Inter-Roma, le probabili formazioni e dove vederla: Villar a centrocampo, in attacco ci sarà Dzeko

Roberto Gentili – L’Inter per l’ulteriore gloria, la Roma per difendere il settimo posto. Travolto il Crotone (5-0), i giallorossi sfidano i campioni d’Italia. La Benamata ha raggiunto l’obiettivo del tricolore, ma non sembra essere paga. La vittoria del campionato non ha infatti scalfito il desiderio di vittoria dei nerazzurri. Nell’ultima gara, proprio come i giallorossi, anche l’Inter ha trionfato con una cinquina. Malcapitata di turno la Sampdoria di Ranieri, sconfitta per 5-2.

Fonseca dovrà quindi porre la squadra sull’attenti, onde evitare di perdere anche la posizione che permetterebbe di qualificarsi ai playoff di Conference League. In campo dal primo minuto andrà l’undici pesante. Mirante in porta, nella difesa a 4 che accompagnerà il finale della Roma targata Fonseca tornerà Mancini – squalificato contro il Crotone – che farà coppia con Kumbulla. Non ci sarà Ibanez. Il brasiliano deve smaltire l’affaticamento muscolare che gli ha impedito di disputare il secondo tempo della sfida contro i calabresi.

La fascia destra sarà di Karsdorp, a sinistra Peres è in vantaggio su Santon. Recupero  a centrocampo. Darboe non partirà titolare per un affaticamento muscolare. Al suo posto Villar, tornato a disposizione. Lo spagnolo farà quindi da schermo insieme a Cristante. Confermata la batteria dei trequartisti formata da Pedro, Pellegrini e Mkhitaryan. Cambio della guardia davanti. Borja Mayoral – a segno domenica con una doppietta – lascerà il posto a Dzeko.

Rispetto alla vittoria contro la Samp, Conte cambierà molto la formazione titolare. Handanovic è confermato, così come D’Ambrosio in difesa. L’esterno – accostato anche alla Roma – comporrà il terzetto difensivo con de Vrij al centro e Skriniar a destra. Brozovic in regia con Barella e Sensi scudieri. Darmian e Perisic rispettivamente a destra e sinistra. Conferma infine anche per Sanchez. Il cileno reggerà l’attacco con Lukaku.

INTER-ROMA, ARBITRA CHIFFI: TRE VITTORIE NEI QUATTRO PRECEDENTI

La direzione della sfida tra Inter e Roma sarà affidata a Daniele Chiffi. Gli assistenti saranno Davide Imperiale e Marco Bresmes. Alessandro Prontera quarto uomo. Luca Pairetto alla Var, Damiano Di Iorio Avar.

Quinto incrocio tra Roma e Chiffi. Nei quattro precedenti i giallorossi hanno ottenuto tre vittorie ed un pareggio – quello con il Verona – poi tramutato in sconfitta a tavolino. L’ultima gara arbitrata della Roma arbitrata da Chiffi è il successo (1-0) del 3 gennaio contro la Samp.

Stessi precedenti anche con l’Inter per il fischietto di Padova. Il bilancio complessivo è di due vittorie ed altrettanti pareggi. Ultimo incrocio a marzo, nel pareggio (1-1) in trasferta contro lo Spezia.

DOVE VEDERE INTER-ROMA IN TV E STREAMING

La partita tra Inter e Roma verrà trasmessa in diretta esclusiva da Sky. Due i canali di riferimento:  Sky Sport Uno (numero 201 del satellite, numero 472 e 482 del digitale terrestre) e Sky Sport (numero 256 satellite).

Possibile poi anche la visione in streaming. Gli abbonati possono usufruire dell’app Sky Go, in alternativa è possibile l’acquisto del pacchetto Now. Il fischio d’inizio è previsto alle 20:45.

LE PROBABILI FORMAZIONI

Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, de Vrij, D’Ambrosio; Darmian, Barella, Brozovic, Sensi, Perisic; Sanchez, Lukaku.
A disposizione: Radu, Padelli, Bastoni, Ranocchia, Vicino, Eriksen, Young, Gagliardini, Hakimi, Lautaro, Pinamonti.
Allenatore: Antonio Conte.
Indisponibili: Vidal, Kolarov.
Squalificati: -.
Diffidati: Darmian, Lukaku, Young.

Roma (4-2-3-1): Mirante; Karsdorp, Mancini, Kumbulla, Peres; Villar, Cristante; Pedro, Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko.
A disposizione: Fuzato, Farelli, Jesus, Reynolds, Santon, Fazio, Diawara, Darboe, Zalewski, Pastore, El Shaarawy, Perez, Mayoral.
Allenatore: Paulo Fonseca.
Indisponibili: Lopez, Smalling, Ibanez, Calafiori, Spinazzola, Veretout, Zaniolo.
Squalificati: -.
Diffidati: Veretout.

Arbitro: Chiffi.
Assistenti: Imperiale-Bresmes.
IV Uomo: Prontera.
Var: Pairetto.
Avar: Di Iorio.

Roma-Crotone 5-0, le pagelle: Mayoral, Pellegrini e Mkhitaryan riprendono il settimo posto. Reynolds timido, Darboe no. Esordio in campionato per Zalewski e Bove

Roberto Gentili – La Roma risponde al Sassuolo e torna al settimo posto. I giallorossi liquidando il Crotone con un secco 5-0. I tentativi di sbloccare il risultato del primo tempo vengono tutti capitalizzati nella ripresa. Mayoral firma il vantaggio, Pellegrini raddoppia ed allunga. Mkhitaryan cala il poker, Mayoral sigilla nel finale.

LE PAGELLE

Fuzato 6,5 – Non viene impegnato più di tanto. Giusto un paio di occasioni in cui è chiamato ad uscire e lo fa senza problemi. Concentrato anche nella ripresa, quando il Crotone si fa vedere con più frequenza.

