La Roma pareggia col Siviglia. E Smalling è tornato

Pagine Romaniste (F. Belli) – Nel secondo impegno portoghese la Roma non va oltre il pareggio con il Siviglia. All’Estadio Municipal Algarve di Faro i giallorossi disputano un ottimo match, concedendo anche diverse occasioni, ma rimanendo sempre concentrati sulla partita. Nel primo tempo Mourinho schiera una formazione giovanissima e i primi minuti la Roma li passa a cercare di prendere le misure alla squadra di Lopetegui. Alla mezz’ora crescono i giallorossi (brilla ancora Bove) che vanno vicini al gol in contropiede dopo una buon’azione di Mkhitaryan, non sfruttata da El Shaarawy. Al duplice fischio è zero a zero e nella ripresa lo Special One schiera l’artiglieria pesante con Mancini, Smalling, Dzeko, Zaniolo e Pellegrini.  Al 66′ l’espulsione di Gudelj poteva sbloccare l’incontro, ma la squadra non è riuscita a fruttare la superiorità numerica. Rimane dunque il neo del reparto offensivo che non riesce a colpire come vorrebbe. Da segnalare però un ritorno importante per la difesa della Roma. Chris Smalling infatti sta tornando… Chris Smalling. Uno dei difensori centrali più forti, affidabili e concreti d’Europa. Il nuovo avvio di stagione è stato incoraggiante. Anzi, più che incoraggiante. Perché nelle prime amichevoli della Roma ha brillato come perno e scudo della retroguardia disegnata da Mourinho. Anche contro il Porto e il Siviglia si è distinto con interventi decisivi lì dietro. C’è da cancellare la scorsa stagione, contraddistinta da molti infortuni e problemi di natura fisica. Non tanto per le prestazioni, bensì per la continuità che non ha mai avuto. Infortuni più o meno pesanti, alla coscia e al ginocchio, hanno limato il suo minutaggio. Smalling, del resto, ha raccolto solamente 21 presenze. Quando lui è uscito dai radar dei convocati, la Roma è crollata. Guardando nel dettaglio, l’inglese ha giocato appena 4 partite di campionato nell’intervallo tra febbraio e maggio: praticamente ha saltato il rush finale. E ha chiuso la stagione da indisponibile. Insieme, al Manchester United, hanno vinto trofei. Hanno vissuto un’avventura profonda, intensa e ricca di soddisfazioni. Smalling ha giocato più di 100 partite nello United targato Mourinho. Smalling, di recente, ha usato parole che non si possono fraintendere: “Avere un allenatore che ti conosce è un bene, un tecnico tra l’altro di successo e determinato nel vincere trofei a tutti i costi. So quanto sarebbe importante portare un trofeo in questo club, la storia di José dice che la Roma ha scelto l’uomo perfetto per farlo“.

Francesco Belli

La Roma rimane in 10 e travolge l’Udinese, sorpassato il Napoli

Alice Dionisi – Non c’è storia a Udine: la Roma batte 4-0 la formazione di Tudor nonostante l’inferiorità numerica e si porta in solitaria al quarto posto della classifica, scavalcando il Napoli. Saranno proprio i partenopei i prossimi avversari dei giallorossi, attesi sabato 2 novembre allo Stadio Olimpico per lo scontro diretto. Gli uomini allenati da Fonseca rimangono in inferiorità numerica dopo appena mezz’ora di gioco, con Irrati che espelle Fazio per un presunto fallo da ultimo uomo ai danni di Okaka. Secondo l’arbitro di Pistoia si tratta di chiara occasione da gol, ma non è fallo. Il direttore di gara non va a rivedere l’azione al VAR e i giallorossi restano in dieci, con Fazio che salterà la sfida contro il Napoli. Nicolò Zaniolo mette a segno la prima rete in trasferta, sfruttando l’errore difensivo di Samir e battendo Musso col mancino. Nella ripresa Tudor non riesce a sfruttare la superiorità numerica e la Roma fa una prova di grande carattere. In meno di 3 minuti arrivano il gol del raddoppio e quello del 3-0: al 51’ Smalling sfrutta il calcio d’angolo e trova la porta dopo la deviazione di Lasagna; 150 secondi dopo la ripartenza dei giallorossi permette a Pastore il cross in area per Kluivert, che calcia di destro sul primo palo, trovando la terza rete. Al 63’ Irrati indica il dischetto: fallo di mano di Becao in area, rigore per la Roma. Kolarov dagli 11 metri trova la rete del 4-0 e chiude definitivamente la partita. Grande prova di carattere per la squadra di Fonseca, che nonostante abbia disputato oltre 60’ di gara in inferiorità numerica, ha trovato il poker contro un’Udinese quasi nulla. Si complimenta anche il presidente James Pallotta, che ha commentato su Twitter: “Mi è piaciuto come la nostra squadra abbia reagito dopo il cartellino rosso. Abbiamo giocato duro fino alla fine, è stato bello da vedere. Complimenti alla squadra e allo staff”. Contento anche Smalling, che trova il suo primo gol in giallorosso: “Sono molto contento di questo gol, già nelle partite precedenti lo avevo sfiorato. È bello dare il mio contributo alla squadra anche in termini di gol. La squadra ha dimostrato di essere forte mentalmente, riuscendo a vincere anche con un uomo in meno”. Il difensore bene si è adattato bene nella Capitale: “Mi piace lo spirito della squadra, sin dal primo giorno ho capito che c’era voglia di vincere e fare bene. Non abbiamo ancora fatto nulla, la stagione è lunga, qui c’è un club ambizioso ed un mister intelligente, vogliamo fare molto bene in ogni competizione”.

