De Rossi-Roma, la fine di un’era

Gianluca NotariDopo 18 anni da professionista anche De Rossi dice addio alla Roma. O meglio, è la Roma a dire addio al suo capitano, come confermato dallo stesso numero 16 in conferenza stampa: “La sensazione era che potevamo andare avanti da calciatore, anche per un anno o due. Io voglio giocare ancora, loro non vogliono che questo accada“. Parole sincere e veraci, quelle di un uomo – prima che calciatore – costretto a lasciare la Roma da una classe dirigenziale che dichiara così di voler intraprendere una strada ben definita.

Con De Rossi se ne va un simbolo della romanità, l’ennesimo dopo Totti, e non sarà facile per la tifoseria farsene una ragione. Ma per il centrocampista di Ostia, sotto questo aspetto la squadra è in buone mani: “Il romanismo, come mi avete detto voi stamattina riportando le parole dei tifosi, è importante ed è in mani salde. Lorenzo e Alessandro (Pellegrini e Florenzi, ndr) sono due persone che possono continuare questa eredità, non gli deve essere chiesto di scimmiottare me e Francesco perché sarebbe la cosa più sbagliata del mondo. Con la loro personalità devono portare avanti l’attaccamento alla maglia. Ci tengo a dire che c’è Cristante che viene da Bergamo, non è romanista, ma io ne voglio altri 100 così perché dà l’anima in allenamento, dà l’anima in campo. Non posso dire che la Roma ha bisogno di romanisti, ha bisogno di professionisti, poi se sono romanisti abbiamo fatto bingo“.

Ma i rapporti con la società durante l’anno, specialmente nell’ottica di un addio a fine stagione, non sono certo stati idilliaci: “È una consapevolezza che piano piano è cresciuta durante l’anno. Lo sapevamo tutti che avevo il contratto in scadenza. Non c’è stato un colloquio. Ne ho parlato un paio di volte con Monchi e mi ha rassicurato, ma con il fatto che poi non c’è più stato lui non sono andato a chiedere nulla a nessuno. Sono decisioni che si prendono societariamente e globalmente, la società è divisa in più parti qui. Sono cose che vanno accettate e rispettate perché io da Roma non posso uscire diversamente da così. Il mio rammarico non è quello ma il fatto che ci siamo parlati poco quest’anno, le modalità, un pochino mi è dispiaciuto“.

C’è poi la grande incognita legata al futuro. A differenza di Totti, che ha iniziato e chiuso la sua lunga carriera indossando sempre la stessa maglia, per De Rossi probabilmente non sarà così. Come confermato dallo stesso capitano, il desiderio è quello di continuare a giocare: “Stamattina mi sono arrivati 500 messaggi, dopo controllo se c’è qualche offerta (ride, ndr). Mi sento ancora calciatore, mi ci sono sentito tutto quest’anno nonostante i problemi fisici ed ho voglia di continuare, mi farei un torto se smettessi ora. Ora ho bisogno di passare un po’ di tempo senza pensare a calcio, anche se poi dovrò pensare a qualcosa di nuovo, trovare una squadra. Per il futuro vediamo, è una cosa talmente nuova per me che devo parlare a casa, con me stesso, col mio procuratore… troppa gente dovrò interpellare“. I primi rumors sul futuro del numero 16 parlavano già di mete lontane dall’Europa come Cina, Giappone, Stati Uniti o Argentina, con la suggestiva ipotesi Boca Juniors. Ma dopo la conferenza stampa, l’ipotesi Europa – o addirittura Italia, non scartata dal centrocampista – non sembra così impercorribile, soprattutto pensando che la prossima estate ci sarà l’Europeo. De Rossi vuole esserci, e farà di tutto per giocarsi le sue chance.

Gianluca Notari

Roma-Juventus 2-0, tre punti per crederci ancora

Gianluca Notari – Quella per il quarto posto sta diventando una delle corse più belle degli ultimi anni. L’accesso diretto in Champions League fa gola a tutti e al momento la Roma deve vedersela con Atalanta e Milan, vincitrici due giorni fa rispettivamente contro Genoa e Fiorentina.

