Inter-Roma 1-2, le pagelle: Dybala mister X. Smalling, ti te dominet. Zaniolo vapore

Roberto Gentili – O mia bella Roma, ti te dominet Milan. Quella nerazzurra. La Roma fa sentire la propria voce. San Siro, pieno, si inchina ad una squadra che mostra carattere e maggiori idee. Di sicuro c’è la voglia. Perché se al 29’ si va sotto, dopo la rete annullata all’ex Dzeko, con il gol di Dimarco e si rimonta la vittoria è soprattutto di grinta. Il pari è di gran classe: Spinazzola calibra un cross perfetto per Dybala, la Joya getta ad Handanovic, e simbolicamente a chi lo ha abbandonato, un sinistro perfetto che non lascia scampo.

Si arriva poi al 75’, minuto in cui la Roma alza la testa. Dopo che Smalling la spinge per siglare il vantaggio su punizione perfettamente calciata dal recuperato Pellegrini.  Nel foglio dei rimandati ci sono Rui Patricio e Celik: entrambi per il gol subìto. Si accoda Zaniolo, mai pericoloso e per questo nervoso.

Roma ora quarta a 16 punti. In attesa degli altri risultati: Milan, ad Empoli, ed Udinese e Atalanta, rispettivamente contro Verona (lunedì) e Fiorentina (domani alle 18).

LE PAGELLE

Rui Patricio 5 – Non imprime la forza necessaria sul tiro di Dimarco, su cui in leggero ritardo. Calhanoglu lo spaventa due volte: con un tiro da lontano di un soffio fuori e con l’incrocio dei pali colpito su piazzola. Su cui era rimasto fermo.

Mancini 6,5 – Segue Lautaro quando Barella imbuca per Dimarco, ma soprattutto Dzeko durante la gara. Anticipi ben dosati, senza farsi prendere da inutile foga. Le fughe di Lautaro nella ripresa la fanno riemergere, così come il giallo dal taschino di Massa. Ottiene la punizione della vittoria.

Smalling 8 – Il dominet Milan, la sponda nerazzurra del Naviglio. Che circumnaviga con la consapevolezza dell’esperienza. Un solo brivido, quel pallone mal masticato ad inizio area nei primi minuti, per poi pulire le macchie che intaccano la difesa. Che sia in diagonale o, soprattutto, in anticipo, Chris si fa sentire. Dzeko ne è testimone. E l’Inter tutta. Incorna di testa un pallone che vale tre punti e tanta consapevolezza. Maestoso nel finale: scaccia dalla porta il pareggio.

Ibanez 6,5 – Di ritorno dalla gioia dell’esordio con la Seleçao, indossa la maglia giallorossa come l’aveva lasciata. Allunga la gamba ai cross di Dumfries, la lascia andare sulle ripetitive e poco utili aperture per Celik.

Celik 5,5 – Vociferata una possibile panchina, Mourinho – e Foti con lui – si saranno quasi pentiti. Soprattutto fino al pareggio. In ordine: la Roma arriva poco in area nerazzura, nell’occasione che poteva allarmare Handanovic il cross calibrato è all’indietro; si perde Dimarco poi calcia goffamente un pallone respinto dalla difesa. Il cross per Abraham è più che apprezzabile.

Cristiante 6,5 – Si muove con i tempi sbagliati sul vantaggio: Barella lo capisce e mangia la sua pedina: dalla zona abbandonata parte l’assist per Dimarco. Unico abbaglio in una partita vissuta da solito equilibratore, nella quale ha cercato di abbassare i giri nerazzurri ed alzare quelli giallorossi. Risultati dignitosi.

Matic 6,5 – La calma che ne ha contraddistinto la giornata, lo abbandona quando decide di sganciarsi: sballati i tempi, cerca di recuperare il terreno perduto ma Barella viaggia a tutt’altra velocità. Lui, quel ritmo elevato, lo ha nella mente.

Spinazzola 7 – Rimasto a Trigoria per recuperare la forma, il lavoro lo ripaga. La versione sembra quella buona. Dal pie’ veloce, lui e Dumfries. L’olandese incontra diverse spine nei tentativi di affondo, che lui sa costruirsi. Intercetta la girata di Calhanoglu, si spinge avanti aspettando l’arrivo di Dybala sulla destra: lo trova con il perfetto assist.

Pellegrini 6,5 – Recuperato nella sosta, contro il nerazzurro milanese va un po’ meglio rispetto a quello bergamasco. Fa il suo, senza grandi guizzi. Fin quando non mira la testa di Smalling, che gira per siglare il gol vittoria. (Dall’80’ Camara 6,5 – Solita grinta, questa volta anche collettiva, ed anche di mestiere per conservare il risultato).

Zaniolo 5,5 – I colori non gli sono indifferenti. Sembra sempre sul punto di far nascere qualche giocata, senza però mai trovarla. Fatica per costruire un paio di azioni, arrivando ad impensierire Handanovic più con uno scatto. Come quello di frustrazione, quando calcia dopo che Massa ha fischiato rimediando giallo. (Dall’85’ Belotti 6 – Spinge Abraham in porta, ci prova a lui ma viene bloccato).

Dybala 7,5 – Mourinho sorprende, lui recupera e va in avanti. Prende il posto di Abraham e può pungere chi lo ha sedotto ed abbandonato. Tre prove: la prima alta, l’altra – doppia – trova Handanovic. Ed allora scaraventa lo stesso portiere nerazzurro in porta con un sinistro al volo da cecchino. Esce per affaticamento, tranquillizzando subito l’immediata allarmata panchina. (Dal 59’ Abraham 5 – Tenuto sorprendentemente, si capisce presto il perché. Il momento non è dei migliori. Si nota quando appoggia sulle mani di Handanovic il cross di Celik e poi mandando a lato a tu per tu. Aiuta a tenere la squadra).

