Roma-Atalanta 1-2: le pagelle. Cala la notte all’Olimpico, qualcosa si è definitivamente inceppato

Simone Indovino – Non accenna a terminare il periodo più che buio della Roma, che esce sconfitta dalla gara contro l’Atalanta per 2-1. Giallorossi subito colpito a freddo da un uno-due terribile dei bergamaschi firmato da Cornelius e De Roon. Lo stesso centrocampista verrà poi espulso a fine primo tempo aprendo così più spazi ai ragazzi di Di Francesco che accorciano le distanze con Dzeko. L’orgoglio viene fuori solamente per pochi minuti, difatti sono pochissime le occasioni per il pareggio nonostante la presenza contemporanea in campo del bosniaco, Schick, Perotti ed El Shaarawy. I minuti scorrono fino a quando Guida non fischia tre volte e sancisce la debacle.

ROMA

Alisson 5 – Non si salva nemmeno lui dal pomeriggio da incubo giallorosso. Cornelius lo infila forse in maniera troppo facile, nulla può sulla deviazione nel secondo gol. Impreciso anche con i piedi.

Florenzi 5.5 – Come sempre imprime alla sua partita un cuore difficilmente riscontrabile nel resto dei componenti della rosa. Tuttavia Gomez lo mette in enorme apprensione fino a quando rimane in campo, ragion per cui non può spingere come vorrebbe sulla corsia di destra. Esce stremato a 7 minuti dalla fine.

Manolas 6 – A fargli guadagnare la sufficienza è il secondo tempo in cui combatte praticamente da solo contro i contropiedi dell’Atalanta, riuscendo sempre a fermare gli avversari di turno. Nei primi 45 minuti è protagonista della sfortunata deviazione che beffa Alisson.

Fazio 5 – Prima gara dell’anno da dimenticare per l’argentino, che oggi non è il solito Comandante che conosciamo. Cornelius lo fa letteralmente impazzire, beffandolo a freddo. La sfiducia caratterizza tutta la sua partita odierna.

Kolarov 5.5 – Nel momento di maggior sconforto prova a caricarsi la squadra sulle spalle, provando qualche giocata di personalità per dare uno scossone. Bravo a far espellere De Roon grazie alla sua tipica incursione, non riesce dall’altro canto ad imprimere la giusta qualità nei cross, che sono sempre preda dei giganti orobici.

Gonalons 4.5 – Ancora una partita totalmente al di sotto delle aspettative. Un suo debole passaggio verso Pellegrini scaturisce il primo gol dell’Atalanta e, specialmente nella prima frazione di gioco, è totalmente in confusione. Più in cattedra nella ripresa ma la qualità delle sue giocate è praticamente nulla.

Pellegrini 5 – E’ il migliore del centrocampo e questo la dice lunghissima sulla prestazione degli uomini in mezzo al campo della Roma. Primi 20 minuti orridi, trascorsi perdendo tutti i palloni; sale leggermente l’intensità nei restanti giri d’orologio in cui rimane in campo, fino a quando Di Francesco lo sostituisce per Schick.

Strootman 4.5 – La lavatrice si è definitivamente inceppata. Una delle gare più brutte dell’olandese da quando è nella Capitale: sembra spaesato e senza punti di riferimento, e di conseguenza commette errori su errori che penalizzano non poco i compagni.

El Shaarawy 4.5 – Fumoso e avulso alla manovra. Appare totalmente svogliato e in un momento delicato come questo è proprio l’unica cosa che non servirebbe. Avrebbe la possibilità del pareggio negli istanti finali ma non spacca la porta con la grinta che avrebbe dovuto avere, facendosi respingere il tiro da Masiello. Utile solo nella circostanza in cui fornisce l’assist a Dzeko.

Perotti 4.5 – La lenta metamorfosi dopo la rete al Qarabag sarebbe da psicanalisi. L’argentino viene a prendersi palla in zone del campo molto arretrate tentando le sue consuete incursioni che non portano a nulla. Una marea di passaggi errati verso i compagni che portano inevitabilmente alle ripartenze avversarie.

Dzeko 6 – Anche nel primo tempo da horror era stato l’unico ad inserire nella partita un po’ di qualità, con buoni movimenti volti a far salire la squadra. L’unica nota positiva della serata è il suo ritorno al gol che mancava dalla gara contro la Spal. Senza il corretto aiuto dei compagni difficilmente può rendere di più.

Schick 5 – Messo dentro per tentare il tutto per tutto da Di Francesco ma il ceco a conti fatti non tira mai verso la porta. Si perde spesso in giocate viziose come qualche colpo di tacco di troppo anche se regala vivacità dopo i trenta metri.

Under s.v. – Difficile che il giovane turco riesca a cambiare le sorti della partita con i pochi minuti a disposizione.

