Celik trasformato: da esterno in ombra a colonna della difesa

Emanuele Papi – Tra le sorprese più inattese della Roma targata Gasperini c’è Zeki Celik, passato in pochi mesi da comprimario silenzioso a elemento fondamentale del reparto difensivo. Arrivato come esterno e spesso relegato a riserva nelle passate stagioni, il turco è stato reinventato da Gasperini come braccetto nella difesa a tre, un ruolo in cui sta dimostrando qualità che in pochi gli riconoscevano. La prestazione contro il Verona, impreziosita dall’assist per il gol di Dovbyk, ha certificato la sua trasformazione: sicuro dietro, utile in fase di costruzione e capace di incidere anche in avanti.

Il cambio di ruolo lo ha rigenerato: da terzino timido e discontinuo a difensore solido e determinato. Gasperini lo ha voluto responsabilizzare, facendolo diventare parte integrante di un sistema difensivo che si affida non solo ai centrali puri, ma anche a giocatori duttili come lui. Celik ha risposto con prestazioni in crescendo, conquistando la fiducia dell’allenatore e il rispetto dello spogliatoio.

La sua evoluzione è emblematica del lavoro di Gasperini: valorizzare chi sembrava ai margini e trasformarlo in un punto di forza. Oggi Celik è molto più di una semplice alternativa: è una colonna difensiva, un giocatore che garantisce affidabilità e spirito di sacrificio. Il suo percorso è appena iniziato, ma la Roma può sorridere: da gregario in ombra a titolare di riferimento, Celik è diventato un esempio di come un’idea tattica possa cambiare la carriera di un calciatore.

Mile Svilar, l’ago della bilancia della difesa giallorossa

Emanuele Papi – Mile Svilar è oggi uno dei giocatori più decisivi, se non il più decisivo, dell’intera rosa della Roma. Il portiere giallorosso, titolare da una stagione e mezza, continua a impressionare tifosi e addetti ai lavori con prestazioni di altissimo livello. Il belga-serbo ha iniziato questo campionato sulla stessa scia con cui aveva concluso il precedente, in cui aveva meritatamente vinto il premio come miglior portiere della Serie A. Se la Roma può vantare 12 punti in classifica nonostante i soli cinque gol segnati, il merito è di una fase difensiva solida – costruita già con Ranieri – ma soprattutto della sicurezza trasmessa dal portiere ex Benfica ai compagni.

A confermare le impressioni ci sono i numeri: nella stagione 2024/25 è stato il secondo miglior portiere d’Europa per xG evitati (8,3) e anche quest’anno è già a quota 2,7 xG evitati. Nel 2025 ha subito appena 12 gol in 25 partite di Serie A, mantenendo 15 clean sheet, dati che hanno portato al meritato rinnovo estivo a cifre da top player (4,5 milioni a stagione), nonostante le offerte di club europei.

Un rinnovo fortemente voluto anche da lui, riconoscente alla Roma per l’opportunità di dimostrare il proprio valore. A godere più di tutti delle sue parate è Gasperini, consapevole che molti dei punti conquistati in campionato passano dai suoi interventi. Emblematica la parata sullo 0-0 contro il Pisa su Meister, un colpo di testa con il 40% di possibilità di diventare gol, o quella più recente su Orban contro il Verona, respinta di puro istinto con il volto su un tiro con il 44% di probabilità di rete.

La Roma di Gasperini non è ancora un fortino insuperabile: il gioco offensivo porta spesso a concedere spazi dietro, ma i rischi vengono neutralizzati dalle parate di Svilar, che cresce partita dopo partita non solo tecnicamente, ma anche come leader del gruppo. Significative le sue parole dopo Roma-Lilla, quando è stato il primo a presentarsi ai microfoni: ha riconosciuto gli errori, ma ha incoraggiato i compagni che avevano sbagliato i rigori, ricordando che chi li calcia dimostra coraggio. Un messaggio da leader, per quello che oggi è forse il vero top player della Roma.