Karsdorp 7 – Il gioco si sviluppa sull’altro versante. Quando si passa da lui arrivano però i cross che più impensieriscono la retroguardia calabrese.

Kumbulla 6 – Giovedì contro il Manchester era in procinto di entrare al posto di Smalling, salvo poi tornare in panchina. Oggi parte dal primo minuto. Non lo si vede tanto: qualche appoggio e qualche uno contro uno.

Ibanez 7 – Apporta solidità alla retroguardia giallorossa. Le puntuali chiusure spengono sul nascere i pochi pericoli che l’attacco ospite crea. Un fastidio muscolare lo costringe a rimanere negli spogliatoio. (Dal 46’ Jesus 6,5 – Si rivede e non sfigura. Fa muro su Messias negli ultimi minuti).

Reynolds 6 – Effettuato un altro periodo di apprendistato, torna titolare. Non sembra essere servito più di tanto. Come nelle altre occasioni è infatti timido. Dietro colleziona diversi recuperi, ma davanti non riesce a pungere. Nelle poche occasioni in cui spinge manca di precisione. Forse anche perché quella sinistra la sua fascia. È comunque un’esperienza in più. (Dal 59’ Santon 6,5 – Serve l’’assist  da rimessa laterale per il raddoppio di Pellegrini).

Darboe 7 – Settimana da incorniciare. Prima l’esordio in Serie A, poi quello in Europa League ed oggi il debutto dal primo minuto. Sempre con personalità. Chiede – ed ottiene – spesso la palla, subito verticalizzata. Personalità anche in fase difensiva, dove non si fa grandi problemi a lasciare il piede. A fine primo tempo tenta la conclusione vincente dal limite dell’area, ma la palla finisce alta. Costretto ad uscire per un problema fisico. (Dall’80’ Bove 6 – Esordisce in Serie A).

Cristante 6,5 – Darboe riesce a tenere la posizione da solo. Ne approfitta per spingersi più in avanti e dialogare con i trequartisti. (Dall’80’ Zalewski 6,5 – Come per Darboe, ricorderà questi ultimi giorni. Esordisce anche in campionato dopo aver fatto il debutto europeo. Lo impreziosisce trovando Mayoral per il gol che sigilla la gara).

Pedro 7 – Titolare contro lo United, titolare anche in campionato. Ripete la gara squillante di giovedì. Fa su e giù per lanciare i pericoli giallorossi. Ci riesce con eleganza e slalom. Oltre a crearli, li sventa anche: salva infatti su Ounas quando la palla è quasi sulla linea di porta. (Dal 67’ Pastore 6,5 – Accompagna l’azione del 3-0 con l’indiscutibile capacità tecnica),

Mkhitaryan 7 – È attivo sin da subito, che sia per cucire il gioco o per portare pressione. Gli spunti che fornisce nel primo tempo non vengono capitalizzati, quello per Mayoral ad inizio ripresa dà il là al poker. Serve poi anche Pellegrini per il raddoppio e partecipa anche agli altri gol. Trova anche lui la rete calando il poker.

Pellegrini 7,5 – Nel primo tempo sembra mancargli qualcosa. Sulla punizione manca la precisione (tiro centrale), nelle altre conclusioni la precisione o la forza. Migliora nel secondo tempo e difatti trova la doppietta. Elegante il controllo con cui batte Cordaz.

Mayoral 7,5 – Nel pre partita aveva detto di dover giocare con orgoglio per finire bene la stagione. Detto, fatto. Si muove da subito con continuità facendosi vedere con continuità. Nel primo tempo trova la traversa a dirgli di no, ma nella ripresa riesce a battere Cordaz.

Fonseca 7 – Lottare con il Sassuolo per il settimo posto non era sicuramente tra i piani di nessuno. Nonostante questo, però, la vittoria è importante per riprendere la posizione che vale la Conference League. Certamente meglio lasciarsi con un briciolo d’Europa che senza.

Roma-Crotone, le probabili formazioni e dove vederla: ancora difesa a 4, Darboe a centrocampo. Pedro titolare

Roberto Gentili –  Ultima delle quattro tappe rimanenti. Lasciata l’Europa League tra innumerevoli rimpianti, la Roma si dirige verso la fine della gestione Fonseca. Domenica, alle 18, i giallorossi ospiteranno il Crotone. La formazione di Serse Cosmi ha poco o nulla da chiedere al campionato. La retrocessione è infatti matematica, ma i calabresi tenteranno certamente di chiudere con dignità. Lo stesso dicasi per la Roma. Fondamentale per i giallorossi sarà però soprattutto tenere a debita distanza il Sassuolo.

I neroverdi di De Zerbi al momento sono a -2 punti dalla Roma, che occupa il settimo posto e – quindi – sarebbe qualificata per i playoff di Conference League. Per la trentacinquesima giornata il Sassuolo è atteso domenica alle 12:30 a Marassi contro il Genoa.

In porta il candidato per la maglia da titolare sembra essere Mirante. Confermata la difesa a 4 vista nel ritorno della semifinale di Europa League contro il Manchester United. Karsdorp sulla destra, Santon sulla sinistra. Al centro Fazio ed Ibanez. In mezzo Cristante con Darboe. Per Diawara si è ripresentato il fastidio al pube, out anche Villar. Lo spagnolo avverte un fastidio all’adduttore sinistro. Darboe coronerà così con la titolarità la settimana perfetta. Prima l’esordio in campionato contro la Sampdoria domenica scorsa, poi quello europeo giovedì quando ha sostituito Smalling.

Dopo il guizzante rientro giovedì contro il Manchester United, Pedro tornerà titolare dal primo minuto anche in campionato. Insieme allo spagnolo Pellegrini e Mkhitaryan. Mayoral, infine, centravanti.

Difesa a tre anche per il Crotone. Cosmi schiererà Cordaz in porta, Djidji, Golemic e Cuomo in difesa. Reca rientra sulla fascia sinistra, Molina sarà sulla destra. Cigarini, poi, si posizionerà al centro con Benali alla sua sinistra e Messias a destra. In avanti Ounas e Simy.

