Roma sprecona e goffa. Il Real Madrid la punisce (VIDEO)

(Keivan Karimi) – La Roma è già qualificata agli ottavi di Champions League, matematicamente dopo il k.o. pomeridiano del CSKA Mosca, ma la partita con il Real Madrid in casa poteva significare l’approdo al primo posto del girone e anche una grossa iniezione di fiducia in vista delle prossime gare.

Invece la banda Di Francesco ricade nei soliti errori; gol divorati sotto porta e distrazioni difensive letali, come non bastassero i tantissimi infortuni ed il momento poco brillante in generale. La Roma cade 2-0 in casa contro un Real non eccelso, ma i rimpianti sono molti: i giallorossi, falcidiati dalle assenze, giocano una buona gara nel primo tempo e sfiorano il gol con Schick in un paio di occasioni e soprattutto con Under, che divora a fine tempo una rete praticamente fatta a porta vuota.

Nella ripresa la Roma non si presenta in campo: Fazio regala il pallone buono a Gareth Bale che non perdona e poco dopo anche Lucas Vazquez festeggia con un tocco ravvicinato su dormita difensiva totale. Niente da fare per una Roma fischiata e contestata, che in vista del big match con l’Inter di domenica prossima perde anche per infortunio El Shaarawy e Dzeko, i quali si vanno a mettere al fianco dei già assenti Pellegrini, De Rossi, Perotti e Pastore. Un momento così buio sarà difficilissimo da superare.

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Roma-Real Madrid 0-2: le pagelle. Under e Fazio da incubo, Zaniolo l’unico a mettere cuore. La situazione è diventata scottante

Simone Indovino – Stoppiamo la partita al minuto 45. Staremmo parlando di una Roma che se la gioca testa a testa con i campioni d’Europa in carica andando più e più volte vicino al gol. Se Under avesse segnato quella rete (era obiettivamente più difficile sbagliarlo), si potrebbe discutere di un altro match. E invece no, il turco sbaglia clamorosamente, i calciatori rimangono nello spogliatoio dopo il quarto d’ora di pausa e la disfatta si compie. I secondi 45 minuti sono di rara bruttezza, e generano una preoccupazione non indifferente. Vero, l’obiettivo degli ottavi è stato raggiunto ma è triste e sopratutto impossibile celebrarli in questa serata, in cui ancora una volta sono state evidenziate tutte le enormi fragilità di una squadra che non riesce proprio a venirne fuori.

ROMA

Olsen 5.5 – Si fa trovare pronto in determinate situazioni, ma è tra i protagonisti in negativo del primo gol subito, quando un suo rinvio piuttosto sbilenco mette in apprensione (seppur troppo facilmente) la difesa, favorendo Bale.

Florenzi 5.5 – Tanti chilometri sulla corsia ma molto fini a sé stessi. Non mette la qualità necessaria nelle sue giocate, ma è tuttavia da considerare la qualità degli avversari di fronte a lui in questa serata.

Fazio 4.5 – Un errore che pesa come un macigno nell’ottica generale della partita. Andare in svantaggio a inizio ripresa è una doccia fredda per la Roma, che da quel momento non è più in grado di riprendersi. Il Comandante che tanto bramiamo forse è rimasto in Russia.

Manolas 5 – La prima metà di gara è convincente e attenta: in situazioni di rischio è lui a metterci le pezze. Poi naufraga con tutto il resto dei compagni e nell’occasione della seconda rete subita si fa sovrastare troppo facilmente da Benzema.

Kolarov 5 – Un suo siluro dalla distanza fa gridare al gol i 60 mila dell’Olimpico, salvo poi spegnersi a lato. Ma è in difficoltà, come d’altronde tutto il resto dei compagni.

Cristante 5 – Come tutti i colleghi in campo, una buona prestazione nel primo tempo e una da incubo nei secondi 45 minuti. Nella prima metà di gara è abile anche nel vincere i contrasti, poi si spegne.

Nzonzi 5 – Non gira, e di conseguenza anche il centrocampo della Roma è piuttosto fermo. Soffre lo strapotere dei diretti avversari in quella zona del campo, che lo infilano spesso superandolo con la maggior qualità di cui sono dotati.

El Shaarawy s.v. – Qualche buono spunto, che può far presagire una serata positiva. Poi il doppio fastidio alla caviglia che lo costringe ad abbandonare il campo dopo appena 20 minuti.

Zaniolo 6 – Gli applausi del pubblico alla sua uscita dal campo sono la testimonianza di un qualcosa che ogni supporter vorrebbe sempre vedere: un giocatore che lotta per la maglia che indossa. Paradossale da dire, ma si dovrebbe ripartire dall’atteggiamento positivo e propositivo dimostrato dal classe ’99.