Fiorentina-Roma 1-2. I giallorossi vincono in rimonta: decisivi Soulé e Cristante. Gasp momentaneamente primo in solitaria

Emanuele Papi – Vince la Roma. I giallorossi tornano a vincere a Firenze dopo quattro anni dall’ultima volta. Una partita fin dai primi minuti frizzante dove la formazione di casa, schierata in modo speculare ai giallorossi, inizia forte non lasciando respirare i capitolini. Proprio da questa pressione nasce il vantaggio di Kean: Nicolussi Caviglia recupera palla su Mancini (scontratosi con Celik) e lancia l’ex Juve. Il numero 20 calcia forte sotto l’incrocio e Svilar, non perfetto, non riesce a salvare. Il vantaggio però dura poco. La Roma come scossa si sveglia e inizia a prendere il controllo del gioco. Combinazione Koné, Dovbyk e Soulé (molto simile al gol della passata stagione di Dybala al “Meazza”). L’argentino senza pensarci due volte calcia a giro e riporta le squadre in parità.
Dieci minuti dopo arriva anche il raddoppio decisivo di Cristante. Ancora Soulé protagonista con l’angolo vincente che troca il numero 4 giallorosso che in girata buca De Gea.
Nel finale della frazione palo di Kean che per poco non trova il gol della domenica.
Il secondo tempo è più di gestione della Roma che non soffre quasi nulla. La Viola ha due occasioni per pareggiare. Prima con Piccoli che dai 30 metri quasi trova il jolly, ma anche lui sbatte sulla traversa. Poi è Gosens che arriva a chiudere sul secondo palo un cross, ma che incredibilmente manda in curva.

Una vittoria importante per la Roma di Gasperini che oltre a portarsi in testa alla classifica, vince convincendo in un campo ostico prima di due settimane di pausa che finiranno con il big match contro l’Inter.
Torna in campo Dybala che gioca più di sessanta minuti: l’argentino ancora lontano dalla sua forma migliore è stato utile nella gestione della palla, ma senza lasciare il segno in avanti.

LE FORMAZIONI UFFICIALI

FIORENTINA (3-4-2-1): De Gea; Pongracic, Marì (75′ Comuzzo), Ranieri; Dodò (81′ Fortini), Mandragora (75′ Dzeko), Nicolussi Caviglia, Gosens; Fazzini (67′ Ndour), Gudmundsson (46′ Piccoli); Kean.
A disposizione: Martinelli, Lezzerini, Fagioli, Kouadio, Comuzzo, Viti, Fortini, Richardson, Sohm, Parisi, Piccoli, Sabiri, Ndour, Dzeko.
Allenatore: Stefano Pioli
Diffidati: –
Squalificati: –
Indisponibili: Lamptey, Sohm.

ROMA (3-4-2-1): Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Wesley (80′ Ziolkowski), Cristante, Koné, Tsimikas (67′ Rensch); Soulé (80′ El Aynaoui), Baldanzi (59′ Pellegrini); Dovbyk (59′ Dybala).
A disposizione: Vasquez, Gollini, Zelezny, Ziolkowski, Ghilardi, Hermoso, Rensch, Pisilli, El Aynaoui, Pellegrini, Dybala, El Shaarawy, Ferguson.
Allenatore: Gian Piero Gasperini
Squalificati –
Indisponibili: Bailey, Angelino.

Arbitro: Colombo
Assistenti: Perrotti-Moro
IV Uomo: Massimi
Var: Chiffi
Avar: Gariglio

Ammoniti: Cristante (R), Gudmundsson (F), Tsimikas (R), Wesley (R), Marì (F).
Espulsi:
Marcatori: Kean (F), Soulé (R), Cristante (R).

