Disfatta giallorossa a Bergamo, la Roma si scorda di tornare in campo dopo l’intervallo

Alice Dionisi – La Roma conferma il trend negativo, incapace di vincere contro le squadre che occupano le posizioni d’alta classifica, incassando un sonoro 4-1 in casa dell’Atalanta. Così come successo nella sconfitta a Napoli, i giallorossi perdono i punti e la faccia, incassando altri quattro gol. Prima il gol del momentaneo vantaggio, poi nella ripresa il crollo mentale e fisico. La Roma segna la rete dello 0-1, illudendosi di poter conquistare lo scontro diretto con i bergamaschi, con un gol di Edin Dzeko dopo 3 minuti di gioco. Il bosniaco sfrutta l’assist di Mkhitaryan e batte Gollini davanti alla porta, eguagliando il record di Montella come quarto miglior realizzatore con la maglia della Roma in Serie A, ma non basta contro un’Atalanta che domina nella ripresa. Gasperini fa dimenticare ai tifosi la questione Gomez (l’argentino non è neanche stato convocato) e travolge Fonseca. Nel secondo tempo i nerazzurri pareggiano grazie ad una rete di Zapata al 59’, poi si portano in vantaggio al 70’ con Robin Gosens. Completamente assenti i giallorossi, non reagiscono e soccombono all’Atalanta che segna altri due gol: al 72’ Muriel, appena entrato in campo, all’85’ Ilicic (in campo dal secondo tempo), che firma il 4-1 per i padroni di casa. Gasperini azzecca i cambi, male invece quelli operati da Fonseca, con la Roma non riesce a stare al passo della sua avversaria. Insufficiente la prestazione di Mirante e torna in auge l’argomento portiere per la finestra di mercato invernale. L’Atalanta conferma le statistiche: i giallorossi sono la vittima preferita in Serie A, la squadra contro cui hanno segnato più gol in campionato (136). Nessun alibi per Fonseca: Una squadra che fa un primo tempo da guerrieri con grande intensità poi non può giocare una ripresa da bambini. È una questione di atteggiamento, abbiamo giocato soltanto 45 minuti e non 90, non puoi farlo contro l’Atalanta”.

Alice Dionisi

Dzeko-Milik in stand-by e intanto arriva Kumbulla

Alice Dionisi – Il “sì” di Arkadiusz Milik alla Roma sblocca anche Edin Dzeko in ottica Juventus. Da Trigoria è stata decisiva la chiamata del tecnico Fonseca all’attaccante polacco, che lo ha persuaso a scegliere il trasferimento nella Capitale, promettendogli “Sei il nostro numero 9 ideale”. Mancano ancora da limare gli ultimi dettagli tra Milik e il Napoli. De Laurentiis non vuole rinunciare alla multa relativa all’ammutinamento dei giocatori partenopei dopo Napoli-Salisburgo in Champions League (quando non vollero tornare a Castelvolturno per il ritiro), ma ci sarebbero anche degli stipendi in arretrato da pagare. Il polacco ha svolto la prima parte delle visite mediche all’estero, in Austria, dove alcuni giorni fa è stato operato anche Nicolò Zaniolo. Il costo totale dell’operazione sarà di 27 milioni, suddivisi in prestito (3 milioni), riscatto obbligatorio (15) e bonus (9), mentre il calciatore percepirà uno stipendio da 4.8 milioni netti a stagione. La Roma attende Milik prima di poter dare il via libera alle visite di rito di Dzeko con la Juventus. Il costo dell’operazione che porterà il bosniaco alla corte di Pirlo è di 15 milioni, con un contratto da 7.5 milioni netti a stagione per due anni. I giallorossi così facendo non si libereranno solo dell’ingaggio -pesante- del numero 9, ma potranno mettere a bilancio anche una plusvalenza da 12.5 milioni. In attesa che Milik e Napoli risolvano le loro querelle, la Roma accoglie Marash Kumbulla nella Capitale: al Verona vanno in prestito Cetin, Diaby e Cancellieri. Prestito biennale per il difensore, con riscatto fissato a 13.5 milioni più 3.5 di bonus. Cengiz Under invece andrà in prestito al Leicester: alla Roma 3 milioni per il prestito, con il diritto di riscatto (e non obbligo, come inizialmente pattuito) fissato a 24 milioni. Resta in una situazione di stallo la trattativa con il Manchester United per il ritorno di Chris Smalling a Roma.