Under 4 – Duole dirlo ma è il protagonista in negativo della gara. Lui, che spesso ha brillato nonostante le defezioni giallorosse, oggi non c’è proprio. L’errore a mezzo metro dalla porta, con lo specchio spalancato, sarebbe entrato di diritto nelle rubriche ironiche della Gialappa’s Band. Da un suo cross totalmente errato parte il contropiede che si conclude col secondo gol subito.

Schick 5 – Non dimostra mai quel mordente che si vorrebbe sempre vedere in campo. Ci prova pure, con alcuni movimenti discreti, ma senza troppa fortuna e convinzione. Ha una palla d’oro sul piede destro ma Courtois è bravo a respingere la sua conclusione ravvicinata.

Kluivert 5 – Buona vivacità dopo l’ingresso in campo, poi di lui si ricorda solamente una conclusione non troppo pericolosa col sinistro. Con lo stesso piede, nel primo tempo, spreca una buona chance.

Coric s.v. – Un assaggio della prestigiosa competizione con la maglia della Roma.

Karsdorp s.v. – In campo a risultato ampiamente deciso.

Di Francesco 5 – Non ci siamo, ma proprio per niente. Vedere la Roma così confusa in campo è come un colpo piazzato con precisione dritto al cuore. Partita dopo partita sembra ripetersi sempre lo stesso copione: una mole di gioco a tratti positiva, ma una difficoltà nell’andare in gol al limite del paranormale. Poi, alla prima difficoltà, la squadra si scioglie come neve al sole. Non ci siamo.

Simone Indovino

Di Francesco e Kolarov suonano la carica: “Raddoppiamo gli sforzi e battiamo il Real”

(Keivan Karimi) – La conferenza stampa di mister Eusebio Di Francesco e di Aleksandar Kolarov prima dell’atteso match tra Roma e Real Madrid di questa sera:

Domanda a Di Francesco: perché la sconfitta contro l’Udinese? 
Quello che è mancato è la determinazione, quel qualcosa che non si compra al supermercato. È quella voglia di vincere partite con maggiore cattiveria. Aver perso mi ha dato un fastidio veramente enorme.

Domanda a Kolarov: cosa non ripetere rispetto alla gara d’andata?
Sicuramente il mister ha preparato bene la partita. A Madrid non siamo stati all’altezza e domani dobbiamo giocare. Siamo a casa nostra e dobbiamo dimostrarlo dal primo minuto che loro sono ospiti. Dobbiamo partire forte e cercare di vincere la partita.

Domanda a Di Francesco: le condizioni degli infortunati?
Pellegrini non ci sarà, nemmeno per l’Inter. Oggi l’ultimo provino per Olsen, i risultati degli ultimi provini sono buoni.

Domanda a Kolarov: solo una coincidenza la differenza di prestazioni tra campionato e Champions?
Solo una coincidenza, in campionato la squadra fa fatica ma alla fine raggiungeremo il nostro obiettivo, arrivare tra le prime 4. Parlo per me, affronto ogni partita allo stesso modo.

Domanda a Di Francesco: 19 volte in area dell’Udinese senza mai tirare.
Si lega ai tanti dati che diventano negativi visti i risultati. Manca il fatto di crederci di più quando si entra in area. Il lavoro ti permette di uscirne, ma anche la possibilità di avere subito una partita importante, per rimettersi subito in discussione.

Domanda a Di Francesco: partita importante per il suo futuro?
Parlo della squadra, non di me, sento di avere la fiducia della società. E’ una partita importante, possiamo prenderci la qualificazione alla fase finale.

Domanda a Kolarov: sarà difficile senza De Rossi, Manolas e Pellegrini?
Si, ma sarebbe stato lo stesso con loro. Il Real ha vinto 3 Champions, anche con tutti a disposizione sarebbe stata difficile. Ma faranno fatica a batterci, è sicuro.

Domanda a Di Francesco: Manolas recuperato? La cattiveria è una qualità che si allena? Real davvero in crisi?
Oggi l’ultimo test, se lo supera sarà della partita. L’allenatore è sempre lo stesso che ha portato la squadra ad essere sempre aggressiva, ma sono discorsi che fanno tutti, la cattiveria è qualcosa di astratto. Se calci in porta ridendo non fai gol. E’ qualcosa che si può allenare, si vede che l’allenatore deve raddoppiare il suo lavoro. Ma personalmente mi faccio un esame di coscienza ogni giorno. Il Real può dire la stessa cosa di noi, sono due squadre ‘malate’ in campionato ma che fanno il loro percorso in Europa. Ce la giocheremo ad armi pari, già che la Roma se la giochi in queste condizioni credo che sia qualcosa di positivo.

Domanda a Di Francesco: il Real ha cambiato allenatore, ha notato differenze con Solari?
Secondo me è molto simile alla squadra precedente, non vedo grandi differenze. A livello psicologico invece si, loro venivano da un ottimo momento quando ci siamo affrontati. E’ un momento totalmente differente.