Proprio la Roma ieri sera ha battuto i campioni d’Italia della Juventus, vincendo con un 2-0 che permette agli uomini di Ranieri di continuare a sperare ancora. La partita è partita male per i giallorossi, che per quasi tutto il primo tempo hanno reistito – soprattutto grazie ai miracoli di Antonio Mirante – agli attacchi dei bianconeri. Nei primissimi minuti della gara infatti, dopo un’uscita sbagliata della difesa di casa, Cuadrado riceve da Emre Can e si ritrova faccia a faccia con l’estremo difensore giallorosso, miracoloso nel deviare in corner un tiro a botta sicura del colombiano. Dopo alcuni minuti è ancora la Juventus a rendersi pericolosa: Cristiano Ronaldo semina avversari come birilli, scarica sulla destra per Dybala ma sul tiro dell’argentino è ancora Mirante a mantenere il risultato sullo 0-0. Subito dopo è finalmente la Roma a rendersi pericolosa, con Pellegrini che scheggia l’incrocio dei pali dopo una bella combinazione con El Shaarawy. Poco dopo è ancora il numero 7 giallorosso a cercare la via del gol, ma la sua conclusione termina alta. Al minuto 29 è invece la Juventus ad andare vicina al gol, con Dybala che carica il sinistro al volo e colpisce il palo dopo l’ennesima deviazione di Mirante.  Il primo tempo si conclude con un’azione di El Shaarawy che salta Caceres ma si fa chiudere in extremis dal salvataggio di Chiellini.

Nella ripresa lo schema della partita sembra cambiare, con la Roma più aggressiva e la Juventus più scarica: la prima azione della seconda frazione è infatti a firma giallorossa, con El Shaarawy che calcia alto dopo aver raccolto l’assist di Kluivert. Dopo la rete annullata a CR7 per fuorigioco è ancora l’italoegiziano a impensierire gli avversari, ma il suo tiro a giro è deviato da Szczesny in corner. Dopo alcune sostituzioni sia tra i padroni di casa che tra gli ospiti, la Roma riesce finalmente a trovare il vantaggio: Chiellini perde una palla sanguinosa nella propria trequarti, raccoglie Florenzi che dopo uno scambio con Dzeko supera il portiere avversario in uscita con un delizioso cucchiaio. Corsa sotto la Sud e abbraccio ideale ai tifosi, con i quali il rapporto sembra si stia lentamente ricucendo.
La Juventus prova l’assalto finale anche con l’inserimento in campo di Cancelo e Alex Sandro, ma è proprio con un contropiede che gli uomini di Ranieri siglano il 2-0 con Dzeko che raccoglie il passaggio di Under e insacca con il piatto destro.

Triplice fischio di Massa e tre punti vitali per i giallorossi, che dovranno tifare proprio la Juventus nella prossima giornata di campionato, visto che Allegri e i suoi dovranno vedersela con l’Atalanta. De Rossi e compagni sperano, consapevoli che la lotta Champions non è ancora finita.

Gianluca Notari

 

Primavera, Fiorentina-Roma 2-2: doppiette per Cangiano e Vlahovic. Manca un’espulsione ai toscani

Luca Fantoni – Poteva essere una vittoria importantissima e invece è arrivato un pareggio. La Roma Primavera esce con un 2-2 dal campo della Fiorentina. I ragazzi di De Rossi si sono portati subito sul doppio vantaggio nel primo tempo grazie alla doppietta di Cangiano. L’espulsione dubbia di Cargnelutti ha però indirizzato il resto della partita con i viola che hanno raggiunto il pareggio con due gol di Vlahovic. Nella ripresa il protagonista è ancora l’arbitro che non espelle il già ammonito Latki per una manata in faccia a Semeraro.

IL TABELLINO

ACF FIORENTINA (4-4-2): Ghidotti; Ferrarini, Gilekens, Antzoulas, Simonti; Hanuljak (Dal 74′ Pierozzi), Latki, Meli, Simic (Dal 62′ Ponsi); Koffi, Vlahovic.
A disposizione: Chiorra, Dutu, Gelli, Nannelli, E. Pierozzi, Longo, Fiorini, Gorgos, Kukovec, Bocchio.
Allenatore: Emiliano Bigica.
Indisponibili: Montiel, Beloko, Vlahovic.

AS ROMA (4-3-3): Fuzato, Parodi, Trasciani, Cargnelutti, Semeraro; Pezzella, Riccardi (Dal 84′ Buttaro), F. Greco (Dal 84′ Bove); Besuijen (Dal 27′ Bianda), Celar (Dal 68′ Estrella), Cangiano (Dal 84′ Tripi).
A disposizione: Cardinali, Santese, Silipo, Bucri, Darboe, Cancellieri, Milanese.
Allenatore: Alberto De Rossi.
Indisponibili: Chierico, Sdaigui, Simonetti, Riccardi.

