Decima gara con più di tre gol: nessuno meglio della Roma in Europa

Pagine Romaniste (F. Belli) – Il punto di forza della Roma di Fonseca è senza dubbio l’attacco, che gara dopo gara continua a perforare difese e regalare record su record. Lo dimostra la ventesima giornata di campionato, andata in scena ieri sera allo Stadio Olimpico di Roma. Se quella di andata aveva lasciato a tutti, società squadra e tifosi, l’amaro in bocca per il caso-Diawara, quella di ritorno è stata tutta un’altra musica. Nel posticipo serale, la Roma vince 3-1 contro il Verona di Ivan Juric. Un successo che è maturato nel giro di un quarto d’ora. Al 22’ del primo tempo Gianluca Mancini porta la formazione giallorossa in vantaggio, poi incrementato da Henrikh Mkhitaryan prima e Borja Mayoral poi. Oltre a consentire di saldare il terzo posto in classifica, il successo contro i veneti porta in barca anche un record. Nei migliori cinque campionati europei nessuno ha segnato tre o più gol in diverse partite come la Roma. Al secondo posto di questa speciale classifica vi sono il Paris Saint Germain con 10 reti, le stesse del Bayern Monaco. Seguono poi Atlanta e Lione, entrambe ferme a 9. I tifosi sperano che questo andamento possa proseguire sia in campionato ma anche in Europa League, dove i capitolini affronteranno il Braga. 

Francesco Belli

Roma-Spezia 4-3, boccata d’ossigeno all’ultimo minuto per i giallorossi. La doppietta di Mayoral, Karsdorp e Pellegrini fanno respirare Fonseca

Roberto Gentili –  Colpo di reni della Roma. Nell’ultima giornata del girone di andata, i giallorossi vincono 4-3 contro lo Spezia grazie alla doppietta di Mayoral ed alle reti di Karsdorp e Pellegrini.

Dopo un paio di affondi, la Roma trova il vantaggio con Mayoral (16’). Il centravanti spagnolo viene ben servito dalla sinistra da Pellegrini e davanti a Provedel non sbaglia. Alla prima era occasione, però, lo Spezia trova il pareggio. Il maldestro tentativo di Pau Lopez di smanacciare il cross di Farias finisce per servire Piccoli (24’), che da due passi non sbaglia. A ripristinare la supremazia ci prova Mayoral: parte dalla sinistra, si accentra e lascia partire una conclusione che però non trova lo specchio della porta.

Ma lo trova ad inizio ripresa: percussione di Veretout che serve Mayoral (52’) il quale controlla ed insacca all’angolino destro. Non c’è due senza tre ed allora Karsdorp (55’) spinge in rete l’assist di Spinazzola. Lo Spezia è vivo ed accorcia con Farias (59’). La Roma sbaglia qualche occasione di troppo con Perez e Veretout, dando così speranza ai liguri che non se lo fanno ripetere due volte e al 90’ Verde accorcia. I padroni di casa non sono mai domi e ribaltano il risultano immediatamente con Pellegrini (90+2’).

Seppur con il brivido, la Roma ritrova il successo. La squadra di Fonseca sale al terzo posto con 37 punti, ad un punto sopra dal Napoli e a tre sotto dall’Inter. I nerazzurri saranno impegnati alle 18 con l’Udinese, mentre i partenopei se la vedranno con il Verona domani alle 15.

Polveriera Roma: cosa succede (di nuovo) nello spogliatoio di Trigoria

(R.Rodio) – Dopo un girone d’andata tutto sommato positivo ed una classifica attualmente soddisfacente, la Roma in una settimana rischia di buttare tutto alle ortiche.

Il derby perso senz’anima, le scorie di una sconfitta tanto criticata quanto meritata. Poi il patatrac contro lo Spezia, nel solito ottavo di Coppa Italia che umilia i giallorossi anche peggio del precedente del 2015.

Se all’epoca dei fatti la Roma di Rudi Garcia fu battuta ai rigori dall’allora club di Serie B, oggi i giallorossi si vedono estromessi dalla competizione al termine della notte delle beffe: sconfitta sul campo per 4-2, doppia espulsione in un minuto, valanghe di gol divorati e soprattutto lo sconcertante errore sulle sostituzioni.