Alice Dionisi

Lo scozzese Collum regala al Moenchengladbach un pareggio inesistente

Alice Dionisi – Un rigore inesistente blocca la Roma sull’1-1 nel match casalingo di Europa League contro il Borussia Moenchengladbach. I giallorossi ospitano i tedeschi allo Stadio Olimpico alle 18:55 per l’ultima partita del girone d’andata della competizione europea, dopo le vittorie contro il Basaksehir nella prima giornata (4-0) e il pareggio contro gli austriaci del Wolfsberger (1-1). Roma in emergenza a centrocampo (indisponibili Pellegrini, Cristante e Diawara), con Fonseca che è costretto ad avanzare nuovamente Mancini in mediana insieme a Veretout e ad affidarsi a Dzeko in attacco, nonostante la doppia frattura allo zigomo del bosniaco. Sponda Moenchengladbach invece, Rose deve rinunciare a Plea, bloccato in infermeria. Se nella fase a gironi di Europa League ci fosse il VAR, i giallorossi adesso starebbero festeggiando la vittoria. Ma l’arbitro scozzese Collum ha altri piani. I giallorossi si portano in vantaggio nel primo tempo grazie ad un gol del baby talento Nicolò Zaniolo. Nonostante i tentativi -falliti- degli avversari nei primi minuti, la Roma riesce a soffrire e trova il gol di testa dell’1-0 al 32’ su sviluppo di un corner calciato da Veretout. Due minuti dopo Dzeko trova la rete del raddoppio, che viene però annullata per fuorigioco. Non accenna a smettere la pioggia all’Olimpico nella ripresa, che scorre senza grandi emozioni fino ai minuti finali. All’89’ Florenzi spreca l’occasione di chiudere la partita su un’azione in contropiede, poi in pieno recupero l’arbitro Collum indica il dischetto per la formazione tedesca. Per lo scozzese è mani di Smalling, colpevole di aver colpito invece la palla con il viso. Stindl non si lascia sfuggire l’occasione e trasforma il rigore, regalando il pareggio al Moenchengladbach. Fonseca e i suoi restano comunque primi nel girone data la vittoria dell’Istanbul Basaksehir sul Wolfsberger per 1-0. Gianluca Mancini è duro nel post-partita: “Il rigore è un’ingiustizia. Smalling prende il pallone in faccia e una cosa così al livello internazionale è inaccettabile. Lavoriamo in settimana nella difficoltà perché siamo corti ma arrivare in partita e prendere questi rigori è inaccettabile. Magari non abbiamo fatto la partita che ci ha chiesto il mister, ma c’è stato impegno sia da parte di chi ha giocato dall’inizio sia da chi è subentrato, abbiamo dato il massimo e ricevere questa ingiustizia ci fa male perché la partita era finita”.