 

90’+5 – VINCE LA ROMA. Triplice fischio di Colombo che decreta la vittoria dei giallorossi a Firenze: decisivi Soulé e Cristante che hano ribaltato l’iniziale vantaggio di Kean.
90’+3 – Forcing finale della Fiorentina che prova a buttare palloni in area di rigore.
90′ – Concessi 5 minuti di recupero.
89′ – Dybala si gira sui 25 metri e dopo un paio di tocchi calcia, ma De Gea para facilmente sulla sua sinistra.
82′ – Fortini crossa basso sul secondo palo dove arriva Gosens per il tap-in, ma il tedesco manda in curva.
81′ – Cambio anche per la Fiorentina. Dodò lascia il posto a Fortini.
80′ – Doppio cambio per la Roma. Fuori: Suolé e Wesley. Dentro: Ziolkowski ed El Aynaoui.
78′ – Coast to coast pazzesco di Celik che poi crossa sul secondo palo, ma nessun giallorosso arriva per chiudere in rete.
75′ – Doppio cambio per la Fiorentina. Fuori: Marì e Mandragora. Dentro: Dzeko e Comuzzo.
74′ – Traversa della Fiorentina. Piccoli calcia dopo un rimbalzo e il montate a Svilar battuto.
70′ – Giallo per Marì che travolge Dybala.
69′ – Punizione pericolosa di Nicolussi Caviglia che trova Piccoli che però spizza fuori.
68′ – Giallo per Wesley per un entrata su Gosens.
67′ – Cambio anche la Roma. Tsimikas esce per Rensch.
67′ – Cambio per la Fiorentina. Fazzini lascia il posto a Ndour.
65′ – Giallo per Tsimikas che trattiene Dodò.
59′ – Doppio cambio per la Roma. Fuori: Dovbyk e Baldanzi. Dentro: Dybala e Pellegrini.
58′ – Corss perfetto di Dodò dalla trequarti che per fortuna della Roma passa solo vicino a tre giocatori Viola in area.
56′ – La Fiorentina recupera un pallone alto con Fazzini che poi appoggia a Kean. L’attaccante calcia, ma viene murato in angolo da Mancini.
50′ – Ripartenza della Roma a destra che libera ancora Wesley al cross. Il brasiliano mette una palla tesa al centro che passa per Dovbyk. L’ucraino però non riesce né a stoppare né a girare verso la porta.
46′ – Ricomincia il match. Nella Fiorentina entra Piccoli per Gudmundsson.
SECONDO TEMPO

45’+3 – Termina il primo tempo a Firenze con la Roma avanti grazie ai gol di Soulé e Cristante che hanno ribaltato l’iniziale vantaggio Viola firmato Kean
45′ – Concessi 3 minuti di recupero.
43′ – Giallo per Gudmundsson che stende Celik, dopo un’anticipo dello stesso turco.
38′ – Palo di Kean. Azione in verticale della Viola, che libera al tiro da posizione defilata l’attaccante italiano, che con un incredibile traiettoria colpisce il montante alla sinistra di Svilar.
36′ – Occasione Roma. Riapartenza sulla destra, che libera al cross di Wesley. La palla arriva sul secondo palo per Dovbyk che in stirata mette di poco al lato.
30′ – GOL DELLA ROMA. Calcio d’angolo dalla bandierina di destra battuto da Soulé che trova sul primo palo Cristante, che di testa supera De Gea.
27′ – Dopo un recupero alto, la palla arriva a Baldanzi che appoggia a Soulé, l’argentino calcia ancora a giro ma viene murato.
27′ – La Roma costruisce da sinistra a destra e libera Wesley al cross, che però sbaglia con il sinistro.
22′ – GOL DELLA ROMA. Koné verticalizza in area per Dovbyk, che di tacco appoggia al limite dell’area per Soulé, che calcia forte sotto l’incrocio dei pali.
14′ – Gol della Fiorentina. Mancini perde palla in uscita, lancio per Kean, che rientra sul destro e tira forte sotto alla traversa.
8′ – Soulé punta dopo una sponda di Dovbyk. L’argentino si accentra e calcia, ma il tiro viene ribattuto dalla difesa Viola.
4′ – Mandragora calcia alto a punizione.
3′ – Ammonito Cristante per uin fallo quasi al limite dell’area su Dodò.
1′ – Inizia la partita.
PRIMO TEMPO

LIVE – 15:00

Tra talento e continuità: la sfida di Soulé per diventare grande

Emanuele Papi- Tra le note più liete dell’avvio stagionale giallorosso c’è senza dubbio Matías Soulé, il talento argentino che si sta prendendo la scena proprio nel momento più difficile. Con Paulo Dybala fermo ai box per infortunio, la Roma rischiava di smarrire la sua fantasia sulla trequarti. Invece, Soulé ha saputo colmare quel vuoto con giocate campione in erba.