Arbitro: Matteo Gariglio.
Assistenti: Giulio Fantino e Michele Pizzi.
Ammoniti: 7′ Cargnelutti (ROM), 36′ Latki (FIO), 72′ Trasciani (ROM).
Espulsi: 25′ Cargnelutti (ROM).
Marcatori: 4′ Cangiano (ROM), 19′ Cangiano (ROM), 34′ Vlahovic (FIO), 40′ Vlahovic (FIO).

LIVE

SECONDO TEMPO

94′ – Termina la partita senza ulteriori emozioni. Roma e Fiorentina pareggiano per 2-2

84′ – Triplo cambio per la Roma. Entrano Buttaro, Tripi e Bove, ed escono Riccardi, Cangiano e Greco.

83′ – Due errori consecutivi in disimpegno di Bianda. Il francese sembra totalmente fuori dalla partita.

74′ – Nei viola esce Hanuljak ed entra Pierozzi.

74′ – Occasionissima della Roma con Estrella che se ne va in profondità ma il suo sinistro sfiora solamente la traversa.

72′ – Ammonito Trasciani per un fallo tattico.

68′ – Nella Roma esce Celar ed entra Estrella.

64′ – Altro episodio dubbio in area della Fiorentina. Celar va giu ma l’arbitro lascia correre.

62′ – Cambio nella Fiorentina: esce Simic ed entra Ponsi.

57′ – Lakti della Fiorentina dà una manata a Cangiano ma non viene espulso. Errore dell’arbitro Gariglio.

50′ – Si rende pericoloso Koffi con un tiro a giro che finisce fuori.

46′ – Inizia la ripresa.

PRIMO TEMPO

47′ – Dopo due minuti di recupero termina il primo tempo.

40′ – La Fiorentina pareggia! Vlahovic firma la sua doppietta personale e riporta il punteggio in parità.

36′ – Ammonito Latki nella Fiorentina.

34′ – La Fiorentina riapre la partita. Traversone dalla destra di Ferrarini e di testa Vlahovic fa 1-2.

30′ – Cade in area Semeraro dopo un contatto con il giocatore viola. Il terzino giallorosso sanguina dalla testa ed è costretto a farsi applicare una fasciatura.

27′ – Esce Besuijen ed entra in campo Bianda.

25′ – Seconda ammonizione per Cargnelutti che viene espulso.

19′ – RADDOPPIO DELLA ROMA! Ancora Cangiano che si inserisce bene su un cross dalla destra di Riccardi.

7′ – Ammonito Cargnelutti nella Roma per un fallo a centrocampo.

4′ – LA ROMA IN VANTAGGIO! Lancio splendido di Pezzella e Cangiano di testa supera il portiere avversario.

1′ – Inizia la partita. La Roma dà il calcio di inizio.

Luca Fantoni

Roma, ora Conte è davvero vicino

Gianluca Notari – Acquisti, cessioni, politiche di trading, progetto per il nuovo stadio, giocatori, dirigenti: in queste 8 stagioni americane, James Pallotta le ha provate davvero tutte. Ha provato a mantenere la parola data quando si è insediato come presidente, quando promise che avrebbe fatto della Roma “La regina d’Europa” e che avrebbe voluto vincere lo Scudetto “entro i primi cinque anni, come ho fatto ai Boston Celtics“. A quanto pare le cose non sono andate esattamente così: le colpe non sono certo esclusivamente riconducibili unicamente a Pallotta, ma forse c’è qualcosa che il patron non ha mai fatto: puntare su un allenatore top. Ora, però, le cose sembrano cambiate: da diversi giorni, e sempre più insistentemente nelle ultime ore, si parla di Antonio Conte come molto vicino alla panchina della Roma. Addirittura, sarebbero uscite anche le cifre della proposta giallorossa: 9,5 milioni all’anno. Un sacco di soldi, giustificati però dal curriculum del tecnico salentino.

L’ingaggio da parte della Roma di Antonio Conte sarebbe un incentivo incredibile per tutto l’ambiente romanista dopo un’annata deludente sotto tutti i punti di vista. Così, anche chi aveva già le valigie in mano – come ad esempio Dzeko e Manolas – potrebbe decidere di rimanere. Il mister ex Juventus e Chelsea è una garanzia: ovunque è andato ha stupito, conquistando trofei in Italia e in Inghilterra e guidando l’Italia in un Europeo incredibile, abbandonato solamente ai rigori contro la Germania Campione del Mondo. Con lui, la Roma ingaggerebbe anche il suo staff, su tutti Paolo Bertelli, preparatore atletico che già in passato era transitato dalle parti di Trigoria.

