2002, Roma-Barcellona 3-0. Emerson, Montella e Tommasi sono gli artefici dell’impresa

Luca Fantoni – Quattro punti in due partite con il Barcellona. La Champions League dell’epoca era ancora con la formula del doppio girone e, dopo aver superato il primo con Real Madrid, Anderlecht e Lokomotiv Mosca, nel secondo la Romatrova il Liverpool, il Galatasaray e il Barça. Contro i blaugrana i giallorossi realizzarono due imprese, pareggiare al Camp Nou e vincere 3-0 all’Olimpico, ma non si riuscirono comunque a qualificare a causa dei pareggi con gli inglesi e con i turchi. Gli uomini di Capello fallirono pur uscendo imbattuti contro quella squadra che poi arrivò primae venne fermata solamente in semifinale. I capitolini giocavano con Antonioli in porta. La difesa a 3 era formata da Zebina, Samuel e Panucci, con Cafù e Candela sulle fasce. In mezzo al campo c’erano Emerson e Lima, con Totti, Batistuta e Delvecchio davanti. Il Barcellona di Rexach rispondeva con Reina tra i pali. Christanval e De Boer erano i due difensori centrali con Puyol a destra e Sergi a sinistra. Sulla mediana agivano Cocu e Thiago Motta mentre Luis Enrique, Gerard e Rivaldo supportavano l’unica punta Kluivert.

TUTTO NELLA RIPRESA – Il primo tempo è l’antitesi del calcio. Lo stile di quel Barcellona diede poi vita al Guardiolismo, con tanto possesso palla ma molto sterile. La Roma, che ha la necessità di vincere, stranamente si adegua a questo ritmo lento e non tenta quasi mai la giocata. La partita si accende nella ripresa con l’ingresso in campo di Montella. La pressione dei giallorossi si fa più costante e al 61’ trovano il vantaggio. Totti appoggia dietro per Candela, il francese tira forte ma la sua conlusione “sbatte” su Emerson e finisce in porta. Passano 13 minuti ed è Vincenzo Montella a raddoppiare. L’aereoplanino prima recupera un pallone sulla trequarti, poi servito da Totti salta un difensore e con il destro batte Reina. A scrivere il lieto fine completo sulla notte stellare dei capitolini ci pensa l’antieroe per eccellenza, Damiano Tommasi, che lascia partire una staffilata da fuori area e regala tre punti a Capello.

IMPRESA – Nonostante nella debacle del Camp Nou si sia comunque vista una Roma propositiva e che ha saputo tenere il campo, il risultato è quello che è. Il 4-1 è pesante, forse troppo. Torneranno Nainggolan e Under, che tanto erano mancati in Catalogna, ma sarà comunque difficile anche avere una minima possibilità di ribaltare il risultato. I capitolini devono comunque provarci e lo devono fare per quei 60mila tifosi che saranno allo stadio, che hanno comprato il biglietto pur sapendo che forse sarebbe stata una partita già decisa. In ogni caso, anche se non servirà in ottica qualificazione, una vittoria con il Barça sarebbe importante a livello di prestigio e a livello mentale per tornare poi a concentrarsi sul campionato con sensazioni positive e non, magari, con un’altra sconfitta.

