Gomez accusa Gasperini: “Ha tentato di aggredirmi”. E l’allenatore replica

 

Pagine Romaniste (F. Belli) – Le strade dell’Atalanta e di Alejandro Gomez si sono separate mesi fa, dopo una lite tra Gasperini e il Papu Gomez che ha diviso piazza e ha fatto parlare per mesi gli organi di stampa. Il giocatore si è trasferito al Siviglia a gennaio ma ora potrebbe partire di nuovo, essendoci più club interessati a tesserarlo. Tra questi vi è anche alla Roma, che sarebbe pronta a sfida Inter, Milan e PSG per portare alla propria corte il fantasista. Ma cos’è veramente successo nello spogliatoio dell’Atalanta, una squadra che per anni è sembrata sempre unita e compatta come poche altre in Europa? Per capirlo dobbiamo tornare indietro nel tempo alla gara della Dea in Champions: Ho sbagliato qualcosa presumo, perché in una partita di Champions League contro il Midtjylland ho disobbedito a un’indicazione tattica. Mancavano dieci minuti alla fine del primo tempo e l’allenatore mi ha chiesto di spostarmi a destra, mentre io stavo facendo molto bene a sinistraHo detto di no. Immagino che l’aver risposto così, a metà gara e davanti alle telecamere, abbia creato la situazione perfetta perché si arrabbiasse. In quel momento ho capito che sarei stato sostituito all’intervallo e così è stato. Negli spogliatoi però lui ha oltrepassato i limiti e ha cercato di aggredirmi fisicamente“. Secondo il Papu quindi non ci sono dubbi, la responsabilità sono da ricercare quasi integralmente in Gasperini, avendo anche lui stesso chiesto scusa per il comportamento dopo qualche momento: “Lì ho detto basta, si può discutere ok, ma l’aggressione fisica è intollerabile. Ho chiesto un incontro con il presidente Percassi e gli ho detto che non avrei avuto problemi ad andare avanti. Ho capito di aver sbagliato, che da capitano non mi ero comportato bene e che ero stato un cattivo esempio disobbedendo all’allenatore, ma gli ho anche detto che volevo le scuse di Gasperini”. Scuse che il giocatore sembrerebbe non aver mai ricevuto: “È stato brutto, dopo tutto quello che ho dato per il club. Si sono comportati male. Il presidente non ha avuto le palle di chiedere all’allenatore di scusarsi con me. Così è finito tutto“. Gasperini ha rimandato al mittente le accuse, spiegando quale sia la sua versione: “I comportamenti – dichiara Gasperini – e gli atteggiamenti di Gomez, in campo e fuori, erano diventati inaccettabili per l’allenatore e per i compagni. L’aggressione fisica è stata sua, non mia, ma il vero motivo per cui è andato via da Bergamo è per aver gravemente mancato di rispetto ai proprietari del club. Mi auguro che Gomez possa continuare a far parlare di sè con le prestazioni, come faceva all’Atalanta”. Una cosa è certa: l’allontanamento dell’argentino non ha influito più di tanto sulla rosa, visto che a fine stagione si è comunque qualificata alla Champions League. 

Francesco Belli