Alice Dionisi

Smalling, l’unica certezza in una Roma da rilanciare

(K.Karimi) – Infortuni, pareggi deludenti, arbitri e VAR da rivedere, una strategia offensiva in calo a livello di numeri. Tanti i difetti e le pecche in questo inizio di stagione della Roma, che è quinta in classifica e in piena lotta per il quarto posto Champions, ma con la sensazione di aver sprecato almeno un paio di partite per portarsi in vantaggio rispetto a varie pretendenti.

L’unica certezza per una Roma che ha bisogno di rilanciarsi subito dopo la sosta per le Nazionali, per non rischiare di dover rincorrere come fatto per tutta la scorsa stagione, riguarda la difesa. In particolare un elemento arrivato a sorpresa in estate, nelle ultime settimane di mercato: Chris Smalling, coriaceo stopper inglese classe ’89, che vanta tre presenze ufficiali in campionato e altrettante prestazioni più che positive.

La Roma non risolverà ogni suo problema con Smalling, ma intanto si è assicurata un centrale di alto rango, fisicamente integro e forte, uno stopper vecchia maniera che ama utilizzare la più secca e semplice sciabola piuttosto che rintuzzare il fioretto. Pochi fronzoli e tanta sostanza, ma anche senso della posizione, esperienza e leadership per colui che il 30 giugno prossimo dovrebbe tornare a Manchester per fine prestito. Petrachi permettendo…

Tra i volti nuovi estivi della Roma di Fonseca è finora quello col rendimento, in media, più alto: Pau Lopez non ha deluso, ma deve ancora dimostrare di essere un portiere ‘top’. Mancini alterna prestazioni eleganti a prove ancora immature. Spinazzola quando spinge è un’ira di dio, in difesa invece tende a vacillare. Diawara si è fermato sul più bello. Veretout ha strappi da campione, ma quando c’è da gestire va in difficoltà. Mkhitaryan ha dato solo un assaggio di qualità, viste le condizioni atletiche non esaltanti. Kalinic deve mettere ancora benzina e ritmo nelle gambe. Infine Cetin e Zappacosta non si sono mai visti per via dei rispettivi infortuni più o meno gravi.

In tutto questo marasma Smalling è una certezza, un punto fermo, pronto da subito a togliere il posto a due veterani come Fazio e Juan Jesus. La Roma riparta dalla solidità dell’inglese, elemento già centrale per la stagione in corso.

 

Instagram, Smalling saluta Schweinsteiger dopo il ritiro dal calcio: “Ragazzo fantastico, grande compagno e grandissimo amico” (FOTO)

Bastian Schweinsteiger appende gli scarpini al chiodo e a 35 anni si ritira dal calcio giocato dopo la sua ultima esperienza in MLS. Anche il difensore della Roma ed ex compagno del centrocampista tedesco ai tempi del Manchester United, Chris Smalling, gli ha mandato un messaggio attraverso i social: “Ragazzo fantastico, grande compagno e grandissimo amico. Congratulazioni per la tua carriera fantastica, Basti. Ora goditela!“.

 

GUARDA POST SU INSTAGRAM

Identikit: Chris Smalling, il muro inglese

Alice Dionisi – Gianluca Petrachi mette a segno un altro colpo per la Roma: è Chris Smalling, difensore in arrivo dal Manchester United in prestito per 3 milioni di euro fino a giugno 2020.

Classe 1989, ha trascorso le ultime nove stagioni vestendo la maglia dei Red Devils, collezionando 323 presenze totali. 194 cm per 81 kg, è un centrale difensivo dentro che però all’occasione può essere impiegato anche come terzino sinistro. Dopo le giovanili nel Milwall, nel 2006 inizia la sua carriera professionistica nel Maidstone United, per poi venir acquistato nel 2008 da Fulham, dove esordisce per la prima volta in Premier League nell’ultima gara della stagione, mentre l’anno successivo fa anche la prima apparizione in Europa League. Nel mercato di riparazione a gennaio 2010 viene acquistato dal Manchester United per 8 milioni di euro, ma rimane in prestito al Fulham fino al termine della stagione. Nella stagione successiva i Red Devils si laureano campioni d’Inghilterra e Smalling conquista il primo titolo della sua carriera. Nella stagione 2012-2013 replicheranno, vincendo per la seconda volta il campionato inglese. Nel corso dei suoi 9 anni all’Old Trafford, il difensore vince quattro volte la Community Shield, ma può vantare anche una Coppa d’Inghilterra e una Coppa di Lega Inglese. In ambito internazionale, nella stagione 2016-2017 conquista anche l’Europa League sotto la guida di José Mourinho.