Il punto di forza del progetto della Roma, che ovviamente non può contare sui budget a disposizione dei top club europei, è la carta bianca: Conte, se accetterà la proposta dei giallorossi, avrà mano libera su ogni scelta riguardante l’area tecnica e sportiva, condizione che altri club come il Manchester United o il PSG non gli garantirebbero. Inoltre, Conte è voglioso di tornare in Italia e questo sembra essere il momento più opportuno: anche l’Inter e il Milan si sono lanciate sul tecnico pugliese, ma per il momento la Roma sembra conservare un vantaggio su di lui che certamente non vuole sciupare. Se Pallotta vuole davvero fare grande la Roma, questa è la strada giusta.

Gianluca Notari

Roma, nuovo allenatore e mercato in uscita: gli scenari per una stagione senza Champions

Gianluca Notari – Con il match di lunedì tra Napoli e Atalanta – vinto dai bergamaschi per 1-2 – si è concluso il 33° turno di Serie A. Giornata importante specialmente per l’Europa: è andata in scena, infatti, la sfida tra Inter e Roma, terminata 1-1. Le contendenti cercavano punti importanti in ottica Champions League, ma oltre alle reti di El Shaarawy e Perisic si è visto poco altro. Tutto sommato, i nerazzurri posso ritenersi soddisfatti di aver superato indenni una gara che poteva rivelarsi una trappola: la squadra capitolina, in fiducia dopo la cura Ranieri, per larghi tratti della partita è sembrata davvero in grado di agguantare il bottino dei tre punti, salvo poi commettere l’ennesima ingenuità difensiva che ha permesso al croato di segnare la rete del definitivo pareggio. La situazione di classifica parla chiaro: l’Inter, a quota 61 punti, è già con un piede nella prossima Champions, mentre la Roma, ferma a 55, vede allontanarsi il treno del quarto posto, occupato attualmente da Milan e Atalanta, entrambe a 56 punti.

I giallorossi, dopo un’annata funesta che ha visto anche l’allontanamento di Eusebio Di Francesco e Monchi, si prepara per la concreta possibilità di non giocare la prossima Champions. Dopo cinque anni di presenza continua nella competizione – e dopo l’insperata semifinale dello scorsa edizione – il club  di Pallotta si prepara ad un passo indietro che sa di ridimensionamento. Senza quegli introiti gli obiettivi perseguibili sono sostanzialmente due: abbattere il monte ingaggi o realizzare un tot di plusvalenze che permettano di mantenere lo status quo. Come detto, però, al momento i giallorossi hanno un allenatore con le ore contate (è stato chiaro fin da subito che Ranieri avrebbe diretto la squadra solamente fino al termine del campionato) e un ds ad interim, Ricky Massara, che probabilmente comunicherà le proprie dimissioni il giorno dopo di Roma-Parma, ultima partita della stagione.

ALLENATORE – Insomma, una squadra da ricostruire a partire da chi dovrà ricostruire, ovvero allenatore e direttore sportivo. Per il ruolo da ds la scelta sembra ormai orientata sul nome di Petrachi del Torino, mentre per quanto riguarda il tecnico i nomi più in voga sono al momento tre: Conte, Sarri, Gasperini, anche se tutti e tre, per motivi diversi, non sembrano così vicini alla panchina giallorossa. Conte, oltre alla causa ancora in essere contro il Chelsea, si è affermato negli ultimi anni come un top coach di livello mondiale: ovunque sia andato ha vinto e la Roma al momento non sembra avere il giusto appeal per garantire al tecnico salentino un progetto vincente e duraturo. Un’altro scoglio potrebbe essere poi rappresentato dall’ingaggio: l’ex Juventus nell’ultimo anno al Chelsea guadagnava circa 10 milioni di sterline all’anno, somma a cui i dirigenti di Trigoria non possono nemmeno avvicinarsi. Inoltre, il probabile domino delle panchine europee della prossima estate potrebbe presentare scenari più appetibili rispetto a quello di una Roma fuori dalla Champions. Per Sarri il discorso è simile: anche lui, dopo l’esperienza al Napoli e il conseguente approdo al Chelsea, ha assunto una dimensione più grande rispetto a tre anni fa, quando fu molto vicino alla panchina giallorossa. Inoltre, Sarri è al momento in piena corsa sia per rientrare nei primi quattro posti della Premier League che per la vittoria dell’Europa League. Non è affatto scontato che Abramovich e soci decidano di separarsi da Sarri a fine stagione, anche se non è un segreto che l’amore tra il tecnico e l’ambiente Blues non sia mai scoppiato. Infine, rimane il profilo di Gasperini: il suo è certamente un nome più spendibile rispetto ai colleghi sopracitati e l’avventura con la Roma potrebbe rappresentare finalmente quella chance di allenare una grande che l’ex Genoa non ha mai avuto. Il legame con l’Atalanta è però forte, sia in termini affettivi che contrattuali, per questo non sarebbe facile per lui distaccarsi dal club orobico.