Luca Fantoni

2002, Barcellona-Roma 1-1. Ogni maledetto mercoledì

Luca Fantoni – 1-1 al Camp Nou, dov’è che si firma? Di sicuro non se lo chiedeva chi quel giorno era lì. Nel 2002 sia chiaro, perchè raccontare l’altro precedente sarebbe stato un suicidio sportivo, letterale e morale. Quella volta però, i tifosi giallorossi arrivarono a Barcellona forti di essere i campioni d’Italia in carica e consapevoli di potersela giocare. Gli oltre 6000 che giunsero in Catalogna, tra una paella a Barceloneta, un giro sulla Rambla e un confronto poco amichevole con la Guardia Civil, poterono assistere ad un’impresa sfiorata. Si, sfiorata, perché altrimenti non sarebbero tifosi giallorossi. All’epoca, nonostante il Barça fosse comunque una corazzata, non era sicuramente quello dei tempi di Guardiola, ma sopratutto la Romapoteva vantarsi di qualche trofeo recente in bacheca. In porta, nella squadra di Capello, giocava Antonioli. Zebina, Samuel e Panucci facevano i tre centrali con Cafù e Candelasulle fasce. In mezzo al campo c’erano Tommasi, Emerson e Lima, con Totti e Batistutadavanti. I blaugrana di Rexach, che nella storia del Club conterà poi qualcosa, avendo scoperto uno come Lionel Messi, possono annoverare tra le proprie fila giocatori come Puyol, Luis Enrique e Kluivert.

SBAGLIA CANDELA – Vuoi per l’entusiasmo, vuoi perché quell’anno la Spagna sembrava terra di conquiste, l’inizio di partita è a tinte giallorosse. Ci provano prima Batistutapoi Totti, che quella stagione aveva già colpito al Bernabeu, ma entrambe le conclusioni sono poco precise. Il Barcellona reagisce con Saviola e Rivaldo ma il primo tempo scivola via sullo 0-0. Nella ripresa passano 12 minuti e la Roma trova il vantaggio. Tottibatte una punizione da posizione laterale, Panucci stoppa il pallone in area e di sinistro batte Reina. Apoteosi nel settore ospiti. I catalani provano subito a reagire ma la difesa dei capitolini sembra poter reggere, almeno fino a quando non arriva l’errore di Candela. Il francese prova il dribbling nella sua area ma si fa rubare palla da Puyol che la mette a rimorchio per Kluivert. Il tiro dell’olandese si infila sotto la traversa, trafiggendo Antonioli. Pareggio che i ragazzi di Capello si presero e si portarono a casa ma, a conti fatti, forse rimase un po’ stretto.

ANY GIVEN WEDNESDAY – Ce ne fossero di mercoledì come questo, o come quello che la Roma si appresta a vivere di nuovo al Camp Nou. Ce ne fossero più spesso, perché si può anche perdere ma la soddisfazione di andartele a giocare queste partite e di poter dire di essere tra le migliori otto d’Europa, è impagabile. Chi è realista sa che la missione è praticamente impossibile. Eppure, chiunque sia un tifoso romanista, o comunque un appassionato di calcio, non può non sperare. Sperare che per una volta le cose vadano diversamente, che un pallone si sposti di mezzo centimetro dentro o fuori, che per una volta non debba valere la legge del più forte, che l’ideale prevalga sul razionale. Il Camp Nou sembrerà un inferno e starà a De Rossi e compagni aprirsi la strada, lottando, verso la luce, come è già successo a Stamford Bridge quest’anno o al Bernabeu una decade fa. Magari alla fine servirà a poco, ma la Roma deve crederci e deve lottare, come ha sempre fatto, ogni maledetto mercoledì.

Luca Fantoni

File ai Roma Store per Roma-Barcellona, portali per la vendita dei biglietti a lungo fuori servizio. Terminata la Curva Sud

Luca Fantoni – Roma-Barcellona è una sfida che i giallorossi aspettavano da 10 anni. A testimoniare l’importanza di questo match sono le lunghe file che si sono create nei vari Roma Store. I terminali per la vendita dei tickets sono rimasti fuori servizio per oltre un’ora, mentre era già partita la vendita online (anche qui lunghe file sul sito di riferimento). Dopo circa mezz’ora di vendita dei biglietti ci sono stati altri problemi tecnici. Fase di prelazione andata a gonfie vele con oltre 21.000 tagliandivenduti, la Capitale sente l’aria di Champions e risponde presente. Nonostante il malfunzionamento dei terminal adibiti alla vendita, la Curva Sud è totalmente esaurita

Luca Fantoni