Dybala, confermata la lesione alla coscia: addio Mondiale?

(Federico Sereni)La lesione è confermata, i tempi di recupero ancora incerti. Nonostante ci fosse un velato ottimismo, gli esami strumentali a cui si è sottoposto Paulo Dybala hanno evidenziato la lesione al retto femorale sinistro. Il Mondiale rimane l’obiettivo per l’argentino,  ma al momento non è sicuro visto che tutto dipenderà dal Ct. Scaloni.

Per avere dei tempi certi la Joya dovrà aspettare un’altra risonanza a cui si sottoporrà tra circa una settimana. L’ex Juve ha già iniziato il percorso di recupero vista la volontà di entrare tra i convocati per Qatar 2022. La cosa certa è che la lesione non è così grave da estrometterlo automaticamente (potrebbe essere di secondo grado): anzi, la speranza della Roma e del calciatore è di riuscire ad entrare 1 o 2 partite delle 9 che i giallorossi dovranno giocare prima della sosta, contro il Sassuolo o Torino (9 o 13 novembre).

La volontà c’è, bisogna vedere come risponderà il corpo. Le settimane di stop potrebbero essere quantificabili in 5-6. La paura di Dybala è quella di rimanere fuori, soprattutto perché le alternative stanno facendo bene: tra questi anche Simeone con il Napoli. Sicuramente l’infortunio avrebbe potuto avere esiti peggiori, dunque c’è solo da sperare.

Betis-Roma, le probabili formazioni. Zalewski ancora a destra. Belotti-Abraham davanti

(Federico Sereni) – Orfana di un Paulo Dybala che potrebbe restare ai box per diverse settimane, la Roma scende in campo al Benito Villamarin di Siviglia consapevole dell’oggettiva mancanza di alternative. Assicurarsi un futuro in Europa League si traduce nel fare risultato contro quel Betis che una settimana ha fatto bottino pieno all’Olimpico, e che davanti al pubblico di casa vanta uno “storico” favorevole: finora imbattuto in campionato (quattro vittorie su quattro, con Elche, Osasuna, Villareal e Girona), e con una striscia di dieci risultati utili consecutivi – sei successi e quattro pareggi – nelle ultime dieci uscite casalinghe in Europa League. Gli spagnoli, in caso di successo e di contemporaneo pareggio tra Ludogorets ed Helsinki, potrebbero addirittura archiviare la pratica qualificazione agli ottavi di finale con 180’ di anticipo. E per il segno X in Bulgaria tifa anche la Roma, a prescindere dal risultato che otterrà a Siviglia: la strada per il primo posto resta in salita, perché anche in caso di vittoria col Betis rimane legato ai risultati degli iberici nelle ultime due giornate. Quella per il secondo posto è ancora sgombra, a patto di portare a casa un risultato utile, meglio se un successo invertendo il trend negativo delle ultime tre trasferte in Spagna (0-2 con l’Atletico Madrid, 1-4 col Barcellona e 0-3 con il Real Madrid.

Betis-Roma, le scelte di Pellegrini

Pellegrini dovrebbe ripartire dall’undici che ha espugnato l’Olimpico sette giorni fa, tenendo conto però delle indisponibilità non solo di Juammi, ma anche di Fekir alle prese con un problema muscolare che lo bloccherà per qualche settimana. Possibile una linea di trequartisti formata da Joaquin, Canales e Rodri a supportare William José il quale rileverà Borja Iglesias. La diga mediana sarebbe quindi affidata a Guardado e Rodriguez, con William Carvalho a rifiatare e Akouokou dalla panchina, mentre tra i pali si accomoderà il portiere di coppa Claudio Bravo. Comparto arretrato con Ruibal e Miranda preferiti ai titolari di campionato Moreno e Montoya (quest’ultimo non in lista europea), mentre al centro possibili straordinari per Pezzella, in considerazione dello stop in campionato che gli verrà inferto dal giudice sportivo dopo l’espulsione rimediata nell’ultimo turno della Liga (0-0 a Valladolid). Accanto all’argentino favorito l’ex Lazio Luiz Felipe, con le alternative rappresentate da Gonzalez e Ruiz.