Il sesto cambio operato da Paulo Fonseca è la ciliegina su una torta amarissima, che è costata finora il posto al team manager Gianluca Gombar e al dirigente operativo Manolo Zubiria (proprio ex T.M. giallorosso).

Non bastasse la repulisti dirigenziale e l’ira della famiglia Friedkin, ci si sono messi pure i calciatori di traverso. Il CorSport parla dell’allenamento del giovedì ritardato per protesta del gruppo, contrario al licenziamento di Gombar e poco propenso a scendere in campo a Trigoria.

Addirittura Calciomercato.com svela un altro amaro retroscena: al termine di Roma-Spezia sarebbe stata sfiorata la rissa tra uno dei ‘senatori’ e un membro dello staff di Fonseca.

Litigi, licenziamenti, confronti a brutto muso e persino ammutinamenti. Quello che fuoriesce dallo spogliatoio di Trigoria è un film dell’orrore purtroppo già visto varie volte da queste parti.

Fin dai tempi in cui Rudi Voeller fu ‘intimato’ da parte del gruppo a lasciare la panchina nel 2004, o quando Ranieri dovette dare le dimissioni non avendo la fiducia del gruppo alla sua, fino alla spaccatura Totti-Spalletti di qualche anno fa.

Roma torna ad essere una polveriera, stavolta quasi dal nulla. Sono bastati 5 giorni per individuare la Roma come squadra unita, serena e volenterosa alle considerazioni su un gruppo ricco di fratture interne, persino in rivolta contro l’allenatore.

Sembrava non fosse il caso, ma per Tiago Pinto e Dan Friedkin stanno arrivando mesi di fuoco, dove le decisioni dovranno essere rapide e volendo pure dolorose. Non è da escludere l’ennesimo totale repulisti generale, visto che l’ambiente appare governato da animi fin troppo bollenti o distratti.

Difficile dare la colpa a qualcuno in questo calderone di situazioni più o meno svelate. Ma ci permettiamo di dare un consiglio a Mr. Friedkin: lasci stare i sentimentalismi, l’appartenenza ed i caroselli. Agisca da manager, si circondi di persone prima di tutto professionali e lavori con freddezza, senza tornare sui propri passi. Il passato è un territorio già battuto, il futuro deve essere la svolta per un club troppo spesso umiliato dall’interno.

Disastro Ibanez: la Roma affonda. Il derby è della Lazio

(Federico Sereni) Match senza pubblico, ma anche senza storia quello andato in scena all’Olimpico. La Lazio si prende gioco della Roma in 23 minuti con un Fonseca visibilmente in affanno nel confronto diretto con Simone Inzaghi. Il tecnico biancoceleste è riuscito ad identificare il lato debole dell’avversario – la fascia difesa (si fa per dire) da Ibanez e Spinazzola – e l’ha attaccata con una certa continuità. Poi gli errori di Ibanez hanno fatto la loro parte, soprattutto grazie alle sgroppate di Manuel Lazzari: ispirato e ben servito con la palla a scalvalcare la linea, il terzino si è rivelato praticamente imprendibile.

Il primo gol con la firma di Immobile arriva proprio da una disattenzione del difensore brasiliano che si ripete anche nella seconda rete di Luis Alberto, sul quale la Roma ha protestato per la posizione di Caicedo. Il Var però l’ha considerata passiva ed ha lasciato andare. A salvare la squadra di Fonseca in un primo momento ci ha pensato Pau Lopez, poi ha dovuto capitolare ancora con Luis Alberto protagonista.

Sconfitta che fa male e mette in risalto tutti i limiti della Roma e dell’allenatore, incapace di trovare una soluzione in corso d’opera. La squadra di Fonseca si dimostra ancora una volta incapace di aggiudicarsi le gare contro le grandi: le vittorie con le piccole non possono bastare. Serve un cambio di rotta.

