La Serie A Femminile in attesa di decisioni ufficiali, ma senza fondi dalla FIGC è impossibile riprendere

(S. Valdarchi) – La Serie A è pronta a ripartire: il campionato di calcio tornerà in campo il 19 e 20 giugno, con il recupero della venticinquesima giornata. Ora resta un punto interrogativo per quello che accadrà alle colleghe della divisione femminile, in attesa di una decisione ufficiale. Le massime cariche del pallone in Italia hanno manifestato la loro intenzione di coinvolgere anche la Serie A Femminile nella ripresa, portando al termine la competizione. Restano da giocare ancora sei turni, più il recupero di Milan-Fiorentina, inizialmente programmato il 5 aprile. Il dubbio più grande però rimane quello legato al protocollo sanitario, che il Comitato Tecnico Scientifico ha stabilito per gli allenamenti collettivi e le partite di calcio.

Per rispettare i paletti del CTS, infatti, servono centri sportivi, strutture e fondi a disposizione che molte realtà del movimento femminile non hanno. Se per alcune compagini l’esborso potrebbe essere sostenuto dalle società maschili alle quali sono legate, per altre risulta impossibile andare incontro a spese così ingenti. Proprio per questo motivo, i club di Serie A Femminile non accetteranno di ripartire senza aver ricevuto prima delle garanzie economiche da parte della FIGC, come dichiarato qualche giorno fa da Ludovica Mantovani, presidente della Divisione Calcio Femminile della Federazione, ai microfoni di Radio Sportiva.

E nel frattempo cosa fanno le calciatrici della Roma Femminile? Le ragazze di Elisabetta Bavagnoli per il momento proseguono il lavoro da casa, seguendo i programmi inviati dallo staff. La società, a differenza di altre come Juventus e Sassuolo che da qualche giorno hanno dato il via agli allenamenti individuali, ha deciso di aspettare indicazioni precise per la ripresa, prima di far tornare le atlete al Giulio Onesti. Tale indicazioni dovrebbero arrivare a breve, probabilmente nel corso della prossima settimana. Alcune tesserate sono attualmente all’estero, ci sarà dunque da capire e programmare anche il loro rientro nella Capitale, in vista del ritorno agli allenamenti.

(S. Valdarchi)

La risposta del Valencia a Gasperini: “Sorpresi dalle sue parole”

Pagine Romaniste (Francesco Belli) – Dopo le dichiarazioni di Gian Piero Gasperini in cui ha ammesso di essere stato male durante l’ultima trasferta in Champions League della Dea, il Valencia ha emesso un comunicato in cui ha espresso le proprie perplessità in merito ai concetti esposti dal tecnico dell’Atalanta. Questa la nota del club spagnolo:

“Dopo le dichiarazioni dell’allenatore dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, apparse questa domenica sulla stampa italiana, il Valencia esprime pubblicamente la sua sorpresa per il fatto che l’allenatore della squadra rivale negli ottavi di finale di Champions League riconosca che, tanto il giorno precedente quanto il giorno della partita, il 10 marzo al Mestalla fosse consapevole di soffrire sintomi presumibilmente compatibili con il Coronavirus senza prendere misure preventive, mettendo a rischio, nel caso, numerose persone durante il suo viaggio e la sua permanenza a Valencia. Bisogna ricordare che questa partita è stata disputata a porte chiuse, rispettando misure restrittive ben precise, prescritte dalle autorità sanitarie spagnole per prevenire il rischio di contagio per Covid-19, proprio in presenza di persone provenienti da una zona già qualificata pubblicamente a rischio.”

Una situazione non felice per L’Atalanta, il suo allenatore e la proprietà di Percassi nonostante gli ottimi risultati che invece i nerazzurri ottengono sul campo. I bergamaschi infatti sono saldamente al quarto posto in campionato (a sei lunghezze dalla Roma che da dicembre ha dilapidato dieci punti) e ai quarti di finale di Champions League. I successivi sviluppi legati al nascere e al diffondersi della Pandemia Covid però, hanno congelato quanto di buono fatto dalle squadre finora.

Francesco Belli