ROMA-CROTONE, ARBITRA SOZZA: PRIMA DIREZIONE CON I  GIALLOROSSI

A dirigere la gara tra Roma e Crotone sarà Simone Sozza. Mattia Scarpa e Marco Della Croce assistenti. Il quarto uomo sarà Federico Dionisi. Alla Var ci sarà Alessandro Di Paolo, Pasquale De Meo all’Avar.

Nessun precedente tra la Roma e Sozza. Quinto incrocio invece con il Crotone. Questo lo score: due vittorie, un pareggio e due sconfitte

DOVE VEDERE ROMA-CROTONE

La sfida tra Roma e Crotone sarà trasmessa in diretta esclusiva su Sky. Il match dello Stadio Olimpico – fischio d’inizio alle 18 – sarà visibile su Sky Sport Serie A (202 del satellite) e Sky Sport (canale 251 del satellite). Disponibile anche la visione in streaming. Gli abbonati della pay-tv potranno usufruire dell’app Sky Go. Coloro i quali non dispongono di un abbonamento potranno invece acquistare il pacchetto speciale su Now.

LE PROBABILI FORMAZIONI

Roma (4-2-3-1): Mirante; Karsdorp, Fazio, Ibanez, Santon;Cristante, Darboe; Pedro, Pellegrini, Mkhitaryan; Mayoral.
A disposizione: Fuzato, Farelli, Jesus, Reynolds, Ciervo, Zalewski, Pastore, Dzeko.
Allenatore: Paulo Fonseca.
Indisponibili: Lopez, Smalling, Kumbulla, Spinazzola, Veretout, Darboe, Villar, Perez.
Squalificati: Mancini.
Diffidati: Veretout.

Crotone (3-5-2): Cordaz; Djidji, Golemic, Cuomo; Molina, Messias, Cigarini, Benali, Reca; Ounas, Simy.
A disposizione: Festa, Magallam, Lupetto, Rojas, Rispoli, Zanellato, Pereira, Marrone, Petriccione, Vulic, Eduardo, Riviere.
Allenatore: Serse Cosmi.
Indisponibili: Di Carmine.
Squalificati: –
Diffidati: Cuomo, Golemic, Rispoli, Eduardo.

Arbitro: Sozza.
Assistenti: Scarpa-Della Croce.
IV Uomo: Dionisi.
Var: Di Paolo.
Avar: De Meo.

Roma-Manchester United 3-2, le pagelle: rientro positivo di Pedro. Karsdorp c’è. Darboe-Zalewski, debutto europeo con personalità. Disordine in difesa

Roberto Gentili – Finisce qui. Tra rimpianti per l’andata e sfortuna la Roma cede il passo al Manchester United. La formazione di Fonseca vince 3-2, ma il passivo dell’andata (6-2) è decisivo. Apre Cavani, Dzeko pareggia e Cristante raddoppia. L’uruguaiano raddoppia e cala il sipario sui già vacui sogni giallorossi. Nel finale il neo entrato Zalewski marca il gol vittoria, ma ormai è troppo tardi.

LE PAGELLE

Mirante 5 – Legge bene i primi scompigli, molto meno quelli successivi. In due occasioni viene graziato da Cavani. Nella prima è troppo in avanti e l’uruguaiano colpisce la traversa, in quella successiva è bravo nella copertura del primo palo ma è soprattuto fortunato: la palla infatti passa tra le braccia e lo colpisce in viso. Tocca il tiro del vantaggio, dove sembra anche orientato dall’altro lato. Sull’altro gol, invece, può veramente poco o nulla.

Karsdorp 6,5 – Si fa vedere e chiama spesso, ma non viene ascoltato dai compagni. Caparbio nello sfruttare un’indecisione di Shaw – che esce sconfitto dal duello – e rapido nel mettere il cross, non sfruttato. Con qualche dribbling, percussioni al centro e coperture attente è uno dei pochi salvabili. Insieme a Mancini forma un bel duo da cui stare alla larga.

Smalling 5 – Ordine nei primi minuti, poi va in panne. Indeciso in più di un’occasione, innesca Cavani che colpisce la traversa. Colpito nuovamente da problemi fisici, esce alla mezz’ora. (Dal 30’ Darboe 6,5 – Ultimi giorni da ricordare. Dopo l’esordio in campionato domenica scorsa con la Sampdoria, debutta anche in Europa League, in semifinale oltretutto. La personalità non gli manca come dimostrano i tanti tocchi di prima con il quale smista. Molle in copertura, ma è cosa legittima).

Ibanez 5 – Cancella le buone letture di inizio gara con le posizioni errate che portano alle occasioni di Cavani. E in quella del vantaggio, dove sbaglia la lettura dell’intervento.

Peres 6,5 – Scende spesso, prendendo qualche rischio ma riuscendo comunque a gestire. Subisce un rischioso tackle da Wan-Bissaka e cambia fascia. Dalla destra serve in caduta Mkhitaryan che di testa – seppur in fuorigioco – non impatta. I problemi fisici gli impediscono di chiudere sul pareggio di Cavani. (Dal 70’ Santon 6 – Colleziona forse una delle ultime apparizione in maglia giallorossa disputando una gara senza infamia e senza lode. Serve comunque l’assist per Zalewski).

Cristante 6,5 – Fin quando fa coppia con Mancini oscilla tra la difesa e – soprattutto – con la tanto cara trequarti. Crea qualche buon spunto, come è d’aiuto dietro. All’ingresso in campo di Darboe decide di fargli da tutor e rimane più dietro. Si concede poche discese, da una di queste arriva il raddoppio.