La Roma su Bernard: l’Everton lo valuta 10 milioni di euro

 

Pagine Romaniste (F. Belli) – La Roma è alla ricerca di un trequartista da affiancare alle punte Dzeko e Mayoral. Un nome che sta avanzando negli ultimi giorni è quello di Bernard, calciatore brasiliano dell’Everton. L’ex Shakhtar, che Paulo Fonseca ha allenato e quindi conosce molto bene, è finito nel mirino del club giallorosso, che + alla ricerca di un rinforzo nel reparto avanzato. Per lasciare partire il 28enne, però, i Toffes chiedono 10 milioni di euro. Nei prossimi la Roma valuterà se formula un’offerta. La prima scelta dei giallorossi sembra comunque essere Stephan El Shaarawy. L’ex giallorosso è però alle prese con lo Shanghai Shenhua, che non vuole lasciarlo partire in prestito. Negli ultimi giorni l’agente, il fratello Alex, si è recato in Cina per mediare. La Roma attende ulteriori sviluppi e spera di non rimanere a bocca asciutta dopo che l’operazione è saltata nelle ultime ore di mercato della sessione estiva. L’ex Milan ha giocato nel club capitolino per tre stagioni e mezzo, realizzando 42 reti in 153 partite (considerando solo il campionato, 34 in 104). Ci saranno ulteriori sviluppi.

Francesco Belli

Roma-Inter, le probabili formazioni. Pellegrini e Mkhitaryan dietro a Dzeko, ballottaggio Villar-Cristante

(Federico Sereni) – La Roma scende in campo contro l’Inter nella diciassettesima giornata di Serie A. Una sfida che potrebbe essere chiave per la stagione di Fonseca e i suoi, considerando che in caso di vittoria i giallorossi agguanterebbero il secondo posto, mentre nell’ipotesi contraria verrebbero probabilmente risucchiati dalle inseguitrici. Il tecnico portoghese conferma il 3-4-2-1 con Pau Lopez tra i pali. Davanti a lui ci saranno Mancini, Ibanez e Smalling. Centrocampo affidato a Veretout e Villar, ma attenzione al ballottaggio tra lo spagnolo e Cristante. Ai loro lati, sulle fasce (zona dove probabilmente si deciderà il match), agiranno Karsdorp e Spinazzola. Davanti, a supporto di Dzeko, spazio a Pellegrini e Mkhitaryan.  

Poche assenze invece per Antonio Conte che perde però Danilo D’Ambrosio almeno per un mese.  In porta confermato il capitano Samir Handanovic nonostante le non brillanti prestazioni delle ultime partite ma il portiere sloveno rimane sicuro del proprio posto tra i pali nerazzurri. Il pacchetto difensivo non si tocca più ormai con Skriniar a destra, De Vrij centrale e Bastoni sulla sinistra. In mezzo al campo confermato il terzetto che spesso è partito titolare in questa stagione con Sensi che farà di tutto per trovare un posto da titolare che sembra però molto complicato, sembra confermata la presenza di Vidal vicino a Brozovic e Barella. Sulle fasce ci saranno Hakimi e Young. L’unico dubbio potrebbe essere sulla sinistra dove scalpita Ivan Perisic che però sembra essere molto indietro nelle gerarchie rispetto all’ex capitano del Manchester United. Davanti ritorna la LuLa, Lukaku e Lautaro.

LE PROBABILI FORMAZIONI

Roma (3-4-2-1): Lopez; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Veretout, Spinazzola; Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko. All. Fonseca.

Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Barella, Brozovic, Vidal, Young; Martinez, Lukaku. All. Conte.

 

 

Mercato Roma, bye bye Reynolds: tutti i terzini sulla lista di Tiago Pinto

(R.Rodio) – Una delle esigenze primarie della Roma sul mercato, sia a gennaio che a giugno prossimo, riguarderà l’acquisto di un terzino destro.

L’esplosione di Rick Karsdorp è un’ottima notizia per la squadra di mister Fonseca. Ma numericamente la Roma è corta sulle fasce, visto che elementi come Santon e Bruno Peres sono da considerarsi ormai con le valigie in mano.

Il neo direttore generale Tiago Pinto avrebbe voluto presentarsi con il colpo a stelle e strisce: l’acquisto di Bryan Reynolds dall’FC Dallas, uno dei migliori talenti americani in circolazione. Ma la Juventus (in compartecipazione con il Benevento) appare ormai prossima ad ingaggiare il classe 2001.