Betis-Roma, le scelte di Mourinho

La tegola dell’infortunio di Dybala, unita alla squalifica rimediata da Zaniolo nella sfida di andata, obbliga il tecnico giallorosso a valutare due alternative per il fronte offensivo: Pellegrini ed El Shaarawy a supportare uno tra Abraham e Belotti, oppure il centravanti inglese ed il “Gallo” a comporre il tandem d’attacco con il capitano alle loro spalle a rifinire. Binari laterali occupati da Spinazzola – ancora dirottato a destra per far fronte agli infortuni di Celik e Karsdorp – e Zalewski, il quale sostituirà a sinistra Vina utilizzato nell’ultima di campionato, mentre la retroguardia sarà ancora affidata a Mancini, Ibanez e Smalling. Tra i pali Rui Patricio, Shomurodov dalla panchina pronto a dare man forte a gara in corso.

Betis-Roma, le probabili formazioni

Betis Siviglia (4-2-3-1): Claudio Bravo, Ruibal, Luiz Felipe, Pezzella, Miranda, Guardado, Rodriguez, Joaquin, Rodri, Canales, Willian José. All. M. Pellegrini

Roma (3-4-1-2): Rui Patricio, Mancini, Smalling, Ibanez, Spinazzola, Cristante, Matic, Zalewski, Pellegrini, Abraham, Belotti. All. Mourinho

Vendetta Roma Primavera: l’Inter battuta 3-1

(Federico Sereni)Vendetta servita per la Roma Primavera. A Trigoria i ragazzi di Guidi superano l’Inter per 3-1 prendendosi la rivincita dopo la finale del campionato Primavera persa ai supplementari lo scorso 31 maggio. La squadra giallorossa balza così al terzo posto in classifica e mette in crisi i campioni d’Italia che sono in piena zona rossa. E pensare che il tutto è successo sotto gli occhi di Mourinho che ha visto brillare tutta la squadra, ma in particolare Claudio Cassano. L’esterno ha segnato un gol davvero pregevole, quello del momentaneo 2-0, controllando un pallone in volo prima di scaricare un destro fulmineo. L’attaccante sta vivendo sicuramente un ottimo momento dopo una stagione da gregario. I numeri descrivono bene: 5 gol e 3 assist in 7 presenze. Chissà che possa essere convocato nella prossima sfida di Europa League contro il Betis vista l’emergenza lì davanti. Sempre più bomber invece Satriano, con una doppietta, e l’impatto di Pisilli in corsa, decisivo anche lui con un assist di testa per l’attaccante calabrese.

Roma-Lecce, salentini letali con le ripartenze: occhio a Strefezza e Banda

Francesca Palmeri – In questa giornata di Serie A la Roma torna all’Olimpico ed affronta il Lecce di mister Baroni. Dopo la vittoria in trasferta contro l’Inter per 2-1, la strada dei giallorossi sembrava essere cambiata, quasi più in discesa. Giovedì, però, c’è stata una brusca frenata a livello m9ntale, quella per via della sconfitta contro il Betis in Europa League. Dopo aver dominato per buona parte della partita, sono bastati due gravi errori a mandare in down i giallorossi. Destabilizzante per la squadra dello Special One è stato l’infortunio dell’esterno Celik dopo soli 5 minuti di gioco. A questo si aggiunge l’assenza fondamentale del capitano Lorenzo Pellegrini e l’espulsione del numero 22 Nicolò Zaniolo a pochi minuti dal fischio finale. La Roma ha bisogno di ritrovare se stessa e la lucidità necessaria per poter guadagnare punti fondamentali in campionato. Cosa non facile da raggiungere con il prossimo avversario: il Lecce.

Focus Lecce 

Il Lecce è tornato in Serie A dopo tre anni di assenza. Obiettivo della squadra di Baroni quest’anno è quello sicuramente di evitare la retrocessione e continuare la propria permanenza nel massimo campionato. L’esordio stagionale al momento è passabile, per una squadra neo promossa: con 7 punti raccolti in otto giornate, a più due sulla zona rossa. Nota negativa invece la Coppa Italia: è arrivata l’eliminazione con la sconfitta per 3-2 in casa contro il Cittadella ai supplementari. Per quanto riguarda la Serie A il Lecce arriva dal pareggio ottenuto con la Cremonese (1-1). La squadra di Baroni al momento sembrerebbe aver trovato la sua dimensione rimanendo imbattuta nelle sfide casalinghe contro il Monza e la stessa Cremonese. 

