Lazio-Roma 0-2. La rinascita di Strootman

Yuri Oggiano – E’ festa per la Roma, è festa per i tifosi romanisti che hanno visto il derby all’Olimpico e non. La partita contro la Lazio termina per 2-0 grazie alle reti di Strootman e Nainggolan, veri signori del centrocampo. 52esima vittoria in un derby di campionato per i giallorossi che staccano sempre di più i cugini fermi a 36. Quarta stracittadina consecutiva vinta per la Roma e ottavo risultato utile consecutivo contro la Lazio. 5 vittorie e 3 pareggi. In classifica la Roma resta a 4 punti dalla Juventus e rimane col Milan a quota 32, in attesa degli imminenti scontri diretti.

I 3 punti contro la Lazio sono quelli che sicuramente faranno felice Spalletti perché la Roma non è stata bella ma tremendamente efficace, una vittoria che si può definire “sporca” in una partita tesa e ricca di errori che i giallorossi non avevano iniziato nel migliore dei modi. E’ stata la vittoria del cuore e della grinta con la Roma che non ha mollato un centimetro sul campo giocando un secondo tempo esemplare per tattica e forza. Il centrocampo ha deciso la partita con gli strappi di Nainggolan, che ha oscurato Biglia, e la grinta di Strootman che ha ringhiato su tutti i palloni giocabili, compreso quello del gol del vantaggio.

La corsa dell’olandese verso la Curva semivuota, l’abbraccio dei compagni e quell’urlo che sa quasi di liberatorio, dopo tanta sofferenza, sono immagini indelebili che resteranno nelle menti e nei cuori dei romanisti. Contro la Lazio Strootman ha trovato il suo secondo gol in campionato dopo la bomba di destro al Sant’Elia contro il Cagliari.

La grinta di Strootman l’hanno avuta anche i difensori in uno schieramento nuovo per la retroguardia della Roma. Rudiger, Manolas e Fazio non hanno fatto errori e tra le loro maglie non è passato neanche uno spillo, segno che Spalletti sta lavorando molto sul reparto. I giallorossi hanno subìto 16 gol e stanno scalando la speciale classifica della difesa assestandosi, al momento, al quarto posto. Meglio soltanto la Juventus, il Napoli e il Genoa.

Il prossimo futuro dirà molto della stagione della Roma perché, dopo la partita in Europa League contro l’Astra Giurgiu, nel giro di 5 giorni i giallorossi riceveranno il Milan all’Olimpico prima di far visita alla Juventus allo Stadium. Un ciclo di partite dove i giallorossi dovranno mostrare i passi avanti e trovare finalmente la continuità che tanto auspicano i giocatori per lottare per lo scudetto.

Yuri Oggiano

Spalletti: “Manolas ed El Shaarawy saranno in gruppo. Percepiamo la romanità ogni giorno. E’ un derby ma si vince come una partita normale”

(Da Trigoria E.Bandini) – Luciano Spalletti, tecnico della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro la Lazio. Queste le sue parole:

Inizia Spalletti col bollettino: “Oggi Manolas ed El Shaarawy sono in gruppo, potranno sviluppare tutto l’allenamento. Paredes e Salah a parte, Florenzi e Nura continuano la riabilitazione. Salah non sarà del match e probabilmente neanche della prossima”.

Quanto può incidere la classifica corta?
“Bisogna dire subito che Inzaghi è stato bravo con i suoi ragazzi a creare un derby di alta classifica. Entrambe le squadre stanno facendo bene e il confronto vale molto. Poi ci sono avversarie, sarà insidioso. Secondo me avere molte squadre che hanno ambizioni importanti rende tutto più bello e affascinante, non può che goderne lo spettacolo e chi ha la personalità di essere sicuro di delineare la strada sarà contento”.

Le assenze non sono mai state un alibi. Quella di Salah è un’assenza importante: potrebbe decidere di cambiare modulo?
“Qualsiasi modulo vuole che si giochi a calcio, quella è la cosa fondamentale. La Roma ha fatto vedere di sapersi adattare, di saper cambiare. L’anno scorso in un modo, questo in un altro. Per lunghi tratti ha fatto molto bene in qualsiasi scelta, dobbiamo stare tranquilli. Salah è un campione nell’andare di là, però la Roma oltre che giocare sopra sa giocare anche basso, in terra. Dobbiamo essere convinti che i nostri comportamenti saranno quelli che decideranno coem vadano le cose”.

L’eventuale avanzamento di Bruno Peres può essere una soluzione? El Shaarawy può giocare da titolare?
“Soluzioni entrambe possibili, aggiungo anche Iturbe e Totti. Abbiamo una rosa che permette di trovare altre soluzioni. Trovare una formazione oggi la vedo dura, ho l’1% in mano in più e lo tengo”.

Che importanza avrà la risposta in tono minore del pubblico della Roma?
“Noi che lavoriamo qui dentro viviamo nella completa romanità ogni giorno. Si percepisce che la romanità è uno stile di vita, un modo di salutarsi, di guardarsi, di incontrarsi, di allenarsi. Ce lo sentiamo addosso per tutta la settimana, non servono conferme. Il fatto di avere questa seconda pelle, che sia vicina o distante lo percepisci lo stesso. Fa lo stesso rumore che essere allo stadio, ci sentiamo tutto quel peso dell’importanza che ha il giocare o il far parte della Roma come seguito e come città e come tutte quelle cose che il derby racchiude”.