Mancini 5,5 – A centrocampo è emergenza e Fonseca – come la scorsa stagione – si affida lui. Tra i due è quello che rimane più davanti alla difesa, da lui coordinata. In avvio di gara non ribadisce a rete la punizione di Pellegrini. Richiama Ibanez per la disattenzione. Con l’uscita di Smalling gli scala vicino, ma non è da meno. Cade nella trappola del movimento di Fernandes che lascia spazio per l’evolversi dell’azione del vantaggio di Cavani. Quando c’è da bisticciare non si tira mai indietro. Anzi.

Pedro 6,5 – Rientra dall’infortunio con voglia ed entusiasmo. Diverse sono infatti le voglie in cui si abbassare per avviare le ripartenze, più o meno scintillanti. Non trova la porta quando calcia. Così facendo, però, serve Dzeko per il tanto meritato quanto inutile pareggio di Dzeko. (Dal 77’ Zalewski 6,5 – Debutto col botto. Entra e segna il gol vittoria, anche se inutile).

Pellegrini 6,5 – Fa partire più di qualche azione, sia in movimento che su palla inattiva. Ricerca troppo volte il tocco di fino, quando magari optare per la concretezza sarebbe stato più profittevole. Poco freddo anche nel tirare: le conclusioni sono infatti o imprecise oppure troppo su De Gea. Un tocco frettoloso rischia di mettere in difficoltà il neo entrato Darboe. Da un suo recupero davanti all’area funge da assist per il raddoppio di Cristante.

Mkhitaryan 6 – All’inizio di gara illude mettendo fuori l’angolo di Pellegrini. Sbaglia diversi tocchi, non quelli con cui crea scompiglio servendo Dzeko. Come Pellegrini centra De Gea. Manca l’appuntamento di testa sul cross di Peres, ma a sua discolpa era in fuorigioco. Lesto nel toccare a due passi da De Gea, la fortuna – e la gamba del portiere spagnolo – gli remano contro.

Dzeko 6,5 – La difesa dello United – Maguire in primis – gli riservano un trattamento speciale. La morsa dei Red Devils rende difficoltoso lo svolgimento dei suoi compiti, cui comunque adempie appena possibile. Serve due assist difficoltosi a Pellegrini e Mkhitaryan per poi ribadire a rete il tiro-assist di Pedro. (Dal 77’ Mayoral 5,5 – Entra cercando il gol che lo incoronerebbe capocannoniere del torneo, ma al momento di concludere è timido e fuori tempo).

All. Fonseca 6,5 – Era arrivato alla Roma con la difesa a 4, avvia il percorso di uscita con lo stesso modulo. La scelta ripaga. La squadra crea occasioni su occasioni, mancando – non solo per responsabilità proprie – il miracolo. L’uscita dall’Europa è più che a testa alta. Peccato per quello sciagurato secondo tempo di Old Trafford. E gli infortuni. Non solo nel doppio confronto.

Roma-Manchester United, le probabili formazioni e dove vederla: rientra Mancini, Cristante ancora a centrocampo

(Federico Sereni) – Il risultato dell’andata non permette di riporre molte speranze. A ciò si aggiunge anche (o soprattutto?) il trambusto generato dalla notizia di ieri pomeriggio: l’arrivo di José Mourinho sulla panchina giallorossa dalla prossima stagione. In tutto questo c’è comunque una semifinale di Europa League.

Quella di domani sera (ore 21) contro il Manchester United sarà per Paulo Fonseca – salvo un’altra impresa stile Barcellona, ma sarà ben più difficile – l’ultima serata europea alla guida della Roma. Il tecnico giallorosso non avrà neanche l’appiglio della formazione titolare. Tutt’altro. Ad Old Trafford – dove i Red Devils si sono imposti per 6-2 – Pau Lopez si è infortunato alla spalla sinistra. Respingendo un tiro di Pogba, il portiere spagnolo ha infatti rimediato la lussazione. Sarà necessario l’intervento, che si svolgerà in Italia anziché in Svizzera come inizialmente ipotizzato. La stagione per l’iberico è quindi finita. A sostituirlo domani sarà Mirante, anche lui agli sgoccioli dell’esperienza romanista.

In difesa, però, ci saranno i titolari. Assente all’andata per squalifica, Mancini affiancherà sulla destra l’ex Smalling. Completerà il pacchetto arretrato Ibanez. Davanti sarà confermata la coppia vista domenica contro la Sampdoria composta da Cristante e Villar. Scelta obbligata per Fonseca. Diawara si è fermato per un problema al pube, mentre Veretout – uscito all’andata ad inizio gara – ha accusato una lesione al flessore destro.

Doppia assenza anche sulla fascia sinistra. Spinazzola ha lo stesso problema del centrocampista francese, ma al flessore sinistro; Calafiori, invece, avverte un fastidio al flessore destro. Ci sarà quindi Bruno Peres. Sull’altro versante certa è la presenza di Karsdorp. Dopo aver assistito alla nascita del secondogenito Thomas – per cui ha saltato la disfatta (2-0) a Genova contro la Sampdoria – Pellegrini ritornerà a disposizione. Assieme a Mkhitaryan il capitano supporterà Dzeko.

Con il discorso qualificazione quasi in tasca, Solskjaer varerà qualche piccolo cambiamento. Si parte dalla porta, dove de Gea sederà in panchina per far spazio a Henderson. Sulla sinistra, poi, Telles darà il cambio a Shaw. Confermati gli altri tre di difesa. A destra Wan-Bissaka, Lindelof e Maguire al centro. Piccolo ballottaggio per i due di centrocampo. A contendersi la maglia da titolare al fianco di McTominay saranno Fred e Matic, entrato nel mirino della Roma per la prossima stagione. Ad ora, il favorito è il brasiliano. Possibile dualismo anche per la casella di centro-destra della trequarti alle spalle di Cavani. Rashford potrebbe essere sostituito da Greenwood. Nessun dubbio invece per Fernandes e Pogba.

ARBITRA BYRCH: CON LUI NESSUNA VITTORIA PER LA ROMA

A dirigere RomaManchester United sarà Felix Byrch. L’arbitro tedesco verrà coadiuvato da Mark Borsch e Stefan Lupp. Felix Zwayer sarà il quarto uomo. La Var spetterà invece a Marco Fritz, Sascha Stegemann all’Avar.

