Ismaily, un brasiliano ‘europeo’. Il terzino adatto per Fonseca

Luca Fantoni – È il 13 marzo del 2018 quando la Roma batte lo Shakhtar Donetsk e si qualifica ai quarti di finale di Champions League dove poi scriverà la storia contro il Barcellona. Gli ucraini escono dalla competizione a testa alta, mettendo in mostra giocatori interessanti come Fred (finito al Manchester United), Bernard e Ismaily. Il terzino brasiliano è l’arma in più della squadra di Fonseca. Nella partita di ritorno, in cui la Roma pensa soprattutto a verticalizzare e colpire in contropiede mentre lo Shakhtar gestisce il possesso palla, le più pericolose azioni ucraine arrivano proprio dalla sinistra grazie alla costante proiezione offensiva di Ismaily. La sue prestazioni in quella stagione europea (anche un gol contro il Manchester City) attirarono l’interesse della Juventus che voleva comprarlo in caso di partenza di Alex Sandro.

CARRIERA – Ismaily Gonçalves dos Santos nasce nel 1990 nello stato brasiliano del Mato Grosso do Sul, una regione che, contrariamente alle tradizioni carioca, non brilla certo per tradizione calcistica. All’epoca giocava attaccante nella squadra del suo paese, l’Ivinhema, e grazie ai suoi gol, ci mette poco a farsi notare e si trasferisce prima al Desportivo Brasil, dove inizia a giocare terzino, e poi in prestito al São Bento in serie B. È dopo questa stagione che Ismaily arriva in Europa, a soli 19 anni. Insieme ad una dozzina di altri giocatori del Desportivo Brasil viene mandato all’Estoril, nella seconda serie portoghese, per permettergli di abituarsi al calcio europeo. Qui gioca tutte le partite da titolare e si guadagna la chiamata dell’Olhanense prima e del Braga poi. Nel 2013 viene acquistato dallo Shakhtar Donetsk per 4 milioni di euro e va a rinforzare la colonia brasiliana creata e sviluppata da Lucescu. Diventa subito un punto fermo degli ucraini anche se nel 2014 rischia seriamente di lasciare la squadra (insieme agli altri sudamericani) a causa dello scoppio della guerra del Donbass. Rassicurato dallo spostamento della squadra a Charkiv, continua la sua avventura in arancionero con la definitiva consacrazione che arriva con la guida tecnica di Fonseca. In Nazionale ha avuto la sfortuna di giocare nello stesso ruolo di Marcelo, Alex Sandro e Filipe Luis quindi ha collezionato solo una convocazione senza però mai scendere in campo.

NELLO SCACCHIERE DI FONSECA – Ormai l’arrivo di Fonseca a Roma è quasi ufficialee in una prospettiva di gioco basata sul possesso palla a tutto campo e sullo sfruttamento degli esterni, un giocatore come Ismaily potrebbe essere utilissimo. Nella stagione appena conclusa ha raggiunto quota 12 assist in tutte le competizioni, confermando la sua già nota propensione per la fase offensiva. Nel campionato ucraino e spesso in Champions League ha dimostrato di essere affidabile anche quando si tratta di difendere. Il campionato italiano tatticamente è di un altro livello e questo potrebbe essere un rischio anche se ormai Ismaily, grazie al suo precoce trasferimento in Europa, ha poco del terzino brasiliano tipico più adatto a offendere. A sponsorizzarlo ci ha pensato anche l’ex giocatore della Roma Zago che ai microfoni de Il Corriere dello Sport ha detto: “Ho lavorato con lui per due anni, è un terzino che sa difendere molto bene, diverso dai terzini brasiliani a cui piace di più attaccare. Lui è completo nelle due fasi. È un professionista di alto livello”. L’adattamento nella capitale non dovrebbe essere un problema e per un costo intorno ai 15 milioni (una cifra superiore potrebbe risultare eccessiva) rappresenterebbe un buon colpo, un terzino affidabile che si esalta nel gioco di Fonseca.

Luca Fantoni