All’esterno c’è l’immagine di un derby cattivo, dove ci sono sempre problemi di ordine pubblico.
“La parola cattivo è meglio non usarla. Chiamiamolo eterno contrasto”.

Com’è il derby di Roma? È come viene descritto o è una partita di calcio?
“Prima di tutto il derby è speciale ma si vince come le partite normali. Smuove due classifiche, che è quella del campionato italiano e quella dell’eterno confronto. Da un mio punto di vista non riguarda solo il derby, ma il calcio più in generale. In questa settimana ho visto immagini, senti frasi, discorsi che vogliono motivarti, ho cercato di capire e ci sto pensando se sia la strada giusta per arrivare all’obiettivo di togliere le barriere. Visto che tutti diciamo che il calcio debba essere un confronto più diretto. Per quello che è stato il mio passato e per come sono fatto, il pensiero va subito al video di Allan della Chapecoense, quando prima di andare a giocare la finale dei loro sogni sono lì che sorridono e che trasferiscono questa gioia di giocare una partita che mai si sarebbero immaginati di giocare e che naturalmente ti crea quell’emozione e quella qualità di cui il calcio penso che abbia bisogno. Quella è un’immagine che mi resta più impressa, altre immagini passano più velocemente. Quello mi fa più piacere vedere e sentire e mi dà voglia di arrivare dove erano arrivati. Tutto si svolge dietro a un pallone. Non ci sono razze, c’è un pallone nel calcio”.

Avere calciatori romani è un vantaggio o no?
“Se si riesce a vincere le emozioni lo è. Se respiri 24 ore su 24 il coinvolgimento sentimentale di questa partita rischi di andare in over. Sono le qualità che fanno la differenza, la personalità, il saper valutare quello che sta in mezzo come un qualcosa da superare, ma non a ogni costo. Con razionalità, attraverso una solidità mentale”.

L’ultimo derby è stato vinto alla grande, il penultimo fu perso in modo analogo e lei fu costretto a calmare i giocatori. Questa squadra ha più carattere?
“Mi ricordo più dell’ultimo derby. Però secondo me i calciatori hanno le qualità per vincere il derby. Non è come quando giochi contro il Real Madrid, quando nel discorso vai a sforare nell’accreditare qualcosa in più di quello che hanno nelle potenzialità e cerchi l’eccellenza in più cose per vincere la partita. In questa partita qui c’è da cercare di essere noi stessi il più possibile: la partita è sicuramente difficile, loro stanno bene, stanno facendo un buon calcio, però la Roma ha le carte in regola per giocarlo alla pari questo derby, per portare a casa il risultato senza far sì che l’addizione dei calciatori metta un’altra addizione di quello che devono fare individualmente per poterlo vincere. Basta essere noi stessi, fare le scelte giuste, avere la personalità di passare anche da bischero, far credere che sei così e far vedere di averlo concesso. È tutto normale”.

L’ambiente Lazio dà un valore superiore alla partita rispetto all’ambiente Roma. Inzaghi ha detto di pensare a questa partita da otto mesi. È un vantaggio o un limite?
“Dipende come lo realizzano. Io non ho letto quello che ha detto, noi della Roma abbiamo due passioni, in questo momento ne esercitiamo solo una, perché abbiamo lasciato tutto il resto di fuori. Abbiamo due grandissime passioni, tutte le attenzioni vanno solo a questa qui. È una partita importantissima, ci smuove due classifiche, vale tanto e noi creeremo l’attenzione che vuole la partita. È chiaro che fino a tre giorni fa dovevamo darla anche per le altre partite, se Inzaghi è riuscito a determinare un derby di alta classifica è perché ha vinto anche le altre, altrimenti sarebbe stato un derby con meno valore sotto l’aspetto della posta in palio. Questo è il derby della Città Eterna, fino a che ci sarà il Colosseo la Roma ci sarà e di conseguenza anche il derby”.

Lei fa spesso riferimento a cali di personalità e carattere, mentre la Lazio sta dimostrando una maggiore tenuta. Può essere questo il divario che la preoccupa di più? Le dà fastidio sapere di una Lazio favorita?
“Secondo me c’è qualcosa che non torna. Se noi abbiamo dei cali di tensione e i risultati non sono quelli che vorremmo e loro sono bravi e siamo un punto avanti, qualcosa che non torna c’è. Se loro hanno fatto tutto bene e noi tutto male e c’è un punto di differenza qualcosa stona. Noi dobbiamo migliorare sotto certi aspetti. Io sto con la mia squadra, amo i miei calciatori. E nell’amore c’è anche di dire quello che non va bene. Però io sono convinto che i miei calciatori sapranno migliorare quelle cose che necessita il momento, in questo periodo non sempre abbiamo messo il 100%, soprattutto nelle letture o nelle scelte. Rivedendo le partite, spesso si vede che in alcuni momenti scelgono male ma non hanno fatto male la cosa nella totalità. È chiaro che si va a parlarsi chiaro, non bisogna nascondersi, vogliamo determinare una storia importante e bisogna fare cose importanti, per farlo servono risultati di livello sotto ogni comportamento individuale. Se la Lazio ci arriva favorita? Ci fa piacere, sarà uno stimolo in più per avere un livello di confronto per come merita il nostro avversario”.