CESSIONI – Come detto, tornando al discorso sul bilancio, le strade percorribili dalla Roma sono essenzialmente due, ma portano in ogni caso allo stesso risultato: cessioni. Bisognerà però capire la linea che i giallorossi intendono intraprendere: da una parte c’è l’esigenza di liberarsi da ingaggi pesanti come quelli di Dzeko, Pastore, Nzonzi, Perotti, dall’altra c’è l’opportunità di perseguire la strada delle plusvalenze. In questo caso, il nuovo ds permetterebbe al club di ripartire da alcuni fermi, privandosi però di alcuni talenti che garantirebbero una certa futuribilità al progetto Roma come Zaniolo, Pellegrini e Under. La sensazione è che si cercherà di trovare una via di mezzo tra le due linee, ma è certo che i nuovi addetti ai lavori del club dovranno lavorare tanto per far dimenticare ai tifosi questa brutta stagione.

Gianluca Notari

Roma Femminile, sconfitta con la Fiorentina nell’ultima stagionale. Appuntamento al prossimo anno

Simone Burioni Si conclude la prima stagione ufficiale della Roma Femminile: una realtà partita in sordina, ma che con il tempo è riuscita ad attirare gran parte dei tifosi capitolini, i quali durante la stagione hanno dimostrato sempre più il loro sostegno alla formazione giallorossa.
Il loro campionato si è purtroppo concluso con una sconfitta sul campo della Fiorentina, seconda in classifica e qualificatasi alla fase preliminare della prossima Champions League. A decidere la partita il gol di Vignali, arrivato nei minuti di recupero della gara dopo le reti, entrambe su calcio di rigore, di Mauro per le toscane e di Pugnali per le ospiti.

Così Betty Bavagnoli, allenatrice delle giallorosse, ai microfoni di Roma Tv a fine gara:
Sono molto orgogliosa della squadra. Le mie ragazze hanno dimostrato quello che possono dare e soprattutto hanno ascoltato le nostre indicazioni dopo la sconfitta di mercoledì. Meritano il progetto della Roma. Nonostante tutto siamo entrate in campo un po’ contratte per l’emozione, ricordiamo però che l’avversario era di grandissimo livello. Piano piano abbiamo dimostrato una capacità di reazione che non è mai mancata durante tutta la stagione; abbiamo presentato un spettacolo bello e divertente. La Fiorentina non avrebbe avuto bisogno del rigore per vincere, questo ha lasciato un po’ di amarezza generale. Con la mentalità della società e gli investimenti che si potranno fare in futuro potremo toglierci grandi soddisfazioni. Dovremo avere l’accortezza di continuare a costruire come abbiamo fatto in questa stagione”.

Più caustica invece Federica Di Criscio, difensore della formazione capitolina:
La Fiorentina non avrebbe avuto bisogno di alcun tipo di regalo e invece la partita è stata decisa da episodi. Usciamo comunque a testa alta, abbiamo dimostrato che anche una squadra giovane può fare strada in questo campionato perché abbiamo dimostrato il nostro valore durante tutta la stagione. Pensando alla partita di mercoledì e a quello che invece siamo riuscite a fare oggi possiamo dire che l’errore è stato nostro nell’atteggiamento, nell’approccio alla partita troppo reverenziale. Ma tutto questo ci farà crescere. Per molte di noi era la prima semifinale mentre per loro è un’abitudine giocare a questi livelli. Credo che con la determinazione messa oggi e con l’impegno dimostrato durante l’anno possiamo toglierci soddisfazioni anche nel prossimo anno“.

Appuntamento al prossimo anno dunque, quando per la Roma sarà più difficile interpretare il ruolo dell’outsider, dovendo mantenere le premesse di questa stagione.

Simone Burioni

Primavera, Roma-Torino 5-0: i giallorossi dominano e vincono grazie a Pezzella, Celar, D’Orazio e alla doppietta di Besuijen

Luca Fantoni – Vittoria fondamentale e convincente per la Roma Primavera che batte i pari età del Torino per 5-0. Risultato molto netto per una sfida tra due squadre che si stanno giocando l’accesso ai playoff. I giallorossi hanno chiuso la pratica già nel primo tempo grazie alla doppietta di Besuijen e al gol di Pezzella. Nella ripresa ci hanno pensato Celar e D’Orazio a fissare il risultato sul definitivo 5-0. Con questa vittoria i ragazzi di De Rossi superano proprio i granata e si portano al terzo posto, a due punti dall’Inter.

