L’armeno che va come un treno

Alice Dionisi – Un super Mkhitaryan decide la sfida contro il Genoa al Marassi e trascina la Roma al terzo posto in classifica, sorpassando la Juventus e portandosi a -3 dalla vetta. I giallorossi si presentano in Liguria senza Edin Dzeko, risultato positivo al Covid-19, in porta spazio a Pau Lopez, che sostituisce Mirante. Sostituzione obbligata per Fonseca, che dopo 14 minuti di gioco è costretto a sostituire Spinazzola con Bruno Peres. Nel secondo tempo dentro Cristante per Borja Mayoral, nel finale spazio anche a Villar. I riflettori, però, sono tutti puntati su Mkhitaryan. L’armeno nel post-partita racconta che Dzeko, dal suo isolamento, si era raccomandato con lui: “Non posso segnare io, tocca a te”. Il numero 77 ha risposto presente all’appello del capitano, mettendo a segno una tripletta che gli consente di portare a casa il suo primo pallone in Serie A. Mkhitaryan ci prova al 18’, ma Perin gli nega la rete deviando sulla traversa, poi sullo scadere dei minuti di recupero sfrutta il corner battuto da Veretout e segna di testa, anticipando il portiere. Nella ripresa il Genoa prova a reagire, trovando il momentaneo pareggio con un destro rasoterra di Pjaca, l’unico tiro in porta dei padroni di casa. Ci pensa però sempre Mkhitaryan a risolvere la partita, prima col il gol del raddoppio al 66’, su intuizione di Bruno Peres, poi con quello del 3-1 che chiude definitivamente la partita, all’85’ su cross di Pedro. L’armeno è soddisfatto del suo rendimento in stagione: “L’anno scorso ho subito due infortuni, ora sto facendo bene e per fortuna sono consistente. Penso di mostrare le qualità che ho e ringrazio i miei compagni”. I giallorossi, reduci dalla vittoria per 5-0 in Europa League contro il Cluj (Mkhitaryan a segno anche lì) che gli ha permesso di conquistare il primo posto nel girone, sfruttano i risultati delle rivali e adesso sono terzi a pari punti con il Napoli, con il secondo posto (Sassuolo) che dista un solo punto.

Alice Dionisi

Mikhitaryan cala il tris e regala il terzo posto alla Roma

(Federico Sereni) – La Roma non sa più perdere. I giallorossi, privi, tra gli altri, di Edin Dzeko, conquistano tre punti fondamentali a Genova per la classica e per l’umore della squadra. A rubare l’occhio ci ha pensato il fenomeno di Mkhitaryan che si traveste da bomber, segna una tripletta e porta a casa il suo primo pallone in Serie A. Per altro si tratta di una novità: mai aveva fatto tre gol nei top campionati in cui ha giocato. Ma l’apporto dell’armeno va ben oltre: Mkhitaryan ha trascinato la squadra contro il Genoa, alimentando le azioni, inventando strappi irresistibili, facendosi trovare sempre al posto giusto. Chissà che abbiano aiutato le parole di Dzeko: “La tripletta? Edin mi ha detto che dovevo segnare e l’ho accontentato. Ma io gli ho risposto che ora abbiamo bisogno di lui” ha detto alla fine della gara. Per gli uomini di Fonseca si allunga la striscia positiva e, approfittando dei scivoloni degli avversari, scavalca la Juventus e si piazza al terzo posto con il Napoli. I capitolini subiscono il gol del momentaneo pareggio nell’unico tiro in porta del Grifone, vanificato dalle realizzazioni di Mkhitaryan ben assistito da Pedro e Pellegrini. Diciottesimo risultato utile sul campo nelle ultime 19 gare, tre gol senza avere il bomber titolare e terzo posto.