Ma a Pinto non mancano le alternative: ecco chi potrebbero essere i nomi sui cui sta lavorando il dirigente portoghese per rinforzare la corsia destra.

Da Montiel a Hysaj: tutte le idee per la fascia

Il nome più gettonato al momento è quello di un argentino. Gonzalo Montiel, 24enne del River Plate. Si svincola a giugno ma la Roma sta provando a prenderlo immediatamente, magari con una proposta da 5-6 milioni di euro.

Un terzino brevilineo e abile in fase di spinta, sponsorizzato da un certo Javier Zanetti, che lo avrebbe voluto volentieri all’Inter. Ma non dispiace neanche Brandon Soppy, 18enne franco-ivoriano del Rennes. Elegante e slanciato, si sta imponendo nel calcio che conta, ma i francesi hanno già rifiutato una prima offerta della Roma da 4 milioni più bonus.

Altro profilo di moda è quello del turco Zeik Celik. Un nome svelato da Gianluca Di Marzo e seguito dalla Roma, considerato però oggi troppo caro. Il Lille infatti non vuole fare sconti per il proprio titolare della corsia destra.

La soluzione potrebbe arrivare dalla Scozia. Il vetenne olandese Jeremie Frimpong è tra i preferiti di Paulo Fonseca, visto che l’esterno del Celtic Glasgow sa giocare su entrambi i lati del campo.

Opzioni duttili e intriganti anche quelle che portano in Ligue 1. Il francese Leo Dubois potrebbe lasciare il Lione (interessato proprio a Montiel) e diventare un’ipotesi in chiave giallorossa. Così come Benjamin Henrichs del Monaco, già cercato in passato dall’Inter.

Solido e tosto il polacco Tomasz Kedziora, già accostato alla Roma lo scorso anno. Un 26enne che si sta facendo apprezzare con la Dynamo Kiev. Ma i profili forse che esalterebbero maggiormente la piazza sono quelli di Noussair Mazraoui dell’Ajax e Nordi Mukiele del Lipsia. Due esterni di qualità assoluta, abili in entrambe le fasi e per tal motivo piuttosto costosi.

Non mancano le piste italiane. La Roma segue da tempo Davide Faraoni, cresciuto nella Lazio ma esploso con qualità e continuità nell’Hellas Verona. Piaceva in estate anche Diogo Dalot, del Milan ma in prestito dallo United, prendibile anche in prestito. Resta viva la pista low-cost che porta a Elseid Hysaj: l’albanese lascerà Napoli a costo zero e rappresenta un eventuale rinforzo per tutte le stagioni.

 

Doppietta e vittoria, show di Mayoral: “Sempre pronto ad aiutare”

(Federico Sereni) – La Roma passa anche a Crotone per 3-1, ottiene la terza vittoria consecutiva in campionato e difende il terzo posto. I giallorossi guadagnano anche punti sull’Inter che cade contro la Sampdoria, distante ora solo 3 lunghezze alla vigilia dello scontro diretto in programma domenica alle 12:30 all’Olimpico. Orfani del bomber Dzeko, Mayoral ha guidato l’attacco ed ha risposto alla grande realizzando anche una doppietta. Il bottino dell’ex Real Madrid è salito a 6. “Sono molto contento per la mia prima doppietta in campionato ma soprattutto per la vittoria della squadra, e su questo campo non era facile“.  Contro l’Inter le cose cambieranno di nuovo, ma lo spagnolo si fa trovare sempre pronto: “Lavoro al massimo, poi è l’allenatore che decide quando devo giocare. Sono sempre pronto ad aiutare la squadra“. Quasi impossibile invece vederli insieme: “Non è il momento perché adesso le cose vanno bene così. In futuro chissà. A Crotone abbiamo fatto una partita seria, abbiamo rispettato l’avversario che ha qualità. Benissimo nel primo tempo, nella ripresa abbiamo pensato a gestire“.