Come procede il recupero a pieno regime di Vermaelen? Può giocare a sinistra?
“Thomas è un centrale. Siccome sa giocare palla e ha frequenza di passo, può giocare ovunque. Ma il suo ruolo è centrale, sta molto bene, ha fatto allenamenti in cui ha messo in discussione il problema che aveva in modo serio e le risposte sono state positive. Se venisse scelto, saprà fare la sua parte. Chiaramente è più a suo agio da centrale”.

Più importante attaccare bene o difendere bene?
“È più importante fare tutto. La scelta dei momenti diventa fondamentale, in una partita non puoi far andare tutto in una direzione, gli avversari sanno stare in campo, di conseguenza avere la personalità di saper scegliere il momento può fare la differenza. Bisogna sempre pensare allo stesso modo, di essere noi stessi in ogni situazione di gioco. Quello darà l’addizione che porta al risultato”.

Lazio-Roma. Il derby è al top

Yuri Oggiano – Parole, sfottò, classifica, i particolari negli allenamenti, preoccuparsi per uno starnuto di un giocatore, è questa la settimana del derby di Roma che andrà in scena domenica alle ore 15. Lazio e Roma si affrontano nella 15° giornata di campionato in una sfida ad alta quota con i giallorossi secondi a 29 punti e la squadra di Inzaghi a seguire a quota 28. L’ultimo turno di campionato ha visto le due squadra vincenti con la Roma che ha superato il Pescara all’Olimpico, per 3-2, mentre i biancocelesti sono passati al Barbera di Palermo per 1-0.

La Lazio non vince il derby dal famoso 26 maggio e la sofferenza, tra il pubblico biancoceleste, si fa sentire. Da lì 4 vittorie per i giallorossi in 6 match. L’ultimo precedente ha visto la Roma di Spalletti trionfare per 4-1 in una partita senza storia. 150 incontri tra le squadre della Capitale con i giallorossi in vantaggio per 54 a 39 mentre i pareggi sono 57. Roma avanti anche per quanto riguarda i gol fatti, 188 a 147.

Ma i numeri lasciano il tempo che trovano perché a parlare sarà il campo e allora Spalletti deve affrontare dei problemi, quelli legati alle condizioni di Salah. L’egiziano è out per questo derby e anche il suo naturale sostituto, El Shaarawy, è ancora fermo ai box. Il tecnico quindi potrebbe pensare ad un cambio di modulo o all’inserimento di Iturbe o Totti nei tre d’attacco, scelta forse troppo azzardata. Salendo il terreno di gioco la formazione è presto fatta con il centrocampo composto da Nainggolan, Strootman e De Rossi. Nel reparto difensivo recupera Manolas ma Spalletti sta ragionando sul come fermare gli esterni della Lazio. Una possibile soluzione potrebbe essere inserire Rudiger a destra con Peres sulla sinistra ma i dubbi, per il tecnico, resteranno fino all’ultimo secondo. In porta ci sarà Szczesny, molto sicuro della forza della Roma.

Sull’altra sponda del Tevere Inzaghi può sorridere visto il recupero di de Vrij dopo due mesi di assenza. L’olandese, con ogni probabilità, tornerà ad essere il perno di una difesa che subisce poco ed è ben collaudata. I meriti di Inzaghi non si fermano nel reparto arretrato perché la crescita di Milinkovic-Savic è tutta farina del suo sacco. Il serbo è leader del centrocampo e anche Biglia e Parolo ne risentono positivamente. I tre sono lo zoccolo duro della Lazio e lo saranno anche per il derby così come Immobile che nella squadra biancoceleste è rinato.

Non c’è più spazio per le chiacchiere, poche ore al derby con la Roma che punta forte la Juventus, impegnata contro l’Atalanta, e la Lazio che vuole scavalcare i cugini e sognare in grande. Sarà una partita spartiacque per la Roma che raggiungerà il suo apice, in questo trittico, allo Juventus Stadium. I giallorossi sono attesi dal momento della verità.

Yuri Oggiano

Spalla a spalla, evento per ricordare Giuseppe “Peppone” De Vivo. Totti: “Grande persona e grandissimo tifoso. Vogliamo che i tifosi tornino”, presenti anche Florenzi e De Rossi: “Ci manca la Curva”

(E.Bandini) – Al Pala Gems di Tor di Quinto va in scena Spalla a spalla, un evento per ricordare Giuseppe “Peppone” De Vivo, ultras giallorosso scomparso nell’agosto del 2015. L’evento, organizzato da Cuore di Curva, prevede un triangolare di calcetto tra le vecchie glorie della Roma, gli amici di Peppe e gli Ultras d’Italia. Ci sarà inoltre un’asta benefica e il concerto di Marco Conidi con l’Orchestraccia.

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Ore 22.00 – Termina l’evento.