Manita al Cluj, Roma in testa al girone

Alice DionisiLa Roma travolge il Cluj 5-0 nella terza gara della fase a gironi di Europa League, confermandosi in solitaria in testa alla classifica con 7 punti (dopo la vittoria contro lo Young Boys in Svizzera e lo 0-0 maturato col CSKA Sofia). Fonseca opera grandi cambi, ma il turnover questa volta gli dà ragione. In porta Pau Lopez prende il posto di Mirante, ma lo spagnolo è spettatore non pagante all’Olimpico. Cluj non pervenuto, Rondon tenta la conclusione al primo tempo, ma il portiere si fa trovare pronto e mantiene la porta inviolata. Riposa Dzeko, al suo posto Fonseca schiera Borja Mayoral, che trova il suo primo gol in giallorosso, ma non si accontenta e mette a segno la doppietta contro i romeni (34’ e 84’).

Una partita senza storia, con la Roma che domina per tutti i 90’ nonostante le assenze (squalificato Mancini, assenti Carles Perez, Santon, Diawara e i lungodegenti Pastore e Zaniolo). Mkhitaryan sblocca subito la partita dopo un minuto di gara, sfruttando un cross di Spinazzola e portando i giallorossi in vantaggio con un colpo di testa. Al 24’ raddoppia Ibanez (al primo gol con la maglia della Roma) ancora una volta di testa, approfittando del calcio d’angolo di Veretout. Al 34’ Borja Mayoral trova il primo gol dal suo arrivo nella Capitale (34’) e raddoppia nel secondo tempo (84’) prima di lasciare a Pedro il gol del 5-0 definitivo. Lo spagnolo trova la rete grazie all’assist del giovane Tommaso Milanese, classe 2002, al suo esordio in prima squadra e nella competizione europea. “Non ho dormito alla vigilia e non penso di riuscirci anche oggi” ha commentato Milanese al termine della gara, “Provo una gioia indescrivibile. All’inizio non ci credevo, ora spero di avere altre occasioni”. La foto dell’abbraccio con Pedro ha già fatto il giro del web e lancia un messaggio chiaro a Fonseca: la Primavera di Alberto De Rossi c’è.

Al giro di boa, i giallorossi sono in testa alla classifica del gruppo A con 7 punti, seguiti dal Cluj (rimasto a quota 4) a pari punti con lo Young Boys, reduce da una vittoria per 3-0 contro il CSKA Sofia. I bulgari restano ultimi, con un solo punto conquistato dal pareggio per 0-0 all’Olimpico contro la Roma.

Alice Dionisi

Roma, serata perfetta: manita al Cluj e primo posto nel girone

(Federico Sereni) – La Roma di Fonseca comincia a far paura. I giallorossi tagliano le gambe ad un piccolo Cluj con un netto 5-0 e mettono più di un piede negli ottavi di finale di Europa League. Bastano le riserve per strapazzare la squadra romena e lanciarsi in testa al Gruppo A con 7 punti, con lo Young Boys e proprio il Cluj che inseguono a 4 punti. Il tecnico portoghese risparmia infatti sette titolari in vista del Genoa, ma i giallorossi non si risparmiano: primo gol stagionale per Mkhitaryan, primo in assoluto per Ibanez, doppietta di Mayoral, a cui si aggiunge la quarta unghiata di Pedro dell’annata. Fonseca sembra dunque essersi preso in mano la squadra, nonostante le critiche dei soliti detrattori. Per qualche dato: arriva la terza rete inviolata consecutiva e si allunga la striscia positiva. Insomma l’obiettivo della Roma non può non essere un piazzamento nella Champions League.

Le PAGELLE di Roma-Cluj: Mayoral si sblocca.

ROME, ITALY – NOVEMBER 05: Borja Mayoral of AS Roma celebrates after scoring the team’s third ‘s goal during the UEFA Europa League Group A stage match between AS Roma and CFR Cluj at Stadio Olimpico on November 5, 2020 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

(R.Rodio) – I voti e le pagelle assegnate ai calciatori di Roma e Cluj, dopo la sfida di stasera all’Olimpico:

-ROMA-

Pau Lopez 6 – Due buoni interventi nel primo tempo, un’incertezza in uscita nella ripresa. La sua gara è tutta qui.

