Roma-Viktoria Plzen. Giallorossi chiamati alla riscossa

Yuri Oggiano – Dopo la sconfitta contro l’Atalanta in Serie A la Roma è chiamata alla reazione in Europa League contro il Viktoria Plzen all’Olimpico. I giallorossi si presentano alla sfida primi in classifica con 8 punti e giovedì cercheranno di chiudere il discorso qualificazione. Ultima spiaggia per i cechi che sono ultimi nel girone con 3 punti. All’andata, nell’unico precedente ufficiale tra le due squadre, finì per 1-1 con il rigore di Perotti ad inizio partita a cui rispose Bakos. La Roma ha affrontato soltanto un’altra squadra della Repubblica Ceca, lo Slavia Praga nella Coppa Uefa del 1996 raccogliendo 1 vittoria ed una sconfitta. Più tradizione per il Viktoria Plzen contro le italiane avendo affrontato Napoli e Milan uscendo con 2 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta.

In porta tornerà Alisson, uomo di Coppa al posto di Szczesny. Davanti a lui Spalletti potrebbe cambiare la difesa facendo giocare Juan Jesus ed Emerson Palmieri per permettere a Rudiger e Fazio di tirare il fiato. Difficile pensare ad una Roma senza Manolas e Bruno Peres. Possibile una partita di riposo per De Rossi a favore di Paredes che contro l’Atalanta è entrato soltanto per pochi minuti. La Roma a Bergamo ha speso molto e questo può indurre Spalletti a ribaltare il centrocampo schierando Gerson che vuole giocarsi le sue carte. In attacco molto dipenderà dalle condizioni di Totti che dovrebbe recuperare dal problema all’anca e giocare dal primo minuto. Probabile panchina per Dzeko mentre sono chiamati agli straordinari Perotti e Salah.

Diverso il morale per il Viktoria Plzen che in campionato ha pareggiato l’ultima giornata contro il Mlada Boleslav, nello scontro al vertice, mantenendo il primo posto in classifica che fa sorridere Horava e compagni. La Roma dovrà fare attenzione alle scorribande di Zeman e limitare il gioco sulla trequarti dei cechi.

Diversi obiettivi per i giallorossi, dal dimenticare immediatamente il brutto ko con l’Atalanta, all’ipotecare la qualificazione ai sedicesimi di Europa League magari uscendo dalla sfida con la porta inviolata cosa che in Europa è accaduta soltanto due volte nelle ultime 36 partite.

Yuri Oggiano