TABELLINO

AS ROMA (4-3-3) : Fuzato; Parodi (dal 87′ Nigro), Trasciani, Cargnelutti, Semeraro; Riccardi, Pezzella, Greco (dal 82′ Simonetti); D’Orazio (dal 87′ Cancellieri), Celar (dal 75′ Estrella), Besuijen (dal 75′ Cangiano).
A disposizione: Cardinali, Santese, Buttaro, Nigro, Silipo, Bucri, Darboe, Cancellieri, Berti.
Allenatore: Alberto De Rossi.

FC Torino (4-3-3): Gemello, Gilli, Ambrogio, Ferigra, Onisa; Marcos Lopez (dal 46′ Ghazoini), Petrungaro (dal 82′ Garetto), De Angelis (dal 73′ Isacco); Rauti, Kone Ben (dal 55′ Murati), Belkheir (dal 55′ Moreo).
A disposizione: Trombini, Portanova, Potop, Enrici, Kone, Fasolino, Del Bianco.
Allenatore: Federico Coppitelli.

Arbitro: Sig. Gianpiero Miele di Nola.
Assistente 1: Sig. Lorenzo Poma di Trapani.
Assistente 2: Sig. Giuseppe Trischitta di Messina.

Marcatori: 9′ e 44′ Besuijen (ROM), 38′ Pezzella (ROM), 54′ Celar (ROM), 70′ D’Orazio (ROM).
Ammoniti: 19′ Kone (TOR), 33′ Belkheir (TOR), 52′ Ghazoini (TOR), 66′ Pezzella (ROM).
Recupero: 0′ pt, 0′ st.

LIVE

SECONDO TEMPO

90′ – Finisce senza recupero. La Roma batte il Torino 5-0.

89′ – Grande parata di Fuzato che vola ed evita un autogol di Nigro.

86′ – Ultime sostituzioni per la Roma. Escono D’Orazio e Parodi, entrano Nigro e Cancellieri, quest’ultimo all’esordio in Primavera.

82′ – Cambi per la Roma e per il Torino. Fuori Greco e dentro Simonetti nei giallorossi, Garetto per Petrungaro nei granata,

75′ – Doppio cambio per la Roma. Entrano Estrella e Cangiano ed escono Besuijen e Celar.

70′ – SONO 5! D’Orazio, servito direttamente da Fuzato, si invola verso la porta, salta un avversario e di destro batte Gemello.

66′ – Ammonito Pezzella nella Roma.

64′ – Cross di Murati per Rauti che sovrasta Parodi ma il suo colpo di testa finisce alto.

60′ – Il Torino prova una timida reazione con una girata del neo entrato Murati che però finisce tra le braccia di Fuzato.

55′ – Doppio cambio per il Torino che fa entrare Murati e Moreo per Kone e Belkheir.

54′ – LA ROMA CALA IL POKER! Besuijen inventa per Celar che incrocia di sinistro e firma il suo 25esimo gol in campionato.

52′ – Ammonito Ghazoini per una trattenuta su Greco.

49′ – Tiro centrale di Belkheir che non impensierisce Fuzato.

48′ – Terzo gol di Besuijen annullato per fuorigioco.

46′ – Inizia la ripresa con un cambio per il Torino: esce Lopez ed entra Ghazoini.

PRIMO TEMPO

45′ – Termina il primo tempo con la Roma in vantaggio per 3-0 sul Torino.

44′ – LA ROMA FA TRE! Sulla ripartenza D’Orazio serve Besuijen che di sinistra batte Gemello e firma la sua doppietta personale.

44′ – Sugli sviluppi di un angolo Onisa colpisce di testa ma Fuzato blocca.

38′ – RADDOPPIO DELLA ROMA! Pezzella si sposta il pallone sul destro e da fuori area lascia partire un destro a giro imprendibile per Gemello. Bellissimo gol peri centrocampista giallorosso.

35′ – Celar ha una buona opportunità con una punizione dal limite ma la sua conclusione si stampa sulla barriera.

33′ – Brutto fallo di Belkheir che calcia la caviglia di Trasciani e viene ammonito.

27′ – Il Torino si rende pericoloso su calcio d’angolo, la palla rimane vicino alla linea di porta ma Greco spazza.