Alice Dionisi

Tempo di bilanci: la Roma dal 2010 al 2019

Alice Dionisi – Termina il 2019 ed è tempo di bilanci anche a Trigoria. Il club ha chiesto ai tifosi di votare il miglior giocatore del decennio, il miglior acquisto, la miglior partita, il miglior allenatore e la migliore stagione. Senza molte sorprese, Francesco Totti è stato eletto il miglior giocatore del club negli ultimi dieci anni, alle sue spalle De Rossi, Dzeko, Florenzi e Nainggolan. In corsa per il miglior acquisto del decennio c’erano Zaniolo, Salah, Alisson e Dzeko, ed è stato proprio il bosniaco, acquistato da Sabatini nel 2015 dal Manchester City, il migliore negli ultimi dieci anni. Suo anche il gol preferito dai tifosi della Roma nello stesso arco temporale, quello allo Stamford Bridge contro il Chelsea nella fase a gironi di Champions League, quando i giallorossi riuscirono a pareggiare 3-3 contro i Blues allenati da Antonio Conte. Claudio Ranieri, alla guida della Roma all’inizio del decennio (2009-2011) e nella seconda esperienza (nel 2019, quando è subentrato a Eusebio Di Francesco per traghettare la squadra fino al termine della stagione) è stato votato come miglior allenatore, vincendo su Spalletti, Garcia e Di Francesco. Con l’89% dei voti, Roma-Barcellona 3-0 è stata eletta come la più bella partita disputata dai giallorossi nell’arco degli ultimi dieci anni. La rimonta ai danni dei blaugrana nella stagione 2017-2018 di Champions League è rimasta nei cuori dei tifosi, scelta (quasi) unanime. La miglior stagione, secondo i fan, è stata proprio quella 2017-2018. Nel corso dei dieci anni (iniziati con Rosella Sensi a capo della società) la Roma in campionato si è piazzata 4 volte seconda (con Spalletti, Garcia e Ranieri), due volte terza, tre volte sesta e una volta settima (con Thomas Di Benedetto presidente del club). La semifinale contro il Liverpool nella stagione 2017-18 è stato il miglior piazzamento europeo nell’arco del decennio, mentre in Italia i giallorossi hanno conquistato due finali di Coppa Italia e una di Supercoppa.

Alice Dionisi

 

 

È Roma-show al Franchi contro l’ex Montella, Zaniolo al bacio

Alice Dionisi – La Roma augura buon Natale ai suoi tifosi, calando il poker alla Fiorentina nell’ultima partita del 2019 e congedando l’anno con l’immagine di Nicolò Zaniolo che bacia la maglia al gol. Montella deve fare i conti con le assenze di Ribery e Chiesa, ma i viola giocano a viso aperto nel primo quarto d’ora, andando anche in rete con Vlahovic, che si è reso subito pericoloso, ma Orsato annulla per fuorigioco. Quando la Roma ingrana la marcia, trova due gol in tre minuti: prima Pellegrini riesce liberarsi della difesa della Fiorentina, crossando per Zaniolo che serve Dzeko sotto rete. Il bosniaco firma la rete dell’1-0 al 19’, poi al 21’ Kolarov raddoppia con una punizione dal limite dell’area imprendibile per Dragowski, con il sinistro che finisce sotto l’incrocio dei pali. I viola non si lasciano abbattere e provano ad accorciare le distanze, trovando il gol con Badelj su rimpallo di Veretout al 34’. Nella ripresa gli uomini di Montella cercano il pareggio, ma la Roma è brava e attende le ripartenze per chiudere la partita. Al 73’ Lorenzo Pellegrini riesce a trovare il gol, dopo l’azione nel primo tempo che aveva permesso a Dzeko di sbloccare la partita. Il numero 7 giallorosso batte Dragowski con un destro rasoterra che condanna la Fiorentina. La Roma chiude le pratiche all’88’ siglando il poker con una rete di Zaniolo in contropiede, lanciato da Dzeko. Il giovane classe 1999 esulta e bacia lo stemma sulla maglia sotto al settore ospiti: un gesto che non è passato inosservato ai tifosi, che si godono il regalo di Natale anticipato. Adesso Montella è in bilico, nonostante i tentativi fatti dai suoi negli ultimi minuti di recupero (traversa di Vlahovic e conclusione di Sottil che finisce poco sopra la porta) il tecnico anticipa i giornalisti nel post-partita: “Fortunatamente arriva la sosta e, prima che mi facciate voi la domanda, io ho la stessa voglia di sempre e che ho sempre messo in ogni allenamento. Se ci sarà ancora il sottoscritto in panchina, ripartirò ancora una volta da questo e dai miei ragazzi, che sono veri uomini e anche oggi lo hanno dimostrato, lottando su ogni pallone”.