 

Le PAGELLE di Roma-Sampdoria 1-0: Dzeko, guizzo del campione. Karsdorp mette il turbo. Mkhitaryan corre come un terzino

(R.Rodio) – I voti e le pagelle del match di oggi pomeriggio tra Roma e Sampdoria, prima gara ufficiale del 2021:

-ROMA-

Pau Lopez 6 – Nessun intervento trascendentale nella sua partita, anche se pesa un’insicurezza di fondo che si porta dallo scorso anno. Poco preciso con i piedi.

Mancini 7 – In un pomeriggio da lupi il difensore toscano non si tira indietro. Si batte senza sosta e limita le eventuali giocate di Quagliarella e compagnia. Concentrazione e aggressività, punto di forza della difesa.m

Smalling 6,5 – I problemi al ginocchio sembrano lontani, visto che la tenuta atletica appare finalmente ottimale. Quando si alza il pallone si smette di giocare, visto che li prende tutti lui. Mai in difficoltà.

Ibañez 7 – Un difensore con i suoi piedi e le sue accelerazioni è un lusso. Difficilmente superabile sulla sinistra, partecipa attivamente alla manovra giallorossa, contro il fortino costruito da Ranieri.

Karsdorp 7,5 – Siamo stati poco teneri nei giudizi quando serviva, ma oggi l’olandese merita tutti gli onori del caso. Deciso, continuo, difensivamente sempre attento. E manda a segnare il gol decisivo Dzeko, per il quarto assist vincente della sua stagione. La locomotiva è tornata.

Villar 7 – Si conferma il miglior regista della rosa, se non l’unico. Anche in un match così insidioso, con spazi stretti e campo ai limiti della regolarità, fa sfregare gli occhi con una prova ricca di lucidità e precisione. Per una squadra che vuole gestire il possesso palla ed imporre il proprio gioco lui è come il cacio sui maccheroni. (dal 71′ Cristante 6,5 – Entra bene in campo, con sostanza ed esperienza. Mette lo zampino nell’azione del gol-vittoria).

Veretout 6 – Box to box continuo, anche sotto la pioggia incessante. Paga la fatica nel finale, gestendo male alcuni palloni pericolosi. Urge trovare una alternativa a centrocampo.

Bruno Peres 5,5 – Nella sua prova, spesso troppo statica e prevedibile, da segnalare solo uno spunto a metà ripresa vanificato da Karsdorp. Non commette errori grossolani, ma allo stesso tempo è tutto tranne che un’arma utile. Il rischio è di vederlo forzatamente titolare anche a Crotone.

Pellegrini 6 – Torna sulla trequarti per il forfait di Pedro. Ha il merito di partecipare alla maggior parte delle azioni giallorosse. La sua mole di lavoro e di occasioni create è davvero molto alta, ma la conversione in pericoli per gli avversari non è all’altezza. (dal 82′ C. Perez 4,5 – Perde un’altra chance per dimostrare di essere utile alla causa. Si divora il 2-0 perdendo dieci secondi a calciare dal limite. L’atteggiamento in generale è insufficiente, di giocatori brevilinei con discreta tecnica ne è piena anche la nostra Serie B).

Mkhitaryan 7 – La sua grandezza è l’umiltà. Pur essendo uno dei calciatori di maggior qualità del campionato si prodiga con chiusure da terzino vecchio stampo. Quando sbaglia rincorre sempre l’avversario per rimediare, un esempio per altri compagni più statici. Peccato solo per un paio di ripartenze sfumate nel finale.

Dzeko 7 – Faticosissimo oggi diventare decisivo, sotto la pioggia incessante e contro la fisicità di Colley. Ma il bosniaco tira fuori il colpo da tre punti, finalmente con un movimento sul primo palo, annullando uno 0-0 già scritto. Ruggito. (dal 85′ Mayoral s.v. – Ultimi minuti per fare pressing e tenere il pallone lontano dall’area).

all. Fonseca 6,5 – Un match davvero molto duro contro un vecchio marpione come Ranieri. La Sampdoria si difende tutta dietro la linea della palla e con un campo così è una brutta gatta da pelare. Alla fine arrivano i 3 punti e il terzo posto in classifica confermato, sfatando anche il tabù del primo match dopo la sosta. Adesso andranno gestite bene le energie in vista di quello che sarà un gennaio ricco di impegni

-SAMPDORIA-

Audero 6.5; Yoshida 5.5 (Leris s.v.), Tonelli 6, Colley 6, Augello 5.5; Candreva 5, Thorsby 6.5, Ekdal 6, Jankto 6; Verre 5.5 (Damsgaard 6); Quagliarella 5.5 (La Gumina s.v.). All: Ranieri 6.