Fazio 6 – Nonostante la caratura scarna degli avversari si concede un paio di ‘regali’ nel primo tempo. Per il resto gestisce con esperienza.

Ibañez 7,5 – I 22 anni da compiere fra pochi giorni non rendono giustizia alla sua disinvoltura e tranquillità. Gioca da veterano, tra interventi impeccabili ed uscite palla al piede davvero eleganti. Impreziosisce il tutto con la frustata vincente del 2-0. (62′ Smalling 6,5 – Entra per mettere minuti sulle gambe, dando ancor più sicurezze al reparto).

Kumbulla 6,5 – Concreto ed efficace. Non lo si sente e quasi non lo si vede, ma la sua presenza matura è un gran beneficio per la difesa romanista. Bene anche in impostazione.

Bruno Peres 7 – Quando c’è da criticarlo è giusto farlo, così come è dovuto rendergli onore dopo la prova convincente odierna. Il brasiliano banchetta sulla corsia destra e sforna due assist vincenti. Quando gioca totalmente nella metà campo avversaria è più che utile.

Villar 6,5 – Parte da mezzala ma si muove su tutto il fronte mediano. Mostra di avere visione di gioco e delicatezza di piede, meno brillante quando invece deve giocare in verticale. Va rivisto su palcoscenici più probanti.

Cristante 6 – Se la cava, ma è il meno brillante del centrocampo. Quando è pressato va troppo spesso in confusione, ma l’errore è di fondo: l’ex Milan non è un regista o un metronomo. Costretto a questi compiti fa quello che può. (74′ Milanese 6,5 – Uno dei tanti talenti a disposizione della Primavera di De Rossi. Al debutto assoluto regala a Pedro il pallone giusto per il 5-0).

Veretout 7 – Sulla sinistra costituisce un asse letale in tandem con Spinazzola, entrando in prima persona nelle prime tre reti giallorosse. Il suo corner perfetto da il là alla rete di Ibañez. (46′ Pellegrini 6,5 – Nella ripresa i ritmi si abbassano e lui può giostrare con maestria e sicurezza in mezzo al campo. Unica sbavatura un mezzo fallo da rigore non segnalato dall’arbitro Jug).

Spinazzola 7 – Solo un tempo per asfaltare sulla corsia mancina il Cluj. Pronti, via ed è subito assist vincente per Mkhitaryan. La solita arma letale per velocità e tecnica. (46′ Juan Jesus 6 – Piazzato a sorpresa come esterno di centrocampo, mantiene la posizione senza eccedere).

Mkhitaryan 6,5 – Segna di testa in apertura, poi si limita all’ordinaria amministrazione. Tocchi geniali ma anche qualche sbavatura di troppo sulla trequarti. (46′ Pedro 6,5 – Mentalità vincente. Gioca al piccolo trotto ma cerca assiduamente il gol, che arriva con un bel diagonale mancino).

Borja Mayoral 7 – Gran passo in avanti rispetto alle prime due gare di coppa. E’ nel vivo del gioco, cambia spesso posizione e si diletta anche nella protezione del pallone stile Dzeko. La doppietta odierna è solo il punto di partenza della sua carriera romanista.

All. Fonseca  7 – Questa volta rispetto al CSKA ottiene il massimo con il minimo sforzo. Tutto fila nel verso giusto tra turn over e risultato largo. Risparmia Dzeko, Mirante e Karsdorp per 90′ (oltre allo squalificato Mancini) e centellina l’impegno degli altri titolari. La Roma è troppo più forte del Cluji ed è brava ad indirizzare subito il match. L’unica perplessità riguarda l’utilizzo di Cristante con quelle funzioni di regista in palleggio.