Bruno Peres s.v. – Pochi giri d’orologio e qualche cross discreto messo in area.

Di Francesco 4.5 – L’allenatore era chiamato a un totale riscatto della sua squadra che non è arrivato. Si tratta decisamente del momento più difficile da quando siede sulla panchina della Roma e si dovrà fare moltissimo per uscirne. Anche in superiorità numerica i suoi giocatori non riescono a partorire giocate di qualità, non tirando (gol di Dzeko a parte) praticamente mai verso lo specchio.

Simone Indovino

Nainggolan tra selfie e affetto dei tifosi giallorossi

Margherita Bellecca – Ufficializzata ieri, in conferenza stampa da Di Francesco, la notizia dell’esclusione dalla lista dei convocati di Radja Nainggolan, per la partita che si disputerà quest’oggi alle 18.00 contro L’ Atalanta. Chissa’ come l’avrà presa il centrocampista della Roma, che dopo la bravata di Capodanno, oltre le scuse e la multa salata da parte della società, dovrà vedere la partita dalla tribuna? Fatto sta che il Ninja, tra i suoi tifosi, ha trovato chi si è schierato dalla sua parte criticando le scelte di allenatore e società.

Proprio questa mattina il Belga, dopo aver terminato l’allenamento a Trigoria si è recato a fare una passeggiata all’outlet di Castel Romano, dove ha potuto sentire l’affetto di tutti quei tifosi che, tra un richiesta di un selfie ed un altro, gli hanno dimostrato tutta la grande acclamazione che hanno nei confronti di un giocatore come lui, che nonostante gli errori commessi fuori dal campo, rimane fondamentale per la squadra e per tutti i tifosi giallorossi. Diciamola tutta, la bravata di Capodanno, non è la prima stupidaggine commessa dal Belga, perchè si sa, il centrocampista è reduce da queste serate che fanno storcere il naso a tutta la società giallorossa e non solo, ricordiamoci anche della mancata convocazione in Nazionale dal Ct del Belgio Martinez.

Tanti come noi si chiedono se il futuro di Radja è in bilico, ma per il momento non resta che rassicurarci con le parole del Ds Monchi: “E’ un giocatore importante per il futuro della Roma”.

Margherita Bellecca

Pomeriggio a Marassi

Lavinia Colasanto – Si ferma a 12 la striscia di vittorie consecutive in trasferta della Roma. I giallorossi non vanno oltre l’1-1 contro il Genoa nel ventoso pomeriggio di Marassi, perdendo terreno dalle prime della classe. Partita molto fisica e fallosa, con pochi sprazzi di bel calcio, si cerca di badare al sodo ma spesso le due squadre sbagliano l’ultimo passaggio, vanificando ogni sforzo prodotto.

Dopo un primo tempo degno di un film horror la pellicola assume i ricami di un thriller. Il match diventa divertente e gli animi si surriscaldano col pubblico che fa la sua parte. Dopo un lungo attaccare la Roma trova il vantaggio con guizzo di El Shaarawy. Il Faraone è lesto a sfruttare la sua nuova posizione, da esterno alto a sinistra, dopo l’uscita di Perotti, e realizza col destro ottenendo il massimo risultato dal perfetto cross di Florenzi. Per l’azzurro si tratta del quarto gol in campionato, il primo in trasferta, anche questo di pregevole fattura. La trama va avanti senza sorprese con la Roma in pieno controllo della partita fino al punto di massimo shock, quello che neanche il miglior regista poteva pensare di progettare. Calcio di rigore per il Genoa e rosso diretto per De Rossi dopo una manata a Lapadula a palla lontana. Interviene il VAR che aiuta Giacomelli. Il direttore di gara è irremovibile e concede il tiro dal dischetto che proprio l’ex attaccante del Milan realizza con freddezza.

Tutto da rifare per la Roma che però non ha la forza per andare di nuovo in vantaggio, fermandosi a pochi centimetri dalla gloria. Incredibili le occasioni per Strootman, 12esimo legno colpito in campionato per i giallorossi, e per Defrel allo scadere, con tutta la squadra, compresa di staff tecnico, a protestare per un rigore. Qui il VAR resta silenzioso candidandosi al titolo di miglior attore non protagonista. La stagione è ancora lunga, ma la Roma ha cominciato col piede sbagliato quel poker di partite che possono segnare il suo destino: lottare per lo scudetto o restare nella mischia per conquistare la Champions League. Il futuro è ancora tutto da scrivere a cominciare dalla partita casalinga di venerdì pomeriggio, alle 18.30 contro la SPAL. Serve ripartire immediatamente senza leccarsi le ferite perché le altre non aspettano.

 

Lavinia Colasanto