La Roma sceglie il nuovo ds, sarà Petrachi a raccogliere l’eredità di Monchi

Alice Dionisi – Sarà Gianluca Petrachi il nuovo direttore sportivo della Roma. Il club ha scelto di puntare sull’ex del Torino dopo il disastroso operato di Monchi nella Capitale, conclusosi con la rescissione contrattuale dopo l’esonero del tecnico Di Francesco, pupillo dello spagnolo, e l’eliminazione dalla Champions League per mano del Porto. “La Roma rappresenta per me un’avventura ambiziosa e incredibilmente stimolante”, ha dichiarato Petrachi, “conosco bene le aspettative di un Club e di una piazza così importanti, proprio per questo ho accettato immediatamente questa sfida”.

Il salentino inizia la sua carriera da dirigente come team manager dell’Ancona nel 2003 (dopo essersi ritirato dal calcio giocato, vestendo la maglia del Taranto in C1), ma assume il ruolo di dirigente sportivo quando passa al Pisa nella stagione 2006/2007. Nel corso della sua gestione il club toscano riesce a passare dalla Serie C1 alla B, qualificandosi anche per i play-off di Serie A. A settembre del 2008 termina la sua avventura con il Pisa e passa un altro anno prima di vederlo di nuovo all’opera, ma questa volta su un palcoscenico più grande. A dicembre del 2009 viene ingaggiato per affiancare il ds uscente del Torino, Rino Foschi, che si dimetterà una settimana dopo, lasciando il timone a Petrachi. La sua avventura nei granata dura quasi 9 anni, fino a quando non arriva la chiamata della Roma. Sotto la sua supervisione il club di Urbano Cairo è passato dalla Serie B agli ottavi di Europa League, ma soprattutto gli ha fatto conquistare la fama di mago delle plusvalenze.

Tra i principali nomi dei calciatori acquistati e poi rivenduti ad un prezzo maggiore, spicca in primis quello di Ciro Immobile, ceduto al Borussia Dortmund per 18.5 milioni di euro. Seguono Darmian (acquistato a 2 milioni dal Palermo, rivenduto al Manchester United a 18), Maksimovic (arrivato dalla Stessa Rossa per 3 milioni, venduto al Napoli per 25), Zappacosta (al Chelsea per 25 milioni), Cerci (15 milioni, Atletico Madrid) e Glik (al Monaco per 11 milioni), incluso anche il giallorosso Bruno Peres, acquistato dal San Paolo per 2 milioni e rivenduto alla Roma per 12.5. Il profilo del ds salentino non è caratterizzato solo dalle cessioni, ma anche dagli acquisti che, nel corso degli anni, sono andati a formare la spina dorsale del Torino: a partire da Sirigu, preso a parametro zero dal PSG, passando per Belotti e l’ex Roma Iago Falque.

Alice Dionisi

Monchi, addio alla Roma

Alice Dionisi –  Attraverso un comunicato stampa sul sito del club la Roma ha comunicato di aver raggiunto un accordo per risolvere consensualmente il proprio rapporto lavorativo con il direttore sportivo Monchi. Lo spagnolo ha ringraziato tifosi, presidente, staff e giocatori, augurando il meglio alla Roma per il futuro. Monchi si è dimesso -come già anticipato- dopo l’esonero dell’allenatore Eusebio Di Francesco all’indomani dell’eliminazione dalla Champions League per mano del Porto, ma il rapporto con il presidente James Pallotta non era dei migliori già da tempo. Non a caso, infatti, nel comunicato della società, è stato l’amministratore delegato Guido Fienga a ringraziare lo spagnolo per il suo operato. La direzione passa momentaneamente nelle mani di Massara, ma al suo posto a giugno potrebbe arrivare Luis Campos dal Lille. Tra le mosse più contestate dell’ex Siviglia c’è la cessione di Alisson al Liverpool, sostituito con Olsen (“Se va via Alisson gioco io in porta” aveva dichiarato il 21 maggio 2018) e la vicenda di Malcom, mai atterrato nella Capitale nonostante sembrasse in dirittura d’arrivo, con il conseguente acquisto di Nzonzi al suo posto. “L’importante non è vendere, ma comprare bene” era il suo motto. Nella sua gestione, lo spagnolo ha chiuso con un bilancio in attivo: ha venduto per 333,65 milioni, di cui ne ha spesi 264,7. Al netto delle plusvalenze, il saldo recita +69 milioni. Da quando è arrivato nella Capitale, il ds ha portato in giallorosso a titolo definitivo Pastore, Kluivert, Coric, Bianda, Mirante, Santon, Zaniolo, Olsen, Marcano e Nzonzi, più il prestito con obbligo di riscatto per Cristante. Tra le cessioni invece, oltre a quella di Alisson, anche Strootman, Manolas, Luca Pellegrini, Gyomber, Radonjic, Ponce e Romagnoli, più i prestiti di Gonalons, Gerson, Defrel, Ponce, Bruno Peres, Seck e Sadiq.

Alice Dionisi