Il gol contro il Verona, il primo all’Olimpico con la maglia giallorossa, è stato il simbolo della sua crescita: un tap-in semplice, ma arrivato con la freddezza, nonostante i crampi e la batteria orami scarica.
Contro il Lille invece è arrivata una prestazione più opaca, sicuramente ingiallita dal rigore sbagliato (ma a quel punto la pressione avrebbe schiacciato quasi chiunque). Niente di allarmante, probabilmente dovuta a un leggero calo fisico. Poiché il numero 18 giallorosso è senza dubbio uno dei giocatori più utilizzati da Gasperini, anche visti gli infortuni delle alternative.

Il contributo di Soulé va oltre i numeri – che restano comunque importanti, con due reti e diversi dribbling riusciti in campionato – perché è la sua attitudine a fare la differenza. Chiede sempre il pallone, non ha paura di rischiare la giocata. Gasperini lo ha messo al centro del progetto tattico, sfruttandone fantasia e imprevedibilità.

In attesa del rientro di Dybala, i giallorossi si godono il talento e la freschezza di un giocatore che sembra destinato a crescere ancora. Il classe ’03 infatti è solo in una prima fase della sua carriera e per cercare di fare lo step successivo e guadagnare la convocazione con l’Albiceleste. Dovrà aumentare la continuità in partita delle sue giocate. Visto che ancora troppe volte scivola sulla linea laterale estraniandosi troppo dal gioco collettivo.
Il futuro però è tutto di Soulé. Gasperini e i tifosi della Roma continueranno a soffiargli in poppa, nella speranza che l’argentino gli porti a nuovi successi.

Celik, il 2025 è stato l’anno della rinascita: il turco si sta guadagnando il rinnovo

Emanuele Papi – Tra le sorprese più inattese della Roma targata Gasperini c’è Zeki Celik,  che già dagli ultimi mesi di Ranieri era passato da comprimario silenzioso a elemento fondamentale del reparto difensivo. Arrivato come esterno e spesso relegato a riserva nelle passate stagioni, il turco è stato confermato da Gasperini come centrale di destra nella difesa a tre, un ruolo in cui sta dimostrando qualità che in pochi gli riconoscevano. La prestazione contro il Verona, impreziosita dall’assist per il gol di Dovbyk, ha certificato la sua trasformazione: sicuro dietro, utile in fase di costruzione e capace di incidere anche in avanti.

Il cambio di ruolo lo ha rigenerato: da terzino timido e discontinuo a difensore solido e determinato. Anche Gasperini, dopo una prima breve fase in cui gli ha preferito Hermoso, si è ricreduto, mettendo in campo con continuità l’ex Lille. Celik ha risposto con prestazioni in crescendo (MVP contro il Verona e migliore dei giallorossi contro il Lille), conquistando la fiducia dell’allenatore.

La sua evoluzione è emblematica del lavoro di Gasperini: valorizzare chi sembrava ai margini e trasformarlo in un punto di forza. Oggi Celik è molto più di una semplice alternativa: è una colonna difensiva, un giocatore che garantisce affidabilità e spirito di sacrificio. Il suo percorso è appena (ri)cominciato, ma la Roma può sorridere: da gregario in ombra a titolare di riferimento, Celik è diventato un esempio di come un’idea tattica possa cambiare la carriera di un calciatore.
Adesso si potranno aprire i discorsi sul rinnovo visto che il turco andrà in scadenza il prossimo 30 giugno, ma nell’arco di tutto il 2025 il classe ’97 si è meritato senza ombra di dubbio l’estensione del suo accordo, una prospettiva che appena un anno fa sembra del tutto improbabile.