Con Byrch la Roma non ha mai vinto. Nei due precedenti, infatti, i giallorossi hanno ottenuto un pareggio ed una sconfitta. Nella prima occasione la Roma pareggiò 1-1 in trasferta contro il Cska Mosca, nella fase a gironi della Champions League 2014-15. Il secondo incrocio con il fischietto tedesco  è – caso vuole – contro una squadra inglese, sempre in semifinale. Byrch ha infatti diretto LiverpoolRoma (5-2), andata della semifinale della Champions 2017-18.

DOVE VEDERE ROMA-MANCHESTER UNITED

La sfida tra Roma e Manchester United sarà visibile su Sky. Il ritorno della semifinale d’andata dell’Europa League  sarà disponibile su due canali:  Sky Sport Uno (201 del satellite) e Sky Sport (252 del satellite). Possibile anche la visione in streaming. Gli abbonati della pay-tv potranno infatti usufruire dell’app Sky Go. In alternativa, sarà possibile acquistare il relativo pacchetto su Now.

I non abbonati potranno tuttavia seguire le azioni salienti della gara su TV8. Il canale free trasmetterà infatti la Diretta Goal sia della gara dell’Olimpico che di ArsenalVillarreal, l’altra semifinale. All’andata gli spagnoli hanno vinto per 2-1. Il fischio d’inizio di entrambe le partite è previsto alle 21.

LE PROBABILI FORMAZIONI

Roma (3-4-2-1): Mirante; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Villar, Peres; Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko.
A disposizione : Fuzato, Kumbulla, Santon, Ciervo, Darboe, Pedro, Mayoral.
Allenatore: Paulo Fonseca.
Indisponibili: Lopez, Calafiori, Spinazzola, Veretout, Diawara, Perez, El Shaarawy, Zaniolo.
Squalificati:-.
Diffidati: -.

Manchester United (4-2-3-1): Henderson; Wan-Bissaka, Lindelof, Maguire, Telles; McTominay, Fred; Greenwood, Fernandes, Pogba; Cavani.
A disposizione: De Gea, Grant, Williams, Tuanzebe, Mata, Matic, Amad, van de Beek, Rashford, Elanga.
Allenatore: Ole Gunnar Solskjaer.
Indisponibili: James, Jones, Martial.
Squalificati: -.
Diffidati:-

Arbitro: Byrch.
Assistenti: Borsch-Lupp.
IV Uomo: Zwayer.
Var: Fritz.
Avar: Stegemann.

Roma-Manchester United, le probabili formazioni e dove vederla: rientra Mancini, Cristante ancora a centrocampo

Roberto Gentili –  Il risultato dell’andata non permette di riporre molte speranze. A ciò si aggiunge anche (o soprattutto?) il trambusto generato dalla notizia di ieri pomeriggio: l’arrivo di José Mourinho sulla panchina giallorossa dalla prossima stagione. In tutto questo c’è comunque una semifinale di Europa League.

Quella di domani sera (ore 21) contro il Manchester United sarà per Paulo Fonseca – salvo un’altra impresa stile Barcellona, ma sarà ben più difficile – l’ultima serata europea alla guida della Roma. Il tecnico giallorosso non avrà neanche l’appiglio della formazione titolare. Tutt’altro. Ad Old Trafford – dove i Red Devils si sono imposti per 6-2 – Pau Lopez si è infortunato alla spalla sinistra. Respingendo un tiro di Pogba, il portiere spagnolo ha infatti rimediato la lussazione. Sarà necessario l’intervento, che si svolgerà in Italia anziché in Svizzera come inizialmente ipotizzato. La stagione per l’iberico è quindi finita. A sostituirlo domani sarà Mirante, anche lui agli sgoccioli dell’esperienza romanista.

In difesa, però, ci saranno i titolari. Assente all’andata per squalifica, Mancini affiancherà sulla destra l’ex Smalling. Completerà il pacchetto arretrato Ibanez. Davanti sarà confermata la coppia vista domenica contro la Sampdoria composta da Cristante e Villar. Scelta obbligata per Fonseca. Diawara si è fermato per un problema al pube, mentre Veretout – uscito all’andata ad inizio gara – ha accusato una lesione al flessore destro.

Doppia assenza anche sulla fascia sinistra. Spinazzola ha lo stesso problema del centrocampista francese, ma al flessore sinistro; Calafiori, invece, avverte un fastidio al flessore destro. Ci sarà quindi Bruno Peres. Sull’altro versante certa è la presenza di Karsdorp. Dopo aver assistito alla nascita del secondogenito Thomas – per cui ha saltato la disfatta (2-0) a Genova contro la Sampdoria – Pellegrini ritornerà a disposizione. Assieme a Mkhitaryan il capitano supporterà Dzeko.

Con il discorso qualificazione quasi in tasca, Solskjaer varerà qualche piccolo cambiamento. Si parte dalla porta, dove de Gea sederà in panchina per far spazio a Henderson. Sulla sinistra, poi, Telles darà il cambio a Shaw. Confermati gli altri tre di difesa. A destra WanBissaka, Lindelof e Maguire al centro. Piccolo ballottaggio per i due di centrocampo. A contendersi la maglia da titolare al fianco di McTominay saranno Fred e Matic, entrato nel mirino della Roma per la prossima stagione. Ad ora, il favorito è il brasiliano. Possibile dualismo anche per la casella di centro-destra della trequarti alle spalle di Cavani. Rashford potrebbe essere sostituito da Greenwood. Nessun dubbio invece per Fernandes e Pogba.

ARBITRA BYRCH: CON LUI NESSUNA VITTORIA PER LA ROMA

A dirigere Roma-Manchester United sarà Felix Byrch. L’arbitro tedesco verrà coadiuvato da Mark Borsch e Stefan Lupp. Felix Zwayer sarà il quarto uomo. La Var spetterà invece a Marco Fritz, Sascha Stegemann all’Avar.