Alice Dionisi

Roma-Istanbul Basaksehir 4-0, le pagelle: Dzeko e Zaniolo accendono l’interruttore. Turnover ragionato per Fonseca

Luca Fantoni – La Roma fa il suo esordio in Europa League vincendo per 4-0 contro l’Istanbul Basaksehir. La partita nel primo tempo ha ritmi bassissimi e si sblocca solo grazie ad un autogol di Caiçara che devia in rete un cross di Spinazzola. Nella ripresa il match si vivacizza e Dzeko trova il raddoppio dopo una splendida azione di Zaniolo. A venti minuti dalla fine i ruoli si invertono ed è il bosniaco a servire l’assist al numero 22 che cala il tris con un bel tiro a giro. Nel recupero Kluivert firma il definitivo poker.

ROMA

PAU LOPEZ: 6 Non deve compiere parate, se non per un colpo di testa centrale. Fa venire un brivido ai tifosi della Roma quando si fa scappare la palla dalle mani dopo un campanile alzato da Diawara.

SPINAZZOLA: 6.5 Rispetto a Florenzi ha compiti più offensivi e li svolge discretamente bene. Da una sua percussione sulla fascia nasce l’autogol di Caiçara che sblocca una partita fino a quel momento molto spigolosa.

FAZIO: 6 Conferma il trend positivo delle ultime uscite. Non particolarmente impegnato.

JUAN JESUS: 6.5 Alcune ottime chiusure tra cui quella su Guldbrandsen che era lanciato a rete. Sfrutta bene l’occasione che gli concede Fonseca.

KOLAROV: 6 Oggi deve più difendere che attaccare e lo fa bene, non concedendo situazioni pericolose agli avversari.

CRISTANTE: 6.5 Sempre meglio in fase di interdizione e contro i turchi si fa vedere anche in avanti. Solo una deviazione del portiere Günok non gli permette di trovare la gioia personale.

DIAWARA: 5.5 Per l’ex Napoli c’è sicuramente molto da lavorare. I limiti sono quelli visti in precampionato: impreciso in alcuni appoggi e poco propositivo nel cercare la giocata in verticale. I margini di miglioramento comunque ci sono.

ZANIOLO: 7 Il talento romanista continua come aveva finito la partita contro il Sassuolo, in maniera eccellente. È sua la prima occasione del match nonostante nel primo tempo non brilli particolarmente. Nella ripresa si accende insieme a Dzeko e chiude la pratica.

PASTORE: 6.5 La sua è una partita a diesel. Inizia a rilento ma quando sale il livello del gioco complessivo aumenta anche la sua qualità. Un paio di numeri sui difensori avversari sono da applausi.

KLUIVERT: 7 Non devastante come contro il Sassuolo ma comunque una partita più che sufficiente. Quando accelera è imprendibile per tutti. Nel finale riesce a trovare il meritato gol che fissa il risultato sul definitivo 4-0.

DZEKO: 7 Stesso identico discorso fatto per Zaniolo. Decide di accendersi nella ripresa e in cinque minuti chiude la partita dimostrando la totale superiorità a livello tecnico rispetto agli avversari. Da segnalare anche una bellissima apertura con le spalle alla porta.

PELLEGRINI (Dal 64′): 6 Un paio di tiri, qualche percussione e un bellissimo passaggio per Kalinic.

VERETOUT (Dal 72′): S.V. Prende un giallo, entra a partita praticamente chiusa.

KALINIC (Dal 74′): S.V. Sbaglia una grandissima occasione a tu per tu con Günuk.

All. FONSECA: 7 Con un turnover ragionato, senza rinunciare ai pilastri della squadra, si porta a casa la prima partita di Europa League. Importante anche per il morale non aver preso gol.