Roma, benvenuto 2021: il mercato che verrà

Guido Fienga e Paulo Fonseca

(R.Rodio) – Un duro, durissimo anno è ormai alle spalle. Da oggi il calcio italiano ed internazionale guarda al 2021 con ottimismo, nella speranza che a breve si superi la pandemia da Covid-19 per ritornare ai vecchi tempi.

La Roma è proiettata con ottimismo nel nuovo anno. Una proprietà, quella della famiglia Friedkin, che ha ambizioni importanti, restando però con i piedi per terra. Una squadra che viaggia a buoni ritmi e punta al ritorno nell’élite del calcio europeo. Infine un nuovo direttore generale, quel Tiago Pinto di cui dal Portogallo parlano come di un maestro del mercato.

E proprio il calciomercato nel 2021 sarà uno dei punti di maggior interesse per la Roma di Paulo Fonseca, che vanta una rosa competitiva ma assolutamente migliorabile. Vediamo dunque quelli che saranno probabilmente i movimenti, tra la sessione imminente di gennaio e quella estiva.

I calciatori in partenza 
 Prima di pensare agli acquisti la Roma dovrà forzatamente valutare i calciatori sacrificabili sul mercato in uscita.

Partiamo dai portieri: se Antonio Mirante rinnoverà per un’altra stagione, restando come secondo d’esperienza, lo spagnolo Pau Lopez è indicato da tutti come un sicuro partente. Il classe ’94 ha estimatori in Spagna ed Inghilterra, ma appare difficile che possa fare le valigie già a gennaio. Probabile una cessione in prestito (anche biennale) con obbligo di riscatto.

In difesa diranno addio certamente Federico Fazio e Juan Jesus. L’argentino sa di non essere più nei piani del club, mentre il brasiliano è in scadenza di contratto e appare impossibile un rinnovo. Anche Bruno Peres, a meno di una seconda parte di stagione sfavillante, lascerà la capitale il 30 giugno prossimo. In uscita pure Davide Santondesaparecido della fascia destra. In caso di offerte significative la Roma valuterà anche la posizione di Roger Ibañez (valutazione sui 35 milioni di euro).

A centrocampo sono due i nomi in uscita: Amadou Diawara e Javier Pastore. Il guineano è sceso nelle gerarchie di mister Fonseca e già a gennaio potrebbe ricevere proposte allettanti (piace in Premier). Il ‘Flaco’ invece è una sorta di mistero, visti i ripetuti infortuni. Il valore tecnico del calciatore ex Palermo non si discute, ma i 4,5 milioni di stipendio lo rendono un elemento esoso e persino nocivo: la Roma farà di tutto per cercare di piazzarlo altrove.

Da valutare invece la posizione dei due spagnoli d’attacco, ovvero Carles Perez e Borja Mayoral. Per il primo si parla di un possibile prestito altrove, magari proprio in Liga, per ritrovare smalto e continuità. Il secondo invece è chiamato a dimostrare di poter essere un vice-Dzeko: senza gol e prove convincenti la Roma potrebbe anche pensare di rispedirlo a fine stagione a Madrid.

Gli obiettivi in entrata Diversi i ruoli che la Roma in questo nuovo anno intende rinforzare con innesti mirati e per lo più giovani.

Viste le prove poco apprezzabili di Pau Lopez, arriverà molto probabilmente un nuovo portiere titolare. Tre le soluzioni che i giallorossi valuteranno: la prima riguarderà un numero 1 giovane e di prospettiva, che possa crescere al fianco di Mirante, come ad esempio il turco Cakir (offerto negli scorsi giorni) o il rumeno Radu in uscita dall’Inter. La seconda opzione vedrebbe la Roma virare su un portiere esperto e affidabile, ma non in proiezione futura: Sirigu del Torino e Silvestri del Verona i papabili. Infine c’è la terza soluzione che porta il nome di Rui Silva, classe ’94 del Granada che si prende a costo zero in estate. Ma c’è da superare la concorrenza di Inter, Lazio, Siviglia e Betis.