Con Byrch la Roma non ha mai vinto. Nei due precedenti, infatti, i giallorossi hanno ottenuto un pareggio ed una sconfitta. Nella prima occasione la Roma pareggiò 1-1 in trasferta contro il Cska Mosca, nella fase a gironi della Champions League 2014-15. Il secondo incrocio con il fischietto tedesco  è – caso vuole – contro una squadra inglese, sempre in semifinale. Byrch ha infatti diretto Liverpool-Roma (5-2), andata della semifinale della Champions 2017-18.

DOVE VEDERE ROMA-MANCHESTER UNITED

La sfida tra Roma e Manchester United sarà visibile su Sky. Il ritorno della semifinale d’andata dell’Europa League  sarà disponibile su due canali:  Sky Sport Uno (201 del satellite) e Sky Sport (252 del satellite). Possibile anche la visione in streaming. Gli abbonati della pay-tv potranno infatti usufruire dell’app Sky Go. In alternativa, sarà possibile acquistare il relativo pacchetto su Now.

I non abbonati potranno tuttavia seguire le azioni salienti della gara su TV8. Il canale free trasmetterà infatti la Diretta Goal sia della gara dell’Olimpico che di Arsenal-Villarreal, l’altra semifinale. All’andata gli spagnoli hanno vinto per 2-1. Il fischio d’inizio di entrambe le partite è previsto alle 21.

LE PROBABILI FORMAZIONI

Roma (3-4-2-1): Mirante; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Villar, Peres; Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko.
A disposizione: Fuzato, Kumbulla, Santon, Ciervo, Darboe, Pedro, Mayoral.
Allenatore: Paulo Fonseca.
Indisponibili: Lopez, Calafiori, Spinazzola, Veretout, Diawara, Perez, El Shaarawy, Zaniolo.
Squalificati:-.
Diffidati: -.

Manchester United (4-2-3-1): Henderson; Wan-Bissaka, Lindelof, Maguire, Telles; McTominay, Fred; Greenwood, Fernandes, Pogba; Cavani.
A disposizione: De Gea, Grant, Williams, Tuanzebe, Mata, Matic, Amad, van de Beek, Rashford, Elanga.
Allenatore: Ole Gunnar Solskjaer.
Indisponibili: James, Jones, Martial.
Squalificati: -.
Diffidati:-


Arbitro: Byrch.
Assistenti: Borsch-Lupp.
IV Uomo: Zwayer.
Var: Fritz.
Avar: Stegemann.

Il colpo Special dei Friedkin: Mourinho alla Roma è realtà

(Federico Sereni)Una bomba clamorosa, una notizia che ha fatto il giro del mondo e che ha colto di sorpresa chiunque. I Friedkin hanno portato a Roma Josè Mourinho. Il tecnico portoghese ha firmato un contratto che lo legherà al club fino al 2024. Mossa inaspettata, arrivata dopo qualche ora dall’annuncio dell’addio di Paulo Fonseca a fine stagione. Sì perché prima è stato confermato l’ex Braga e Shakhtar sulla panchina fino al termine della stagione (con il ritorno contro il Manchester da giocare) e poi ha giocato la carta vincente. L’annuncio delle 15.09, che ha concluso una trattativa lampo iniziata due settimane fa e arrivata alla fumata bianca in fretta e furia senza tanti tentennamenti.

Mourinho è il profilo che la piazza ha aspettato per anni dagli investitori americani. Il top coach che a Trigoria non è mai stato preso in considerazione da Pallotta e dai suoi collaboratori. L’ultimo presidente ad aver ingaggiato un allenatore vincente è stato Sensi e sono passati anche 21 anni. Stessa cosa accadde con Viola e Liedholm. Mourinho ha firmato ricordando “la passione” della gens giallorossa.

E pensare che tutto sia partito qualche giorno dopo l’esonero con il Tottenham, quando Dan Friedkin e Tiago Pinto, hanno sondato il terreno con l’entourage e hanno trovato incredibilmente strada spianata, non sapendo della disponibilità dall’altra parte. I contatti tra il general manager e la squadra di procuratori e avvocati guidata da Jorge Mendes sono stati fruttuosi da subito perché l’intesa è stata raggiunta sulla base di 7,5 milioni netti, con un aiuto da parte del Tottenham il primo anno, e l’ok definitivo arrivato a Londra.

Mourinho-Roma, il colpo per tornare nella storia. Come Capello nel ’99

Jose Mourinho (Getty Images)

(R.Rodio) – Epocale. L’ingaggio da parte della Roma di José Mourinho rischia di avere effetti clamorosi su una squadra ed un club decisamente in disarmo.

Ieri intorno alle ore 15:00 del pomeriggio il comunicato che nessuno si aspettava. Un breve annuncio, la foto a larghe dimensioni dell’allenatore di Setubal, colui che tutti ricordano per le miriadi di trofei, per il carattere non certo quieto, per quell’anima da vincente che si porta dietro da una decina d’anni.

Mourinho sarà il prossimo tecnico della Roma per tre anni, fino al 2024. Un colpaccio da parte di Dan e Ryan Fridekin, che confermano il proprio modus operandi in sordina. Già in autunno annunciarono senza far filtrare alcuna indiscrezione l’ingaggio di Tiago Pinto come direttore generale.

I depistaggi continuano. I Friedkin stanno costruendo una Roma nuova, senza anticipare nulla, senza svelare le proprie intenzioni. Il vero colpo è stato attirare l’attenzione su Maurizio Sarri, che per tutti i media rappresentava l’ormai sostituto designato di Paulo Fonseca da giugno in poi.

Invece il coup de theatre ha portato José Mourinho. Allenatore dalle uova d’oro e dai 25 trofei. Una mossa che a molti, giustamente, ha ricordato quando Franco Sensi decise di puntare tutto su Fabio Capello, colui che poi regalò alla Roma lo Scudetto nel 2001.