I numeri dei salentini

La squadra salentina non è un’avversaria facile per i giallorossi di Mourinho. Gli uomini di Baroni costruiscono le proprie azioni da rete ribaltando velocemente il fronte e attaccando verticalmente gli avversari. Altra nota a favore è la gestione della fase finale della prima frazione di gioco: i pugliesi hanno realizzato ben quattro delle loro sette marcature negli ultimi 15 minuti di gioco del primo tempo. Sono secondi solo al Napoli. Due giocatori da temere sono Gabriel Strefezza e Lameck Banda. Il primo è capocannoniere del Lecce a quota 3 gol in Serie A. Il secondo è il calciatore che ha completato più dribbling in questo torneo, almeno 16. Sul fattore numeri e statistiche: sono 7 i punti della squadra di Baroni al 13° posto in classifica. I gol realizzati (7) sono 0,88 a partita: 4 in casa e 3 fuori. Mentre per le reti subite la media è più alta: 1,93 con 9 gol totali.

Inter-Roma 1-2, le pagelle: Dybala mister X. Smalling, ti te dominet. Zaniolo vapore

Roberto Gentili – O mia bella Roma, ti te dominet Milan. Quella nerazzurra. La Roma fa sentire la propria voce. San Siro, pieno, si inchina ad una squadra che mostra carattere e maggiori idee. Di sicuro c’è la voglia. Perché se al 29’ si va sotto, dopo la rete annullata all’ex Dzeko, con il gol di Dimarco e si rimonta la vittoria è soprattutto di grinta. Il pari è di gran classe: Spinazzola calibra un cross perfetto per Dybala, la Joya getta ad Handanovic, e simbolicamente a chi lo ha abbandonato, un sinistro perfetto che non lascia scampo.

Si arriva poi al 75’, minuto in cui la Roma alza la testa. Dopo che Smalling la spinge per siglare il vantaggio su punizione perfettamente calciata dal recuperato Pellegrini.  Nel foglio dei rimandati ci sono Rui Patricio e Celik: entrambi per il gol subìto. Si accoda Zaniolo, mai pericoloso e per questo nervoso.

Roma ora quarta a 16 punti. In attesa degli altri risultati: Milan, ad Empoli, ed Udinese e Atalanta, rispettivamente contro Verona (lunedì) e Fiorentina (domani alle 18).

LE PAGELLE

Rui Patricio 5 – Non imprime la forza necessaria sul tiro di Dimarco, su cui in leggero ritardo. Calhanoglu lo spaventa due volte: con un tiro da lontano di un soffio fuori e con l’incrocio dei pali colpito su piazzola. Su cui era rimasto fermo.

Mancini 6,5 – Segue Lautaro quando Barella imbuca per Dimarco, ma soprattutto Dzeko durante la gara. Anticipi ben dosati, senza farsi prendere da inutile foga. Le fughe di Lautaro nella ripresa la fanno riemergere, così come il giallo dal taschino di Massa. Ottiene la punizione della vittoria.

Smalling 8 – Il dominet Milan, la sponda nerazzurra del Naviglio. Che circumnaviga con la consapevolezza dell’esperienza. Un solo brivido, quel pallone mal masticato ad inizio area nei primi minuti, per poi pulire le macchie che intaccano la difesa. Che sia in diagonale o, soprattutto, in anticipo, Chris si fa sentire. Dzeko ne è testimone. E l’Inter tutta. Incorna di testa un pallone che vale tre punti e tanta consapevolezza. Maestoso nel finale: scaccia dalla porta il pareggio.

Ibanez 6,5 – Di ritorno dalla gioia dell’esordio con la Seleçao, indossa la maglia giallorossa come l’aveva lasciata. Allunga la gamba ai cross di Dumfries, la lascia andare sulle ripetitive e poco utili aperture per Celik.

Celik 5,5 – Vociferata una possibile panchina, Mourinho – e Foti con lui – si saranno quasi pentiti. Soprattutto fino al pareggio. In ordine: la Roma arriva poco in area nerazzura, nell’occasione che poteva allarmare Handanovic il cross calibrato è all’indietro; si perde Dimarco poi calcia goffamente un pallone respinto dalla difesa. Il cross per Abraham è più che apprezzabile.

Cristiante 6,5 – Si muove con i tempi sbagliati sul vantaggio: Barella lo capisce e mangia la sua pedina: dalla zona abbandonata parte l’assist per Dimarco. Unico abbaglio in una partita vissuta da solito equilibratore, nella quale ha cercato di abbassare i giri nerazzurri ed alzare quelli giallorossi. Risultati dignitosi.