-CLUJ-

Balgradean 5; Susic 4.5 (Latovlevici s.v.), Manea 5.5, Ciubotariu 5, Camera 4.5; Hoban 5; Rondon 5 (Joca s.v.), Djokovic 6, Itu 4.5 (Paun 5), Deac 5 (Pereira 5); Debeljuh 5 (Carnat 5.5). All: Petrescu 5.

Friedkin tenta l’uscita dalla Borsa

Alice DionisiDan Friedkin vorrebbe ottenere il pieno possesso della Roma. Il presidente della società giallorossa detiene l’86,4% delle azioni e vorrebbe entrare in possesso del restante 13,6%, in mano ai piccoli azionisti, attraverso l’Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) lanciata lo scorso 9 ottobre. Qualora il numero uno del club riuscisse ad ottenere almeno il 95% delle azioni, il delisting sarà automatico.

L’amministratore delegato Guido Fienga ha confessato all’Ansa che “Se i nostri azionisti di minoranza accettassero l’offerta consentirebbero di far progredire la Roma nel programma di potenziamento, di investire più risorse nel rafforzamento della squadra. Si prevede di proseguire con l’aumento di capitale, essenziale per supportare il club dentro e fuori dal campo. Vogliamo tutto la stessa cosa per la Roma: con l’azionista di maggioranza stabilizzeremo la situazione economico-finanziaria al fine di avere sempre una squadra sostenibile e competitiva“. Se l’operazione andasse in porto, la Roma non sarà più quotata in Borsa.

Friedkin ha ancora molta strada davanti: finora le adesioni hanno raggiunto appena l’1,1%. Molti degli azionisti hanno acquistato ad un prezzo ad un valore più alto e rischierebbero di andare in perdita. Il rischio, però, è che in caso di aumento di capitale la quota di partecipazione dei piccoli azionisti venga diluita e non possa più essere venduta con il delisting. Alle 17:30 del 6 novembre terminerà il periodo di adesione all’Opa e verrà decretato se il titolo della Roma uscirà definitivamente da Piazza Affari, dove era entrata il 23 maggio del 2000 per volontà del presidente Franco Sensi.

Alice Dionisi

Roma-Fiorentina, le probabili formazioni. Ballottaggio Peres-Karsdorp sulla destra, Smalling dal 1′

(Federico Sereni) – Dopo l’Europa League, torna la Serie A. La Roma, reduce da un pareggio contro il CSKA Sofia nella competizione europea, affronta la Fiorentina di Iachini tra le mura amiche. Paulo Fonseca conferma il 3-4-2-1, modulo ormai collaudato e che piace al portoghese. In porta torna Mirante, con Mancini, Smalling e Ibanez a difendere la porta giallorossa. A destra ballottaggio Peres-Karsdorp, con il brasiliano leggermente favorito sull’olandese. Dalla parte opposta ci sarà Spinazzola, con Veretout e Pellegrini al centro del campo. In attacco torna dal 1′ Edin Dzeko e a supporto del bosniaco ci saranno Mkhitaryan e Pedro. 

Dall’altro lato Iachini non si muoverà dal 3-5-2. Per il tecnico viola assenza forzata di Pezzella, ma recupera dal primo minuto Ribery che affiancherà Kouamè. Sulla fascia destra dovrebbe recuperare Lirola, mentre al centro Ambarat dovrebbe essere confermato in posizione di regista accanto a Castrovilli e Bonaventura. Quarta sarà alla prima da titolare in campionato.

Tra le due formazioni sono 162 i precedenti: la Roma si è imposta in 54 occasioni, la Fiorentina in 48, 60 i pareggi.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ROMA (3-4-2-1): Mirante; Mancini, Smalling, Kumbulla; Bruno Peres, Pellegrini, Veretout, Spinazzola; Pedro, Mkhitaryan; Dzeko. Allenatore, Fonseca.

