Atalanta-Roma, le pagelle: Abraham e Zaniolo show, Smalling comanda. Veretout ad alta qualità

(Federico Sereni) – Razzia giallorossa a Bergamo. La Roma annienta l’Atalanta, vincendo il primo big match stagionale e continua a vedere il quarto posto. Gli uomini di Mourinho annientano la squadra giallorossa con un netto 4-1. Neanche un minuto ed Abraham avvia le danze, dopo un prezioso dialogo con Zaniolo. Il numero 22, poi, raddoppia, avviando da sé l’azione: verticalizzazione di Mkhitaryan, tocco di tacco per Veretout e via a trafiggere Musso sul primo palo.

A fine primo tempo l’Atalanta si affaccia con il tiro di Muriel, arrivato dentro la rete di Rui Patricio grazie alla decisiva deviazione di Cristante, cui infatti sarà poi accreditata la rete. La Roma regge il constante forcing atalantino, punendo la squadra di Gasperini non appena si crea l’occasione. Veretout indossa nuovamente le vesti da assistman e dipinge una precisa punizione per il piede di Smalling che vale il tris. Dopo dieci minuti arriva anche il poker, firmato nuovamente da Abraham.

Gara superlativa di ogni singolo elemento. Rui Patricio porta serenità mostrandosi sempre sicuro, non riuscendo per poco ad allontanare la deviazione di Cristante. Mancini ed Ibanez sono fedeli e perfetti scudieri di Smalling. Sia l’italiano che il brasiliano fanno registrare una gara super, allontanando tutti i pericoli bergamaschi. A coordinare le operazione è l’inglese, sempre più fondamentale nell’economia giallorosso. Non pago della marcatura perfetta cucita su Zapata, trova – per la seconda volta – il gol.

Si sapeva che il centrocampo sarebbe stato zona nevralgica del gioco e Cristante e Veretout non si sono fatti trovare impreparati. Anzi. Presenti su ogni pallone, lavato e pulito con estrema cura. Si contiene ma è comunque prezioso Karsdorp, Vina limita Hateboer mostrando anche progressi difensivi. Illuminano il Gewiss Stadium Abraham e Zaniolo, sempre più dentro i meccanismi di una coppia d’attacco che potrebbe essere il punto di forza della compagine romanista. Importante anche l’apporto di Shomurodov, entrato verso fine gara e presente nell’azione del poker.

LE PAGELLE

Rui Patricio 7; Mancini 7,5, Smalling 8, Ibanez 7,5; Karsdorp 7, Veretout 7,5, Cristante 6,5, Mkhitaryan 7, Vina 7; Zaniolo 8, Abraham 8. Subentrati: Shomurodov 6,5, Calafiori sv, Bove sv, Kumbulla sv. Allenatore: Mourinho 8.

Atalanta-Roma, le pagelle: Abraham “Black King”.

(R.Rodio) – La Roma sbanca Bergamo e rifila 4 gol all’Atalanta. La squadra di Mourinho è stata tatticamente perfetta nel colpire in contropiede, tenendo un possesso palla bassissimo e andando subito in verticale. Splendide le prestazioni di Abraham e Zaniolo davanti e Smalling dietro, ancora una volta in gol. Rui Patricio una garanzia. Di seguito i voti e i giudizi di tutti i giocatori giallorossi scesi in campo.

RUI PATRICIO 7 – Sicuro e brillante, soprattutto nel disinnescare le bombe dalla distanza di Djimsiti e Malinovsky. Beffato solo dalla deviazione di Cristante, per il resto è glaciale.

MANCINI 7 – Il capitano di giornata gioca due partite parallele: quella contro l’attacco dell’Atalanta, disinnescato con brillantezza. E quella contro il suo classico nervosismo, finalmente tenuto a bada. Consueta ammonizione a parte, è l’emblema della sicurezza.

SMALLING 8 – Oggi è giunta la conferma di quanto detto già nei giorni scorsi. Le assenze forzate per infortunio dell’inglese hanno tolto punti e certezze a questa Roma. Leader totale, imprescindibile sia sulle palle alte che nei duelli con lo scomodo Zapata. E se si mette a segnare con continuità…Novello the wall.