Matic 6,5 – La calma che ne ha contraddistinto la giornata, lo abbandona quando decide di sganciarsi: sballati i tempi, cerca di recuperare il terreno perduto ma Barella viaggia a tutt’altra velocità. Lui, quel ritmo elevato, lo ha nella mente.

Spinazzola 7 – Rimasto a Trigoria per recuperare la forma, il lavoro lo ripaga. La versione sembra quella buona. Dal pie’ veloce, lui e Dumfries. L’olandese incontra diverse spine nei tentativi di affondo, che lui sa costruirsi. Intercetta la girata di Calhanoglu, si spinge avanti aspettando l’arrivo di Dybala sulla destra: lo trova con il perfetto assist.

Pellegrini 6,5 – Recuperato nella sosta, contro il nerazzurro milanese va un po’ meglio rispetto a quello bergamasco. Fa il suo, senza grandi guizzi. Fin quando non mira la testa di Smalling, che gira per siglare il gol vittoria. (Dall’80’ Camara 6,5 – Solita grinta, questa volta anche collettiva, ed anche di mestiere per conservare il risultato).

Zaniolo 5,5 – I colori non gli sono indifferenti. Sembra sempre sul punto di far nascere qualche giocata, senza però mai trovarla. Fatica per costruire un paio di azioni, arrivando ad impensierire Handanovic più con uno scatto. Come quello di frustrazione, quando calcia dopo che Massa ha fischiato rimediando giallo. (Dall’85’ Belotti 6 – Spinge Abraham in porta, ci prova a lui ma viene bloccato).

Dybala 7,5 – Mourinho sorprende, lui recupera e va in avanti. Prende il posto di Abraham e può pungere chi lo ha sedotto ed abbandonato. Tre prove: la prima alta, l’altra – doppia – trova Handanovic. Ed allora scaraventa lo stesso portiere nerazzurro in porta con un sinistro al volo da cecchino. Esce per affaticamento, tranquillizzando subito l’immediata allarmata panchina. (Dal 59’ Abraham 5 – Tenuto sorprendentemente, si capisce presto il perché. Il momento non è dei migliori. Si nota quando appoggia sulle mani di Handanovic il cross di Celik e poi mandando a lato a tu per tu. Aiuta a tenere la squadra).

Mourinho (Foti in panchina) 7 – Mou è nascosto – sul pullman, si saprà poi – ed in panchina va Foti. Il vice conferma l’etichetta di amuleto. Si alza dalla panchina e la Roma ottiene la terza vittoria in cui il commando passa a lui. Questa è la vittoria più importante, nata soprattutto dall’intuizione di non mettere Abraham dall’inizio. Tattica – che bella quella densità e le marcature a uomo – ma non solo. C’è tanto, tanto carattere. E San Siro, interista, torna a colorarsi di giallorosso. Finalmente, dopo cinque anni.

Inter-Roma, il perno Brozovic e la sua pesante assenza

Francesca Palmeri – Si riparte dopo la sosta con l’ottava giornata del Campionato di Serie A. La Roma di Mourinho sarà in trasferta a Milano per affrontare l’Inter di Simone Inzaghi. Un solo punto distanzia in classifica le due squadre: Roma a quota 13 e nerazzurri a 12. Sarà un big match che, forse, potrebbe rappresentare uno spartiacque già decisivo. La Roma ha bisogno di riscattarsi dopo aver perso punti importanti contro l’Atalanta per 0-1 e contro l’Udinese per 4-0. Una frenata che ha allontanato i giallorossi dalla testa della classifica dopo una partenza da protagonisti.

Focus Inter

Partita aperta su tutti i fronti. I nerazzurri saranno costretti a fare i conti con assenze di lusso. Nuovo forfait di Romelu Lukaku, insieme a Marcelo Brozovic, elemento fondamentale per la formazione di Simone Inzaghi. Con lui in campo l’Inter ha vinto il 69% dei match (29/42), ottenendo 2.2 punti in media. Senza il centrocampista croato, invece, i nerazzurri non hanno mai vinto. La fragilità della squadra di casa non è data soltanto da queste assenze importanti ma soprattutto dalla fase difensiva. Sono 11 le reti subite in queste 8 partite di inizio stagione per la squadra di Inzaghi. L’unico punto a favore su cui concentrarsi sarà quello di giocare davanti al proprio pubblico.