Ore 21.25 – Parla il cantante Marco Conidi: “Io ho vissuto tutta la vita con Peppone, questa iniziativa è bellissima. C’è un po’ di commozione ma soprattutto tanta gioia“.

Ore 21.20 – Parlano Iacopo De Vivo, figlio di Peppone: “Non c’è stadio senza Sud” e la vedova Fiorella: “Ho voluto fortemente questa serata perché Peppe era tante cose, soprattutto una persona leale e vera. È una serata all’insegna della lealtà perché Spalla a Spalla è una serata di aggregazione, un po’ uno stile di vita di quello che lui è stato cioè camminare al fianco di qualcuno per girarsi e trovarlo sempre accanto. Questo è quello che vorrei continuasse ad essere anche nella vita: è una filosofia di vita“.

Ore 21.15 – Queste le parole di Roberto Scarnecchia, ex giocatore giallorosso:

Io ho avuto la fortuna di vivere dei momenti bellissimi all’Olimpico e al Tre Fontane con i tifosi che ci seguivano sempre. Io ho esordito a 18 anni all’Olimpico in un Roma-Milan davanti a 90 mila persone. Florenzi è giovane e quindi avrà sicuramente tempo di recuperare il rapporto con i tifosi. Secondo me Florenzi in futuro sarà una bandiera della Roma come De Rossi e Totti, sta seguendo le loro orme. I tifosi devono fare qualcosa insieme alla società per tornare allo stadio. Mi auguro che la situazione all’Olimpico si sistemi, perché uno stadio senza Curva Sud non è pensabile“.

E’ il turno di Gigi Di Biagio: “Un aneddoto con la tifoseria? Non me ne viene uno in particolare ma c’è stato un bellissimo rapporto. Sono contento di stare qua e voglio dare un saluto a Peppone che questa sera è la cosa più importante“.

Ecco poi Stefano Desideri: “È una serata bella, ho visto tanti ex compagni di squadra, Totti, De Rossi, Florenzi e ho rincontrato tanti amici di curva con i quali passavamo tantissimo tempo. Una cosa emozionante, sono molto felice di stare qui. Hanno proiettato delle immagini di Peppe e si vedeva uno stadio gremito e la gioia negli occhi di questa gente. È un vero peccato che questo si sia sgretolato negli anni, e oggi assistiamo a partite con stadi semi deserti e non si sente più il tamburo che era parte integrante dello stadio. Sono fortunato perché ho vissuto a pieno la Curva Sud, lo stadio, i tifosi. Florenzi? Merita anche lui di avere l’atmosfera di un tempo“.

Ore 20.20 – Inizia il triangolare di calcetto.

Ore 20.05 – Arrivano al Pala Gems anche Roberto Scarnecchia e Gigi Di Biagio. Lasciano il palazzetto Totti, De Rossi e Florenzi.

Ore 20.00 – Prende la parola Francesco Totti: “Siamo qui per ricordare una grandissima persona e un grande romanista. Ho avuto il piacere di conoscerlo, è stato un onore, speriamo che ci guardi da lassù e ci dia una grande mano per conquistare i nostri obiettivi. Vogliamo che i tifosi della Curva Sud tornino, magari anche al derby. Contestazioni? Alcune volte ci sono state, sia a Trigoria che all’Olimpico però fanno parte del gioco e c’è sempre stato rispetto reciproco“.

Poi è il turno di De Rossi: “Speriamo che i tifosi possano tornare presto a tifare. Con personaggi come Peppone c’era un rapporto diverso, oggi è diverso, ci sono più filtri, si è perso un certo spirito, i tifosi si sono allontanati da noi. Contestazioni? Qui a Roma devi prendere anche l’altro lato della medaglia, ma non è mai stato niente di impossibile da sopportare. Abbiamo superato tutto e siamo andati avanti trascinati dalla passione dei tifosi“.

Infine tocca a Florenzi: “I tifosi sono calorosi. Il nostro rapporto con i tifosi è stato sempre ottimo, fantastico e caloroso, siamo tutti fratelli, ho preso solo calci stasera (ride, ndr). Daniele e Francesco hanno vissuto la parte più bella. Io sono arrivato troppo tardi per conoscerlo bene, ma siamo tutti qui uniti per ricordarlo. Speriamo che le cose per la Curva si mettano a posto“.

 

Ore 19.50 – Su un maxischermo vengono proiettate immagini della Curva Sud.

Ore 19.45 – I tre capitani giallorossi vengono sommersi dai bambini presenti e si fermano per foto ed autografi.

Ore 19.40 – Fabio Petruzzi ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti:

Che partita sarà il derby?
La Lazio è stata la rivelazione del campionato insieme all’Atalanta, sarà una bellissima partita, senza tatticismi. Mi auguro un bellissimo spettacolo da parte del pubblico.

La Juve è raggiungibile?
Ieri è stata in grande difficoltà, il Genoa andava al triplo della velocità. La coppa ha pesato, poi hanno infortuni e assenze. E’ un campionato aperto, la Juve non sta distruggendo il campionato.

Cosa deve fare Spalletti per migliorare la difesa?
Ci sono state tantissime assenze tra i titolari, Mario Rui e Rüdiger erano due titolari. Con il ritorno di Manolas dietro la Roma sarà sicuramente diversa.