Si parla di due possibili innesti in difesa: nella linea a tre centrali di Fonseca potrebbe aggiungersi una nuova risorsa, che possa allinearsi agli attuali titolari. Come Izzo, in uscita dal Torino, oppure il talentuoso Lovato dell’Hellas Verona. In arrivo certamente un terzino destro, capace di alternarsi a Karsdorp: piace molto lo statunitense Reynolds, che però è tentato anche dalla Juventus. Non mancano le alternative in tale ruolo, che vanno dai giovani Soppy (Rennes), Frimpong (Celtic) e Montiel (River Plate) fino al più esperto Hysaj, pronto a svincolarsi dal Napoli.

Roma a caccia anche di un nuovo centrocampista. L’idea iniziale era quella di ingaggiare un regista vero e proprio, ma l’esplosione di Villar potrebbe far virare i giallorossi verso un altro tipo di mediano. Nel mirino un vice-Veretout, un calciatore di quantità, corsa e polmoni. Nandez del Cagliari è il profilo ideale, ma di recente sono stati accostati anche Weigl, tedesco del Benfica, ed il giovane brasiliano Ramon Cesar.

Già a gennaio dovrebbe arrivare un rinforzo sulla trequarti, ovvero una mezza punta che possa dare ricambio alla fase offensiva della Roma. La scelta preferita resta sempre il ritorno di El Shaarawy, ma il suo club cinese (Shanghai Shenhua) non intende regalarlo in prestito. I giallorossi si guardano dunque attorno: visionati pure Zaccagni del Verona, Bernard dell’Everton, Otavio del Porto e Berghuis del Feyenoord.

Resta l’enigma del centravanti. Tutta da decifrare la posizione di Dzeko e Borja Mayoral, entrambi non sicuri di restare a lungo per ragioni diverse. A prescindere da tutto servirà un innesto anche in avanti. Milik a costo zero è una tentazione enorme, mentre a Fonseca non dispiacerebbe riavere con sé Facundo Ferreyra. Ed un ritorno di Scamacca, classe ’99 attualmente al Genoa, rappresenterebbe un interessante colpo di prospettiva per l’attacco.

La situazione dei calciatori in prestitoIl mercato giallorosso del 2021 dipenderà molto anche dalla gestione futura dei calciatori, di proprietà Roma, attualmente in prestito altrove. Tutti elementi che andranno in qualche modo ‘sistemati’.

Il portiere Robin Olsen è passato a titolo temporaneo all’Everton. Le ultime notizie sembrano avvicinare il riscatto definitivo dello svedese, valutato almeno 4 milioni di euro.

A gennaio rientrerà alla base Daniel Fuzato. Il talentuoso estremo difensore brasiliano non ha mai trovato spazio nel Gil Vicente. Per lui previsto un’altra cessione in prestito, probabilmente sempre all’estero.

Alessandro Florenzi sta convincendo nella sua esperienza al PSG. Continuando così appare probabile che i francesi investano i 9,5 milioni di clausola per il riscatto a titolo definitivo.

La Roma tiferà Leicester in chiave Cengiz Under: dai risultati del club inglese e dalle prestazioni del turco dipenderà l’obbligo di riscatto. In tal caso i giallorossi andrebbero ad incassare circa 26,5 milioni di euro.

Più complicate le situazioni di Steve Nzonzi e Justin Kluivert. Il Rennes ed il Lipsia, le due rispettive società a cui la Roma ha ceduto in prestito i giocatori, valuteranno solo a fine stagione l’eventuale riscatto di entrambi. Per il francese c’è l’enorme ostacolo ingaggio (3,2 milioni netti), l’olandese invece potrebbe anche rientrare a Roma prima del previsto. E ciò non dispiacerebbe a Fonseca.

Di minor importanza i rientri dei vari Bianda, Coric, Antonucci e Riccardi, facilmente piazzabili in prestito nel mercato estivo 2021.