24′ – Azione corale splendida della Roma con Parodi che scarica a rimorchio per Celarche, disturbato da un difensore. calcia fuori a porta quasi sguarnita.

21′ – Rispetto all’inizio i ritmi si sono abbassati anche se la Roma continua ad avere il pallino del gioco.

19′ – Ammonito Kone nel Torino.

14′ – Bella percussione sulla destra di D’Orazio ma il cross dell’esterno romanista è troppo forte e non permette a nessun compagno di arrivarci.

9′ – GOL DELLA ROMA! Celar fa una bella spanda per l’accorrente Besuijen che di destro piazza il pallone vicino all’incrocio dei pali e porta in vantaggio la Roma.

7′ – Sempre pericolosa da fuori la Roma, stavolta con Riccardi che impegna Gemello alla parata bassa.

2′ – Parte subito forte la Roma con Pezzella con un tiro da fuori che finisce largo non di molto.

1′ – Inizia la partita.

Luca Fantoni

Roma, rompicapo Zaniolo. E anche Ünder può partire

Simone Burioni – La stagione sta per finire e come ogni anno si fanno più insistenti le voci di mercato. Da diversi giorni, in casa Roma è il nome di Nicolò Zaniolo a tenere banco. Arrivato nell’affare Nainggolan con l’Inter, il classe ’99 non ci ha messo poi tanto per scavalcare le gerarchie della squadra dell’allora tecnico Eusebio Di Francesco. Dall’esordio con la maglia giallorossa al Santiago Bernaubéu contro il Real Madrid, su di lui si sono accesi i fari dei migliori club d’Europa e non è certo un segreto che il suo nome sia finito sul taccuino di numerosi direttori sportivi. Tra questi, a quanto pare, c’è quello del Bayern Monaco: nella giornata di ieri, il quotidiano tedesco Bild ha messo in prima pagina la foto del giovane centrocampista, riportando di un’offerta da 50 milioni di euro che i bavaresi sarebbero in procinto di spedire agli uffici di Trigoria per anticipare la concorrenza di Juventus e Manchester City. Lo stesso presidente del Bayern, Uli Hoeness, soltanto un paio di settimane fa aveva dichiarato: “Ringiovaniremo nostra squadra. Sarà la più grande campagna di investimenti che il Bayern abbia mai avuto”. Insomma, un annuncio importante, che certamente ha fatto preoccupare i dirigenti della Roma. Anche se, in realtà, dalle parti di Trigoria l’ottimismo sembra regnare sovrano: Massara, che tra oggi e domani dovrebbe incontrare Pallotta a Boston per il solito meeting di fine anno, porterà la questione all’attenzione del presidente, anche se le prime sensazioni riportano di una dirigenza compatta nel respingere le attenzioni dei vari club su Zaniolo almeno per un altro anno. In effetti, anche qualche giorno fa Francesco Totti aveva parlato del futuro del centrocampista, dichiarando che il giocatore “ha un  contratto lungo. Noi cercheremo di farlo rispettare“. Difficilmente si arriverà ad un braccio di ferro, mentre è più probabile che a fine stagione il contratto venga ritoccato: per l’ex Inter si è parlato di un ulteriore prolungamento con uno stipendio che andrà a sfiorare il milione e mezzo.

ÜNDER – Se la situazione legata a Nicolò Zaniolo rimane ancora piuttosto ingarbugliata, sembra via via definirsi quella relativa al futuro di Cengiz Ünder: quella del turco non è stata certo la stagione della consacrazione che ci si aspettava, sia per il rendimento generale della squadra sia per i numerosi problemi fisici che lo hanno tenuto fuori dal campo per diverso tempo. In ogni caso, la sua sembra essere una delle cessioni più probabili: acquistato due stagioni fa per circa 15 milioni, l’attaccante classe ’97 pesa oggi sui conti della Roma per circa 9 milioni di euro. Vendendolo ad una cifra non inferiore ai 45-50 milioni, i capitolini realizzerebbero una plusvalenza quasi necessaria se si considerano le minusvalenze che potrebbero concretizzarsi cedendo giocatori come Pastore e Nzonzi. Per Ünder si è parlato di Arsenal anche se al momento non sono pervenute offerte. Se mai arrivassero proposte convincenti, la sua partenza sarebbe pressoché scontata.

Simone Burioni

Conferenza stampa per la “La notte dei Re”, protagonisti Totti e Figo. Il dirigente: “Dalla tribuna tutto più facile”

Luca Fantoni – Alle 12.30, al Parco dei Principi Gran Hotel, è andata in scena la conferenza stampa adibita per presentare l’evento “La Notte dei Re”. I protagonisti della mattinata sono stati Francesco Totti e Luis Figo. All’evento presenzia anche Mauro Baldissoni, vice presidente della Roma, oltre a numerosi ex calciatori giallorossi.