I numeri dei nerazzurri

Sono numeri diversi quelli che ci si aspettano dalla compagine di Inzaghi, ma questa è la realtà: tre KO e quattro vittorie in questo avvio di stagione. Al momento i big match sono stati tutti persi: 3-1 contro la Lazio, 3-2 nel derby e l’ultima, forse, la più pesante 3-1 contro l’Udinese. I problemi ci sono e sono evidenti. Sono 12 i punti in classifica per l’Inter: 9 conquistati in casa e 3 in trasferta. Nella fase offensiva si registra un buon risultato. I gol realizzati in media sono 1,86: 7 in casa e 6 fuori. Sono quindi 13 le reti messe a segno da questa Inter con Lautaro capocannoniere a quota 3.

FIFA 23, settimana d’oro per la Roma: Shomurodov nel “Team of the Week”, Dybala tra gli “One to Watch”

(Federico Sereni) – Questa settimana ha avuto ufficialmente il via il gioco di calcio di riferimento: FIFA 23. Subito sono cominciate ad uscire carte speciali ed anche la Roma è stata protagonista. Mercoledì è stato il turno di Eldor Shomurodov inserito nel “Team of the Week” grazie alle prestazioni con l’Uzbekistan, mentre venerdì è entrato nel database Dybala “One to Watch”, carta particolare che si aggiorna grazie alle prestazioni della Joya.

SHOMURODOV

Con 84 di valutazione e grazie ad un gameplay ancora compassato possiamo dire che la carta è utilizzabile. Nonostante la nazionalità proibitiva il nuovo modo di creare intesa lo rende appetibile. Il punto di forza è nettamente la velocità, ma anche nel tiro e nel dribbling dice la sua. Il 4 di piede debole è un altro mezzo punto a favore. Non sarà un 5, ma va comunque bene. Il prezzo è ai minimi visto che costa 12mila crediti. Si trova praticamente a scarto, ma per chi lo vuole prendere per una Full Roma o Serie A può fare l’investimento.

DYBALA

86 come la sua carta oro, ma la possibilità di upgrade ogni volta che il giocatore prenderà un “In Form” oppure quando la Roma arriverà a tre vittorie entro le prossime otto partite di campionato. Questo un piccolo schema di aggiornamento:

  • Tramite un oggetto in forma basato sulle prestazioni, come gli oggetti Squadra della settimana (TOTW) e Uomo partita (MOTM).
  • Come su FUT 22 sarà possibile anche l’upgrade per le “Vittorie da tenere d’occhio“, un bonus una tantum in forma +1 assegnato nel caso in cui la loro squadra riuscirà a vincere tre delle otto partite di campionato successive alla data di rilascio del gioco.
  • Inoltre in occasione dei mondiali Qatar 2022 arriverà un’altra possibilità di upgrade. grazie al bonus “Nazioni da tenere d’occhio“. Le Nazioni da tenere d’occhio permetteranno alle card Ones to Watch di ricevere un aggiornamento una tantum se la nazionale del giocatore vincerà una partita nella FIFA World Cup 202, indipendentemente dal fatto che questi scenda o meno in campo, o sia rimasto a casa.

Grazie ad un ottimo inizio di stagione, e la centralità nel progetto Roma, il suo costo è abbastanza elevato. Siamo sui 150mila crediti e l’investimento può essere fatto vedendo il calendario dei giallorossi o pensando a quanto sarà importante Dybala durante la stagione.

Sabatini: “Dybala a Roma farà cose speciali. Non mi sarei visto a lavorare con i Friedkin. Totti in società? Certo, ma con un ruolo tecnico. Domani Dzeko sarà molto teso”

Roberto Gentili – L’amore per la Roma lo paragona a quello del giovane Florentino Ariza per Fermina Daza: “Durato 72 anni e consumato in un battello che risaliva su un fiume amazzonico”. Cita Gabriel Garcia Marquez e “L’amore ai tempi del colera” Walter Sabatini quando parla dei colori giallorossi, gli stessi che gli suscitano “sempre più emozioni”.

L’ex direttore sportivo ha parlato delle ambizioni della squadra di Mourinho, chiamata domani pomeriggio (ore 18) all’esame San Siro contro l’Inter.  All’ultimo, ma lo Special One avrà a disposizione Paulo Dybala, incoronato da Sabatini: “A Roma farà cose speciali! La Joya ci sarà, così come Abraham, “Giocatore tenace e forte, si riprenderà”.