Dybala, il rientro che può sbloccare la Roma

Emanuele Papi – Un inizio di stagione tra più ombre che luci per Paulo Dybala, che già dal ritiro non è mai stato al 100% della forma, anche a causa del rientro dalla prima operazione per la lesione al muscolo semitendinoso della coscia destra. Dopo un graduale rientro in campionato, con apparizioni dalla panchina contro Bologna e Pisa, l’argentino ha accusato un nuovo infortunio alla sua prima da titolare contro il Torino. Una nuova lesione lo ha tenuto lontano dai campi per altre quattro partite, nelle quali la Roma di Gasperini ha vissuto una vera e propria crisi offensiva, non solo sul piano tecnico-tattico, ma anche numerico: gli unici a disposizione sono stati Dovbyk, Ferguson, El Shaarawy, Soulé e Baldanzi (non inserito in lista UEFA).

Nel prepartita della brutta sconfitta con il Lille erano già arrivate parole incoraggianti dal ds Massara, che aveva preannunciato un possibile ritorno in gruppo del numero 21 già da venerdì, con la speranza di averlo almeno in panchina per la trasferta complicata di Firenze. Dybala difficilmente partirà titolare, ma potrebbe diventare un’arma preziosa a gara in corso, vista la difficoltà dei giallorossi nell’inventare la giocata decisiva nell’ultimo terzo di campo.

Sul piano tattico, Gasperini in passato non ha esitato a utilizzarlo anche come prima punta al posto dei centravanti, con risultati modesti. Era una soluzione nata per permettere la coesistenza con Soulé, senza sovrapposizioni di ruolo. Considerata la condizione ancora non ottimale dell’ex Juventus e l’ottima forma del numero 18, non è da escludere che nei prossimi mesi Dybala possa essere impiegato soprattutto come “super-sub”, utile quando le difese avversarie sono più stanche.
Resta però possibile anche un suo impiego sulla trequarti sinistra, dove la Roma ha mostrato una evidente mancanza di qualità nelle ultime partite: potrebbe essere questa la chiave per sbloccare la fase offensiva. Il progetto giallorosso è appena agli inizi e non mancheranno alti e bassi, ma avere un Dybala in più potrà aiutare Gasperini a risolvere più in fretta i problemi tecnici della squadra.
La Roma attende la sua Joya: non più come salvatore unico, ma come scintilla pronta a cambiare le partite.”

Dovbyk simbolo di una Roma incompiuta: tra mercato mancato e la fiducia di Gasperini

Emanuele Papi – Il gol liberatorio segnato contro il Verona ha acceso i riflettori su Artem Dovbyk, attaccante che in estate è stato a un passo dal vestire la maglia del Milan. I rossoneri, alla ricerca di un centravanti da affiancare a Giroud, avevano sondato con decisione il profilo dell’ucraino già lo scorso anno, salvo poi virare su altri obiettivi. Quest’estate il suo nome era tornato in auge proprio per i milanesi che avevano impostato uno scambio inserendo Santiago Giménez, mai andato in porto che oggi, alla luce dei risultati, alimenta rimpianti e discussioni.

In questo inizio di stagione l’ex Girona si è dovuto conquistare la fiducia di Gasperini con il lavoro quotidiano. Eppure, il caso Dovbyk è anche il simbolo di un mercato giallorosso fatto di occasioni non colte e di errori evitabili. Le difficoltà incontrate a livello offensivo hanno reso evidenti le lacune estive: pochi uomini in avanti e poca qualità tra le linee, aggravate dalle assenze di Dybala e Bailey.
Il centravanti ucraino resta comunque al centro del progetto. Lo dimostra il gol con il Verona, ma anche il coraggio – seppur non premiato – mostrato ieri contro il Lille, quando si è presentato sul dischetto fallendo un rigore pesante, seppur non entrerà nelle sue statistiche. Un errore che non cancella la sua crescita, ma che ricorda quanto la pressione possa pesare sulle spalle di chi è chiamato a guidare l’attacco. Sperando non influisca su l’umore e la mentalità del numero nove giallorosso, spesso rivelatosi sensibile.