FIORENTINA (3-5-2): Dragowski; Martinez Quarta, Milenkovic, Caceres; Lirola, Bonaventura, Amrabat, Castrovilli, Biraghi; Kouamé, Ribery. Allenatore, Iachini.

Milik tratta per essere ceduto a gennaio: Roma alla finestra

 

Pagine Romaniste (F. Belli) – E’ una sofferenza. Vedere giocare così bene questo Napoli pur restando ai margini, prendendo parte agli allenamenti per poi restare fuori dalla fase tattica. Ecco perché potrebbe svolgersi un’accelerata per la sua cessione a gennaio. Ne hanno parlato ieri De Laurentiis, il direttore sportivo del Napoli Giuntoli e il suo agente David Pantak. L’incontro è stato utile per risanare un rapporto ai ferri corti e per aprire alla sua cessione nel più breve tempo possibile. Oltre all’interessamento di alcuni club di Premier (primo fra tutti il West Ham), ci sono in Italia la Fiorentina e soprattutto la Roma visto che Mayoral non sta convincendo.  Potrebbe essere un ritorno di fiamma per il club giallorosso visto che il polacco è stato vicinissimo a Trigoria in estate, anche se poi l’operazione è sfumata e Dzeko è rimasto il nove titolare. di Fonseca.

Francesco Belli

Carattere e personalità: la Roma pareggia col Milan. Tanti errori arbitrali di Giacomelli, che viene fermato da Rizzoli

MILAN, ITALY – OCTOBER 26: Marash Kumbulla (L) of AS Roma celebrates his goal with his team-mats during the Serie A match between AC Milan and AS Roma at Stadio Giuseppe Meazza on October 26, 2020 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

 

Pagine Romaniste (F. Belli)Sei gol, tante giocate d’alto livello, parecchi errori arbitrali e molto spettacolo a San Siro, nel match del lunedì sera tra Milan e Roma. Gli uomini di Pioli, primi in classifica, non trovano la vittoria per la prima volta da inizio campionato, frenati dagli uomini di Fonseca. Tre volte in vantaggio, i padroni di casa si fanno rimontare sempre. Inizio sprint sia nel primo che nel secondo tempo: al 2′ minuto di ogni tempo, infatti, il Milan è riuscito a sbloccare la gara, con Ibrahimovic prima e Saelemaekers poi. Il primo pareggio giallorosso è a firma Dzeko, che su cross dalla bandierina di Pellegrini sfrutta un’uscita a vuoto di Tatarusanu e deposita in rete. Al 72′ poi, è Veretout a trasformare un rigore dubbio nato da un contatto tra Pedro e Bennacer. Giacomelli però si fa subito perdonare, se così si può dire, e regala un tiro dagli undici metri anche al Milan, che viene trasformato da Ibrahimovic. A 6 minuti dal termine, infine, Kumbulla deposita in rete con il destro sugli sviluppi di un calcio d’angolo da sinistra. Torniamo all’arbitraggio del direttore di gara, che ha fatto veramente una pessima figura. Due rigori sbagliati, errori evidenti di gestione e una partita nel pallone. Era difficilmente evitabile che il designatore degli arbitri di Serie A e B, Nicola Rizzoli, non prendesse provvedimenti nei confronti di Piero Giacomelli e Luigi Nasca, rispettivamente arbitro e Var lunedì sera nel posticipo di San Siro tra Milan e Roma, conclusosi sul 3-3. Provvedimenti che infatti sono stati presi. Troppo gravi i due errori, quelli che hanno portato al rigore per la Roma prima (trasformato da Veretout) e al rigore per il Milan poi (trasformato da Ibrahimovic). Seguirà un periodo di stop almeno fino alla pausa Nazionali e poi, dopo qualche designazione in Serie B, si deciderà per il suo reintegro graduale nel massimo campionato. Non si tratta, come ribadisce l’Aia, di voler punire l’arbitro: si tratta di cercare di fargli ritrovare serenità dopo un arbitraggio no. 

Francesco Belli