Ore 19.30 – Francesco Totti, Daniele De Rossi e Alessandro Florenzi partecipano all’evento.

Ore 19.15 – Iniziano ad arrivare i primi tifosi romanisti, che iniziano a posizionare gli striscioni all’interno del palazzetto. Presente Fabio Petruzzi.

Roma-Pescara. Brividi giallorossi ma arrivano tre punti

Yuri Oggiano – La Roma si conferma inarrestabile in casa. E’ questo il verdetto della partita contro il Pescara che i giallorossi portano a casa per 3-2, mantenendo la media di 3 gol all’Olimpico e accorciando il distacco dalla Juventus, ora distante 4 punti. Però non è tutto rose e fiori per Spalletti che in vista del derby deve affrontare la grana difesa. Nel secondo tempo, quasi sulla stessa riga di Bergamo, la Roma lascia spazio agli avversari che possono far male in varie occasioni ma Szczesny, in un paio di interventi, è stato superlativo. Il centrocampo non filtra, i difensori si guardano e il Pescara non se lo fa ripetere due volte andando in gol con Memushaj. All’Olimpico cala il gelo e la serata fredda non aiuta. Reagiscono i giallorossi con Perotti dal dischetto ma è soltanto un raggio di sole in un cielo pieno di nuvole. La squadra di Oddo va ancora in rete con l’ex Pepe, lasciato solo in area di rigore. L’esterno segna di nuovo contro la Roma dopo la punizione nel 3-3 di Verona dello scorso anno. Ai giallorossi lo schiaffo serve col Pescara che esaurisce anche le energie per tentare un affondo finale.

Nella mente del pubblico rimangono la paura e il brivido di una partita messa in discesa dalla doppietta di Dzeko, 12 gol in campionato per lui, nei primi 10 minuti di gioco. E’ proprio da qui che la Roma deve ripartire, dal bomber di Sarajevo che corre per tutto il campo facendo a spallate con i difensori avversari vincendo i contrasti. Il pubblico lo ama e lo inneggia con cori per gran parte della partita così come accade per Perotti che, a forza di finte e dribbling, prova a mettere in ghiaccio la partita. L’argentino sta trovando ritmo e dopo la rabona in Europa League torna in gol anche in campionato.

Il derby è alle porte e le parole di Dzeko e De Rossi suonano come un campanello di allarme per una squadra che non fa della continuità la propria forza. Quindi la Roma proverà ad affidarsi ancora alle sue bocche di fuoco in attacco sperando in una giornata attenta del reparto difensivo perché alla fine è come dice Spalletti: “Per vincere non bisogna essere belli”.

Yuri Oggiano

Salah, Jesus ed El Shaarawy al Roma Store di via del Corso per il Grand Opening. Il brasiliano: “Lavoriamo per essere l’anti-Juventus. Ora abbiamo il Pescara e poi partite difficili, concentrati per vincerle tutte”

(E.Bandini) – Il Roma Store a via del Corso ha aperto da poco ma ha già vissuto molti eventi come la presentazione della seconda maglia, con alcuni giocatori giallorossi protagonisti con Spalletti, e la presentazione della terza divisa con la partecipazione di Strootman. A partire dalle 17 ci sarà il Grand Opening del nuovo salotto della Roma dove saranno ospiti Momo Salah, Juan Jesus e Stephan El Shaarawyche faranno autografi e foto con i tifosi.

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Ore 18.35 – Una volta terminate le foto e fatti gli autografi SalahEl Shaarawy e Jesuslasciano il Roma Store di via del Corso.

Ore 18.20 – Juan Jesus ha rilasciato anche delle dichiarazioni ai cronisti presenti. Queste le sue parole:

 

Tornato l’entusiasmo dopo la vittoria di ieri?
“Deve esserci sempre, siamo fortunati a fare questo mestiere, dobbiamo pensare sempre al bene della Roma e sicuramente vincere 4-1 ci dà tanta fiducia”.

Cosa sta mancando in campionato per essere al pari della Juve?.
“Ci sono dei cali ma ci stiamo lavorando. Con l’Atalanta era difficile, ma abbiamo ancora un campionato tutto da giocare e proveremo a fare più punti possibile”.

Il derby dopo il Pescara…
“Lo vedevo da prima, quando ero all’Inter, è una derby sentito perché sono due grandi squadre e sarà una partita difficile. Ora però dobbiamo pensare al Pescara, poi ci sarà tempo per preparare il derby. Sarà molto importante”.

Il secondo tempo di Bergamo?
“Siamo delusi, abbiamo sbagliato nell’approccio. Non possiamo più ripetere certi errori perché poi in campo si pagano”.

Che emozione è essere qui?
“E’ importante, vuol dire che la società crede in me e io la ringrazio sempre. Ho vissuto 5 anni all’Inter, ma oggi ho una nuova vita e sarà una lunga storia: faremo tante cose assieme”.

Ore 18.08 – I giocatori della Roma aprono la porta del Roma Store di via del Corso con un enorme chiave composta dai pezzi che i giocatori hanno portato.

Ore 18.00 – Juan Jesus, difensore della Roma, è stato intervistato da Roma TV. Queste le sue parole:

Pesante la chiave? 
Un po’ sì, abbiamo fatto un po’ di fatica (ride, ndr). Una cosa bella partecipare a questo evento, non ho mai visto una cosa del genere.

