena con il piglio giusto. Una sciocchezza di Diawara e del pacchetto arretrato lo costringe a cambiare atteggiamento. La squadra sa soffrire nei momenti giusti e non molla un centimetro. Alla fine arriva anche una vittoria, un riscatto che in pochi si aspettavano. Questo gruppo si trasforma in Europa e almeno in questo bisogna dargli merito. Giudicando solo la coppa il suo bilancio è davvero ottimale. Peccato aver gettato alle ortiche il quarto posto nell’ultimo mese.