Roma-Manchester United 3-2, le pagelle: rientro positivo di Pedro. Karsdorp c’è. Darboe-Zalewski, debutto europeo con personalità. Disordine in difesa

Roberto Gentili – Finisce qui. Tra rimpianti per l’andata e sfortuna la Roma cede il passo al Manchester United. La formazione di Fonseca vince 3-2, ma il passivo dell’andata (6-2) è decisivo. Apre Cavani, Dzeko pareggia e Cristante raddoppia. L’uruguaiano raddoppia e cala il sipario sui già vacui sogni giallorossi. Nel finale il neo entrato Zalewski marca il gol vittoria, ma ormai è troppo tardi.

LE PAGELLE

Mirante 5 – Legge bene i primi scompigli, molto meno quelli successivi. In due occasioni viene graziato da Cavani. Nella prima è troppo in avanti e l’uruguaiano colpisce la traversa, in quella successiva è bravo nella copertura del primo palo ma è soprattuto fortunato: la palla infatti passa tra le braccia e lo colpisce in viso. Tocca il tiro del vantaggio, dove sembra anche orientato dall’altro lato. Sull’altro gol, invece, può veramente poco o nulla.

Karsdorp 6,5 – Si fa vedere e chiama spesso, ma non viene ascoltato dai compagni. Caparbio nello sfruttare un’indecisione di Shaw – che esce sconfitto dal duello – e rapido nel mettere il cross, non sfruttato. Con qualche dribbling, percussioni al centro e coperture attente è uno dei pochi salvabili. Insieme a Mancini forma un bel duo da cui stare alla larga.

Smalling 5 – Ordine nei primi minuti, poi va in panne. Indeciso in più di un’occasione, innesca Cavani che colpisce la traversa. Colpito nuovamente da problemi fisici, esce alla mezz’ora. (Dal 30’ Darboe 6,5 – Ultimi giorni da ricordare. Dopo l’esordio in campionato domenica scorsa con la Sampdoria, debutta anche in Europa League, in semifinale oltretutto. La personalità non gli manca come dimostrano i tanti tocchi di prima con il quale smista. Molle in copertura, ma è cosa legittima).

Ibanez 5 – Cancella le buone letture di inizio gara con le posizioni errate che portano alle occasioni di Cavani. E in quella del vantaggio, dove sbaglia la lettura dell’intervento.

Peres 6,5 – Scende spesso, prendendo qualche rischio ma riuscendo comunque a gestire. Subisce un rischioso tackle da Wan-Bissaka e cambia fascia. Dalla destra serve in caduta Mkhitaryan che di testa – seppur in fuorigioco – non impatta. I problemi fisici gli impediscono di chiudere sul pareggio di Cavani. (Dal 70’ Santon 6 – Colleziona forse una delle ultime apparizione in maglia giallorossa disputando una gara senza infamia e senza lode. Serve comunque l’assist per Zalewski).

Cristante 6,5 – Fin quando fa coppia con Mancini oscilla tra la difesa e – soprattutto – con la tanto cara trequarti. Crea qualche buon spunto, come è d’aiuto dietro. All’ingresso in campo di Darboe decide di fargli da tutor e rimane più dietro. Si concede poche discese, da una di queste arriva il raddoppio.

Mancini 5,5 – A centrocampo è emergenza e Fonseca – come la scorsa stagione – si affida lui. Tra i due è quello che rimane più davanti alla difesa, da lui coordinata. In avvio di gara non ribadisce a rete la punizione di Pellegrini. Richiama Ibanez per la disattenzione. Con l’uscita di Smalling gli scala vicino, ma non è da meno. Cade nella trappola del movimento di Fernandes che lascia spazio per l’evolversi dell’azione del vantaggio di Cavani. Quando c’è da bisticciare non si tira mai indietro. Anzi.

Pedro 6,5 – Rientra dall’infortunio con voglia ed entusiasmo. Diverse sono infatti le voglie in cui si abbassare per avviare le ripartenze, più o meno scintillanti. Non trova la porta quando calcia. Così facendo, però, serve Dzeko per il tanto meritato quanto inutile pareggio di Dzeko. (Dal 77’ Zalewski 6,5 – Debutto col botto. Entra e segna il gol vittoria, anche se inutile).

Pellegrini 6,5 – Fa partire più di qualche azione, sia in movimento che su palla inattiva. Ricerca troppo volte il tocco di fino, quando magari optare per la concretezza sarebbe stato più profittevole. Poco freddo anche nel tirare: le conclusioni sono infatti o imprecise oppure troppo su De Gea. Un tocco frettoloso rischia di mettere in difficoltà il neo entrato Darboe. Da un suo recupero davanti all’area funge da assist per il raddoppio di Cristante.

Mkhitaryan 6 – All’inizio di gara illude mettendo fuori l’angolo di Pellegrini. Sbaglia diversi tocchi, non quelli con cui crea scompiglio servendo Dzeko. Come Pellegrini centra De Gea. Manca l’appuntamento di testa sul cross di Peres, ma a sua discolpa era in fuorigioco. Lesto nel toccare a due passi da De Gea, la fortuna – e la gamba del portiere spagnolo – gli remano contro.

Dzeko 6,5 – La difesa dello United – Maguire in primis – gli riservano un trattamento speciale. La morsa dei Red Devils rende difficoltoso lo svolgimento dei suoi compiti, cui comunque adempie appena possibile. Serve due assist difficoltosi a Pellegrini e Mkhitaryan per poi ribadire a rete il tiro-assist di Pedro. (Dal 77’ Mayoral 5,5 – Entra cercando il gol che lo incoronerebbe capocannoniere del torneo, ma al momento di concludere è timido e fuori tempo).

All. Fonseca 6,5 – Era arrivato alla Roma con la difesa a 4, avvia il percorso di uscita con lo stesso modulo. La scelta ripaga. La squadra crea occasioni su occasioni, mancando – non solo per responsabilità proprie – il miracolo. L’uscita dall’Europa è più che a testa alta. Peccato per quello sciagurato secondo tempo di Old Trafford. E gli infortuni. Non solo nel doppio confronto.