Mourinho (Foti in panchina) 7 – Mou è nascosto – sul pullman, si saprà poi – ed in panchina va Foti. Il vice conferma l’etichetta di amuleto. Si alza dalla panchina e la Roma ottiene la terza vittoria in cui il commando passa a lui. Questa è la vittoria più importante, nata soprattutto dall’intuizione di non mettere Abraham dall’inizio. Tattica – che bella quella densità e le marcature a uomo – ma non solo. C’è tanto, tanto carattere. E San Siro, interista, torna a colorarsi di giallorosso. Finalmente, dopo cinque anni.

Inter-Roma, il perno Brozovic e la sua pesante assenza

Francesca Palmeri – Si riparte dopo la sosta con l’ottava giornata del Campionato di Serie A. La Roma di Mourinho sarà in trasferta a Milano per affrontare l’Inter di Simone Inzaghi. Un solo punto distanzia in classifica le due squadre: Roma a quota 13 e nerazzurri a 12. Sarà un big match che, forse, potrebbe rappresentare uno spartiacque già decisivo. La Roma ha bisogno di riscattarsi dopo aver perso punti importanti contro l’Atalanta per 0-1 e contro l’Udinese per 4-0. Una frenata che ha allontanato i giallorossi dalla testa della classifica dopo una partenza da protagonisti.

Focus Inter

Partita aperta su tutti i fronti. I nerazzurri saranno costretti a fare i conti con assenze di lusso. Nuovo forfait di Romelu Lukaku, insieme a Marcelo Brozovic, elemento fondamentale per la formazione di Simone Inzaghi. Con lui in campo l’Inter ha vinto il 69% dei match (29/42), ottenendo 2.2 punti in media. Senza il centrocampista croato, invece, i nerazzurri non hanno mai vinto. La fragilità della squadra di casa non è data soltanto da queste assenze importanti ma soprattutto dalla fase difensiva. Sono 11 le reti subite in queste 8 partite di inizio stagione per la squadra di Inzaghi. L’unico punto a favore su cui concentrarsi sarà quello di giocare davanti al proprio pubblico.

I numeri dei nerazzurri

Sono numeri diversi quelli che ci si aspettano dalla compagine di Inzaghi, ma questa è la realtà: tre KO e quattro vittorie in questo avvio di stagione. Al momento i big match sono stati tutti persi: 3-1 contro la Lazio, 3-2 nel derby e l’ultima, forse, la più pesante 3-1 contro l’Udinese. I problemi ci sono e sono evidenti. Sono 12 i punti in classifica per l’Inter: 9 conquistati in casa e 3 in trasferta. Nella fase offensiva si registra un buon risultato. I gol realizzati in media sono 1,86: 7 in casa e 6 fuori. Sono quindi 13 le reti messe a segno da questa Inter con Lautaro capocannoniere a quota 3.

FIFA 23, settimana d’oro per la Roma: Shomurodov nel “Team of the Week”, Dybala tra gli “One to Watch”

(Federico Sereni) – Questa settimana ha avuto ufficialmente il via il gioco di calcio di riferimento: FIFA 23. Subito sono cominciate ad uscire carte speciali ed anche la Roma è stata protagonista. Mercoledì è stato il turno di Eldor Shomurodov inserito nel “Team of the Week” grazie alle prestazioni con l’Uzbekistan, mentre venerdì è entrato nel database Dybala “One to Watch”, carta particolare che si aggiorna grazie alle prestazioni della Joya.

SHOMURODOV

Con 84 di valutazione e grazie ad un gameplay ancora compassato possiamo dire che la carta è utilizzabile. Nonostante la nazionalità proibitiva il nuovo modo di creare intesa lo rende appetibile. Il punto di forza è nettamente la velocità, ma anche nel tiro e nel dribbling dice la sua. Il 4 di piede debole è un altro mezzo punto a favore. Non sarà un 5, ma va comunque bene. Il prezzo è ai minimi visto che costa 12mila crediti. Si trova praticamente a scarto, ma per chi lo vuole prendere per una Full Roma o Serie A può fare l’investimento.

DYBALA

86 come la sua carta oro, ma la possibilità di upgrade ogni volta che il giocatore prenderà un “In Form” oppure quando la Roma arriverà a tre vittorie entro le prossime otto partite di campionato. Questo un piccolo schema di aggiornamento:

  • Tramite un oggetto in forma basato sulle prestazioni, come gli oggetti Squadra della settimana (TOTW) e Uomo partita (MOTM).
  • Come su FUT 22 sarà possibile anche l’upgrade per le “Vittorie da tenere d’occhio“, un bonus una tantum in forma +1 assegnato nel caso in cui la loro squadra riuscirà a vincere tre delle otto partite di campionato successive alla data di rilascio del gioco.
  • Inoltre in occasione dei mondiali Qatar 2022 arriverà un’altra possibilità di upgrade. grazie al bonus “Nazioni da tenere d’occhio“. Le Nazioni da tenere d’occhio permetteranno alle card Ones to Watch di ricevere un aggiornamento una tantum se la nazionale del giocatore vincerà una partita nella FIFA World Cup 202, indipendentemente dal fatto che questi scenda o meno in campo, o sia rimasto a casa.

Grazie ad un ottimo inizio di stagione, e la centralità nel progetto Roma, il suo costo è abbastanza elevato. Siamo sui 150mila crediti e l’investimento può essere fatto vedendo il calendario dei giallorossi o pensando a quanto sarà importante Dybala durante la stagione.