Siamo contenti di aver portato alla Roma un calciatore con l’esperienza internazionale di Smalling”, ha dichiarato infatti il direttore sportivo della Roma Gianluca Petrachi, “Siamo certi che sarà utile alla crescita della squadra e a quella dei ragazzi che si confronteranno con lui”.

Chris Smalling è un convinto sostenitore del veganismo e ritiene che si possa recuperare meglio da un infortunio grazie all’assenza della carne, pesce, uova e latticini. In giallorosso ha scelto di vestire la maglia numero 6, un’eredità pesante in casa Roma. “Sono molto contento di essere qui e lo sono stato non appena ho saputo dell’interesse della Roma e della possibilità di fare un’esperienza con una grande squadra, con grandi ambizioni”, ha dichiarato l’inglese, “era quello di cui avevo bisogno e sono fortunato a essere qui”.

Alice Dionisi

Smalling, un difensore esperto e fisico per Fonseca. Le amnesie difensive però spaventano

Luca Fantoni – Lovren e Rugani, Rugani e Lovren. L’estate romanista è stata caratterizzata da questo ping pong tra Torino e Liverpool senza che nessuna delle due parti riuscisse a vincere la partita. Un giorno l’ago della bilancia pendeva verso uno, il giorno dopo verso l’altro. Ed è in questa oscillazione che a quattro giorni dalla fine del mercato la Roma ha scelto la terza via. Dalla sponda rossa di Manchester è arrivato Chris Smalling, difensore centrale inglese di 192 cm per 90 kg. Chiuso da Maguire, Lindelof e dalla repentina crescita di Tuanzebe, per Smalling era arrivato il momento di cambiare aria. Arriva a Trigoria con la formula del prestito secco, oneroso, per un costo totale di tre milioni di euro.

LE CARATTERISTICHE – Fonseca voleva un difensore veloce ed è stato accontentato. Se dovessimo indicare un punto di forza di Smalling sarebbe sicuramente la forza fisica. Abbastanza rapido nonostante la stazza, il centrale inglese tende ad entrare spesso duro e in scivolata nel tentativo di recuperare il pallone. Sulle palle alte se la cava piuttosto bene soprattutto in fase difensiva ma anche in quella offensiva, avendo segnato 14 gol nel corso dei suoi 9 anni allo United, durante i quali non sempre è stato titolare. Smalling darà il suo apporto anche sotto il profilo dell’esperienza internazionale: sono 65 le presenze totali in carriera tra Champions ed Europa League, e ha giocato da titolare anche la finale con l’Ajax del 2016/17. Nel complesso un buon difensore quindi, anche se ci sono delle pecche da dover sottolineare. Spesso, soprattutto durante i big match, si è lasciato andare ad alcune amnesie difensive che poi sono costate il risultato ai Red Devils. Ad inizio 2018 per esempio, nella partita contro il Tottenham, prima si fa sovrastare da Kane e poi, sull’autogol di Jones, qualora il pallone fosse passato, non sarebbe arrivato in tempo a chiudere sull’attaccante. Proprio la coppia con l’altro centrale inglese è stata spesso criticata dai supporter dallo Unitedma anche dai propri allenatori, soprattutto da Mourinho e Van Gaal che definì l’ex Fulham “non intelligente” dopo un’espulsione rimediata nel derby contro il Manchester City. La sua aggressività in effetti dovrà essere messa sotto controllo, perchè in un campionato fisico come quello inglese si sorvola su molte entrate dure ma in quello italiano no e il rischio del cartellino rosso è dietro l’angolo.

NELLA ROMA DI FONSECA – Dopo un periodo di adattamento, Smalling probabilmente farà il titolare vicino a Mancini. Ha quasi sempre giocato con una difesa a 4 ma gli servirà del tempo per abituarsi al campionato italiano. Tempo che però non c’è dopo quello che si è visto nella prima partita di Serie A. Le prestazioni di giocatori inglesi nei campionati esteri di sicuro non aiutano ad essere ottimisti (l’ultimo passato per la Capitale è stato Ashley Cole) ma con una bella infarinatura tattica da parte di Fonseca e con l’aiuto dei compagni di squadra, Chris Smalling potrà dare una mano alla Roma.

Luca Fantoni