Oggi Dovbyk non è solo un “quasi Milan” o il protagonista di scambi mancati: è l’attaccante su cui Gasperini deve costruire la sua Roma. Il gol con il Verona può essere il trampolino di lancio per questa stagione, cancellando rapidamente gli errori dal dischetto in Europa League.
Mentre sullo sfondo resta il tema di un mercato che poteva essere più ambizioso. Perché se il presente racconta di un Dovbyk in bilico tra entusiasmo e responsabilità, il futuro pas

Lazio-Roma, le probabili formazioni e dove vederla: Rensch scalda i motori. El Shaarawy e Ferguson dal 1′

Emanuele Papi – Domani alle 12:30 lo Stadio Olimpico si accenderà per il Derby della Capitale, la sfida più attesa e sentita da Roma e Lazio. Un appuntamento che va oltre i tre punti in palio e che accende l’intera città, pronta a dividersi in due per spingere i propri colori.

La Roma di Gasperini arriva al derby con il desiderio di riscatto dopo la sconfitta interna per 0-1 contro il Torino. Restano dubbi sulle condizioni di Hermoso, con il tecnico giallorosso che deciderà solo in serata se rischiarlo, mentre sono certe le assenze di Wesley, Dybala e Bailey.

Situazione complicata anche in casa Lazio, con Rovella e Castellanos non al meglio: il centravanti argentino sembra avere più chance di recupero rispetto al centrocampista italiano, ma entrambi restano in forte dubbio.

Sarà una sfida combattuta non solo per la rivalità storica che accompagna da sempre questo confronto, ma anche perché entrambe le squadre arrivano da una sconfitta e hanno bisogno di punti per rilanciarsi. In panchina due tecnici esperti come Sarri e Gasperini, allenatori che hanno costruito la propria carriera passo dopo passo e che si affronteranno con grande rispetto ma con la consapevolezza del peso che il derby ha per le rispettive tifoserie.

LE PROBABILI FORMAZIONI

La Roma di Gasperini non dovrebbe attuare grandi modifiche, dopo il flop visto contro il Torino, ma potrebbe apporterà delle modiche obbligatorie: Rensch prenderà il posto di  Wesley, vista la sua non convocazione. Dietro, l’olandese potrebbe trovarsi titolare la difesa composta dal trio Hermoso, Mancini e Ndicka con Svilar tra i pali, anche se Celik potrebbe .giocare al posto dello spagnolo. Il centrocampo sarà quello ormai titolare: Cristante e Koné, con Angeliño sulla fascia. Tornerà Ferguson dal primo minuto e alle sue spalle ci saranno Soule ed El Shaarawy, ma l’opzione Pellegrini resta sullo sfondo.

Per Sarri è pronto a giocarsi il tutto per tutto davanti al suo pubblico. In attacco dovrebbe tornare Castellanos, con l’argentino al momento avanti a Dia. A centrocampo ci sarà probabilmente Rovella, recuperato in extremis.

DOVE VEDERE ROMA-TORINO

La gara sarà trasmessa in diretta in esclusiva su DAZN (via app per smart TV, console e dispositivi mobili) e su Sky Business.

ARBITRA SOZZA. AL VAR DI PAOLO

Il match contro la Lazio sarà diretto da Sozza, con Baccini e Vecchi ad assisterlo, mentre il IV uomo sarà Ayroldi. In sala VAR ci sarà Di Paolo, coadiuvato da Massa nel ruolo di AVAR.

LE PROBABILI FORMAZIONI

LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Tavares; Guendouzi, Rovella, Belahyane; Pedro, Castellanos, Zaccagni.
A disp.: Mandas, Furlanetto, L. Pellegrini, Hysaj, Provstgaard, Cataldi, Dele-Bashiru, Cancellieri, Noslin, Isaksen, Dia.
All.: Maurizio Sarri.
Diffidati: –
Squalificati: –
In dubbio: Patric, Rovella, Dele-Bashiru, Vecino.
Indisponibili: Lazzari, Gigot.