Il campionato riprenderà con Inter-Roma. Entrambe stanno faticando.

È una gara da “per chi suona la campana”, non per la classifica ma per lo standing delle squadre.

Nei nerazzurri c’è Dzeko. Sarà la prima volta da ex anche per Mkhitaryan.

Saranno entrambi molto tesi, soprattutto Edin.

L’obiettivo resta il ritorno in Champions o Mourinho con la rosa che ha può ambire a traguardi più alti?

Per pensare a vincere prima bisogna pensare di raggiungere la zona Champions.

Dopo aver guidato un mercato in cui ha aggiunto qualità ed esperienza alla rosa, oltre ad aver tenuto i migliori, che giudizio dà a Tiago Pinto?

Quello di Tiago è un ottimo lavoro.

Come si sarebbe visto a lavorare con i Friedkin?

Non mi sarei visto proprio.

In una recente intervista dichiarò: “Ogni volta che sento una canzone di Venditti cado dentro una voragine di nostalgia”. Vedere ed ascoltare l’inno cantato dall’Olimpico che sensazioni le suscita?

Le stesse. O meglio, di più.

Disse che con Dybala avremmo potuto rivedere le giocate di Totti. Si sta dimostrando un leader.

Dybala può emulare Totti, per adesso però solo questo. Anche se penso che farà cose speciali per la Roma. Dipenderà molto dagli infortuni, che spero non avrà.

Vedrebbe Totti adatto all’interno dell’organigramma?

Certo che lo vedo, con un taglio molto tecnico però.

Un autore a lei caro, Amos Oz, scriveva: “L’amore è una specie di infiammazione: prima è invasivo, poi passa”. A lei quello della Roma non sembra passare.

Io rispetto alla Roma sono come Florentino Ariza con Fermina Daza: un amore durato 72 anni e consumato in un battello che risaliva un fiume amazzonico.

L’avvio di stagione di Abraham è in salita.

Ha fatto troppo bene subito, ma si riprenderà: è un giocatore forte e tenace.

FIFA 23, le valutazioni dei giocatori della Roma: Dybala il migliore con 86. Zaniolo sale ad 81

(Federico Sereni) – Manca soltanto una settimana all’uscita di FIFA 23 per chi ha comprato la Ultimate Edition. I motori si scaldano e con loro anche i joypad degli utenti pronti a sfidarsi. La EA Sports ha diramato anche gli overall dei giocatori. Andiamo a vedere quelli relativi alla Roma.

AL TOP

A dirigere l’orchestra il nuovo arrivo Dybala che, nonostante un downgrade rispetto allo scorso anno, si piazza al primo posto con una valutazione di 86. Ottima crescita anche di Pellegrini che passa da 81 a 84. Passo in avanti per Zaniolo arrivato ad 81 grazie, comunque, anche al sua annata europea e il gol finale al Feyenoord in Conference League. Diventa oro raro, invece, Roger Ibanez che si piazza a 79. Discreta anche il resto della difesa con Mancini e Smalling pari merito ad 81.

VERSO IL BASSO

Colpisce, e non poco, il numero dato a Georginio Wijnaldum. La sua stagione col PSG non sarà stata strabiliante ma da 84 passa a 80. Il -4 è troppo, ma su questo incide, purtroppo, anche il passaggio da un campionato molto appetibile su FIFA 22 ad uno poco ricercato sul titolo 23. Sotto di 1 anche Spinazzola che da 83 arriva ad 82.

Zalewski, sospiro di sollievo: solo affaticamento. Niente esami, in dubbio per l’Empoli

Roberto Gentili –  Un’altra zavorra sembrava incombere, invece la Roma può tirare un sospiro di sollievo. Nicola Zalewski ha riportato solamente un affaticamento muscolare. La presenza contro l’Empoli è però in dubbio: potrebbe saltare la trasferta toscana per precauzione, così da essere a disposizione per gli impegni successivi. A dispetto di quanto filtrato nelle ultime ore, il terzino non si sottoporrà ad ulteriori esami. 

L’esterno aveva avvertito dolori al termine della partita d’esordio di Europa League contro il Ludogorets (2-1) in cui è rimasto in campo per tutta la partita, saggiando anche il ruolo di terzino destro. Per lunedì, però, potrebbe osservare un turno di riposo in via precauzionale.