Luca Fantoni

Clamoroso: Dzeko rinnova con la Roma! Contratto fino al 2022

(Keivan Karimi) – Incredibile ma vero; dopo tanti rumors di mercato, le infinite chiacchiere sul suo prossimo passaggio all’Inter, Edin Dzeko ha scelto di restare alla Roma.

Oggi infatti il bosniaco ha firmato il suo nuovo contratto con il club giallorosso, rinnovando fino a giugno 2022. Una sorpresa assoluta in un momento piuttosto folle della sessione estiva, quando tutti pensavano che il suo trasferimento all’Inter fosse cosa praticamente certa. Dzeko si lega alla Roma e raccoglie così l’invito di tutti i tifosi romanisti e di mister Fonseca, che lo ha sempre voluto trattenere.

 

Lille-Roma 2-3, le pagelle. Dzeko in versione assist man. Weah meglio di Kluivert nella sfida tra figli d’arte

Luca Fantoni – Una Roma a due facce. Male nel primo tempo e bene nella ripresa. Efficace in attacco e traballante dietro. Quello contro il Lille è stato un test molto indicativo per Fonseca per capire dove la squadra deve migliorare per cercare di apprendere i suoi dettami tattici il più velocemente possibile. Allo stadio Pierre-Mauroy termina 3-2 per i capitolini con i francesi che sono passati in vantaggio nel primo tempo grazie a Timothy Weah. Nella ripresa prima Zaniolo e Under hanno ribaltato il risultato poi, dopo il gol del pareggio di Luiz Araujo, nei minuti di recupero Cristante ha deciso il match con un bel tiro da fuori.

ROMA

Pau Lopez: 6.5 – Finalmente il portiere spagnolo viene impegnato e lui risponde piuttosto bene. L’ex Betis si fa trovare pronto sulle conclusioni di Remy mentre sui gol può ben poco. Se la cava anche nelle uscite.

Florenzi: 5.5 – Spinge pochissimo per quelli che sono i suoi standard e quando lo fa e arriva al cross è quasi sempre impreciso. In fase difensiva soffre parecchio l’esplosività di Bamba. A metà prima tempo rischia di regalare il raddoppio ai francesi ma l’egoismo di Remy lo grazia.

Fazio: 5 – Nuova stagione ma vecchio Fazio. L’argentino si fa passare il pallone sotto le gambe in occasione del primo gol e va in grossa difficoltà quando Weah lo punta. Posizionato male anche sulla rete di Araujo.

Juan Jesus: 6 – Va meglio del suo compagno di reparto ma non brilla per qualche chiusura particolare.

Kolarov: 6.5 – Nel primo tempo si adatta al ritmo basso dei compagni di squadra ma nella ripresa cresce tantissimo ed è una spina nel fianco per il Lille. Da un suo affondo nasce il gol del raddoppio di Zaniolo.

Diawara: 6 – Il voto è una media tra il 5 del primo tempo quando sbaglia un passaggio sanguinoso che per poco non permette a Ikonè di segnare il 2-0, e il 7 del secondo quando da un suo passaggio in verticale nasce il gol di Under.

Cristante: 6.5 – Quando deve impostare è leggermente impreciso. Accusa la fisicità dei francesi ma nel finale segna il gol che regala la vittoria alla Roma.

Under: 7 – Il turco nel primo tempo è l’unico che prova a saltare l’uomo. Nella ripresa ha il merito di segnare il gol del pareggio. Continua ad essere uno dei migliori in questo precampionato.

Zaniolo: 6.5 – Non entra particolarmente nel vivo del gioco ma sul suo piede capitano tutte le occasioni migliori dei giallorossi. Segna il gol del momentaneo 2-1 facendosi trovare ben appostato in area.

Kluivert: 5.5 – L’olandese prova a creare qualcosa ma si trova molto spesso in una posizione molto arretrata. Davanti è inconcludente, ha una buona occasione ma non la sfrutta cercando il tacco.

Dzeko: 7.5 – Oggi il bosniaco è in versione assist man. Nella prima frazione viene servito poco ma comunque quando ha il pallone tra i piedi riesce a mettere ordine. Nei secondi 45′ mette a referto l’assist per Under, propizia il gol di Zaniolo con il passaggio per la corsa di Kolarov e infine serve l’assist per il 3-2 di Cristante. Dimostra ancora una volta la sua grande professionalità, oltre che il suo talento.