Mourinho come Capello: tutte le analogie

Mourinho e Capello

Non mancano le similitudini. Dopo il biennio Zeman, a fine anni ’90, il presidente Sensi decise di far fare un salto di qualità alla sua Roma, ottima squadra ma troppo indietro rispetto a rivali del calibro di Juventus, Milan, Lazio e Parma.

Capello fu una scelta talmente ‘popolare’ da restare indigesta solo a quei pochi affezionati di zemanlandia. L’arrivo di Don Fabio non voleva dire soltanto riportare un grande tecnico dal pedigree vincente a Trigoria, ma anche dare un’immagine diversa al club, diventare attrattivo per tifosi e calciatori, una vera e propria svolta verso l’altro.

La stessa idea avuta da Friedkin e Tiago Pinto. Il profilo di Sarri piaceva, quello di Conçeicao intrigava, ma Mourinho è un altro pianeta. Un uomo che è anche un brand per conto proprio, un ‘meme’ vivente per dirla alla maniera dei social. Con il portoghese arriverà di fatto il carrozzone di chiacchiere, risonanza internazionale e fascino che dalle parti dell’Olimpico era ormai un lontano ricordo.

Qualche scetticismo non mancherà di certo. Già Capello, quando sbarcò a Roma, era considerato un grande allenatore ma in fase calante, vista l’esperienza bis al Milan da dimenticare. Così come per Mou, esonerato pochi mesi fa dal Tottenham.

Ma oltre alle capacità gestionali e tattiche, ci si aspetta un grande sforzo dalla società. Come fu per Capello, a cui venne data carta bianca e giocatori di alto livello, a Mourinho andrà concesso il massimo. Alzare il livello tecnico e far lavorare il portoghese dietro e davanti le quinte con massima libertà.

Friedkin, avete voluto la bicicletta? Ora fatela pedalare. La Roma può tornare nella storia, finalmente. Con uno Special in sella ed un motore che va ricostruito al top di gamma.

Sampdoria-Roma 2-0, le pagelle: Dzeko-Mayoral, la coppia che non scoppia. Mkhitaryan, si può dare di più. Fuzato acerbo

Roberto Gentili – Sempre più giù. Il finale di stagione è in picchiata. Dopo la debacle contro il Manchester United di giovedì, la Roma esce malconcia anche da Marassi. La Sampdoria dell’ex Ranieri vince 2-0. Oltre agli evidenti demeriti, da menzionare anche i tre gol annullati – due a Dzeko ed uno a Mayoral – per fuorigioco.  Adrien Silva firma il vantaggio agli sgoccioli del primo tempo dopo l’azzardato passaggio di Fuzato per Kumbulla. Al 65’ Jankto raddoppia. Poco dopo Dzeko viene ipnotizzato da Audero. Il Sassuolo rimane a -2.

LE PAGELLE

Fuzato 5 – Nella girandola dei portieri trova spazio anche a lui. Rivede i pali dopo un anno (ultima presenza nell’ultima gara dello scorso campionato contro la Juve) ma non lo dà a vedere. È reattivo nell’uscire e sul tiro di Thorsby alla mezz’ora. Meno lucido quando forza il passaggio per Kumbulla che vale il vantaggio di Silva. Rilevante la responsabilità anche sul raddoppio di Jankto dove viene battuto sul primo palo.

Mancini 5,5 –  Si fa sentire dietro come si fa vedere avanti. Si occupa di Gabbiadini concedendogli poco spazio. Giocando d’anticipo lancia due azioni. Ammonito, salterà l’impegno casalingo col Crotone.

Smalling 5,5 – Da centrale si trova più a suo agio. All’inizio, però, non lo si nota. Si perde Gabbiadini, che per sua fortuna non riesce a coordinarsi. Tira su la testa usando il fisico. Nel secondo tempo è disattento, pur restando tra i più positivi. O meglio, tra i meno peggio.

Kumbulla 5 – Di nuovo titolare dopo poco più di un mese, inizia con qualche affanno. Riprende aria compiendo due buone chiusure. Scivola quando viene forzatamente cercato da Fuzato: Thorsby gli ruba palla e Adrien Silva firma il vantaggio. Subisce un colpo al fianco nella ripresa ed esce. (Dal 64’ Ibanez 5,5 – Non riesce a chiudere i buchi della difesa)

Santon 5 – Bello cross per Mayoral, bene anche dietro. Questo fino al ventesimo. In avanti Augello gli impedisce le discese, dietro soffre quelle dell’esterno blucerchiato, soprattutto sul finire di primo tempo. (Dal 69’ Karsdorp 6 – Ci mette l’impegno, ma non basta).

Cristante 5 – Torna a centrocampo con la fascia da capitano. Smista e verticalizza i palloni che gli arrivano sui piedi con costanza ed ordine. I mesi da difensore si fanno sentire e si fa vedere anche in difesa. La scivolata in ritardo su Colley gli costa l’ammonizione. Cala e non poco nella ripresa.

Villar 5 – È ancora bloccato nel tunnel della confusione. Ad inizio gara sbaglia troppi passaggi, soprattutto semplici. Mette in difficoltà Mancini che lo richiama a più ordine e concentrazione. La strigliata funziona parzialmente e compie un paio di verticalizzazioni. (Dall’82’ Darboe sv – Serata negativa per la Roma, positiva per lui visto che esordisce in Serie A)

Peres 5,5 – Prova ad imbastire qualche azione con Mkhitaryan, ma l’armeno non lo aiuta. Una sua uscita con i tempi sbagliati porta Kumbulla a fare fallo e ad essere ammonito.

Mkhitaryan 5 – L’ultima volta che aveva messo piede a Marassi aveva realizzato una tripletta (a novembre, contro il Genoa). Questa volta fatica a sciogliersi e a trovare brillantezza. Si abbassa spesso, ma non riesce a creare spunti. Peres lo cerca spesso, ma non riesce a chiudere i triangoli.