Punto di ritrovo per i tifosi della Roma…
Questa è una casa della Roma, c’è anche uno spazio per i tifosi. È bellissimo e importante essere qui con i tifosi, siamo sempre una cosa sola per il bene della Roma.

Come si gestisce l’equilibrio? 
Noi lavoriamo ogni giorno per essere l’anti-Juve, ma dobbiamo pensare a lavorare bene, possiamo toglierci soddisfazione, la squadra è fortissima tecnicamente e tatticamente, ci manca anche un pizzico di fortuna. Tanti giocano male e vincono comunque, ma pensiamo a noi, il campionato è lungo.

Segnale forte la qualificazione in Europa? 
Abbiamo preparato benissimo la partita, è sempre importante che le italiane passino, dobbiamo pensare alla Roma e a fare bene, questa competizione conta tanto, ora inizia davvero e fare come stiamo facendo.

Mese impegnativo…
Abbiamo il Pescara, poi partite difficili. Sicuramente saremo concentrati per vincerle tutte.

Ore 17.53 – I tre giocatori si fanno foto con i tifosi presenti al Roma Store e firmano autografi.

Ore 17.38 – SalahEl Shaarawy e Jesus sono arrivati al Roma Store di via del Corso.

Ore 17.05 – Stephan El Shaarawy ha postato una foto su Instagram che ritrae lui, Salah e Jesus verso via del Corso: “Ci vediamo tra poco in Via del Corso”.

Ore 17.00 – Sono attesi SalahJesus ed El Shaarawy. Circa 300 tifosi presenti al Roma Store.

Roma-Pescara 3-2

(E.Bandini) – Quella di ieri si potrebbe definire una domenica di ordinaria follia, perché forse finalmente a Marassi sotto i colpi del Genoa è caduto il mito della Juventus affamata ed invincibile ed il campionato sembrerebbe essersi riaperto inaspettatamente. La giornata di ieri per i tifosi giallorossi si potrebbe definire anche una domenica bestiale, perché la Roma quel maledetto vizio di far soffrire i propri sostenitori proprio non se lo vuole levare, è nel suo DNA. All’Olimpico infatti dopo 10 minuti gli uomini di Spalletti erano avanti 2-0 contro il Pescara grazie al solito, si ormai lo possiamo definire così, Edin Dzeko. Il bosniaco sale a quota 17 gol in 20 partite stagionali: meglio di lui in Europa solo due mostri sacri come Cavani e Messi. Poi però la Roma stupidamente inizia già a pensare al derby del prossimo weekend e si adagia sugli allori. Allora gli abruzzesi reagiscono dopo lo shock iniziale e trovano la rete grazie all’albanese Memushaj, che supera Szczesny reo pochi minuti prima di aver compiuto due miracoli sugli ex Pepe e Verre. A quel punto inspiegabilmente, almeno guardando la storia recente giallorossa, la Roma reagisce e con Perotti dagli undici metri trova la rete del 3-1 che avrebbe dovuto scacciare via le paure. Invece non c’è stato neanche il tempo di godersi il quinto sigillo in campionato del Monito che è arrivato il 3-2 di Caprari, uno dei tanti ex a segno contro la Roma. Ormai tutti si stavano già pregustando quali critiche addossare ai giallorossi per il 3-3 in casa contro il povero Pescara quando Irrati fischia la fine del match. Spalletti ed i suoi “si salvano” da ingiusti rimproveri perché in fin dei conti hanno finalmente vinto una partita sporca e dimostrato con non per forza si deve essere belli per trovare i tre punti. Adesso sì che la Roma può pensare alla Lazio con la consapevolezza che nei prossimi 20 giorni si decideranno le sorti del campionato ormai non più dominato da una Juventus dilaniata dagli infortuni.

Youth League – Roma-Cork City 1-0, Keba decide la gara. Giallorossi al turno successivo della competizione

(Dal Tre Fontane E.Bandini) – La Roma onora il ritorno al Tre Fontane sconfiggendo per 1-0 il Cork City. A decidere la gara è Keba, abile ad accogliere un preciso cross di Franchi. Missione compiuta per gli uomini di Alberto De Rossi che passano così al turno successivo di Youth League e attendono il sorteggio del prossimo avversario da sfidare a febbraio.

LE FORMAZIONI UFFICIALI

ROMA (4-3-3): Crisanto; De Santis, Grossi, Marchizza (73′ Ciavattini), Pellegrini; Frattesi, Bordin (53’Marcucci), Spinozzi; Franchi, Soleri, Keba.
A disposizione: Romagnoli, Antonucci, Tofanari, Valeau, Perfection.
Allenatore: De Rossi

CORK CITY (4-2-3-1): Coffey; Phillips, Mccarthy, O’Sullivan, Taylor (86′ Manley); Byrne, Coleman; Fernandes (83’Armshaw), O’Riordan 82′ (Welch),  Ogbene; Drinan.
A disposizione: Mylod, Manley, Leonard, O’Regan, Hurley.
Allenatore: Bermingham.