ROMA (3-4-2-1): Svilar; Hermoso, Mancini, Ndicka; Rensch, Cristante, Koné, Angeliño; Soulé, El Shaarawy; Ferguson.
A disp.: Vasquez, Gollini, Gilardi, Celik, Sangaré, Tsimikas, Ziolkowski; Pisilli, Pellegrini, Baldanzi; El Aynaoui, Dovbyk.
All.: Gian Piero Gasperini
Diffidati: Pellegrini.
Squalificati: –
In dubbio: –
Indisponibili: Bailey, Dybala e Wesley.

Pisa-Roma, le probabili formazioni: torna Celik dal 1′. Ancora spazio a Ferguson e Soulé

 

Emanuele Papi – Pisa-Roma sarà la prima gara in trasferta dei giallorossi, dove cercheranno di dare seguito alla vittoria e alla buona prestazione vista contro il Bologna. La partita all‘”Arena Garibaldi” nasconderà diverse insidie come dimostrato dalla prima gara dei nerazzurri contro l’Atalanta, contro cui sono riusciti a strappare un pareggio. Gasperini e i suoi uomini per portare nella Capitale la vittoria dovranno affrontare gli avversari al massimo della concentrazione.

LE PROBABILI FORMAZIONI

La Roma domani sera scenderà sul campo del Pisa per la prima trasferta stagionale, ma anche ultima con la squadra non al completo. Gasperini per l’occasione avrà di nuovo a disposizione Celik dopo la squalifica. Proprio il turco dovrebbe partire titolare al fianco di Mancini e N’Dicka davanti al solito Svilar. Il centrocampo sarà con grande probabilità quello visto contro il Bologna: Wesley, Cristante, Koné e Angeliño. In attacco ci dovrebbe essere ancora Ferguson, viste anche le voci che circondano Dovbyk. Dietro di lui saranno confermati, a parte stravolgimenti dell’ultimo minuti, Soulé ed El Shaarawy

Il Pisa di Alberto Gilardino scenderà in campo davanti ai suoi tifosi in Serie A per la prima volta dopo trentaquattro anni. Per la speciale occasione l’undici titolare dovrebbe avere tre grandi assenti: Stengs, appena arrivato, Cuadrado e Nzola. Non è da escludere però che potranno entrare a partita in corso per aiutare i loro compagni.

DOVE VEDERE PISA-ROMA

La gara sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Calcio (202), Sky Sport 4K (213) e Sky Sport Uno, oltre che in streaming su NOW, DAZN (via app per smart TV, console e dispositivi mobili) e su Sky Go.

ARBITRA COLLU. AL VAR MAZZOLINI

Il match contro il Pisa sarà diretto da Giuseppe Collu, con Cecconi e Rossi ad assisterlo, mentre il IV uomo sarà Manganiello. In sala VAR ci sarà Meraviglia, coadiuvato da Maresca nel ruolo di AVAR.

LE PROBABILI FORMAZIONI

PISA (3-4-2-1): Semper; Denoon, Caracciolo, Canestrelli; Tourè, Marin, Aebischer, Angori; Tramoni, Moreo; Meister.
A disp.: Nícolas, Scuffet, Calabresi, Mbambi, Akinsanmiro, Cuadrado, Durmush, Stengs, Hojholt, Léris, Maucci, Piccinini, Buffon, Nzola.
All.: Alberto Gilardino.
Diffidati: –
Squalificati: –
In dubbio: –
Indisponibili: Lusuardi.

ROMA (3-4-2-1): Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Wesley, Cristante, Koné, Angeliño; Soulé, El Shaarawy; Ferguson.
A disp.: Vasquez, Zelezny, Hermoso, Ghilardi, Rensch; Pisilli, Pellegrini, Baldanzi; El Aynaoui, Dovbyk.
All.: Gian Piero Gaperini.
Diffidati: Pellegrini.
Squalificati: –
In dubbio: –
Indisponibili: Bailey.