Pellegrini (dal 70′): S.V. Il tempo di qualche bel lancio e di iniziare a riprendere il ritmo partita.

Antonucci (dal 70′): S.V. Si fa notare solo per una palla persa sulla trequarti.

Perotti (dal 70′): S.V. Tocca pochissimi palloni.

Spinazzola (dal 72′): S.V. Nei pochi minuti a disposizione Spinazzola dimostra di poter giocare tranquillamente anche a destra.

Luca Fantoni

Domenica d’addii in casa Roma. Ai saluti De Rossi, Ranieri e non solo

Gianluca Notari – La Roma degli addii è pronta a salutare. Sono diversi i calciatori con in mano le valigie pronte e destinati verso nuovi lidi. A partire da Daniele De Rossi: domenica sarà l’ultima sua apparizione con la maglia della Roma, la numero 616 in una carriera che fin qui ha conosciuto solo i colori giallorossi. L’Olimpico è pronto ad accogliere e salutare il suo capitano e a non fare sconti di contestazione alla società, presa di mira dal giorno dell’annuncio del ritiro del numero 16 a fine stagione.

Sicuro dell’addio è anche Claudio Ranieri. Il mister, arrivato a marzo per tentare di portare la Roma in Champions League non è riuscito in quella che a tutti gli effetti sarebbe stata la tredicesima fatica di Ercole e nelle ultime settimane non ha lesinato dubbi e perplessità dell’immediato futuro dei giallorossi. Potrebbero non far parte della Roma del prossimo anno Edin Dzeko. Tentato dall’Inter, il bosniaco lascerebbe la capitale da settimo miglior marcatore della storia giallorossa e un titolo di capocannoniere nel 2017. 87 reti in 178 partite e l’enorme rammarico di non essere riuscito a sollevare un trofeo in giallorosso.

Stesso rammarico condiviso da Kostas Manolas. Anche il greco viene dato nella lista dei partenti dopo 5 stagioni nella capitale, tante prestazioni da gigante della difesa e una clausola rescissoria che fa gola alle big del calcio europeo. 36 milioni per portarlo via da Trigoria, dove il difensore sembra non respirare più l’aria di casa che percepiva qualche tempo fa.
Dubbi anche su El Shaarawy. Trascinatore della stentata annata romanista, il Faraone non è più sicuro del rinnovo e potrebbe proseguire la sua avventura altrove. Chissà che poi la rivoluzione giallorossa 9.0 non riguardi anche qualche altro elemento della formazione, sacrificato per fare cassa, perché sente il bisogno di cambiare aria alla fine di un ciclo o perché non rientra nei piani del club e del prossimo allenatore.
L’unica certezza è che in un modo o nell’altro la nuova Roma ci sarà. Nessuna paura, anche l’anno prossimo vedremo 11 giocatori in campo.