Arbitro: Zbynek Proske (Repubblica Ceca).
Assistente 1: Radek Kotik (Repubblica Ceca).
Assistente 2: Jakub Hrabovsky (Repubblica Ceca).
Quarto Ufficiale: Valerio Marini (Italia).

Marcatori: 61′ (Keba)
Ammoniti: Bordin (R), Frattesi (R), Ogbene (C), Coleman (C), O’Sullivan (C).

LIVE

SECONDO TEMPO 

93′ – Termina la gara. Successo dei capitolini per 1-0. Da sottolineare che Coffey, portiere del Cork City, esce dal campo in barella.

92′ – Coffey compie un miracolo nonostante un problema al ginocchio negando così alla Roma il 2-0.

88′ – Altra buona occasione per il raddoppio giallorosso con Frattesi. Il centrocampista calcia col sinistro, il tiro viene leggermente deviato ma è bravo Coffey a respingere.

86′ – Terzo e ultimo cambio per il Cork. Spazio a Manley per Taylor. Nella Roma De Rossi concede qualche minuto per rifiatare a Grossi, leggermente acciaccato, facendo entrare Tofanari.

82′ – Nelle file degli irlandesi esce dal campo O’Riordan che fa posto a Welch. Poco dopo altra sostituzione con Fernandes che viene rilevato da Armshaw.

79′ – Cork vicino al pareggio: la conclusione di Fernandes colpisce in pieno la traversa a Crisanto battuto.

Anche Francesco Rocca, in arte Kawasaki, assiste alla prova dei ragazzi di De Rossi.

73′ – Cambio in difesa per la Roma con Ciavattini che rileva Marchizza.

Gremito il Tre Fontane in occasione della sua riapertura.

66′ – Giallorossi vicino al raddoppio con un tiro di destro al volo di Grossi che rimbalza a terra e finisce leggermente alto rispetto la porta difesa da Coffey.

61′ – GOOOOOOOOLL DELLA ROMA!!!!! Keba raccoglie un cross dalla destra di Franchi e colpisce di testa. La prima conclusione è respinta dal portiere ma il tap-in è un gioco da ragazzi per l’attaccante giallorosso.

58′ – O’Riordan si gira bene al limite dell’area di rigore e calcia verso la porta ma il suo destro finisce ampiamente a lato.

53′ – Primo cambio nella Roma. Esce Bordin, ammonito, per far posto a Marcucci.

49′ – Bell’azione della Roma sull’asse Franchi-Soleri-Frattesi ma la conclusione volante di quest’ultimo termina fuori.

46′ – Riprende il match. Calcio d’inizio dei giallorossi.

Questo è il muretto fatto costruire da Liedholm al Tre Fontane per far palleggiare i calciatori.

PRIMO TEMPO

46′ – Dopo un minuto addizionale l’arbitro fa rientrare le due squadre negli spogliatoi dopo il primo tempo.

41′ – Prova a farsi vedere in avanti il Cork City con una buona trama che porta a una doppia conclusione respinta da Crisanto.

39′ – Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Grossi si trova all’altezza del dischetto del rigore con il pallone sul destro, la sua conclusione è strozzata e termina a lato. Pochi secondi dopo ammonizione per Coleman per un fallo su Soleri.

37′ – Anche Frattesi si vede sventolare in faccia il cartellino giallo. Il giocatore della Roma è stato costretto a fermare una ripartenza degli irlandesi.

31′ – Gara dai ritmi non troppo alti. La Roma sembra gestire il risultato che in questo momento gli garantirebbe il passaggio al turno successivo di Youth League.

22′ – Soleri vicinissimo al vantaggio giallorosso. Il colpo di testa dell’attaccante sfiora la traversa e termina alto.

19′ – Secondo ammonito del match, si tratta di Ogbene nelle file del Cork City.

15′ – Primo giallo della partita. L’intervento di Bordin è punito dall’arbitro con il cartellino e con la punizione dal limite in favore del Cork City. Sulla conseguente conclusione è bravo Crisanto a respingere in calcio d’angolo la conclusione di Taylor.

7′ – Ghiottissima occasione per Keba che lanciato da Soleri spreca malamente facendosi respingere la conclusione.

4′ – Subito in avanti la Roma che riesce a chiudere il Cork nella propria area. Silvio Anocic assiste al match dei compagni dalla tribuna.

1′ – Fischio dall’arbitro che sancisce l’inizio della gara.

 

LIVE PRE PARTITA 

Ore 15.00 – Squadre in campo pronte a darsi battaglia.

Ore 14.52 – Entrambe le compagini rientrano negli spogliatoi.

Ore 14.50 – I ragazzi di Alberto De Rossi alle prese con il riscaldamento.

Ore 14.46 – Bella cornice di pubblico allo stadio Tre Fontane.

Ore 14.35 – Sugli spalti si fanno sentire i circa 30 tifosi del Cork City giunti a Roma per seguire la squadra.

Ore 14.32 – Presente anche Balzaretti che assisterà al match.

Ore 14.25 – I ragazzi di Alberto De Rossi fanno il loro ingresso in campo per prepararsi alla gara.

