Sampdoria-Roma: Muriel e Schick stendono i giallorossi

David Moresco – Alla Roma non è riuscito il miracolo dell’andata, quando all’Olimpico bastarono gli ingressi di Totti e Dzeko per rimontare una partita che sembrava ormai persa. Questa volta non c’è stato nulla da fare. 71’ e 73’, due minuti fatali per i giallorossi: prima Schick e poi Muriel, sono loro a frenare i sogni scudetto della Roma. La Juventus per ora è a +4, in attesa del recupero contro il Crotone che potrebbe portarla  a +7. Distanza quasi incolmabile. Come quella tra Muriel e Vermaelen: il difensore, schierato a sorpresa come sostituto di Manolas, non è mai entrato davvero in partita, andando in tilt di fronte ai colpi del colombiano, troppo veloce e troppo tecnico per il centrale belga. La difesa, che sembrava aver trovato la quadratura del cerchio, ha perso la bussola ed ha subito gol dopo 344 minuti di imbattibilità. Non basta il rigore negato su Dzeko al 94esimo per trovare un alibi, perché non ce ne sono. La sconfitta a Genova mostra il vero problema della compagine giallorossa: non ci sono ricambi e giocano sempre gli stessi. Dzeko, Strootman, Nainggolan, Fazio, Bruno Peres e Szczesny. Tutti loro hanno collezionato più di 2000 minuti di gioco, troppi per chi vuole competere su più fronti e mantenere la freschezza fisica. Servono sostituti all’altezza per far rifiatare i titolari e di tempo ormai ce n’è poco. Domani è l’ultimo giorno di mercato e si attendono rinforzi tentare di recuperare punti sulla Juventus, che non sembra volersi fermare. La sconfitta brucia e fa male, l’importante sarà non gettare la spugna e invertire da subito la rotta. La Roma, che in campionato dopo una sconfitta ha sempre vinto, sa rialzarsi. In questo senso il match infrasettimanale di Coppa Italia contro il Cesena aiuterà i giallorossi a dimenticare in fretta la sfida di Genova e concede la possibilità di riprendere da subito il cammino della vittoria.

David Moresco29

La Roma non è Schick, vince la Samp

Lavinia Colasanto – Brusca frenata della Roma che inciampa contro la Sampdoria, a Marassi, per 3 a 2, in una partita dall’andamento rocambolesco, quasi sulla stessa riga dell’andata. Questa volta Muriel, con tanto di deviazione di Nainggolan, la decide, mentre ai giallorossi non basta andare in vantaggio per due volte, prima con Bruno Peres e poi con Dzeko che torna al gol lontano dall’Olimpico dopo tre mesi. Marassi si conferma stregato per la Roma, rimangono soltanto 19 le vittorie in 117 apparizioni.

La difesa, che tanto aveva fatto bene nelle ultime partite, si riscopre improvvisamente fragile, priva di Manolas a cui Spalletti ha preferito Vermaelen e proprio questo, forse, ha incrinato gli equilibri trovati finora. Non un’ottima prova del belga, apparso lontano da una condizione ottimale e da quella sicurezza che negli anni l’ha contraddistinto. La Roma, inoltre, torna a subire tre gol, non accadeva dalla partita, sempre in trasferta, contro il Torino di Mihajlovic quando i giallorossi persero sotto i colpi di Belotti e Iago Falque.

La Roma, come successo spesso negli anni precedenti, ha sofferto il pressing asfissiante dell’avversario con molti palloni sporchi usciti dai piedi di De Rossi e compagni che Dzeko ha provato a trasformare in oro. Il bosniaco ha trovato il 15 esimo sigillo in campionato e il quinto gol in trasferta, cosa che non accadeva dal 3-1 rifilato al Sassuolo. Una magra consolazione per Spalletti, che anche senza Salah, può contare sul suo bomber, punto di congiunzione tra il centrocampo e l’attacco.

Il tecnico dovrà rimboccarsi le maniche e tenere alta la concentrazione visto che mercoledì la Roma tornerà in campo contro il Cesena per la Coppa Italia mentre in campionato, all’Olimpico, è attesa una Fiorentina in salute che sta rincorrendo la zona Europa.

La Juventus davanti prova a scappare, tornando a +4 con una partita da recuperare, l’Inter da dietro prova a rientrare e a sedici giornate dal termine non c’è più spazio per sbagliare. Tra mercato e campo la Roma prova a capire quale sarà il suo futuro perché ora l’obiettivo è soltanto uno: ripartire e dimenticare in fretta la gara di Genova.

Lavinia Colasanto