IBANEZ 7,5 – Mandato in campo non al 100%, il brasiliano conferma di vivere un momento esaltante. Non perde un duello, è concentrato come non mai e costringe Ilicic ad una partita marginale. Memore del flop dello scorso anno a Bergamo, l’ex di turno si esalta.

KARSDORP 7,5 – Sacrificio e polmoni. Nel primo tempo è costretto a difendere più che ad offendere, ma si comporta sempre con ordine. Quando l’Atalanta gli lascia spazio, sa anche pungere in ripartenza. La perla della sua prova è la maturità con cui gestisce ogni pallone scomodo.

CRISTANTE 6,5 – Al netto delle difficoltà nella gestione del pallone, palesi e ampiamente previste, il suo vantaggio è stato condurre una gara in costante verticale. Senza tanti fronzoli prova la continua imbucata per gli scatti degli attaccanti, ribaltando il fronte di gioco. Interpreta bene la richiesta di Mourinho e cancella la sfortuna dell’autogol. Era riuscito nella clamorosa impresa di realizzare una doppietta nella proprio porta, ma il fuorigioco di Palomino cancella tutto.

VERETOUT 7,5 – Ancor meglio dell’assist per il raddoppio di Zaniolo è il modo in cui riesce a “salvarsi” il ginocchio. Sembrava il classico crociato e invece nella ripresa corre ancora di più fugando ogni dubbio. Quando le gambe lo assistono è imprescindibile per peso specifico e capacità di accompagnare l’azione offensiva. Due fasi svolte con la medesima intensità e duello con Freuler stravinto.

MKHITARYAN 7 – I giorni migliori, in cui partiva palla al piede con strappi micidiali sono lontani, ma l’intelligenza del giocatore superiore si vede eccome. Spesso lucido in situazioni delicate e con un’ottima predisposizione al sacrificio. Bravo anche a cucire tra le linee, facendo saltare il pressing avversario.

VINA 7 – Torna in forma e torna finalmente il terzino attento e generoso ammirato al Palmeiras. Tiene la posizione e non consente ad Hateboer le sue consuete sgroppate. Ordem e Progreso.

ZANIOLO 8 – Dopo 2 anni cupi e pieni di difficoltà è finalmente tornato al top in un big match. In realtà dal punto di vista fisico ha ancora tanta strada da fare, ma tecnicamente oggi è un piacere per gli occhi. Il suo gol, primo in campionato, è roba di altissima scuola, tra colpo di tacco di prima e strappo decisivo in area. Ci mette tutta la verve necessaria e anche qualcosa di più. Esce stremato tra gli applausi dei compagni.

ABRAHAM 9 – Oggi, forse per la prima volta in stagione, si è visto il vero Tammy Abraham. Prestazione monumentale e non solo per la doppietta. Caparbio nell’azione del primo gol, resistendo anche a un colpo dietro la testa, freddissimo in occasione del raddoppio, da vero bomber. Ma la sua gara è fatta anche di tanti gesti pregevoli e di un lavoro spalle alla porta di altissima qualità. Se inizia a sciogliersi anche dal punto di vista realizzativo siamo a cavallo.

dal 68′ SHOMURODOV 6 – Sufficiente per la partecipazione all’azione del 4-1 finale. Ma sui contrasti resta sempre un passo indietro.

dal 87′ CALAFIORI S.V. – Rigettato nella mischia per difendere sull’out mancino.

dal 90′ KUMBULLA e BOVE S.V. – Ingressi nel recupero giusto per spezzare il ritmo.

MOURINHO – Una sfida preparata alla perfezione nel minimo dettaglio. Una vittoria tattica su Gasperini degna di Inter-Barcellona del 2010. Bassissimo possesso palla e perfetta interpretazione del contropiede, con verticalizzazioni micidiali. Dopo due anni la Roma torna a vincere un “vero” big match, forse contro la squadra più in forma della Serie A insieme all’Inter. Un’iniezione di fiducia che deve spingere la società a fare qualcosa di più sul mercato. Con gli uomini giusti ci si potrà divertire sul serio.