Ore 14.19 – Ugo Pambianchi, dell’Associazione Temporanea d’Imprese, taglia il nastro che sancisce ufficialmente la riapertura del Tre Fontane. Queste le sue dichiarazioni: “Siamo fieri che una squadra come la Roma abbia scelto questo impianto”.

Ore 14.15 – I portieri giallorossi iniziano la fase pre-gara.

Ore 14.12 – La squadra ospite scende sul terreno di gioco per il riscaldamento.

Ore 13.50 – Il DS della Roma Massara è presente per assistere alla gara. Con lui Baronio.

Ore 13.45 – Il Cork City è sceso in campo per la ricognizione.

Ore 13.35 – La Roma è arrivata allo stadio Tre Fontane.

Atalanta-Roma: Kessié stende i giallorossi

David Moresco – Se servisse uno scrittore per raccontare la Roma vista ieri a Bergamo, bisognerebbe resuscitare lo scozzese Robert Louis Stevenson, autore del celebre libro “Dottor Jeckyil e Mr. Hide”. E’ una squadra dal doppio volto quella scesa in campo all’Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo, capace di passare da brillante e vincente nel primo tempo ad inguardabile e deludente nel secondo, con la stessa facilità con cui il protagonista del libro Henry Jekyll passa dai panni di dottore illuminato a quelli di mostro omicida bevendo una banale pozione. Ai giallorossi scesi in campo nella seconda metà di gara sono mancate delle caratteristiche fondamentali per una squadra di alta classifica come carattere e gestione del risultato, trovandosi totalmente in balìa dei bergamaschi. Eppure nella prima frazione sembrava che la Roma potesse persino chiudere anzitempo la pratica. Sono infatti troppe le occasioni fallite da Salah. L’egiziano si è trovato a tu per tu con il portiere almeno un paio di volte, ma non è mai riuscito ad insaccare il pallone alle sue spalle, peccando sia di precisione che di cattiveria. Nel primo tempo Jeckyll, nel secondo Hyde.

E così, dopo Cagliari, Torino, Firenze e Empoli, la squadra di Spalletti trova l’ennesima pessima figura fuori dall’Olimpico. La sensazione è che la Roma, a differenza della Juventus, non sappia vincere giocando male, ma deve necessariamente dare spettacolo per portare a casa il risultato. L’originalità del romanzo sta nella scelta dell’autore di far coincidere bene e male all’interno della stessa personalità, come due facce della stessa medaglia. Ora il compito spetta a Spalletti: il tecnico deve decidere se accettare una Roma troppo spesso nemica di se stessa, capace di autodistruggersi in pochi minuti, o lottare fino all’ultimo per cambiarla. L’unica cosa certa è che, con questo passo altalenante e con la Juventus a +7, la Roma non potrà più guardare solo in avanti, ma dovrà iniziare a dare un’occhiata anche dietro.

David Moresco

Roma-Viktoria Plzen. Giallorossi chiamati alla riscossa

Yuri Oggiano – Dopo la sconfitta contro l’Atalanta in Serie A la Roma è chiamata alla reazione in Europa League contro il Viktoria Plzen all’Olimpico. I giallorossi si presentano alla sfida primi in classifica con 8 punti e giovedì cercheranno di chiudere il discorso qualificazione. Ultima spiaggia per i cechi che sono ultimi nel girone con 3 punti. All’andata, nell’unico precedente ufficiale tra le due squadre, finì per 1-1 con il rigore di Perotti ad inizio partita a cui rispose Bakos. La Roma ha affrontato soltanto un’altra squadra della Repubblica Ceca, lo Slavia Praga nella Coppa Uefa del 1996 raccogliendo 1 vittoria ed una sconfitta. Più tradizione per il Viktoria Plzen contro le italiane avendo affrontato Napoli e Milan uscendo con 2 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta.

In porta tornerà Alisson, uomo di Coppa al posto di Szczesny. Davanti a lui Spalletti potrebbe cambiare la difesa facendo giocare Juan Jesus ed Emerson Palmieri per permettere a Rudiger e Fazio di tirare il fiato. Difficile pensare ad una Roma senza Manolas e Bruno Peres. Possibile una partita di riposo per De Rossi a favore di Paredes che contro l’Atalanta è entrato soltanto per pochi minuti. La Roma a Bergamo ha speso molto e questo può indurre Spalletti a ribaltare il centrocampo schierando Gerson che vuole giocarsi le sue carte. In attacco molto dipenderà dalle condizioni di Totti che dovrebbe recuperare dal problema all’anca e giocare dal primo minuto. Probabile panchina per Dzeko mentre sono chiamati agli straordinari Perotti e Salah.

Diverso il morale per il Viktoria Plzen che in campionato ha pareggiato l’ultima giornata contro il Mlada Boleslav, nello scontro al vertice, mantenendo il primo posto in classifica che fa sorridere Horava e compagni. La Roma dovrà fare attenzione alle scorribande di Zeman e limitare il gioco sulla trequarti dei cechi.

Diversi obiettivi per i giallorossi, dal dimenticare immediatamente il brutto ko con l’Atalanta, all’ipotecare la qualificazione ai sedicesimi di Europa League magari uscendo dalla sfida con la porta inviolata cosa che in Europa è accaduta soltanto due volte nelle ultime 36 partite.

Yuri Oggiano