Roma-Bologna, le probabili formazioni: Gasperini all’esordio all’Olimpico. Spazio ai nuovi acquisti

Emanuele Papi – Domani sera all’Olimpico andrà in scena Roma-Bologna, anticipo di grande fascino della prima giornata di Serie A. I giallorossi di Gasperini vogliono partire con il piede giusto davanti al proprio pubblico, mentre i rossoblù di Italiano cercano conferme dopo la vittoria in Coppa Italia della scorsa stagione.

LE PROBABILI FORMAZIONI

La nuova stagione della Roma comincerà domani, sabato 23 alle 20:45, contro il Bologna di Italiano. Gia Piero Gasperini debutterà all’Olimpico nel giorno della sua seicentesima presenza in panchina. Per l’occasione l’ex allenatore dell’Atalanta ha convocato solo 20 giocatori, a causa di infortuni e situazioni di mercato. Tra gli assenti più importanti ci sono Pellegrini e Bailey, che dovrebbero tornare per il rientro dalle nazionali. Mancherà anche Salah-Eddine, fuori dal progetto tecnico giallorosso.
Gli undici che inizieranno il match dovrebbero essere quelli che, al momento, risultano i più informa. Davanti a Svilar dovrebbero esserci l’esordio di Ghilardi, al fianco di Mancini e N’Dicka. Sugli esterni dovrebbero giocare Rensch, anche se l’impiego di Wesley non è da escludere, e Angeliño. I due di centrocampo invece saranno con ogni probabilità Koné e Cristante. Nei sotto punta ci sarà sicuramente Soulé e insieme a lui, a dare equilibrio, ci dovrebbe essere El Aynaoui. In attacco è in corso il ballottaggio tra Dovbyk e Ferguson, con quest’ultimo leggermente in vantaggio.

Vincenzo Italiano ha diramato la lista dei convocati in cui è assente Miranda per squalifica, mentre Holm non sarà della partita a causa di un infortunio muscolare al bicipite sinistro. Recuperano Ferguson e Bernardeschi, che saranno pienamente a disposizione. Presenti anche i nuovi acquisti Zortea e Heggem, che potrebbero debuttare subito in Serie A con la maglia rossoblù.

 

DOVE VEDERE ROMA-BOLOGNA

La gara sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Calcio (202), Sky Sport 4K (213) e Sky Sport Uno, oltre che in streaming su NOW, DAZN (via app per smart TV, console e dispositivi mobili) e su Sky Go.

ARBITRA ZUFFERLÌ. AL VAR MAZZOLINI

Il match contro l’Atalanta sarà diretto da Zufferlì, con Mondin e Miniutti ad assisterlo, mentre il IV uomo sarà Marchetti. In sala VAR ci sarà Mazzoleni, coadiuvato da Fabbri nel ruolo di AVAR.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ROMA (3-4-2-1): Svilar; Ghilardi, Mancini, Ndicka; Rensch, Cristante, Koné, Angeliño; Soulé, El Aynaoui; Ferguson.
A disp.: Vasquez, Zelezny, Hermoso, Wesley, Rensch; Pisilli, Baldanzi; El Shaarawy, Dovbyk.
All.: Gian Piero Gaperini
Diffidati: Pellegrini.
Squalificati: Celik.
In dubbio: –
Indisponibili: Bailey, Pellegrini.

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri, Vitik, Lucumì, Lykogiannis; Freuler, Pobega; Orsolini, Odgaard, Cambiaghi; Castro.
A disp.: Ravaglia, Pessina, Posch, Ilic,  Zortea, Casale, Heggem, Fabbian, Pobega, Moro, Karlsson, Immobile, Dallinga, Dominguez, Bernardeschi.
All.: Vincenzo Italiano.
Diffidati:
Squalificati: Miranda.
In dubbio: –
Indisponibili: Holm.