Ore 12.45 – Inizia la conferenza:

Malagò su Totti a tennis: “A padel è forte ma a tennis è una pippa”.

Totti: “Lui (Malagò) il 2 giugno vorrebbe giocare, è questa la cosa brutta (ride)”.

Qual è il tuo rapporto con l’ospedale Bambin Gesù?
Totti: ” Il rapporto parte da quando ero giovane. Questi bambini sono meno fortunati di noi è avendo la possibilità di dargli un sorriso lo faccio. Ti fa stare bene”.

Il CT?
Totti: “Ho già un’idea ma non lo voglio dire. È un allenatore che ha vinto”.

In Cina hai vinto il titolo come miglior giocatore del torneo…
Totti: “Pensa gli altri come stanno”.

Chi scegliete?
Totti: “Lui va un po’ meglio, tra Real e Barcellona (ride, ndr). Cassano lo abbiamo scelto entrambi ma tanto lui giocherà con me. Il mio nome di grido è Candela. Sta qua davanti a me e glielo devo dire. Uno che fa la differenza nel calcio a 6 è Pirlo”.

Avete già fatto le squadre?
Figo: “Ci dobbiamo riunire per non chiamare gli stessi giocatori”.
Totti: ” Adesso è difficile trovare giocatori in forma (ride)”.

Hai avuto voglia di tornare a giocare?
Totti: “Dalla tribuna tutto è più facile. Ora capisco quando mi criticavano perché non facevo una cosa. Sono sensazioni belle anche queste però”.

Mostrano un video su Francesco Totti, poi interviene l’ex numero 10: “25 anni con un’unica maglia sono tanti. Evito di guardare le immagini del ritiro (ride)”.

Potevate anche giocare insieme…
Totti: “Diciamo di si. Il Real Madrid è l’unica squadra in cui sarei andato se fossi andato via da Roma”.

Figo sostiene di averti rubato il pallone d’oro…
Figo: “Ho avuto la fortuna del momento perché non è unicamente il talento. Sono condizioni che non si possono controllare. Poteva vincere facilmente Francesco”.

Che sfide ricordi contro Francesco?
Figo: ” Per me è facile ricordare i gol che facevo perché sono pochi, per lui è più difficile. Lo considero come un amico ed è sempre un piacere tornare qua e avere questa bella gente. Si tratta di beneficenza, un motivo spettacolare. Ringrazio l’organizzazione”.

Chi ha vinto più sfide tra voi?
Figo
: Più volte io.
Totti: Con Real Roma era più facile.

Luca Fantoni

Figo: “Mourinho in giallorosso? La Roma è una grande squadra, ma non so nulla. Zaniolo è un grandissimo giocatore”

Luca Fantoni – Luis Figo, ex centrocampista di Inter e Real Madrid, ha parlato a margine della conferenza di presentazione de “La Notte dei Re“. Queste le sue parole:

Contento ed emozionato di tornare a giocare in Italia?
Sempre, sarà una bella esperienza. Tornare è sempre bello.

Cosa ne pensi di questo momento dell’Inter?
Adesso lavoro nell’Uefa, sono imparziale.

Si parla di Mourinho alla Roma…
Alla Roma? La Roma è una grande squadra, ma non so nulla, dovete chiedere a lui. La Roma è una squadra grande e lo è sempre stata. Dipende dagli obiettivi e dalla voglia che ha Mourinho di allenare o meno la Roma.

Per lui sarebbe una sfida allettante?
E’ una piazza difficile, dicono sempre che Roma è una piazza difficile! Ma credo anche che ci siano più soddisfazioni quando si vince.

Cosa ne pensi di Zaniolo? 
E’ un grandissimo, credo che abbia qualità. Deve seguire il suo cammino per fare una grande carriera.

Vedresti Zaniolo al Real Madrid?
Non so, posso parlare solo da fuori perché al momento non seguo la società e il mercato. Quando si tratta di un giocatore bravo, ovviamente le grandi squadre lo vogliono acquistare.

A Mourinho consiglieresti un ritorno all’Inter o un approdo alla Roma?
Come ex giocatore dell’Inter, ovviamente all’Inter, però non lo so. Sono sempre decisioni personali, dipende dalle opportunità.

Pensi che l’Inter arriverà tra le prime 4?
Penso e spero di sì.

Luca Fantoni