Domanda a Di Francesco: conosce bene gli umori della piazza, una vittoria con il Real alimenterebbe i rimpianti per il campionato?
Giochiamola prima, questa partita. Kolarov  ha parlato in maniera positiva ed è giusto mandare messaggi positivi. Mettiamoci qualcosa in più, raddoppiamo gli sforzi e poi faremo le valutazioni. Non possiamo sempre abbatterci e mollare. siamo già usciti da queste situazioni. Il difetto più grande di cui ho sempre parlato è la continuità. Dobbiamo riportarla in senso positivo.

Domanda a Kolarov: possibile che a Udine sia mancata la voglia di vincere?
Parlo per me: la voglia di vincere non è mai mancata, nemmeno agli altri. Ci può stare perdere una partita o due, ma nessuno gioca per perdere. L’Udinese ha segnato al primo tiro, ha avuto un’altra occasione. Le partite girano così, sappiamo che non stiamo in un ottimo momento, ma non sentiamo difficoltà. Personalmente mi piacciono questi momenti,  quelli in cui devono uscire fuori più gli uomini che i giocatori. Dobbiamo fare gol per vincere, è vero che anche con Spal, Chievo e Bologna dovremmo vincere anche in 8. Sono partite che girano così, non manca la voglia di vincere. Il calcio è questo, non deve ma può capitare. Ma ora ci sono Real, Inter e Cagliari. Le prossime partite vanno vinte da uomini, è questo il modo giusto di pensare

Domanda a Di Francesco: viste le assenze di De Rossi e Pellegrini, ci sono possibilità di tornare al centrocampo a 3?
Non parlo di formazione per dare vantaggi agli altri. Non ho deciso nulla, nemmeno il sistema di gioco. Penso a tutto, dico solo che tutti hanno la possibilità di scendere in campo, titolari e non, come piace chiamarli a voi. Potrebbero esserci anche delle sorprese.

Domanda a Kolarov: come sta con il piede? C’è il rischio di aver sottovalutato le gare di campionato?
Riguardo il piede sto bene. E in Serie A non va sottovalutato nessuno, non lo dico io ma è cosi. Erano partite da vincere e invece le abbiamo perse o pareggiate. Non siamo riusciti a fare risultato con le ‘piccole’, speriamo di fare il nostro dovere e quello che è alla portata delle nostre qualità

Domanda a Di Francesco e Kolarov: rispetto all’andata quanto è cambiata la Roma?
Di Francesco: Sicuramente la Roma è cambiata a livello d’identità, ora è più delineata ma bisogna ancora continuare questo percorso per incappare in queste trappole. Come quelle della sosta. Non so se sia una casualità ma troppi indizi fanno una prova, tante cose mancano ma è cambiata la condizione e c’è stata la crescita di tanti giovani, dai quali è lecito aspettarsi alti e bassi.
Kolarov: nulla da aggiungere, il mister ha detto tutto.

Domanda a Di Francesco: la reazione di Kluivert a Udine dopo il cambio, ha parlato con il giocatore?
Questa mi è nuova… Magari era arrabbiato con se stesso. Non l’ho visto nemmeno in tv, guardo le partite con l’audio a zero. Dopo vi farò sapere.

Domanda a Kolarov: il suo rendimento è condizionato anche dal sistema di gioco?
No, non cambia. Ho avuto un problema al piede ma se vado in campo è segno che sono in grado. Ora sto bene fisicamente, giocare con una difesa a 4 o a 3 per me non cambia nulla.

Domanda a Di Francesco e Kolarov: cosa promettete ai tifosi?
Di Francesco: Di dare il massimo, come sempre. Abbiamo grande rispetto per chi verrà allo stadio. E’ chiaro che domani ci saranno 65 mila spettaroti, al di là dell’avversario la Roma in Champions ha fatto un bell’andamento. Sono giustamente arrabbiati, ma lo siamo anche noi, come vedete non siamo sorridenti. Il tifoso non ci deve chiedere delle scelte o di temi tattici, ma impegno e serietà
Kolarov: Non devo promettere nulla a nessuno, solo a me stesso, dobbiamo dare tutto in campo. Siamo consapevoli di avere sempre il sostegno dei tifosi, in casa e in trasferta. Sono pienamente d’accordo con il mister, il tifoso può essere arrabbiato, è un suo diritto e rispettiamo la sua opinione ma vale per tutti i tifosi di ogni squadra: devono essere consapevoli anche che di calcio capiscono poco. Anche io ad esempio seguo il basket ma capisco poco, posso fare il tifo, incazzarmi se si perde, ma non a ragionare sulla tattica. Qui si chiacchiera, si spreca tanto il fiato e questo non porta a nulla.

Domanda a Di Francesco: si aspettava un crollo tale del Real? Un vantaggio per voi affrontarli dopo il ko con l’Eibar?
Anche noi arriviamo da una sconfitta, è una partita a sè. Sembra che affrontiamo una squadretta, ma vi ricordo che sono i campioni d’Europa. Serve una grande partita. Non mi sono dato una spiegazione al loro momento, ho altro a cui pensare