Gianluca Notari

Roma, uno 0-0 di rimorsi e speranza tra Europa League e Champions

Simone Burioni – La Roma non va oltre lo 0-0 in casa del Sassuolo. Gli uomini di Ranieri hanno perso una ghiotta occasione per rosicchiare qualche punto su Atalanta e Inter che hanno rispettivamente pareggiato e perso con Juventus (1-1) e Napoli (nerazzurri sconfitti 4-1). Il Milan invece ha battuto il Frosinone 2-0 allungando a +2 sui giallorossi. Unica nota positiva per i capitolini è la matematica qualificazione all’Europa League, perlomeno ai preliminari. Clamorosa, ma ancora possibile, sarebbe invece l’approdo in Champions League che non si può escludere ancora del tutto. La Roma infatti può qualificarsi alla massima competizione europea in due casi: il primo vede i giallorossi vincenti col Parma con ben cinque reti di scarto ed entrambe le milanesi sconfitte. Nella seconda situazione, da capire se più o meno complicata, né l’Atalanta né le due milanesi dovrebbero guadagnare punti e la Roma, ovviamente, dovrebbe battere il Parma. Difficile quindi, ma non impossibile, e Ranieri – nonostante l’ambiente “sconquassato” per la vicenda De Rossi – ci proverà fino alla fine caricando la squadra a dovere sia per cercare di riuscire in un autentico miracolo sportivo sia per salutare nel modo migliore un’altra bandiera romanista che dirà addio. Di imprese Claudio Ranieri se ne intende, basta far correre la mente a pochi anni fa quando con il Leicester si laureò campione d’Inghilterra in una delle stagioni più gloriose che la storia del calcio abbia mai conosciuto. Intanto però le voci di mercato vedono allontanarsi Dzeko, Kolarov e Manolas da Trigoria, con un occhio di riguardo anche a Zaniolo che è nel mirino di Juventus e Tottenham. Il centravanti sembra essere l’obiettivo numero uno dell’Inter, che proverà a portare a Milano il bosniaco a prescindere dall’ingresso in Champions. Kolarov invece, nonostante abbia ancora un anno di contratto, pare voglia cambiare aria e una sua partenza sembra essere cosa quasi certa. Inoltre la Roma si libererebbe dei 6 milioni di ingaggio lordi percepiti dal serbo. Discorso differente per Manolas, il suo futuro dipende dal mercato e la Roma non è padrona del destino del greco su cui c’è una clausola da 36 milioni di euro. Chi la Roma non vuole cedere è Nicolò Zaniolo: il centrocampista fa gola a molti top club europei, ma l’idea della dirigenza è quella di poter trattenere il giovane talento almeno per un altro anno considerata l’età e il margine di miglioramento con un anno di esperienza in Serie A. Rimane invece il rebus allenatore, con Gasperini in pole per la panchina giallorossa. Il tecnico dell’Atalanta dovrebbe facilmente trovare un accordo con il presidente Percassi per essere liberato a fine stagione e raggiungere Roma in quella che si preannuncia essere un’estate davvero complicata tra polemiche e ringiovanimento della rosa.

Simone Burioni

La Roma soffre in casa del Frosinone, vittoria all’ultimo respiro

Alice Dionisi La Roma vince in rimonta all’ultimo minuto al Benito Stirpe contro il Frosinone grazie ad una doppietta di Edin Dzeko. La formazione allenata da Baroni non era mai riuscita a segnare alle squadre che occupano le prime sei posizioni in classifica in questo campionato, ma si porta in vantaggio dopo appena cinque minuti di gioco grazie ad una rete di Ciano, che sfrutta un errore di Nzonzi e calcia verso Olsen. Male la reazione del portiere giallorosso: respinge il pallone che però rimbalza e torna dietro la linea della porta, decretando il vantaggio dei padroni di casa. Al 10’ il Frosinone attacca ancora, colpendo la traversa con Beghetto. Alla mezz’ora di gioco la Roma trova il gol del pareggio grazie alla prima rete di Edin Dzeko, che si fa strada in area in mezzo alla difesa dei padroni di casa e sfrutta la disattenzione di Goldaniga. Appena un minuto dopo, i giallorossi si portano in vantaggio con Lorenzo Pellegrini: Dzeko in contropiede serve El Shaarawy, a tu per tu con Sportiello, che calcia il pallone verso la porta, poi spedito in rete dal numero 7 della Roma, in scivolata. Esultanza alla Francesco Totti dedicata alla moglie Veronica, in dolce attesa. Nella ripresa, a dieci minuti dalla fine, Andrea Pinamonti, in prestito al Frosinone dall’Inter, trova il gol del pareggio che accende il Benito Stirpe: sfrutta l’assist di Ciano e beffa Olsen di piatto davanti alla porta. La Roma riesce a portare a casa la vittoria con il gol di Edin Dzeko sullo scadere dei minuti di recupero. Al 95’ De Rossi serve El Shaarawy di prima, il numero 92 la mette in mezzo per il bosniaco che va a festeggiare la doppietta sotto il settore ospiti. I giallorossi, in extremis e con una vittoria sofferta, confermano la striscia di risultati positivi: 6 vittorie e 2 pareggi nelle ultime 8 gare disputate. Adesso testa al derby e al ritorno di Champions League contro il Porto. “Ci sono stati alcuni errori ma il bicchiere è pieno vista la vittoria -commenta l’allenatore Eusebio Di Francesco-. Sul gol De Rossi si è trovato in una posizione sbagliata e questo non deve accadere. In passato però partite così non le avremmo vinte. Nel derby sono convinto che faremo una grande partita perché possiamo solo migliorare. Ansia quarto posto? No, la Roma deve ambire alla Champions League con le pressioni. L’ambiente è destabilizzante ma dobbiamo gestirlo”.

Alice Dionisi