Dzeko 4,5 – C’è sempre una prima volta. Ed ora lo sa anche lui, partito titolare con Mayoral. La coppia non si accende. Con caparbietà ed eleganza crea qualche scompiglio alla difesa ligure, manca l’ultimo step. Ci sarebbe, ma è in fuorigioco. Manca anche dagli undici metri dove sul 2-0 si fa neutralizzare il pur debole tiro da Audero.

Mayoral 5,5 – La prima occasione del match arriva capita a lui. È bravo a spostare la difesa con la finta, meno nel concludere. Cerca di rifarsi aprendo il piatto sinistro per colpire al volo il cross di Santon che termina sul fondo. Si muove in attacco senza concludere nulla di concreto. Lascia spazio a Pastore. (Dal 69′ Pastore 5,5 – Seconda presenza stagionale. Il suo ingresso non sposta granché gli equilibri).

All. Fonseca 5 – Schiera in campo una formazione che dire rimaneggiata è dir poco. Alla quinta sconfitta in otto partite c’è poco da dire. Si crea poco e non lo si sfrutta. Si deve finire con dignità. Al netto di tutto.

Sampdoria-Roma, le probabili formazioni e dove vederla: possibile chance dal 1′ per Fuzato, torna Kumbulla. Cristante a centrocampo

Roberto Gentili – Leccarsi le ferite e ripartire. La sconfitta di Manchester (6-2) ha sancito – salvo imprese – la fine del cammino europeo della Roma. L’obiettivo della squadra di Paulo Fonseca è ora chiudere il campionato con dignità. Il primo passo per farlo sarà la sfida in casa della Sampdoria.

Alla sfida contro la formazione di Claudio Ranieri – reduce dalla sconfitta (1-0) contro il Sassuolo, che insegue la Roma (-3) – Fonseca ci arriva con nuove indisponibilità. All’Old Trafford, infatti, c’è stata una Caporetto giallorossa non solo per il risultato, ma anche per gli infortuni.

Si sono fermati Veretout, Lopez e Spinazzola. Il centrocampista francese ha avvertito ad inizio partita un fastidio al flessore della coscia destra. Stesso problema dell’esterno, colpito però alla gamba sinistra. L’estremo difensore ha invece subìto una lussazione alla spalla sinistra dopo una parata sul tiro dalla distanza di Pogba. Stop anche per Diawara e Perez. Il centrocampista deve smaltire un sovraccarico publico, mentre l’esterno spagnolo ha accusato un fastidio al flessore destro.

Dal primo minuto potrebbe esserci Fuzato. Al centro della difesa ci sarà Fazio, affiancato da Mancini sulla destra e da Kumbulla – al ritorno dopo l’infortunio – sulla sinistra. Peres titolare sulla fascia destra, Santon andrà sull’altra corsia. Davanti alla difesa ci saranno e Villar e Cristante al ritorno a centrocampo. Pellegrini e Mkhitaryan completeranno il pacchetto offensivo insieme a Mayoral. Possibile anche l’impiego di Pastore.

Ranieri sceglie Audero in porta, in difesa Bereszynski e Augello sulle fasce con Yoshida e Colley al centro. La linea dei quattro centrocampisti sarà formata da Damsgaard, Thorsby, Ekdal e Jankto sulla sinistra. In avanti la solita coppia QuagliarellaGabbiadini.

ARBITRA SACCHI: PRIMO INCROCIO CON LA ROMA, TERZO CON LA SAMP

L’arbitro di SampdoriaRoma sarà Juan Luca Sacchi. Ad assisterlo Edoardo Raspollini e Andrea Zingarelli. Quarto uomo Riccardo Ros. Massimiliano Irrati – che viene dalla direzione della sconfitta di Cagliari di domenica scorsa – al Var, Stefano Liberti all’Avar.

Quello di domani alle 20:45 sarà il primo incrocio tra Sacchi e la Roma. Terza direzione invece per la Sampdoria. Entrambi i precedenti sono positivi.

DOVE GUARDARE SAMPDORIA-ROMA

La sfida tra Sampdoria e Roma sarà visibile in diretta esclusiva su Sky. Il match del Marassi sarà disponibile su tre canali: Sky Sport Uno (201 del satellite), Sky Sport Serie A (202 del satellite) e Sky Sport (251 del satellite).

Sarà inoltre possibile la visione in streaming. Gli abbonati Sky potranno usufruire dell’app Sky Go, mentre chi non dispone di un abbonamento può acquistare il relativo pacchetto su Now, il servizio streaming di Sky.

LE PROBABILI FORMAZIONI

Sampdoria (4-4-2): Audero; Bereszynski, Yoshida, Colley, Augello; Damsgaard, Thorsby, Ekdal, Jankto; Quagliarella, Gabbiadini.
A disposizione: Ravaglia, Letica, Ferrari, Tonelli, Regini, Askildsen, Candreva, Verre, Silva, La Gumina, Keita, Ramirez.
Allenatore: Claudio Ranieri.
Indisponibili: -.
Squalificati: -.
Diffidati: Thorsby, Keita.

Roma (3-4-2-1): Fuzato; Mancini, Fazio, Kumbulla; Peres, Villar, Cristante, Santon; Pellegrini, Mkhitaryan; Mayoral.
A disposizione: Mirante, Farelli, Jesus, Smalling, Ibanez, Reynolds, Karsdorp, Pastore, Mkhitaryan, Dzeko.
Allenatore: Paulo Fonseca.
Indisponibili: Lopez, Calafiori, Diawara, El Shaarawy, Pedro, Perez, Spinazzola, Veretout, Zaniolo.
Squalificati: -.
Diffidati: Veretout, Mancini.

Arbitro: Sacchi.
Assistenti: Raspollini-Zingarelli.
IV Uomo: Ros.
Var: Irrati.
Avar: Liberti.